20.06.2013 Views

Aprile 2011 - Cronache Cilentane

Aprile 2011 - Cronache Cilentane

Aprile 2011 - Cronache Cilentane

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ANNO XXVIII - N. 4/<strong>2011</strong> Sped. A. P. com. 20 art. 2 legge 662/SA<br />

CRONACHE<br />

CILENTANE<br />

LA PRIMA VOCE LIBERA DEL TERRITORIO DEL PARCO<br />

MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI<br />

Castellabate:<br />

“Nel segno di Maurano”<br />

Dieci anni la sfida del prof.<br />

Costabile Maurano. Dimenticando<br />

le brutte esperienze<br />

degli anni 70 decise di candidarsi<br />

a sindaco. Ricordo qualche<br />

intervista rilasciatami nei primi<br />

momenti della sua nuova<br />

avventura e sinceramente debbo<br />

ammettere che registravo le<br />

sue risposte, ma nutrivo dei<br />

dubbi sulle sue promesse. Non<br />

perché non fossi sicuro delle<br />

sue capacità , ma perché ero a<br />

conoscenza delle difficoltà che<br />

avrebbe trovato. Ma un suo<br />

intervento ad una mia trasmissione<br />

televisiva mi convinse della<br />

sua volontà di portare avanti<br />

il programma dell’amministrazione<br />

ad ogni costo e di voler<br />

proiettare il territorio del Comune<br />

di Castellabate in un discorso<br />

di respiro non solo nazionale<br />

ma anche internazionale.<br />

Ad un mese dalle elezioni che<br />

vedranno, per fine mandato, un<br />

successore di Maurano , la mia<br />

esperienza di cronista del territorio<br />

mi fa affermare che certamente<br />

abbiamo avuto un sindaco<br />

che non sarà dimenticato<br />

facilmente.<br />

Non è compito mio fare l’e-<br />

Nella foto. Il sindaco Maurano con uno dei suoi più illustri concittadini, il<br />

Maresciallo Costabile Maffia comandante la stazione carabinieri di Pollica, che ha<br />

ricevuto, dopo il titolo di Cavaliere da parte del Presidente della Repubblica,<br />

anche l’onorificenza di “Ufficiale al merito della Repubblica Italiana”.<br />

Controcorrente<br />

Una cerimonia semplice ma pregna<br />

di contenuti, tenutasi nella sala S.<br />

Pasquale del magnifico convento di S.<br />

Francesco in territorio di Lustra, ha<br />

visto la numerosa ed entusiastica partecipazione<br />

di ospiti provenienti da<br />

tutto il Cilento.<br />

Premesso che non abbiamo mai<br />

visto nelle pro-loco un fattore di crescita,<br />

specificamente in quelle gestite<br />

politicamente le quali per anni sono<br />

nate a favore o contro le amministrazioni<br />

locali e, dichiariamo la nostra<br />

opinione, la maggior parte si sono<br />

rivelate dannose sia per la loro servile<br />

assuefazione al precario potere pro<br />

tempore, che per la, spesso pretestuosa,<br />

opposizione. Molte sono scomparse<br />

velocemente e quelle che sono<br />

lenco delle opere fatte, prima<br />

perché anche le più belle realizzazioni<br />

trovano sempre delle<br />

critiche e poi perché ho affermato<br />

e scritto che le capacità di<br />

un primo cittadino non si misurano<br />

con i metri cubi. Maurano<br />

ha dato un respiro diverso al<br />

suo modo di interpretare la funzione<br />

di chi è chiamato, per<br />

volontà popolare, a gestire le<br />

cose di un Comune. Non saranno<br />

mancati, anche a Castellabate<br />

momenti di tensione tra<br />

gli stessi componenti dell’Am-<br />

sopravvissute sono diventate un terminale<br />

di estemporanei contributi per<br />

improvvisate e improduttive manifestazioni,<br />

mai scaturite da un progetto.<br />

Quella di S. Martino, nata in una<br />

sala parrocchiale, sembra smentire la<br />

nostra opinione e<br />

per questo esclusivo motivo non<br />

vogliamo parlare degli uomini e delle<br />

donne che in questo caso sono stati<br />

determinanti, ma del metodo che hanno<br />

messo in campo, della capacità di<br />

ministrazione, ma questo fa<br />

parte del nostro modo di far<br />

politica. La verità è che il sindaco<br />

uscente ha saputo varcare i<br />

confini del proprio territorio,<br />

con mirati interventi volti ad<br />

attirare l’attenzione invece sul<br />

“ patrimonio artistico e paesaggistico”<br />

che annovera il capoluogo<br />

come uno dei borghi più<br />

belli d’Italia e le frazioni costiere<br />

come uno dei posti più splendidi.<br />

E poi ( ne abbiamo più volte<br />

parlato su <strong>Cronache</strong>) i benefici<br />

della pellicola “ Benvenuti<br />

al sud” si vedranno in seguito.<br />

E’ di questi giorni la notizia che<br />

un altro personaggio della Tv<br />

Bruno Cabrerizo, della trasmissione<br />

“ Ballando con le Stelle “<br />

ha… ritrovato il bisnonno a<br />

Castellabate.Ma il prof. Maurano,<br />

per me , è stato un ottimo<br />

sindaco per i rapporti che ha<br />

saputo mantenere , sempre<br />

disponibile ad iniziative di<br />

carattere culturale. Ha avuto<br />

una visione globale dei suoi<br />

amministrati, dai piccoli , che<br />

costituiranno il futuro, agli<br />

anziani che hanno fatto la storia.<br />

La politica non è stata,<br />

come avviene in molti altri<br />

Comuni, di chiusura ai giovani.<br />

Apertura , sempre nella protezione<br />

del paesaggio, alle iniziative<br />

turistiche. Corsi di lingue<br />

perché se vogliamo gli stranieri<br />

dobbiamo conoscere anche le<br />

lingue. E poi aperture a chi opera<br />

per il bene del nostro Cilento.Infine,se<br />

il sindaco ha operato<br />

bene,merito anche al suo<br />

gruppo e ai suoi collaboratori.<br />

Dino Baldi<br />

Sono molti i Comuni del<br />

nostro territorio interessanti<br />

alle votazioni amministrative<br />

del 14 e 15 maggio per l’elezione<br />

del sindaco e per il rinnovo<br />

dei Consigli Comunali.<br />

Altavilla Silentina, Cannalonga,<br />

Castellabate, Castel<br />

San Lorenzo, Ceraso, Controne,<br />

Contursi, Corleto<br />

Monforte, Moio della Civitella,<br />

Monteforte Cilento, Mon-<br />

SPERANZA CILENTO?<br />

San Martino, 27 marzo scorso,<br />

festeggiati i venticinque anni di esistenza della Pro-Loco.<br />

aggregazione senza il solito abituale<br />

distinguo, del graduale coinvolgimento<br />

di esponenti cilentani, mai troppo<br />

noti, della cultura e dell’arte in tutte le<br />

sue forme espressive, la custodia del<br />

folklore nella sua tradizione orale, a<br />

partire dai bambini fino alla terza età.<br />

Venticinque anni di granitico impegno<br />

e di notevoli risultati, con soci residenti<br />

in tutta Italia, pronti a sostenere<br />

anche economicamente, questi operatori<br />

di un turismo che potremmo defi-<br />

Amministrative <strong>2011</strong><br />

Comuni in cui si vota<br />

il 14 e 15 maggio<br />

Moio della Civitella, un comune in cui si vota<br />

te San Giacomo, Montesano<br />

sulla Marcellana, Ogliastro<br />

Cilento, Orria, Padula, Perdifumo,<br />

Perito, Pollica, Prignano,<br />

Roccadaspide, Rutino,<br />

San Mauro La Bruca , Santa<br />

Marina, Sant’Angelo a Fasanella,<br />

Serramezzana, Sessa<br />

Cilento, Sicignano degli<br />

Alburni, Tortorella, Trentinata,<br />

Vallo della Lucania, Vibonati.<br />

nire di frontiera.<br />

Viene quasi da pensare che il riscatto<br />

della terra cilentana e della sua<br />

gente,vissuto sempre nei nostri sogni,<br />

trovi, in un piccolo centro agricolo dell’entroterra,<br />

l’esempio di unità di<br />

intenti e la giusta dimensione nella<br />

cultura, nell’arte, nelle tradizioni, con<br />

unico denominatore il Cilento, questa<br />

terra meravigliosa da sempre mortificata<br />

dai masnadieri della politica che<br />

hanno sempre raccolto messi di consensi<br />

elettorali, rivelatisi poi inutili se<br />

non dannosi, per una ingenua comunità<br />

che non ha saputo mai essere<br />

compatta nella ribellione e nel dissenso,<br />

debolezza che ha sbarrato il sentiero<br />

verso l’auspicata autonomia.<br />

Corrado Lucibello


cronache cilentane primo piano<br />

2<br />

aprile <strong>2011</strong><br />

1977: l’anno in cui furono “allargati” i confini del Cilento<br />

Forse non motivazioni storiche, ma certamente la consapevolezza che bisogna presentarsi agli<br />

altri con la mappa di un vasto comprensorio. Quei confini ora costituiscono il territorio del<br />

Parco Nazionale del Cilento. Il ruolo del consorzio comprensoriale delle Pro Loco del Cilento.<br />

