Aprile 2011 - Cronache Cilentane
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ANNO XXVIII - N. 4/<strong>2011</strong> Sped. A. P. com. 20 art. 2 legge 662/SA<br />
CRONACHE<br />
CILENTANE<br />
LA PRIMA VOCE LIBERA DEL TERRITORIO DEL PARCO<br />
MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI<br />
Castellabate:<br />
“Nel segno di Maurano”<br />
Dieci anni la sfida del prof.<br />
Costabile Maurano. Dimenticando<br />
le brutte esperienze<br />
degli anni 70 decise di candidarsi<br />
a sindaco. Ricordo qualche<br />
intervista rilasciatami nei primi<br />
momenti della sua nuova<br />
avventura e sinceramente debbo<br />
ammettere che registravo le<br />
sue risposte, ma nutrivo dei<br />
dubbi sulle sue promesse. Non<br />
perché non fossi sicuro delle<br />
sue capacità , ma perché ero a<br />
conoscenza delle difficoltà che<br />
avrebbe trovato. Ma un suo<br />
intervento ad una mia trasmissione<br />
televisiva mi convinse della<br />
sua volontà di portare avanti<br />
il programma dell’amministrazione<br />
ad ogni costo e di voler<br />
proiettare il territorio del Comune<br />
di Castellabate in un discorso<br />
di respiro non solo nazionale<br />
ma anche internazionale.<br />
Ad un mese dalle elezioni che<br />
vedranno, per fine mandato, un<br />
successore di Maurano , la mia<br />
esperienza di cronista del territorio<br />
mi fa affermare che certamente<br />
abbiamo avuto un sindaco<br />
che non sarà dimenticato<br />
facilmente.<br />
Non è compito mio fare l’e-<br />
Nella foto. Il sindaco Maurano con uno dei suoi più illustri concittadini, il<br />
Maresciallo Costabile Maffia comandante la stazione carabinieri di Pollica, che ha<br />
ricevuto, dopo il titolo di Cavaliere da parte del Presidente della Repubblica,<br />
anche l’onorificenza di “Ufficiale al merito della Repubblica Italiana”.<br />
Controcorrente<br />
Una cerimonia semplice ma pregna<br />
di contenuti, tenutasi nella sala S.<br />
Pasquale del magnifico convento di S.<br />
Francesco in territorio di Lustra, ha<br />
visto la numerosa ed entusiastica partecipazione<br />
di ospiti provenienti da<br />
tutto il Cilento.<br />
Premesso che non abbiamo mai<br />
visto nelle pro-loco un fattore di crescita,<br />
specificamente in quelle gestite<br />
politicamente le quali per anni sono<br />
nate a favore o contro le amministrazioni<br />
locali e, dichiariamo la nostra<br />
opinione, la maggior parte si sono<br />
rivelate dannose sia per la loro servile<br />
assuefazione al precario potere pro<br />
tempore, che per la, spesso pretestuosa,<br />
opposizione. Molte sono scomparse<br />
velocemente e quelle che sono<br />
lenco delle opere fatte, prima<br />
perché anche le più belle realizzazioni<br />
trovano sempre delle<br />
critiche e poi perché ho affermato<br />
e scritto che le capacità di<br />
un primo cittadino non si misurano<br />
con i metri cubi. Maurano<br />
ha dato un respiro diverso al<br />
suo modo di interpretare la funzione<br />
di chi è chiamato, per<br />
volontà popolare, a gestire le<br />
cose di un Comune. Non saranno<br />
mancati, anche a Castellabate<br />
momenti di tensione tra<br />
gli stessi componenti dell’Am-<br />
sopravvissute sono diventate un terminale<br />
di estemporanei contributi per<br />
improvvisate e improduttive manifestazioni,<br />
mai scaturite da un progetto.<br />
Quella di S. Martino, nata in una<br />
sala parrocchiale, sembra smentire la<br />
nostra opinione e<br />
per questo esclusivo motivo non<br />
vogliamo parlare degli uomini e delle<br />
donne che in questo caso sono stati<br />
determinanti, ma del metodo che hanno<br />
messo in campo, della capacità di<br />
ministrazione, ma questo fa<br />
parte del nostro modo di far<br />
politica. La verità è che il sindaco<br />
uscente ha saputo varcare i<br />
confini del proprio territorio,<br />
con mirati interventi volti ad<br />
attirare l’attenzione invece sul<br />
“ patrimonio artistico e paesaggistico”<br />
che annovera il capoluogo<br />
come uno dei borghi più<br />
belli d’Italia e le frazioni costiere<br />
come uno dei posti più splendidi.<br />
E poi ( ne abbiamo più volte<br />
parlato su <strong>Cronache</strong>) i benefici<br />
della pellicola “ Benvenuti<br />
al sud” si vedranno in seguito.<br />
E’ di questi giorni la notizia che<br />
un altro personaggio della Tv<br />
Bruno Cabrerizo, della trasmissione<br />
“ Ballando con le Stelle “<br />
ha… ritrovato il bisnonno a<br />
Castellabate.Ma il prof. Maurano,<br />
per me , è stato un ottimo<br />
sindaco per i rapporti che ha<br />
saputo mantenere , sempre<br />
disponibile ad iniziative di<br />
carattere culturale. Ha avuto<br />
una visione globale dei suoi<br />
amministrati, dai piccoli , che<br />
costituiranno il futuro, agli<br />
anziani che hanno fatto la storia.<br />
La politica non è stata,<br />
come avviene in molti altri<br />
Comuni, di chiusura ai giovani.<br />
Apertura , sempre nella protezione<br />
del paesaggio, alle iniziative<br />
turistiche. Corsi di lingue<br />
perché se vogliamo gli stranieri<br />
dobbiamo conoscere anche le<br />
lingue. E poi aperture a chi opera<br />
per il bene del nostro Cilento.Infine,se<br />
il sindaco ha operato<br />
bene,merito anche al suo<br />
gruppo e ai suoi collaboratori.<br />
Dino Baldi<br />
Sono molti i Comuni del<br />
nostro territorio interessanti<br />
alle votazioni amministrative<br />
del 14 e 15 maggio per l’elezione<br />
del sindaco e per il rinnovo<br />
dei Consigli Comunali.<br />
Altavilla Silentina, Cannalonga,<br />
Castellabate, Castel<br />
San Lorenzo, Ceraso, Controne,<br />
Contursi, Corleto<br />
Monforte, Moio della Civitella,<br />
Monteforte Cilento, Mon-<br />
SPERANZA CILENTO?<br />
San Martino, 27 marzo scorso,<br />
festeggiati i venticinque anni di esistenza della Pro-Loco.<br />
aggregazione senza il solito abituale<br />
distinguo, del graduale coinvolgimento<br />
di esponenti cilentani, mai troppo<br />
noti, della cultura e dell’arte in tutte le<br />
sue forme espressive, la custodia del<br />
folklore nella sua tradizione orale, a<br />
partire dai bambini fino alla terza età.<br />
Venticinque anni di granitico impegno<br />
e di notevoli risultati, con soci residenti<br />
in tutta Italia, pronti a sostenere<br />
anche economicamente, questi operatori<br />
di un turismo che potremmo defi-<br />
Amministrative <strong>2011</strong><br />
Comuni in cui si vota<br />
il 14 e 15 maggio<br />
Moio della Civitella, un comune in cui si vota<br />
te San Giacomo, Montesano<br />
sulla Marcellana, Ogliastro<br />
Cilento, Orria, Padula, Perdifumo,<br />
Perito, Pollica, Prignano,<br />
Roccadaspide, Rutino,<br />
San Mauro La Bruca , Santa<br />
Marina, Sant’Angelo a Fasanella,<br />
Serramezzana, Sessa<br />
Cilento, Sicignano degli<br />
Alburni, Tortorella, Trentinata,<br />
Vallo della Lucania, Vibonati.<br />
nire di frontiera.<br />
Viene quasi da pensare che il riscatto<br />
della terra cilentana e della sua<br />
gente,vissuto sempre nei nostri sogni,<br />
trovi, in un piccolo centro agricolo dell’entroterra,<br />
l’esempio di unità di<br />
intenti e la giusta dimensione nella<br />
cultura, nell’arte, nelle tradizioni, con<br />
unico denominatore il Cilento, questa<br />
terra meravigliosa da sempre mortificata<br />
dai masnadieri della politica che<br />
hanno sempre raccolto messi di consensi<br />
elettorali, rivelatisi poi inutili se<br />
non dannosi, per una ingenua comunità<br />
che non ha saputo mai essere<br />
compatta nella ribellione e nel dissenso,<br />
debolezza che ha sbarrato il sentiero<br />
verso l’auspicata autonomia.<br />
Corrado Lucibello
cronache cilentane primo piano<br />
2<br />
aprile <strong>2011</strong><br />
1977: l’anno in cui furono “allargati” i confini del Cilento<br />
Forse non motivazioni storiche, ma certamente la consapevolezza che bisogna presentarsi agli<br />
altri con la mappa di un vasto comprensorio. Quei confini ora costituiscono il territorio del<br />
Parco Nazionale del Cilento. Il ruolo del consorzio comprensoriale delle Pro Loco del Cilento.<br />
Siamo nel 1977, tra le tante iniziative<br />
dell’epoca per il rilancio del Cilento,<br />
merita di essere ricordata una riunione,<br />
dopo tante altre di preparazione,<br />
tenutasi a Caggiano. In un paese<br />
che separa la Campania della Basilicata<br />
, studiosi del territorio, imprenditori,<br />
rappresentanti degli Enti Locali,<br />
rappresentanti delle associazioni,<br />
componenti delle Pro Loco , arrivano<br />
ad una conclusione: “ Se vogliamo lo<br />
sviluppo dei nostri paesi, se vogliamo<br />
inserirci in circuito turistico nazionale<br />
ed internazionale, dobbiamo presentarsi<br />
con mappa allargata. In altre<br />
parole il campanilismo deve cedere il<br />
posto a nuove visioni “.<br />
E tutto sommato arriva anche il<br />
parere favorevole degli storici. Il ruolo<br />
svolto dal dott. Pietro Ebner, di Ceraso<br />
e dal dott. Gaetano Lamattina di<br />
Caggiano appare di fondamentale<br />
importanza. “ Sì, si può affermare che<br />
i confini del Cilento partono dal Sele a<br />
nord , ma possono benissimo arrivare<br />
, a Sud, ai confini con la Basilicata,<br />
includendo quindi anche il Vallo di<br />
Diano. “<br />
In altre parole il Cilento ed il Vallo<br />
di Diano si presentano uniti. Allora il<br />
Con una manifestazione solenne,<br />
aperta dalla seduta di Consiglio<br />
Comunale convocato per la prima volta<br />
nella storia locale in piazza Plebiscito,<br />
l’amministrazione civica guidata<br />
dal Sindaco Antonio Peluso, ha aperto<br />
il ciclo di iniziative programmate per<br />
tutto l’arco dell’anno, in onore del<br />
150° anniversario dell’Unità d’Italia.<br />
Primo atto ufficiale, il pomeriggio del<br />
17 marzo, è stata la proclamazione<br />
del neonato Comitato del Centocinquantesimo<br />
costituito oltre che dall’amministrazione<br />
comunale anche<br />
dai rappresentanti della società civile<br />
e del mondo dell’associazionismo<br />
1977 costituisce solo una data storica<br />
? Niente affatto. Costituisce una<br />
realtà. Perché successivamente ,<br />
quando è sorto il Parco Nazionale , i<br />
confini inseriti sono proprio quelli<br />
suggeriti nell’incontro di Caggiano.<br />
Oggi il Parco si chiama “ Parco nazionale<br />
del Cilento e Vallo di Diano” ed i<br />
confini partono dal Sele ed arrivano<br />
all’ingresso della Basilicata.<br />
E affrontando questo argomento<br />
troviamo la gioia di un grande promotore<br />
di questa intuizione, Gennaro<br />
Greco. Ma quale fu la molla che spinse<br />
l’allora presidente della Pro Loco di<br />
Acea ad adoperarsi per “ allargare” i<br />
confini ?<br />
“ L’esperienza fatta durante alcune<br />
partecipazioni a fiere turistiche, ed<br />
in modo particolare la partecipazione<br />
alla Fiera di Monaco di Baviera. Presentarsi<br />
come Palinuro o come Ascea<br />
non aveva effetti concreti. Raccogliemmo<br />
l’imput di presentarsi come<br />
un comprensorio che potesse offrire ,<br />
oltre al mare, al paesaggio, la storia,<br />
la cultura, anche la ricettività. In altre<br />
parole- precisa Gennaro Greco – bisognava<br />
presentarsi con un bigliettino<br />
da visita in cui , nel territorio, si offrivano<br />
moltissimi posti letto”.<br />
E così la prima idea , considerato<br />
che in quel periodo era inutile sperare<br />
locale. In piazza Plebiscito, nel cuore<br />
del centro storico, Consiglio Comunale<br />
e successiva scopritura della targa<br />
a ricordo dell’evento nel vicolo di Via<br />
Unità Italiana. A seguire un convegno<br />
organizzato su iniziativa dell’Università<br />
Popolare “Sabino Peluso” presso<br />
l’antichissima cappella della millenaria<br />
Arciconfraternita di Maria Santissima<br />
delle Neve per presentare due<br />
distinti volumi sul tema del patriottismo<br />
e delle lotte risorgimentali. I due<br />
testi: “Prima che altro silenzio entri<br />
negli occhi” di Ubaldo Baldi e “Storia<br />
di antifascisti torrachesi 1926/1943”<br />
di G. Santoro sono stati introdotti dal-<br />
nella promozione degli Enti Locali, di<br />
unire tutte le Pro Loco del territorio.<br />
Sorse così il Consorzio comprensoriale<br />
delle Pro Loco del Cilento, che provvide<br />
a dare alla stampa il primo vero “<br />
manifesto” pubblicitario della zona,<br />
ovvero la cartina<br />
“ Vacanze nel<br />
Cilento”. Escono<br />
dalla rotativa<br />
ottantamila<br />
copie, di cui<br />
30.000 inviate<br />
all’ENIT di Roma<br />
e diffuse in varie<br />
località del mondo<br />
grazie all’impegno<br />
di un<br />
cilentano che<br />
insegnava all’università<br />
di Perugia<br />
, ma che era<br />
in contatto con<br />
l’ENIT, il prof. Felice Vertullo, originario<br />
di Laurino.<br />
Certo questo lavoro di promozione<br />
non ebbe subito gli effetti sperati ,<br />
anche perché- precisa Gennaro Greco-<br />
gli ostacoli a far “ girare” il nome<br />
del Cilento arrivarono proprio da altre<br />
zone della Campania. Una sorta di<br />
boicottaggio per “gelosia” turistica.<br />
Tanto è vero che la cartina del Cilen-<br />
lo storico locale prof. Felice Fusco alla<br />
presenza degli autori. Questo solo l’inizio.<br />
Il 20 marzo è stata la volta della<br />
“Maratona dell’Unità d’Italia” evento<br />
organizzato dalla Prefettura di Salerno<br />
con la seconda tappa della gara<br />
podistica nazionale, non agonistica,<br />
che sarà ospitata dall’Amministrazione<br />
locale che ne curerà l’arrivo e la<br />
successiva ripartenza. Un ulteriore ed<br />
importante evento ha visto protagonista<br />
l’intera comunità locale che attraverso<br />
una delegazione di studenti,<br />
amministratori locali e cittadini ha<br />
partecipato il 2 aprile ad un importantissimo<br />
scambio culturale promosso<br />
to, in qualche Fiera all’Estero trovava<br />
posto nello Stend Italia e non in quella<br />
della Campania. Ma anche a Salerno<br />
non è che ci fu amore a prima<br />
vista. Solo successivamente l’Ente del<br />
Turismo incominciò a stampare ogni<br />
anno 20.000 copie della cartina “<br />
Vacanze nel Cilento”.<br />
“ Ma va fatta una doverosa precisazione-afferma<br />
l’ideatore del Consorzio<br />
delle Pro Loco e tenace<br />
Assertore della utilità dell’allargamento<br />
, Gennaro Greco-che non ci<br />
furono solo perplessità per il Vallo di<br />
Diano , ma anche per la zona che va<br />
da Agropoli a Capaccio. Ma oggi<br />
abbiamo avuto la grande soddisfazione<br />
da parte del Vescovo Favale che<br />
ha fortemente voluto che il quadro<br />
della Madonna con la scritta Benvenuti<br />
nel Cilento terra di Maria, sia stato<br />
collocato a Ponte Barizzo non solo<br />
perché là hanno inizio i confini della<br />
Diocesi di Vallo, ma anche perché a<br />
Nord quelli era i confini da noi indicati<br />
come porta d’ingresso al Cilento”.<br />
Nelle foto, Gennaro Greco, all’epoca<br />
presidente del consorzio delle Pro-<br />
Loco del Cilento; il rimpianto dott.<br />
Pietro Ebner (nella foto in alto) ed un<br />
gruppo di studiosi attorno al tavolo<br />
per definire i reali confini del Cilento.<br />
Sanza<br />
Convocato il Consiglio Comunale in piazza Plebiscito<br />
per dare avvio ai festeggiamenti per l’Unità d’Italia<br />
dal Comune di Mordano, in provincia<br />
di Bologna, dal tema: 1861- <strong>2011</strong><br />
“l’Europa se desta” Italia-Ungheria-<br />
Austria una storia in comune. 150<br />
