di Cuneo - Rivista IDEA

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Sommario
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fatti
18-19 IL RICORDO DEL PASSATO
Saluzzo inaugura la casa-museo
di Silvio Pellico
20-21 FALLIMENTO DEL “CLICK-DAY”
Le imprese chiedono il rinvio
del Sistri a Silvio Berlusconi
22-23 PATROCINIO DI SAN GIUSEPPE
A BORGO SAN DALMAZZO
Grandissima partecipazione
per la festa di artigiani,
commercianti, imprenditori
24-25 “ALBA FORUM”, UN SUCCESSO
Numerose le aziende presenti
38-39 LA PROVINCIA ACCANTO
La Doc Arengo al debutto
con ottimismo
48-53 NEWS DAL PIEMONTE
Notizie ed eventi della settimana
58-59 REPORTAGE DALLA CROISETTE
A tu per tu con le star di Cannes
60-61 PARCO FLUVIALE GESSO
E STURA DI CUNEO
Quando il verde circonda la città
70
á L’ECLETTICO LORENZO RULFO
ADESSO È ANCHE SCRITTORE
Albese d’adozione, Lorenzo Rulfo
(foto) a 25 anni ha già vissuto una mole
di esperienze che a volte richiedono
un’esistenza intera. Già attore, regista
e autore di testi teatrali, ha dato
alle stampe il primo libro di narrativa,
“Cronache di un bordello chiamato vita”
anno XXVI
á 26 maggio 2011
24
rubriche
di conseguenze pregiudizievoli á Questo numero è stato chiuso in redazione lunedì 23 maggio alle 13,25
á L’IMPRENDITORIA LOCALE
CERCA NUOVI CANALI
Il primo “Alba forum”
svoltosi alla tenuta “Monsordo-
Benardina”, indetto
dall’agenzia “Partner
& Partners” di Torino,
ha coinvolto più di 150
aziende della Granda
speciali
41-45 BIOEDILIZIA
L’uomo al centro dell’abitare
62-65 REGIONE PIEMONTE
Un territorio da scoprire
anche in primavera
6 L’EDITORIALE
Il velo e il bunga bunga
8 FICCANASO
Una gioventù sfiduciata
54 CI VUOL FEGATO...
Riscoprire il “piacere
di piacere” a 60 anni
55 MEDICINA
Bruxismo: vizio
o necessità?
56 CARA ZIA GIUGI
Maschi “stagionati”: dove
sta il trucco?
57 AL CINEMA
Da Cannes alla Calabria
57 TORINO & DINTORNI
L’unificazione e il cinema
82 CUCINARE
Le quattro stagioni
di “Villa d’Amelia”

persone
10-15 DOPO LE AMMINISTRATIVE DI MAGGIO
Conosciamo i nuovi sindaci
di 27 paesi della Granda
26-27 FRANCO GUIDA
Lo spirito nuovo della Cassa
di Risparmio di Bra
28-31 LORENZO TOSELLI
E ALESSANDRO CIATTI
Come si evolverà il futuro
del giurista?
32 GIUSEPPE ALLOCCO
Il più grande patrimonio della
Cassa di Risparmio di Savigliano
sono i clienti
46-47 DAVIDE BIGA
Il giro del mondo in sella
a una moto durerà un anno
66 LUIGI BARBERO
«Il lavoro dell’Atl Alba-Bra
dà i suoi frutti concreti»
70-71 LORENZO RULFO
Cronaca di un talento
chiamato scrivere
28
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lettere
á COME SARANNO
GLI AVVOCATI DEL FUTURO?
Lorenzo Toselli (foto)
e Alessandro Ciatti,
prendendo spunto dalla riuscita
del convegno indetto a Cuneo
al fine di delineare il ruolo
e la figura del giurista ai giorni
nostri, approfondiscono il tema
partendo dall’importante
ruolo svolto dalla Facoltà
decentrata di giurisprudenza
operativa nel capoluogo
della nostra provincia
80
á Questa settimana trovate
Parola ai nostri lettori da pag.
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notizie, interviste,
avvenimenti e tutto
lo sport della provincia
di Cuneo
eventi
16-17 LA STORIA D’ITALIA A CASA CERETTO
Gramellini, Gabetti, Nesi e De Benedetti attesi ad Alba
34-35 LA SICUREZZA STRADALE PRIMA DI TUTTO
La Giornata “Michelin” per i più piccoli (ma non solo) a Cuneo
36-37 IL RUOLO FEMMINILE NEL MONDO CHE MUTA
Se ne occupa un convegno della Sezione Fidapa di Alba
67 SETTIMANA DELLA COMUNICAZIONE
Tanti ospiti di rilievo nella capitale delle Langhe
68-69 “COLLISIONI” A NOVELLO, OVVERO QUANDO LA CULTURA È ROCK
Calendario d’eccezione per il festival di musica e letteratura
72-73 L’ATTIVISMO DI “CASA CAVASSA”
Il museo di Saluzzo sforna un’iniziativa dietro l’altra
74-75 “IL VILLAGGIO DI MARCO POLO”
Un milione di meraviglie a Monforte d’Alba
76-77 TEATRO E MEDITAZIONI PER PEVERAGNO
La Compagnia del “Birùn” festeggia i 20 anni di proposte culturali
78 MIELI E FORMAGGI A PRATOGUGLIELMO
Connubi di sapori da non perdere
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SECONDO
UN LETTORE, MOLTO
PIÙ DELL’ISLAMISMO,
DOVREBBE
SPAVENTARE
I GENITORI
L’IMPERARE
DEL BERLUSCONISMO
E DEI VIZI A ESSO
COLLEGATI
L’editoriale
IL VELO E IL BUNGA BUNGA
Claudio Puppione
Molto volentieri lascio al braidese Ugo Minini, autore della lettera che
segue, lo spazio di solito occupato dai miei sproloqui. La risposta è
nello spazio in basso, ma intanto ringrazio il mio interlocutore per la
schiettezza: per fortuna siamo ancora in piena democrazia e il confronto
a viso aperto, per quanto mi riguarda, è sempre il benvenuto.
«Gentile direttore, sono un affezionato lettore di “IDEA” e quindi, essendo una persona
di sinistra, ogni settimana subisco le sue reprimenda per i fatti più svariati, tutti
uniti dal filo conduttore: sinistra ipocrita, doppiopesista, filoislam, e chi più ne ha più
ne metta. Sul penultimo numero ho appreso con sconcerto che il figlio di Vito
Ciancimino è una “quasi-icona della sinistra”, dato che noi tutti pen devamo dalle sue
labbra aspettando che tirasse fuori qualcosa contro Ber lusconi. Questa persona è
notoriamente inaffidabile, sgradevole e alquanto sospetta: mi farebbe il piacere di
citare qualche esempio (significativo) di quando la sinistra lo ha portato in palmo di
mano? Sull’ultimo numero il suo raggio d’azione si estende al di là delle Alpi, mettendo
sotto accusa anche i poveri socialisti francesi. Dico poveri perché si ritrovano
nel vortice del ciclone Strauss-Kahn, che li colpisce du ramente in un loro possibile
candidato alle presidenziali: ma in questa situazione non dicono che la magistratura
americana è “un cancro da estirpare” (parole del nostro Premier), si limitano ad aspettare
l’esito delle indagini. Che poi in Francia ci sia fra la gente il sospetto del complotto
è forse vero, ma non riguarda il Psf che, invece, si tiene alla larga da queste fantasie.
Lo sa, signor direttore, qual è la differenza sostanziale fra il caso Strauss-Kahn e l’harem
berlusconiano comprensivo di minorenni? La differenza è che Strauss-Kahn
dopo due giorni si è dimesso, la sua carriera politica è finita (salvo ovviamente che
venga assolto). E invece Ber lusconi è ancora lì, perché in Italia quando un politico
viene incriminato è un eroe della lotta contro il “brigatismo giudiziario” (ancora
parole del Premier). Mode stamente ricordo anche che Piero Marrazzo, sotto accusa
per uno scandalo sessuale in cui fu vittima di un ricatto comprovato, si dimise pure
lui vergognandosi profondamente della sua condotta. Invece Berlusconi invita le neolaureate
a fare il bunga bunga a casa sua, si vanta del suo stile di vita e lo propone
come modello al le nuove generazioni. Anche in questo caso, signor Direttore, “il pensiero
va alla propria figlia”, come lei ha detto riferendosi all’ipotesi che le sia imposto
di in dossare obbligatoriamente il velo islamico? Siamo realisti: il rischio bunga
bunga è molto più concreto a breve termine di quello del velo».
n NO, IL VERO PERICOLO RESTA LA DIFFUSIONE DI UNA RELIGIONE VISSUTA CON CRITERI FONDAMENTALISTI
È curioso che chi, dal 1968 in poi, ha fatto della libertà sessuale una bandiera oggi si atteggi a moralista...
Lo spazio è poco, quindi la replica a Ugo Minini sarà schematica e telegrafica. Ma il dibattito, se i lettori vorranno, resta volentieri
aperto. L’acredrine contro la sinistra dei miei editoriali: Minini ha memorizzato solo queste posizioni, e non ha notato, ad esempio,
le critiche contro Berlusconi qui comparse di recente. Massimo Ciancimino: spiace ricordarlo a un militante di partito, ma oggi
la linea politica del Pd viene dettata da giornali e giornalisti (e anche magistrati, senza che con ciò si voglia avvallare la tesi
del “brigatismo nelle procure”) di area, i quali confidavano manifestamente nel figlio dell’ex Sindaco di Palermo per avere da lui
la prova del coinvolgimento di Berlusconi in affari di mafia. Bunga bunga e dintorni: non concordo con Minini, il quale sottovaluta
la tendenza dell’islam, al di là delle parole di facciata, a imporre le proprie regole. Quando ai vizi di Berlusconi e a quelli
di Strauss-Kahn, confermo che, specie nell’area di sinistra, fa impressione l’imperante doppiopesismo. Al quale si aggiunge
un bel po’ di interessata ipocrisia, considerato che arriva da chi aveva fatto della libertà sessuale la propria bandiera.
6 á 26 maggio 2011