Siamo nel 1977, tra le tante iniziative<br />

dell’epoca per il rilancio del Cilento,<br />

merita di essere ricordata una riunione,<br />

dopo tante altre di preparazione,<br />

tenutasi a Caggiano. In un paese<br />

che separa la Campania della Basilicata<br />

, studiosi del territorio, imprenditori,<br />

rappresentanti degli Enti Locali,<br />

rappresentanti delle associazioni,<br />

componenti delle Pro Loco , arrivano<br />

ad una conclusione: “ Se vogliamo lo<br />

sviluppo dei nostri paesi, se vogliamo<br />

inserirci in circuito turistico nazionale<br />

ed internazionale, dobbiamo presentarsi<br />

con mappa allargata. In altre<br />

parole il campanilismo deve cedere il<br />

posto a nuove visioni “.<br />

E tutto sommato arriva anche il<br />

parere favorevole degli storici. Il ruolo<br />

svolto dal dott. Pietro Ebner, di Ceraso<br />

e dal dott. Gaetano Lamattina di<br />

Caggiano appare di fondamentale<br />

importanza. “ Sì, si può affermare che<br />

i confini del Cilento partono dal Sele a<br />

nord , ma possono benissimo arrivare<br />

, a Sud, ai confini con la Basilicata,<br />

includendo quindi anche il Vallo di<br />

Diano. “<br />

In altre parole il Cilento ed il Vallo<br />

di Diano si presentano uniti. Allora il<br />

Con una manifestazione solenne,<br />

aperta dalla seduta di Consiglio<br />

Comunale convocato per la prima volta<br />

nella storia locale in piazza Plebiscito,<br />

l’amministrazione civica guidata<br />

dal Sindaco Antonio Peluso, ha aperto<br />

il ciclo di iniziative programmate per<br />

tutto l’arco dell’anno, in onore del<br />

150° anniversario dell’Unità d’Italia.<br />

Primo atto ufficiale, il pomeriggio del<br />

17 marzo, è stata la proclamazione<br />

del neonato Comitato del Centocinquantesimo<br />

costituito oltre che dall’amministrazione<br />

comunale anche<br />

dai rappresentanti della società civile<br />

e del mondo dell’associazionismo<br />

1977 costituisce solo una data storica<br />

? Niente affatto. Costituisce una<br />

realtà. Perché successivamente ,<br />

quando è sorto il Parco Nazionale , i<br />

confini inseriti sono proprio quelli<br />

suggeriti nell’incontro di Caggiano.<br />

Oggi il Parco si chiama “ Parco nazionale<br />

del Cilento e Vallo di Diano” ed i<br />

confini partono dal Sele ed arrivano<br />

all’ingresso della Basilicata.<br />

E affrontando questo argomento<br />

troviamo la gioia di un grande promotore<br />

di questa intuizione, Gennaro<br />

Greco. Ma quale fu la molla che spinse<br />

l’allora presidente della Pro Loco di<br />

Acea ad adoperarsi per “ allargare” i<br />

confini ?<br />

“ L’esperienza fatta durante alcune<br />

partecipazioni a fiere turistiche, ed<br />

in modo particolare la partecipazione<br />

alla Fiera di Monaco di Baviera. Presentarsi<br />

come Palinuro o come Ascea<br />

non aveva effetti concreti. Raccogliemmo<br />

l’imput di presentarsi come<br />

un comprensorio che potesse offrire ,<br />

oltre al mare, al paesaggio, la storia,<br />

la cultura, anche la ricettività. In altre<br />

parole- precisa Gennaro Greco – bisognava<br />

presentarsi con un bigliettino<br />

da visita in cui , nel territorio, si offrivano<br />

moltissimi posti letto”.<br />

E così la prima idea , considerato<br />

che in quel periodo era inutile sperare<br />

locale. In piazza Plebiscito, nel cuore<br />

del centro storico, Consiglio Comunale<br />

e successiva scopritura della targa<br />

a ricordo dell’evento nel vicolo di Via<br />

Unità Italiana. A seguire un convegno<br />

organizzato su iniziativa dell’Università<br />

Popolare “Sabino Peluso” presso<br />

l’antichissima cappella della millenaria<br />

Arciconfraternita di Maria Santissima<br />

delle Neve per presentare due<br />

distinti volumi sul tema del patriottismo<br />

e delle lotte risorgimentali. I due<br />

testi: “Prima che altro silenzio entri<br />

negli occhi” di Ubaldo Baldi e “Storia<br />

di antifascisti torrachesi 1926/1943”<br />

di G. Santoro sono stati introdotti dal-<br />

nella promozione degli Enti Locali, di<br />

unire tutte le Pro Loco del territorio.<br />

Sorse così il Consorzio comprensoriale<br />

delle Pro Loco del Cilento, che provvide<br />

a dare alla stampa il primo vero “<br />

manifesto” pubblicitario della zona,<br />

ovvero la cartina<br />

“ Vacanze nel<br />

Cilento”. Escono<br />

dalla rotativa<br />

ottantamila<br />

copie, di cui<br />

30.000 inviate<br />

all’ENIT di Roma<br />

e diffuse in varie<br />

località del mondo<br />

grazie all’impegno<br />

di un<br />

cilentano che<br />

insegnava all’università<br />

di Perugia<br />

, ma che era<br />

in contatto con<br />

l’ENIT, il prof. Felice Vertullo, originario<br />

di Laurino.<br />

Certo questo lavoro di promozione<br />

non ebbe subito gli effetti sperati ,<br />

anche perché- precisa Gennaro Greco-<br />

gli ostacoli a far “ girare” il nome<br />

del Cilento arrivarono proprio da altre<br />

zone della Campania. Una sorta di<br />

boicottaggio per “gelosia” turistica.<br />

Tanto è vero che la cartina del Cilen-<br />

lo storico locale prof. Felice Fusco alla<br />

presenza degli autori. Questo solo l’inizio.<br />

Il 20 marzo è stata la volta della<br />

“Maratona dell’Unità d’Italia” evento<br />

organizzato dalla Prefettura di Salerno<br />

con la seconda tappa della gara<br />

podistica nazionale, non agonistica,<br />

che sarà ospitata dall’Amministrazione<br />

locale che ne curerà l’arrivo e la<br />

successiva ripartenza. Un ulteriore ed<br />

importante evento ha visto protagonista<br />

l’intera comunità locale che attraverso<br />

una delegazione di studenti,<br />

amministratori locali e cittadini ha<br />

partecipato il 2 aprile ad un importantissimo<br />

scambio culturale promosso<br />

to, in qualche Fiera all’Estero trovava<br />

posto nello Stend Italia e non in quella<br />

della Campania. Ma anche a Salerno<br />

non è che ci fu amore a prima<br />

vista. Solo successivamente l’Ente del<br />

Turismo incominciò a stampare ogni<br />

anno 20.000 copie della cartina “<br />

Vacanze nel Cilento”.<br />

“ Ma va fatta una doverosa precisazione-afferma<br />

l’ideatore del Consorzio<br />

delle Pro Loco e tenace<br />

Assertore della utilità dell’allargamento<br />

, Gennaro Greco-che non ci<br />

furono solo perplessità per il Vallo di<br />

Diano , ma anche per la zona che va<br />

da Agropoli a Capaccio. Ma oggi<br />

abbiamo avuto la grande soddisfazione<br />

da parte del Vescovo Favale che<br />

ha fortemente voluto che il quadro<br />

della Madonna con la scritta Benvenuti<br />

nel Cilento terra di Maria, sia stato<br />

collocato a Ponte Barizzo non solo<br />

perché là hanno inizio i confini della<br />

Diocesi di Vallo, ma anche perché a<br />

Nord quelli era i confini da noi indicati<br />

come porta d’ingresso al Cilento”.<br />

Nelle foto, Gennaro Greco, all’epoca<br />

presidente del consorzio delle Pro-<br />

Loco del Cilento; il rimpianto dott.<br />

Pietro Ebner (nella foto in alto) ed un<br />

gruppo di studiosi attorno al tavolo<br />

per definire i reali confini del Cilento.<br />

Sanza<br />

Convocato il Consiglio Comunale in piazza Plebiscito<br />

per dare avvio ai festeggiamenti per l’Unità d’Italia<br />

dal Comune di Mordano, in provincia<br />

di Bologna, dal tema: 1861- <strong>2011</strong><br />

“l’Europa se desta” Italia-Ungheria-<br />

Austria una storia in comune. 150<br />

anni dopo, i Comuni di Mordano,<br />

Mezohegyes, Sanza, a confronto per<br />

un’Europa unita. Insomma ha preso il<br />

via un articolato programma di eventi<br />

che seguirà durante tutto il corso dell’anno<br />

e che avrà il suo momento più<br />

importante il prossimo 2 luglio quando<br />

nella ricorrenza della tragica fine<br />

della “Spedizione di Sapri” sarà organizzata<br />

una giornata a ricordo dell’evento.<br />

Lorenzo Peluso


aprile <strong>2011</strong><br />

Unione dei Comuni “Valle dell’Alento”<br />

Si è insediata l’Unione dei Comuni<br />

“Valle dell’Alento”. Nella sala comunale<br />

in piazza Sant’Antonio a Omignano<br />

Scalo sono stati compiuti gli<br />

adempimenti formali per dare vita a<br />

quella che dagli stessi sindaci coinvolti<br />

è stata definita “…una svolta storica<br />

per il Cilento”. Il presidente, per il<br />

primo anno visto che tutti avranno<br />

pari dignità e ricopriranno a turno la<br />

carica, è il primo cittadino di Omignano<br />

Emanuele Giancarlo Malatesta.<br />

“Ci metteremo subito a lavoro – ha<br />

affermato Malatesta – per gestire<br />

insieme la raccolta e il conferimento<br />

dei rifiuti solidi urbani, il trasporto<br />

scolastico, la vigilanza urbana e quella<br />

ambientale, la lotta al randagismo<br />

e un occhio di riguardo sarà riservato<br />

alla programmazione intercomunale<br />

in campo urbanistico. Lo scopo con il<br />

quale siamo nati è quello di una<br />

VIII edizione di Miss Parco <strong>2011</strong><br />

Nella foto: Mary Manna di Cardile Miss Parco 2010<br />

E‘ partita la macchina organizzativa<br />

della VIII edizione del Concorso di<br />

bellezza `Miss Parco del Cilento e Vallo<br />

di Diano´. La manifestazione, ideata<br />

e promossa sull´intero territorio del<br />

Parco da Lino Miraldi è, sotto certi<br />

aspetti, diversa nel suo genere dagli<br />

altri concorsi che , durante il periodo<br />

estivo si svolgono nella provincia di<br />

Salerno. L´ideatore a proposito ci<br />

spiega: "Gli obiettivi della manifestazione<br />

sono quelli di sviluppare la<br />

conoscenza del Parco e dei suoi centri<br />

storici, valorizzare l´artigianato locale<br />

e raccontare il territorio attraverso le<br />

sue bellezze, le sue<br />

tradizioni, la sua cultura dal punto<br />

di vista di chi il territorio lo vive,dando<br />

voce ai cittadini di ogni singolo<br />

paese attraversato dalla manifestazione<br />

stessa, con lo scopo di riportare<br />

alla luce suoni, profumi e piccoli scor-<br />

gestione duratura dell’esistente, ma<br />

con l’occhio rivolto al futuro e soprattutto<br />

a un ente che non limiti l’autonomia<br />

dei singoli paesi ma che rafforzi<br />

la coesione tra territori omogenei<br />

che fino a oggi forse hanno lavorato<br />

poco insieme”. All’Unione, la cui<br />

giunta sarà composta dai primi cittadini<br />

dei paesi aderenti, prendono parte<br />

oltre il Comune di Omignano,<br />

ci di vita quotidiana"; il Concorso che<br />

si svolgerà nei mesi di luglio ed agosto<br />

rappresenterà l´evoluzione non<br />

ripetitiva ma aggiornata di un evento<br />

che, negli<br />

ultimi sette anni, ha riscosso notevoli<br />

consensi e, quindi, incoraggiamenti<br />

a proseguire anche negli anni<br />

futuri. Il Concorso nato da una mia<br />

idea -spiega Lino Miraldi - nell`estate<br />

del 2004, a tre anni dalla vittoria a<br />

Miss Italia di Daniela Ferolla, tipica<br />

ragazza cilentana per raccontare il<br />

territorio del Parco Nazionale del<br />

Cilento e Vallo di Diano, ha sin<br />

dall`inizio riconosciuto tra isuoi obiettivi:<br />

il lancio di volti nuovi per il cinema,<br />

la moda, la pubblicità; "lo scopo<br />

della mia manifestazione- sottolinea il<br />

Patron - è quello di dare alle ragazze<br />

del Cilento e del Vallo di Diano una<br />

certa visibilità, visto che il nostro territorio,<br />

per motivi soprattutto geografici,<br />

è un po`<br />

tagliato fuori da quello che accade<br />

a Roma e a Milano. A tal proposito<br />

non è casuale il fatto che sia nato<br />

proprio nel Cilento, una terra di tante<br />

contraddizioni, con l`esigenza particolare<br />

di realizzare un Concorso di bellezza<br />

che non fosse fine a se stesso,<br />

Castelnuovo Cilento con Eros Lamaida,<br />

Gioi con Andrea Salati, Moio della<br />

Civitella con Antonio Gnarra, Orria<br />

con Mario Maio, Perito con Edmondo<br />

Lava, Salento con Angelo De Marco,<br />

Sessa Cilento con Aldo Niglio e Stella<br />

Cilento Antonio Radano. La vicepresidenza<br />

dell’Ente è stata destinata al<br />

sindaco di Sessa Cilento Aldo Niglio,<br />

mentre presidente del consiglio è stato<br />

eletto il consigliere comunale di<br />

Stella Cilento Giusepe Bianco che ha<br />

posto l’accento su come “…l’Unione<br />

è un passo importante per le nostre<br />

comunità perché grazie alla condivisione<br />

dei servizi essenziali i cittadini<br />

interessati possono avere migliori<br />

opportunità di vivibilità quotidiana,<br />

ma con una tassazione meno esosa<br />

rispetto a quella che fino a oggi i singoli<br />

comuni hanno dovuto imporre<br />

per rientrare nelle spese sostenute”.<br />

ma bensì il punto d`incontro tra le<br />

Aziende che operano nel campo della<br />

moda e della cosmesi e la ragazza<br />

della porta accanto che insegue il<br />

sogno di diventare una modella affermata<br />

e, poi, quotidianamente, le<br />

Aziende locali che investono enormi<br />

budget nella realizzazione delle loro<br />

campagne pubblicitarie devono cercare<br />

in altri segmenti di mercato le<br />

modelle che fanno al loro caso." Inoltre<br />

- aggiunge Miraldi- mancava un<br />

evento che potesse magicamente<br />

congiungere il territorio del Cilento e<br />

quello del Vallo di Diano, due culle di<br />

civiltà e di pensiero, un ambiente in<br />

cui si respira aria di mito, di cultura,<br />

di filosofia. Se nel Cilento nasceva la<br />

filosofia di Parmenide, il filosofo<br />

dell´essere, padre fondatore della<br />

scuola eleatica, nel Vallo di Diano la<br />

Certosa di Padula resta il punto di<br />

riferimento da tutelare e valorizzare;<br />

il Cilento e il Vallo di Diano, non solo<br />

come vertici culturali, ma come punti<br />

che si collegano alle realtà umane,<br />

politiche e sociali di due territori, nonché<br />

di una Regione difficile, eternamente<br />

sospesa tra la voglia di rinnovarsi<br />

e le paure del suo presente.<br />

1991- <strong>2011</strong><br />

20 ANNI DI VIAGGI CULTURALI<br />

PER I LETTORI DI CRONACHE CILENTANE<br />

In occasione dei venti anni di viaggi culturali promossi da <strong>Cronache</strong> Cilenane , in collaborazione<br />

le con le agenzie di viaggio, per i propri lettori , vengono proposti tre interessanti itinerari<br />

in fase di programmazione. Il primo all’inizio di giugno di gg. 5. Il secondo all’Estero di<br />

gg. 7 all’inizio di settembre. Il terzo di due giorni all’inizio di Ottobre.<br />

I lettori interessati possono già chiedere il programma a <strong>Cronache</strong> <strong>Cilentane</strong> – Via Ponte<br />

84068 PIOPPI (SA) oppure telefonando al n. 0974 905046<br />

cronache cilentane attualità<br />

3


cronache cilentane iniziative<br />

4<br />

aprile <strong>2011</strong><br />

I Periodici del 1861 esposti alla Certosa di Padula<br />

La Soprintendenza BAP di Salerno espone per la prima volta<br />

al pubblico alcuni giornali del secolo scorso<br />

L’esposizione dal titolo: “VERSO<br />

L’UNITA’ D’ITALIA IN CERTOSA, allestita<br />

in occasione delle celebrazioni<br />

del 150° anniversario della proclamazione<br />

dell’Unità d’Italia nella saletta<br />

dell’appartamento del Priore della<br />

Certosa di Padula, resterà aperta al<br />

pubblico fino al 31 maggio <strong>2011</strong>. L’iniziativa<br />

a cura della Soprintendenza<br />

BAP di Salerno e Avellino, diretta da<br />

Gennaro Miccio.<br />

Per la prima volta sono stati esposti<br />

al pubblico alcuni periodici dell’anno<br />

1861, conservati e ritrovati tra i<br />

volumi del patrimonio librario sopravvissuto<br />

in Certosa. I giornali facevano<br />

sicuramente parte della piccola “emeroteca”<br />

dell’Ordine certosino padulese<br />

che in quegli anni occupava ancora<br />

stabilmente il Monastero (ivi reinsediatosi<br />

dopo il Concordato del 1818,<br />

seppure in uno stato di grande decadenza,<br />

dovuto alle espropriazioni del<br />

precedente decennio francese).<br />

Si tratta di due testate giornalistiche<br />

di orientamento dichiaratamente<br />

cattolico e clericale, che pervenivano<br />

regolarmente in Certosa, pro-<br />

Cinquantasette alberi sono stati<br />

piantati per altrettanti bambini nati<br />

nel 2010. E' diventato ormai un<br />

appuntamento atteso e consolidato<br />

quello con “Un albero per ogni nato”,<br />

l'iniziativa introdotta per ricordare<br />

con un albero ogni bambino che viene<br />

al mondo in una famiglia del Comune<br />

di Castellabate. Ogni albero porterà il<br />

nome di uno dei bambini nati nel corso<br />

dello scorso anno.<br />

Sabato 19 marzo, è stata festa doppia<br />

per i papà dei nati nel 2010, che<br />

con le famiglie hanno partecipato alla<br />

festa di accoglienza per i neonati del-<br />

babilmente tramite abbonamento<br />

postale, con cadenza bisettimanale<br />

poichè le uscite erano fissate nei giorni<br />

di mercoledi’ e sabato. Pochi sono<br />

i numeri sopravvissuti de L’Aurora:<br />

Giornale Religioso politico; consi-<br />

l'ultimo anno nella sala convegni di<br />

Villa Matarazzo a Santa Maria.<br />

Durante la cerimonia, il sindaco<br />

Costabile Maurano ha consegnato ai<br />

genitori la pergamena che attesta la<br />

messa a dimora di un albero a nome<br />

del figlioletto, e la foto che indica la<br />

località in cui l'albero è stato piantato.<br />

Quest'anno i 57 alberi sono stati<br />

messi a dimora tutti nel bosco in località<br />

Piano Melaino. Inoltre la Bcc dei<br />

Comuni cilentani ha donato alle famiglie<br />

dei bimbi un libretto di risparmio<br />

a nome del piccolo con la cifra simbolica<br />

di 30 euro. L'appuntamento con<br />

stenti, invece, quelli de L’Unità Cattolica:<br />

Foglio periodico religioso, fondato<br />

a Torino proprio nel 1861 da<br />

Don Giacomo Margotti, il quale, reduce<br />

dalla precedente esperienza con<br />

L’Armonia, intese, con la direzione del<br />

“Un albero per ogni nato” si rinnova<br />

ormai da anni nel Comune di Castellabate.<br />

Dal 2001 ad oggi sono 604 i<br />

bambini venuti al mondo che hanno<br />

una piantina con il proprio nome.<br />

Alberelli autoctoni tra piante lacustri,<br />

pini d’Aleppo, tamerici e lecci, tutti<br />

caratteristici della vegetazione mediterranea<br />

I genitori e il bimbo, in futuro,<br />

potranno riconoscere l'albero ed<br />

occuparsene, grazie ad una targhetta<br />

con il nome del piccolo agganciata su<br />

un palo accanto all'albero. Molti genitori,<br />

in questi anni, hanno assunto<br />

come impegno la cura della piantina<br />

nuovo giornale fare propria la protesta<br />

cattolica, ponendolo come organo<br />

nazionale di stampa del cattolicesimo<br />

papale.<br />

Le riviste riecheggiano pienamente<br />

il problematico passaggio degli avvenimenti<br />

politici in atto: l’affermazione<br />

politico-sociale della nuova ideologia<br />

liberale, la criticità dei rapporti fra<br />

Chiesa e Stato, i problemi della compagine<br />

ecclesiale e, soprattutto, l’ansia<br />

per la conservazione degli Ordini<br />

Religiosi in Italia. L’iniziativa è curata<br />

dalla dott.ssa Eufemia Baratta<br />

Ulteriori informazioni sul sito web<br />

della Soprintendenza BAP di Salerno e<br />

Avellino www.ambientesa.beniculturali.it<br />

/ info 089 2573241 / FAX 089<br />

318120 Michele Faiella (Ufficio<br />

Stampa) e mail: sbapsa.stampa@beniculturali.it<br />

- Per<br />

approfondimenti:I luoghi e gli eventi<br />

www.beniculturali.it - Numero verde<br />

800 99 11 99 - Il MiBAC è anche su<br />

Youtube, Facebook e Twitter<br />

Castellabate: un albero per ogni nato<br />

L'amministrazione comunale festeggia i nati nel 2010<br />

Sanza – sarà il Prefetto di Salerno,<br />

Sabatino Marchione, a dare il via alla<br />

terza tappa della maratona dell’unità<br />

d’Italia che partirà d’innanzi il Cippo<br />

di Pisacane, posto lungo la Statale<br />

517, a poche centinaia di metri dal<br />

centro urbano, domenica 27 marzo<br />

alle ore 10,00. La terza tappa che<br />

vedrà il suo traguardo a Padula, con<br />

una lunghezza di circa venti chilometri,<br />

attraverserà anche il centro abitato<br />

di Buonabitacolo per giungere al<br />

Sacrario dei Trecento intorno alle ore<br />

12,30. Dopo la partenza dei corridori<br />

il Prefetto si intratterrà nel comune ai<br />

piedi del Cervati, ospite del Sindaco<br />

Antonio Peluso e dell’amministrazione<br />

civica, per incontrare i cittadini di<br />

Sanza e discutere di uno degli eventi<br />

maggiormente caratterizzanti del<br />

Risorgimento italiano, la Spedizione<br />

dei trecento, appunto. Successivamente<br />

lo stesso Prefetto, accompa-<br />

Il Prefetto Sabatino<br />

Marchione a Sanza per la<br />

terza Tappa della maratona<br />

dell’Unità d’Italia<br />

gnato dagli amministratori locali raggiungerà<br />

Padula per l’arrivo dei<br />

maratoneti nella cittadina che segno<br />

la fine della Spedizione di Sapri e<br />

dove, a testimonianza, si trova presso<br />

la Chiesa dell’Annunziata il Sacrario<br />

che ospita le spoglie mortali dei<br />

valorosi che il giorno primo luglio del<br />

1857 in un duro scontro a fuoco con i<br />

gendarmi borbonici persero la vita. A<br />

Sanza, il giorno successivo, la mattina<br />

del 2 luglio, gli scampati all’eccidio<br />

di Padula si scontrarono con le<br />

guardie urbane ed in un conflitto a<br />

fuoco persero la vita ventisette valorosi<br />

patrioti e tra questi l’eroe Pisacane.<br />

Una pagina di storia dolorosa ed<br />

importante per il percorso di unificazione<br />

nazionale che vide, in quei<br />

giorni, protagoniste, loro malgrado,<br />

che porta il nome di loro figlio, innaffiandola<br />

e facendo in modo che cresca<br />

bene.<br />

«Ogni nuova pianta simbolizza una<br />

vita che nasce e cresce. – ha commentato<br />

il sindaco Costabile Maurano<br />

– L'iniziativa, al di là del valore simbolico,<br />

vuole essere anche da stimolo<br />

per le nuove generazioni e le loro<br />

famiglie ad amare e proteggere la<br />

splendida natura che, insieme al<br />

patrimonio storico, rende unico il paese<br />

in cui devono sentirsi fieri di vivere».<br />

Paola Desiderio<br />

le comunità cilentane. La Maratona a<br />

tappe, partita lo scorso 17 marzo da<br />

San Giovanni a Piro, toccherà tutti i<br />

comuni protagonisti degli eventi<br />

risorgimentali salernitani che portarono<br />

all’avvento dello Stato Italiano.<br />

Dopo la tappa di domenica 27 marzo,<br />

il due aprile la tappa Padula-<br />

Auletta, passando per Sala Consilina,<br />

Atena Lucana, Polla e Caggiano; il 10<br />

aprile ad Eboli la Maratona agonistica<br />

a circuito di 10 km “Ebolitaliani”;<br />

il 16 aprile sempre ad Eboli con la<br />

maratonina non competitiva di 2 km<br />

ed una gara di Salto con l’asta. La<br />

conclusione il prossimo 17 aprile con<br />

la tappa Eboli, Battipaglia, Bellizzi,<br />

Pontecagnano, Salerno. Una bella<br />

manifestazione con un unico filo conduttore:<br />

celebrare i 150 anni dell’Unità<br />

d’Italia nei comuni del salernitano<br />

protagonisti degli eventi risorgimentali.


