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Consolidamento di corelab su piattaforme integrate ... - ELAS Italia

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<strong>Consolidamento</strong> <strong>di</strong> <strong>corelab</strong> <strong>su</strong> <strong>piattaforme</strong> <strong>integrate</strong>: ricadute<br />

organizzative <strong>su</strong>ll’attività <strong>di</strong> reparto<br />

R. Giannecchini, F. Santoni, R. Toscano, R. Gori, S. Busini, L.A. Rizzi, R. Lari<br />

UO Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche, ASL 3 Pistoia<br />

INTRODUZIONE<br />

L’ASL 3 <strong>di</strong> Pistoia è rappresentata da un bacino <strong>di</strong><br />

utenza <strong>di</strong> circa 270.000 abitanti, <strong>di</strong>stribuiti tra le zone della<br />

montagna Pistoiese e la piana della città <strong>di</strong> Pistoia e della<br />

Val <strong>di</strong> Nievole; vi si trovano tre stabilimenti ospedalieri, in<br />

ognuno dei quali erano identificabili le seguenti unità operative<br />

<strong>di</strong> laboratorio, che nel 2009 hanno prodotto complessivamente<br />

4.849.048 esami:<br />

• Pistoia: UO analisi chimico-cliniche; UO microbiologia;<br />

laboratorio analisi del Dipartimento <strong>di</strong> Emergenza e<br />

Urgenza (DEU);<br />

• Pescia: UO analisi chimico-cliniche e microbiologiche;<br />

laboratorio analisi del DEU;<br />

• San Marcello: Sezione analisi chimico-cliniche.<br />

Appariva pertanto idonea la riorganizzazione strutturale<br />

e funzionale dei laboratori aziendali al fine, soprattutto,<br />

<strong>di</strong> riportare gli stessi negli ambiti previsti dalla Delibera<br />

Quadro varata dalla regione Toscana in materia (DR n.<br />

313 del 07-05-2007) 1.<br />

Quest’ultima prevede la creazione <strong>di</strong> una rete provinciale<br />

<strong>di</strong> laboratori <strong>di</strong> cui uno <strong>di</strong> riferimento, in cui vengano<br />

accentrate analisi <strong>di</strong> routine e specialistiche, e gli altri,<br />

satelliti, configurati essenzialmente <strong>su</strong>lle esigenze degli<br />

Altri Contributi<br />

RIASSUNTO Scopo del presente lavoro è la proposizione del modello organizzativo dei laboratori aziendali<br />

dell’ASL 3 <strong>di</strong> Pistoia, adottato implementando una tecnologia che migliori le prestazioni gestionali<br />

dei laboratori aziendali in regime <strong>di</strong> isorisorse. L’effetto del consolidamento dell’area siero ha determinato una serie <strong>di</strong><br />

eventi a cascata da cui è scaturito un rimodellamento parziale o totale delle tecnologie in uso e dell’organizzazione<br />

gestionale dell’unità operativa. L’adozione delle tecnologie <strong>integrate</strong> <strong>di</strong> <strong>corelab</strong> si è <strong>di</strong>mostrata essere il “grimaldello<br />

funzionale” per un’operazione <strong>di</strong> aggiornamento tecnologico professionale e culturale ottenuti senza impatto negativo<br />

<strong>su</strong>ll’organizzazione e <strong>su</strong>l personale.<br />

Parole chiave: Riorganizzazione; Piattaforma analitica integrata; Risorse umane<br />

ABSTRACT Corelab consolidation through <strong>integrate</strong>d platforms: organizational fall baks on unit<br />

activities. Purpose of this article is to <strong>su</strong>bmit the organizational model adopted with technological<br />

upgrade by all Pistoia’s ASL 3 laboratories, in order to improve their performances with equal resources. Serum area<br />

consolidation has determined an events cascade, with the effect of partial or total remodeling for adopted technologies<br />

and operative unit organization. Integrated <strong>corelab</strong> technologies adoption acted as a “functional picklock” for<br />

professional and cultural upgrade, without negative impact on organization and human resources.<br />