anni dopo, i Comuni di Mordano,<br />
Mezohegyes, Sanza, a confronto per<br />
un’Europa unita. Insomma ha preso il<br />
via un articolato programma di eventi<br />
che seguirà durante tutto il corso dell’anno<br />
e che avrà il suo momento più<br />
importante il prossimo 2 luglio quando<br />
nella ricorrenza della tragica fine<br />
della “Spedizione di Sapri” sarà organizzata<br />
una giornata a ricordo dell’evento.<br />
Lorenzo Peluso
aprile <strong>2011</strong><br />
Unione dei Comuni “Valle dell’Alento”<br />
Si è insediata l’Unione dei Comuni<br />
“Valle dell’Alento”. Nella sala comunale<br />
in piazza Sant’Antonio a Omignano<br />
Scalo sono stati compiuti gli<br />
adempimenti formali per dare vita a<br />
quella che dagli stessi sindaci coinvolti<br />
è stata definita “…una svolta storica<br />
per il Cilento”. Il presidente, per il<br />
primo anno visto che tutti avranno<br />
pari dignità e ricopriranno a turno la<br />
carica, è il primo cittadino di Omignano<br />
Emanuele Giancarlo Malatesta.<br />
“Ci metteremo subito a lavoro – ha<br />
affermato Malatesta – per gestire<br />
insieme la raccolta e il conferimento<br />
dei rifiuti solidi urbani, il trasporto<br />
scolastico, la vigilanza urbana e quella<br />
ambientale, la lotta al randagismo<br />
e un occhio di riguardo sarà riservato<br />
alla programmazione intercomunale<br />
in campo urbanistico. Lo scopo con il<br />
quale siamo nati è quello di una<br />
VIII edizione di Miss Parco <strong>2011</strong><br />
Nella foto: Mary Manna di Cardile Miss Parco 2010<br />
E‘ partita la macchina organizzativa<br />
della VIII edizione del Concorso di<br />
bellezza `Miss Parco del Cilento e Vallo<br />
di Diano´. La manifestazione, ideata<br />
e promossa sull´intero territorio del<br />
Parco da Lino Miraldi è, sotto certi<br />
aspetti, diversa nel suo genere dagli<br />
altri concorsi che , durante il periodo<br />
estivo si svolgono nella provincia di<br />
Salerno. L´ideatore a proposito ci<br />
spiega: "Gli obiettivi della manifestazione<br />
sono quelli di sviluppare la<br />
conoscenza del Parco e dei suoi centri<br />
storici, valorizzare l´artigianato locale<br />
e raccontare il territorio attraverso le<br />
sue bellezze, le sue<br />
tradizioni, la sua cultura dal punto<br />
di vista di chi il territorio lo vive,dando<br />
voce ai cittadini di ogni singolo<br />
paese attraversato dalla manifestazione<br />
stessa, con lo scopo di riportare<br />
alla luce suoni, profumi e piccoli scor-<br />
gestione duratura dell’esistente, ma<br />
con l’occhio rivolto al futuro e soprattutto<br />
a un ente che non limiti l’autonomia<br />
dei singoli paesi ma che rafforzi<br />
la coesione tra territori omogenei<br />
che fino a oggi forse hanno lavorato<br />
poco insieme”. All’Unione, la cui<br />
giunta sarà composta dai primi cittadini<br />
dei paesi aderenti, prendono parte<br />
oltre il Comune di Omignano,<br />
ci di vita quotidiana"; il Concorso che<br />
si svolgerà nei mesi di luglio ed agosto<br />
rappresenterà l´evoluzione non<br />
ripetitiva ma aggiornata di un evento<br />
che, negli<br />
ultimi sette anni, ha riscosso notevoli<br />
consensi e, quindi, incoraggiamenti<br />
a proseguire anche negli anni<br />
futuri. Il Concorso nato da una mia<br />
idea -spiega Lino Miraldi - nell`estate<br />
del 2004, a tre anni dalla vittoria a<br />
Miss Italia di Daniela Ferolla, tipica<br />
ragazza cilentana per raccontare il<br />
territorio del Parco Nazionale del<br />
Cilento e Vallo di Diano, ha sin<br />
dall`inizio riconosciuto tra isuoi obiettivi:<br />
il lancio di volti nuovi per il cinema,<br />
la moda, la pubblicità; "lo scopo<br />
della mia manifestazione- sottolinea il<br />
Patron - è quello di dare alle ragazze<br />
del Cilento e del Vallo di Diano una<br />
certa visibilità, visto che il nostro territorio,<br />
per motivi soprattutto geografici,<br />
è un po`<br />
tagliato fuori da quello che accade<br />
a Roma e a Milano. A tal proposito<br />
non è casuale il fatto che sia nato<br />
proprio nel Cilento, una terra di tante<br />
contraddizioni, con l`esigenza particolare<br />
di realizzare un Concorso di bellezza<br />
che non fosse fine a se stesso,<br />
Castelnuovo Cilento con Eros Lamaida,<br />
Gioi con Andrea Salati, Moio della<br />
Civitella con Antonio Gnarra, Orria<br />
con Mario Maio, Perito con Edmondo<br />
Lava, Salento con Angelo De Marco,<br />
Sessa Cilento con Aldo Niglio e Stella<br />
Cilento Antonio Radano. La vicepresidenza<br />
dell’Ente è stata destinata al<br />
sindaco di Sessa Cilento Aldo Niglio,<br />
mentre presidente del consiglio è stato<br />
eletto il consigliere comunale di<br />
Stella Cilento Giusepe Bianco che ha<br />
posto l’accento su come “…l’Unione<br />
è un passo importante per le nostre<br />
comunità perché grazie alla condivisione<br />
dei servizi essenziali i cittadini<br />
interessati possono avere migliori<br />
opportunità di vivibilità quotidiana,<br />
ma con una tassazione meno esosa<br />
rispetto a quella che fino a oggi i singoli<br />
comuni hanno dovuto imporre<br />
per rientrare nelle spese sostenute”.<br />
ma bensì il punto d`incontro tra le<br />
Aziende che operano nel campo della<br />
moda e della cosmesi e la ragazza<br />
della porta accanto che insegue il<br />
sogno di diventare una modella affermata<br />
e, poi, quotidianamente, le<br />
Aziende locali che investono enormi<br />
budget nella realizzazione delle loro<br />
campagne pubblicitarie devono cercare<br />
in altri segmenti di mercato le<br />
modelle che fanno al loro caso." Inoltre<br />
- aggiunge Miraldi- mancava un<br />
evento che potesse magicamente<br />
congiungere il territorio del Cilento e<br />
quello del Vallo di Diano, due culle di<br />
civiltà e di pensiero, un ambiente in<br />
cui si respira aria di mito, di cultura,<br />
di filosofia. Se nel Cilento nasceva la<br />
filosofia di Parmenide, il filosofo<br />
dell´essere, padre fondatore della<br />
scuola eleatica, nel Vallo di Diano la<br />
Certosa di Padula resta il punto di<br />
riferimento da tutelare e valorizzare;<br />
il Cilento e il Vallo di Diano, non solo<br />
come vertici culturali, ma come punti<br />
che si collegano alle realtà umane,<br />
politiche e sociali di due territori, nonché<br />
di una Regione difficile, eternamente<br />
sospesa tra la voglia di rinnovarsi<br />
e le paure del suo presente.<br />
1991- <strong>2011</strong><br />
20 ANNI DI VIAGGI CULTURALI<br />
PER I LETTORI DI CRONACHE CILENTANE<br />
In occasione dei venti anni di viaggi culturali promossi da <strong>Cronache</strong> Cilenane , in collaborazione<br />
le con le agenzie di viaggio, per i propri lettori , vengono proposti tre interessanti itinerari<br />
in fase di programmazione. Il primo all’inizio di giugno di gg. 5. Il secondo all’Estero di<br />
gg. 7 all’inizio di settembre. Il terzo di due giorni all’inizio di Ottobre.<br />
I lettori interessati possono già chiedere il programma a <strong>Cronache</strong> <strong>Cilentane</strong> – Via Ponte<br />
84068 PIOPPI (SA) oppure telefonando al n. 0974 905046<br />
cronache cilentane attualità<br />
3
cronache cilentane iniziative<br />
4<br />
aprile <strong>2011</strong><br />
I Periodici del 1861 esposti alla Certosa di Padula<br />
La Soprintendenza BAP di Salerno espone per la prima volta<br />
al pubblico alcuni giornali del secolo scorso<br />
L’esposizione dal titolo: “VERSO<br />
L’UNITA’ D’ITALIA IN CERTOSA, allestita<br />
in occasione delle celebrazioni<br />
del 150° anniversario della proclamazione<br />
dell’Unità d’Italia nella saletta<br />
dell’appartamento del Priore della<br />
Certosa di Padula, resterà aperta al<br />
pubblico fino al 31 maggio <strong>2011</strong>. L’iniziativa<br />
a cura della Soprintendenza<br />
BAP di Salerno e Avellino, diretta da<br />
Gennaro Miccio.<br />
Per la prima volta sono stati esposti<br />
al pubblico alcuni periodici dell’anno<br />
1861, conservati e ritrovati tra i<br />
volumi del patrimonio librario sopravvissuto<br />
in Certosa. I giornali facevano<br />
sicuramente parte della piccola “emeroteca”<br />
dell’Ordine certosino padulese<br />
che in quegli anni occupava ancora<br />
stabilmente il Monastero (ivi reinsediatosi<br />
dopo il Concordato del 1818,<br />
seppure in uno stato di grande decadenza,<br />
dovuto alle espropriazioni del<br />
precedente decennio francese).<br />
Si tratta di due testate giornalistiche<br />
di orientamento dichiaratamente<br />
cattolico e clericale, che pervenivano<br />
regolarmente in Certosa, pro-<br />
Cinquantasette alberi sono stati<br />
piantati per altrettanti bambini nati<br />
nel 2010. E' diventato ormai un<br />
appuntamento atteso e consolidato<br />
quello con “Un albero per ogni nato”,<br />
l'iniziativa introdotta per ricordare<br />
con un albero ogni bambino che viene<br />
al mondo in una famiglia del Comune<br />
di Castellabate. Ogni albero porterà il<br />
nome di uno dei bambini nati nel corso<br />
dello scorso anno.<br />
Sabato 19 marzo, è stata festa doppia<br />
per i papà dei nati nel 2010, che<br />
con le famiglie hanno partecipato alla<br />
festa di accoglienza per i neonati del-<br />
babilmente tramite abbonamento<br />
postale, con cadenza bisettimanale<br />
poichè le uscite erano fissate nei giorni<br />
di mercoledi’ e sabato. Pochi sono<br />
i numeri sopravvissuti de L’Aurora:<br />
Giornale Religioso politico; consi-<br />
l'ultimo anno nella sala convegni di<br />
Villa Matarazzo a Santa Maria.<br />
Durante la cerimonia, il sindaco<br />
Costabile Maurano ha consegnato ai<br />
genitori la pergamena che attesta la<br />
messa a dimora di un albero a nome<br />
del figlioletto, e la foto che indica la<br />
località in cui l'albero è stato piantato.<br />
Quest'anno i 57 alberi sono stati<br />
messi a dimora tutti nel bosco in località<br />
Piano Melaino. Inoltre la Bcc dei<br />
Comuni cilentani ha donato alle famiglie<br />
dei bimbi un libretto di risparmio<br />
a nome del piccolo con la cifra simbolica<br />
di 30 euro. L'appuntamento con<br />
stenti, invece, quelli de L’Unità Cattolica:<br />
Foglio periodico religioso, fondato<br />
a Torino proprio nel 1861 da<br />
Don Giacomo Margotti, il quale, reduce<br />
dalla precedente esperienza con<br />
L’Armonia, intese, con la direzione del<br />
“Un albero per ogni nato” si rinnova<br />
ormai da anni nel Comune di Castellabate.<br />
Dal 2001 ad oggi sono 604 i<br />
bambini venuti al mondo che hanno<br />
una piantina con il proprio nome.<br />
Alberelli autoctoni tra piante lacustri,<br />
pini d’Aleppo, tamerici e lecci, tutti<br />
caratteristici della vegetazione mediterranea<br />
I genitori e il bimbo, in futuro,<br />
potranno riconoscere l'albero ed<br />
occuparsene, grazie ad una targhetta<br />
con il nome del piccolo agganciata su<br />
un palo accanto all'albero. Molti genitori,<br />
in questi anni, hanno assunto<br />
come impegno la cura della piantina<br />
nuovo giornale fare propria la protesta<br />
cattolica, ponendolo come organo<br />
nazionale di stampa del cattolicesimo<br />
papale.<br />
Le riviste riecheggiano pienamente<br />
il problematico passaggio degli avvenimenti<br />
politici in atto: l’affermazione<br />
politico-sociale della nuova ideologia<br />
liberale, la criticità dei rapporti fra<br />
Chiesa e Stato, i problemi della compagine<br />
ecclesiale e, soprattutto, l’ansia<br />
per la conservazione degli Ordini<br />
Religiosi in Italia. L’iniziativa è curata<br />
dalla dott.ssa Eufemia Baratta<br />
Ulteriori informazioni sul sito web<br />
della Soprintendenza BAP di Salerno e<br />
Avellino www.ambientesa.beniculturali.it<br />
/ info 089 2573241 / FAX 089<br />
318120 Michele Faiella (Ufficio<br />
Stampa) e mail: sbapsa.stampa@beniculturali.it<br />
- Per<br />
approfondimenti:I luoghi e gli eventi<br />
www.beniculturali.it - Numero verde<br />
800 99 11 99 - Il MiBAC è anche su<br />
Youtube, Facebook e Twitter<br />
Castellabate: un albero per ogni nato<br />
L'amministrazione comunale festeggia i nati nel 2010<br />
Sanza – sarà il Prefetto di Salerno,<br />
Sabatino Marchione, a dare il via alla<br />
terza tappa della maratona dell’unità<br />
d’Italia che partirà d’innanzi il Cippo<br />
di Pisacane, posto lungo la Statale<br />
517, a poche centinaia di metri dal<br />
centro urbano, domenica 27 marzo<br />
alle ore 10,00. La terza tappa che<br />
vedrà il suo traguardo a Padula, con<br />
una lunghezza di circa venti chilometri,<br />
attraverserà anche il centro abitato<br />
di Buonabitacolo per giungere al<br />
Sacrario dei Trecento intorno alle ore<br />
12,30. Dopo la partenza dei corridori<br />
il Prefetto si intratterrà nel comune ai<br />
piedi del Cervati, ospite del Sindaco<br />
Antonio Peluso e dell’amministrazione<br />
civica, per incontrare i cittadini di<br />
Sanza e discutere di uno degli eventi<br />
maggiormente caratterizzanti del<br />
Risorgimento italiano, la Spedizione<br />
dei trecento, appunto. Successivamente<br />
lo stesso Prefetto, accompa-<br />
Il Prefetto Sabatino<br />
Marchione a Sanza per la<br />
terza Tappa della maratona<br />
dell’Unità d’Italia<br />
gnato dagli amministratori locali raggiungerà<br />
Padula per l’arrivo dei<br />
maratoneti nella cittadina che segno<br />
la fine della Spedizione di Sapri e<br />
dove, a testimonianza, si trova presso<br />
la Chiesa dell’Annunziata il Sacrario<br />
che ospita le spoglie mortali dei<br />
valorosi che il giorno primo luglio del<br />
1857 in un duro scontro a fuoco con i<br />
gendarmi borbonici persero la vita. A<br />
Sanza, il giorno successivo, la mattina<br />
del 2 luglio, gli scampati all’eccidio<br />
di Padula si scontrarono con le<br />
guardie urbane ed in un conflitto a<br />
fuoco persero la vita ventisette valorosi<br />
patrioti e tra questi l’eroe Pisacane.<br />
Una pagina di storia dolorosa ed<br />
importante per il percorso di unificazione<br />
nazionale che vide, in quei<br />
giorni, protagoniste, loro malgrado,<br />
che porta il nome di loro figlio, innaffiandola<br />
e facendo in modo che cresca<br />
bene.<br />
«Ogni nuova pianta simbolizza una<br />
vita che nasce e cresce. – ha commentato<br />
il sindaco Costabile Maurano<br />
– L'iniziativa, al di là del valore simbolico,<br />
vuole essere anche da stimolo<br />
per le nuove generazioni e le loro<br />
famiglie ad amare e proteggere la<br />
splendida natura che, insieme al<br />
patrimonio storico, rende unico il paese<br />
in cui devono sentirsi fieri di vivere».<br />
Paola Desiderio<br />
le comunità cilentane. La Maratona a<br />
tappe, partita lo scorso 17 marzo da<br />
San Giovanni a Piro, toccherà tutti i<br />
comuni protagonisti degli eventi<br />
risorgimentali salernitani che portarono<br />
all’avvento dello Stato Italiano.<br />
Dopo la tappa di domenica 27 marzo,<br />
il due aprile la tappa Padula-<br />
Auletta, passando per Sala Consilina,<br />
Atena Lucana, Polla e Caggiano; il 10<br />
aprile ad Eboli la Maratona agonistica<br />
a circuito di 10 km “Ebolitaliani”;<br />
il 16 aprile sempre ad Eboli con la<br />
maratonina non competitiva di 2 km<br />
ed una gara di Salto con l’asta. La<br />
conclusione il prossimo 17 aprile con<br />
la tappa Eboli, Battipaglia, Bellizzi,<br />
Pontecagnano, Salerno. Una bella<br />
manifestazione con un unico filo conduttore:<br />
celebrare i 150 anni dell’Unità<br />
d’Italia nei comuni del salernitano<br />
protagonisti degli eventi risorgimentali.
