Comunità in ascolto - Coccaglio

Cari amici:… “è primavera!… (finalmente…)… fioriscono
le rose”. Quante “cose” – pure io - vorrei dir! Rose di
donne che profumano di virtù, di natura e… di grazia! Tantissime
anche… se silenziose.
Ricordano ancora la bella canzone… vittoriosa al Festival di
Sanremo nel lontano 1954, cantata dall’allora diciottenne
veronese Gigliola Cinquetti (acqua e sapone!).
- Son tutte belle le mamme del mondo quando un bambino
si stringono al cuor… son le bellezze di un bene profon-
do fatto di sogni, di luce e d’amor…-
Com’è vero, amici! Anche se son passati tanti anni (e sulla
testa – dei bei capelli neri, ora sono fioriti quelli grigi
o bianchi come la neve… - quelli tinti falsano la bellezza
naturale!) non è sfiorata la bontà materna di quel cuore di
donna che ha tessuto per nove mesi il nostro cuore fatto
dal loro sangue e dal loro amore!
Ecco: nella storia degli uomini, creati a immagine di Dio
(e… il Signore è bellissimo e buonissimo!)… quante mamme
semplici e… insieme grandi, per la loro fede genuina,
per i giorni della loro vita intessuta di sudore, preoccupazioni
e di amore, spesso firmata da vero eroismo!
Queste donne le troviamo a grappoli anche nella Bibbia.
Come dimenticare l’eroica fedelissima mamma dei sette
fratelli Maccabei… che con accenti affettuosi e pur decisi…
accompagna al martirio tutti i suoi sette figlioli, obbedienti
a Javhè, più che alle insidiose promesse dell’empio re Antioco?
Così Anna col piccolo Samuele, frutto di preghiere
intense. Il suo bambino offerto a Dio diventerà un servizie-
Comunità in ascolto
MAMMA “CONCHITA”
… E ALTRE
di don Titta
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vole e saggio profeta del Signore nella comunità israelita!
Sono milioni le donne vissute spesso con la semplicità delle
mammole (=violette dei nostri giardini o nei boschi) che
esalano - senza saperlo, con umiltà – il profumo di virtù
naturali e soprannaturali, specie da quando Gesù Cristo, il
più bello tra i figli degli uomini (come lo descrive un salmista),
nato dalla più bella DONNA del mondo, Maria di Nazareth,
vivendo e superando mentalità e costumi pagani,
degeneranti in passioni e scelte mortifere, azzeranti “ogni
bellezza”… ha ridato alla
Donna e particolarmente
alla madre di famiglia,
la DIGNITÀ grandissima
di “Persona” e di generatrice
di figli che, in
chiave cristiana, appartengono
primariamente
a Colui che il compianto
papa Luciani definì “Padre
e Madre”.
Cari amici: ogni mattina
leggendo sul calendario
posto in cucina o
– se potete – seguendo
con la radiolina… Radio
Maria, vi è facile incontrarvi
spesso sul nome
di qualche Donna che lo
Spirito Santo ha reso “santa”… quando, questa, facendo la
volontà di Dio in un convento, nella sua famiglia o vittima
di violenza, ha saputo compiere la volontà di Dio, a volte
con decisione eroica!!!
E penso, con voi, a Monica, mamma di S. Agostino di
Tagaste, all’analfabeta eppur sapiente contadina
Margherita Occhiena, mamma di don Giovanni Bosco…
alla famosa Margherita da Cascia, sposa e madre tribolata,
che poi Gesù sceglierà come sua sposa in un convento
dell’Umbria! E penso all’eroica pediatra milanese Gianna
Beretta Molla, prima ardente zelatrice di Azione Cattolica,
poi dottoressa specialista per bambini e sposa felicissima
con l’ingegner Piero Molla. Ebbe quattro bei figlioli. Ma la
quarta gravidanza, per un male inguaribile, le costò la vita,
preferendo alla sua quella di una bella bambina, Emanuela,
che, fattasi grande, continuò la professione di sua mamma!
Ed ebbe la fortuna di presenziare in Roma, con forte
emozione, alla beatificazione e poi alla canonizzazione di