Key words: Reorganization; Integrated analitycal platform; Human resources<br />

stabilimenti ospedalieri <strong>di</strong> appartenenza, organizzati<br />

secondo una logica a carattere <strong>di</strong>partimentale.<br />

Un grosso limite alla ricezione integrale delle sopracitate<br />

<strong>di</strong>rettive era rappresentato dalle situazioni architettoniche<br />

dei presi<strong>di</strong>, e dalla concomitante prevista costruzione<br />

<strong>di</strong> un nuovo ospedale provinciale a Pistoia, che <strong>su</strong>ggeriva<br />

l’inappropriatezza <strong>di</strong> una spesa ingente per l’eventuale<br />

ristrutturazione dei laboratori stessi.<br />

Scopo del presente lavoro è la proposizione <strong>di</strong> un<br />

modello organizzativo adottato al fine <strong>di</strong>:<br />

a) ottemperare a quanto previsto dalla DR n. 313;<br />

b) implementare una tecnologia che migliorasse le prestazioni<br />

gestionali dei laboratori aziendali in regime <strong>di</strong><br />

isorisorse, sia dal punto <strong>di</strong> vista economico che <strong>di</strong><br />

risorse umane;<br />

c) evitare ingenti ristrutturazioni ambientali;<br />

d) garantire l’accentramento delle prestazioni specialistiche,<br />

laddove possibile;<br />

e) unificare i settori <strong>di</strong> routine e urgenza <strong>su</strong> una unica<br />

piattaforma <strong>di</strong> gestione;<br />

f) implementare sistemi che, a parità <strong>di</strong> qualità analitica,<br />

comportino un adeguamento professionale <strong>su</strong>fficientemente<br />

gra<strong>di</strong>to al personale <strong>di</strong>rigente e non, proveniente<br />

da tre settori <strong>di</strong>fferenziati (chimica clinica, immu-<br />

Gli autori rappresentano l’intero gruppo <strong>di</strong> lavoro.<br />

Personale <strong>di</strong>rigente: L. Bianchi, D. Cappelli, P. Cecchini, G.C. Ciappei, A. Gironi, A. Guastini, P. Lencioni, M. Niccolai.<br />

Personale tecnico: E. Ancona, C. Andreini, S. Barsotti, A. Basile, S. Bovani, A. Cafissi, L. Campioni, M. Canigiani, C. Cinelli, M. Clementi,<br />

P. Corsini, S. Del Bino, L. Donati, S. Fabbri, A. Fortino, D. Giuntoli, V. Incerpi, O. Lazzi, P. La Terza, L. Lori, C. Macchiesi, O. Maestripieri,<br />

P. Marchi, D. Martinelli, D. Meschino, A. Pagni, G. Palumbo, F. Pasqualetti, C. Pellicci, P. Pizzano, A.R. Poli, A. Pullerà, P. Regoli,<br />

C. Sebastiani , N. Seta, M. Tozzi, A. Tucci, S. Vangelisti, A. Veracini, M. Zanchi, S. Chiti, A. De Lucia, A. Rainone, M.R. Maione, F.<br />

Pagliuca, R. Sgambato, C. Gattini.<br />

LigandAssay 15 (2) 2010 147


Altri Contributi<br />

nometria, urgenze) e culturalmente impreparato<br />

all’adozione <strong>di</strong> tecnologie con livelli <strong>di</strong> automazione<br />

estremamente avanzati.<br />

MATERIALI E METODI<br />

L’attività relativa all’anno 2009 per i presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pistoia e<br />