I Sindaci del Vallo di Diano abbandonano<br />
le fasce tricolore davanti all’Ospedale di Polla<br />
I 19 sindaci del Vallo di Diano<br />
hanno "depositato" le fasce tricolore<br />
davanti alla sede dell'ospedale di<br />
Polla come gesto simbolico per definire<br />
la "resa" delle istituzioni locali<br />
"alle inefficienze della direzione<br />
sanitaria e del distretto di Sala Consilina",<br />
e annunciano che "se non si<br />
avranno risposte concrete dalla<br />
Regione e dei vertici sanitari", in<br />
particolare sulla carenza degli organici,<br />
a breve consegneranno le fasce<br />
e i mandati al Prefetto di Salerno.<br />
La "deposizione" delle fasce si è<br />
svolta il 29 marzo, nel corso della<br />
manifestazione pubblica svoltasi a<br />
Polla ed hanno invitato i cittadini,<br />
gli amministratori, i medici e il personale<br />
sanitario del Vallo di Diano a<br />
partecipare alla protesta "per inviare<br />
un segnale forte del nostro disagio",<br />
ha spiegato il sindaco di<br />
Sant'Arsenio, Nicola Pica.<br />
È proseguita per alcuni giorni l'occupazione<br />
della direzione sanitaria<br />
dell'ospedale. I sindaci hanno poi<br />
inviato una lettera al commissario<br />
straordinario dell'Asl di Salerno, per<br />
denunciare la carenza di personale<br />
nelle strutture sanitarie di Polla e<br />
Sant'Arsenio, la diminuzione o la<br />
soppressione delle prestazioni specialistiche<br />
ambulatoriali e l'aumento<br />
dei tempi di attesa delle prenotazioni.<br />
"La goccia che ha fatto traboccare<br />
il vaso - hanno evidenziato i sindaci<br />
- è stata la mancanza di gasolio<br />
nei serbatoi degli impianti di<br />
riscaldamento degli ospedali, sulla<br />
quale non si poteva passare oltre". I<br />
primi cittadini non escludono azioni<br />
"più eclatanti", prima fra tutte la<br />
consegna dei mandati al prefetto di<br />
Salerno.<br />
aprile <strong>2011</strong><br />
Caprioli<br />
Anche nel Cilento si fa cultura<br />
Anche nel Cilento ci sono grandi<br />
menti. Quando mettono insieme le<br />
loro genialità ecco che ti compare la<br />
magia di un evento. E’ successo a<br />
Caprioli, splendida frazione di Pisciotta,<br />
dove una cilentana di adozione,<br />
Lara Formai, scrive in vernacolo “I<br />
Promessi Sposi nel Cilento”, riproponendo<br />
tradizioni e detti di un tempo<br />
quasi dimenticato nella cornice di un<br />
momento solenne e di altissima<br />
valenza storica, che deve renderci<br />
solo orgogliosi, qual è l’Unità d’Italia<br />
e ne cura anche la scenografia;dove<br />
la regia di Aniello Fiorillo, attenta ai<br />
particolari, lavorando capillarmente<br />
sulla sensibilità degli attori che pur<br />
essendo dei dilettanti ha inculcato<br />
loro mentalità da professionisti e<br />
facendo tesoro di tante esperienze<br />
accumulate negli anni precedenti;<br />
dove l’estro e l’inventiva del maestro<br />
Claudio Mautone che ha scritto le<br />
musiche sempre sui testi di Lara Formai<br />
eseguiti dalla classe della piani-<br />
LETTERA DEI SINDACI AL<br />
COMMISSARIO STRAORDI-<br />
NARIO ASL SALERNO<br />
I sindaci del Vallo di Diano dicono<br />
basta al depauperamento di risorse<br />
umane ed economiche che la struttura<br />
ospedaliera di Polla-Sant’Arsenio<br />
sta subendo da tempo.<br />
I nostri cittadini, negli ultimi mesi,<br />
devono patire continui disservizi<br />
causati sia dalla carenza di personale<br />
medico e paramedico sia dalla<br />
inadeguata organizzazione posta in<br />
essere dalla Direzione Sanitaria.<br />
Siamo al colmo. Per fare soltanto<br />
qualche esempio su come viene<br />
gestita la macchina sanitaria ospedaliera<br />
valdianese, basta dire che<br />
all'ospedale ”Luigi Curto” di Polla,<br />
da almeno un decennio, non si fanno<br />
nuove assunzioni. E quanti, sia<br />
sta Paola Fazio, parlare di fascino e di<br />
incanto diventa semplice e naturale.<br />
La rappresentazione teatrale, ma parlare<br />
di musical è altrettanto appropriato,<br />
si è svolta presso “La Grotta”<br />
di Caprioli, incantando critica e pubblico.<br />
I protagonisti di questo evento<br />
fra i medici sia fra gli infermieri,<br />
vanno in pensione o sono trasferiti<br />
di ufficio o su loro richiesta presso<br />
altri nosocomi, non vengono rimpiazzati.<br />
Succede così che l'organico<br />
medico e paramedico risulta essere<br />
sempre più carente, cosa che rende<br />
quanto mai difficoltoso organizzare<br />
i normali turni di servizio e la pronta<br />
disponibilità. Allo stato, infatti,<br />
mancano circa quaranta medici ed<br />
altrettanti infermieri rispetto all'organico<br />
previsto.<br />
La conseguenza di tutto ciò è che<br />
non si possono organizzare i turni di<br />
servizio nei diversi reparti, ci sono<br />
difficoltà per la composizione di<br />
equipe mediche per le sedute operatorie,<br />
sono diminuite o soppresse<br />
le prestazioni specialistiche ambulatoriali<br />
di oltre il 50%, sono aumentati<br />
i tempi di attesa delle prenotazioni,<br />
la turnazione notturna è assi-<br />
culturale, riuniti sotto il nome di compagnia<br />
amatoriale “Amici di Caprioli”sono<br />
stati:Alessia Duilio che ha<br />
interpretato Lucia, Vito D’Alessandro<br />
(Renzo),Assunta Saullo (Agnese),<br />
Sofia Saullo (Concetta la Perpetua),<br />
Carmine D’Angelo (Don Peppino),<br />
curata con l’utilizzo di medici esterni<br />
(ognuno costa 720 euro a turno<br />
di 12 ore), si registra una sempre<br />
più continua mobilità passiva verso<br />
altre strutture. E, come se tutto ciò<br />
non bastasse, si continuano a concedere<br />
nulla osta alle numerose<br />
richieste di trasferimento presso<br />
altri plessi ospedalieri provinciali da<br />
parte di sanitari operanti nei nosocomi<br />
valdianesi.<br />
Vogliamo, infine, ricordare che il<br />
nostro presidio ospedaliero è al servizio<br />
di un vasto bacino di utenza,<br />
che va dal Vallo di Diano alla Bassa<br />
Valle del Tanagro, cui sono da<br />
aggiungere i pazienti provenienti<br />
dalle aree limitrofe della Basilicata<br />
(Val d'Agri, in particolare), per una<br />
popolazione complessiva di oltre<br />
80.000 unità. Ciò senza contare la<br />
sua posizione strategica, ubicato<br />
com'è a qualche centinaio di metri<br />
dallo svincolo dell'A3.<br />
Senza medici, senza infermieri,<br />
senza farmaci, senza strumentazioni<br />
non si può garantire il diritto alla<br />
salute dei cittadini del Vallo di Diano.<br />
Queste sono soltanto alcune<br />
delle motivazioni per le quali abbiamo<br />
deciso di occupare ad oltranza<br />
l’ospedale di Polla. La nostra protesta<br />
continuerà sino a quando non<br />
saranno firmati i decreti di assegnazione<br />
di nuovi medici dell’area<br />
medica e di quella chirurgica al<br />
nostro ospedale. Questa volta non ci<br />
accontenteremo di semplici promesse<br />
verbali. Vogliamo fatti e non<br />
parole. Lasceremo l’ospedale soltanto<br />
quando avremo la certezza di<br />
poter garantire ai cittadini il sacrosanto<br />
diritto alla salute.<br />
I sindaci del Vallo di Diano<br />
Umberto Mautone (Fattore), Antonio<br />
Tancredi (Don Romualdo),Maurizio<br />
Scarpati (Don Michele), Mauro Carmelo<br />
(amico Mauro), Luigi Saullo<br />
(amico Gigi), Silver Mautone (amico<br />
Aniello), Marta Mautone (amica Filomena),<br />
Chiara Audino (amica Maria),<br />
Angela Cusati (Isabella),Maria Teresa<br />
Valiante (Donna Maria), Felica Mautone<br />
(Lupo di Cuccaro),Anna Tambasco<br />
(Nannina), Domenico D’Angelo<br />
(Egidio),Antonio Mautone<br />
(Nicola),Stefano Greco (Zi Monaco),<br />
Adriana Delli Santi (Suor<br />
Gertrude),Paola Della valle, Simona<br />
Delli Santi, Mariasofia Fiorillo, Carmela<br />
Carro,Gerardina D’Angelo, Elisa<br />
Audino, Carmela Saullo, Anna Iannuzzi,<br />
Sofia Tambasco e Jessica Ottati<br />
(Suore), Claudio Cirillo (Cumpà Menico),<br />
Raffaele Greco (Cumpà Antonio),<br />
e con la partecipazione dei piccoli<br />
Antonio D’Alessandro, Daniele Greco,<br />
Luca Greco e Gaetano Mautone.<br />
Nicola De Feo<br />
cronache cilentane prospettive<br />
5
cronache cilentane promozioni<br />
6<br />
aprile <strong>2011</strong><br />
Vallo della Lucania<br />
Si è chiusa con 10mila visitatori la Mostra-scambio<br />
di auto, moto e ricambi d’epoca<br />
Si è chiusa con circa diecimila visitatori<br />
la Mostra scambio di auto,<br />
moto e ricambi d’epoca”, di scena nel<br />
weekend (19 e 20 marzo) nell’area<br />
espositiva di Vallo della Lucania (SA).<br />
Un successo che supera perfino l’ottimo<br />
risultato ottenuto nella scorsa edizione,<br />
con ingressi dalle prime ore del<br />
mattino fino al termine dell’orario di<br />
apertura. La giornata conclusiva di<br />
oggi (20 marzo), in particolare, è stata<br />
da record, con una fila continua di<br />
auto all’ingresso del centro artigianale<br />
e i parcheggi esauriti.<br />
Soddisfatti gli organizzatori dell’evento<br />
che si è svolto sotto l’egida del<br />
Comune di Vallo della Lucania, l’associazione<br />
Auto revival club di Orria e<br />
Fiere di Vallo, per lo straordinario gradimento<br />
ottenuto dalla rassegna che,<br />
alla quinta edizione, si è guadagnata<br />
un posto di rilevo tra le manifestazioni<br />
di settore. I visitatori, in effetti,<br />
sono arrivati da tutte le regioni del<br />
Centro-Sud, perfino Lazio, Puglia e<br />
Sicilia. Tutti in cerca di accessori rari e<br />
ricambi introvabili per i loro motori<br />
d’epoca. E la manifestazione, forte di<br />
oltre 200 espositori dislocati in 6mila<br />
metri quadri coperti e 3mila esterni,<br />
con al suo interno lo stand istituzionale<br />
dell’Asi (Automotoclub storico<br />
italiano), ha risposto appieno alle<br />
aspettative.<br />
Nella prima giornata della Mostra<br />
scambio 70 autoveicoli e 38 moto<br />
sono stati sottoposti anche alla verifica<br />
per il rilascio del certificato di identità,<br />
dalla Commissione tecnica dell’Asi.<br />
«Si tratta di un numero di veicoli<br />
molto più alto della media in manifestazioni<br />
simili, a testimonianza del<br />
grande patrimonio motoristico che la<br />
Campania e il Salernitano in partico-<br />
Si è svolta dal 5 marzo all’ 8 marzo<br />
l’ edizione del Carnevale Asceoto<br />
<strong>2011</strong>, con il patrocinio del Comune di<br />
Ascea, in collaborazione con la Pro<br />
loco di Ascea, e l’ organizzazione<br />
curata dall’associazione del carnevale<br />
e delle tradizioni.<br />
Sabato 5 marzo presso Palazzo Ricci<br />
di Ascea Capoluogo la rappresentazione<br />
teatrale Quannu Berta Filava….<br />
Filava pure Vambaredda libero<br />
adattamento tratto da : Finestra<br />
Aperta su Ascea del prof. Antonio<br />
Rizzo, sceneggiata e diretta da Maria<br />
Cardillo ha dato inizio alle manifestazioni.<br />
Domenica 6 marzo in Ascea Marina<br />
la prima sfilata dei carri allegorici<br />
con una moltitudine di mascherine,<br />
sin dalle prime ore del pomeriggio<br />
una folla di turisti ha atteso il corteo<br />
Carnevalesco che partendo dall’aria<br />
archeologica di Velia si è snodato per<br />
tutte le strade di Marina, nell’isola<br />
pedonale del Corso Elea si sono esibiti<br />
gruppi e balli organizzati dalla<br />
scuola di ballo di Carmelo Naro.<br />
Lunedi 7 marzo nei locali della<br />
L’appello dell’Asi: i motori storici sono beni<br />
culturali da tutelare come le opere d’arte<br />
lare custodiscono», spiega Mauro<br />
Pasotti, presidente della commissione<br />
tecnica nazionale moto dell’Automotoclub<br />
storico italiano, che coglie l’occasione<br />
per lanciare un appello.<br />
«Le auto e moto d’epoca sono, a<br />
tutti gli effetti, beni culturali, che<br />
richiedono una maggiore attenzione<br />
da parte di tutti. Lo Stato, in effetti,<br />
ha già previsto che, con l’iscrizione<br />
nel nostro Registro storico nazionale,<br />
i veicoli costruiti da più di 20 anni<br />
possano ottenere l’esenzione dalla<br />
tassa di possesso e polizze assicurative<br />
agevolate, con una spesa molto<br />
contenuta. Ma oggi la priorità deve<br />
discoteca di Bacco elezione della<br />
Miss, Tappa del Concorso Miss Carnevali<br />
d’Italia e d’Europa selezione<br />
di splendide fanciulle Asceote,e<br />
<strong>Cilentane</strong> , con l’aggiudicarsi della<br />
fascia di Miss Carnevale Ascea <strong>2011</strong><br />
da parte di Lucrezia Gruppuso,<br />
essere quella di salvare quanto più<br />
possibile di questo patrimonio motoristico».<br />
«I motivi sono molteplici – prosegue<br />
l’esponente dell’Asi – Restaurando<br />
questi veicoli ci si rende conto che<br />
hanno già alcuni accorgimenti tecnici<br />
propri delle vetture moderne, grazie<br />
all’ingegno di chi le ha progettate e<br />
realizzate. Salvarli significa anche<br />
preservare la memoria storica per le<br />
generazioni future, ora che la plastica<br />
e l’elettronica stanno sostituendo del<br />
tutto la meccanica e il metallo. Difficilmente<br />
le auto di oggi riusciranno a<br />
superare i 20 anni, quelle d’epoca<br />
che in quel di Viareggio nella finale<br />
del 13 marzo è stata incoronata Miss<br />
Carnevali d’Italia.<br />
Gran finale Martedì grasso con la<br />
sfilata di Ascea capoluogo dove una<br />
enorme folla di persone ha fatto da<br />
cornice alla manifestazione finale con<br />
la vittoria del carro numero 8” Berlusconi”.<br />
Una edizione di successo sia<br />
in termini di partecipazione, che qualitativa<br />
dice il Presidente della Pro<br />
loco Giancarlo Avossa, la manifattura<br />
dei carri e le coreografie sono di una<br />
qualità eccelsa ed il numero di carri<br />
nove fa ben sperare sulle potenzialità<br />
di questo Evento che senza dubbio<br />
deve essere momento di riferimento<br />
per un intero territorio.<br />
Un successo per la Pro Loco suggellato<br />
giovedì 17 Marzo con la partecipazione<br />
alla trasmissione di Rai<br />
internazionale “Italia chiama Italia”<br />
dedicata a i nostri emigranti all’estero,<br />
in occasione dei festeggiamenti<br />
dei 150 di Unità d’Italia, dove a rappresentare<br />
l’unità dalle Alpi alla Sicilia,<br />
sono state invitate 20 pro loco in<br />
rappresentanza delle 6000 esistenti<br />
invece, se ben restaurate, funzionano<br />
ancora. C’è poi pure un motivo emozionale:<br />
è quel feeling che si crea tra<br />
il conducente e il suo veicolo d’epoca,<br />
perché il primo sa che bastano le<br />
conoscenze e l’esperienza per poter<br />
intervenire su di esso, senza bisogno<br />
delle sofisticate apparecchiatura da<br />
cui dipende l’efficienza delle auto<br />
moderne».<br />
Grande animatore della mostrascambio<br />
di Vallo della Lucania è l’Auto<br />
revival club di Orria (SA), che con i<br />
suoi circa 1.500 soci rappresenta una<br />
importante realtà associativa del<br />
Mezzogiorno. «Questo evento sta crescendo<br />
ad ogni edizione, sia in termini<br />
di pubblico che qualità degli espositori<br />
– spiega il presidente del club,<br />
Giovanni Botti – In questa quinta edizione<br />
abbiamo registrato un interesse<br />
a livello nazionale, che ha fatto scoprire<br />
a migliaia di visitatori il territorio<br />
del Parco nazionale del Cilento e Vallo<br />
di Diano, con significative ricadute<br />
per un comparto finora poco valorizzato<br />
in questo territorio».<br />
La mostra-scambio è stata anche la<br />
prima rassegna del calendario espositivo<br />
di Vallo della Lucania, al quattordicesimo<br />
anno di attività. «È il miglior<br />
inizio possibile della stagione – spiega<br />
Massimiliano Viviano delle Fiere di<br />
Vallo – Il record di affluenza e l’interesse<br />
suscitato ci fanno ben sperare<br />
per le prossime manifestazioni. Dall’1<br />
al 3 aprile tornerà infatti nei padiglioni<br />
vallesi “International fireworks<br />
fair”, con spettacoli pirotecnici tutte<br />
le sere. Dal 30 aprile all’8 maggio si<br />
terrà, invece, la grande maratona dello<br />
shopping per tutta la famiglia con<br />
la Fiera campionaria “Città di Vallo”».<br />
Miss Carnevale di Ascea <strong>2011</strong><br />
eletta a Viareggio Miss Carnevale d’Italia<br />
sull’intero territorio nazionale.<br />
Capeggiate dal presidente Nazionale<br />
Unpli Bruno Nardocci, nello studio<br />
Rai la trasmissione ha messo in<br />
risalto le peculiarità delle singole pro<br />
loco presenti, considerate scrigni che<br />
al proprio interno custodiscono gelosamente<br />
storia tradizioni che senza<br />
una attenta custodia sono destinate<br />
a scomparire.<br />
Una dinamicità quella della Pro<br />
Loco di Ascea e del suo presidente<br />
Giancarlo Avossa, riconosciuta in<br />
ambito Unpli Provinciale con l’indicazione<br />
a responsabile del Cilento di<br />
tutte le iniziative che coinvolgeranno<br />
il nostro territorio, infatti nell’Assemblea<br />
Provinciale Unpli del 18 marzo il<br />
presidente Provinciale Cav. Guido<br />
Forlenza ha voluto affiancare al direttivo<br />
Provinciale un organismo territoriale<br />
di consulta diviso per Aree geografiche.<br />
Una sfida che raccolgo volentieri<br />
dice Avossa per un territorio che<br />
merita visibilità per le sue tipicità<br />
votate al turismo e alla conservazione<br />
di tradizioni millenarie.