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UNA RICERCA
DEL CENSIS RIVELA
CHE L’ITALIA
HA PERSO 2 MILIONI
DI “UNDER 34”
IN DIECI ANNI.
MA PIÙ DEL CALO
INQUIETA
LA CONDIZIONE
DELLE NUOVE
GENERAZIONI:
FRAGILI E DISILLUSI,
TENTATI DA
UN’EMIGRAZIONE
NUOVA
8 á 26 maggio 2011
Il ficcanaso
UNA GIOVENTÙ SFIDUCIATA
Antonio Barillà
Una ricerca del Censis ha occupato i mass media e seminato inquietudine: i
giovani italiani stanno scomparendo, in dieci anni ne abbiamo persi due
milioni. Il conto? Semplice semplice: nel 2001 gli “under 34” rappresentavano
il 28 per cento della popolazione, mentre oggi sfiorano appena il
23 per cento. E non è tutto, perché l’emorragia non s’arresta: le proiezioni ci informano
che tra quindici anni scenderanno addirittura al 21. Più del conto, impressiona tuttavia
il paragone che il demografo Alessandro Rosina sceglie per dimensionare il fenomeno,
spiegando che una parte dei giovani spariti in realtà s’è trasferita all’estero: «È come
se, d’improvviso, tutti i giovani del Lazio se ne andassero».
Non siamo una nazione per giovani, anzi siamo una nazione per vecchi.
Gli “over 65” rappresentano il 20 per cento della popolazione e nel 2030 raggiungeranno
il 26 per cento: va bene che viviamo in un’epoca di eterna gioventù, di grandi
aspettative e di età confuse tra lifting e sindromi da Peter Pan, ma il dato, permetteteci,
rimane preoccupante. Figlio (termine che stride eppur s’adatta) d’un tasso di fecondità
femminile tra i più bassi al mondo: un grafico, quello tricolore, che scivola verso il
basso già dagli anni Ottanta e che solo la diversa cultura delle donne immigrate mi -
gliora, ma figlio, anche, di un’emigrazione particolare e tutta nostra, della fuga ver so
al tri Paesi da parte di molti ragazzi che in Italia non intravvedono un futuro.
E qui viene il bello (pardon, il brutto). Perché più della diminuzione dei giovani, strombazzata
da molti mass media con matematica freddezza, avvilisce la loro condizione:
precarietà e disillusione svuotano l’Italia di ragazzi e permettono che quelli ri masti si
trascinino e vivacchino. Una generazione ridotta, ma anche, soprattutto, malridotta.
La disoccupazione sfiora ormai il 28 per cento (peggio del peggio che è comune agli
altri Paesi Ue, la cui media è del 20 per cento) e la flessibilità, che doveva smuoverla,
ha finito per rivelarsi un boomerang: l’effetto è la precarietà, che coinvolge l’85% dei
contratti di lavoro riguardanti i giovani.
Può soccorrere l’Università, salvacondotto per la sistemazione? Nemmeno per idea,
perché abbiamo sì meno laureati rispetto al resto d’Europa, ma non riusciamo a convogliarli
lo stesso nel mondo del lavoro, complici anche troppi corsi inutili.
Il 35 per cento della popolazione tra i 24 e i 34 anni non raggiunge l’autonomia lavorativa
e la sfiducia sboccia molto prima, tra i 15 e i 24 anni, quando molti hanno completato
gli studi, ma non trovano impiego e si stancano di cercarlo ricevendo porte in
faccia e sfruttamenti: si chiamano Neet (Not in education employment or training),
non studiano e non lavorano, vivono alla giornata, alcuni sono vagabondi, molti sono
banalmente rassegnati. Molti si smarriscono, s’adattano, s’arrangiano.
Qualcuno svolta, per conoscenze o fortuna o perché i lampi di positività illuminano
anche le situazioni più ombrose. Tanti emigrano, cavalcando un’onda nuova, non più
la fame da sconfiggere, ma le incertezze da lasciarsi dietro, una valorizzazione che si
sente di meritare e che si cerca lontanto non sentirsi inutili. Solo nel 2006 6.500 laureati
hanno scelto Paesi stranieri e in tutto si stima che risiedano all’estero un milione
e mezzo d’italiani tra 20 e i 40 anni. Sarebbe bello riportarli tutti. Bellissimo perché
riuscirci vorrebbe dire creare nuove condizioni e colorare il futuro di una generazione.
Non ci preoccupa (solo) che i giovani diminuiscano o partano: ci preoccupa di più che
rappresentino, della popolazione italiana, la fascia più debole, sfiduciata e povera.