I Sindaci del Vallo di Diano abbandonano<br />

le fasce tricolore davanti all’Ospedale di Polla<br />

I 19 sindaci del Vallo di Diano<br />

hanno "depositato" le fasce tricolore<br />

davanti alla sede dell'ospedale di<br />

Polla come gesto simbolico per definire<br />

la "resa" delle istituzioni locali<br />

"alle inefficienze della direzione<br />

sanitaria e del distretto di Sala Consilina",<br />

e annunciano che "se non si<br />

avranno risposte concrete dalla<br />

Regione e dei vertici sanitari", in<br />

particolare sulla carenza degli organici,<br />

a breve consegneranno le fasce<br />

e i mandati al Prefetto di Salerno.<br />

La "deposizione" delle fasce si è<br />

svolta il 29 marzo, nel corso della<br />

manifestazione pubblica svoltasi a<br />

Polla ed hanno invitato i cittadini,<br />

gli amministratori, i medici e il personale<br />

sanitario del Vallo di Diano a<br />

partecipare alla protesta "per inviare<br />

un segnale forte del nostro disagio",<br />

ha spiegato il sindaco di<br />

Sant'Arsenio, Nicola Pica.<br />

È proseguita per alcuni giorni l'occupazione<br />

della direzione sanitaria<br />

dell'ospedale. I sindaci hanno poi<br />

inviato una lettera al commissario<br />

straordinario dell'Asl di Salerno, per<br />

denunciare la carenza di personale<br />

nelle strutture sanitarie di Polla e<br />

Sant'Arsenio, la diminuzione o la<br />

soppressione delle prestazioni specialistiche<br />

ambulatoriali e l'aumento<br />

dei tempi di attesa delle prenotazioni.<br />

"La goccia che ha fatto traboccare<br />

il vaso - hanno evidenziato i sindaci<br />

- è stata la mancanza di gasolio<br />

nei serbatoi degli impianti di<br />

riscaldamento degli ospedali, sulla<br />

quale non si poteva passare oltre". I<br />

primi cittadini non escludono azioni<br />

"più eclatanti", prima fra tutte la<br />

consegna dei mandati al prefetto di<br />

Salerno.<br />

aprile <strong>2011</strong><br />

Caprioli<br />

Anche nel Cilento si fa cultura<br />

Anche nel Cilento ci sono grandi<br />

menti. Quando mettono insieme le<br />

loro genialità ecco che ti compare la<br />

magia di un evento. E’ successo a<br />

Caprioli, splendida frazione di Pisciotta,<br />

dove una cilentana di adozione,<br />

Lara Formai, scrive in vernacolo “I<br />

Promessi Sposi nel Cilento”, riproponendo<br />

tradizioni e detti di un tempo<br />

quasi dimenticato nella cornice di un<br />

momento solenne e di altissima<br />

valenza storica, che deve renderci<br />

solo orgogliosi, qual è l’Unità d’Italia<br />

e ne cura anche la scenografia;dove<br />

la regia di Aniello Fiorillo, attenta ai<br />

particolari, lavorando capillarmente<br />

sulla sensibilità degli attori che pur<br />

essendo dei dilettanti ha inculcato<br />

loro mentalità da professionisti e<br />

facendo tesoro di tante esperienze<br />

accumulate negli anni precedenti;<br />

dove l’estro e l’inventiva del maestro<br />

Claudio Mautone che ha scritto le<br />

musiche sempre sui testi di Lara Formai<br />

eseguiti dalla classe della piani-<br />

LETTERA DEI SINDACI AL<br />

COMMISSARIO STRAORDI-<br />

NARIO ASL SALERNO<br />

I sindaci del Vallo di Diano dicono<br />

basta al depauperamento di risorse<br />

umane ed economiche che la struttura<br />

ospedaliera di Polla-Sant’Arsenio<br />

sta subendo da tempo.<br />

I nostri cittadini, negli ultimi mesi,<br />

devono patire continui disservizi<br />

causati sia dalla carenza di personale<br />

medico e paramedico sia dalla<br />

inadeguata organizzazione posta in<br />

essere dalla Direzione Sanitaria.<br />

Siamo al colmo. Per fare soltanto<br />

qualche esempio su come viene<br />

gestita la macchina sanitaria ospedaliera<br />

valdianese, basta dire che<br />

all'ospedale ”Luigi Curto” di Polla,<br />

da almeno un decennio, non si fanno<br />

nuove assunzioni. E quanti, sia<br />

sta Paola Fazio, parlare di fascino e di<br />

incanto diventa semplice e naturale.<br />

La rappresentazione teatrale, ma parlare<br />

di musical è altrettanto appropriato,<br />

si è svolta presso “La Grotta”<br />

di Caprioli, incantando critica e pubblico.<br />

I protagonisti di questo evento<br />

fra i medici sia fra gli infermieri,<br />

vanno in pensione o sono trasferiti<br />

di ufficio o su loro richiesta presso<br />

altri nosocomi, non vengono rimpiazzati.<br />

Succede così che l'organico<br />

medico e paramedico risulta essere<br />

sempre più carente, cosa che rende<br />

quanto mai difficoltoso organizzare<br />

i normali turni di servizio e la pronta<br />

disponibilità. Allo stato, infatti,<br />

mancano circa quaranta medici ed<br />

altrettanti infermieri rispetto all'organico<br />

previsto.<br />

La conseguenza di tutto ciò è che<br />

non si possono organizzare i turni di<br />

servizio nei diversi reparti, ci sono<br />

difficoltà per la composizione di<br />

equipe mediche per le sedute operatorie,<br />

sono diminuite o soppresse<br />

le prestazioni specialistiche ambulatoriali<br />

di oltre il 50%, sono aumentati<br />

i tempi di attesa delle prenotazioni,<br />

la turnazione notturna è assi-<br />

culturale, riuniti sotto il nome di compagnia<br />

amatoriale “Amici di Caprioli”sono<br />

stati:Alessia Duilio che ha<br />

interpretato Lucia, Vito D’Alessandro<br />

(Renzo),Assunta Saullo (Agnese),<br />

Sofia Saullo (Concetta la Perpetua),<br />

Carmine D’Angelo (Don Peppino),<br />

curata con l’utilizzo di medici esterni<br />

(ognuno costa 720 euro a turno<br />

di 12 ore), si registra una sempre<br />

più continua mobilità passiva verso<br />

altre strutture. E, come se tutto ciò<br />

non bastasse, si continuano a concedere<br />

nulla osta alle numerose<br />

richieste di trasferimento presso<br />

altri plessi ospedalieri provinciali da<br />

parte di sanitari operanti nei nosocomi<br />

valdianesi.<br />

Vogliamo, infine, ricordare che il<br />

nostro presidio ospedaliero è al servizio<br />

di un vasto bacino di utenza,<br />

che va dal Vallo di Diano alla Bassa<br />

Valle del Tanagro, cui sono da<br />

aggiungere i pazienti provenienti<br />

dalle aree limitrofe della Basilicata<br />

(Val d'Agri, in particolare), per una<br />

popolazione complessiva di oltre<br />

80.000 unità. Ciò senza contare la<br />

sua posizione strategica, ubicato<br />

com'è a qualche centinaio di metri<br />

dallo svincolo dell'A3.<br />

Senza medici, senza infermieri,<br />

senza farmaci, senza strumentazioni<br />

non si può garantire il diritto alla<br />

salute dei cittadini del Vallo di Diano.<br />

Queste sono soltanto alcune<br />

delle motivazioni per le quali abbiamo<br />

deciso di occupare ad oltranza<br />

l’ospedale di Polla. La nostra protesta<br />

continuerà sino a quando non<br />

saranno firmati i decreti di assegnazione<br />

di nuovi medici dell’area<br />

medica e di quella chirurgica al<br />

nostro ospedale. Questa volta non ci<br />

accontenteremo di semplici promesse<br />

verbali. Vogliamo fatti e non<br />

parole. Lasceremo l’ospedale soltanto<br />

quando avremo la certezza di<br />

poter garantire ai cittadini il sacrosanto<br />

diritto alla salute.<br />

I sindaci del Vallo di Diano<br />

Umberto Mautone (Fattore), Antonio<br />

Tancredi (Don Romualdo),Maurizio<br />

Scarpati (Don Michele), Mauro Carmelo<br />

(amico Mauro), Luigi Saullo<br />

(amico Gigi), Silver Mautone (amico<br />

Aniello), Marta Mautone (amica Filomena),<br />

Chiara Audino (amica Maria),<br />

Angela Cusati (Isabella),Maria Teresa<br />

Valiante (Donna Maria), Felica Mautone<br />

(Lupo di Cuccaro),Anna Tambasco<br />

(Nannina), Domenico D’Angelo<br />

(Egidio),Antonio Mautone<br />

(Nicola),Stefano Greco (Zi Monaco),<br />

Adriana Delli Santi (Suor<br />

Gertrude),Paola Della valle, Simona<br />

Delli Santi, Mariasofia Fiorillo, Carmela<br />

Carro,Gerardina D’Angelo, Elisa<br />

Audino, Carmela Saullo, Anna Iannuzzi,<br />

Sofia Tambasco e Jessica Ottati<br />

(Suore), Claudio Cirillo (Cumpà Menico),<br />

Raffaele Greco (Cumpà Antonio),<br />

e con la partecipazione dei piccoli<br />

Antonio D’Alessandro, Daniele Greco,<br />

Luca Greco e Gaetano Mautone.<br />

Nicola De Feo<br />

cronache cilentane prospettive<br />

5


cronache cilentane promozioni<br />

6<br />

aprile <strong>2011</strong><br />

Vallo della Lucania<br />

Si è chiusa con 10mila visitatori la Mostra-scambio<br />

di auto, moto e ricambi d’epoca<br />

Si è chiusa con circa diecimila visitatori<br />

la Mostra scambio di auto,<br />

moto e ricambi d’epoca”, di scena nel<br />

weekend (19 e 20 marzo) nell’area<br />

espositiva di Vallo della Lucania (SA).<br />

Un successo che supera perfino l’ottimo<br />

risultato ottenuto nella scorsa edizione,<br />

con ingressi dalle prime ore del<br />

mattino fino al termine dell’orario di<br />

apertura. La giornata conclusiva di<br />

oggi (20 marzo), in particolare, è stata<br />

da record, con una fila continua di<br />

auto all’ingresso del centro artigianale<br />

e i parcheggi esauriti.<br />

Soddisfatti gli organizzatori dell’evento<br />

che si è svolto sotto l’egida del<br />

Comune di Vallo della Lucania, l’associazione<br />

Auto revival club di Orria e<br />

Fiere di Vallo, per lo straordinario gradimento<br />

ottenuto dalla rassegna che,<br />

alla quinta edizione, si è guadagnata<br />

un posto di rilevo tra le manifestazioni<br />

di settore. I visitatori, in effetti,<br />

sono arrivati da tutte le regioni del<br />

Centro-Sud, perfino Lazio, Puglia e<br />

Sicilia. Tutti in cerca di accessori rari e<br />

ricambi introvabili per i loro motori<br />

d’epoca. E la manifestazione, forte di<br />

oltre 200 espositori dislocati in 6mila<br />

metri quadri coperti e 3mila esterni,<br />

con al suo interno lo stand istituzionale<br />

dell’Asi (Automotoclub storico<br />

italiano), ha risposto appieno alle<br />

aspettative.<br />

Nella prima giornata della Mostra<br />

scambio 70 autoveicoli e 38 moto<br />

sono stati sottoposti anche alla verifica<br />

per il rilascio del certificato di identità,<br />

dalla Commissione tecnica dell’Asi.<br />

«Si tratta di un numero di veicoli<br />

molto più alto della media in manifestazioni<br />

simili, a testimonianza del<br />

grande patrimonio motoristico che la<br />

Campania e il Salernitano in partico-<br />

Si è svolta dal 5 marzo all’ 8 marzo<br />

l’ edizione del Carnevale Asceoto<br />

<strong>2011</strong>, con il patrocinio del Comune di<br />

Ascea, in collaborazione con la Pro<br />

loco di Ascea, e l’ organizzazione<br />

curata dall’associazione del carnevale<br />

e delle tradizioni.<br />

Sabato 5 marzo presso Palazzo Ricci<br />

di Ascea Capoluogo la rappresentazione<br />

teatrale Quannu Berta Filava….<br />

Filava pure Vambaredda libero<br />

adattamento tratto da : Finestra<br />

Aperta su Ascea del prof. Antonio<br />

Rizzo, sceneggiata e diretta da Maria<br />

Cardillo ha dato inizio alle manifestazioni.<br />

Domenica 6 marzo in Ascea Marina<br />

la prima sfilata dei carri allegorici<br />

con una moltitudine di mascherine,<br />

sin dalle prime ore del pomeriggio<br />

una folla di turisti ha atteso il corteo<br />

Carnevalesco che partendo dall’aria<br />

archeologica di Velia si è snodato per<br />

tutte le strade di Marina, nell’isola<br />

pedonale del Corso Elea si sono esibiti<br />

gruppi e balli organizzati dalla<br />

scuola di ballo di Carmelo Naro.<br />

Lunedi 7 marzo nei locali della<br />

L’appello dell’Asi: i motori storici sono beni<br />

culturali da tutelare come le opere d’arte<br />

lare custodiscono», spiega Mauro<br />

Pasotti, presidente della commissione<br />

tecnica nazionale moto dell’Automotoclub<br />

storico italiano, che coglie l’occasione<br />

per lanciare un appello.<br />

«Le auto e moto d’epoca sono, a<br />

tutti gli effetti, beni culturali, che<br />

richiedono una maggiore attenzione<br />

da parte di tutti. Lo Stato, in effetti,<br />

ha già previsto che, con l’iscrizione<br />

nel nostro Registro storico nazionale,<br />

i veicoli costruiti da più di 20 anni<br />

possano ottenere l’esenzione dalla<br />

tassa di possesso e polizze assicurative<br />

agevolate, con una spesa molto<br />

contenuta. Ma oggi la priorità deve<br />

discoteca di Bacco elezione della<br />

Miss, Tappa del Concorso Miss Carnevali<br />

d’Italia e d’Europa selezione<br />

di splendide fanciulle Asceote,e<br />

<strong>Cilentane</strong> , con l’aggiudicarsi della<br />

fascia di Miss Carnevale Ascea <strong>2011</strong><br />

da parte di Lucrezia Gruppuso,<br />

essere quella di salvare quanto più<br />

possibile di questo patrimonio motoristico».<br />

«I motivi sono molteplici – prosegue<br />

l’esponente dell’Asi – Restaurando<br />

questi veicoli ci si rende conto che<br />

hanno già alcuni accorgimenti tecnici<br />

propri delle vetture moderne, grazie<br />

all’ingegno di chi le ha progettate e<br />

realizzate. Salvarli significa anche<br />

preservare la memoria storica per le<br />

generazioni future, ora che la plastica<br />

e l’elettronica stanno sostituendo del<br />

tutto la meccanica e il metallo. Difficilmente<br />

le auto di oggi riusciranno a<br />

superare i 20 anni, quelle d’epoca<br />

che in quel di Viareggio nella finale<br />

del 13 marzo è stata incoronata Miss<br />

Carnevali d’Italia.<br />

Gran finale Martedì grasso con la<br />

sfilata di Ascea capoluogo dove una<br />

enorme folla di persone ha fatto da<br />

cornice alla manifestazione finale con<br />

la vittoria del carro numero 8” Berlusconi”.<br />

Una edizione di successo sia<br />

in termini di partecipazione, che qualitativa<br />

dice il Presidente della Pro<br />

loco Giancarlo Avossa, la manifattura<br />

dei carri e le coreografie sono di una<br />

qualità eccelsa ed il numero di carri<br />

nove fa ben sperare sulle potenzialità<br />

di questo Evento che senza dubbio<br />

deve essere momento di riferimento<br />

per un intero territorio.<br />

Un successo per la Pro Loco suggellato<br />

giovedì 17 Marzo con la partecipazione<br />

alla trasmissione di Rai<br />

internazionale “Italia chiama Italia”<br />

dedicata a i nostri emigranti all’estero,<br />

in occasione dei festeggiamenti<br />

dei 150 di Unità d’Italia, dove a rappresentare<br />

l’unità dalle Alpi alla Sicilia,<br />

sono state invitate 20 pro loco in<br />

rappresentanza delle 6000 esistenti<br />

invece, se ben restaurate, funzionano<br />

ancora. C’è poi pure un motivo emozionale:<br />

è quel feeling che si crea tra<br />

il conducente e il suo veicolo d’epoca,<br />

perché il primo sa che bastano le<br />

conoscenze e l’esperienza per poter<br />

intervenire su di esso, senza bisogno<br />

delle sofisticate apparecchiatura da<br />

cui dipende l’efficienza delle auto<br />

moderne».<br />

Grande animatore della mostrascambio<br />

di Vallo della Lucania è l’Auto<br />

revival club di Orria (SA), che con i<br />

suoi circa 1.500 soci rappresenta una<br />

importante realtà associativa del<br />

Mezzogiorno. «Questo evento sta crescendo<br />

ad ogni edizione, sia in termini<br />

di pubblico che qualità degli espositori<br />

– spiega il presidente del club,<br />

Giovanni Botti – In questa quinta edizione<br />

abbiamo registrato un interesse<br />

a livello nazionale, che ha fatto scoprire<br />

a migliaia di visitatori il territorio<br />

del Parco nazionale del Cilento e Vallo<br />

di Diano, con significative ricadute<br />

per un comparto finora poco valorizzato<br />

in questo territorio».<br />

La mostra-scambio è stata anche la<br />

prima rassegna del calendario espositivo<br />

di Vallo della Lucania, al quattordicesimo<br />

anno di attività. «È il miglior<br />

inizio possibile della stagione – spiega<br />

Massimiliano Viviano delle Fiere di<br />

Vallo – Il record di affluenza e l’interesse<br />

suscitato ci fanno ben sperare<br />

per le prossime manifestazioni. Dall’1<br />

al 3 aprile tornerà infatti nei padiglioni<br />

vallesi “International fireworks<br />

fair”, con spettacoli pirotecnici tutte<br />

le sere. Dal 30 aprile all’8 maggio si<br />

terrà, invece, la grande maratona dello<br />

shopping per tutta la famiglia con<br />

la Fiera campionaria “Città di Vallo”».<br />

Miss Carnevale di Ascea <strong>2011</strong><br />

eletta a Viareggio Miss Carnevale d’Italia<br />

sull’intero territorio nazionale.<br />

Capeggiate dal presidente Nazionale<br />

Unpli Bruno Nardocci, nello studio<br />

Rai la trasmissione ha messo in<br />

risalto le peculiarità delle singole pro<br />

loco presenti, considerate scrigni che<br />

al proprio interno custodiscono gelosamente<br />

storia tradizioni che senza<br />

una attenta custodia sono destinate<br />

a scomparire.<br />

Una dinamicità quella della Pro<br />

Loco di Ascea e del suo presidente<br />

Giancarlo Avossa, riconosciuta in<br />

ambito Unpli Provinciale con l’indicazione<br />

a responsabile del Cilento di<br />

tutte le iniziative che coinvolgeranno<br />

il nostro territorio, infatti nell’Assemblea<br />

Provinciale Unpli del 18 marzo il<br />

presidente Provinciale Cav. Guido<br />

Forlenza ha voluto affiancare al direttivo<br />

Provinciale un organismo territoriale<br />

di consulta diviso per Aree geografiche.<br />

Una sfida che raccolgo volentieri<br />

dice Avossa per un territorio che<br />

merita visibilità per le sue tipicità<br />

votate al turismo e alla conservazione<br />

di tradizioni millenarie.