aprile <strong>2011</strong><br />
Forestazione: le gole del Calore<br />
sconvolte da lavori di rimboschimento abusivi<br />
Nell’ambito di un normale controllo<br />
e verifica di conformità del “Progetto<br />
speciale per interventi di forestazione<br />
nelle aree a rischio idrogeologico della<br />
Regione Campania-progetto n.<br />
14/FOR/SA- interventi di forestazione<br />
protettiva in agro del Comune di<br />
Magliano Vetere” finanziato dal Ministero<br />
delle Politiche Agricole, Alimentari<br />
e Forestali alla Comunità Montana<br />
“ Calore Salernitano”, gli uomini<br />
del Comando Stazione Forestale di<br />
Stio nel territorio protetto del Parco<br />
Nazionale del Cilento hanno rilevato<br />
pesanti difformità nella conduzione<br />
dei lavori in corso nella località “<br />
Calore” del Comune di Magliano<br />
Vetere.<br />
Premesso che l’area in questione<br />
costituisce una sorta di monumento<br />
naturalistico del Parco Nazionale,<br />
interessando il sito meglio noto come<br />
Gole del Calore all’altezza del Ponte<br />
Medioevale che unisce le due sponde<br />
del fiume sull’antico percorso immediatamente<br />
a monte degli stretti<br />
meandri delle Gole, la sorpresa che<br />
ha attirato l’attenzione degli Agenti<br />
del Corpo Forestale dello Stato è stata<br />
la spregiudicata realizzazione degli<br />
interventi che hanno portato alla<br />
cementificazione di diverse centinaia<br />
di metri di pista naturale preesistente,<br />
creando un impatto visivo sul delicato<br />
paesaggio del sito percepibile a chilometri<br />
di distanza, contravvenendo alle<br />
prescrizione dell’Ente Parco che vieta<br />
la cementazione delle piste nell’ambito<br />
del territorio protetto.<br />
Ulteriore sorpresa è stato il riscontro<br />
della costruzione di gabbionate<br />
per il consolidamento di alcuni tratti<br />
di sponda del Fiume che hanno avuto<br />
l’effetto opposto: infatti per realizzare<br />
l’area di sedime delle opere si è inopportunamente<br />
provveduto ad asportare<br />
la vegetazione ripariale che di per<br />
sé già naturalmente esercitava , tra<br />
l’altro gratuitamente, un’azione efficace<br />
di protezione dall’erosione della<br />
corrente idrica, affidandola alle gabbionate<br />
in pietra che alla prima corrente<br />
di piena sono state scalzate,<br />
spostate e travolte esponendo le<br />
pareti dell’alveo all’azione erosiva del<br />
flusso idrico, che in poche ore di piena<br />
ha spazzato completamente il vecchio<br />
tracciato della pista ivi esistente.<br />
Per aggirare il tratto di strada eroso<br />
dalla corrente si è riscontrata la realizzazione<br />
di un tratto nuovo completamente<br />
abusivo con soppressione del<br />
bosco ivi presente. Tali opere non<br />
risultano previste nella progettazione<br />
approvata né contemplate in alcuna<br />
variante in corso d’opera.<br />
Infine, trattandosi di forestazione e<br />
riforestazione di ben 36 ettari di<br />
bosco per lo più gia esistente, la nor-<br />
ma in materia ambientale costituita<br />
dal Decreto Legislativo n. 152 del 3<br />
aprile 2006 prevede che per interventi<br />
su superfici boscate superiori ai 10<br />
ettari occorre sottoporre il progetto<br />
alla preventiva procedura di Valutazione<br />
di Impatto Ambientale; inoltre,<br />
essendo l’area già stata individuata<br />
come Sito di Interesse Comunitario di<br />
cui al codice Area SIC “ IT8050002 “<br />
per la tutela degli habitat particolari<br />
della fauna migratoria e stanziale, lo<br />
stesso progetto avrebbe dovuto essere<br />
sottoposto almeno alla procedura<br />
semplificata della Valutazione d’incidenza.<br />
Per quanto emerso nel corso degli<br />
accertamenti svolti dal Corpo Forestale<br />
dello Stato si è reso inevitabile sottoporre<br />
a sequestro l’intera area interessata<br />
dai lavori, apponendo ai sigilli<br />
ad un’area di ben 36 ettari; l’azione<br />
penale si è resa necessaria per l’accertamento<br />
definitivo dei fatti e delle<br />
responsabilità in considerazione che<br />
sussiste il pericolo di un’alterazione o<br />
modifica dei luoghi del reato e per<br />
evitare che il proseguire dei lavori<br />
continuasse ad arrecare conseguenze<br />
al delicato ecosistema fluviale<br />
Gli Agenti del Corpo Forestale dello<br />
Stato del Comando Stazione di Stio,<br />
coordinati dal CTA di Vallo della Lucania<br />
sotto la guida del V.Q.A.F. Fernando<br />
Sileo, hanno speditamente<br />
proceduto ad individuare tra i tecnici<br />
dipendenti della Comunità Montana<br />
“Calore Salernitano”, il Responsabile<br />
del Procedimento ed il Direttore dei<br />
Lavori del Cantiere, deferendoli<br />
all’Autorità Giudiziaria per le loro<br />
responsabilità dirette nella realizzazione<br />
di interventi rivelatisi illegittimi.<br />
Suscita molti interrogativi la circostanza<br />
che ancora una volta l’impiego<br />
di fondi pubblici venga realizzato in<br />
modo improprio arrecando dei danni<br />
all’ambiente anziché migliorarlo e<br />
proteggerlo secondo i fini istituzionali<br />
sia dell’Ente titolare della conduzione<br />
dei lavori sia della fonte Ministeriale<br />
del finanziamento impiegato.<br />
Inoltre, si ravvisano due livelli di<br />
danno all’interesse pubblico: il primo<br />
senz’altro rappresentato da troppa<br />
approssimazione nell’impiego dei fondi<br />
Pubblici su interventi così delicati<br />
per l’ambiente; il secondo è che per<br />
ripristinare i danni arrecati al paesaggio<br />
occorre impiegare ulteriori risorse<br />
per restituire all’ambiente l’aspetto<br />
originario.<br />
il Coordinatore Territoriale<br />
V.Q.A.F. SILEO Fernando<br />
L’addetto alla<br />
Comunicazione Istituzionale<br />
v.q.a.f. GUARIGLIA Ing. Mario<br />
“No al nucleare” da parte dei Sindaci dei fiumi Sele e Tanagro<br />
Unanime e deciso il “NO al nucleare”<br />
dei Sindaci della Comunità delle Riserve<br />
Sele e Tanagro anche con toni forti<br />
ed accesi, i Sindaci hanno votato all’unanimità<br />
contro la eventuale Centrale<br />
a Foce Sele ma anche contro il nucleare<br />
in generale e la tutela del territorio, ieri<br />
24 marzo 2010 nell’aula consiliare del<br />
Comune di Eboli.<br />
Nessun allarmismo, nessun pregiudizio,<br />
ma quando di mezzo c’è la salute<br />
dei cittadini e il futuro di un’intera area<br />
della Provincia di Salerno, è giusto<br />
“prevenire piuttosto che curare”. La<br />
Comunità delle Riserve Sele e Tanagro<br />
( 41 Sindaci, 5 Comunità Montane, Province<br />
di Salerno e Avellino e Regione<br />
Campania che attraverso l’Assessore<br />
all’Ambiente Romano ha comunicato<br />
ogni sostegno all’azione dei Sindaci<br />
contro il nucleare, alla presenza delle<br />
associazioni ambientaliste WWF,<br />
Legambiente e dei Comitati per il referendum<br />
contro il nucleare di Eboli) ha<br />
deliberato all’unanimità la dichiarazione<br />
di territorio denuclearizzato per l’area<br />
della Riserva.<br />
Articolate argomentazioni, durate<br />
per più di tre ore di dibattito e confron-<br />
Comune di Magliano Vetere- Il C.T.A. del Corpo<br />
Forestale dello Stato appone i sigilli ad un’area<br />
di 36 ettari nel cuore del Parco Nazionale del<br />
Cilento e Vallo di Diano<br />
to su un argomento delicato per delineare<br />
un percorso amministrativo efficace<br />
e determinato contro il nucleare e<br />
l’attenzione a seguire con trasparenza e<br />
partecipazione l’individuazione di siti<br />
di stoccaggio per i rifiuti radioattivi,<br />
derivanti anche dal decommissioning<br />
delle centrali dismesse nel paese.<br />
Dopo la moratoria di un anno del<br />
Governo Italiano e le dichiarazioni rassicuranti<br />
dell’Assessore Romano già<br />
annunciate dal Presidente Caldoro della<br />
Regione Campania, la discussione si<br />
è concentrata sulla sensibilizzazione e<br />
partecipazione con propri atti da parte<br />
di tutti i comuni della Riserva oltre a<br />
delineare un percorso istituzionale sulla<br />
dichiarazione del “territorio delle<br />
Riserve Regionali Sele e Tanagro Monti<br />
Eremita e Marzano denuclearizzato”,<br />
facendo voti alla Regione Campania<br />
in attuazione alle direttive europee<br />
sui siti di interesse comunitari e delle<br />
particolari condizioni di rischio idrogeologico<br />
e sismico, di vietare su tutto<br />
il territorio delle “Riserve Regionali<br />
Sele e Tanagro Monti Eremita e Marzano<br />
” l’installazione di centrali che<br />
sfruttino l’energia atomica.<br />
Particolare attenzione nella richiesta<br />
alla Provincia di Salerno di dichiarare<br />
denuclearizzato tutto il territorio delle<br />
“Riserve Regionali” con specifica previsione<br />
nella proposta di PTCP, attualmente<br />
all’esame di tutte le amministrazioni<br />
della Provincia, di assumere tale<br />
decisione, come specifica OSSERVA-<br />
ZIONE al PTCP per l’elevato rischio<br />
idrogeologico oltre che sismico del territorio<br />
dichiarato della Comunità<br />
Europea sito di interesse comunitario,<br />
e destinazione turistica d’eccellenza.<br />
I Sindaci hanno tenuto a precisare la<br />
natura delle aree fortemente antropizzate<br />
e la caratteristica del strategica<br />
nell’economia agricola e turistica locale<br />
per la presenza di importanti giacimenti<br />
culturali e ambientali vanto dell’intera<br />
nazione (patrimonio mondiale dell’umanità<br />
riserve di biosfera, destinazione<br />
d’eccellenza turistica della Comunità<br />
europea, ecc.) nonché di produzioni<br />
di eccellenza (mozzarella di bufala,<br />
carciofi del sele, terza gamma di qualità).<br />
Una vera follia secondo alcuni il solo<br />
pensare ad una Centrale in un’area così<br />
delicata che porterebbe la Regione<br />
Campania a perdere anche quelle poche<br />
aree vanto e orgoglio della stessa<br />
Regione sia in termini ambientali che<br />
culturali.<br />
Viva soddisfazione ha espresso il<br />
Presidente della Riserva Prof. Domenico<br />
Nicoletti che ha dichiarato “la<br />
necessità di sbloccare gli incentivi per<br />
le foni energetiche naturali ancora tutte<br />
da esplorare e promuovere nelle aree<br />
protette, dal microidro per riabilitare i<br />
luoghi della produzione del fiume, alle<br />
energie dal mare, come dal sottosuolo<br />
(geotermiche), a quelle integrate con<br />
biomasse e forsu” , aggiungendo “i<br />
rifiuti come risorsa nel nostro territorio<br />
sono ancora una chimera, come lo sono<br />
le fonti naturali dall’idrogeno alle celle<br />
a combustibile che in altre aree del paese<br />
hanno attivato processi di integrazione<br />
dell’efficentamento energetico<br />
territoriale”. Ed allora vista la moratorio<br />
sul nucleare da parte del governo<br />
italiano, perché non pensare a sbloccare<br />
gli incentivi nei settori come le energie<br />
rinnovabili (ricerca e innovazione)<br />
di sicura prospettiva per il futuro del<br />
paese?<br />
cronache cilentane territorio<br />
7
cronache cilentane i nostri paesi<br />
8<br />
aprile <strong>2011</strong><br />
Orria<br />
Il Presidente Cirielli inaugura “Piazza Unità d’Italia”<br />
Venerdì 18 marzo scorso, ad Orria<br />
(SA), nel novero delle celebrazioni per<br />
i 150 anni dell’Unità d’Italia, si è<br />
tenuta la cerimonia inaugurale della<br />
Piazza “Unità d’Italia”.<br />
In occasione dello storico anniversario,<br />
il Consiglio Comunale del<br />
Comune Cilentano, quale testimonianza<br />
tangibile dell’importante celebrazione,<br />
ha voluto intitolare all’Unità<br />
della Nazione, la Piazza antistante la<br />
Residenza Municipale, all’indomani<br />
dei lavori di riqualificazione che l’hanno<br />
interessata.<br />
Il restyling urbano, fortemente<br />
voluto dal Sindaco Mario Maio, ha<br />
riguardato: la ristrutturazione della<br />
facciata del Municipio; la realizzazione<br />
di una Fontana artistica a 4 getti;<br />
la costruzione di un’edicola votiva<br />
destinata ad ospitare l’effigie di<br />
Nostra Signora di Fatima (acquistata<br />
in Portogallo da una delegazione di<br />
pellegrini orriesi); la messa a dimora<br />
di 3 pennoni per le Bandiere: Italiana,<br />
Europea, Comunale; l’adeguamento<br />
dell’ impianto di illuminazione; una<br />
diversa disposizione dei nuovi elementi<br />
di arredo urbano (panchine,<br />
dissuasori, cestini).<br />
Alla cerimonia, svoltasi in una<br />
eccezionale cornice di pubblico, sono<br />
intervenuti:<br />
Don Guglielmo Manna (Vicario<br />
Generale della Diocesi di Vallo della<br />
Lucania); l’On. Edmondo Cirielli (Presidente<br />
della Provincia di Salerno);<br />
l’Avv. Marcello Feola (Ass. ai Lavori<br />
Pubblici della Provincia di Salerno); il<br />
Dott. Giovanni Romano (Ass. all’Ambiente<br />
della Provincia di Salerno); il<br />
Dott. Alberigo Gambino (Ass. al Turismo<br />
della Provincia di Salerno); l’On.<br />
Giovanni Fortunato (Consigliere<br />
Regionale) ed una ventina di Sindaci<br />
del comprensorio cilentano.<br />
Folta e particolarmente apprezzata<br />
dagli intervenuti, anche la rappresentanza<br />
dei vari corpi ed associazioni<br />
militari, quali: l’Associazione<br />
Nazionale Carabinieri (gruppo di Omignano);<br />
l’Associazione Nazionale<br />
Alpini (gruppo di Salerno) e l’Associazione<br />
Nazionale Finanzieri (gruppo di<br />
Agropoli).<br />
La cerimonia, nonostante l’inclemenza<br />
del tempo, si è svolta secondo<br />
il programma.<br />
Dopo la benedizione dell’effigie<br />
di Nostra Signora di Fatima, nella<br />
Chiesa di S. Felice Martire, impartita<br />
da Don Guglielmo Manna, affiancato<br />
nel sacro officio, da Don Marco Torraca<br />
e Don Wilfredo Ninofranco, cittadini<br />
ed autorità, in solenne processione<br />
hanno raggiunto l’edicola votiva realizzata<br />
appositamente in Piazza, per<br />
ospitare l’effigie della Madonna.<br />
Completato il sacro rituale, l’on.<br />
Cirielli, “scortato” da due uomini dell’Arma<br />
in alta uniforme (il Brig. Arturo<br />
Federico e l’Ag.s. Stefano Corvi della<br />
Stazione di Gioi C.to, al Comando del<br />
Maresciallo Matteo Bruno), è stato<br />
chiamato al taglio del nastro ed allo<br />
scoprimento della lastra marmorea di<br />
intitolazione della “Piazza Unità d’Italia”,<br />
L’Inno Nazionale, intonato dagli<br />
alunni del locale Plesso Scolastico Elementare<br />
e dell’Infanzia, è stato<br />
accompagnato dall’alza Bandiera da<br />
parte di un Picchetto d’Onore dell’Esercito<br />
Italiano proveniente dalla<br />
Caserma di Persano (SA), al comando<br />
del Col. Michele Farino e dalla presenza<br />
di una rappresentanza dell’Arma<br />
dei Carabinieri al comando del<br />
Tenente Giulio Presutti (Compagnia di<br />
Vallo della Lucania), della Guardia di<br />
Finanza al comando del Tenente<br />
Manifestazioni per l’Unità d’Italia a Cicerale<br />
Si sono concluse in un tripudio di<br />
canti e bandiere le manifestazioni<br />
del mese di marzo organizzate a<br />
Cicerale in occasione del 150° anniversario<br />
dell’Unità d’Italia. Alla presenza<br />
del sindaco, Francesco Carpinelli,<br />
dei dirigenti scolastici degli<br />
Istituti comprensivi di Ogliastro e<br />
Rutino, prof. Bruno Bonfrisco e<br />
prof.ssa Anna Tramutoli, e di numerosi<br />
ospiti intervenuti , gli alunni<br />
della scuola primaria e secondaria<br />
di Cicerale con i loro docenti, hanno<br />
dato prova di grande bravura e preparazione<br />
nelle varie performance<br />
in cui si sono esibiti.<br />
Dall’esecuzione vocale e strumentale<br />
dell’inno di Mameli alla recentissima<br />
“Tre colori” di Tricarico presentata<br />
all’ultimo festival di Sanremo,<br />
dalla proiezione di slides sulla<br />
storia del Risorgimento alla declamazione<br />
del giuramento dei Filadelfi<br />
fino alla sceneggiatura della spedizione<br />
di Carlo Pisacane attraverso i<br />
versi della “Spigolatrice di Sapri”, i<br />
ragazzi hanno saputo intrattenere<br />
ed entusiasmare la platea che li ha<br />
lungamente applauditi. La manifestazione<br />
è poi proseguita con la<br />
presentazione del libro di Pasquale<br />
Giuliani Mazzei “Antonio Maria De<br />
Luca: canonico deputato rivoluzio-<br />
nario” preceduta da un’introduzione<br />
del prof. Francesco Volpe sulle<br />
condizioni del Cilento nell’Ottocento.<br />
Pasquale Mazzei ha illustrato la<br />
struttura del libro quale ricostruzione<br />
storica della vita di Antonio<br />
Maria De Luca, ottenuta dal recupero<br />
di fonti bibliografiche e documentarie<br />
che ne contestualizzano la<br />
figura all’interno delle grandi riforme,<br />
le restaurazioni, gli atti diplomatici<br />
e le guerre che si svolgevano<br />
in Europa tra la fine del XVIII e l’inizio<br />
del XIX secolo. Un grande e<br />
significativo messaggio ha concluso<br />
la giornata: recuperare l’orgoglio di<br />
essere cilentani ma soprattutto di<br />
continuare a credere in quei valori<br />
che hanno portato i nostri antenati<br />
a sacrificare la propria vita per una<br />
Patria unita, libera e indipendente.<br />
Mirko Maiello (Tenenza di Vallo della<br />
Lucania), del Corpo Forestale dello<br />
Stato al comando dell’A.S. Giuseppe<br />
Cruciano Messina (Stazione di Stio<br />
C.to). A seguire, dopo la declamazione<br />
di alcune poesie da parte degli<br />
alunni presenti, i discorsi celebrativi<br />
del Sindaco Mario Maio, visibilmente<br />
commosso per la straordinaria partecipazione<br />
popolare ed istituzionale<br />
riscontrata, e dell’on. Edmondo Cirielli,<br />
hanno concluso la cerimonia ufficiale,<br />
dando inizio al rinfresco a base<br />
di prodotti locali.<br />
Il Sindaco Maio, dopo 10 anni di<br />
mandato amministrativo, approfittando<br />
del contesto di festa, idealmente,<br />
si è congedato dai suoi concittadini<br />
ringraziandoli per la fiducia accordatagli<br />
nel tempo ed auspicando una<br />
gestione oculata ed attenta dell’Ente<br />
da parte dei nuovi amministratori, che<br />
verranno eletti nelle Amministrative<br />
di maggio. “Delegati per una funzione<br />
pubblica”, ha precisato il Sindaco:<br />
“ capaci, con onestà intellettuale ed<br />
amore autentico nei riguardi dell’intera<br />
Comunità, di continuare le iniziative<br />
avviate e realizzarne di nuove”.<br />
Massimo Sica<br />
Centola<br />
L’Unità d’Italia<br />
a scuola<br />
L’Unità d’Italia sale in cattedra al Liceo<br />