GLI AMMINISTRATORI
LOCALI APPENA INSEDIATI
SONO GIÀ AL LAVORO
I nomi e i volti dei sindaci dei paesi
della Granda vincitori delle comunali
di domenica 15 e lunedì 16 maggio
Elena Elia
BARBARESCO
Alberto BIANCO
Data di nascita: 27.2.1975.
Stato civile:
sposato, con un bambino.
Titolo di studio:
diploma di geometra.
Professione:
geometra, libero professionista.
Curriculum amministrativo:
il suo percorso si è svolto tutto
a Barbaresco. Ha iniziato molto
giovane, nel 1995, in qualità di
consigliere comunale, incarico
che ha ricoperto fino al 1999.
Da quell’anno al 2004 è stato
assessore e poi, dal 2004 al
2009, sindaco, ora rieletto.
Fra i ventisette paesi della
Granda nei quali si è
votato gli scorsi 15 e 16
maggio, in tredici sono
stati confermati i sindaci u scenti
che quindi potranno gestire il
secondo mandato consecutivo.
Fra cinque an ni non potranno
ripresentarsi, se non
verrà modificata la normativa
in vigore, co me per altro
richiede con forza e determina-
BERGOLO
Stefano BOIDO
Data di nascita: 7.7.1953.
Stato civile:
sposato, con una figlia.
Titolo di studio:
diploma di perito industriale
elettrotecnico.
Professione:
ex tecnico all’Enel, adesso
è in attesa di pensione.
Curriculum amministrativo:
ha cominciato la sua avventura
per puro caso, partendo subito
dal vertice. Nel 2006, infatti,
è stato eletto sindaco
di Bergolo, carica che ora
si è visto confermare.
10 á 26 maggio 2011 á la stanza del Sindaco
zione l’As sociazio ne dei piccoli
Comuni d’Italia presieduta dalla
prima cittadina di Marsaglia,
Franca Biglio, tornata a gestire il
municipio dopo una legislatura di
interruzione ap punto perché non
le era permesso ricandidarsi.
I restanti neosindaci sono spesso
volti abbastanza noti delle rispettive
Am ministrazione locali, da
anni attivi in quei contesti, ma in
alcuni casi si tratta anche di “new
CAPRAUNA
Marco MORDEGLIA
Data di nascita: 13.2.1971.
Stato civile:
sposato, con due figli.
Titolo di studio:
diploma di geometra.
Professione:
geometra, libero professionista.
Curriculum amministrativo:
il suo percorso nel settore
della pubblica Amministrazione
è iniziato da pochi anni, nel
2006, quando è stato nominato
assessore di Caprauna e ha
ricoperto tale incarico fino
al 2011. Dello stesso Comune
ora è stato eletto sindaco.
entry” (o quasi).
Ad accomunarli, al di là della differenza
di età o di esperienze in Co -
mune, sono l’entusiasmo, la
volontà e l’impegno con cui si
accingono a svolgere il nuovo
com pito. Va segnalato come, in
barba alle “quote rosa”, nell’elenco
non figuri neppure una donna.
In queste pagine riportiamo, in or -
dine alfabetico, i centri della pro -
vincia in cui si è votato, uniti ad
alcuni dati relativi alle persone
designate a guidarli. A tutti van no i
nostri auguri, nella convinzione
che sapranno adoperarsi al meglio
per il territorio.
CASALGRASSO
Egidio VANZETTI
Data di nascita: 16.9.1949.
Stato civile:
sposato, con tre figli.
Titolo di studio:
diploma di geometra.
Professione:
proprietario di una ditta che
produce alimenti zootecnici.
Curriculum amministrativo:
dal 1997 al 2001 è stato
assessore in maggioranza a
Casalgrasso, replicando dal
2001 al 2006. Dal 2006 al
2011 ha ricoperto il ruolo di
vicesindaco e ora è alla guida
del Comune come sindaco.

CASTELDEFINO
Domenico AMORISCO
Data di nascita: 6.9.1942.
Stato civile:
sposato, con tre figli.
Titolo di studio:
laurea in giurisprudenza.
Professione:
ex segretario comunale, ora
è in pensione.
Curriculum amministrativo:
nel quinquennio 1980-1985
è stato sindaco di Valmala
e nel periodo compreso tra il
1985 e il 2004 di Brossasco,
nonché presidente della
Comunità montana Valle
Varaita dal 1982 al 1995
e dell’Azienda di promozione
turistica del saluzzese dal 1988
al 1995. Dal 2006 è sindaco
di Casteldelfino, ora rieletto.
CAVALLERMAGGIORE
Antonio PARODI
Data di nascita: 9.10.1942.
Stato civile:
sposato, con due figli.
Titolo di studio:
diploma di avviamento
industriale.
Professione:
ex dirigente alla Fiat ed
ex presidente dell’asilo infantile
“Borrone” di Cavallermaggiore,
oggi è in pensione.
Curriculum amministrativo:
nel 1995, per pochi voti, non è
stato eletto primo cittadino.
Capogruppo dell’opposizione
fino al 1999, ora è sindaco.
CRISSOLO
Aldo Giovanni PEROTTI
Data di nascita: 4.3.1947.
Stato civile:
sposato, con un figlio.
Titolo di studio:
laurea in economia
e commercio.
Professione:
libero professionista.
Curriculum amministrativo:
assessore comunale a Crissolo
dal 1970 al 1985, anno in cui
è divenuto primo cittadino;
in minoranza dal 1988 al 1993,
quando è stato rieletto sindaco,
ha ricoperto l’incarico fino al
1997 e poi dal 1997 al 2001.
Inoltre è presidente della
Comunità montana Valli del
Monviso, per il terzo mandato
consecutivo dal 1999.
DEMONTE
Mario Claudio BERTOLDI
Data di nascita: 27.1.1954.
Stato civile:
celibe.
Titolo di studio:
laurea in scienze agrarie.
Professione:
agronomo presso la Comunità
montana Valle Stura.
Curriculum amministrativo:
è stato prima consigliere e poi
vicepresidente dell’ex Parco
dell’Argentera dal 1987 al 1992
nonché consigliere provinciale,
dal 1999 al 2009. Sindaco del
paese dal 1993 al 2001 e dal
2006 al 2011, è stato rieletto.

DRONERO
Livio ACCHIARDI
Data di nascita: 3.5.1962.
Stato civile:
sposato, con due figli.
Titolo di studio:
diploma in chimica industriale.
Professione:
agente di commercio.
Curriculum amministrativo:
dal 1990 al 1994 assessore
allo sport e al turismo a
Roccabruna, paese di cui
è stato, dal 1995 al 1999,
vicesindaco e, dal 1999
al 2009, sindaco. Ex presidente
della Comunità montana Valle
Maira, consigliere provinciale,
ora è alla guida di Dronero.
ENTRACQUE
Gian Pietro Matteo PEPINO
Data di nascita: 21.9.1959.
Stato civile:
sposato.
Titolo di studio:
laurea in scienze politiche.
Professione:
dirigente d’azienda presso
l’aeroporto di Levaldigi.
Curriculum amministrativo:
ha mosso i primi passi nel
1983 come assessore allo
sport e al turismo a Entracque,
incarico che ha ricoperto fino al
1988, per poi diventarne, fino
al 2001, sindaco. Presidente
del Parco delle Alpi Marittime
dal 2001 al 2011, ora è di
nuovo alla guida di Entracque.
FRASSINO
Bernardino MATTEODO
Data di nascita: 27.5.1952.
Stato civile:
sposato, con due figli.
Titolo di studio:
diploma magistrale.
Professione:
segretario all’Istituto
comprensivo di Venasca.
Curriculum amministrativo:
dal 1978 al 1983 sindaco di
Frassino, Comune di cui è stato
consigliere dal 1983 al 1988,
vicesindaco dal 1988 al 1993,
ancora sindaco dal 1993 al
2001, assessore dal 2001 al
2006, di nuovo sindaco dal
2006 al 2011, ora rieletto.
GRINZANE CAVOUR
Franco SAMPÒ
Data di nascita: 19.9.1954.
Stato civile:
sposato, con due figli.
Titolo di studio:
diploma di geometra.
Professione:
agente immobiliare.
Curriculum amministrativo:
ha iniziato come consigliere
comunale a Grinzane dal 1980
al 1985, per proseguire con la
carica di assessore dal 1985
al 1990 e con quella di sindaco
dal 1990 al 1997 e dal 2006
al 2011. Confermato nel ruolo,
dice scherzosamente di voler
eguagliare Cavour, alla guida
del paese per diciassette anni!
12 á 26 maggio 2011 á la stanza del Sindaco