Pescia è rappresentata nella Tabella 1.<br />

Il campionamento veniva eseguito con sistema<br />

Vacutainer (Becton Dickinson, Franklin Lakes, New<br />

Jersey) <strong>su</strong>lle seguenti tipologie <strong>di</strong> provette: EDTA per<br />

esame emocromocitometrico e VES, So<strong>di</strong>o citrato per i<br />

test <strong>di</strong> coagulazione, Litio eparina per le indagini <strong>di</strong> chimica-clinica,<br />

e sei <strong>di</strong>fferenti tubi primari per le analisi eseguite<br />

<strong>su</strong> siero (una per siero proteine ed elettroforesi, una per<br />

allergologia e nefelometria, tre per indagini immunochimiche<br />

e una per la sierologia infettivologica); <strong>di</strong> conseguenza,<br />

il numero massimo <strong>di</strong> provette possibile per paziente<br />

ri<strong>su</strong>ltava <strong>di</strong> nove.<br />

Prima dell’attuale riorganizzazione, non esisteva un<br />

meccanismo <strong>di</strong> presa in carico della singola prenotazione,<br />

né il riscontro positivo della presenza delle varie provette<br />

costituenti la richiesta 2-8.<br />

La situazione organizzativa prima e dopo l’adozione<br />

delle nuove tecnologie e il conseguente consolidamento<br />

da esse derivato è schematizzata nelle Tabelle 2 e 3. Dalla<br />

Tabella 2 ri<strong>su</strong>lta evidente il parziale riadattamento tecnologico<br />

<strong>di</strong> alcuni settori (ematologia, coagulazione, etc.), a<br />

fronte <strong>di</strong> una profonda rivisitazione dei settori <strong>di</strong> chimica<br />

clinica ed immunometria; dalla Tabella 3, infine, si può<br />

evincere la ricaduta organizzativa che l’adozione <strong>di</strong> queste<br />

tecnologie ha comportato <strong>su</strong>ll’utilizzazione del personale.<br />

RISULTATI<br />

Pur non contenendo la Tabella 1 dati comparativa con<br />

perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> attività precedenti, è importante sottolineare che<br />

il numero complessivo <strong>di</strong> prestazioni rispetto all’anno 2008<br />

evidenzia un incremento del 4,78% circa, nonostante gli<br />

eventi riorganizzativi, le implementazioni tecnologiche, e i<br />

parziali ma comunque necessari adeguamenti strutturali<br />

<strong>su</strong>i due presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pistoia e Pescia.<br />

L’effetto del consolidamento dell’area siero ha portato<br />

ad una marcata contrazione del numero <strong>di</strong> tubi primari prelevati<br />

per singolo paziente: al massimo cinque contro le<br />

precedenti nove.<br />

A Pistoia e a Pescia si è adottato un sistema <strong>di</strong> checkin<br />

automatizzato per la routine Mut HCTS 2000 MK2<br />

(M.U.T.), ad elevata produttività (circa 2000 tubi/ora) interfacciato<br />

con il LIS tramite il middleware gestionale <strong>di</strong> <strong>corelab</strong><br />

LabItUp Millennium (Sisge Informatica, Torino); con lo<br />

stesso sistema, inoltre, è stato possibile <strong>su</strong>d<strong>di</strong>videre il<br />

campionamento <strong>su</strong>lla base dei settori <strong>di</strong> produzione analitica,<br />

mettendo quin<strong>di</strong> gli operatori nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

avviare rapidamente la processazione dei campioni.<br />

Il check-in automatizzato consente l’identificazione<br />

imme<strong>di</strong>ata e la conseguente gestione dei campioni non<br />

pervenuti, o delle singole provette pervenute senza richiesta.<br />

Il percorso delle urgenze, che trova nelle fasi analitiche<br />

il minimo comune denominatore con la routine, prevede, al<br />

fine <strong>di</strong> garantire un monitoraggio permanente delle varie<br />

fasi <strong>di</strong> elaborazione, un’organizzazione <strong>di</strong>fferente dalla<br />

routine articolata nei seguenti momenti:<br />

a) ricezione del campionamento: il canale con cui i campioni<br />

urgenti vengono veicolati in laboratorio è fisicamente<br />

scorporato da quello della routine grazie ad un<br />

sistema <strong>di</strong> posta pneumatica de<strong>di</strong>cato;<br />

b) il check-in <strong>di</strong> questi campioni viene eseguito da uno<br />

degli operatori <strong>di</strong> <strong>corelab</strong> manualmente e viene monitorizzato<br />