“Carlo Pisacane” di Centola. Una giornata<br />
ricca di momenti alti e nobili per celebrare<br />
i 150 anni del nostro Paese. La<br />
scuola cilentana ancora una volta ha<br />
messo in campo amore e professionalità<br />
a 360°, dimostrandosi una scuola di assoluta<br />
eccellenza. E’ stato un binomio perfetto<br />
tra corpo docente e ragazzi guidati<br />
dal dirigente scolastico Franca Principe<br />
che sta mettendo in campo preziose energie<br />
per far sì che questa scuola continui a<br />
vivere. A tale proposito il dirigente scolastico<br />
così si è espresso:” Il mio rammarico<br />
è quello di registrare un numero risicato<br />
di alunni e la chiusura di una scuola significa<br />
danni enormi per il territorio”. Presenti<br />
alle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità<br />
d’Italia anche gli esperti e navigati<br />
sindaci di Camerota e di Centola-Palinuro,<br />
Domenico Bortone e Romano Speranza<br />
che hanno affermato di lavorare insieme<br />
per far crescere questa sezione distaccata<br />
dell’Istituto Superiore di Sapri. Auguriamoci<br />
che alle parole seguano i fatti. I<br />
ragazzi hanno rappresentato vari quadri<br />
del nostro glorioso Risorgimento e ne è<br />
venuto fuori un mosaico straordinario. La<br />
manifestazione è stata condotta dallo<br />
studente Gerardo Petrillo che ha esordito<br />
affermando:”Noi giovani siamo fieri di<br />
appartenere ad una unica Patria”. Hanno<br />
presenziato anche il preside delle scuole<br />
medie di Centola, Ferdinando De Luca, ed<br />
ha sostenuto che di una ricorrenza del<br />
genere bisogna rendere consapevoli i<br />
ragazzi ed inoltre si è sentito indignato<br />
perché proprio dal luogo dove i patrioti<br />
hanno iniziato l’Unità d’Italia si ha il rifiuto<br />
di ascoltare l’Inno Nazionale da parte<br />
di alcuni politici (N.d.r. il riferimento è<br />
agli esponenti della Lega) e l’editore Giuseppe<br />
Galzerano.<br />
Nicola De Feo
Libri<br />
pagina a cura di<br />
Carmela Baldi<br />
Quest’ultimo lavoro di Lucio Isabella,<br />
recentemente presentato a Castellabate<br />
in occasione della settimana<br />
della cultura, vede la presentazione<br />
del nostro collaboratore Corrado Lucibello.<br />
“ Nel corso della vita dei cilentani<br />
emigrati, dispersi per il mondo, regalate<br />
loro un romanzo di Lucio Isabella<br />
e, per incanto, si ritroveranno in<br />
quella casa che hanno dovuto lasciare<br />
a malavoglia. Essi risentiranno il forte<br />
odore di mosto, riascolteranno il canto<br />
degli uccelli, rivedranno albe e tramonti<br />
da tempo dimenticati “.<br />
La presentazione di Lucibello fotografa<br />
la bravura dell’autore che fa<br />
rivivere i ricordi come se fossero<br />
“Questo libro sulla Dieta Cilentana<br />
mi è stato suggerito dalla constatazione<br />
che nel Cilento sono disponibili degli<br />
aprile <strong>2011</strong><br />
Lucio Isabella<br />
Quel treno per il Sud<br />
Un altro romanzo della collana “ Storia d’amore e di vita del Cilento”. E anche questa<br />
volta scritto a mano.<br />
momenti attuali.<br />
Va ricordato che Lucio Isabella ,<br />
nato a Castellabate ,vive nel Lazio,<br />
però è innamorato pazzo della sua<br />
terra . Infatti nei suoi romanzi rievoca<br />
con la fantasia vicende toccanti ma<br />
sempre colme d’amore per il suoi conterranei,<br />
per il suo Cilento. “ Quel treno<br />
per il Sud” è il 26° romanzo e fa<br />
parte della collana “ Storie d’amore e<br />
di vita del Cilento”.<br />
Come per il precedente romanzo<br />
anche stavolta l’autore decide di presentare<br />
le pagine del libro da lui scritte<br />
a mano.<br />
La trama del romanzo parte da un<br />
treno che dal Nord va al Sud dove<br />
una giovane ed un giovane si trovano<br />
nello stesso scompartimento. Lei è del<br />
alimenti come l’olio di oliva, il pesce, i<br />
legumi, i cereali, la frutta , la verdura,<br />
tutti alimenti particolarmente salutari e<br />
consigliati per realizzare un’alimentazione<br />
completa ed equilibrata, che sia<br />
in grado di prevenire le gravi patologie<br />
metaboliche, cardiovascolari, renali ed<br />
oncologiche”.<br />
La prefazione intende subito affermare<br />
le finalità della pubblicazione. L’autore<br />
è l’illustre prof. Alberto Fidanza che<br />
ha insegnato Fisiologia e Scienza della<br />
nutrizione nell’Università “La Sapienza”<br />
di Roma fin dal 1950, Autore di centinaia<br />
di ricerche scientifiche ha pubblicato<br />
un grande trattato di Fisiologia , il<br />
volume “ Le vitamine, Biochimica. Fisio-<br />
Francesco De Marco<br />
Mi trattengo con i ragni<br />
“ La poesia è voce dell’anima, la<br />
poesia si nutre dell’anima del poeta”.<br />
Così scrive lo scrittore Domenico<br />
Nord e va verso il Sud, lui invece è<br />
meridionale e ritorna al Sud dopo che<br />
ha perso il lavoro.<br />
Un susseguirsi di imprevisti , sciopero<br />
dei treni, fermata obbligatoria<br />
ad Agropoli, ovvero quando si dice “ i<br />
casi ( fortuiti) della vita “! Davvero<br />
un romanzo che si fa leggere con<br />
grande passione.<br />
Bellissima la copertina a cura di<br />
Rosaria Verrone.<br />
“ Quel reno per il Sud”, di<br />
Lucio Isabella può essere richiesto<br />
direttamente all’autore 338<br />
7403819<br />
Alberto Fidanza<br />
La dieta cilentana<br />
Interessante il ricettario delle pietanze tradizionali<br />
Chieffallo che cura la presentazione di<br />
questa raccolta di poesie di Francesco<br />
De Marco.”Versi gioitesi ed altre liriche<br />
“ ma si nota come il cammino<br />
esistenziale dell’Autore sia stato<br />
segnato profondamente dallo sradicamento<br />
dalla terra natia e dagli affetti<br />
in essa nutriti. “ Vivere lontano , in<br />
una terra mai in precedenza immaginata,<br />
crea una sorta di estraneità psicologica.<br />
C’è nei versi il percorso dell’autore<br />
che accetta , per un posto di lavoro,<br />
di insegnare in una scuola del Nord,<br />
ma il cuore pende verso la terra natia.<br />
Non è facile abbandonare “ la casa<br />
dove si è cresciuti; i vicoli stretti ed<br />
angusti, spazio vitale della prima<br />
infanzia; la piazza, simbolo di aggregazione<br />
nelle ore di disimpegno; la<br />
chiesa che ha scandito con il suono<br />
delle sue campane i ritmi esistenziali<br />
più sacri della gente; i volti ; le voci;<br />
logia, Nutrizione” ed i volumi “ La dieta<br />
Mediterranea”, Mangiar bene per vivere<br />
meglio” e “ La mia dieta mediterranea”.<br />
L’autore parte dalla consapevolezza<br />
che quasi tutti noi abbiamo delle brutte<br />
abitudini alimentari, con un eccessivo<br />
consumo di grassi animali e con quantità<br />
di alimenti che superano di ben il<br />
25% il reale fabbisogno calorico. Pertanto<br />
ecco il messaggio della dieta<br />
cilentana : non occorre ogni volta che ci<br />
mettiamo a tavola il primo piatto, il<br />
secondo piatto, il contorno ecc. Sia a<br />
pranzo che a cena va benissimo un<br />
piatto unico con un contorno, pane e<br />
frutta.<br />
Una raccolta di liriche che segnano i giorni dapprima dell’emigrazione<br />
e poi... del rientro<br />
gli amici della gioventù; la tradizioni<br />
paesane; gli usi; i costumi; il linguaggio<br />
dialettale. Tutto ciò un giorno<br />
deve essere abbandonato”<br />
Ed ecco che una volta lontano da<br />
tutti questi affetti il poeta non si “<br />
innamora” neanche di quello che aveva<br />
sognato : “ la scuola non riusciva a<br />
toccarmi, era una cosa distante da me<br />
“. L’autore , docente, con queste liriche<br />
descrive la nostalgia che ha provato<br />
stando lontano da casa per un<br />
po’ di anni e poi finalmente il rientro<br />
nella sua terra. Ma ammette che questa<br />
lontananza certamente gli è stata<br />
utile. Ha sofferto, forse, ma senza<br />
quelle sofferenze non avrebbe scritto<br />
un solo verso.<br />
Il desiderio di tornare è stato forte,<br />
ma una volta arrivato di nuovo nel<br />
suo paese c’è una sorta di delusione<br />
perché tutto sembra cambiato, non<br />
Il prof. Fidanza suggerisce anche uno<br />
schema per una dieta da 2000 , 1500,<br />
e 1000 kcal al giorno.<br />
E propone 50 semplici ricette di piatti<br />
unici e 50 ricette di contorni. In concreto<br />
se si eseguono i consigli di uno scienziato<br />
dell’alimentazione si risparmia<br />
denaro, tempo di preparazione e si rende<br />
un grande servizio al nostro organismo.<br />
La Dieta Cilentana di Alberto Fidanza<br />
è stato stampato presso la C.G.M di<br />
Ogliastro dal Centro di Promozione Culturale<br />
per il Cilento. Tel 0974- 904183<br />
solo l’habitat ma anche la gente. Il<br />
tempo ha fatto opera di trasformazione.<br />
Un libro che si fa leggere senza tante<br />
interruzioni sia per il linguaggio,<br />
sia perché certamente nei versi di De<br />
Marco c’è la storia di tanti nostri conterranei.<br />
“ Mi trattengo coi ragni “ di Francesco<br />
De Marco è stato stampato dalla<br />
Digital Press di Santa Maria di<br />
Castellabate a cura del Centro di Promozione<br />
Culturale per il Cilento (tel<br />
0974 904183)<br />
cronache cilentane iniziative editoriali<br />
9
cronache cilentane società<br />
10<br />
aprile <strong>2011</strong><br />
Mi capitò una volta di andare in<br />
Veneto, e precisamente a Venezia. La<br />
giornata era uggiosa e perlopiù piovosa,<br />
tant'è che dopo aver fatto su e<br />
giù per le calle, alla fine, stanco di<br />
accogliere addosso l'acqua che incessantemente<br />
cadeva dal cielo plumbeo,<br />
entrai in un bugigattolo che l'insegna<br />
descriveva come taverna (ma<br />
sarebbe stato più appropriato "bettola"<br />
a mio dire). Come vuoi e come<br />
non vuoi, mi asciugai alla meglio e mi<br />
appressai al banco per chiedere qualcosa<br />
da bere. Mentre ero in fila sentivo<br />
ripetere spesso la frase " Dame un<br />
biancheto". Incuriosito, mi azzardai a<br />
chiedere la stessa cosa, e mi fu servito<br />
un bel bicchiere di vino giallo<br />
paglierino, il bianchetto appunto. La<br />
vicenda mi è tornata in mente dopo<br />
aver letto su di un quotidiano della<br />
visita del ministro dell'agricoltura nel<br />
nostro Cilento, quando appunto dopo<br />
aver tenuto un intervento sulla dieta<br />
mediterranea è stato ospite di un<br />
rinomato albergo di un rinomato centro<br />
costiero. Tra le pietanze offertegli<br />
a pranzo, un piatto di "bianchetti"<br />
che il ministro subito indica come vietati<br />
dalle nuove normative sulla<br />
pesca. Al che il ristoratore gli risponde<br />
che non sono di provenienza italiana.<br />
La vicenda è stata magistralmente<br />
dipinta nella vignetta del numero<br />
scorso dall'amico Corrado Lucibello.<br />
Fin qui il fatto. Ora le considerazioni.<br />
Che la dieta mediterranea sia ormai<br />
un patrimonio storico e culturale del<br />
nostro Cilento è cosa indiscussa e va<br />
al di là di ogni ragionevole dubbio.<br />
Che la stessa, grazie ad un'opera<br />
divulgativa, descrittiva e propagandistica<br />
portata avanti anche dal nostro<br />
“<strong>Cronache</strong> <strong>Cilentane</strong>” sia diventata<br />
Patrimonio Immateriale dell'Uniesco,<br />
è un merito che compete a chiunque<br />
di noi si sia adoperato senza secondi<br />
Anche a Pisciotta l’evento di fede dell’anno liturgico<br />
è rappresentato dalla “Semana Santa”. Ma il<br />
tutto ha inizio dai venerdì di Quaresima, dove un<br />
ruolo centrale è svolto dall’Arciconfraternita di S.<br />
Agnello Abate. Tre confratelli coadiuvano il parroco<br />
lungo il doloroso ma salvifico percorso delle XIV<br />
Stazioni della Via Crucis. La Domenica delle Palme<br />
si ricorda con il rito della benedizione delle stesse o<br />
dei rami d’ulivo il trionfale ingresso di Cristo a<br />
Gerusalemme e si parte in processione dalla Chiesa<br />
di via Tuvolo per arrivare alla Chiesa Madre e sempre<br />
con la presenza del Pio Sodalizio pisciottano.<br />
Un bianchetto, per favore!<br />
fini, per far conoscere ed apprezzare<br />
qualcosa che è anche più di una semplice<br />
dieta, ma uno stile di vita sano e<br />
salutare, oltre che propedeutico ad<br />
un'età longeva (come dimostra l'alto<br />
numero di nonnini ultracentenari che<br />
il nostro Cilento annovera). Ma che la<br />
stessa venga usata come mezzo di<br />
propaganda a fini politici o meramente<br />
economici, questo dovrebbe farci<br />
indignare tutti.<br />
Molto spesso si confonde quello<br />
che è il leitmotiv della “Dieta Mediterranea”<br />
che Ancel Keys definì come<br />
“eat well, stay well”, ovvero mangiar<br />
bene per vivere meglio. La frase<br />
“mangiar bene” spesso è confusa con<br />
il “buon mangiare” attività non proprio<br />
simile in quanto il mangiar bene<br />
spesso implica dei sacrifici a tavola,<br />
cosa che il buon mangiare vieta<br />
espressamente, almeno a mio dire.<br />
Un esempio chiarirà il concetto.<br />
Una bella frittura di paranza è un<br />
esempio di“mangiar bene” (risp. A) o<br />
di buon mangiare (risp. B)?<br />
Per chi risponde A, dico: Complimenti,<br />
sei un vero buongustaio. Pur-<br />
di Leonardo Giambattista Venneri<br />
troppo la risposta è sbagliata pertanto<br />
ti invito a rileggere gli atti dei convegni<br />
mediterranei.<br />
Per chi ha correttamente risposto B<br />
dico: Complimenti ben conosci lo spirito<br />
della dieta mediterranea che,<br />
come tutte le diete, impone dei sacrifici<br />
soprattutto a tavola.<br />
In effetti la frittura di cui sopra,<br />
sebbene un prelibatissimo piatto,<br />
quand'anche preparata con tutti i crismi<br />
di una buona cucina, sfortunatamente<br />
è pur sempre una pietanza<br />
“fritta” e come tale “poco praticata”<br />
in una corretta dieta mediterranea, se<br />
non proprio bandita<br />
(Ma non mi sento di dirlo a gran<br />
voce, in quanto io stesso ogni tanto<br />
mi abbandono ai piaceri della tavola<br />
ritenendomi non a torto un estimatore<br />
della frittura di paranza...)<br />
Tornando a noi, spesso si confonde<br />
quello che è un ottimo piatto ben<br />
cucinato, magari presente nella tradizione<br />
eno-gastronomica del nostro<br />
territorio, con tutt'altro. Non necessariamente<br />
tutte le pietanze della<br />
nostra cucina devono essere automa-<br />
ticamente classificati come piatti della<br />
“Dieta mediterranea” il cui menù è<br />
semplice e scarno e proprio nella sua<br />
semplicità di materia prima, e di preparazione,<br />
e di condimento racchiude<br />
quel “mangiar bene” di Keys.<br />
Una cosa è la “Dieta Mediterranea”,<br />
altra cosa un piatto che magari<br />
sarà anche tradizionale, sarà anche<br />
tipico ed indicativo di un territorio,<br />
ma che di dietetico non ha nulla.<br />
Tant'è che che per questi prodotti è<br />
sorta la certificazione di “ presidio<br />
slow food”.<br />
Ma sulla facilità di confusione tra<br />
dieta mediterranea e presidio slow<br />
food torneremo in seguito, avendo<br />
già abusato dell'ospitalità di queste<br />
pagine.<br />
Pertanto saluto tutti e colgo l'occasione<br />
per invitare il neo-ministro dell'agricoltura<br />
nel nostro cilento, mio<br />
ospite a pranzo, col seguente menù<br />
esclusivamente TUTTO MEDITERRA-<br />
NEO:<br />
Antipasto: Tagliere di Salumi<br />
Tartufati con pecorino di fossa;<br />
Tris di Primi:<br />
a) Risotto alla milanese mantecato<br />
con burro alpino al mango;<br />
b) Strozzapreti Salsiccia di Norcia e<br />
Porcini<br />
c) Tortellini Emiliani panna e prosciutto<br />
Tris di secondi Mari e Monti:<br />
a) Spiedini di anguilla<br />
b) Storione allo yogurt<br />
c) Stinco di Maiale con brovada<br />
Contorno: Patate al forno con<br />
essenza di tartufo e maggiorana<br />
Barbabietole alla crema<br />
Dolce: Cassatina siciliana; Bavarese<br />
al pistacchio.<br />
Vino: ovviamente un bel Pinot Grigio.<br />
Buona Pasqua a tutti e soprattutto<br />
BUON APPETITO !!!<br />
La settimana santa a Pisciotta<br />
Il Giovedì Santo l’Arciconfraternita di S. Agnello abate distribuirà dei<br />
panini ai fedeli presenti in chiesa come segno di amore<br />
Nel frattempo sono tanti i fedeli che hanno messo a<br />
nascere chicchi di grano che serviranno per allestire<br />
uno straordinario Sepolcro, luogo di profonda meditazione<br />
e preghiera. Il Giovedì Santo viene celebrata<br />
l’Ultima Cena di Nostro Signore e, mentre lo<br />
scorso anno, hanno interpretato la parte dei dodici<br />
Apostoli altrettante persone adulte, quest’anno il<br />
parroco don Franco Giordano laverà i piedi, come<br />
fece Gesù, e dividerà il pane e berrà il vino con giovani<br />
della parrocchia. Al termine della Santa Messa,<br />
come da tradizione, l’Arciconfraternita di S. Agnello<br />
Abate, distribuirà dei panini ai numerosi fedeli presenti,<br />
segno di amore e che tutti devono sentirsi<br />
apostoli ed evangelizzatori. Il Venerdì Santo si toccano<br />
le massime vette di fede, di emozione e di<br />
commozione. Grazie alla Passione e Morte di Cristo<br />
sulla Croce che diventa l’unico espiatore della colpa<br />
commessa da tutti che è il peccato, Dio esprime il<br />
suo grande amore per la salvezza dell’umanità.<br />
Durante le celebrazioni di questo immenso dolore, il<br />
bacio della Croce acquista un significato talmente<br />
alto che dovrebbe essere ricordato per l’intero anno<br />
e non soltanto nel momento in cui si svolge. L’intera<br />
Arciconfraternita di S. Agnello Abate, quest’anno<br />
presenzierà per la prima volta anche la rinata congrega<br />
dell’Assunta, si accosterà tutta compatta al<br />
bacio del Sacro Legno. Al termine delle funzioni si<br />
svolgerà la struggente processione al Calvario di<br />
Gesù morto, la cui bara è portata da quattro confratelli,<br />
affiancati da altrettanti che porteranno delle<br />
lampade importanti la cui luce ha il grande significato<br />
di ribadire che Nostro Signore anche da morto<br />
è vivo, segue la straordinaria statua della Madonna<br />
Addolorata che i fedeli fanno letteralmente a gara<br />
per portarla, e dietro ancora la banda cittadina che<br />
quasi ininterrottamente suona le commoventi note<br />
dello Stabat Mater, musicato dal pisciottano Camillo<br />
Buonomo. Raccontarla e non viverla è un compito<br />
arduo. Prendo a prestito alcuni versi di due poeti<br />
pisciottani: Gennaro Mazzotti ed Aniello Fiorillo, in<br />
lingua il primo ed in vernacolo il secondo, che hanno<br />