LEQUIO TANARO
Costanzo NEGRO
Data di nascita: 7.5.1950.
Stato civile:
libero, con un figlio.
Titolo di studio:
diploma di geometra.
Professione:
geometra, libero professionista.
Curriculum amministrativo:
dal 1978 è impegnato in
Comune a Lequio Tanaro,
ricoprendo gli incarichi prima
di consigliere, poi di assessore
e in seguito di vicesindaco.
Nel 2006 è stato eletto primo
cittadino del paese
e adesso si dispone a espletare
di nuovo tale compito.
MARTINIANA PO
Bruno Giovanni ALLASIA
Data di nascita: 26.8.1945.
Stato civile:
sposato, con un figlio.
Titolo di studio:
diploma di scuola media
inferiore.
Professione:
imprenditore nel settore
dei trasporti pubblici di linee
e di autonoleggi.
Curriculum amministrativo:
si tratta della sua prima
esperienza nell’ambito
della pubblica Amministrazione.
Senza dubbio ciò lo motiva
ancor di più ad affrontare
il nuovo impegno, animato
dai migliori propositi.
MELLE
Giovanni FINA
Data di nascita: 29.4.1962.
Stato civile:
sposato, con un figlio.
Titolo di studio:
diploma di perito agrario.
Professione:
funzionario della Coldiretti.
Curriculum amministrativo:
a Cartignano dal 1990 al 1995
è stato consigliere, dal 1995
al 1999 vicesindaco, dal 1999
al 2009 sindaco e, dal 2009
al 2011, vicesindaco. Dal 2005
al 2009 ha svolto il ruolo di
vicepresidente della Comunità
montana Valle Maira. Ora è
passato alla guida di Melle.
NARZOLE
Fiorenzo PREVER
Data di nascita: 28.1.1949.
Stato civile:
sposato, con due figli.
Titolo di studio:
laurea in medicina e chirurgia.
Professione:
medico di base a Narzole.
Curriculum amministrativo:
ha iniziato nel 1992 a Narzole
come consigliere di minoranza,
diventando poi sindaco del
paese per quattro anni. Rieletto
in seguito consigliere
di minoranza, nel 2006
è tornato primo cittadino,
incarico che gli è appena stato
rinnovato. Dal 2004, inoltre,
è consigliere provinciale.

ONCINO
Piero Paolo ABBURÀ
Data di nascita: 27.6.1964.
Stato civile:
sposato, con tre figli.
Titolo di studio:
diploma di scuola professionale.
Professione:
operatore di Polizia municipale.
Curriculum amministrativo:
il suo percorso nella pubblica
Amministrazione è cominciato
pochi anni fa, nel 2006,
a Oncino, centro montano
di cui è diventato vicesindaco.
Nei giorni scorsi ha “fatto
il salto” e ora siede
sulla poltrona di primo
cittadino del suo paese.
PEZZOLO VALLE
UZZONE
Piero SUGLIANO
Data di nascita: 4.4.1962.
Stato civile:
sposato, con due figlie.
Titolo di studio:
diploma di geometra.
Professione:
geometra, libero professionista.
Curriculum amministrativo:
dal 1999 al 2004 ha rivestito
il ruolo di consigliere comunale
in minoranza a Pezzolo Valle
Uzzone. Dopo una pausa dagli
impegni amministrativi, nel
2006 è stato eletto sindaco,
incarico che ricoprirà
per un altro mandato.
PONTECHIANALE
Alfredo CAMPI
Data di nascita: 3.7.1942.
Stato civile:
sposato, con quattro figli.
Titolo di studio:
diploma di scuola tecnica
industriale.
Professione:
ex funzionario alla Fiat,
ora è in pensione.
Curriculum amministrativo:
la sua carriera pubblica è
cominciata di recente e subito
dal gradino più alto: nel 2006
è stato eletto sindaco
di Pontechianale e oggi si vede
confermare in questa carica
per un altro mandato.
PRAZZO
Osvaldo EINAUDI
Data di nascita: 19.3.1954.
Stato civile:
sposato, con due figli.
Titolo di studio:
diploma di geometra.
Professione:
geometra, libero professionista.
Curriculum amministrativo:
ha iniziato il percorso
nell’ambito pubblico nel 2006,
con l’immediata elezione
a primo cittadino di Prazzo,
che ora ha visto confermare.
L’ingresso nel mondo
amministrativo è stato motivato
soprattutto dall’amore
per il suo paese natìo.
14 á 26 maggio 2011 á la stanza del Sindaco
Sono tanti
i secondi
mandati
consecutivi:
la legge, fra
cinque anni,
impedirà le
ricandidature.
L’Associazione
dei piccoli
Comuni
d’Italia,
presieduta
da Franca
Biglio, sindaco
di Marsaglia,
chiede che
tale limite
sia abolito
nei centri
di dimensioni
minori
PRUNETTO
Luigi COSTA
Data di nascita: 11.11.1952.
Stato civile:
sposato, con due figli.
Titolo di studio:
licenza media.
Professione:
agricoltore.
Curriculum amministrativo:
dal 1982 al 1992 consigliere
comunale a Prunetto, di cui è
stato sindaco dal 1992 al 2006.
Consigliere provinciale dal
2004 al 2009, da tale anno
è assessore provinciale a
montagna, forestazione, parchi
e aree protette. Ora è di nuovo
alla guida di Prunetto.
ROCCAFORTE
MONDOVÌ
Riccardo SOMÀ
Data di nascita: 20.8.1967.
Stato civile:
sposato, con un figlio.
Titolo di studio:
diploma di scuola media
inferiore.
Professione:
artigiano.
Curriculum amministrativo:
ha cominciato nel 2001 come
assessore a Roccaforte
Mondovì mantenendo l’incarico
fino al 2006; in quell’anno è
diventato vicesindaco del
paese, di cui ora è stato
eletto primo cittadino.
RODDI
Roberto GIACOSA
Data di nascita: 26.2.1971.
Stato civile:
sposato, con due figlie
(di cui una in arrivo).
Titolo di studio:
diploma di ragioniere.
Professione:
direttore di stabilimento in una
cooperativa.
Curriculum amministrativo:
l’elezione a sindaco di Roddi
rappresenta la sua prima
esperienza nel settore della
pubblica Amministrazione.
In passato era impegnato
in alcune associazioni
di volontariato del paese.

SAMPEYRE VALDIERI
Roberto SASIA Emanuel PARRACONE
Data di nascita: 9.9.1971.
Stato civile:
sposato, con una figlia.
Titolo di studio:
laurea in scienze politiche.
Professione:
assicuratore.
Curriculum amministrativo:
dal 2001 al 2006 ha rivestito
l’incarico di vicepresidente
del consorzio “Monviso solidale”
e, negli stessi anni, anche
quello di vicesindaco di
Sampeyre. Ora è pronto
per la nuova avventura
in qualità di primo cittadino
del Comune montano.
SANTO STEFANO
BELBO
Luigi Genesio ICARDI
Data di nascita: 11.4.1961.
Stato civile:
padre di tre figlie.
Titolo di studio:
laurea in gestione ed economia
di pubbliche Amministrazioni.
Professione:
funzionario all’Asl Cn2 di Alba-
Bra presso la Direzione del
Dipartimento di prevenzione.
Curriculum amministrativo:
dal 2009 è consigliere
provinciale e vicepresidente
della Commissione bilancio,
nonché, dal 16 maggio, sindaco
di Santo Stefano Belbo.
Data di nascita: 2.3.1979.
Stato civile:
fidanzato, con un figlio.
Titolo di studio:
diploma di operatore
per azienda turistica.
Professione:
magazziniere presso una
concessionaria d’auto.
Curriculum amministrativo:
ha cominciato in giovane età:
nel 1987, diciottenne, è stato
nominato assessore al turismo
e allo sport a Valdieri, Comune
di cui ha assunto la guida nel
2006. Ora inizia il suo secondo
mandato in veste di sindaco.
VINADIO
Angelo Pietro GIVERSO
Data di nascita: 9.7.1948.
Stato civile:
sposato, con due figli.
Titolo di studio:
laurea in ingegneria
elettrotecnica.
Professione:
ex dirigente all’Enel,
ora è in pensione.
Curriculum amministrativo:
eletto consigliere comunale a
Vinadio nel 1973, è stato primo
cittadino dal 1983 al 2001.
Consigliere di opposizione
dal 2001 al 2006, in quell’anno
è tornato a rivestire la carica
di sindaco, adesso rinnovata.