passaggio per passaggio nelle varie postazioni<br />

<strong>di</strong> lavoro con un programma gestionale de<strong>di</strong>cato;<br />

c) il carico <strong>di</strong> questi campioni <strong>su</strong>gli analizzatori sfrutta i<br />

canali de<strong>di</strong>cati (per es. chimica clinica) o comunque le<br />

procedure operative preferenziali (per es. ematologia),<br />

per ottenere l’accesso prioritario all’esecuzione delle<br />

analisi;<br />

d) la validazione dei ri<strong>su</strong>ltati analitici provenienti dai<br />

<strong>di</strong>versi settori, grazie all’adozione del programma gestionale<br />

de<strong>di</strong>cato, avviene sostanzialmente in tempo<br />

reale.<br />

Di estrema utilità, sia nei confronti della sicurezza degli<br />

operatori, sia nei confronti della preservazione dell’integrità<br />

del campione, è ri<strong>su</strong>ltata la possibilità <strong>di</strong> lavorare <strong>su</strong> pro-<br />

Tabella 1<br />

Prestazioni per i presi<strong>di</strong> <strong>di</strong> Pistoia e Pescia <strong>su</strong>d<strong>di</strong>vise tra ambulatoriali e degenti per l’anno 2009. Per “specialistiche varie” si intendono le prestazioni<br />

<strong>di</strong> nefelometria, elettroforesi, allergologia, farmaco-tossicologia, sangue occulto nelle feci ed emoglobina glicata; la voce microbiologia raggruppa le<br />

prestazioni <strong>di</strong> sierologia infettivologica, batteriologia e biologia molecolare.<br />

Pistoia Pescia<br />

Esterni Interni Esterni Interni<br />

Ematologia e VES 198.695 79.055 115.017 31.690<br />

Coagulazione 132.397 79.814 84.490 44.432<br />

Chimica Clinica 1.320.357 558.624 899.542 289.666<br />

Immunometria 269.006 44.268 140.728 10.730<br />

Specialità varie 199.104 33.319 35.751 6.335<br />

Urine 85.556 11.212 53.303 3.557<br />

Microbiologia 72.987 49.413 non presente non presente<br />

TOTALE 2.278.102 1.328.831 386.410<br />

TOTALE presi<strong>di</strong>o 3.133.807 1.715.241<br />

TOTALE generale 4.849.048<br />

148 LigandAssay 15 (2) 2010


Tabella 2<br />

Dotazione tecnologica prima e dopo la riorganizzazione.<br />

PRIMA DOPO<br />

SETTORE PISTOIA PESCIA SAN MARCELLO PISTOIA PESCIA SAN MARCELLO<br />

Sistema gestionale Eurosoft Gelab LabMed; LabTrack Eurosoft Gelab Eurosoft Gelab Eurosoft Gelab Eurosoft Gelab<br />

Preanalitica non presente non presente assente 1 Mut HCTS 1 Mut HCTS non previsto<br />

