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CHANUKKÀ 5767 le luci della rinascita CHANUKKÀ 5767 le luci ...

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CINEMA<br />

come<br />

un’infanzia<br />

Un romanzo, un libro sull’arte, un epistolario<br />

amoroso? Chi scrive un libro di<br />

bilancio di solito lo fa a fine carriera. Non<br />

è certo questo il caso. La vitalità creativa<br />

di questa coppia appare chiara e il<br />

titolo “Cinema come un’infanzia”<br />

(330 pagg ediz. I libri dell’Ippogrifo<br />

28 euro), riporta, come i tratti in copertina<br />

e l’immagine <strong>della</strong> quarta, alla<br />

spensieratezza dell’età dell’incoscienza.<br />

E forse sono sognatori e certo a volte<br />

incoscienti Marina Piperno e Luigi<br />

Faccini, giornalista, primo produttore<br />

cinematografico donna, poetessa ed<br />

editrice <strong>le</strong>i, critico cinematografico, regista<br />

e cantastorie lui, incontratisi trenta<br />

anni fa sul set <strong>della</strong> vita.<br />

Con la loro attività segnano da quattro<br />

decenni la storia del cinema italiano,<br />

sperimentando linguaggi, innovandone<br />

<strong>le</strong> forme. Questo volume<br />

è un libro importante e prezioso per<br />

chi si avvicina al cinema e all’arte e alla<br />

<strong>le</strong>tteratura, per chi non ne conosce<br />

i segreti, per chi vuo<strong>le</strong> sognare e avvicinarsi<br />

in un viaggio nel labirinto ci-<br />

Sopra: una recente immagine<br />

<strong>della</strong> produttrice Marina Piperno.<br />

Nella foto: con il marito,<br />

l’autore Luigi Faccini.<br />

nematografico. In questo loro attua<strong>le</strong><br />

impegno <strong>le</strong>tterario, si pongono all’avanguardia<br />

di una “nuova storiografia”,<br />

antirevisionista e civi<strong>le</strong>, un punto<br />

d’inizio di uno scrivere capace di<br />

raccontare agli italiani la verità <strong>della</strong><br />

loro autobiografia. Aver potuto scegliere<br />

il cinema come professione e<br />

come strumento <strong>della</strong> nostra espressività<br />

pensando che i nostri film avrebbero<br />

cambiato il mondo è stato un<br />

privi<strong>le</strong>gio e un’illusione. – affermano<br />

assieme – La guerra è, più di prima,<br />

il motore del futuro anche per chi come<br />

noi è salvato dal<strong>le</strong> stragi del secondo<br />

conflitto mondia<strong>le</strong>. Se abbiamo<br />

sognato un mondo nuovo quando<br />

sembrava consentito sognare,<br />

non possiamo che tenergli aperto il<br />

pertugio attraverso il qua<strong>le</strong> potrà intrufolarsi.<br />

Lucida consapevo<strong>le</strong>zza del<br />

contributo che può offrire l’arte. L’amore<br />

per la terra, per la gente, la cu-<br />

riosità di raccontare attraverso il documentario,<br />

il film, <strong>le</strong> inchieste e produzioni<br />

scientifiche e persino pubblicitarie,<br />

utili a finanziare i progetti cui<br />

tenevano di più. Marina, due matrimoni,<br />

il primo con il regista Ansano<br />

Giannarelli, ricorda con passione alcune<br />

sue opere: Sierra Maestra,<br />

(1968), La Veritaaaa, (1981) di Cesare<br />

Zavattini, Inganni, (1985) e Giamaica,<br />

(1998) di Luigi Faccini, i primi<br />

lungometraggi fiction realizzati dalla<br />

produttrice, ma anche Donne d’ombra.<br />

Una vita ch’è una sceneggiatura<br />

in viaggio da Buenos Aires a Mosca<br />

sino a New York, attraverso Parigi,<br />

Gand, Haifa e Tel Aviv, con un occhio<br />

sempre attento alla storia e con<br />

la loro sensibilità al mondo. Quando<br />

cadde il Muro, eravamo a Edimburgo,<br />

ne gioimmo come di un evento<br />

fausto ma tardivo…quel 9 Novembre<br />

è anche l’anniversario <strong>della</strong> Notte<br />

dei Cristalli, l’inizio <strong>della</strong> Shoà…cosa<br />

partorirà il ventre d’Europa?<br />

E tra Roma, Pitigliano, antica culla<br />

ebraica, e la sp<strong>le</strong>ndida residenza di<br />

Lerici con un giardino terrazzato che<br />

guarda l’orizzonte del mare, laddove<br />

Faccini conserva lo scrigno dei<br />

suoi ricordi, l’odore e il sapore di<br />

questa età, costituiscono la nuova<br />

linfa vita<strong>le</strong> di questa coppia dell’arte<br />

italiana, la cui prima parte è narrata<br />

in questo libro da vivere.<br />

KARNENU<br />

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