aprile <strong>2011</strong><br />

Forestazione: le gole del Calore<br />

sconvolte da lavori di rimboschimento abusivi<br />

Nell’ambito di un normale controllo<br />

e verifica di conformità del “Progetto<br />

speciale per interventi di forestazione<br />

nelle aree a rischio idrogeologico della<br />

Regione Campania-progetto n.<br />

14/FOR/SA- interventi di forestazione<br />

protettiva in agro del Comune di<br />

Magliano Vetere” finanziato dal Ministero<br />

delle Politiche Agricole, Alimentari<br />

e Forestali alla Comunità Montana<br />

“ Calore Salernitano”, gli uomini<br />

del Comando Stazione Forestale di<br />

Stio nel territorio protetto del Parco<br />

Nazionale del Cilento hanno rilevato<br />

pesanti difformità nella conduzione<br />

dei lavori in corso nella località “<br />

Calore” del Comune di Magliano<br />

Vetere.<br />

Premesso che l’area in questione<br />

costituisce una sorta di monumento<br />

naturalistico del Parco Nazionale,<br />

interessando il sito meglio noto come<br />

Gole del Calore all’altezza del Ponte<br />

Medioevale che unisce le due sponde<br />

del fiume sull’antico percorso immediatamente<br />

a monte degli stretti<br />

meandri delle Gole, la sorpresa che<br />

ha attirato l’attenzione degli Agenti<br />

del Corpo Forestale dello Stato è stata<br />

la spregiudicata realizzazione degli<br />

interventi che hanno portato alla<br />

cementificazione di diverse centinaia<br />

di metri di pista naturale preesistente,<br />

creando un impatto visivo sul delicato<br />

paesaggio del sito percepibile a chilometri<br />

di distanza, contravvenendo alle<br />

prescrizione dell’Ente Parco che vieta<br />

la cementazione delle piste nell’ambito<br />

del territorio protetto.<br />

Ulteriore sorpresa è stato il riscontro<br />

della costruzione di gabbionate<br />

per il consolidamento di alcuni tratti<br />

di sponda del Fiume che hanno avuto<br />

l’effetto opposto: infatti per realizzare<br />

l’area di sedime delle opere si è inopportunamente<br />

provveduto ad asportare<br />

la vegetazione ripariale che di per<br />

sé già naturalmente esercitava , tra<br />

l’altro gratuitamente, un’azione efficace<br />

di protezione dall’erosione della<br />

corrente idrica, affidandola alle gabbionate<br />

in pietra che alla prima corrente<br />

di piena sono state scalzate,<br />

spostate e travolte esponendo le<br />

pareti dell’alveo all’azione erosiva del<br />

flusso idrico, che in poche ore di piena<br />

ha spazzato completamente il vecchio<br />

tracciato della pista ivi esistente.<br />

Per aggirare il tratto di strada eroso<br />

dalla corrente si è riscontrata la realizzazione<br />

di un tratto nuovo completamente<br />

abusivo con soppressione del<br />

bosco ivi presente. Tali opere non<br />

risultano previste nella progettazione<br />

approvata né contemplate in alcuna<br />

variante in corso d’opera.<br />

Infine, trattandosi di forestazione e<br />

riforestazione di ben 36 ettari di<br />

bosco per lo più gia esistente, la nor-<br />

ma in materia ambientale costituita<br />

dal Decreto Legislativo n. 152 del 3<br />

aprile 2006 prevede che per interventi<br />

su superfici boscate superiori ai 10<br />

ettari occorre sottoporre il progetto<br />

alla preventiva procedura di Valutazione<br />

di Impatto Ambientale; inoltre,<br />

essendo l’area già stata individuata<br />

come Sito di Interesse Comunitario di<br />

cui al codice Area SIC “ IT8050002 “<br />

per la tutela degli habitat particolari<br />

della fauna migratoria e stanziale, lo<br />

stesso progetto avrebbe dovuto essere<br />

sottoposto almeno alla procedura<br />

semplificata della Valutazione d’incidenza.<br />

Per quanto emerso nel corso degli<br />

accertamenti svolti dal Corpo Forestale<br />

dello Stato si è reso inevitabile sottoporre<br />

a sequestro l’intera area interessata<br />

dai lavori, apponendo ai sigilli<br />

ad un’area di ben 36 ettari; l’azione<br />

penale si è resa necessaria per l’accertamento<br />

definitivo dei fatti e delle<br />

responsabilità in considerazione che<br />

sussiste il pericolo di un’alterazione o<br />

modifica dei luoghi del reato e per<br />

evitare che il proseguire dei lavori<br />

continuasse ad arrecare conseguenze<br />

al delicato ecosistema fluviale<br />

Gli Agenti del Corpo Forestale dello<br />

Stato del Comando Stazione di Stio,<br />

coordinati dal CTA di Vallo della Lucania<br />

sotto la guida del V.Q.A.F. Fernando<br />

Sileo, hanno speditamente<br />

proceduto ad individuare tra i tecnici<br />

dipendenti della Comunità Montana<br />

“Calore Salernitano”, il Responsabile<br />

del Procedimento ed il Direttore dei<br />

Lavori del Cantiere, deferendoli<br />

all’Autorità Giudiziaria per le loro<br />

responsabilità dirette nella realizzazione<br />

di interventi rivelatisi illegittimi.<br />

Suscita molti interrogativi la circostanza<br />

che ancora una volta l’impiego<br />

di fondi pubblici venga realizzato in<br />

modo improprio arrecando dei danni<br />

all’ambiente anziché migliorarlo e<br />

proteggerlo secondo i fini istituzionali<br />

sia dell’Ente titolare della conduzione<br />

dei lavori sia della fonte Ministeriale<br />

del finanziamento impiegato.<br />

Inoltre, si ravvisano due livelli di<br />

danno all’interesse pubblico: il primo<br />

senz’altro rappresentato da troppa<br />

approssimazione nell’impiego dei fondi<br />

Pubblici su interventi così delicati<br />

per l’ambiente; il secondo è che per<br />

ripristinare i danni arrecati al paesaggio<br />

occorre impiegare ulteriori risorse<br />

per restituire all’ambiente l’aspetto<br />

originario.<br />

il Coordinatore Territoriale<br />

V.Q.A.F. SILEO Fernando<br />

L’addetto alla<br />

Comunicazione Istituzionale<br />

v.q.a.f. GUARIGLIA Ing. Mario<br />

“No al nucleare” da parte dei Sindaci dei fiumi Sele e Tanagro<br />

Unanime e deciso il “NO al nucleare”<br />

dei Sindaci della Comunità delle Riserve<br />

Sele e Tanagro anche con toni forti<br />

ed accesi, i Sindaci hanno votato all’unanimità<br />

contro la eventuale Centrale<br />

a Foce Sele ma anche contro il nucleare<br />

in generale e la tutela del territorio, ieri<br />

24 marzo 2010 nell’aula consiliare del<br />

Comune di Eboli.<br />

Nessun allarmismo, nessun pregiudizio,<br />

ma quando di mezzo c’è la salute<br />

dei cittadini e il futuro di un’intera area<br />

della Provincia di Salerno, è giusto<br />

“prevenire piuttosto che curare”. La<br />

Comunità delle Riserve Sele e Tanagro<br />

( 41 Sindaci, 5 Comunità Montane, Province<br />

di Salerno e Avellino e Regione<br />

Campania che attraverso l’Assessore<br />

all’Ambiente Romano ha comunicato<br />

ogni sostegno all’azione dei Sindaci<br />

contro il nucleare, alla presenza delle<br />

associazioni ambientaliste WWF,<br />

Legambiente e dei Comitati per il referendum<br />

contro il nucleare di Eboli) ha<br />

deliberato all’unanimità la dichiarazione<br />

di territorio denuclearizzato per l’area<br />

della Riserva.<br />

Articolate argomentazioni, durate<br />

per più di tre ore di dibattito e confron-<br />

Comune di Magliano Vetere- Il C.T.A. del Corpo<br />

Forestale dello Stato appone i sigilli ad un’area<br />

di 36 ettari nel cuore del Parco Nazionale del<br />

Cilento e Vallo di Diano<br />

to su un argomento delicato per delineare<br />

un percorso amministrativo efficace<br />

e determinato contro il nucleare e<br />

l’attenzione a seguire con trasparenza e<br />

partecipazione l’individuazione di siti<br />

di stoccaggio per i rifiuti radioattivi,<br />

derivanti anche dal decommissioning<br />

delle centrali dismesse nel paese.<br />

Dopo la moratoria di un anno del<br />

Governo Italiano e le dichiarazioni rassicuranti<br />

dell’Assessore Romano già<br />

annunciate dal Presidente Caldoro della<br />

Regione Campania, la discussione si<br />

è concentrata sulla sensibilizzazione e<br />

partecipazione con propri atti da parte<br />

di tutti i comuni della Riserva oltre a<br />

delineare un percorso istituzionale sulla<br />

dichiarazione del “territorio delle<br />

Riserve Regionali Sele e Tanagro Monti<br />

Eremita e Marzano denuclearizzato”,<br />

facendo voti alla Regione Campania<br />

in attuazione alle direttive europee<br />

sui siti di interesse comunitari e delle<br />

particolari condizioni di rischio idrogeologico<br />

e sismico, di vietare su tutto<br />

il territorio delle “Riserve Regionali<br />

Sele e Tanagro Monti Eremita e Marzano<br />

” l’installazione di centrali che<br />

sfruttino l’energia atomica.<br />

Particolare attenzione nella richiesta<br />

alla Provincia di Salerno di dichiarare<br />

denuclearizzato tutto il territorio delle<br />

“Riserve Regionali” con specifica previsione<br />

nella proposta di PTCP, attualmente<br />

all’esame di tutte le amministrazioni<br />

della Provincia, di assumere tale<br />

decisione, come specifica OSSERVA-<br />

ZIONE al PTCP per l’elevato rischio<br />

idrogeologico oltre che sismico del territorio<br />

dichiarato della Comunità<br />

Europea sito di interesse comunitario,<br />

e destinazione turistica d’eccellenza.<br />

I Sindaci hanno tenuto a precisare la<br />

natura delle aree fortemente antropizzate<br />

e la caratteristica del strategica<br />

nell’economia agricola e turistica locale<br />

per la presenza di importanti giacimenti<br />

culturali e ambientali vanto dell’intera<br />

nazione (patrimonio mondiale dell’umanità<br />

riserve di biosfera, destinazione<br />

d’eccellenza turistica della Comunità<br />

europea, ecc.) nonché di produzioni<br />

di eccellenza (mozzarella di bufala,<br />

carciofi del sele, terza gamma di qualità).<br />

Una vera follia secondo alcuni il solo<br />

pensare ad una Centrale in un’area così<br />

delicata che porterebbe la Regione<br />

Campania a perdere anche quelle poche<br />

aree vanto e orgoglio della stessa<br />

Regione sia in termini ambientali che<br />

culturali.<br />

Viva soddisfazione ha espresso il<br />

Presidente della Riserva Prof. Domenico<br />

Nicoletti che ha dichiarato “la<br />

necessità di sbloccare gli incentivi per<br />

le foni energetiche naturali ancora tutte<br />

da esplorare e promuovere nelle aree<br />

protette, dal microidro per riabilitare i<br />

luoghi della produzione del fiume, alle<br />

energie dal mare, come dal sottosuolo<br />

(geotermiche), a quelle integrate con<br />

biomasse e forsu” , aggiungendo “i<br />

rifiuti come risorsa nel nostro territorio<br />

sono ancora una chimera, come lo sono<br />

le fonti naturali dall’idrogeno alle celle<br />

a combustibile che in altre aree del paese<br />

hanno attivato processi di integrazione<br />

dell’efficentamento energetico<br />

territoriale”. Ed allora vista la moratorio<br />

sul nucleare da parte del governo<br />

italiano, perché non pensare a sbloccare<br />

gli incentivi nei settori come le energie<br />

rinnovabili (ricerca e innovazione)<br />

di sicura prospettiva per il futuro del<br />

paese?<br />

cronache cilentane territorio<br />

7


cronache cilentane i nostri paesi<br />

8<br />

aprile <strong>2011</strong><br />

Orria<br />

Il Presidente Cirielli inaugura “Piazza Unità d’Italia”<br />

Venerdì 18 marzo scorso, ad Orria<br />

(SA), nel novero delle celebrazioni per<br />

i 150 anni dell’Unità d’Italia, si è<br />

tenuta la cerimonia inaugurale della<br />

Piazza “Unità d’Italia”.<br />

In occasione dello storico anniversario,<br />

il Consiglio Comunale del<br />

Comune Cilentano, quale testimonianza<br />

tangibile dell’importante celebrazione,<br />

ha voluto intitolare all’Unità<br />

della Nazione, la Piazza antistante la<br />

Residenza Municipale, all’indomani<br />

dei lavori di riqualificazione che l’hanno<br />

interessata.<br />

Il restyling urbano, fortemente<br />

voluto dal Sindaco Mario Maio, ha<br />

riguardato: la ristrutturazione della<br />

facciata del Municipio; la realizzazione<br />

di una Fontana artistica a 4 getti;<br />

la costruzione di un’edicola votiva<br />

destinata ad ospitare l’effigie di<br />

Nostra Signora di Fatima (acquistata<br />

in Portogallo da una delegazione di<br />

pellegrini orriesi); la messa a dimora<br />

di 3 pennoni per le Bandiere: Italiana,<br />

Europea, Comunale; l’adeguamento<br />

dell’ impianto di illuminazione; una<br />

diversa disposizione dei nuovi elementi<br />

di arredo urbano (panchine,<br />

dissuasori, cestini).<br />

Alla cerimonia, svoltasi in una<br />

eccezionale cornice di pubblico, sono<br />

intervenuti:<br />

Don Guglielmo Manna (Vicario<br />

Generale della Diocesi di Vallo della<br />

Lucania); l’On. Edmondo Cirielli (Presidente<br />

della Provincia di Salerno);<br />

l’Avv. Marcello Feola (Ass. ai Lavori<br />

Pubblici della Provincia di Salerno); il<br />

Dott. Giovanni Romano (Ass. all’Ambiente<br />

della Provincia di Salerno); il<br />

Dott. Alberigo Gambino (Ass. al Turismo<br />

della Provincia di Salerno); l’On.<br />

Giovanni Fortunato (Consigliere<br />

Regionale) ed una ventina di Sindaci<br />

del comprensorio cilentano.<br />

Folta e particolarmente apprezzata<br />

dagli intervenuti, anche la rappresentanza<br />

dei vari corpi ed associazioni<br />

militari, quali: l’Associazione<br />

Nazionale Carabinieri (gruppo di Omignano);<br />

l’Associazione Nazionale<br />

Alpini (gruppo di Salerno) e l’Associazione<br />

Nazionale Finanzieri (gruppo di<br />

Agropoli).<br />

La cerimonia, nonostante l’inclemenza<br />

del tempo, si è svolta secondo<br />

il programma.<br />

Dopo la benedizione dell’effigie<br />

di Nostra Signora di Fatima, nella<br />

Chiesa di S. Felice Martire, impartita<br />

da Don Guglielmo Manna, affiancato<br />

nel sacro officio, da Don Marco Torraca<br />

e Don Wilfredo Ninofranco, cittadini<br />

ed autorità, in solenne processione<br />

hanno raggiunto l’edicola votiva realizzata<br />

appositamente in Piazza, per<br />

ospitare l’effigie della Madonna.<br />

Completato il sacro rituale, l’on.<br />

Cirielli, “scortato” da due uomini dell’Arma<br />

in alta uniforme (il Brig. Arturo<br />

Federico e l’Ag.s. Stefano Corvi della<br />

Stazione di Gioi C.to, al Comando del<br />

Maresciallo Matteo Bruno), è stato<br />

chiamato al taglio del nastro ed allo<br />

scoprimento della lastra marmorea di<br />

intitolazione della “Piazza Unità d’Italia”,<br />

L’Inno Nazionale, intonato dagli<br />

alunni del locale Plesso Scolastico Elementare<br />

e dell’Infanzia, è stato<br />

accompagnato dall’alza Bandiera da<br />

parte di un Picchetto d’Onore dell’Esercito<br />

Italiano proveniente dalla<br />

Caserma di Persano (SA), al comando<br />

del Col. Michele Farino e dalla presenza<br />

di una rappresentanza dell’Arma<br />

dei Carabinieri al comando del<br />

Tenente Giulio Presutti (Compagnia di<br />

Vallo della Lucania), della Guardia di<br />

Finanza al comando del Tenente<br />

Manifestazioni per l’Unità d’Italia a Cicerale<br />

Si sono concluse in un tripudio di<br />

canti e bandiere le manifestazioni<br />

del mese di marzo organizzate a<br />

Cicerale in occasione del 150° anniversario<br />

dell’Unità d’Italia. Alla presenza<br />

del sindaco, Francesco Carpinelli,<br />

dei dirigenti scolastici degli<br />

Istituti comprensivi di Ogliastro e<br />

Rutino, prof. Bruno Bonfrisco e<br />

prof.ssa Anna Tramutoli, e di numerosi<br />

ospiti intervenuti , gli alunni<br />

della scuola primaria e secondaria<br />

di Cicerale con i loro docenti, hanno<br />

dato prova di grande bravura e preparazione<br />

nelle varie performance<br />

in cui si sono esibiti.<br />

Dall’esecuzione vocale e strumentale<br />

dell’inno di Mameli alla recentissima<br />

“Tre colori” di Tricarico presentata<br />

all’ultimo festival di Sanremo,<br />

dalla proiezione di slides sulla<br />

storia del Risorgimento alla declamazione<br />

del giuramento dei Filadelfi<br />

fino alla sceneggiatura della spedizione<br />

di Carlo Pisacane attraverso i<br />

versi della “Spigolatrice di Sapri”, i<br />

ragazzi hanno saputo intrattenere<br />

ed entusiasmare la platea che li ha<br />

lungamente applauditi. La manifestazione<br />

è poi proseguita con la<br />

presentazione del libro di Pasquale<br />

Giuliani Mazzei “Antonio Maria De<br />

Luca: canonico deputato rivoluzio-<br />

nario” preceduta da un’introduzione<br />

del prof. Francesco Volpe sulle<br />

condizioni del Cilento nell’Ottocento.<br />

Pasquale Mazzei ha illustrato la<br />

struttura del libro quale ricostruzione<br />

storica della vita di Antonio<br />

Maria De Luca, ottenuta dal recupero<br />

di fonti bibliografiche e documentarie<br />

che ne contestualizzano la<br />

figura all’interno delle grandi riforme,<br />

le restaurazioni, gli atti diplomatici<br />

e le guerre che si svolgevano<br />

in Europa tra la fine del XVIII e l’inizio<br />

del XIX secolo. Un grande e<br />

significativo messaggio ha concluso<br />

la giornata: recuperare l’orgoglio di<br />

essere cilentani ma soprattutto di<br />

continuare a credere in quei valori<br />

che hanno portato i nostri antenati<br />

a sacrificare la propria vita per una<br />

Patria unita, libera e indipendente.<br />

Mirko Maiello (Tenenza di Vallo della<br />

Lucania), del Corpo Forestale dello<br />

Stato al comando dell’A.S. Giuseppe<br />

Cruciano Messina (Stazione di Stio<br />

C.to). A seguire, dopo la declamazione<br />

di alcune poesie da parte degli<br />

alunni presenti, i discorsi celebrativi<br />

del Sindaco Mario Maio, visibilmente<br />

commosso per la straordinaria partecipazione<br />

popolare ed istituzionale<br />

riscontrata, e dell’on. Edmondo Cirielli,<br />

hanno concluso la cerimonia ufficiale,<br />

dando inizio al rinfresco a base<br />

di prodotti locali.<br />

Il Sindaco Maio, dopo 10 anni di<br />

mandato amministrativo, approfittando<br />

del contesto di festa, idealmente,<br />

si è congedato dai suoi concittadini<br />

ringraziandoli per la fiducia accordatagli<br />

nel tempo ed auspicando una<br />

gestione oculata ed attenta dell’Ente<br />

da parte dei nuovi amministratori, che<br />

verranno eletti nelle Amministrative<br />

di maggio. “Delegati per una funzione<br />

pubblica”, ha precisato il Sindaco:<br />

“ capaci, con onestà intellettuale ed<br />

amore autentico nei riguardi dell’intera<br />

Comunità, di continuare le iniziative<br />

avviate e realizzarne di nuove”.<br />

Massimo Sica<br />

Centola<br />

L’Unità d’Italia<br />

a scuola<br />

L’Unità d’Italia sale in cattedra al Liceo<br />

“Carlo Pisacane” di Centola. Una giornata<br />

ricca di momenti alti e nobili per celebrare<br />

i 150 anni del nostro Paese. La<br />

scuola cilentana ancora una volta ha<br />

messo in campo amore e professionalità<br />

a 360°, dimostrandosi una scuola di assoluta<br />

eccellenza. E’ stato un binomio perfetto<br />

tra corpo docente e ragazzi guidati<br />

dal dirigente scolastico Franca Principe<br />

che sta mettendo in campo preziose energie<br />

per far sì che questa scuola continui a<br />

vivere. A tale proposito il dirigente scolastico<br />

così si è espresso:” Il mio rammarico<br />

è quello di registrare un numero risicato<br />

di alunni e la chiusura di una scuola significa<br />

danni enormi per il territorio”. Presenti<br />

alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità<br />

d’Italia anche gli esperti e navigati<br />

sindaci di Camerota e di Centola-Palinuro,<br />

Domenico Bortone e Romano Speranza<br />

che hanno affermato di lavorare insieme<br />

per far crescere questa sezione distaccata<br />

dell’Istituto Superiore di Sapri. Auguriamoci<br />

che alle parole seguano i fatti. I<br />

ragazzi hanno rappresentato vari quadri<br />

del nostro glorioso Risorgimento e ne è<br />

venuto fuori un mosaico straordinario. La<br />

manifestazione è stata condotta dallo<br />

studente Gerardo Petrillo che ha esordito<br />

affermando:”Noi giovani siamo fieri di<br />

appartenere ad una unica Patria”. Hanno<br />

presenziato anche il preside delle scuole<br />

medie di Centola, Ferdinando De Luca, ed<br />

ha sostenuto che di una ricorrenza del<br />

genere bisogna rendere consapevoli i<br />

ragazzi ed inoltre si è sentito indignato<br />

perché proprio dal luogo dove i patrioti<br />

hanno iniziato l’Unità d’Italia si ha il rifiuto<br />

di ascoltare l’Inno Nazionale da parte<br />

di alcuni politici (N.d.r. il riferimento è<br />

agli esponenti della Lega) e l’editore Giuseppe<br />

Galzerano.<br />

Nicola De Feo


Libri<br />

pagina a cura di<br />

Carmela Baldi<br />

Quest’ultimo lavoro di Lucio Isabella,<br />

recentemente presentato a Castellabate<br />

in occasione della settimana<br />

della cultura, vede la presentazione<br />

del nostro collaboratore Corrado Lucibello.<br />

“ Nel corso della vita dei cilentani<br />

emigrati, dispersi per il mondo, regalate<br />

loro un romanzo di Lucio Isabella<br />

e, per incanto, si ritroveranno in<br />

quella casa che hanno dovuto lasciare<br />

a malavoglia. Essi risentiranno il forte<br />

odore di mosto, riascolteranno il canto<br />

degli uccelli, rivedranno albe e tramonti<br />

da tempo dimenticati “.<br />

La presentazione di Lucibello fotografa<br />

la bravura dell’autore che fa<br />

rivivere i ricordi come se fossero<br />

“Questo libro sulla Dieta Cilentana<br />

mi è stato suggerito dalla constatazione<br />

che nel Cilento sono disponibili degli<br />

aprile <strong>2011</strong><br />

Lucio Isabella<br />

Quel treno per il Sud<br />

Un altro romanzo della collana “ Storia d’amore e di vita del Cilento”. E anche questa<br />