2 DASIT XE2100<br />

2 DASIT XE2100 +<br />

1 Siemens ADVIA 120<br />

1 DASIT XE1800<br />

Ematologia routine 1 DASIT XE2100 +<br />

1 DASIT XE2100<br />

1 Bayer ADVIA 120<br />

urgenze 1 DASIT XE1800 1 DASIT XE1800<br />

VES routine 1 Alifax TEST1TH<br />

1 Alifax TEST1TH 1 Alifax TEST1TH 2 Alifax TEST1TH 1 Alifax TEST1TH<br />

urgenze 1 Alifax TEST1TH<br />

Coagulazione routine 1 Dade BCS 1 Dade BCS<br />

1 Dade BCS 3 Dade BCS 2 Dade BCS<br />

urgenze 1 Dade BCS 1 Dade BCS<br />

1 Roche Integra 400 Corelab: Middleware<br />

Sisge LabItup<br />

2 Roche Elecsys;Me<strong>di</strong>cal<br />

Millennium con Core<br />

Systems Immuno One;<br />

Control + Beckman 2<br />

γ-counter RIA non presente<br />

UniCel 880i e 1<br />

DxC800<br />

Chimica clinica routine Roche Modular PP+P Roche Modular PP+ Hitachi 917<br />

Corelab:<br />

Middleware Sisge<br />

LabItUp Millennium<br />

+ Beckman 1 UniCel<br />

880i + 1 DxC 800 +<br />

1 DxI 600<br />

urgenze 2 Ortho Vitros 250 2 Ortho Vitros 250<br />

Immunometria routine Roche Modular E+E; Me<strong>di</strong>cal<br />

Systems Immuno One +<br />

Immulite 2000; γ-counter per RIA<br />

urgenze 2 Dade Stratus CS non presente<br />

Solo urgenze con<br />

POCT<br />

Instrumentation<br />

Laboratory<br />

1 Siemens<br />

Immulite2000 +<br />

1 DASIT Kryptor<br />

Altri Contributi<br />

LigandAssay 15 (2) 2010 149<br />

1 Siemens<br />

ImmunoOne<br />

Immunometria speciale<br />

non presente<br />

Allergologia 1 Pha<strong>di</strong>a UniCap 250 1 Ra<strong>di</strong>m Alisei non presente 1 Pha<strong>di</strong>a UniCap 250 non previsto<br />

Elettroforesi 2 Sebia Capillarys 2 Sebia Capillarys 1 Sebia Capillarys 2 Sebia Capillarys 2 Sebia Capillarys<br />

Nefelometria 1 Beckman Immage 1 Dade BNII non presente 1 Beckman Immage non previsto<br />

Urine 2 Menarini Aution Max 1 Menarini Aution Max 1 Menarini Aution Max 2 Menarini Aution Max 1 Menarini Aution Max<br />

Sangue occulto 1 Alfa Wass. Diana non presente non presente 1 Alfa Wass. Diana non previsto<br />

BioRad Variant II non presente BioRad Variant II BioRad Variant II<br />

non presente non presente 1 Siemens Dimension 1 Siemens Dimension<br />

Roche Integra 800<br />

HbA1c<br />

Tossicologia e<br />

farmacologia<br />

non previsto<br />

non presente non presente 2 Diasorin Liaison +<br />

1 Ortho Vitros Eci<br />

2 Diasorin Liaison +<br />

1 Ortho Vitros Eci<br />

Sierologia<br />

infettivologica<br />

non previsto<br />

non presente non presente 1 A.D.A. Inoculab +<br />

1 Becton D. Phoenix<br />

Batteriologia 1 A.D.A. Inoculab +<br />

1 Becton D. Phoenix<br />

non previsto<br />

Biologia molecolare Innogenetics Auto LIPA 48 non presente non presente Innogenetics Auto<br />

LIPA 48


Altri Contributi<br />

Tabella 3<br />

Distribuzione delle risorse umane prima e dopo la riorganizzazione. Non si illustra il laboratorio urgenze <strong>di</strong> Pescia non avendo personale de<strong>di</strong>cato ed<br />

essendo gestito in pronta <strong>di</strong>sponibilità. Nel presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> San Marcello l’emergenza e urgenza è gestita in POCT dal personale del Pronto Soccorso.<br />