Non poteva mancare
all’appello, in casa
Ceretto, un evento
di notevole rilievo
dedicato alla celebrazione del
centocinquantesimo anniversario
dell’u nità d’I talia.
Di qui la decisione di organizzare
un momento d’incontro pubblico
dal forte impatto, anche
mediatico, attraverso il quale
ren dere o maggio alla storia del
nostro Paese, a partire dall’unificazione,
ma spingendosi fino ai
giorni nostri.
L’idea che ha ispirato l’iniziativa
di cui stiamo per parlare è stata
quella di realizzare una sorta di
viaggio virtuale attraverso la storia
della penisola dal 1861 al
2011, facendo dialogare personalità
del calibro dell’ex ministro
Elena Bottini
Storia d’Italia
a casa Ceretto
CON GRAMELLINI, GABETTI,
Nerio Nesi, di Gianluigi Gabetti e
di Carlo De Benedetti con Mas -
simo Gramellini.
Il noto giornalista torinese ha
pubblicato di recente, con Carlo
Fruttero, il libro “Patria, bene o
male”, una selezione ragionata e
raffinata delle 150 giornate più
significative di questi 150 anni.
Confrontandosi con lui, i tre relatori
invitati dalla famiglia Ceretto
racconteranno le vicende e i personaggi
più rappresentativi della
storia nazionale dell’ultimo secolo
e mezzo, concentrandosi o -
gnuno su un cinquantennio.
Nerio Nesi tratterà il periodo del
Risorgimento fino ai primi de -
cenni del ’900, Gianluigi Gabetti
affronterà il fascismo, la Resi -
stenza, la nascita della Re pub -
16 á 26 maggio 2011
blica e boom economico e infine
Carlo De Benedetti si soffermerà
sugli anni di piombo, su “Mani
pu lite” e sul berlusconismo.
Dunque le voci di tre grandi personalità
italiane in un grande
incontro che vede la famiglia
Ceretto proseguire nell’organizzazione
di momenti di cultura e
di approfondimento.
L’appuntamento, non a caso, è fissato
per giovedì 2 giugno, festa
della Repubblica, alle 18 presso la
te nuta “Monsordo-Bernar di na”,
in località San Cassiano 34, ad Al -
ba, cuore pulsante di una delle a -
ziende vitivinicole che meglio e
con maggiore impegno han no
saputo portare in giro per il
mondo intero il buon nome delle
Langhe e del Roero e, con esso,
quello del Piemonte e dell’Italia.

analizzata
il 2 giugno
NESI E DE BENEDETTI
Qui accanto: Massimo
Gramellini e Nerio Nesi.
Sotto, dall’alto Gianluigi
Gabetti e Carlo De
Benedetti. Mario Soldati
diceva che il vino è
la poesia del territorio.
Da oltre settant’anni
la famiglia Ceretto
ne compone i versi più
intensi, firmando Barolo
e Barbaresco, Arneis,
spumante, Barbera
e distillati da collezione.
Un prodotto eccellente
ambasciatore del gusto
italiano, secondo una
visione in cui primaria
importanza riveste
la coltivazione, fedele
ai tradizionali dettami, ma
in costante evoluzione con
gli accorgimenti tecnici
indirizzati a perfezionare,
e non a modificare,
il frutto della generosa
natura dell’albese
UN LIBRO PER I 60 ANNI DEL CALSO
Sabato, a Mondovì, la presentazione del volume
sull’acquedotto delle Langhe sudoccidentali
I 60 anni del Consorzio per l’acquedotto delle Langhe
sudoccidentali (Calso) hanno offerto lo spunto per la
ripubblicazione di un testo scritto vent’anni fa da Er -
nesto Cardone, integrato con la storia più recente, dall’alluvione
del ’94 in poi. Ne è venuto fuori “La grande
sete”. Il libro racconta di un territorio dove la carenza
d’acqua spingeva a pellegrinaggi notturni per le colline
e di «carovane di carri con botti, trainati da buoi e da -
vanti alle sorgenti code. E sperare che l’acqua tenga,
che dia a tutti qualcosa». Non a caso nel 1933 Mussolini
fece base proprio a Dogliani e dintorni, con 150 mila
uomini: era il suo esercito in partenza per la guerra di
Abissinia. La Langa senz’acqua era il posto ideale. Ma
con l’acquedotto cambiò tutto e il suo consorzio, società
a totale capitale pubblico, oggi serve 22 Comuni azionisti,
stretti intorno al capofila Dogliani. “La grande sete”,
di Ernesto Cardone e Chiara Viglietti, sarà presentato
sabato 28 maggio, alle 17,30, nella sala conferenze del
Co mune a Mondovì Breo (corso Statuto 11/D).
Introdurranno il presidente del Calso, Marco Botto, e
l’assessore alla cultura di Mondovì, Giancarlo Battaglio.

In occasione della Festa della Repubblica
Saluzzo inaugura la casa-museo del patriota.
E il Sindaco dona la Costituzione ai 18enni
Paola Gallo
SILVIO PELLICO
PROTAGONISTA
DEL 2 GIUGNO
Nelle foto in alto, da destra:
le sedi della casa-museo
di Silvio Pellico
e degli uffici giudiziari
di Saluzzo, dove alle 17
del 2 giugno il sindaco,
Paolo Allemano, regalerà
una copia della
Costituzione a tutti
i neomaggiorenni della città
del Marchesato
alla presenza
del presidente
del Tribunale, Fabrizio Pasi,
e del procuratore
della Repubblica, Maurizio
Bonatesta. Nelle altre
immagini, da sinistra:
Silvio Pellico, l’assessore
comunale alla cultura,
Roberto Pignatta,
e il direttore della casa
circondariale saluzzese,
Giorgio Leggieri
Alcuni importanti e -
venti sono stati organizzati
a Saluz zo in
occasione della Fe -
sta della Repubblica di giovedì 2
giugno. Per questa ricorrenza
l’Am mi nistrazione civica gui data
da Paolo Allemano ha inaugurato,
nella prima legislatura da lui
guidata, la consegna dalle mani
del Sindaco di una copia della Co -
stituzione ai ragazzi che compiono
i 18 anni.
Dopo la deposizione della corona
d’alloro e l’alzabandiera presso il
monumento ai caduti, la cerimonia
di consegna avverrà all’interno
del Tribunale, alle 17.
Interverranno il presidente, Fa -
brizio Pasi, il procuratore della
Repubblica, Paolo Tamponi, e il
presidente dell’Ordine degli av -
vocati, Maurizio Bonatesta.
La Festa della Repubblica sarà
anche l’occasione, in mattinata,
per un altro importante evento
per la comunità: l’inaugurazione
della casa-museo di Silvio Pel -
lico, nei locali del centro storico
dove nacque e trascorse alcuni
anni della giovinezza. Alle10,30
è previsto il convegno dedicato
all’importante figura del Risor -
gimento, autore de “Le mie prigioni”,
nella sala “Giuseppe Ver -
di” della fondazione “Scuola alto
perfezionamento musicale”, per
poi passare al taglio del na stro e
alla visita guidata dei locali.
«L’inaugurazione del museo de -
di cato a Silvio Pellico, nella sua
ca sa natale», afferma l’assessore
co munale alla cultura, Roberto
Pi gnatta, «è un evento di grande
im portanza che la città attendeva
da anni e si inserisce alla perfezione
nelle celebrazioni dei 150
anni dell’unità di Italia. Seppure
il patriota saluzzese sia morto
prima che si compisse il processo
unitario, è indubitabile che con il
forte contributo alla cultura del
tempo e con la grande dignità
con cui ha affrontato la durissima
detenzione allo Spielberg, condannato
per aver aspirato all’I -
talia unita, Pellico sia da annoverare
fra i maggiori fautori del Ri -
sorgimento. Abbiamo ritenuto
importante e carico di significato
politico che l’inaugurazione del
mu seo avvenisse il 2 giugno, Fe -
sta della Repubblica, a sottolineare
il collegamento ideale fra i mo -
ti risorgimentali e la raggiunta
unità d’Italia con la Repubblica,
pas sando per la Resistenza, un
filo conduttore che ha caratterizzato
le manifestazioni che la città
organizza da aprile, che si concluderanno
a giugno».
L’alle sti mento muse ale
vedrà, al primo piano,
nei locali nei quali era
situata l’abitazione di
Pellico, in una stanza
la ricostruzione di u -
no studio di uno scrit-
18 á 26 maggio 2011 á ricordare il passato per mobilitarsi nel presente
tore del tempo, con cimeli, alcuni
dei quali erano custoditi nel
museo di “Casa Cavassa”, e nell’altra
stanza l’esposizione dei
frontespizi delle edizioni de “Le
mie prigioni” e delle altre opere.
Al piano terreno, nei locali che
già ospitarono l’Ufficio turistico,
saranno accolti i visitatori che
potranno consultare su postazioni
multimediali, delle quali una
in grado di essere fruita da persone
diversamente abili, un cd-rom
sulla vita e sull’opera di Silvio
Pellico e, in uno spazio utilizzabile
anche come piccola sala riunioni
al di fuori dell’orario del
La
casa di reclusione
“Rodolfo Moranti” di
Saluzzo ospita numerose
iniziative mirate a preparare
il reinserimento sociale dei
detenuti. Oltre al laboratorio
teatrale, spicca la rinomata
produzione di birra
artigianale.