volta scritto a mano.<br />

momenti attuali.<br />

Va ricordato che Lucio Isabella ,<br />

nato a Castellabate ,vive nel Lazio,<br />

però è innamorato pazzo della sua<br />

terra . Infatti nei suoi romanzi rievoca<br />

con la fantasia vicende toccanti ma<br />

sempre colme d’amore per il suoi conterranei,<br />

per il suo Cilento. “ Quel treno<br />

per il Sud” è il 26° romanzo e fa<br />

parte della collana “ Storie d’amore e<br />

di vita del Cilento”.<br />

Come per il precedente romanzo<br />

anche stavolta l’autore decide di presentare<br />

le pagine del libro da lui scritte<br />

a mano.<br />

La trama del romanzo parte da un<br />

treno che dal Nord va al Sud dove<br />

una giovane ed un giovane si trovano<br />

nello stesso scompartimento. Lei è del<br />

alimenti come l’olio di oliva, il pesce, i<br />

legumi, i cereali, la frutta , la verdura,<br />

tutti alimenti particolarmente salutari e<br />

consigliati per realizzare un’alimentazione<br />

completa ed equilibrata, che sia<br />

in grado di prevenire le gravi patologie<br />

metaboliche, cardiovascolari, renali ed<br />

oncologiche”.<br />

La prefazione intende subito affermare<br />

le finalità della pubblicazione. L’autore<br />

è l’illustre prof. Alberto Fidanza che<br />

ha insegnato Fisiologia e Scienza della<br />

nutrizione nell’Università “La Sapienza”<br />

di Roma fin dal 1950, Autore di centinaia<br />

di ricerche scientifiche ha pubblicato<br />

un grande trattato di Fisiologia , il<br />

volume “ Le vitamine, Biochimica. Fisio-<br />

Francesco De Marco<br />

Mi trattengo con i ragni<br />

“ La poesia è voce dell’anima, la<br />

poesia si nutre dell’anima del poeta”.<br />

Così scrive lo scrittore Domenico<br />

Nord e va verso il Sud, lui invece è<br />

meridionale e ritorna al Sud dopo che<br />

ha perso il lavoro.<br />

Un susseguirsi di imprevisti , sciopero<br />

dei treni, fermata obbligatoria<br />

ad Agropoli, ovvero quando si dice “ i<br />

casi ( fortuiti) della vita “! Davvero<br />

un romanzo che si fa leggere con<br />

grande passione.<br />

Bellissima la copertina a cura di<br />

Rosaria Verrone.<br />

“ Quel reno per il Sud”, di<br />

Lucio Isabella può essere richiesto<br />

direttamente all’autore 338<br />

7403819<br />

Alberto Fidanza<br />

La dieta cilentana<br />

Interessante il ricettario delle pietanze tradizionali<br />

Chieffallo che cura la presentazione di<br />

questa raccolta di poesie di Francesco<br />

De Marco.”Versi gioitesi ed altre liriche<br />

“ ma si nota come il cammino<br />

esistenziale dell’Autore sia stato<br />

segnato profondamente dallo sradicamento<br />

dalla terra natia e dagli affetti<br />

in essa nutriti. “ Vivere lontano , in<br />

una terra mai in precedenza immaginata,<br />

crea una sorta di estraneità psicologica.<br />

C’è nei versi il percorso dell’autore<br />

che accetta , per un posto di lavoro,<br />

di insegnare in una scuola del Nord,<br />

ma il cuore pende verso la terra natia.<br />

Non è facile abbandonare “ la casa<br />

dove si è cresciuti; i vicoli stretti ed<br />

angusti, spazio vitale della prima<br />

infanzia; la piazza, simbolo di aggregazione<br />

nelle ore di disimpegno; la<br />

chiesa che ha scandito con il suono<br />

delle sue campane i ritmi esistenziali<br />

più sacri della gente; i volti ; le voci;<br />

logia, Nutrizione” ed i volumi “ La dieta<br />

Mediterranea”, Mangiar bene per vivere<br />

meglio” e “ La mia dieta mediterranea”.<br />

L’autore parte dalla consapevolezza<br />

che quasi tutti noi abbiamo delle brutte<br />

abitudini alimentari, con un eccessivo<br />

consumo di grassi animali e con quantità<br />

di alimenti che superano di ben il<br />

25% il reale fabbisogno calorico. Pertanto<br />

ecco il messaggio della dieta<br />

cilentana : non occorre ogni volta che ci<br />

mettiamo a tavola il primo piatto, il<br />

secondo piatto, il contorno ecc. Sia a<br />

pranzo che a cena va benissimo un<br />

piatto unico con un contorno, pane e<br />

frutta.<br />

Una raccolta di liriche che segnano i giorni dapprima dell’emigrazione<br />

e poi... del rientro<br />

gli amici della gioventù; la tradizioni<br />

paesane; gli usi; i costumi; il linguaggio<br />

dialettale. Tutto ciò un giorno<br />

deve essere abbandonato”<br />

Ed ecco che una volta lontano da<br />

tutti questi affetti il poeta non si “<br />

innamora” neanche di quello che aveva<br />

sognato : “ la scuola non riusciva a<br />

toccarmi, era una cosa distante da me<br />

“. L’autore , docente, con queste liriche<br />

descrive la nostalgia che ha provato<br />

stando lontano da casa per un<br />

po’ di anni e poi finalmente il rientro<br />

nella sua terra. Ma ammette che questa<br />

lontananza certamente gli è stata<br />

utile. Ha sofferto, forse, ma senza<br />

quelle sofferenze non avrebbe scritto<br />

un solo verso.<br />

Il desiderio di tornare è stato forte,<br />

ma una volta arrivato di nuovo nel<br />

suo paese c’è una sorta di delusione<br />

perché tutto sembra cambiato, non<br />

Il prof. Fidanza suggerisce anche uno<br />

schema per una dieta da 2000 , 1500,<br />

e 1000 kcal al giorno.<br />

E propone 50 semplici ricette di piatti<br />

unici e 50 ricette di contorni. In concreto<br />

se si eseguono i consigli di uno scienziato<br />

dell’alimentazione si risparmia<br />

denaro, tempo di preparazione e si rende<br />

un grande servizio al nostro organismo.<br />

La Dieta Cilentana di Alberto Fidanza<br />

è stato stampato presso la C.G.M di<br />

Ogliastro dal Centro di Promozione Culturale<br />

per il Cilento. Tel 0974- 904183<br />

solo l’habitat ma anche la gente. Il<br />

tempo ha fatto opera di trasformazione.<br />

Un libro che si fa leggere senza tante<br />

interruzioni sia per il linguaggio,<br />

sia perché certamente nei versi di De<br />

Marco c’è la storia di tanti nostri conterranei.<br />

“ Mi trattengo coi ragni “ di Francesco<br />

De Marco è stato stampato dalla<br />

Digital Press di Santa Maria di<br />

Castellabate a cura del Centro di Promozione<br />

Culturale per il Cilento (tel<br />

0974 904183)<br />

cronache cilentane iniziative editoriali<br />

9


cronache cilentane società<br />

10<br />

aprile <strong>2011</strong><br />

Mi capitò una volta di andare in<br />

Veneto, e precisamente a Venezia. La<br />

giornata era uggiosa e perlopiù piovosa,<br />

tant'è che dopo aver fatto su e<br />

giù per le calle, alla fine, stanco di<br />

accogliere addosso l'acqua che incessantemente<br />

cadeva dal cielo plumbeo,<br />

entrai in un bugigattolo che l'insegna<br />

descriveva come taverna (ma<br />

sarebbe stato più appropriato "bettola"<br />

a mio dire). Come vuoi e come<br />

non vuoi, mi asciugai alla meglio e mi<br />

appressai al banco per chiedere qualcosa<br />

da bere. Mentre ero in fila sentivo<br />

ripetere spesso la frase " Dame un<br />

biancheto". Incuriosito, mi azzardai a<br />

chiedere la stessa cosa, e mi fu servito<br />

un bel bicchiere di vino giallo<br />

paglierino, il bianchetto appunto. La<br />

vicenda mi è tornata in mente dopo<br />

aver letto su di un quotidiano della<br />

visita del ministro dell'agricoltura nel<br />

nostro Cilento, quando appunto dopo<br />

aver tenuto un intervento sulla dieta<br />

mediterranea è stato ospite di un<br />

rinomato albergo di un rinomato centro<br />

costiero. Tra le pietanze offertegli<br />

a pranzo, un piatto di "bianchetti"<br />

che il ministro subito indica come vietati<br />

dalle nuove normative sulla<br />

pesca. Al che il ristoratore gli risponde<br />

che non sono di provenienza italiana.<br />

La vicenda è stata magistralmente<br />

dipinta nella vignetta del numero<br />

scorso dall'amico Corrado Lucibello.<br />

Fin qui il fatto. Ora le considerazioni.<br />

Che la dieta mediterranea sia ormai<br />

un patrimonio storico e culturale del<br />

nostro Cilento è cosa indiscussa e va<br />

al di là di ogni ragionevole dubbio.<br />

Che la stessa, grazie ad un'opera<br />

divulgativa, descrittiva e propagandistica<br />

portata avanti anche dal nostro<br />

“<strong>Cronache</strong> <strong>Cilentane</strong>” sia diventata<br />

Patrimonio Immateriale dell'Uniesco,<br />

è un merito che compete a chiunque<br />

di noi si sia adoperato senza secondi<br />

Anche a Pisciotta l’evento di fede dell’anno liturgico<br />

è rappresentato dalla “Semana Santa”. Ma il<br />

tutto ha inizio dai venerdì di Quaresima, dove un<br />

ruolo centrale è svolto dall’Arciconfraternita di S.<br />

Agnello Abate. Tre confratelli coadiuvano il parroco<br />

lungo il doloroso ma salvifico percorso delle XIV<br />

Stazioni della Via Crucis. La Domenica delle Palme<br />

si ricorda con il rito della benedizione delle stesse o<br />

dei rami d’ulivo il trionfale ingresso di Cristo a<br />

Gerusalemme e si parte in processione dalla Chiesa<br />

di via Tuvolo per arrivare alla Chiesa Madre e sempre<br />

con la presenza del Pio Sodalizio pisciottano.<br />

Un bianchetto, per favore!<br />

fini, per far conoscere ed apprezzare<br />

qualcosa che è anche più di una semplice<br />

dieta, ma uno stile di vita sano e<br />

salutare, oltre che propedeutico ad<br />

un'età longeva (come dimostra l'alto<br />

numero di nonnini ultracentenari che<br />

il nostro Cilento annovera). Ma che la<br />

stessa venga usata come mezzo di<br />

propaganda a fini politici o meramente<br />

economici, questo dovrebbe farci<br />

indignare tutti.<br />

Molto spesso si confonde quello<br />

che è il leitmotiv della “Dieta Mediterranea”<br />

che Ancel Keys definì come<br />

“eat well, stay well”, ovvero mangiar<br />

bene per vivere meglio. La frase<br />

“mangiar bene” spesso è confusa con<br />

il “buon mangiare” attività non proprio<br />

simile in quanto il mangiar bene<br />

spesso implica dei sacrifici a tavola,<br />

cosa che il buon mangiare vieta<br />

espressamente, almeno a mio dire.<br />

Un esempio chiarirà il concetto.<br />

Una bella frittura di paranza è un<br />

esempio di“mangiar bene” (risp. A) o<br />

di buon mangiare (risp. B)?<br />

Per chi risponde A, dico: Complimenti,<br />

sei un vero buongustaio. Pur-<br />

di Leonardo Giambattista Venneri<br />

troppo la risposta è sbagliata pertanto<br />

ti invito a rileggere gli atti dei convegni<br />

mediterranei.<br />

Per chi ha correttamente risposto B<br />

dico: Complimenti ben conosci lo spirito<br />

della dieta mediterranea che,<br />

come tutte le diete, impone dei sacrifici<br />

soprattutto a tavola.<br />

In effetti la frittura di cui sopra,<br />

sebbene un prelibatissimo piatto,<br />

quand'anche preparata con tutti i crismi<br />

di una buona cucina, sfortunatamente<br />

è pur sempre una pietanza<br />

“fritta” e come tale “poco praticata”<br />

in una corretta dieta mediterranea, se<br />

non proprio bandita<br />

(Ma non mi sento di dirlo a gran<br />

voce, in quanto io stesso ogni tanto<br />

mi abbandono ai piaceri della tavola<br />

ritenendomi non a torto un estimatore<br />

della frittura di paranza...)<br />

Tornando a noi, spesso si confonde<br />

quello che è un ottimo piatto ben<br />

cucinato, magari presente nella tradizione<br />

eno-gastronomica del nostro<br />

territorio, con tutt'altro. Non necessariamente<br />

tutte le pietanze della<br />

nostra cucina devono essere automa-<br />

ticamente classificati come piatti della<br />

“Dieta mediterranea” il cui menù è<br />

semplice e scarno e proprio nella sua<br />

semplicità di materia prima, e di preparazione,<br />

e di condimento racchiude<br />

quel “mangiar bene” di Keys.<br />

Una cosa è la “Dieta Mediterranea”,<br />

altra cosa un piatto che magari<br />

sarà anche tradizionale, sarà anche<br />

tipico ed indicativo di un territorio,<br />

ma che di dietetico non ha nulla.<br />

Tant'è che che per questi prodotti è<br />

sorta la certificazione di “ presidio<br />

slow food”.<br />

Ma sulla facilità di confusione tra<br />

dieta mediterranea e presidio slow<br />

food torneremo in seguito, avendo<br />

già abusato dell'ospitalità di queste<br />

pagine.<br />

Pertanto saluto tutti e colgo l'occasione<br />

per invitare il neo-ministro dell'agricoltura<br />

nel nostro cilento, mio<br />

ospite a pranzo, col seguente menù<br />

esclusivamente TUTTO MEDITERRA-<br />

NEO:<br />

Antipasto: Tagliere di Salumi<br />

Tartufati con pecorino di fossa;<br />

Tris di Primi:<br />

a) Risotto alla milanese mantecato<br />

con burro alpino al mango;<br />

b) Strozzapreti Salsiccia di Norcia e<br />

Porcini<br />

c) Tortellini Emiliani panna e prosciutto<br />

Tris di secondi Mari e Monti:<br />

a) Spiedini di anguilla<br />

b) Storione allo yogurt<br />

c) Stinco di Maiale con brovada<br />

Contorno: Patate al forno con<br />

essenza di tartufo e maggiorana<br />

Barbabietole alla crema<br />

Dolce: Cassatina siciliana; Bavarese<br />

al pistacchio.<br />

Vino: ovviamente un bel Pinot Grigio.<br />

Buona Pasqua a tutti e soprattutto<br />

BUON APPETITO !!!<br />

La settimana santa a Pisciotta<br />

Il Giovedì Santo l’Arciconfraternita di S. Agnello abate distribuirà dei<br />

panini ai fedeli presenti in chiesa come segno di amore<br />

Nel frattempo sono tanti i fedeli che hanno messo a<br />

nascere chicchi di grano che serviranno per allestire<br />

uno straordinario Sepolcro, luogo di profonda meditazione<br />

e preghiera. Il Giovedì Santo viene celebrata<br />

l’Ultima Cena di Nostro Signore e, mentre lo<br />

scorso anno, hanno interpretato la parte dei dodici<br />

Apostoli altrettante persone adulte, quest’anno il<br />

parroco don Franco Giordano laverà i piedi, come<br />

fece Gesù, e dividerà il pane e berrà il vino con giovani<br />

della parrocchia. Al termine della Santa Messa,<br />

come da tradizione, l’Arciconfraternita di S. Agnello<br />

Abate, distribuirà dei panini ai numerosi fedeli presenti,<br />

segno di amore e che tutti devono sentirsi<br />

apostoli ed evangelizzatori. Il Venerdì Santo si toccano<br />

le massime vette di fede, di emozione e di<br />

commozione. Grazie alla Passione e Morte di Cristo<br />

sulla Croce che diventa l’unico espiatore della colpa<br />

commessa da tutti che è il peccato, Dio esprime il<br />

suo grande amore per la salvezza dell’umanità.<br />

Durante le celebrazioni di questo immenso dolore, il<br />

bacio della Croce acquista un significato talmente<br />

alto che dovrebbe essere ricordato per l’intero anno<br />

e non soltanto nel momento in cui si svolge. L’intera<br />

Arciconfraternita di S. Agnello Abate, quest’anno<br />

presenzierà per la prima volta anche la rinata congrega<br />

dell’Assunta, si accosterà tutta compatta al<br />

bacio del Sacro Legno. Al termine delle funzioni si<br />

svolgerà la struggente processione al Calvario di<br />

Gesù morto, la cui bara è portata da quattro confratelli,<br />

affiancati da altrettanti che porteranno delle<br />

lampade importanti la cui luce ha il grande significato<br />

di ribadire che Nostro Signore anche da morto<br />

è vivo, segue la straordinaria statua della Madonna<br />

Addolorata che i fedeli fanno letteralmente a gara<br />

per portarla, e dietro ancora la banda cittadina che<br />

quasi ininterrottamente suona le commoventi note<br />

dello Stabat Mater, musicato dal pisciottano Camillo<br />

Buonomo. Raccontarla e non viverla è un compito<br />

arduo. Prendo a prestito alcuni versi di due poeti<br />

pisciottani: Gennaro Mazzotti ed Aniello Fiorillo, in<br />

lingua il primo ed in vernacolo il secondo, che hanno<br />

partorito due capolavori nei quali hanno fissato<br />

ed immortalato fotogrammi dell’evento di fede:” …<br />

E’ la confraternita di S. Agnello col suo priore e al<br />

gran completo “imbacuccata” per la circostanza a<br />

rendere più tragico e commovente l’ultimo cammino<br />

in questa sera di Gesù e Maria … Pisciotta piange,<br />

speranzosa, di riveder Gesù vittorioso …<br />

Venerdì Santo, Pisciotta, la fede … “ e “U capu<br />

banda prontu, rai l’attaccu cu ‘na manu: quattu battuti<br />

forti, poi cittu, chianu chianu. U compitu ri fratielli<br />

cu baluccu aizatu, è di carrià u Signuri, addù<br />

vinni ‘nchiuvatu … “.<br />

Nicola De Feo


Nel continente, i garibaldini trovarono<br />

poche difficoltà. Il 6 settembre Garibaldi<br />

giunse a Salerno accolto da una<br />

moltitudine plaudente. A Salerno, Garibaldi<br />

ricevette un telegramma da parte<br />

delMinistro dell'Interno di Napoli:<br />

Liborio Romano, che lo invitava a raggiungere<br />

Napoli per prendere, pacificamente,<br />

possesso della città.<br />

Per guadagnare tempo, Garibaldi, si<br />

servì della ferrovia fatta costruire dai<br />

Borboni.<br />

Anche Napoli, tributò al condottiero,<br />

manifestazioni di simpatia e di affetto,<br />

Garibaldi andò a venerare S. Gennaro.<br />

Nel duomo frate Pantaleo, che aveva<br />

un pistolone al posto del rosaio,<br />

recitò il TE DEUM. L'8 settembre, festa<br />

di Piedigrotta,Garibaldi si unì al popolo<br />

festante ed andò nella chiesa e sedette<br />

al posto ove solevano accomodarsi i<br />

Borboni. Ma Garibaldi non aveva detto<br />

che Pio IX, era un metro cubo di letame?<br />

Spesso soleva ripetere "Se sorgesse<br />

una società del demonio, che combattesse<br />

il dispotismo e i preti mi arruolerei<br />

nelle sue file" A Napoli Garibaldi e<br />

Mazzini ebbero un incontro.<br />

Quando il governo piemontese, seppe<br />

dell'incontro di Garibaldi e Mazzini,<br />

suppose che i due volessero formare la<br />

repubblica,come avvoltoio famelico,<br />

Vittorio Emanuele II andò ad occupare<br />

Napoli, assicurando la Francia ed il<br />

Papa che Roma non sarebbe stata toccata.<br />

A Castelfidardo avvenne un scontro<br />

tra l'esercito del Piemonte e l'esercito<br />

pontificio: quest'ultimo fu sconfitto.<br />

Intanto, a Napoli si riunì la Camera<br />

ed all'unanimità votò per ringraziare<br />

Garibaldi. Le cose cambiarono quando<br />

si trattò del secondo punto all'ordine<br />

del giorno annessione del Regno delle<br />

Due Sicilie al Piemonte Il responso fu di<br />

290 voti si e 6 no. Garibaldi fu sconfitto<br />

e rassegnò le dimissioni, dando carta<br />

bianca al prodittatore Pallavicini, questi,<br />

subito diede lo sfrattto da Napoli a<br />

Mazzini.<br />

Il 7 settembre, Francesco II (detto il<br />

figlio della santa) e la moglie Maria<br />

Sofia,(sorella di Sissi ) ,per evitare inuti-<br />

150 anni dall’Unità d’Italia<br />

Luoghi e momenti che nel Cilento<br />

testimoniano il cammino verso l’Unità nazionale<br />

La spedizione dei Mille.<br />

L’arrivo di Garibaldi nella nostra regione<br />

le spargimento di sangue,lasciarono<br />

Napoli riparandosi a Gaeta. A salutare i<br />

due reali vi era solo la servitù ,inginocchiata<br />

e piangente. Dei cortigiani vi era<br />

solo il marchese Imperiali. Successivamente<br />

i Borboni furono ospitati da Pio<br />

IX fino al 1870 .Dopo passarono in<br />

Austria II 27-12 -1894 , Francesco II si<br />

presentava al cospetto di Dio .Per un<br />

inspiegabile destino , voluto così dall'Altissimo,con<br />

la partenza dei Borboni<br />

da Napoli, quella rosa di cui ho parlato<br />

all'inizio della prima puntata, perse l'ultimo<br />

petalo e lo stelo si ramificò e spuntarono<br />

migliaia di spine. Vittorio Emanuele<br />

II, il 26 ottobre,accompagnato<br />

dai ministri:Fanti e Farini, s'incontrò con<br />

Garibaldi a Teano,secondo alcuni a<br />

Taverna Catena,secondo altri a Caianello.Quando<br />

Garibaldi vide il Re esclamò:<br />

"Saluto il Re d'Italia ".Vittorio Emanuele<br />

abbia risposto :"Saluto il mio migliore<br />

amico". Secondo alcuni storiografi il<br />

Re abbia risposto:"Grazie" Secondo<br />

altri non avrebbe affatto risposto. Il Re<br />

nel salutare Garibaldi lo abbia invitato<br />

a colazione.ma questi non accettò l'invito<br />

dicendo di aver già mangiato:<br />

Mentre Vittorio Emanuele partiva<br />

accompagnato dalla fanfara militare,<br />

Garibaldi, seduto sugli scalini di una<br />

chiesa,mangiava pane e formaggio,avu-<br />

LA BANDIERA<br />

La bandiera è il simbolo dell' Unità nazionale di ogni Stato. Generalmente la bandiera è formata da strisce di stoffa<br />

