Leggi un estratto - Armando Editore

Voglio che tu sia a conoscenza che ho sperimentato il vissuto nelle
scuole speciali. Ho frequentato le lezioni di coloro che lì insegnavano.
Ho verifi cato che ci sono state tante defi cienze didattiche. La storia dei
sordi è composta di un insieme di scelte che gli udenti hanno deciso
per loro. Te lo ricordo!
Non porto rancore perché per questo, sarebbe ottundere 4 l’ingegno,
non operare razionalmente per superare gli ostacoli, presenti nel nostro
cosiddetto Paese “civile” e democratico.
Talvolta capisco e giustifi co le persone come te, per cui è un po’
diffi cile integrarsi nella realtà dei sordi. Voi, udenti, siete immersi in
un mondo di suoni e voci, che vi forgiano il cervello […]. Forse allontanandovi
dai vostri sentimenti, dalle rifl essioni più profonde! Ma io
non ho timore di attingere al mio Silenzio, che mi rimanda ad una persona
sorda che s’impegna per la labiolettura. Le vostre parole talvolta
sono “assordanti”, un continuo bla-bla con cui vi presentate davanti al
nostro cospetto, affermando: «Questi codici verbali fanno di noi persone
normali». Io – te lo dico – non ho il complesso di chi ode. Credo
d’essere una persona con i problemi e le gioie di tante. Il mio sforzo è
far comprendere alla comunità di accogliere il sordo nelle sue strutture,
affi nché essa si impegni per superare le barriere che ostacolano
l’accesso alla vita di relazione. Ovviamente, questo diritto, è per tutti
i disabili quando ci si accorge che sono le strutture inadatte e il personale
dequalifi cato a generare l’handicap, a bloccare la partecipazione
socioculturale e politica. Le pari opportunità sbandierate per i disabili,
in primis per i sordi, sono proposte astute e miserevoli di fanfaroni nel
periodo elettorale, se non agiscono.
Sai bene questo; lo noto nei tuoi occhi. Non hai il coraggio di guardare
i miei. Perché ti vergogni.
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4 Consumare, sciupare.