museo, potranno vedere un dvd
riassuntivo della durata di una
trentina di minuti.
Una particolare attenzione è sta -
ta posta alle esigenze di nonvedenti
e ipovedenti. Con la collaborazione
del l’Accademia Alber -
tina di Torino sono state approntate
didascalie fruibili sia dai portatori
di handicap visivo che da
tutti, le quali contengono la de -
scrizione generale della casa e
del lo studio dello scrittore, nonché
del quadro di Carlo Felice
Biscarra raffigurante la partenza
di Silvio Pellico e Pietro Maron -
celli dal carcere di Murano verso
la fortezza dello Spielberg, il 26
marzo1822.
Fra gli eventi è stata inserita
un’altra giornata, quella di mercoledì
8 giugno, quando alle
17,30, alla Castiglia, è previsto
l’incontro con il giurista Gustavo
Zagre belski e Marcello Mad da -
lena, procuratore generale presso
la Corte d’appello di Torino, cui
seguirà lo spettacolo teatrale
“Non calpestare i fiori”, con gli
attori detenuti nella casa di reclusione
“Rodolfo Moranti”, per la
regia di Grazia Isoardi dell’associazione
“Voci erranti”.
«Il laboratorio teatrale della casa
di reclusione», afferma il direttore,
Giorgio Leggieri, «è gestito da
“Voci erranti” fin dal 2002, coinvolgendo
un gruppo di almeno
venti detenuti all’anno, nell’ambito
di un percorso integrato di
formazione e di comunicazione
sociale teso a valorizzare l’impegno
espressivo dei reclusi, disponibili
a mettersi in gioco in
un’esperienza trattamentale che
si rivela terapeutica per i partecipanti.
Il progetto, avviato anno
per anno con sempre rinnovato
en tusiasmo e professionalità,
con sente fra l’altro di consolidare
una rete di relazioni sociali con il
territorio che per il carcere di
Saluzzo è quanto mai viva e foriera
di risorse umane e di opportunità
di crescita per l’intera popolazione
detenuta, proprio attraverso
il coinvolgimento diretto
delle autorità civili, politiche e
istituzionali che da sempre dimostrano
concreta sensibilità nei
confronti della comunità carcere.
Il tema affrontato nell’allestimento
portato all’esterno nell’ambito
del programma culturale
degli eventi organizzati dal
Comune a giugno riguarda i princìpi
della Costituzione e le riflessioni
in merito sviluppate dal
gruppo di detenuti protagonisti, i
quali di quei princìpi non hanno
saputo riconoscere l’importanza
e il valore nel consesso sociale
de mocratico. I diritti al lavoro,
alla libertà, alla cultura, al rispetto
delle minoranze e all’uguaglianza
improntano il vivere civile
dell’essere umano a prescindere
dall’appartenenza etnica e religiosa.
La dignità dei temi affrontati,
uniti al dato esperienzale del
vissuto dei detenuti che, nella
consapevolezza dell’errore, se ne
fanno ora vessillo dinanzi alla
collettività, è un forte richiamo
alla riflessione per tutti noi».
Alla Castiglia
mercoledì 8,
alle 17,30,
incontro
con Gustavo
Zagrebelski
e Marcello
Maddalena,
seguito
dallo
spettacolo
teatrale “Non
calpestare
i fiori”
presentato
dai detenuti
della locale
casa
circondariale
26 maggio 2011 Ü 19

Il mondo produttivo italiano
chiede «un incontro
urgente» al Presidente del
Consiglio dei ministri per
rivedere il sistema informatico di
tracciabilità dei rifiuti.
«Desi de riamo rappresentarle la
gravità della situazione in cui
verrebbero a trovarsi le imprese»,
si legge in una lettera inviata
al Premier, «qualora tale sistema
diventasse obbligatorio dal prossimo
primo giugno, co m’è previsto
dalla normativa in vigore».
Con una lettera indirizzata a
Silvio Berlusconi le associazioni
di categoria hanno richiesto un
in contro urgente sul tema del Si -
stri, il sistema informatico di
tracciabilità dei rifiuti.
Mario Rosa
lusconi che «dal prossimo 1° giugno
360 mila aziende non po -
tranno produrre, trasportare e
smaltire rifiuti se non utilizzando
le nuove procedure, pena gra -
vi e onerose sanzioni».
Però il test svolto l’11 maggio
scorso con il “Click day”», hanno
Fallimento del
urge rinviare
APPELLO A BERLUSCONI: «1 O
La missiva al Presidente del
Consiglio è stata sottoscritta dai
vertici da “Rete Imprese Italia”,
Confindustria, Cooperarive italiane
e Confapi.
«Desideriamo rappresentarle la
gravità della situazione in cui
verrebbero a trovarsi le imprese
qualora tale sistema diventasse
obbligatorio dal 1° giugno», si
legge nella lettera. «Condivi dia -
mo lo scopo per il quale è stato
concepito il Sistri e siamo convinti
che servirà a combattere
la criminalità organizzata in
un settore critico e che
potrà comportare una
semplificazione della ge -
stione, eliminando la do -
cumentazione cartacea».
Tuttavia le imprese hanno
fatto presente a Silvio Ber -
sottolineato le associazioni che
rappresentano il mondo produttivo
italiano, «ha dato un esito
che difficilmente avrebbe potuto
es sere peggiore».
Infatti «il novanta per cento delle
imprese ha denunciato disfunzioni
di ogni genere: inutilizzabilità
dei dispositivi informatici
forniti dal Ministero, ore e ore di
impossibilità di ac cedere al sistema,interruzione
Il
Sistri (Sistema di
controllo della tracciabilità
dei rifiuti) è stato varato nel
2009 dal Ministero dell’ambiente
per permettere l’informatizzazione
dell’intera filiera dei rifiuti
speciali a livello nazionale.
Dovrebbe avviarsi il 1°
giugno...
20 á 26 maggio 2011 á i guai delle imprese

