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Dicembre 2009 - Chiusaforte(Ud)

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Le Vous di Sclûse<br />

AFFETTUOSO SALUTO AL “MAESTRO MIN”<br />

Riportiamo un ritratto<br />

della sua figura attraverso<br />

il ricordo dell’amico<br />

don Adolfo<br />

Si sono svolti i funerali, in<br />

una fredda giornata invernale,<br />

sabato 31 gennaio.<br />

Un lungo corteo partito<br />

dalla casa in Raccolana<br />

lo accompagnava a<br />

<strong>Chiusaforte</strong> nella chiesa<br />

di S. Bartolomeo. Essa,<br />

dalle architetture splendide<br />

e imponenti, col grande<br />

organo con le ali d’argento<br />

delle canne ormai<br />

familiari, era il fascino di<br />

ogni esecuzione delle sue<br />

musiche immortali dedicate<br />

a Dio e alla sua Gloria<br />

nell’espressione più alta e<br />

suggestiva delle melodie<br />

eccelsi. Uomo di profonda<br />

fede sapeva trasmettere<br />

con la musica sacra<br />

l’armonia dell’invisibile e<br />

del misticismo, del mistero<br />

e dell’ascolto interiore<br />

ed esteriore. Quanta contemplazione in quelle esecuzioni<br />

corali nel Tempio dove nel 1947 il papà Secondo gli passò<br />

l’eredità musicale come artista e maestro del coro. All’epoca<br />

aveva 28 anni.<br />

Egli svolse una lunga attività capace di sostenere e tramandare<br />

l’arte musicale sulle orme di una lunga tradizione<br />

famigliare molto nutrita: era cugino anche dell’architetto<br />

Giacomo Della Mea, noto e conosciuto per tante opere. Era<br />

una vocazione che aveva nel sangue. Un vasto programma<br />

quindi non solo di musica sacra, ma anche folcloristica,<br />

soprattutto dopo il terremoto oltre i confini del Friuli, nei<br />

gemellaggi per ricambiare con gratitudine l’impegno di<br />

tanti volontari e gruppi di solidarietà venuti a <strong>Chiusaforte</strong><br />

da tante parti. Tra tanti ricordiamo Milano al teatro S. Carlo,<br />

in Duomo, a S. Vittore, a Valmadrera, a Genova,<br />

a Nerviano. Per molti anni, prima del terremoto fino<br />

al 1979, dopo aver lavorato come muratore presso la<br />

ditta Agolzer, a Pontebba e a Tarvisio, tenne corsi regolari<br />

di Banda musicale; contemporaneamente per<br />

oltre 40 anni fece parte della banda di Venzone e per<br />

15 anni fu direttore Maestro della Banda del Santuario<br />

di Pontebba. Ha ricevuto molti riconoscimenti:<br />

nel 1977 è stato insignito del Cavalierato della Repubblica,<br />

nel 1989 ha avuto il riconoscimento d’onore<br />

al Merito del Rotary Club, nel 1993 ricevette la<br />

cittadinanza onoraria del Comune di Venzone per la<br />

sua partecipazione alla vita della Banda fin dal 1946.<br />

Ultimamente, dopo aver ultimato la ricostruzione<br />

della casa a Raccolana si dedicava alla pittura e aveva<br />

illustrato a penna e a pennarello novanta schede di<br />

Raccolana, come si presentava prima del terremoto,<br />

con le viuzze strette, le case rustiche e ammucchiate,<br />

8<br />

i ballatoi, i fienili, le fontane,<br />

le stalle e anche i personaggi…<br />

Non posso dimenticare<br />

tanti momenti trascorsi con<br />

il coro a Raunis nel pianoro<br />

della chiesetta della Madonna<br />

della Neve, l’immancabile<br />

spinetta con Egidio, il quartetto<br />

Goriuda (lui suonava<br />

il flauto e la tromba) con le<br />

nostre villotte. Perfino al Çuc<br />

dal Vuan non mancavano le<br />

Messe solenni e le feste in<br />

allegria con i canti. Tutte le<br />

borgate erano animate dal<br />

coro del “maestro Min” nelle<br />

Feste popolari e non solo nei<br />

momenti felici, ma anche nei<br />

momenti del dolore. Senza<br />

dimenticare il suo prezioso<br />

servizio ininterrotto prima<br />

come socio effettivo e poi<br />

benemerito di appartenenza<br />

nella Società Operaia. Tutto<br />

questo nel giorno dei funerali<br />

abbiamo sentito dentro di noi<br />

con le lacrime agli occhi e<br />

il pianto nel cuore. Io e don<br />

Michele abbiamo concelebrato le esequie e lo abbiamo salutato.<br />

Il maestro Min apparteneva ad un’epoca storica, tempi di<br />

svolta epocale con avvenimenti e trasformazioni globali.<br />

L’assessore alla Cultura Pozzecco Giorgio lo ha ricordato<br />

commosso citando i nomi dei suoi Coristi che lo hanno preceduto.<br />

Faceva eco il gruppo giovanile guidato da Marco<br />

e formato alla scuola del Min con melodie improntate alla<br />

speranza e a motivi di dialogo con la vita, ispirati da sentimenti<br />

di fede e di amore. Poi, sotto le suggestive parole di<br />

“Stelutis Alpinis” il corteo si è mosso verso Raccolana nel<br />

Cimitero per la sepoltura. Riposa in pace, anima serafica e<br />

mistica…<br />

don Adolfo Comelli

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