Struttura PRIMA DOPO<br />

Dirigenti (n) Personale<br />

Tecnico (n)<br />

Altro<br />

peronsale (n)<br />

vette tappate e dotate <strong>di</strong> barriera fisica <strong>di</strong> separazione<br />

della parte corpuscolata, con concomitante risparmio <strong>di</strong><br />

tempo per l’eliminazione della fase manuale <strong>di</strong> stappatura<br />

e ritappatura dei campioni.<br />

Originale e razionale si è rivelata la possibilità <strong>di</strong> processazione<br />

parallela degli esami <strong>di</strong> immunometria e <strong>di</strong> chimica<br />

clinica realizzata attraverso un modulo <strong>di</strong> integrazione<br />

(Beckman Coulter UniCel Closed-Tube Aliquoter) che,<br />

pre<strong>di</strong>sposta un’aliquota per i dosaggi immunometrici, rilascia<br />

imme<strong>di</strong>atamente il tubo primario alla parte <strong>di</strong> chimica<br />

clinica, consentendo, quin<strong>di</strong>, se non <strong>di</strong> sovrapporre i tempi<br />

<strong>di</strong> processazione dei due sistemi in senso assoluto, quanto<br />

meno <strong>di</strong> integrarli fortemente.<br />

L’ottimizzazione dei tempi <strong>di</strong> risposta, infine, è garantita<br />

dall’analisi dei flussi operativi effettuata dal middleware,<br />

che, all’atto della mappatura in tempo reale, permette <strong>di</strong><br />

Presenza<br />

personale (h)<br />

Dirigenti (n) Personale<br />

Tecnico (n)<br />

Altro<br />

peronsale (n)<br />

Lab Analisi Pistoia 6 18 6 h. 6 6 24 6 h. 24<br />

Presenza<br />

personale (h)<br />

Lab Analisi Pescia 6 17 8 h. 12 + PD 5 14 8 h. 24<br />

Micro Pistoia 3 3 - h. 6 3 6 - h. 12<br />

Lab Urgenze Pistoia - 6 - h. 24 - - - -<br />

S. Marcello 1 3 - h. 12 + POCT - 1 - h. 6 + POCT<br />

Totale 16 47 14 14 45 14<br />

evidenziare i campioni da sottoporre a verifica o a nuovo<br />

ciclo analitico per problemi interposti. La liberazione dei<br />

dati analitici, pertanto, in automatico per quelli situati all’interno<br />

delle griglie <strong>di</strong> validazione esperta, o vi<strong>su</strong>alizzati criticamente<br />

dagli operatori per quelli che <strong>su</strong>perano i parametri<br />

critici stabiliti, avviene in maniera pressoché continua,<br />

garantendo la validazione clinica e l’invio dei dati ai<br />

<strong>di</strong>fferenti utenti (degenti o ambulatoriali) in tempi estremamente<br />

contenuti, come mostrato nelle Figure da 1 a 5 i cui<br />

dati derivano dall’estrazione dati dal middleware LabItUp<br />

Millennium per il periodo dal 1° settembre 2009 al 30 aprile<br />

2010 (per un totale <strong>di</strong> 241 giorni lavorativi). Le <strong>di</strong>verse<br />

figure rappresentano integralmente le schermate del software,<br />

che genera grafici <strong>di</strong> Turn Around Time (TAT) <strong>di</strong> esecuzione<br />

strumentale o validazione, nei quali è possibile<br />

selezionare i singoli reparti e test, <strong>di</strong>fferenziare routine ed<br />

Figura 1<br />

TAT <strong>di</strong> esecuzione <strong>su</strong>lle <strong>piattaforme</strong> <strong>integrate</strong> per i parametri maggiormente esemplificativi delle richieste in emergenza e urgenza (livello<br />

1): ALT, glicemia, so<strong>di</strong>o e troponina. Viene mostrata l’icona informativa relativamente alla casella del parametro troponina.<br />

150 LigandAssay 15 (2) 2010


Altri Contributi<br />

Figura 2<br />

TAT <strong>di</strong> esecuzione <strong>su</strong>lle <strong>piattaforme</strong> <strong>integrate</strong> per i reparti Unità <strong>di</strong> Terapia Intensiva car<strong>di</strong>ologica (UTIC) maschile e femminile e<br />