dei collegamenti, procedure lunghissime».
Il “Click day” è stato a dir poco
sconfortante: pochissime aziende
sono riuscite ad accedere al
sistema e di queste quasi nessuna
ha potuto completare il percorso
previsto. Il che allarma molto...
Anche CNA Cuneo (in foto,
da sinistra: la presidente,
Fernanda Fulcheri, e la
direttrice, Patrizia Dalmasso)
si è attivata per il “Click day”
che doveva permettere alle
aziende di testare l’accesso
al sistema Sistri. Neppure
i tempi non sono stati
soddisfacenti, infatti il Sistri
è stato irraggiungibile fin
dopo mezzogiorno, così come
il “call center” dedicato,
cosicché è stato impossibile
chiedere chiarimenti.
Insomma, l’esperimento
è fallito e pertanto
l’avvicinarsi del 1 o giugno
ha spinto le organizzazioni
di categoria a sollecitare
un rinvio da parte del Governo
“Click day”:
il Sistri!
GIUGNO TROPPO VICINO»
LA PROTEZIONE CIVILE OGGI
Ad Alba, giovedì 26 maggio, un confronto
fra i volontari e le associazioni del territorio
“Essere volontari di Protezione civile oggi: realtà a confronto”:
è il tema dell’incontro promosso dall’associazione
“Proteggere insieme” Onlus per le 21 di oggi, giovedì
26 maggio, nell’auditorium della chiesa di San Giu -
seppe, in piazzetta Vernazza 6, ad Alba. Il programma
prevede, dopo i saluti delle autorità, gli interventi di Ro -
berto Cerrato, responsabile di “Proteggere insieme”,
Ro berto Giungato, coordinatore delle associazioni di vo -
lon tari di Pontecurone e Valli Grue e Ossona, Giu seppina
Folli, presidente della Sezione di Alba de “I lu pi”, e Dan -
te Ferraris, dirigente del Settore Protezione civile della
Provincia di Alessandria che presenterà le attività del
Coor dinamento provinciale alessandrino.
Sono stati invitati anche Roberto Ravello e Stefano Isaia,
assessori alla Protezione civile rispettivamente della Re -
gione Piemonte e della Provincia di Cuneo.
Nel corso della serata saranno consegnati gli attestati di
partecipazione al primo corso di formazione per volontari
di Protezione civile che “Proteggere insieme” di Alba
ha realizzato costituendo il Nucleo volontari tutela e salvaguardia
per i beni culturali.

IL PATROCINIO
DI SAN GIUSEPPE
VIVACIZZA BORGO
Fin dal 1790 l’antico sodalizio borgarino
si fa promotore della festa per artigiani,
negozianti e imprenditori della cittadina
La tre giorni di eventi si è
aperta con un convegno
organizzato da Cna
Cuneo sul tema “Un
Borgo che lavora” e la
premiazione in occasione
del decennale dell’attività
dell’associazione
di categoria in Granda.
La domenica è stata
caratterizzata dalla
sfilata, come al solito
molto partecipata.
Chiusura il lunedì,
con Messa e raviolata
Attilio Casetta
Ogni anno, la terza
do menica dopo Pa -
squa, gli artigiani, i
com mercianti e gli
imprenditori di Borgo San Dal -
mazzo si ritrovano per la festa del
Patrocinio di San Giuseppe.
L’evento, in realtà, non si è limitato
alla domenica, visto che già al
sabato non sono mancate le occa-
sioni di incontro, mentre la Mes -
sa solenne presso la parrocchia di
Gesù Lavoratore e la tradizionale
raviolata del lunedì han no concluso
i festeggiamenti, or ganiz -
zati dal priore Valerio Pel legrino,
dalle massare Vero nica Petrelli,
Patrizia Dal masso e Re na ta Risso
e dal massaro Pier mario Gior -
dano.
22 á 26 maggio 2011 á la tradizione che rafforza le radici di una collettività
Nella mattinata del sabato si è
tenuto il convegno “Un Borgo
che lavora”, organizzato da Cna
Cu neo presso l’auditorium “Ber -
tello”, con la partecipazione di
alcune classi delle elementari e di
una terza media di Borgo San
Dalmazzo. L’incontro è stato mo -
derato da Daniela Bianco con i
saluti del sindaco di Borgo San
Dalmazzo, Pier paolo Varrone, e
dell’assessore provinciale Giu -
seppe Lauria. Gli interventi del
vicepresidente provinciale di Cna
Cuneo, Carlo Borsalino, e del
direttore, Patrizia Dalmasso, han -
no dato il via alle testimonianze
di alcuni artigiani che hanno raccontato
la propria esperienza la -
vorativa, ricordando l’importanza
e il valore della manualità,
della tradizione artigiana che
spes so si trasmette da padre a
figlio: un modo per insegnare che
«artigiani non si nasce, si diventa»
con l’esperienza e la pratica, però

«non si smette mai di essere artigiani».
Nel corso del convegno è
stata anticipata la pubblicazione
intitolata “Un Borgo che lavora”
(che il Sodalizio San Giuseppe
presenterà al pubblico il 28 maggio),
in cui sono raccolte storie di
artigiani, commercianti e imprenditori
borgarini, rendendo uno
spaccato aggiornato dell’attività
la vo rativa della cittadina, con
uno sguardo an che sul passato
nella sezione “Amarcord”, curata
dai giornalisti Barbara Reghezza,
Teresita Soracco, Luca Borello e
Piergiorgio Berrone.
Nella sera di sabato, poi, ha avuto
luogo uno spettacolo teatrale,
finalizzato alla raccolta di fondi
per scopi benefici.
La festa del Patrocinio ha avuto il
suo apice la domenica seguendo
la tradizione conso lidata dell’e -
vento: incontro presso il Prio re,
sfilata nelle vie del centro storico
di Borgo San Dalmazzo aperta
dalla Banda musicale e con il
raduno del le auto d’epoca, Messa
nella chiesa parrocchiale e ritrovo
conviviale che ha coinvolto circa
trecento persone, durante il quale
Cna Cuneo ha premiato i soci fondatori
nell’occasione del decennale
dell’inizio delle attività.
Ricono sci menti sono stati attribuiti
a Fernanda Fulcheri, attuale
presidente provinciale dell’as -
socia zione, Carlo Giachello, suo
predecessore, Silvio Napoli, Lu -
ciano Dalmasso, Giovanni Ferre -
ro, Guido Galfrè, Carlo Borsalino,
Lorenzo Rinaudo e Jean-Paul
Mar tinengo. Nel pomeriggio, pri -
ma della conclusione della festa
presso il De dicato, che per il
2011 è stato Da rio Au disio, si è
svolto il “cambio della bandiera”,
guidato dal ce rimoniere, Marco
Bor gogno, con il priore entrante,
Katia Ma na ssero, la quale sarà
affiancata dai mas sari Davide Me -
riggio e Simone Reale.

La
società “Partner &
Partners” ha organizzato
l’evento affinché le pmi locali
abbiano nuovi stimoli per
mantenere il primato d’eccellenza
raggiunto e compiano un
ulteriore salto di qualità
elaborando una nuova
visione.
Elena Elia
Nelle foto: momenti
dell’evento ospitato
dalla tenuta di proprietà
della famiglia Ceretto,
alla presenza di un
pubblico numeroso. Agli
interventi delle autorità
hanno fatto seguito
le testimonianze di alcuni
imprenditori locali,
perché il confronto è
un’opportunità di crescita
I “SEGRETI”
DELLE AZIENDE
CHE CRESCONO
Gli imprenditori locali hanno partecipato
numerosi al confronto di esperienze
indetto dalla “Partner & Partners” di Torino
Oltre centocinquanta
persone hanno partecipato,
la mattina
di venerdì 20 maggio,
all’“Alba forum” svoltosi
nella tenuta “Monsordo-Bernar -
di na”, dedicato agli imprenditori
albesi, ma non solo, date le significative
presenze pro ve nien ti an -
che da altre aree della Gran da,
come quella monregalese.
La prima parte è stata caratterizzata
dagli interventi delle autorità
politiche. Ha iniziato Claudia
Por chiet to, assessore regionale al
lavoro e alla formazione professionale,
che ha sostenuto come la
virtù delle piccole e delle medie
imprese sia il radicamento nel
ter ritorio. Poi ha preso la parola
Alberto Ci rio, assessore regionale
all’i struzio ne, allo sport e al tu -
rismo, il quale si è occupato del
rilancio dell’economia che può
passare dal turismo all’industria:
«È una vera ricchezza perché è
ciò che produce lavoro», ha sottolineato
l’amministratore.
Giuseppe Rossetto, vicepresidente
della Provincia, ha affermato:
«Anche quando esportano, le no -
stre im pre se producono sul territorio
ed è importante che sviluppino,
oltre alla capacità di relazionarsi
con il mondo, quella di
gestire i problemi di organizza-
24 á 26 maggio 2011 á nuove sfide per il territorio e i suoi capitani d’impresa
zione, i processi o la responsabilità
sociale dell’impresa».
Maurizio Marello, sindaco di Al -
ba, ha espresso «l’augurio che vi
sia sempre più capacità di creare
re te». Questo è un aspetto su cui
operare perché, come ha spiegato
Luigi Asteggiano, direttore di
Con findustria Cuneo, «le pmi del -
la Granda sono ancora connotate
da una bassa propensione a fare
rete nonché da una scarsità di
saperi di alto livello».
Mauro Gola, presidente del Co -
mitato piccola industria di Cu -
neo, ha fornito spunti di riflessio -
ne: «Alla domanda posta a 500
imprese territoriali sulla natura