variopinta, a secondo lo stato, cucita verticalmente. Vi sono delle bandiere che hanno un linguaggio universale, ad<br />

esempio: bandiera gialla,:ammalato contagioso a bordo. Bandiera a mezz'asta: lutto cittadino, nazionale, ecc. Bandiera<br />

bianca: resa o incontro con il nemico, ecc.<br />

Adesso parleremo del nostro bel tricolore. La prima volta che comparve<br />

era di colore verde, bianco e rosso ed è rimasta tale. Era il 14 maggio<br />

del 1795, secondo altri era l’11 novembre, sempre del 1795. Il tricolore fu<br />

usato in Lombardia ad opera dei patrioti Lombardi che operavano con<br />

Napoleone Bonapartc. Il tricolore fu sancito dal congresso Cispadano a<br />

Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 per il Regno Italico 1804 -1814. Da<br />

quella data, il tricolore ha sventolato e spero che sventolerà ancora, per<br />

molti secoli senza essere contaminato ed invitto. Invano, nel 1821, i<br />

patrioti piemontesi (Santorre di Santarosa) chiesero di usare come bandiera<br />

piemontese il tricolore. Solo il 23 marzo 1848, inizio della prima<br />

Guerra d'Indipendenza, forse per avere aiuto dai rivoluzionari Lombardi,<br />

Carlo Alberto si decise a scegliere il tricolore come bandiera piemontese.<br />

Molti vessilliferi, pur di non far cadere la bandiera nelle mani del<br />

nemico hanno perso la propria vita. Dice un proverbio Cilentano "Bandiera<br />

vecchia onor di capitano "W L'Italia! Viva la bandiera più bella<br />

del mondo: Verde fianco e Rosso!"<br />

Vincenzo Marrocco<br />

aprile <strong>2011</strong><br />

to dal priore della chiesa. Bevve un sorso<br />

di acqua attinta da una cisterna,il<br />

resto dell'acqua la buttò via esclamano:<br />

"Non è buona".<br />

II 26 ottobre, il Re, che fece il suo<br />

ingresso a Napoli,alla sua sinistra vi era<br />

Garibaldi che offri nuovi servigi al Piemonte.<br />

Il Re rispose che non poteva<br />

accettare perché l'esercito garibaldino<br />

era stanco e avrebbe dovuto chiedere il<br />

parere al ministro dell' Interno Farini<br />

(questi era acerrimo nemico di Garibaldi).<br />

Infine Garibaldi chiese al Re di poter<br />

partecipare alla rivista di addio per<br />

poter salutare le sue camicie rosse. Il Re<br />

promise ma non mantenne la promessa.<br />

Il Re per addolcire la pillola offrì a Garibaldi<br />

il Collare dell'Annunziata , il titolo<br />

di Duca, una pensione ed un castello,<br />

ma Garibaldi rifiutò dicendo. "Sono qui<br />

per unire l'Italia e non per fare carriera."<br />

Infine Garibaldi, come bottino di<br />

guerra, prese un sacco di semenza, una<br />

cassa di maccheroni, una balla di stoccafisso,<br />

del caffè e dello zucchero. Una<br />

nave portò Garibaldi nell'isola di Caprera,<br />

che, fu circondata da guardie. Una<br />

volta Garibaldi, coricato in una barca,<br />

cercò di evadere dall'isola, fu scoperto e<br />

riportato nella dimora assegnatagli.<br />

L'otto agosto 1861 muore Camillo<br />

Benso conte di Cavour (tessitore delle<br />

sorti d'Italia e fondatore della Società<br />

Nazionale in Italia), lasciando una<br />

modesta eredità di 200 miliardi. Bella<br />

carriera!<br />

I maggiori fautori della distruzione<br />

del Regno delle Due Sicilie furono la<br />

Francia, il Piemonte, l’Inghilterra ed<br />

altri. La Francia seguiva il Piemonte perché<br />

era legata al Cavour per i fatti della<br />

guerra di Crimea.Il Piemonte ,pieno di<br />

debiti, aspirava a mettere le mani nel<br />

Regno delle Due Sicilie per spogliarlo<br />

del tesoro e di ogni oggetto di<br />

valore.Infatti Francesco Secondo, nel<br />

lasciare il Suo Regno, predisse:" Non vi<br />

lasceranno gli occhi per piangere"e così<br />

fu. L'Inghilterra odiava i Borboni, perché<br />

questi avevano vietato l'estrazione<br />

dello zolfo in Sicilia (1836).<br />

La concorrenza delle navi, i cantieri<br />

navale, le fabbriche di locomotive e treni,<br />

facevano diminuire i guadagni dell'Inghilterra.<br />

Vi erano anche motivi religiosi, infatti,<br />

il Re Borbone aveva ospitato Pio IX<br />

nel periodo della Repubblica Romana.<br />

Ma la causa principale, di tale livore,<br />

era il dominio della Massoneria inglese<br />

che comandava tutta l'Europa. LA politica<br />

piemontese veniva decisa proprio<br />

nella capitale inglese da Mr. Pike (Gran<br />

maestro venerabile della massoneria di<br />

Londra), e da Lord Palmerstone. Cavour<br />

(padre della Massoneria italiana) doveva<br />

eseguire ciecamente ciò che gli veniva<br />

ordinato. In Italia, il Cavour fondò<br />

"La Società Nazionale", struttura puramente<br />

massonica e rivoluzionaria.<br />

Lord Gladstone, ipocritamente,<br />

affermò : "Le carceri del regno di Napoli<br />

sono la negazione di Dio". Di certo, le<br />

carceri napoletane non erano peggiori<br />

dei Piombi di Venezia.<br />

Vincenzo Marrocco<br />

cronache cilentane appunti di viaggio<br />

11


cronache cilentane attività<br />

12<br />

aprile <strong>2011</strong><br />

Gentile commissario Maurizio Bortoletti,<br />

con vivo piacere Le porgo i miei<br />

auguri di benvenuto alla guida dell'Asl<br />

di Salerno e di buon lavoro. Ma<br />

nel farlo non posso fare a meno di<br />

chiederLe di analizzare nuovamente<br />

quanto previsto per l'ospedale di<br />

Agropoli nel piano di rientro del set-<br />

Riconversione Ospedale di Agropoli<br />

tore sanitario della Regione Campania<br />

che prevede l'uscita della struttura<br />

dalla rete dell'emergenza e la sua<br />

riconversione in centro ambulatoriale<br />

ad indirizzo oncologico e in hospice,<br />

ossia struttura residenziale per cure<br />

palliative.<br />

L'ospedale di Agropoli è una struttura<br />

moderna, la più giovane dell'ex<br />

Asl Salerno 3, inaugurata appena 7<br />

anni fa e realizzata secondo gli standard<br />

più moderni. E' quello che conta<br />

il maggior numero di accessi al pronto<br />

soccorso nell’ambito dell’ex Asl<br />

Salerno 3, servendo un’utenza fissa<br />

di oltre 60mila persone e di molto<br />

maggiore d'estate, con l'arrivo dei<br />

vacanzieri. Basti pensare che è l'ospedale<br />

di riferimento, oltre che per<br />

Agropoli, anche per i comuni di<br />

Capaccio e Castellabate, e di tanti<br />

altri piccoli comuni costieri e collinari<br />

per i quali i tempi per raggiungere un<br />

altro presidio si allungherebbero di<br />

molto.<br />

L’uscita dalla rete dell’emergenza<br />

priverà la popolazione di tutto il<br />

comprensorio di un servizio essenzia-<br />

Abusivismo edilizio e rifiuti:<br />

denunce e sequestri nei comuni di<br />

Centola e Caselle in Pittari<br />

IL CORPO FORESTALE<br />

DELLO STATO ACCERTA<br />

ABUSI EDILIZI E<br />

TRASPORTO ILLECITO DI<br />

RIFIUTI SPECIALI<br />

PERICOLOSI NEL PARCO<br />

NAZIONALE DEL CILENTO<br />

E VALLO DIANO<br />

Nell’ambito dell’attività di contrasto<br />

agli eco-illeciti e di difesa<br />

del patrimonio ambientale, di<br />

recente sono stati scoperti abusi<br />

edilizi nel comune di Centola e<br />

trasporto illecito di rifiuti speciali<br />

pericolosi nel comune di Caselle in<br />

Pittari.<br />

A Centola, gli Agenti del<br />

Comando Stazione Forestale di<br />

Pisciotta, nell’espletamento di un<br />

servizio finalizzato alla prevenzione<br />

e repressione dei reati ambientali,<br />

hanno scoperto in località<br />

“Trivento” in agro di Centola frazione<br />

Palinuro, in una zona di particolare<br />

pregio naturalistico ricadente<br />

nell’area protetta del Parco<br />

Nazionale del Cilento e Vallo di<br />

Diano, un’opera abusiva e la<br />

sopravvenuta trasformazione<br />

urbanistica edilizia del territorio,<br />

realizzata senza alcun titolo abilitativo.<br />

Il manufatto abusivo consiste in<br />

una piattaforma in cemento armato<br />

avente le dimensioni di mt. 10<br />

di larghezza per mt. 10 di lunghezza,<br />

per una altezza dal piano<br />

di campagna di cm. 50 insistente<br />

su una superficie totale di circa<br />

mq. 100.<br />

Accertato gli abusi, gli uomini<br />

del Corpo Forestale dello Stato,<br />

procedevano a sottoporre a<br />

sequestro penale l’area, denunciando<br />

all’Autorità Giudiziaria il<br />

Sig. I.G. in qualità di proprietario<br />

ed esecutore materiale.<br />

Nel comune di Caselle in Pittari,<br />

gli Agenti del Comando Stazione<br />

Forestale di Sanza unitamente a<br />

quello di Teggiano, hanno fermato<br />

e posto sotto sequestro un veicolo<br />

tipo autocarro marca Ford modello<br />

Transit, lungo la strada Provinciale<br />

nei pressi dell’incrocio che conduce<br />

in località “Tempa” in agro di<br />

Caselle in Pittari, al cui interno si<br />

riscontrava la presenza di circa q.li<br />

10 di rifiuti speciali pericolosi e<br />

Lettera del Sindaco di Castellabate Al<br />

Commissario ASL di SALERNO e al Presidente<br />

della Provincia<br />

non pericolosi costituiti, da materiale<br />

ferroso, bidoni, semiassi,<br />

lavelli, sportelli di auto, bombole<br />

di gas, batterie al piombo per<br />

autovetture, filtri di olio, ingranaggi<br />

contenenti olio; trasportati privi<br />

della documentazione adeguata,<br />

infatti, mancante del prescritto<br />

titolo abilitativo ed in particolare<br />

dell’autorizzazione-iscrizione categoria<br />

4 F all’Albo Gestori Ambientali-Sezione<br />

Campania.<br />

Denunciati all’Autorità Giudiziaria<br />

i Sig.ri O.C. di anni 39 in qualità<br />

di proprietario dell’autocarro,<br />

C.F. di anni 25 in qualità di conducente<br />

dell’autocarro e C.C. di anni<br />

19, tutti di nazionalità Rumena.<br />

V.Q.A. Ing. Fernando Sileo<br />

le con gravissimi danni anche per<br />

l’attività turistica che costituisce la<br />

linfa vitale della nostra economia. È,<br />

infatti, impossibile fare turismo in un<br />

territorio dove non viene garantita<br />

l’assistenza sanitaria.<br />

E' questo il motivo per cui Le rivolgo<br />

un accorato appello affinché<br />

prenda seriamente in considerazione<br />

l'eventualità di non escludere l'ospedale<br />

di Agropoli dalla rete delle<br />

emergenze, a fronte della legittima<br />

domanda di salute dei cittadini di<br />

questo territorio e dei visitatori che<br />

lo scelgono per le loro vacanze estive.<br />

IL SINDACO<br />

Prof. Costabile Maurano<br />

Roccadaspide<br />

Il comune per le<br />

celebrazioni del<br />

150° anniversario<br />

dell'Unità d'Italia<br />

Il Comune di Roccadaspide non<br />

poteva mancare all’importante<br />

appuntamento con la storia rappresentato<br />

dall’anniversario dell’unità<br />

d’Italia,. In occasione delle celebrazioni<br />

per il centocinquantenario,<br />

l’amministrazione comunale ha<br />

organizzato una manifestazione che<br />

si è tenuta sabato 19 in Piazza XX<br />

Settembre con la “Serata tricolore”.<br />

I festeggiamenti hanno preso il<br />

via giovedì: il primo appuntamento<br />

si è tenuto in piazzetta De Marco, da<br />

dove è partito un itinerario patriottico<br />

per le vie del paese con la banda<br />

musicale “Città di Aquara”. È<br />

seguito l’alzabandiera con l’inno di<br />

Mameli eseguito dal coro polifonico<br />

“Santa Sinforosa”, diretto dal Maestro<br />

Sabina Martiello. C’è stato l’intervento<br />

del presidente del Consiglio<br />

comunale, e quello dello storico, il<br />

professor Anthony Brewer, cui è<br />

seguita la celebrazione della Santa<br />

Messa presso la Chiesa della Natività.<br />

“Si è trattato di una ricorrenza<br />

importante – ha dichiarato il sindaco<br />

Girolamo Auricchio - che è stato<br />

nostro dovere festeggiare per rendere<br />

omaggio al nostro Paese e per<br />

onorare la memoria delle persone<br />

che hanno contribuito al processo di<br />

unificazione della nostra Italia”.<br />

La serata di sabato, condotta da<br />

Tonino Battagliese si è aperta con i<br />

saluti del Presidente del Consiglio<br />

Comunale ed assessore alla cultura,<br />

Vincenzo Iuliano. L’aspetto storico<br />

della serata è stato curato dal prof.<br />

Michele Di Matteo. Spazio è stato<br />

dato anche allo spettacolo con l’esibizione<br />

del gruppo musicale “Blue<br />

Eyes” e di un gruppo di giovani<br />

organettisti.<br />

Annavelia Salerno


aprile <strong>2011</strong><br />

Il progetto “Libero respiro” coinvolge gli studenti<br />

della Scuola Media di Vallo della Lucania<br />

E’ festa gioiosa alla scuola media<br />

di Vallo della Lucania ben diretta dall’eclettico<br />

preside dott.prof.Angelo<br />

Russo.Si sente la presenza della Primavera<br />

dopo alcuni giorni gelidi e<br />

freddi. Grazie allo spirito di abnegazione<br />

della dott.ssa prof. Chiara Blasi,<br />

primaria del reparto di medicina<br />

dell’ospedale di Vallo della Lucania e<br />

della farmacista dott.ssa Mariella<br />

Elia della Merck Sharp e Dohme gli<br />

studenti sono stati sottoposti ad un<br />

controllo medico per prevenire<br />

disturbi respiratori e malattie allergiche.<br />

La Primavera, è vero, è molto<br />

bella, e come dice il poeta dott. Giuseppe<br />

D’Aiuto“Nelle siepi di rovo e<br />

di mirto/già fiorisce il biancospino/e<br />

imbianca col suo candore/la macchia<br />

mediterranea.omissis/ in Deneb-<br />

Riemma Editore, ma essa porta ad un<br />

notevole incremento delle allergopatie<br />

in generale e della pollinosi in<br />

particolare. Ecco perché è importante<br />

la prevenzione. Le reazioni allergiche<br />

possono essere di diverso tipo. Gli<br />

eventi patologici che ne conseguono<br />

interessano soprattutto le mucose<br />

che sono esposte ad allergeni aerodiffusi<br />

(congiuntive, naso e bronchi),<br />

ma anche l’apparato cardiovascolare<br />

e la cute (shock allergico e angioedema-orticaria).<br />

L’allergia da polline o pollinosi che<br />

si manifesta con sintomi clinici nasali<br />

–starnutazione, prurito, rinorrea,<br />

ostruzione-associati anche spesso a<br />

Gli studenti sono stati visitati dalla primaria del<br />

Reparto di Medicina di Vallo della Lucania:<br />

dott.ssa prof.Chiara Blasi.<br />

congiuntivite e talvolta ad asma o<br />

tosse insistente insorge in soggetti<br />

predisposti per l’azione degli allergeni<br />

liberati da alcuni pollini. “ I pollini<br />

che rappresentano le cellule riprodut-<br />

tive maschili delle piante sono liberati<br />

durante la stagione di fioritura al<br />

fine di consentire la fecondazione”.<br />

Solo pochi granuli raggiungono lo<br />

stigma delle piante, la maggior parte<br />

dei granuli va anche a depositarsi<br />

sulle mucose congiuntivali sulle vie<br />

aeree dei ragazzi. Questo male fu<br />

segnalato primariamente da Ippocrate<br />

nel VI secolo a.c. e da Galeno nel<br />

II secolo. Il primo ad identificare gli<br />

agenti eziologici con i pollini fu Charles<br />

Blackley nel 1873.<br />

Nel Cilento partecipano alla pollinosi<br />

del periodo pre-primaverile il<br />

cipresso, i ginepri, tuje, nocciolo. Tra<br />

aprile e giugno è il periodo delle graminacee<br />

La stagione di pollinazione<br />

dell’olivo interessa i mesi di maggio<br />

e giugno, mentre la paritaria (il cui<br />

polline è presente anche nel basilico,<br />

ortica, melone, ciliegia, gelso) si verifica<br />

nel mese di marzo raggiungendo<br />

picchi a maggio e giugno. I principali<br />

alberi e arbusti allergenici sono:<br />

cipresso, ontano nero, betulla bianca,<br />

nocciolo, carpino, frassino, olivo, ligustro,<br />

platano. Le principali erbe allergeniche:<br />

graminacee( gramigna, scagliola,<br />

avena, orzo, riso, segale, frumento,<br />

mais, ecc.ecc.), amaranto,<br />

farinaccio, artemisia, ambrosia, mercorella,<br />

lanciala, romice, paritaria.<br />

Altre piantecon interesse allergologico:<br />

ginepro, tuia, pino d’Aleppo, tasso,<br />

acero, sambuco, casuarina, gira-<br />

VALLO DELLA LUCANIA/ Teatro La Provvidenza<br />

Festival delle Compagnie amatoriali<br />

Si è aperto con il botto il Festival<br />

delle Compagnie Amatoriali che come<br />

da tradizione si svolge presso il meraviglioso<br />

teatro “La Provvidenza” di<br />

Vallo della Lucania. Ad aprire la kermesse<br />

è stata la Compagnia “Amici<br />

di Caprioli” che ha presentato “I Promessi<br />

Sposi nel Cilento”. Sgomberiamo<br />

subito il campo da equivoci e<br />

dobbiamo parlare di un autentico<br />

capolavoro che è stato partorito dalla<br />

mente e dalla penna di Lara Formai,<br />

che ne ha curato anche la scenografia.<br />

La regia di Aniello Fiorillo che da<br />

consumato psicologo è stata attenta<br />

finanche ai particolari e lavorando<br />

capillarmente sulla sensibilità degli<br />

attori che pur essendo dei dilettanti e<br />

molti di essi all’esordio, ha inculcato<br />

loro mentalità da professionisti, mettendo<br />

a disposizione le tante esperienze<br />

accumulate negli anni precedenti.<br />

Gli attori hanno dimostrato una<br />

grande bravura cantando a cappella,<br />

perché a causa dell’indisponibilità<br />

della brava pianista Paola Fazio, il<br />

pubblico non ha potuto godere della<br />

sua classe e nello stesso tempo della<br />

genialità del maestro Claudio Mautone<br />

che ha scritto le musiche sempre<br />

sui testi di Lara Formai. Questo musical,<br />

è stato scritto in dialetto cilentano<br />

nel quale sono stati trasportati con<br />

mirabile competenza usi, tradizioni,<br />

La Compagnia “Amici<br />

di Caprioli”<br />

ha presentato<br />

“I Promessi sposi<br />

nel Cilento”<br />

costumi e detti di un tempo che fu ed<br />

è stato collocato ai tempi dell’Unità<br />

d’Italia, ha letteralmente affascinato<br />

ed incantato gli spettatori della<br />

“Provvidenza”. Al termine dello spettacolo<br />

abbiamo incontrato un raggiante<br />

e soddisfatto Aniello Fiorillo<br />

che con rara competenza ne ha curato<br />