Rianimazione maschile e femminile, che maggiormente rappresentano le richieste con risposta a refertazione rapida (livello 2; dato totale,<br />

routine e urgenti).<br />

Figura 3<br />

Come per Figura 2: TAT <strong>di</strong> validazione <strong>su</strong>lle <strong>piattaforme</strong> <strong>integrate</strong><br />

LigandAssay 15 (2) 2010 151


Altri Contributi<br />

Figura 4<br />

TAT <strong>di</strong> esecuzione <strong>su</strong>lle <strong>piattaforme</strong> <strong>integrate</strong> per i reparti <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina, che maggiormente rappresentano le richieste <strong>di</strong> routine (livello 3;<br />

dato totale, routine e urgenti).<br />

Figura 5<br />

Come per Figura 4: TAT <strong>di</strong> validazione <strong>su</strong>lle <strong>piattaforme</strong> <strong>integrate</strong><br />

152 LigandAssay 15 (2) 2010


urgenze, e mo<strong>di</strong>ficare la scala temporale per una migliore<br />

vi<strong>su</strong>alizzazione; in corrispondenza <strong>di</strong> ogni casella, è possibile<br />

vi<strong>su</strong>alizzare tutte le informazioni relative al numero<br />

<strong>di</strong> rilevazioni elaborate, ai percentili delle <strong>di</strong>stribuzioni orarie,<br />

ai valori minimo, me<strong>di</strong>o, massimo e agli eventuali aberranti.<br />

La mappatura dei campioni a fine ciclo consente lo<br />

stoccaggio in appositi portaprovette de<strong>di</strong>cati, per cui l’identificazione<br />

e il recupero in tempi <strong>su</strong>ccessivi <strong>di</strong> quelli che si<br />

volessero rianalizzare appare semplice e maneggevole9, 10.<br />

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI<br />

La drastica riduzione delle <strong>piattaforme</strong> analitiche <strong>di</strong><br />

lavoro ha comportato un minor numero <strong>di</strong> tubi primari da<br />

gestire, con la necessità <strong>di</strong> un minor quantitativo <strong>di</strong> sangue<br />

da prelevare, con ovvie conseguenze specialmente per i<br />

campioni pe<strong>di</strong>atrici, e una riduzione dei costi economici <strong>di</strong><br />

acquisto.<br />

L’adozione della preanalitica High-Speed Closed Tube<br />

Sorter (HCTS) ha positivamente con<strong>di</strong>zionato l’armonizzazione<br />

dei flussi <strong>di</strong> lavoro, oltre che la precoce ricognizione<br />

<strong>su</strong>i campioni effettivamente presi in carico. La semplicità <strong>di</strong><br />

utilizzo del sistema, infine, ha avuto un impatto fortemente<br />

positivo presso il personale, fino ad allora totalmente<br />

impreparato alla gestione <strong>di</strong> una qualsivoglia forma <strong>di</strong><br />

preanalitica strumentale. Una ulteriore velocizzazione del<br />

rifornimento campioni agli analizzatori è stata ottenuta<br />

me<strong>di</strong>ante eliminazione <strong>di</strong> altre funzioni tipiche della fase<br />

preanalitica automatizzata, quali stappatura e ritappatura,<br />

grazie alla possibilità delle <strong>piattaforme</strong> <strong>integrate</strong> <strong>di</strong> lavorare<br />

<strong>su</strong> provetta tappata; quest’ultima con<strong>di</strong>zione, inoltre,<br />

determina ovviamente una maggior sicurezza per il personaleigienica<br />

e una più sicura integrità del campione sia<br />

nella fase analitica imme<strong>di</strong>ata che <strong>su</strong> eventuali rianalisi<br />