partorito due capolavori nei quali hanno fissato<br />
ed immortalato fotogrammi dell’evento di fede:” …<br />
E’ la confraternita di S. Agnello col suo priore e al<br />
gran completo “imbacuccata” per la circostanza a<br />
rendere più tragico e commovente l’ultimo cammino<br />
in questa sera di Gesù e Maria … Pisciotta piange,<br />
speranzosa, di riveder Gesù vittorioso …<br />
Venerdì Santo, Pisciotta, la fede … “ e “U capu<br />
banda prontu, rai l’attaccu cu ‘na manu: quattu battuti<br />
forti, poi cittu, chianu chianu. U compitu ri fratielli<br />
cu baluccu aizatu, è di carrià u Signuri, addù<br />
vinni ‘nchiuvatu … “.<br />
Nicola De Feo
Nel continente, i garibaldini trovarono<br />
poche difficoltà. Il 6 settembre Garibaldi<br />
giunse a Salerno accolto da una<br />
moltitudine plaudente. A Salerno, Garibaldi<br />
ricevette un telegramma da parte<br />
delMinistro dell'Interno di Napoli:<br />
Liborio Romano, che lo invitava a raggiungere<br />
Napoli per prendere, pacificamente,<br />
possesso della città.<br />
Per guadagnare tempo, Garibaldi, si<br />
servì della ferrovia fatta costruire dai<br />
Borboni.<br />
Anche Napoli, tributò al condottiero,<br />
manifestazioni di simpatia e di affetto,<br />
Garibaldi andò a venerare S. Gennaro.<br />
Nel duomo frate Pantaleo, che aveva<br />
un pistolone al posto del rosaio,<br />
recitò il TE DEUM. L'8 settembre, festa<br />
di Piedigrotta,Garibaldi si unì al popolo<br />
festante ed andò nella chiesa e sedette<br />
al posto ove solevano accomodarsi i<br />
Borboni. Ma Garibaldi non aveva detto<br />
che Pio IX, era un metro cubo di letame?<br />
Spesso soleva ripetere "Se sorgesse<br />
una società del demonio, che combattesse<br />
il dispotismo e i preti mi arruolerei<br />
nelle sue file" A Napoli Garibaldi e<br />
Mazzini ebbero un incontro.<br />
Quando il governo piemontese, seppe<br />
dell'incontro di Garibaldi e Mazzini,<br />
suppose che i due volessero formare la<br />
repubblica,come avvoltoio famelico,<br />
Vittorio Emanuele II andò ad occupare<br />
Napoli, assicurando la Francia ed il<br />
Papa che Roma non sarebbe stata toccata.<br />
A Castelfidardo avvenne un scontro<br />
tra l'esercito del Piemonte e l'esercito<br />
pontificio: quest'ultimo fu sconfitto.<br />
Intanto, a Napoli si riunì la Camera<br />
ed all'unanimità votò per ringraziare<br />
Garibaldi. Le cose cambiarono quando<br />
si trattò del secondo punto all'ordine<br />
del giorno annessione del Regno delle<br />
Due Sicilie al Piemonte Il responso fu di<br />
290 voti si e 6 no. Garibaldi fu sconfitto<br />
e rassegnò le dimissioni, dando carta<br />
bianca al prodittatore Pallavicini, questi,<br />
subito diede lo sfrattto da Napoli a<br />
Mazzini.<br />
Il 7 settembre, Francesco II (detto il<br />
figlio della santa) e la moglie Maria<br />
Sofia,(sorella di Sissi ) ,per evitare inuti-<br />
150 anni dall’Unità d’Italia<br />
Luoghi e momenti che nel Cilento<br />
testimoniano il cammino verso l’Unità nazionale<br />
La spedizione dei Mille.<br />
L’arrivo di Garibaldi nella nostra regione<br />
le spargimento di sangue,lasciarono<br />
Napoli riparandosi a Gaeta. A salutare i<br />
due reali vi era solo la servitù ,inginocchiata<br />
e piangente. Dei cortigiani vi era<br />
solo il marchese Imperiali. Successivamente<br />
i Borboni furono ospitati da Pio<br />
IX fino al 1870 .Dopo passarono in<br />
Austria II 27-12 -1894 , Francesco II si<br />
presentava al cospetto di Dio .Per un<br />
inspiegabile destino , voluto così dall'Altissimo,con<br />
la partenza dei Borboni<br />
da Napoli, quella rosa di cui ho parlato<br />
all'inizio della prima puntata, perse l'ultimo<br />
petalo e lo stelo si ramificò e spuntarono<br />
migliaia di spine. Vittorio Emanuele<br />
II, il 26 ottobre,accompagnato<br />
dai ministri:Fanti e Farini, s'incontrò con<br />
Garibaldi a Teano,secondo alcuni a<br />
Taverna Catena,secondo altri a Caianello.Quando<br />
Garibaldi vide il Re esclamò:<br />
"Saluto il Re d'Italia ".Vittorio Emanuele<br />
abbia risposto :"Saluto il mio migliore<br />
amico". Secondo alcuni storiografi il<br />
Re abbia risposto:"Grazie" Secondo<br />
altri non avrebbe affatto risposto. Il Re<br />
nel salutare Garibaldi lo abbia invitato<br />
a colazione.ma questi non accettò l'invito<br />
dicendo di aver già mangiato:<br />
Mentre Vittorio Emanuele partiva<br />
accompagnato dalla fanfara militare,<br />
Garibaldi, seduto sugli scalini di una<br />
chiesa,mangiava pane e formaggio,avu-<br />
LA BANDIERA<br />
La bandiera è il simbolo dell' Unità nazionale di ogni Stato. Generalmente la bandiera è formata da strisce di stoffa<br />
variopinta, a secondo lo stato, cucita verticalmente. Vi sono delle bandiere che hanno un linguaggio universale, ad<br />
esempio: bandiera gialla,:ammalato contagioso a bordo. Bandiera a mezz'asta: lutto cittadino, nazionale, ecc. Bandiera<br />
bianca: resa o incontro con il nemico, ecc.<br />
Adesso parleremo del nostro bel tricolore. La prima volta che comparve<br />
era di colore verde, bianco e rosso ed è rimasta tale. Era il 14 maggio<br />
del 1795, secondo altri era l’11 novembre, sempre del 1795. Il tricolore fu<br />
usato in Lombardia ad opera dei patrioti Lombardi che operavano con<br />
Napoleone Bonapartc. Il tricolore fu sancito dal congresso Cispadano a<br />
Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 per il Regno Italico 1804 -1814. Da<br />
quella data, il tricolore ha sventolato e spero che sventolerà ancora, per<br />
molti secoli senza essere contaminato ed invitto. Invano, nel 1821, i<br />
patrioti piemontesi (Santorre di Santarosa) chiesero di usare come bandiera<br />
piemontese il tricolore. Solo il 23 marzo 1848, inizio della prima<br />
Guerra d'Indipendenza, forse per avere aiuto dai rivoluzionari Lombardi,<br />
Carlo Alberto si decise a scegliere il tricolore come bandiera piemontese.<br />
Molti vessilliferi, pur di non far cadere la bandiera nelle mani del<br />
nemico hanno perso la propria vita. Dice un proverbio Cilentano "Bandiera<br />
vecchia onor di capitano "W L'Italia! Viva la bandiera più bella<br />
del mondo: Verde fianco e Rosso!"<br />
Vincenzo Marrocco<br />
aprile <strong>2011</strong><br />
to dal priore della chiesa. Bevve un sorso<br />
di acqua attinta da una cisterna,il<br />
resto dell'acqua la buttò via esclamano:<br />
"Non è buona".<br />
II 26 ottobre, il Re, che fece il suo<br />
ingresso a Napoli,alla sua sinistra vi era<br />
Garibaldi che offri nuovi servigi al Piemonte.<br />
Il Re rispose che non poteva<br />
accettare perché l'esercito garibaldino<br />
era stanco e avrebbe dovuto chiedere il<br />
parere al ministro dell' Interno Farini<br />
(questi era acerrimo nemico di Garibaldi).<br />
Infine Garibaldi chiese al Re di poter<br />
partecipare alla rivista di addio per<br />
poter salutare le sue camicie rosse. Il Re<br />
promise ma non mantenne la promessa.<br />
Il Re per addolcire la pillola offrì a Garibaldi<br />
il Collare dell'Annunziata , il titolo<br />
di Duca, una pensione ed un castello,<br />
ma Garibaldi rifiutò dicendo. "Sono qui<br />
per unire l'Italia e non per fare carriera."<br />
Infine Garibaldi, come bottino di<br />
guerra, prese un sacco di semenza, una<br />
cassa di maccheroni, una balla di stoccafisso,<br />
del caffè e dello zucchero. Una<br />
nave portò Garibaldi nell'isola di Caprera,<br />
che, fu circondata da guardie. Una<br />
volta Garibaldi, coricato in una barca,<br />
cercò di evadere dall'isola, fu scoperto e<br />
riportato nella dimora assegnatagli.<br />
L'otto agosto 1861 muore Camillo<br />
Benso conte di Cavour (tessitore delle<br />
sorti d'Italia e fondatore della Società<br />
Nazionale in Italia), lasciando una<br />
modesta eredità di 200 miliardi. Bella<br />
carriera!<br />
I maggiori fautori della distruzione<br />
del Regno delle Due Sicilie furono la<br />
Francia, il Piemonte, l’Inghilterra ed<br />
altri. La Francia seguiva il Piemonte perché<br />
era legata al Cavour per i fatti della<br />
guerra di Crimea.Il Piemonte ,pieno di<br />
debiti, aspirava a mettere le mani nel<br />
Regno delle Due Sicilie per spogliarlo<br />
del tesoro e di ogni oggetto di<br />
valore.Infatti Francesco Secondo, nel<br />
lasciare il Suo Regno, predisse:" Non vi<br />
lasceranno gli occhi per piangere"e così<br />
fu. L'Inghilterra odiava i Borboni, perché<br />
questi avevano vietato l'estrazione<br />
dello zolfo in Sicilia (1836).<br />
La concorrenza delle navi, i cantieri<br />
navale, le fabbriche di locomotive e treni,<br />
facevano diminuire i guadagni dell'Inghilterra.<br />
Vi erano anche motivi religiosi, infatti,<br />
il Re Borbone aveva ospitato Pio IX<br />
nel periodo della Repubblica Romana.<br />
Ma la causa principale, di tale livore,<br />
era il dominio della Massoneria inglese<br />
che comandava tutta l'Europa. LA politica<br />
piemontese veniva decisa proprio<br />
nella capitale inglese da Mr. Pike (Gran<br />
maestro venerabile della massoneria di<br />
Londra), e da Lord Palmerstone. Cavour<br />
(padre della Massoneria italiana) doveva<br />
eseguire ciecamente ciò che gli veniva<br />
ordinato. In Italia, il Cavour fondò<br />
"La Società Nazionale", struttura puramente<br />
massonica e rivoluzionaria.<br />
Lord Gladstone, ipocritamente,<br />
affermò : "Le carceri del regno di Napoli<br />
sono la negazione di Dio". Di certo, le<br />
carceri napoletane non erano peggiori<br />
dei Piombi di Venezia.<br />
Vincenzo Marrocco<br />
cronache cilentane appunti di viaggio<br />
11
cronache cilentane attività<br />
12<br />
aprile <strong>2011</strong><br />
Gentile commissario Maurizio Bortoletti,<br />
con vivo piacere Le porgo i miei<br />
auguri di benvenuto alla guida dell'Asl<br />
di Salerno e di buon lavoro. Ma<br />
nel farlo non posso fare a meno di<br />
chiederLe di analizzare nuovamente<br />
quanto previsto per l'ospedale di<br />
Agropoli nel piano di rientro del set-<br />
Riconversione Ospedale di Agropoli<br />
tore sanitario della Regione Campania<br />
che prevede l'uscita della struttura<br />
dalla rete dell'emergenza e la sua<br />
riconversione in centro ambulatoriale<br />
ad indirizzo oncologico e in hospice,<br />
ossia struttura residenziale per cure<br />
palliative.<br />
L'ospedale di Agropoli è una struttura<br />
moderna, la più giovane dell'ex<br />
Asl Salerno 3, inaugurata appena 7<br />
anni fa e realizzata secondo gli standard<br />
più moderni. E' quello che conta<br />
il maggior numero di accessi al pronto<br />
soccorso nell’ambito dell’ex Asl<br />
Salerno 3, servendo un’utenza fissa<br />
di oltre 60mila persone e di molto<br />
maggiore d'estate, con l'arrivo dei<br />
vacanzieri. Basti pensare che è l'ospedale<br />
di riferimento, oltre che per<br />
Agropoli, anche per i comuni di<br />
Capaccio e Castellabate, e di tanti<br />
altri piccoli comuni costieri e collinari<br />
per i quali i tempi per raggiungere un<br />
altro presidio si allungherebbero di<br />
molto.<br />
L’uscita dalla rete dell’emergenza<br />
priverà la popolazione di tutto il<br />
comprensorio di un servizio essenzia-<br />
Abusivismo edilizio e rifiuti:<br />
denunce e sequestri nei comuni di<br />
Centola e Caselle in Pittari<br />
IL CORPO FORESTALE<br />
DELLO STATO ACCERTA<br />
ABUSI EDILIZI E<br />
TRASPORTO ILLECITO DI<br />
RIFIUTI SPECIALI<br />
PERICOLOSI NEL PARCO<br />
NAZIONALE DEL CILENTO<br />
E VALLO DIANO<br />
Nell’ambito dell’attività di contrasto<br />
agli eco-illeciti e di difesa<br />
del patrimonio ambientale, di<br />
recente sono stati scoperti abusi<br />
edilizi nel comune di Centola e<br />
trasporto illecito di rifiuti speciali<br />
pericolosi nel comune di Caselle in<br />
Pittari.<br />
A Centola, gli Agenti del<br />
Comando Stazione Forestale di<br />
Pisciotta, nell’espletamento di un<br />
servizio finalizzato alla prevenzione<br />
e repressione dei reati ambientali,<br />
hanno scoperto in località<br />
“Trivento” in agro di Centola frazione<br />
Palinuro, in una zona di particolare<br />
pregio naturalistico ricadente<br />
nell’area protetta del Parco<br />
Nazionale del Cilento e Vallo di<br />
Diano, un’opera abusiva e la<br />
sopravvenuta trasformazione<br />
urbanistica edilizia del territorio,<br />
realizzata senza alcun titolo abilitativo.<br />
Il manufatto abusivo consiste in<br />
una piattaforma in cemento armato<br />
avente le dimensioni di mt. 10<br />
di larghezza per mt. 10 di lunghezza,<br />
per una altezza dal piano<br />
di campagna di cm. 50 insistente<br />
su una superficie totale di circa<br />
mq. 100.<br />
Accertato gli abusi, gli uomini<br />
del Corpo Forestale dello Stato,<br />
procedevano a sottoporre a<br />
sequestro penale l’area, denunciando<br />
all’Autorità Giudiziaria il<br />
Sig. I.G. in qualità di proprietario<br />
ed esecutore materiale.<br />
Nel comune di Caselle in Pittari,<br />
gli Agenti del Comando Stazione<br />
Forestale di Sanza unitamente a<br />
quello di Teggiano, hanno fermato<br />
e posto sotto sequestro un veicolo<br />
tipo autocarro marca Ford modello<br />
Transit, lungo la strada Provinciale<br />
nei pressi dell’incrocio che conduce<br />
in località “Tempa” in agro di<br />
Caselle in Pittari, al cui interno si<br />
riscontrava la presenza di circa q.li<br />
10 di rifiuti speciali pericolosi e<br />
Lettera del Sindaco di Castellabate Al<br />
Commissario ASL di SALERNO e al Presidente<br />
della Provincia<br />
non pericolosi costituiti, da materiale<br />
ferroso, bidoni, semiassi,<br />
lavelli, sportelli di auto, bombole<br />
di gas, batterie al piombo per<br />
autovetture, filtri di olio, ingranaggi<br />
contenenti olio; trasportati privi<br />
della documentazione adeguata,<br />
infatti, mancante del prescritto<br />
titolo abilitativo ed in particolare<br />
dell’autorizzazione-iscrizione categoria<br />
4 F all’Albo Gestori Ambientali-Sezione<br />
Campania.<br />
Denunciati all’Autorità Giudiziaria<br />
i Sig.ri O.C. di anni 39 in qualità<br />
di proprietario dell’autocarro,<br />
C.F. di anni 25 in qualità di conducente<br />
dell’autocarro e C.C. di anni<br />
19, tutti di nazionalità Rumena.<br />
V.Q.A. Ing. Fernando Sileo<br />
le con gravissimi danni anche per<br />
l’attività turistica che costituisce la<br />
linfa vitale della nostra economia. È,<br />
infatti, impossibile fare turismo in un<br />
territorio dove non viene garantita<br />
l’assistenza sanitaria.<br />
E' questo il motivo per cui Le rivolgo<br />
un accorato appello affinché<br />
prenda seriamente in considerazione<br />
l'eventualità di non escludere l'ospedale<br />
di Agropoli dalla rete delle<br />
emergenze, a fronte della legittima<br />
domanda di salute dei cittadini di<br />
questo territorio e dei visitatori che<br />
lo scelgono per le loro vacanze estive.<br />
IL SINDACO<br />
Prof. Costabile Maurano<br />
Roccadaspide<br />
Il comune per le<br />
celebrazioni del<br />
150° anniversario<br />
dell'Unità d'Italia<br />
Il Comune di Roccadaspide non<br />
poteva mancare all’importante<br />
appuntamento con la storia rappresentato<br />
dall’anniversario dell’unità<br />
d’Italia,. In occasione delle celebrazioni<br />
per il centocinquantenario,<br />
l’amministrazione comunale ha<br />
organizzato una manifestazione che<br />
si è tenuta sabato 19 in Piazza XX<br />
Settembre con la “Serata tricolore”.<br />
I festeggiamenti hanno preso il<br />
via giovedì: il primo appuntamento<br />
si è tenuto in piazzetta De Marco, da<br />
dove è partito un itinerario patriottico<br />
per le vie del paese con la banda<br />
musicale “Città di Aquara”. È<br />
seguito l’alzabandiera con l’inno di<br />
Mameli eseguito dal coro polifonico<br />
“Santa Sinforosa”, diretto dal Maestro<br />
Sabina Martiello. C’è stato l’intervento<br />
del presidente del Consiglio<br />
comunale, e quello dello storico, il<br />
professor Anthony Brewer, cui è<br />
seguita la celebrazione della Santa<br />
Messa presso la Chiesa della Natività.<br />
“Si è trattato di una ricorrenza<br />
importante – ha dichiarato il sindaco<br />
Girolamo Auricchio - che è stato<br />
nostro dovere festeggiare per rendere<br />
omaggio al nostro Paese e per<br />
onorare la memoria delle persone<br />
che hanno contribuito al processo di<br />
unificazione della nostra Italia”.<br />
La serata di sabato, condotta da<br />
Tonino Battagliese si è aperta con i<br />
saluti del Presidente del Consiglio<br />
Comunale ed assessore alla cultura,<br />
Vincenzo Iuliano. L’aspetto storico<br />
della serata è stato curato dal prof.<br />
Michele Di Matteo. Spazio è stato<br />
dato anche allo spettacolo con l’esibizione<br />
del gruppo musicale “Blue<br />
Eyes” e di un gruppo di giovani<br />
organettisti.<br />
Annavelia Salerno
aprile <strong>2011</strong><br />
Il progetto “Libero respiro” coinvolge gli studenti<br />
della Scuola Media di Vallo della Lucania<br />
E’ festa gioiosa alla scuola media<br />
di Vallo della Lucania ben diretta dall’eclettico<br />
preside dott.prof.Angelo<br />
Russo.Si sente la presenza della Primavera<br />
dopo alcuni giorni gelidi e<br />
freddi. Grazie allo spirito di abnegazione<br />
della dott.ssa prof. Chiara Blasi,<br />
primaria del reparto di medicina<br />
dell’ospedale di Vallo della Lucania e<br />
della farmacista dott.ssa Mariella<br />
Elia della Merck Sharp e Dohme gli<br />
studenti sono stati sottoposti ad un<br />
controllo medico per prevenire<br />
disturbi respiratori e malattie allergiche.<br />
La Primavera, è vero, è molto<br />
bella, e come dice il poeta dott. Giuseppe<br />
D’Aiuto“Nelle siepi di rovo e<br />
di mirto/già fiorisce il biancospino/e<br />
imbianca col suo candore/la macchia<br />
mediterranea.omissis/ in Deneb-<br />
Riemma Editore, ma essa porta ad un<br />
notevole incremento delle allergopatie<br />
in generale e della pollinosi in<br />
particolare. Ecco perché è importante<br />
la prevenzione. Le reazioni allergiche<br />
possono essere di diverso tipo. Gli<br />
eventi patologici che ne conseguono<br />
interessano soprattutto le mucose<br />
che sono esposte ad allergeni aerodiffusi<br />
(congiuntive, naso e bronchi),<br />
ma anche l’apparato cardiovascolare<br />
e la cute (shock allergico e angioedema-orticaria).<br />
L’allergia da polline o pollinosi che<br />
si manifesta con sintomi clinici nasali<br />
–starnutazione, prurito, rinorrea,<br />
