CHANUKKÀ 5767 le luci della rinascita CHANUKKÀ 5767 le luci ...

Un campo di calcio ad otto, due
campi da tennis polivalenti, una
piscina, una “club house” e altri locali
adibiti a spogliatoi: sarà questo
la struttura di cui i tanti romani,
ebrei e non, appassionati di sport
potranno godere di fronte a Ponte
Marconi, dove presto sorgerà il tanto
desiderato Centro Sportivo della
Comunità ebraica di Roma. Un’idea
intraprendente che è diventata realtà
con il primo passo, la posa della prima
pietra l’estate scorsa.
Sorgerà in una zona demograficamente
molto importante per la nostra
comunità. Nel popoloso quartiere
Marconi, infatti, risiedono molte
famiglie che potranno usufruire
di un centro all’avanguardia e funzionale.
Ma la zona prescelta, oltre
ad essere strategicamente importante,
lo è anche dal punto di vista
ambientale. Il centro sportivo nascerà
a pochi metri da uno degli imbrachi
dai quali partono i battelli per
la gita sul Tevere. Non è tutto: proprio
a Ponte Marconi c’è la pista ciclabile
che arriva a due passi dal
punto nel quale sorgerà la nuova
struttura. Un punto d’incontro importante,
quindi, ma anche un quartiere
della città che vivrà, sempre di
più, a contatto con la natura circostante:
per chi ama lo sport e la vita
salubre, sarà luogo prescelto, magari,
dove recarsi le domeniche per
una passeggiata con i propri figli in
bicicletta o per una divertente gita
in barca sul Tevere, restituito alla
città, con più tratti navigabili.
Marconi farà, quindi, un deciso balzo
in avanti per quanto riguarda le
possibilità ricreative offerte ai propri
residenti e per la qualità della vita.
Ma sarà una ghiotta opportunità non
solo per le istituzioni municipali e cittadine,
ma anche per i vari enti ebraici.
Sarebbe bello, a breve, vedere la
piscina piena di ragazzi guidati e seguiti
da un gruppo di educatori dell’Ufficio
Giovani, o dei movimenti giovanili
. Mentre i più grandi si ritrovano
nella club house per vedere le partite
di calcio della domenica o assistere
a manifestazioni culturali. Uno
spazio, quindi, che dovrà essere
sfruttato da tutte le varie componenti
comunitarie in maniera adeguata se
c’è la voglia di coglierne appieno le
enormi potenzialità. Questo posto è
dedicato a tutti i nostri giovani con la
speranza che possano passare le
proprie giornate qui in un ambiente
protetto piuttosto che in un bar –
hanno osservato i rappresentanti
di Cesare Pavoncello
della Comunità, nel giorno della posa
della prima pietra, alla presenza
del Presidente della Regione Lazio
Marrazzo, che ha sottolineato l’opportunità
di un nuovo punto d’incontro
per il dialogo, per poter vivere
meglio il quartiere. Avrà sicuramente
la funzione di essere un valido
e capace punto d’incontro per
chi ama lo sport, il tempo libero e il
contatto con la natura, ma soprattutto
dovrà essere un posto di aggregazione
sociale dove dovranno
inserirsi a dovere le varie associazioni
ebraiche. Anche il KKL potrà
utilizzare il centro, come punto di partenza
per escursioni a carattere naturalistico,
utilizzando anche la navigazione
sul fiume, e contribuendo
alla creazione di una micro oasi sullo
stampo di quelle realizzate in Israele.
Le buone intenzioni ci sono tutte
e, anche se va sottolineato come
da fine maggio ad oggi ancora non
siano iniziati i lavori, speriamo in una
pronta realizzazione di quello che
in tanti hanno definito come un “sogno
che diventa realtà”.
KARNENU
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