la regia e ci ha dichiarato:” Quello<br />

che la compagnia amatoriale “Amici<br />

di Caprioli” ha realizzato, ieri rappresentava<br />

un sogno, oggi è una realtà<br />

di cui andare fieri. Questo percorso<br />

storico-educativo inizia nel 2010, con<br />

il lavoro teatrale “Viva la libertà”,<br />

che riguardava i moti rivoluzionari<br />

cilentani del 1828, con personaggi<br />

che hanno scritto pagine di storia<br />

indimenticabili, provvisti di spirito di<br />

libertà ed amor patrio per cui hanno<br />

dato la vita. Oggi, nel solco di questo<br />

percorso storico, abbiamo affrontato<br />

il 1861, cioè l’Unità d’Italia. E’ stato<br />

un lavoro entusiasmante e frutto di<br />

ricerche, anche linguistiche, da parte<br />

della nostra Lara Formai (N.d.r. l’autrice<br />

del testo), che si prodiga continuamente<br />

affinché questo spirito di<br />

amicizia conservi la sua essenza. Ringrazio<br />

tutti, in particolare, quegli<br />

attori che arrivando in anticipo hanno<br />

mostrato un alto senso di professionalità<br />

e chiedendomi di provare e<br />

riprovare. E, credo, che questa sia stata<br />

la vera forza del gruppo”. Ci è parso<br />

doveroso sentire anche il parere<br />

dell’autrice del testo, Lara Formai,<br />

che ha avuto al suo fianco, il marito,<br />

dottor Marcello Casaburi, che ne ha<br />

condiviso tutti i momenti di questo<br />

autentico capolavoro:” Quando scrivo<br />

non mi innamoro mai di un personaggio<br />

ma di un evento, mi piace parlare<br />

del passato e più ancora delle tradizioni,<br />

dei detti e degli stili di vita di<br />

un tempo, che altrimenti andrebbero<br />

dimenticati così come di alcuni vocaboli<br />

dialettali che rischiamo di perdere”.<br />

Questa storia di due giovani<br />

innamorati, calati nel periodo dell’Unità<br />

d’Italia, ha tutte le carte in regola<br />

per aspirare ad un posto di assoluta<br />

eccellenza al Festival delle Compagnie<br />

Amatoriali di Vallo della Lucania.<br />

Nicola De Feo<br />

sole, soffione, colza, castagno, faggio,<br />

quercia, ippocastano, noce,<br />

mimosa, gelso, eucalipto, ornello,<br />

palma nana, ranuncolo, pioppo, salice<br />

piangente, olmo, ortica, narciso,<br />

edera, begonia, crisantemo, gerbera,<br />

stella di natale, ricino, tulipano, ficus,<br />

kiwi, soia, fico, melo, prezzemolo.<br />

Il progetto “Libero Respiro” ha<br />

come intento la prevenzione e la diagnosi<br />

precoce dell’asma. Già lo scorso<br />

anno si è cercato d’individuare la<br />

malattia negli scolari appartenenti<br />

alle quinte classi delle scuole elementari<br />

di Vallo della Lucania, Agropoli,<br />

Capaccio, S.Arsenio ed altri<br />

comuni cilentani. Quest’anno il progetto<br />

si applica ai ragazzi delle terze<br />

medie. La dott.prof. Chiara Blasi,(nella<br />

foto) di origine calabrese, responsabile<br />

del reparto di medicina, illustra<br />

la metodologia utilizzata: ” Viene<br />

praticato un esame spirometrico<br />

dopo una attenta valutazione di ogni<br />

studente per quanto riguarda l’anamnesi<br />

familiare.I<br />

dati raccolti vengono messi a confronto<br />

con quelli dell’anno precedente.<br />

Il 2 aprile <strong>2011</strong> seguirà un convegno<br />

in Agropoli a cui parteciperanno<br />

specialisti in malattie respiratorie<br />

allergologi, pediatri, medici di base.Ci<br />

si confronterà sull’incidenza delle<br />

malattie allergiche e dei disturbi<br />

respiratori nella popolazione, i fattori<br />

di rischio principali e rischi relativi”.<br />

Maria Cerullo<br />

Altavilla Silentina.<br />

Conferimento di<br />

un encomio solenne<br />

ai Carabinieri<br />

Sono stati artefici del<br />

ritrovamento della statua<br />

della Madonna di<br />

Montevergine trafugata a<br />

febbraio<br />

Il consiglio comunale di Altavilla<br />

Silentina ha deciso di conferire un<br />

Encomio Solenne ai Carabinieri, e<br />

per loro tutti ai componenti della<br />

locale stazione - al suo comandante,<br />

Francesco Antonio Salerno, ed<br />

ai militari che ad essa fanno capo -<br />

per la brillante operazione che, a<br />

seguito di una particolareggiata<br />

attività di indagine, ha portato al<br />

ritrovamento della statua della<br />

Madonna di Montevergine, che era<br />

stata trafugata dall’omonima chiesa<br />

lo scorso mese di febbraio. L’operazione<br />

dei militari dell’Arma, ed<br />

in particolare, di quelli in servizio<br />

ad Altavilla Silentina è stata motivo<br />

di soddisfazione per l’amministrazione<br />

comunale e per la comunità,<br />

per la quale la statua della Madonna<br />

di Montevergine ha un significato<br />

profondo che testimonia una<br />

grande fede.<br />

cronache cilentane attualità<br />

13


cronache cilentane ricordi<br />

14<br />

aprile <strong>2011</strong><br />

Corleto Monforte<br />

Cinque anni di amministrazione. Bilancio delle<br />

attività realizzate dall’amministrazione Sicilia<br />

Con la prossima tornata elettorale<br />

giungerà al termine il primo mandato<br />

da sindaco per Antonio Sicilia, primo<br />

cittadino di Corleto Monforte. Mentre<br />

ci si prepara alla campagna elettorale,<br />

che tuttavia non dovrebbe<br />

riservare spiacevoli sorprese agli<br />

amministratori uscenti, si fa il bilancio<br />

di quanto fatto e di quanto investito<br />

sul territorio in termini di impegno<br />

e di risorse.<br />

Per quanto riguarda i lavori pubblici,<br />

nei cinque anni di amministrazione<br />

sono stati programmati<br />

6.630.920,19 euro: sono stati realizzati<br />

21 interventi per importo speso<br />

pari ad € 1.933.071,52; 2 opere sono<br />

state già appaltate per un importo<br />

pari a € 195.000,00; inoltre sono in<br />

corso di espletamento con procedura<br />

di appalto 6 opere per un importo di<br />

€. 1.326.851,78.<br />

Importante anche il capitolo<br />

riguardante le risorse finanziarie<br />

ottenute dal PSR 2007- 2013, da<br />

molti spesso definito l’ultimo treno<br />

per aspirare allo sviluppo del Meridione.<br />

Le opere pubbliche sono state al<br />

centro dell’attenzione, dunque, ma<br />

non sono state l’unica priorità per<br />

Antonio Sicilia e la sua squadra,<br />

composta dal vicesindaco Carmine<br />

Palese che è anche assessore alle<br />

Politiche Sociali, Eugenio Di Ruberto,<br />

Filippo Ferraro, Arsenio Mangieri,<br />

Angelo Moliterno, Camillo Pignataro<br />

e Giuseppe Ruberto. Molto è stato<br />

E’ sabato sera. Si festeggia il carnevale anche<br />

a Ceraso, con il suo fascino collinare , con le sue<br />

tradizioni di lunga durata, con le sue ritualità che<br />

stanno scomparendo, ma “non debbono scomparire”ci<br />

dice nella sua semplicità, ma in maniera<br />

perentoria e risoluta, la signora Anella che con<br />

orgoglio vanta la sua origine di Futani..E’ una<br />

serata umida, con una pioggerellina di marzo che<br />

non fa sperare nulla di buono. Giustamente gli<br />

organizzatori infaticabili hanno pensato bene di<br />

costruire sulla bella piazza davanti al municipio<br />

un’ampia tenda per ripararsi eventualmente dagli<br />

scrosci di pioggia..E’ una disfida fatta con una<br />

sconfinata passione.La piazza è palpitante ed è<br />

.animata da una popolazione unita dal buon<br />

gusto per l’enogastronomia festaiola e da conversazioni<br />

sulle prossime elezioni comunali.<br />

Una scatenata e brava animatrice, un’armonia<br />

di note e battiti di cuore, come un buon cane da<br />

pastore, riesce a tenere a bada e far divertire la<br />

moltitudine dei bambini cerasuoli con le mamme<br />

attente comunque a guardarli mentre assaggiano<br />

le specialità culinarie e dolciarie fatte dalle stesse<br />

confrontando le ricette.<br />

Al tempo di spettacoli sfolgoranti a tutti i costi,<br />

può sembrare una sfida mettere una festa semplice,<br />

paesana, familiare dove consumatori e<br />

organizzatori sono le stesse persone.Un viaggio<br />

Il Sindaco Antonio Sicilia ha “gettato le basi”<br />

per ottenere il secondo mandato<br />

fatto per quanto riguarda le politiche<br />

sociali per le quali è stata spesa una<br />

cifra pari a € 243.903,84. E’ di qualche<br />

anno fa la lungimirante scelta di<br />

acquistare un defibrillatore a servizio<br />

della popolazione e di promuovere<br />

corsi di formazione per il suo utilizzo,<br />

oltre a varie manifestazioni nel campo<br />

sanitario. In considerazione del<br />

gran numero di persone immigrate<br />

che vivono sul territorio è stato<br />

recentemente aperto lo sportello per<br />

gli immigrati; per gli anziani è stato<br />

promosso il progetto “Nonno Civico”,<br />

utile per impegnare e responsabilizzare<br />

persone ancora utili alla<br />

società ma spesso sole; è stata poi<br />

realizzata una capillare attività di<br />

assistenza domiciliare. Altri provvedimenti<br />

riguardano le borse lavoro e<br />

l’assegno civico, le gite per anziani e<br />

per ragazzi e le cure termali per<br />

anziani.<br />

Altro settore che ha richiesto un<br />

grande investimento di impegno e<br />

risorse, specie in questi ultimi 5 anni<br />

contraddistinti anche dall’emergenza<br />

rifiuti che ha attanagliato a lungo la<br />

regione Campania e che ancora<br />

adesso crea problemi nelle aree<br />

metropolitane della regione, è la raccolta<br />

differenziata: il comune di Corleto<br />

Monforte è riuscito in breve a<br />

raggiungere una percentuale del<br />

60%, utilizzando il metodo del “Porta<br />

a Porta”.<br />

In altri settori si possono annoverare<br />

altri interventi molto importanti:<br />

il Servizio AIB, la stabilizzazione dei<br />

lavoratori socialmente utili, l’approvazione<br />

del Piano di Protezione Civile,<br />

l’accreditamento per il Servizio<br />

Civile Nazionale, la Certificazione del<br />

territorio per l’agricoltura biologica;<br />

l’incentivazione alle attività esistenti<br />

alle quali è stato offerto un contributo<br />

di € 500,00, e l’incentivazione per<br />

le nuove attività con una concessione<br />

di contributi ai richiedenti. Si è<br />

provveduto all’informatizzazione di<br />

nel mondo dei rioni del paese e nelle emozioni<br />

che scaturiscono dalle “mascherine” dove si<br />

mescolano fantasia e manualità delle mamme di<br />

Ceraso:le maschere tradizionali vengono reinterpretate,<br />

rivissute, facendo uso di drappi di colori<br />

intensi che risultano abilmente lavorati.<br />

La festa è un tributo alla forza di coesione dei<br />

cittadini intorno al giovane parroco don Pasquale<br />

Gargione.<br />

Le contemporanee e proliferanti manifestazioni<br />

carnevalesche in tutti gli altri paesi eccentrici<br />

non hanno portato ad un flusso turistico.Non<br />

sono presenti turisti e visitatori come accade per<br />

gli altri appuntamenti festaioli dedicati ad eventi<br />

relativi alla gastronomia, alla letteratura, religiosi.Molta<br />

gente ha preferito partecipare a festeggiamenti<br />

più rilevanti.Per festeggiare il Carnevale<br />

ogni paese cilentano ha cercato di mettere in scena<br />

il meglio della sua cultura popolare, tornando<br />

così a tradizioni antichissime che sembrano di<br />

stare sulla via di estinzione.C’è una energia<br />

incantatrice nel Cilento tra gli anziani, i “vecchi”<br />

ed i giovani, gli uni dicono agli altri di non<br />

dimenticare, la dea Prudenza che guarda nello<br />

specchio dove vede la memoria del tempo che<br />

fu, un magnetismo gioioso ed ipnotico.Sarebbe<br />

utile in futuro verificare la possibilità di organizzare<br />

le feste in giorni diversi tramite le pro-loco e<br />

tutti i processi Amministrativi e creazione<br />

di banche dati; all’istituzione<br />

della Consulta Giovani e all’apertura<br />

di una nuova sede dotata di nuova<br />

attrezzatura acquistata con fondi<br />

regionali. Diverse attività sono in corso<br />

di programmazione per i giovani,<br />

come il Cineforum, la campagna di<br />

sensibilizzazione sulla sicurezza stradale.<br />

Ci sono poi altre attività che meritano<br />

menzione: l’istituzione di un<br />

ufficio stampa; la realizzazione di un<br />

percorso di trekking, la partecipazione<br />

alla Borsa del Turismo Archeologico,<br />

l’adesione alla giornata sulla biodiversità;<br />

e ancora attività di promozione<br />

del territorio con adesione al<br />

progetto “Gli Itinerari del Parco” realizzato<br />

nel 2010; il completamento e<br />

l’inaugurazione della nuova sede del<br />

Museo Naturalistico, e promozione di<br />

attività collaterali come la “Mostra<br />

di Zoologia Fantastica”. Da segnalare<br />

ancora il completamento e la riapertura<br />

della Cappella della Selice, il<br />

completamento degli spogliatoi del<br />

campo di calcio a cinque; la realizzazione<br />

di depliants e DVD su Corleto<br />

Monforte, oltre a momenti ricreativi,<br />

iniziative culturali, sostegno alle<br />

associazioni.<br />

Infine sono stati approvati diversi<br />

regolamenti comunali redatti internamente<br />

dai rispettivi uffici comunali.<br />

Annavelia Salerno<br />

In occasione del Carnevale a Ceraso<br />

raccolte offerte per la ristrutturazione della chiesa<br />

le altre associazioni no-profit dando visibilità<br />

annualmente ad ogni piccolo o grande comune,<br />

a rotazione, con una manifestazione importante<br />

e con mini manifestazioni collaterali per far conoscere<br />

il comune in festa ai turisti per invogliarli a<br />

ritornare.<br />

E’ una sera questa di Carnevale a Ceraso un<br />

po’ più sera, più ricca rispetto alle altre, nonostante<br />

tutto, bizzarra ed armoniosa. Uno spettacolo<br />

per vista, olfatto e gusto. Le tentatrici sollecitazioni<br />

dei profumi della cucina cilentana-cerasuola<br />

, onore al merito, sono state realizzate da<br />

Elisa,Anna, Luigi, Angioletta, Immacolata, Annamaria,<br />

Carmelo, Marzia, Antonio, Marco in cucina<br />

per i famosi panini di salsiccia e broccoletti, antico<br />

pasto dei lavoratori preparato dalle loro donne<br />

nelle povere abitazioni che lo consumavano a<br />

mezzogiorno durante una breve pausa di lavoro,<br />

lavoro che tuttora ,a causa della crisi, manca e<br />

non solo i giovani-come dice la prof.Elisa-ma<br />

anche i loro genitori anziani vanno via in città per<br />

aiutare i figliuoli, a tutte le casalinghe che hanno<br />

preparato vere leccornie ricamate e chic, pezzi da<br />

novanta, ad Anna e Antonio all’ingresso per<br />

accettare le offerte per ristrutturare la Chiesa<br />

Madre, chi sa domani costituire un fondo cassa<br />

anche per costruire una bella chiesa nella frazione<br />

di Metoio.


aprile <strong>2011</strong><br />

Carlo Pisacane.<br />

Continua la discussione tra gli storici sulla sua morte<br />

Carlo Pisacane nacque a Napoli il 22<br />

agosto 1818, dal Duca Gennaro di San<br />

Giovanni e da Nicotina Basile de Luna..<br />

Rimase orfano di padre a sei anni. A<br />

tredici anni entrò nel Rea! Collegio Militare<br />

della Nunziatella di Napoli,per<br />

apprendere l'arte militare.Dopo otto<br />

anni trascorsi nell'Accademia .segnalato<br />

tra i migliori allievi, per quattro anni<br />

fu paggio nella Real Corte. A ventidue<br />

anni fu nominato Ufficiale del Genio.<br />

Lavorò come ing.sulla ferrovia Napoli -<br />

Casetta Successivamente fu mandato in<br />

Abruzzo a costruire strade e fortìficaziorà.Pisacane<br />

ebbe una vita travagliata<br />

.specie in Inghilterra e Francia.Tutte<br />

quelle traversie,per mancanza di spazio<br />

le ometto.Nel pomerìggio del 25 luglio<br />

1857 s'imbarcò con trentacinque legionari<br />

sulla nave :"Cagliari"Dopo circa<br />

due ore di navigazione,il capitano Sitzia<br />

fu estromesso dal comando della nave<br />

ed al suo posto fu messo il timoniere<br />

Giuseppe Daneri. La nave passò nelle<br />

mani dei rivoltosi e subito ,fu dirottata<br />

ali' isola di Ponza.Quivi furono liberati<br />

trecentoventi carcerati ,di cui solo settantacinque<br />

erano prigionieri politici.<br />

Narra la storia locale, che la nave<br />

Cagliari» sarebbe dovuta approdare a<br />

San Marco di Castellabate (Salemo), ma<br />

il mare in tempesta non permise lo<br />

sbarco! patrioti che aspettavano Pisaca-<br />

ne furono arrestati e processatiJFbituna<br />

volle.,che il giudice di Castellabate era<br />

il padre del musicista<br />

Leoncavallo,essendo anche lui un antiborbonico<br />

comminò il minimo della<br />

pena.il Cagliari proseguì per Sapri.<br />

Quante delusioni ed amarezze provarono<br />

Pisacane ed i compagni per non aver<br />

trovato gli uomini ed i mezzi promessigli<br />

primo pensiero di Pisacane, fu quello<br />

di dare una lezione al sacerdote sanfedista<br />

Peluso, per aver il 1848 fatto massacrare<br />

Costabile Carducci. Il Peluso<br />

avvisato in tempo si mise in salvo.<br />

I compagni di Pisacane andavano<br />

Vicini nel dolore<br />

È venuto a mancare il<br />

prof . Giuseppe Bardascino<br />

il 21/02/<strong>2011</strong>; era nato a<br />

Casalvelino il 13/08/1928<br />

Conseguì l'abilitazione magistrale il<br />

1949 a Vallo della Lucania e superato<br />

il 6° corso AUC di Cesano (ROMA) è<br />

stato ufficiale istruttore presso il VII<br />

CAR di Siena nel 1951. Congedato è<br />

stato vice direttore presso l'istituto per<br />

orfani di guerra "De Vivo" di San Marco<br />

di Castallabate negli anni '50<br />

durante i quali effettuava periodi di<br />

insegnamento presso scuole elementari<br />

e medie del Cilento (Acquara, Pollica,Castellabate)<br />

, conseguiva il diploma<br />

di educazione fisica presso ISEF di<br />

Napoli nel 1962 con il massimo dei<br />

voti ed a quel punto si dedicava all'insegnamento<br />

dell'educazione fisica prima presso l'istituto "Enrico Fermi " di<br />

Napoli anni 1964-1966 successivamente presso l'istituto tecnico per chimici<br />