ostruzione-associati anche spesso a<br />
Gli studenti sono stati visitati dalla primaria del<br />
Reparto di Medicina di Vallo della Lucania:<br />
dott.ssa prof.Chiara Blasi.<br />
congiuntivite e talvolta ad asma o<br />
tosse insistente insorge in soggetti<br />
predisposti per l’azione degli allergeni<br />
liberati da alcuni pollini. “ I pollini<br />
che rappresentano le cellule riprodut-<br />
tive maschili delle piante sono liberati<br />
durante la stagione di fioritura al<br />
fine di consentire la fecondazione”.<br />
Solo pochi granuli raggiungono lo<br />
stigma delle piante, la maggior parte<br />
dei granuli va anche a depositarsi<br />
sulle mucose congiuntivali sulle vie<br />
aeree dei ragazzi. Questo male fu<br />
segnalato primariamente da Ippocrate<br />
nel VI secolo a.c. e da Galeno nel<br />
II secolo. Il primo ad identificare gli<br />
agenti eziologici con i pollini fu Charles<br />
Blackley nel 1873.<br />
Nel Cilento partecipano alla pollinosi<br />
del periodo pre-primaverile il<br />
cipresso, i ginepri, tuje, nocciolo. Tra<br />
aprile e giugno è il periodo delle graminacee<br />
La stagione di pollinazione<br />
dell’olivo interessa i mesi di maggio<br />
e giugno, mentre la paritaria (il cui<br />
polline è presente anche nel basilico,<br />
ortica, melone, ciliegia, gelso) si verifica<br />
nel mese di marzo raggiungendo<br />
picchi a maggio e giugno. I principali<br />
alberi e arbusti allergenici sono:<br />
cipresso, ontano nero, betulla bianca,<br />
nocciolo, carpino, frassino, olivo, ligustro,<br />
platano. Le principali erbe allergeniche:<br />
graminacee( gramigna, scagliola,<br />
avena, orzo, riso, segale, frumento,<br />
mais, ecc.ecc.), amaranto,<br />
farinaccio, artemisia, ambrosia, mercorella,<br />
lanciala, romice, paritaria.<br />
Altre piantecon interesse allergologico:<br />
ginepro, tuia, pino d’Aleppo, tasso,<br />
acero, sambuco, casuarina, gira-<br />
VALLO DELLA LUCANIA/ Teatro La Provvidenza<br />
Festival delle Compagnie amatoriali<br />
Si è aperto con il botto il Festival<br />
delle Compagnie Amatoriali che come<br />
da tradizione si svolge presso il meraviglioso<br />
teatro “La Provvidenza” di<br />
Vallo della Lucania. Ad aprire la kermesse<br />
è stata la Compagnia “Amici<br />
di Caprioli” che ha presentato “I Promessi<br />
Sposi nel Cilento”. Sgomberiamo<br />
subito il campo da equivoci e<br />
dobbiamo parlare di un autentico<br />
capolavoro che è stato partorito dalla<br />
mente e dalla penna di Lara Formai,<br />
che ne ha curato anche la scenografia.<br />
La regia di Aniello Fiorillo che da<br />
consumato psicologo è stata attenta<br />
finanche ai particolari e lavorando<br />
capillarmente sulla sensibilità degli<br />
attori che pur essendo dei dilettanti e<br />
molti di essi all’esordio, ha inculcato<br />
loro mentalità da professionisti, mettendo<br />
a disposizione le tante esperienze<br />
accumulate negli anni precedenti.<br />
Gli attori hanno dimostrato una<br />
grande bravura cantando a cappella,<br />
perché a causa dell’indisponibilità<br />
della brava pianista Paola Fazio, il<br />
pubblico non ha potuto godere della<br />
sua classe e nello stesso tempo della<br />
genialità del maestro Claudio Mautone<br />
che ha scritto le musiche sempre<br />
sui testi di Lara Formai. Questo musical,<br />
è stato scritto in dialetto cilentano<br />
nel quale sono stati trasportati con<br />
mirabile competenza usi, tradizioni,<br />
La Compagnia “Amici<br />
di Caprioli”<br />
ha presentato<br />
“I Promessi sposi<br />
nel Cilento”<br />
costumi e detti di un tempo che fu ed<br />
è stato collocato ai tempi dell’Unità<br />
d’Italia, ha letteralmente affascinato<br />
ed incantato gli spettatori della<br />
“Provvidenza”. Al termine dello spettacolo<br />
abbiamo incontrato un raggiante<br />
e soddisfatto Aniello Fiorillo<br />
che con rara competenza ne ha curato<br />
la regia e ci ha dichiarato:” Quello<br />
che la compagnia amatoriale “Amici<br />
di Caprioli” ha realizzato, ieri rappresentava<br />
un sogno, oggi è una realtà<br />
di cui andare fieri. Questo percorso<br />
storico-educativo inizia nel 2010, con<br />
il lavoro teatrale “Viva la libertà”,<br />
che riguardava i moti rivoluzionari<br />
cilentani del 1828, con personaggi<br />
che hanno scritto pagine di storia<br />
indimenticabili, provvisti di spirito di<br />
libertà ed amor patrio per cui hanno<br />
dato la vita. Oggi, nel solco di questo<br />
percorso storico, abbiamo affrontato<br />
il 1861, cioè l’Unità d’Italia. E’ stato<br />
un lavoro entusiasmante e frutto di<br />
ricerche, anche linguistiche, da parte<br />
della nostra Lara Formai (N.d.r. l’autrice<br />
del testo), che si prodiga continuamente<br />
affinché questo spirito di<br />
amicizia conservi la sua essenza. Ringrazio<br />
tutti, in particolare, quegli<br />
attori che arrivando in anticipo hanno<br />
mostrato un alto senso di professionalità<br />
e chiedendomi di provare e<br />
riprovare. E, credo, che questa sia stata<br />
la vera forza del gruppo”. Ci è parso<br />
doveroso sentire anche il parere<br />
dell’autrice del testo, Lara Formai,<br />
che ha avuto al suo fianco, il marito,<br />
dottor Marcello Casaburi, che ne ha<br />
condiviso tutti i momenti di questo<br />
autentico capolavoro:” Quando scrivo<br />
non mi innamoro mai di un personaggio<br />
ma di un evento, mi piace parlare<br />
del passato e più ancora delle tradizioni,<br />
dei detti e degli stili di vita di<br />
un tempo, che altrimenti andrebbero<br />
dimenticati così come di alcuni vocaboli<br />
dialettali che rischiamo di perdere”.<br />
Questa storia di due giovani<br />
innamorati, calati nel periodo dell’Unità<br />
d’Italia, ha tutte le carte in regola<br />
per aspirare ad un posto di assoluta<br />
eccellenza al Festival delle Compagnie<br />
Amatoriali di Vallo della Lucania.<br />
Nicola De Feo<br />
sole, soffione, colza, castagno, faggio,<br />
quercia, ippocastano, noce,<br />
mimosa, gelso, eucalipto, ornello,<br />
palma nana, ranuncolo, pioppo, salice<br />
piangente, olmo, ortica, narciso,<br />
edera, begonia, crisantemo, gerbera,<br />
stella di natale, ricino, tulipano, ficus,<br />
kiwi, soia, fico, melo, prezzemolo.<br />
Il progetto “Libero Respiro” ha<br />
come intento la prevenzione e la diagnosi<br />
precoce dell’asma. Già lo scorso<br />
anno si è cercato d’individuare la<br />
malattia negli scolari appartenenti<br />
alle quinte classi delle scuole elementari<br />
di Vallo della Lucania, Agropoli,<br />
Capaccio, S.Arsenio ed altri<br />
comuni cilentani. Quest’anno il progetto<br />
si applica ai ragazzi delle terze<br />
medie. La dott.prof. Chiara Blasi,(nella<br />
foto) di origine calabrese, responsabile<br />
del reparto di medicina, illustra<br />
la metodologia utilizzata: ” Viene<br />
praticato un esame spirometrico<br />
dopo una attenta valutazione di ogni<br />
studente per quanto riguarda l’anamnesi<br />
familiare.I<br />
dati raccolti vengono messi a confronto<br />
con quelli dell’anno precedente.<br />
Il 2 aprile <strong>2011</strong> seguirà un convegno<br />
in Agropoli a cui parteciperanno<br />
specialisti in malattie respiratorie<br />
allergologi, pediatri, medici di base.Ci<br />
si confronterà sull’incidenza delle<br />
malattie allergiche e dei disturbi<br />
respiratori nella popolazione, i fattori<br />
di rischio principali e rischi relativi”.<br />
Maria Cerullo<br />
Altavilla Silentina.<br />
Conferimento di<br />
un encomio solenne<br />
ai Carabinieri<br />
Sono stati artefici del<br />
ritrovamento della statua<br />
della Madonna di<br />
Montevergine trafugata a<br />
febbraio<br />
Il consiglio comunale di Altavilla<br />
Silentina ha deciso di conferire un<br />
Encomio Solenne ai Carabinieri, e<br />
per loro tutti ai componenti della<br />
locale stazione - al suo comandante,<br />
Francesco Antonio Salerno, ed<br />
ai militari che ad essa fanno capo -<br />
per la brillante operazione che, a<br />
seguito di una particolareggiata<br />
attività di indagine, ha portato al<br />
ritrovamento della statua della<br />
Madonna di Montevergine, che era<br />
stata trafugata dall’omonima chiesa<br />
lo scorso mese di febbraio. L’operazione<br />
dei militari dell’Arma, ed<br />
in particolare, di quelli in servizio<br />
ad Altavilla Silentina è stata motivo<br />
di soddisfazione per l’amministrazione<br />
comunale e per la comunità,<br />
per la quale la statua della Madonna<br />
di Montevergine ha un significato<br />
profondo che testimonia una<br />
grande fede.<br />
cronache cilentane attualità<br />
13
cronache cilentane ricordi<br />
14<br />
aprile <strong>2011</strong><br />
Corleto Monforte<br />
Cinque anni di amministrazione. Bilancio delle<br />
attività realizzate dall’amministrazione Sicilia<br />
Con la prossima tornata elettorale<br />
giungerà al termine il primo mandato<br />
da sindaco per Antonio Sicilia, primo<br />
cittadino di Corleto Monforte. Mentre<br />
ci si prepara alla campagna elettorale,<br />
che tuttavia non dovrebbe<br />
riservare spiacevoli sorprese agli<br />
amministratori uscenti, si fa il bilancio<br />
di quanto fatto e di quanto investito<br />
sul territorio in termini di impegno<br />
e di risorse.<br />
Per quanto riguarda i lavori pubblici,<br />
nei cinque anni di amministrazione<br />
sono stati programmati<br />
6.630.920,19 euro: sono stati realizzati<br />
21 interventi per importo speso<br />
pari ad € 1.933.071,52; 2 opere sono<br />
state già appaltate per un importo<br />
pari a € 195.000,00; inoltre sono in<br />
corso di espletamento con procedura<br />
di appalto 6 opere per un importo di<br />
€. 1.326.851,78.<br />
Importante anche il capitolo<br />
riguardante le risorse finanziarie<br />
ottenute dal PSR 2007- 2013, da<br />
molti spesso definito l’ultimo treno<br />
per aspirare allo sviluppo del Meridione.<br />
Le opere pubbliche sono state al<br />
centro dell’attenzione, dunque, ma<br />
non sono state l’unica priorità per<br />
Antonio Sicilia e la sua squadra,<br />
composta dal vicesindaco Carmine<br />
Palese che è anche assessore alle<br />
Politiche Sociali, Eugenio Di Ruberto,<br />
Filippo Ferraro, Arsenio Mangieri,<br />
Angelo Moliterno, Camillo Pignataro<br />
e Giuseppe Ruberto. Molto è stato<br />
E’ sabato sera. Si festeggia il carnevale anche<br />
a Ceraso, con il suo fascino collinare , con le sue<br />
tradizioni di lunga durata, con le sue ritualità che<br />
stanno scomparendo, ma “non debbono scomparire”ci<br />
dice nella sua semplicità, ma in maniera<br />
perentoria e risoluta, la signora Anella che con<br />
orgoglio vanta la sua origine di Futani..E’ una<br />
serata umida, con una pioggerellina di marzo che<br />
non fa sperare nulla di buono. Giustamente gli<br />
organizzatori infaticabili hanno pensato bene di<br />
costruire sulla bella piazza davanti al municipio<br />
un’ampia tenda per ripararsi eventualmente dagli<br />
scrosci di pioggia..E’ una disfida fatta con una<br />
sconfinata passione.La piazza è palpitante ed è<br />
.animata da una popolazione unita dal buon<br />
gusto per l’enogastronomia festaiola e da conversazioni<br />
sulle prossime elezioni comunali.<br />
Una scatenata e brava animatrice, un’armonia<br />
di note e battiti di cuore, come un buon cane da<br />
pastore, riesce a tenere a bada e far divertire la<br />
moltitudine dei bambini cerasuoli con le mamme<br />
attente comunque a guardarli mentre assaggiano<br />
le specialità culinarie e dolciarie fatte dalle stesse<br />
confrontando le ricette.<br />
Al tempo di spettacoli sfolgoranti a tutti i costi,<br />
può sembrare una sfida mettere una festa semplice,<br />
paesana, familiare dove consumatori e<br />
organizzatori sono le stesse persone.Un viaggio<br />
Il Sindaco Antonio Sicilia ha “gettato le basi”<br />
per ottenere il secondo mandato<br />
fatto per quanto riguarda le politiche<br />
sociali per le quali è stata spesa una<br />
cifra pari a € 243.903,84. E’ di qualche<br />
anno fa la lungimirante scelta di<br />
acquistare un defibrillatore a servizio<br />
della popolazione e di promuovere<br />
corsi di formazione per il suo utilizzo,<br />
oltre a varie manifestazioni nel campo<br />
sanitario. In considerazione del<br />
gran numero di persone immigrate<br />
che vivono sul territorio è stato<br />
recentemente aperto lo sportello per<br />
gli immigrati; per gli anziani è stato<br />
promosso il progetto “Nonno Civico”,<br />
utile per impegnare e responsabilizzare<br />
persone ancora utili alla<br />
società ma spesso sole; è stata poi<br />
realizzata una capillare attività di<br />
assistenza domiciliare. Altri provvedimenti<br />
riguardano le borse lavoro e<br />
l’assegno civico, le gite per anziani e<br />
per ragazzi e le cure termali per<br />
anziani.<br />
Altro settore che ha richiesto un<br />
grande investimento di impegno e<br />
risorse, specie in questi ultimi 5 anni<br />
contraddistinti anche dall’emergenza<br />
rifiuti che ha attanagliato a lungo la<br />
regione Campania e che ancora<br />
adesso crea problemi nelle aree<br />
metropolitane della regione, è la raccolta<br />
differenziata: il comune di Corleto<br />
Monforte è riuscito in breve a<br />
raggiungere una percentuale del<br />
60%, utilizzando il metodo del “Porta<br />
a Porta”.<br />
In altri settori si possono annoverare<br />
altri interventi molto importanti:<br />
il Servizio AIB, la stabilizzazione dei<br />
lavoratori socialmente utili, l’approvazione<br />
del Piano di Protezione Civile,<br />
l’accreditamento per il Servizio<br />
Civile Nazionale, la Certificazione del<br />
territorio per l’agricoltura biologica;<br />
l’incentivazione alle attività esistenti<br />
alle quali è stato offerto un contributo<br />
di € 500,00, e l’incentivazione per<br />
le nuove attività con una concessione<br />
di contributi ai richiedenti. Si è<br />
provveduto all’informatizzazione di<br />
nel mondo dei rioni del paese e nelle emozioni<br />
che scaturiscono dalle “mascherine” dove si<br />
mescolano fantasia e manualità delle mamme di<br />
Ceraso:le maschere tradizionali vengono reinterpretate,<br />
rivissute, facendo uso di drappi di colori<br />
intensi che risultano abilmente lavorati.<br />
La festa è un tributo alla forza di coesione dei<br />
cittadini intorno al giovane parroco don Pasquale<br />
Gargione.<br />
Le contemporanee e proliferanti manifestazioni<br />
carnevalesche in tutti gli altri paesi eccentrici<br />
non hanno portato ad un flusso turistico.Non<br />
sono presenti turisti e visitatori come accade per<br />
gli altri appuntamenti festaioli dedicati ad eventi<br />
relativi alla gastronomia, alla letteratura, religiosi.Molta<br />
gente ha preferito partecipare a festeggiamenti<br />
più rilevanti.Per festeggiare il Carnevale<br />
ogni paese cilentano ha cercato di mettere in scena<br />
il meglio della sua cultura popolare, tornando<br />
così a tradizioni antichissime che sembrano di<br />
stare sulla via di estinzione.C’è una energia<br />
incantatrice nel Cilento tra gli anziani, i “vecchi”<br />
ed i giovani, gli uni dicono agli altri di non<br />
dimenticare, la dea Prudenza che guarda nello<br />
specchio dove vede la memoria del tempo che<br />
fu, un magnetismo gioioso ed ipnotico.Sarebbe<br />
utile in futuro verificare la possibilità di organizzare<br />
le feste in giorni diversi tramite le pro-loco e<br />
tutti i processi Amministrativi e creazione<br />
di banche dati; all’istituzione<br />
della Consulta Giovani e all’apertura<br />
di una nuova sede dotata di nuova<br />
attrezzatura acquistata con fondi<br />
regionali. Diverse attività sono in corso<br />
di programmazione per i giovani,<br />
come il Cineforum, la campagna di<br />
sensibilizzazione sulla sicurezza stradale.<br />
Ci sono poi altre attività che meritano<br />
menzione: l’istituzione di un<br />
ufficio stampa; la realizzazione di un<br />
percorso di trekking, la partecipazione<br />
alla Borsa del Turismo Archeologico,<br />
l’adesione alla giornata sulla biodiversità;<br />
e ancora attività di promozione<br />
del territorio con adesione al<br />
progetto “Gli Itinerari del Parco” realizzato<br />
nel 2010; il completamento e<br />
l’inaugurazione della nuova sede del<br />
Museo Naturalistico, e promozione di<br />
attività collaterali come la “Mostra<br />
di Zoologia Fantastica”. Da segnalare<br />
ancora il completamento e la riapertura<br />
della Cappella della Selice, il<br />
completamento degli spogliatoi del<br />
campo di calcio a cinque; la realizzazione<br />
di depliants e DVD su Corleto<br />
Monforte, oltre a momenti ricreativi,<br />
iniziative culturali, sostegno alle<br />
associazioni.<br />
Infine sono stati approvati diversi<br />
regolamenti comunali redatti internamente<br />
dai rispettivi uffici comunali.<br />
Annavelia Salerno<br />
In occasione del Carnevale a Ceraso<br />
raccolte offerte per la ristrutturazione della chiesa<br />
le altre associazioni no-profit dando visibilità<br />
annualmente ad ogni piccolo o grande comune,<br />
a rotazione, con una manifestazione importante<br />
e con mini manifestazioni collaterali per far conoscere<br />
il comune in festa ai turisti per invogliarli a<br />
ritornare.<br />
E’ una sera questa di Carnevale a Ceraso un<br />
po’ più sera, più ricca rispetto alle altre, nonostante<br />
tutto, bizzarra ed armoniosa. Uno spettacolo<br />
per vista, olfatto e gusto. Le tentatrici sollecitazioni<br />
dei profumi della cucina cilentana-cerasuola<br />
, onore al merito, sono state realizzate da<br />
Elisa,Anna, Luigi, Angioletta, Immacolata, Annamaria,<br />
Carmelo, Marzia, Antonio, Marco in cucina<br />
per i famosi panini di salsiccia e broccoletti, antico<br />
pasto dei lavoratori preparato dalle loro donne<br />
nelle povere abitazioni che lo consumavano a<br />
mezzogiorno durante una breve pausa di lavoro,<br />
lavoro che tuttora ,a causa della crisi, manca e<br />
non solo i giovani-come dice la prof.Elisa-ma<br />
anche i loro genitori anziani vanno via in città per<br />
aiutare i figliuoli, a tutte le casalinghe che hanno<br />
preparato vere leccornie ricamate e chic, pezzi da<br />
novanta, ad Anna e Antonio all’ingresso per<br />
accettare le offerte per ristrutturare la Chiesa<br />
Madre, chi sa domani costituire un fondo cassa<br />
anche per costruire una bella chiesa nella frazione<br />
di Metoio.