<strong>su</strong>ccessive.<br />

L’adozione <strong>di</strong> queste tecnologie ha permesso da una<br />

parte l’accentramento dell’attivtà routinaria della Sezione<br />

<strong>di</strong> San Marcello <strong>su</strong>l Presi<strong>di</strong>o ospedaliero <strong>di</strong> Pistoia, dall’altra<br />

l’abolizione dei laboratori d’urgenza de<strong>di</strong>cati; conseguenza<br />

prima è stata la netta riduzione dei costi per l’eliminazione<br />

<strong>di</strong> strumentazione eccedente, oltre alla possibilità<br />

<strong>di</strong> sfruttare il personale precedentemente de<strong>di</strong>cato alla<br />

copertura <strong>di</strong> quelel turno nell’attività <strong>di</strong> routine; degna <strong>di</strong><br />

ulteriore menzione appare l’uniformità metodologica raggiunta,<br />

con l’eliminazione <strong>di</strong> tutte le plausibili cause <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>somogeneità in ri<strong>su</strong>ltati riferibili a pazienti gestiti prima in<br />

urgenza e poi in routine. Come evidenziato in Tabella 3, la<br />

riorganizzazione ha liberato risorse umane interne tali da<br />

poter consentire l’adozione <strong>di</strong> un turno <strong>su</strong>llein h 24 ore<br />

per<strong>su</strong> entrambi i presi<strong>di</strong>.<br />

Lo sviluppo <strong>di</strong> due percorsi paralleli per routine e<br />

urgenza, pur utilizzando comuni risorse umane e <strong>piattaforme</strong><br />

analitiche, ha consentito, per le richieste urgenti, il<br />

miglioramento dei TAT precedenti la riorganizzazione, per<br />

altro già sod<strong>di</strong>sfacenti; il salto qualitativo più importante,<br />

tuttavia, si è marcatamente rivelato <strong>su</strong>lla riduzione dei<br />

tempi <strong>di</strong> risposta per ldelle richieste <strong>di</strong>a routine. Con la precedente<br />

organizzazione per settori, infatti, le risposte<br />

<strong>di</strong>sponibili pronte nella giornata <strong>di</strong> campionatura erano<br />

quelle della chimica clinica e solo in parte quelle dell’immunometria;<br />

a fronte invece <strong>di</strong> un modesto allungamento<br />

Altri Contributi<br />

del ciclo lavoro quoti<strong>di</strong>ano, generalmente non oltre le<br />

15.:30 pomeri<strong>di</strong>ane, tutte le richieste vengono attualmente<br />

evase e, grazie alle informazioni della preanalitica e della<br />

mappatura da middleware LabItUp Millennium, il ciclo operativo<br />

può essere definitivamente concluso.<br />

L’implementazione <strong>di</strong> queste nuove tecnologie ha comportato<br />

un meccanismo a cascata <strong>di</strong> progressivi miglioramenti<br />

in tutti i settori del laboratorio, determinando così un<br />

miglior impiego delle risorse economiche, tecnologiche ed<br />

umane 10, 11. Dato <strong>di</strong> notevole interesse per la pratica quoti<strong>di</strong>ana<br />

della nostra attività, è stato l’impatto <strong>su</strong>fficientemente<br />

gra<strong>di</strong>to <strong>di</strong> un nuovo modello <strong>di</strong> organizzazione<br />

generale, derivante proprio dal’introduzione <strong>di</strong> queste tecnologie.<br />

E’ pre<strong>su</strong>mibile pertanto che lo sviluppo culturale progressivo<br />

indotto nel personale possa costituire la base per<br />

“rivoluzioni” <strong>su</strong>ccessive miranti all’adozione <strong>di</strong> tecnologie a<br />

gestione più complesse.<br />

In base a quanto descritto, riteniamo quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> aver<br />

ampiamente sod<strong>di</strong>sfatto gli obiettivi enunciati nell’introduzione.<br />

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7.05.2007: “In<strong>di</strong>rizzi alle aziende sanitarie in merito<br />

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Per corrispondenza:<br />

Dott. Riccardo Lari<br />

UO Laboratorio Analisi Chimico-Cliniche, ASL 3 Pistoia<br />

Via Sandro Pertini 708 - 51100 Pistoia<br />

Tel.: 059659332 - Fax: 059659469<br />

email: r.lari@usl3.toscana.it<br />

154 LigandAssay 15 (2) 2010

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