"Amedeo Avogadro" di Salerno svolgendo dal 1976 il ruolo di VicePreside ,<br />

seguendo l'assorbimento nell'istituto tecnico "Focaccia " giungeva al pensionamento<br />

nel 1998-99 , avendo avuto la voglia di migliorare la sua conoscenza<br />

si laureava in Pedagogia nel 1990 presso l'Università degli studi di<br />

Salerno con la tesi "L'istruzione tecnica e professionale in Italia e in Francia<br />

" , e dedicandosi sempre allo sport come allenatore dilettantistico di calcio ,<br />

arbitro federale di pallacanestro ed istruttore di educazione fisica anche<br />

dopo il pensionamento al livello amatoriale per tutti gli amici che volevano<br />

mantenersi in forma!<br />

Condoglianze ai familiari tutti.<br />

sempre più diminuendo.il 12 luglio<br />

1857 a Padula vi fu uno scontro .Pisacane<br />

. perse la metà dei suoi uomini.I<br />

rivoltosi decisero di marciare verso Sanza.<br />

Gli abitanti di Sanza avvelenati dal<br />

sacerdote Don Francesco Bianco, divennero<br />

sempre più feroci. Infetti armatisi<br />

con utensili agricoli, armi, ecc. assalirono<br />

i rivoluzionari. Pisacane esortava i<br />

suoi a non sparare. I pochi uomini rimasti<br />

per evitare i terrazzani volevano passare<br />

all'altra riva del Valloncello Diavolone,<br />

ma.il comandante delle Guardie<br />

UrbanerSabino La Veglia, sparò un colpo<br />

e ferì ad un braccio Carlo<br />

Pisacane.,Successivamente,il ferito fu<br />

spogliato ed ucciso a colpi di forca<br />

aprendo l'addome e mettendo fuori gli<br />

intestini. Secondo altri,Pisacane ferito<br />

,si sarebbe ucciso con un colpo di pistola.<br />

Vedi trasmissione di "Mattino in<br />

famiglia" del "26 febbraio <strong>2011</strong>. Qual è<br />

la verità? Ove avvenne l'eccidio, oggi vi<br />

sorge un cippo marmoreo. Dopo il massacro,<br />

tutti i rivoltosi furono ammassati<br />

spogliati e bruciati.Ancora oggi, s'ignora<br />

ove riposano i resti (se ve né rimasero)<br />

di Carlo Pisacane e compagni.<br />

Pisacane aveva una borsa con documenti<br />

e tredicimila ducati d'oro. In<br />

pochi minuti i ducati scomparvero. I<br />

documenti furono sparpagliati per terra.Due<br />

monaci francescani ad evitare<br />

altri processi ed uccisioni accolsero le<br />

carte e le distrussero. I feriti, completamente<br />

nudi, furono portati nel vicino<br />

convento, da quegli umili francescani e<br />

curati amorevolmente. Pisacane prima<br />

di essere colpito a morte esclamò: "Voi<br />

siete assassini! Mi derubaste ed ora mi<br />

uccidete.Conducetemi alla Giustizia<br />

"Dopo il 1860,il Governo accordò alla<br />

figlia di Pisacane. Silvia una pensione<br />

mensile di sessanta ducati.<br />

Vincenzo Marrocco<br />

I più preziosi francobolli del Regno<br />

di Italia in mostra ad Agropoli<br />

E’ stato inaugurato il nuovo allestimento dello spazio espositivo del Palazzo<br />

Civico delle Arti di Agropoli, presso l’ex Pretura, con una mostra filatelica dal<br />

titolo “I protagonisti, i luoghi e gli eventi dal Risorgimento all’Unità d’Italia<br />

nella filatelia”. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco di Agropoli, Franco<br />

Alfieri, l'assessore all’Identità Culturale, Franco Crispino ed il curatore, il noto<br />

filatelico Pasquale Fascitiello. La mostra che è tra le attività di punta del calendario<br />

della città di Teano, sede tra le più importanti degli eventi ITALIA150, ha<br />

eccezionalmente concesso alla cittadina cilentana il privilegio di ospitare una<br />

mostra che a maggio tornerà a Teano per essere visitata dal Presidente della<br />

Repubblica, Giorgio Napolitano. Lo spazio ospiterà nei suoi saloni, recentemente<br />

restaurati dall’Amministrazione comunale, una serie di importanti mostre<br />

didattiche e documentarie. La prima di queste, fortemente voluta dall'assessore<br />

Crispino, espone ad Agropoli alcuni tra i più preziosi francobolli del Regno.<br />

L'hobby del collezionare e classificare le carte valori postali ebbe inizio a fine<br />

Ottocento in Gran Bretagna e Francia. Nel XX secolo si sviluppò ed allargò il<br />

suo interesse non solo al singolo francobollo ma ad interi postali, annulli, tariffe<br />

postali, percorsi di invio dei documenti e alla semplice immagine che sul francobollo<br />

era rappresentata. Nel tempo anche il modo di collezionare i francobolli è<br />

cambiato. Nei primi anni spesso veniva conservata la sola vignetta e ritagliato<br />

tutto il margine rimanente, in quanto i francobolli erano privi della dentellatura.<br />

Il francobollo fece la sua prima comparsa in Italia il 1° giugno del 1850 quando il<br />

Regno Lombardo-Veneto emise la sua prima serie che comprendeva 5 valori<br />

diversi. Nel giro di pochi mesi anche gli altri stati italiani preunitari si dotarono<br />

di francobolli. L’ultimo degli antichi stati italiani ad adottare il francobollo fu il<br />

Regno delle Due Sicilie, nel 1858.<br />

Giuseppe Feo<br />

Solidarietà col giornale<br />

“CRONACHE CILENTANE” si sostiene con il vostro contributo<br />

volontario. C/C postale 10197846 intestato a Baldi Dino<br />

Dalle Regioni<br />

Euro 30,oo<br />

Sodano Vincenzo, Genova; Allocca dott. Benito, Napoli<br />

Euro 20,oo<br />

Laudato Domenico, Nocera Superiore; Ripoli Carmine, Ciampino; Pascale Angelo,<br />

Roma<br />

Euro 10,oo<br />

Messano Antonio , Trezzano sul Naviglio; Farnetaro Mario, Leggiuno<br />

Dal Cilento<br />

Euro 50,oo<br />

Tancredi Staz. Agip Velia<br />

Euro 30,oo<br />

Perrotti dott. Tommaso; Schiavo Giuseppe; Esposito Laura<br />

Euro 20,oo<br />

Pecoraro Raffaele; Di Fiore Barbara; Mazziotti Ubaldo; De Marco prof. Gabriele; Marrocco<br />

prof. Vincenzo; Un amico Pioppi<br />

Euro 15.oo<br />

Lerro Carmelo<br />

Euro 10,oo<br />

Niglio Biagio; Famiglia Niglio Giuseppe; Di Gregorio Amedeo; Pinto Alfonso<br />

cronache cilentane rubriche<br />

15


cronache cilentane spazio aperto<br />

16<br />

aprile <strong>2011</strong><br />

Molte mistificazioni<br />

sul Regno dei Borbone<br />

Caro Direttore<br />

Ho letto con sorpresa e –<br />

debbo dire- con disgusto<br />

l’articolo del prof. Vincenzo<br />

Marrocco sull’ultimo numero<br />

di “ <strong>Cronache</strong> <strong>Cilentane</strong>”<br />

intitolato “ L’inizio della<br />

distruzione dell’economia<br />

del Sud”. Mi dispiace di<br />

doverlo dire , perché il prof.<br />

Marrocco ha pubblicato, nel<br />

numero di febbraio di <strong>Cronache</strong><br />

<strong>Cilentane</strong>, un articolo in<br />

memoria e lode della mia<br />

bisnonna Marianna Mazziotti,<br />

per il coraggio da lei<br />

dimostrato , quando fu duramente<br />

perseguitata dal<br />

governo borbonico: iniziativa<br />

per la quale gli ho espresso<br />

, scrivendogli direttamente,<br />

la mia riconoscenza.<br />

I problemi che però<br />

suscita il suo articolo “ l’inizio<br />

dell’economia del Sud”<br />

sono però di grosso rilievo.<br />

Secondo Marrocco, il<br />

regno delle Due Sicilie sareb-<br />

be stato, sotto i Borboni,<br />

una specie di eldorado: Carlo<br />

III avrebbe istituito scuole<br />

per uomini e donne in ogni<br />

paese e città; le industrie<br />

sarebbero state fiorenti; la<br />

flotta mercantile avrebbe<br />

fatto concorrenza a quella<br />

inglese; Ferdinando IV<br />

avrebbe addirittura progettato<br />

un “ repubblica socialista<br />

cattolica”; la colonia di<br />

San Leucio.<br />

Tutte queste meraviglie<br />

sarebbero state distrutte ad<br />

opera della Francia, del Piemonte<br />

e dell’Inghilterra,<br />

quando quest’ultima specialmente,<br />

“ con la sua massoneria”<br />

avrebbe organizzato<br />

la spedizione dei Mille e<br />

dato anche a Garibaldi il<br />

denaro necessario, equivalente<br />

oggi a” milioni di dollari”<br />

per “ comprare ministri<br />

e generali borbonici”.<br />

Io sono certo dell’onestà<br />

del prof. Marrocco e lo invito<br />

pertanto a rendere note le<br />

fonti da cui ha tratto queste<br />

notizie, che contraddicono la<br />

generale opinione sulla<br />

povertà e l’arretratezza del<br />

Mezzogiorno, quando fu<br />

annesso all’Italia, sulla quale<br />

Benedetto Croce ha scritto<br />

pagine memorabili nella sua<br />

storia del regno di Napoli.<br />

Non mi sembra ammissibile,<br />

in particolare, diffondere,<br />

senza dimostrare la fondatezza,<br />

notizie infamanti su<br />

persone che appartengono<br />

ai ceti dirigenti di regime<br />

borbonico, talune delle quali<br />

facevano parte di famiglie, i<br />

cui discendenti esistono a<br />

tutt’oggi.<br />

Vi sarei grato se vorrete<br />

pubblicare questa lettera sul<br />

prossimo numero di “<strong>Cronache</strong><br />

<strong>Cilentane</strong>”.<br />

I mie più cordiali saluti<br />

Manlio Mazziotti<br />

di Celso, Roma<br />

Pianificazione debole<br />

e solitudine dei sindaci.<br />

Tutto cambia perché nulla cambi<br />

L’11 marzo ad Ascea, si è<br />

svolto l’incontro dal Titolo<br />

“Pianificazione debole e<br />

solitudine dei sindaci”. Il<br />

programma dei lavori ha<br />

visto i saluti istituzionali del<br />

Sindaco di Ascea Mario Rizzo;<br />

dell’ Assessore ai Lavori<br />

pubblici della provincia di<br />

Salerno Marcello Feola, del<br />

Presidente Ente Parco<br />

Nazionale del Cilento e Vallo<br />

di Diano Amilcare Troiano<br />

e del Presidente ANCE<br />

Salerno Antonio Lombardi.<br />

Una serie di successivi<br />

interventi tecnici (Arch. Iole<br />

Giarletta direttore del<br />

LAMAV, Dott. ssa Maria Adinolfi<br />

dirigente e coordinatrice<br />

A.G.C. Governo del territorio<br />

Regione Campania,<br />

Arch. Catello Bonadia dirigente<br />

settore urbanistica e<br />

governo del territorio Provincia<br />

di Salerno; Arch.<br />

Roberto Monaco e arch.<br />

Lucia De Santis, consulenti<br />

ANCE Salerno) coordinati<br />

dal prof. Pasquale Persico.<br />

Una serie di riflessioni<br />

sulla pianificazione territoriale<br />

che ha lasciato una<br />

serie di perplessità sulle<br />

competenze e le responsabilità<br />

per un settore che<br />

vive una profonda crisi tra<br />

piano e progetto, tra programmazione<br />

e regolamentazione,<br />

tra abusivismo e<br />

frammentazione, tra economia<br />

e politica, determinan-<br />

do una condizione di caos<br />

territoriale senza pari e sotto<br />

gli occhi di tutti. Lo stesso<br />

presidente del parco<br />

Amilcare Troiano ha dovuto<br />

sostenere che esistono zone<br />

del parco “che non hanno<br />

ne identità e ne un’anima”,<br />

nel mentre la Soprintendenza,<br />

in difesa, evidenzia<br />

che le amministrazioni<br />

comunali cercano di sottrarsi<br />

ad una ormai antistorica<br />

e pervasiva invasione di<br />

campo senza riflettere su<br />

quanto sia meglio svolgere<br />

il ruolo di promozione e crescita<br />

della responsabilità<br />

territoriale sulla tutela e<br />

conservazione dei beni culturali.<br />

Mi è sembrato di assistere<br />

ad una confusa e ancora<br />

incerta visione della “governance”<br />

territoriale che<br />

come ha giustamente affermato<br />

il Prof. Persico vede un<br />

sempre maggiore interesse<br />

economico sopravanzare<br />

sulle scelte della politica e<br />

l’isolamento simbolico dei<br />

sindaci a riaffermare una<br />

vecchia massima sempre<br />

attuale “dividi ed impera”.<br />

Manca lo scenario e la<br />

condivisione di un progetto<br />

organico di ripartenza e gli<br />

strumenti in campo ottenuti<br />

con grande sforzo e impegno<br />

di fondi pubblici, vengono<br />

già messi in dubbio<br />

pur detenendo un bagaglio<br />

di conoscenze e di alto profilo<br />

scientifico e programmatico.<br />

Mi sono chiesto più<br />

volte, durante l’incontro,<br />

quanti degli intervenuti<br />

hanno mai letto quei documenti<br />

e quelle programmazioni,<br />

nell’imminenza dei<br />

tanti impegni ed interessi<br />

contingenti, che appaiono<br />

prevalenti sull’interesse di<br />

programmazione che richiede<br />

non solo uno sforzo di<br />

consapevolezza, ma anche<br />

una autorevole capacità di<br />

indirizzo e governo.<br />

Viviamo una stagione<br />

mediatica di immagine e<br />

spot, nella quale i contenuti<br />

passano in secondo piano<br />

e ogni sentire comune<br />

diventa imperativo d’ordine<br />

e non auspicio di governance.<br />

Per chiarire, pare che chi<br />

ci governa sia più interessato<br />

a controllare il consenso<br />

che avere la consapevole di<br />

operare per il bene del territorio<br />

che amministra. Lo<br />

sforzo “educativo” dell’incontro<br />

non ha avuto i suoi<br />

effetti, cosi come il rispetto<br />

per un processo, che pare<br />

non avere storia e memoria,<br />

rapidamente riclassificato<br />

nel controllo dell’alto in<br />

basso a scapito - sempre -<br />

della partecipazione dei cittadini<br />

alle scelte per il proprio<br />

futuro.<br />

Domenico Nicoletti<br />

Italia unita?<br />

Onore al patrono d’Italia<br />

I Frati , i figli di San Francesco d’Assisi, tutti i seguaci del<br />

Serafico, del grande Santo, il patrono d’Italia , augurano unità,<br />

felicità, pace e il bene all’Italia nel 150° anno dalla sua Unità.<br />

Noi francescani della terra cilentana, piccolo gregge del<br />

Comune di Pollica, siamo nella gioia e auguriamo a tutto il<br />

popolo italiano felicità, che San Francesco ha chiamato perfetta<br />

letizia, manifestata in quella grammatica posta nel Cantico<br />

delle creature che è diventato il tessuto della nostra lingua, il<br />

testo più autorevole della letteratura italiana. Un manifesto<br />

che propone una concezione della vita che fa di tutti noi una<br />

famiglia di consanguinei, di fratelli e sorelle, i figli di Dio e di<br />

Lui portano significazione.<br />

Il cantico di Francesco non è una semplice poesia, ma lo<br />

sforzo, la fatica e la felicità di chi ha guardato Dio, l’uomo, la<br />

creazione, le cose non come fonte di un effimero piacere, ma<br />

fonte di una gioia che ci permette di stare l’uno accanto all’al-<br />

tro .Poco o quasi niente si è menzionato in questa celebrazione<br />

dei 150 anni della figura di S. Francesco, il vero sognatore ,<br />

l’innamorato di Dio, della nostra natura, di tutto il creato.<br />

Di padre umbro e madre straniera, il santo, il poeta scrive un<br />

canto di lode ( che attraverso il sole, le stelle, il vento, l’acqua,<br />

il fuoco, la terra , gli uomini e persino la morte ) si leva al<br />

Padre di tutti gli esseri che sono sulla terra. Il Cantico delle<br />

creature raggiunge un pubblico che non si sapeva popolo,stringe<br />

tutti al calore di un unico Padre. Così Francesco inventava<br />

l’Italia. Egli è il più italiano dei Santi, il più santo degli Italiani.<br />

A questo giovane intrepido, cavaliere e giullare innamorato,<br />

attraverso il suo Cantico delle Creature abbiamo chiesto noi<br />

francescani del Cilento e tutti gli innamorati di Lui in questo<br />

compleanno dell’Unità d’Italia, il dono della pietà e che come<br />

Lui possiamo avere il coraggio di dimenticare il nostro orticello<br />

e di mettere al centro della nostra esistenza il bene comune.<br />

Così il nostro paese sarà un’aureola in cui vivono cittadini fraterni<br />

e gioiosi.<br />

Il poeta italiano Petrarca scrive “ Italia mia benché il parlar<br />

sia indarno”, chiede : Oh Dio, che la pietà ti condusse in terra/<br />

ti rivolga al tuo diletto, al mio Paese. Sia l’Italia terra benedetta<br />

e santa e di tante famiglie/ una sola famiglia.<br />

Ecco la più bella visione del nostro Bel Paese, l’Italia<br />

P. Adolfo<br />

CRONACHE<br />

CILENTANE<br />

Via Ponte, 9 - 84068 Pioppi (Sa)<br />

Direttore responsabile: DINO BALDI<br />

Caporedattore: AMEDEO LA GRECA<br />

Tel. Redazione: (0974) 904183<br />

Tel. Direzione (0974) 905046<br />

CRONACHE CILENTANE ON LINE<br />

http://www.cronachecilentane.it<br />

E-mail: redazione@cronachecilentane.it<br />

Aut. Tribunale di Vallo della Lucania n.43 del 21/6/1983<br />

Edizioni del C.P.C.<br />

Centro di Promozione Culturale per il Cilento<br />

Associazione Culturale senza finalità di lucro<br />

via N.Bixio, 59 - Acciaroli (Sa)<br />

Impaginazione: Scriptorium sas / Agropoli<br />

http://www.studioscriptorium.it<br />

Prestampa e Stampa offset: Centro Grafico Meridionale srl<br />

c.da Malagenia, z.ind. Ogliastro Cilento (Sa) - 0974 844039<br />

La collaborazione è a titolo gratuito.<br />

Tutti i contenuti del giornale sono tutelati dalla legge sul copyright

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!