aprile <strong>2011</strong><br />
Carlo Pisacane.<br />
Continua la discussione tra gli storici sulla sua morte<br />
Carlo Pisacane nacque a Napoli il 22<br />
agosto 1818, dal Duca Gennaro di San<br />
Giovanni e da Nicotina Basile de Luna..<br />
Rimase orfano di padre a sei anni. A<br />
tredici anni entrò nel Rea! Collegio Militare<br />
della Nunziatella di Napoli,per<br />
apprendere l'arte militare.Dopo otto<br />
anni trascorsi nell'Accademia .segnalato<br />
tra i migliori allievi, per quattro anni<br />
fu paggio nella Real Corte. A ventidue<br />
anni fu nominato Ufficiale del Genio.<br />
Lavorò come ing.sulla ferrovia Napoli -<br />
Casetta Successivamente fu mandato in<br />
Abruzzo a costruire strade e fortìficaziorà.Pisacane<br />
ebbe una vita travagliata<br />
.specie in Inghilterra e Francia.Tutte<br />
quelle traversie,per mancanza di spazio<br />
le ometto.Nel pomerìggio del 25 luglio<br />
1857 s'imbarcò con trentacinque legionari<br />
sulla nave :"Cagliari"Dopo circa<br />
due ore di navigazione,il capitano Sitzia<br />
fu estromesso dal comando della nave<br />
ed al suo posto fu messo il timoniere<br />
Giuseppe Daneri. La nave passò nelle<br />
mani dei rivoltosi e subito ,fu dirottata<br />
ali' isola di Ponza.Quivi furono liberati<br />
trecentoventi carcerati ,di cui solo settantacinque<br />
erano prigionieri politici.<br />
Narra la storia locale, che la nave<br />
Cagliari» sarebbe dovuta approdare a<br />
San Marco di Castellabate (Salemo), ma<br />
il mare in tempesta non permise lo<br />
sbarco! patrioti che aspettavano Pisaca-<br />
ne furono arrestati e processatiJFbituna<br />
volle.,che il giudice di Castellabate era<br />
il padre del musicista<br />
Leoncavallo,essendo anche lui un antiborbonico<br />
comminò il minimo della<br />
pena.il Cagliari proseguì per Sapri.<br />
Quante delusioni ed amarezze provarono<br />
Pisacane ed i compagni per non aver<br />
trovato gli uomini ed i mezzi promessigli<br />
primo pensiero di Pisacane, fu quello<br />
di dare una lezione al sacerdote sanfedista<br />
Peluso, per aver il 1848 fatto massacrare<br />
Costabile Carducci. Il Peluso<br />
avvisato in tempo si mise in salvo.<br />
I compagni di Pisacane andavano<br />
Vicini nel dolore<br />
È venuto a mancare il<br />
prof . Giuseppe Bardascino<br />
il 21/02/<strong>2011</strong>; era nato a<br />
Casalvelino il 13/08/1928<br />
Conseguì l'abilitazione magistrale il<br />
1949 a Vallo della Lucania e superato<br />
il 6° corso AUC di Cesano (ROMA) è<br />
stato ufficiale istruttore presso il VII<br />
CAR di Siena nel 1951. Congedato è<br />
stato vice direttore presso l'istituto per<br />
orfani di guerra "De Vivo" di San Marco<br />
di Castallabate negli anni '50<br />
durante i quali effettuava periodi di<br />
insegnamento presso scuole elementari<br />
e medie del Cilento (Acquara, Pollica,Castellabate)<br />
, conseguiva il diploma<br />
di educazione fisica presso ISEF di<br />
Napoli nel 1962 con il massimo dei<br />
voti ed a quel punto si dedicava all'insegnamento<br />
dell'educazione fisica prima presso l'istituto "Enrico Fermi " di<br />
Napoli anni 1964-1966 successivamente presso l'istituto tecnico per chimici<br />
"Amedeo Avogadro" di Salerno svolgendo dal 1976 il ruolo di VicePreside ,<br />
seguendo l'assorbimento nell'istituto tecnico "Focaccia " giungeva al pensionamento<br />
nel 1998-99 , avendo avuto la voglia di migliorare la sua conoscenza<br />
si laureava in Pedagogia nel 1990 presso l'Università degli studi di<br />
Salerno con la tesi "L'istruzione tecnica e professionale in Italia e in Francia<br />
" , e dedicandosi sempre allo sport come allenatore dilettantistico di calcio ,<br />
arbitro federale di pallacanestro ed istruttore di educazione fisica anche<br />
dopo il pensionamento al livello amatoriale per tutti gli amici che volevano<br />
mantenersi in forma!<br />
Condoglianze ai familiari tutti.<br />
sempre più diminuendo.il 12 luglio<br />
1857 a Padula vi fu uno scontro .Pisacane<br />
. perse la metà dei suoi uomini.I<br />
rivoltosi decisero di marciare verso Sanza.<br />
Gli abitanti di Sanza avvelenati dal<br />
sacerdote Don Francesco Bianco, divennero<br />
sempre più feroci. Infetti armatisi<br />
con utensili agricoli, armi, ecc. assalirono<br />
i rivoluzionari. Pisacane esortava i<br />
suoi a non sparare. I pochi uomini rimasti<br />
per evitare i terrazzani volevano passare<br />
all'altra riva del Valloncello Diavolone,<br />
ma.il comandante delle Guardie<br />
UrbanerSabino La Veglia, sparò un colpo<br />
e ferì ad un braccio Carlo<br />
Pisacane.,Successivamente,il ferito fu<br />
spogliato ed ucciso a colpi di forca<br />
aprendo l'addome e mettendo fuori gli<br />
intestini. Secondo altri,Pisacane ferito<br />
,si sarebbe ucciso con un colpo di pistola.<br />
Vedi trasmissione di "Mattino in<br />
famiglia" del "26 febbraio <strong>2011</strong>. Qual è<br />
la verità? Ove avvenne l'eccidio, oggi vi<br />
sorge un cippo marmoreo. Dopo il massacro,<br />
tutti i rivoltosi furono ammassati<br />
spogliati e bruciati.Ancora oggi, s'ignora<br />
ove riposano i resti (se ve né rimasero)<br />
di Carlo Pisacane e compagni.<br />
Pisacane aveva una borsa con documenti<br />
e tredicimila ducati d'oro. In<br />
pochi minuti i ducati scomparvero. I<br />
documenti furono sparpagliati per terra.Due<br />
monaci francescani ad evitare<br />
altri processi ed uccisioni accolsero le<br />
carte e le distrussero. I feriti, completamente<br />
nudi, furono portati nel vicino<br />
convento, da quegli umili francescani e<br />
curati amorevolmente. Pisacane prima<br />
di essere colpito a morte esclamò: "Voi<br />
siete assassini! Mi derubaste ed ora mi<br />
uccidete.Conducetemi alla Giustizia<br />
"Dopo il 1860,il Governo accordò alla<br />
figlia di Pisacane. Silvia una pensione<br />
mensile di sessanta ducati.<br />
Vincenzo Marrocco<br />
I più preziosi francobolli del Regno<br />
di Italia in mostra ad Agropoli<br />
E’ stato inaugurato il nuovo allestimento dello spazio espositivo del Palazzo<br />
Civico delle Arti di Agropoli, presso l’ex Pretura, con una mostra filatelica dal<br />
titolo “I protagonisti, i luoghi e gli eventi dal Risorgimento all’Unità d’Italia<br />
nella filatelia”. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco di Agropoli, Franco<br />
Alfieri, l'assessore all’Identità Culturale, Franco Crispino ed il curatore, il noto<br />
filatelico Pasquale Fascitiello. La mostra che è tra le attività di punta del calendario<br />
della città di Teano, sede tra le più importanti degli eventi ITALIA150, ha<br />
eccezionalmente concesso alla cittadina cilentana il privilegio di ospitare una<br />
mostra che a maggio tornerà a Teano per essere visitata dal Presidente della<br />
Repubblica, Giorgio Napolitano. Lo spazio ospiterà nei suoi saloni, recentemente<br />
restaurati dall’Amministrazione comunale, una serie di importanti mostre<br />
didattiche e documentarie. La prima di queste, fortemente voluta dall'assessore<br />
Crispino, espone ad Agropoli alcuni tra i più preziosi francobolli del Regno.<br />
L'hobby del collezionare e classificare le carte valori postali ebbe inizio a fine<br />
Ottocento in Gran Bretagna e Francia. Nel XX secolo si sviluppò ed allargò il<br />
suo interesse non solo al singolo francobollo ma ad interi postali, annulli, tariffe<br />
postali, percorsi di invio dei documenti e alla semplice immagine che sul francobollo<br />
era rappresentata. Nel tempo anche il modo di collezionare i francobolli è<br />
cambiato. Nei primi anni spesso veniva conservata la sola vignetta e ritagliato<br />
tutto il margine rimanente, in quanto i francobolli erano privi della dentellatura.<br />
Il francobollo fece la sua prima comparsa in Italia il 1° giugno del 1850 quando il<br />
Regno Lombardo-Veneto emise la sua prima serie che comprendeva 5 valori<br />
diversi. Nel giro di pochi mesi anche gli altri stati italiani preunitari si dotarono<br />
di francobolli. L’ultimo degli antichi stati italiani ad adottare il francobollo fu il<br />
Regno delle Due Sicilie, nel 1858.<br />
Giuseppe Feo<br />
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Niglio Biagio; Famiglia Niglio Giuseppe; Di Gregorio Amedeo; Pinto Alfonso<br />
cronache cilentane rubriche<br />
15
cronache cilentane spazio aperto<br />
16<br />
aprile <strong>2011</strong><br />
Molte mistificazioni<br />
sul Regno dei Borbone<br />
Caro Direttore<br />
Ho letto con sorpresa e –<br />
debbo dire- con disgusto<br />
l’articolo del prof. Vincenzo<br />
Marrocco sull’ultimo numero<br />
di “ <strong>Cronache</strong> <strong>Cilentane</strong>”<br />
intitolato “ L’inizio della<br />
distruzione dell’economia<br />
del Sud”. Mi dispiace di<br />
doverlo dire , perché il prof.<br />
Marrocco ha pubblicato, nel<br />
numero di febbraio di <strong>Cronache</strong><br />
<strong>Cilentane</strong>, un articolo in<br />
memoria e lode della mia<br />
bisnonna Marianna Mazziotti,<br />
per il coraggio da lei<br />
dimostrato , quando fu duramente<br />
perseguitata dal<br />
governo borbonico: iniziativa<br />
per la quale gli ho espresso<br />
, scrivendogli direttamente,<br />
la mia riconoscenza.<br />
I problemi che però<br />
suscita il suo articolo “ l’inizio<br />
dell’economia del Sud”<br />
sono però di grosso rilievo.<br />
Secondo Marrocco, il<br />
regno delle Due Sicilie sareb-<br />
be stato, sotto i Borboni,<br />
una specie di eldorado: Carlo<br />
III avrebbe istituito scuole<br />
per uomini e donne in ogni<br />
paese e città; le industrie<br />
sarebbero state fiorenti; la<br />
flotta mercantile avrebbe<br />
fatto concorrenza a quella<br />
inglese; Ferdinando IV<br />
avrebbe addirittura progettato<br />
un “ repubblica socialista<br />
cattolica”; la colonia di<br />
San Leucio.<br />
Tutte queste meraviglie<br />
sarebbero state distrutte ad<br />
opera della Francia, del Piemonte<br />
e dell’Inghilterra,<br />
quando quest’ultima specialmente,<br />
“ con la sua massoneria”<br />
avrebbe organizzato<br />
la spedizione dei Mille e<br />
dato anche a Garibaldi il<br />
denaro necessario, equivalente<br />
oggi a” milioni di dollari”<br />
per “ comprare ministri<br />
e generali borbonici”.<br />
Io sono certo dell’onestà<br />
del prof. Marrocco e lo invito<br />
pertanto a rendere note le<br />
fonti da cui ha tratto queste<br />
notizie, che contraddicono la<br />
generale opinione sulla<br />
povertà e l’arretratezza del<br />
Mezzogiorno, quando fu<br />
annesso all’Italia, sulla quale<br />
Benedetto Croce ha scritto<br />
pagine memorabili nella sua<br />
storia del regno di Napoli.<br />
Non mi sembra ammissibile,<br />
in particolare, diffondere,<br />
senza dimostrare la fondatezza,<br />
notizie infamanti su<br />
persone che appartengono<br />
ai ceti dirigenti di regime<br />
borbonico, talune delle quali<br />
facevano parte di famiglie, i<br />
cui discendenti esistono a<br />
tutt’oggi.<br />
Vi sarei grato se vorrete<br />
pubblicare questa lettera sul<br />
prossimo numero di “<strong>Cronache</strong><br />
<strong>Cilentane</strong>”.<br />
I mie più cordiali saluti<br />
Manlio Mazziotti<br />
di Celso, Roma<br />
Pianificazione debole<br />
e solitudine dei sindaci.<br />
Tutto cambia perché nulla cambi<br />
L’11 marzo ad Ascea, si è<br />
svolto l’incontro dal Titolo<br />
“Pianificazione debole e<br />
solitudine dei sindaci”. Il<br />
programma dei lavori ha<br />
visto i saluti istituzionali del<br />
Sindaco di Ascea Mario Rizzo;<br />
dell’ Assessore ai Lavori<br />
pubblici della provincia di<br />
Salerno Marcello Feola, del<br />
Presidente Ente Parco<br />
Nazionale del Cilento e Vallo<br />
di Diano Amilcare Troiano<br />
e del Presidente ANCE<br />
Salerno Antonio Lombardi.<br />
Una serie di successivi<br />
interventi tecnici (Arch. Iole<br />
Giarletta direttore del<br />
LAMAV, Dott. ssa Maria Adinolfi<br />
dirigente e coordinatrice<br />
A.G.C. Governo del territorio<br />
Regione Campania,<br />
Arch. Catello Bonadia dirigente<br />
settore urbanistica e<br />
governo del territorio Provincia<br />
di Salerno; Arch.<br />
Roberto Monaco e arch.<br />
Lucia De Santis, consulenti<br />
ANCE Salerno) coordinati<br />
dal prof. Pasquale Persico.<br />
Una serie di riflessioni<br />
sulla pianificazione territoriale<br />
che ha lasciato una<br />
serie di perplessità sulle<br />
competenze e le responsabilità<br />
per un settore che<br />
vive una profonda crisi tra<br />
piano e progetto, tra programmazione<br />
e regolamentazione,<br />
tra abusivismo e<br />
frammentazione, tra economia<br />
e politica, determinan-<br />
do una condizione di caos<br />
territoriale senza pari e sotto<br />
gli occhi di tutti. Lo stesso<br />
presidente del parco<br />
Amilcare Troiano ha dovuto<br />
sostenere che esistono zone<br />
del parco “che non hanno<br />
ne identità e ne un’anima”,<br />
nel mentre la Soprintendenza,<br />
in difesa, evidenzia<br />
che le amministrazioni<br />
comunali cercano di sottrarsi<br />
ad una ormai antistorica<br />
e pervasiva invasione di<br />
campo senza riflettere su<br />
quanto sia meglio svolgere<br />
il ruolo di promozione e crescita<br />
della responsabilità<br />
territoriale sulla tutela e<br />
conservazione dei beni culturali.<br />
Mi è sembrato di assistere<br />
ad una confusa e ancora<br />
incerta visione della “governance”<br />
territoriale che<br />
come ha giustamente affermato<br />
il Prof. Persico vede un<br />
sempre maggiore interesse<br />
economico sopravanzare<br />
sulle scelte della politica e<br />
l’isolamento simbolico dei<br />
sindaci a riaffermare una<br />
vecchia massima sempre<br />
attuale “dividi ed impera”.<br />
Manca lo scenario e la<br />
condivisione di un progetto<br />
organico di ripartenza e gli<br />
strumenti in campo ottenuti<br />
con grande sforzo e impegno<br />
di fondi pubblici, vengono<br />
già messi in dubbio<br />
pur detenendo un bagaglio<br />
di conoscenze e di alto profilo<br />
scientifico e programmatico.<br />
Mi sono chiesto più<br />
volte, durante l’incontro,<br />
quanti degli intervenuti<br />
hanno mai letto quei documenti<br />
e quelle programmazioni,<br />
nell’imminenza dei<br />
tanti impegni ed interessi<br />
contingenti, che appaiono<br />
prevalenti sull’interesse di<br />
programmazione che richiede<br />
non solo uno sforzo di<br />
consapevolezza, ma anche<br />
una autorevole capacità di<br />
indirizzo e governo.<br />
Viviamo una stagione<br />
mediatica di immagine e<br />
spot, nella quale i contenuti<br />
passano in secondo piano<br />
e ogni sentire comune<br />
diventa imperativo d’ordine<br />
e non auspicio di governance.<br />
Per chiarire, pare che chi<br />
ci governa sia più interessato<br />
a controllare il consenso<br />
che avere la consapevole di<br />
operare per il bene del territorio<br />
che amministra. Lo<br />
sforzo “educativo” dell’incontro<br />
non ha avuto i suoi<br />
effetti, cosi come il rispetto<br />
per un processo, che pare<br />
non avere storia e memoria,<br />
rapidamente riclassificato<br />
nel controllo dell’alto in<br />
basso a scapito - sempre -<br />
della partecipazione dei cittadini<br />
alle scelte per il proprio<br />
futuro.<br />
Domenico Nicoletti<br />
Italia unita?<br />
Onore al patrono d’Italia<br />
I Frati , i figli di San Francesco d’Assisi, tutti i seguaci del<br />
Serafico, del grande Santo, il patrono d’Italia , augurano unità,<br />
felicità, pace e il bene all’Italia nel 150° anno dalla sua Unità.<br />
Noi francescani della terra cilentana, piccolo gregge del<br />
Comune di Pollica, siamo nella gioia e auguriamo a tutto il<br />
popolo italiano felicità, che San Francesco ha chiamato perfetta<br />
letizia, manifestata in quella grammatica posta nel Cantico<br />
delle creature che è diventato il tessuto della nostra lingua, il<br />
testo più autorevole della letteratura italiana. Un manifesto<br />
che propone una concezione della vita che fa di tutti noi una<br />
famiglia di consanguinei, di fratelli e sorelle, i figli di Dio e di<br />
Lui portano significazione.<br />
Il cantico di Francesco non è una semplice poesia, ma lo<br />
sforzo, la fatica e la felicità di chi ha guardato Dio, l’uomo, la<br />
creazione, le cose non come fonte di un effimero piacere, ma<br />
fonte di una gioia che ci permette di stare l’uno accanto all’al-<br />
tro .Poco o quasi niente si è menzionato in questa celebrazione<br />
dei 150 anni della figura di S. Francesco, il vero sognatore ,<br />
l’innamorato di Dio, della nostra natura, di tutto il creato.<br />
Di padre umbro e madre straniera, il santo, il poeta scrive un<br />
canto di lode ( che attraverso il sole, le stelle, il vento, l’acqua,<br />
il fuoco, la terra , gli uomini e persino la morte ) si leva al<br />
Padre di tutti gli esseri che sono sulla terra. Il Cantico delle<br />
creature raggiunge un pubblico che non si sapeva popolo,stringe<br />
tutti al calore di un unico Padre. Così Francesco inventava<br />
l’Italia. Egli è il più italiano dei Santi, il più santo degli Italiani.<br />
A questo giovane intrepido, cavaliere e giullare innamorato,<br />
attraverso il suo Cantico delle Creature abbiamo chiesto noi<br />
francescani del Cilento e tutti gli innamorati di Lui in questo<br />
compleanno dell’Unità d’Italia, il dono della pietà e che come<br />
Lui possiamo avere il coraggio di dimenticare il nostro orticello<br />
e di mettere al centro della nostra esistenza il bene comune.<br />
Così il nostro paese sarà un’aureola in cui vivono cittadini fraterni<br />
e gioiosi.<br />
Il poeta italiano Petrarca scrive “ Italia mia benché il parlar<br />
sia indarno”, chiede : Oh Dio, che la pietà ti condusse in terra/<br />
ti rivolga al tuo diletto, al mio Paese. Sia l’Italia terra benedetta<br />
e santa e di tante famiglie/ una sola famiglia.<br />
Ecco la più bella visione del nostro Bel Paese, l’Italia<br />
P. Adolfo<br />
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