del maggior freno alla crescita del
proprio business il 48% risponde
che si tratta dell’insufficiente do -
manda di mercato e solo il 16%
percepisce un’insufficiente ma -
na gerialità. Ciò indica il permanere
di una mancanza di reale
consapevolezza del nesso diretto
tra i due fattori».
Infine Giovani Bosticco, assessore
all’economia del Comune di
Alba, ha evidenziato in particolare
la «mancanza di un approccio
manageriale fatto di professionalità
non approssimative».
Dopo una pausa è cominciata la
seconda parte del Forum, in cui
si sono susseguite le testimo-
nianze degli imprenditori, prima
di titolari di grandi aziende, poi di
altri di realtà minori.
Luca Caramelli, socio del centro
commerciale “Mon do vi cino” di
Mon dovì, ha sottolineato i maggiori
problemi che chi fa parte di
un’impresa familiare incontra nel
“fare il salto”: le capacità dei “pa -
dri fondatori”, infatti, sono difficili
da eguagliare. Poi ha evidenziato
la necessità di aprirsi a
nuove tecniche e di adattarle al
proprio contesto.
Si è detta d’accordo Egle Sebaste,
titolare dell’omonimo torronificio
di Gallo Grinzane giunto alla
quarta generazione: «È dura essere
“figli d’arte” e continuare a sviluppare
una realtà che i predecessori
hanno fatto crescere grazie
alla genialità e a congiunture fa -
vorevoli. Ci siamo adeguati al ra -
pido evolversi del mercato».
Marco Michelis, della ditta alimentare
“Egidio Michelis” di
Mondovì, ha parlato dei progetti
che conducono un’azienda familiare
a cogliere opportunità sul
mer cato, portando i propri prodotti
in una fascia d’eccellenza
grazie alla selezione delle migliori
materie prime e all’affinamento
dei processi di lavorazione, e
dedicandosi a nuove attività, co -
me l’apertura di un ristorante.
Davide Dogliani, direttore generale
dell’azienda di carpenterie
metalliche “Falcone” di Vil la fal -
letto, che alla vita da imprenditore
unisce la componente manageriale,
ha raccontato le sue recenti
operazioni.
A questa prima serie di testimonianze
è seguita quella di tre titolari
di aziende albesi: Massimo
Do manda, di “Simacame”, specializzata
nella distribuzione di
apparecchiature per automazione,
sistemi di sicurezza e climatizzazione;
Stefano Gambino,
della “Genuini”, produttrice di
affettatrici e tritacarne; Mario
Gaudino, dell’omonima ditta co -
struttrice di impianti per la refrigerazione.
Le loro testimonianze
hanno messo in luce come anche
realtà di dimensioni più ridotte
possano avere successo e compiere
il salto di qualità.
«Spesso», hanno spiegato Andrea
Fa rina e Massimo Donotti, ri -
spet tivamente amministratore u -
ni co e senior partner della società
“Partner & Partners” di Torino
che ha or ganizzato l’“Alba fo -
rum”, «l’im prenditore non ha
tem po di dedicarsi al suo vero
compito: guardare a vanti. Oc cor -
re incrementare la managerialità,
anche delegando a professionisti
disposti a impegnarsi e dotati di
visione trasversale lo sviluppo
delle aree funzionali d’impresa
determinanti per la crescita del
business». Questa è senz’altro la
sfida più attuale per le aziende
del territorio. Acquisire la fiducia
per la delega rappresenta la barriera
psicologica da superare.
Nelle foto in alto, da
sinistra: Andrea Farina
e Massimo Donotti,
rispettivamente
amministratore unico
e senior partner della
“Partner & Partners”
di Torino, società che
si occupa di consulenza
direzionale specializzata
e opera nelle aree
di marketing,
comunicazione
e organizzazione
d’impresa, lavorando
da oltre dieci anni
con le aziende albesi.
È stata la “Partner &
Partners” a organizzare
l’“Alba forum”, il primo
dedicato agli imprenditori
albesi (ma c’erano anche
presenze di altre zone
della Granda), con il
patrocinio della Provincia
e del Comune di Alba
e la partecipazione
di Confindustria Cuneo,
del “Banco Azzoaglio”,
delle società albesi
“Simacame” e “Gaudino”
e della famiglia Ceretto
e, come media partner,
della rivista “IDEA”
Delegare all’esterno lo sviluppo delle aree
funzionali determinanti per la crescita
del business è la sfida odierna per le imprese
26 maggio 2011 Ü 25

LO SPIRITO NUOVO DELLA
CASSA DI RISPARMIO DI BRA
Franco Guida (foto sotto),
Presidente della Cassa
di Risparmio di Bra
dal 2009. È stato Sindaco
della città della Zizzola
e, poi, amministratore
provinciale e consigliere
regionale. È entrato in
CrBra come impiegato
nel 1981. «A breve
approveremo il nuovo
piano industriale
e saremo più efficienti
e competitivi, a Bra e nel
resto del Piemonte dove
sono insediate le nostre
agenzie», afferma
Bilancio 2010: aumentano volumi e utile.
Più forte il legame con il territorio
Lorenzo Vallese
Nel 2012 la Cassa di
Risparmio di Bra
festeggerà 170 an -
ni. Si tratta della
più antica banca della provincia
di Cuneo fra quelle in attività e
per lo storico anniversario
l’azienda vuole presentarsi
ancora più forte e competitiva,
proseguendo la politica di graduale
espansione e restando
banca di prossimità.
Nelle scorse settimane l’assemblea
dei soci (Fondazione
“CrBra” e Banca popolare
del l’Emilia Romagna) ha
approvato il bilancio
2010 dell’istituto di
credito.
Il Presidente, dottor
Franco Guida, ha
illustrato il bilancio
consuntivo sottolineando,
in particola-
re, i risultati assai lusinghieri
raggiunti dalla banca: raccolta
diretta pari a 917 milioni di
euro (+9,95%); raccolta indiretta
a 469 milioni (+12,18%);
impieghi per 887 milioni di
euro (+18,96%). L’utile lordo è
stato di 4 milioni e 950 mila
euro (nel 2009 era di
1.354.000) e quello netto di
2.730.000 euro.
La componente operativa dell’utile
è praticamente raddoppiata
dall’anno precedente.
Il Presidente Guida ha anche
informato i soci riguardo al
fatto che i dati del primo trimestre
dell’anno corrente confermano
il trend positivo della
gestione a ziendale: raccolta
diretta a 975 milioni di euro
(+20,68% rispetto al 31 marzo
2010); raccolta indiretta a 492
milioni di euro (+13,03%
rispetto alla stessa data); impieghi
a 948 milioni di euro
(+23,57% sempre in confronto
alla medesima data).
«Le iniziative attuate nel corso
del 2010», ha affermato Guida,
«hanno consentito di migliorare
in modo sensibile l’azione commerciale
e i risultati sono ottimi.
Contiamo di proseguire su
questa strada, consapevoli della
situazione economica locale e
regionale, ma convinti di possedere
i mezzi e le risorse umane
per fare ancora meglio. Dopo
aver approvato il piano di riorganizzazione
aziendale, predisposto
dalla Direzione generale,
il Consiglio di amministrazione
ha già discusso e si appresta a
dare il via al nuovo piano industriale.
Vogliamo essere “banca
protagonista” a Bra e nel braidese
e an che laddove abbiamo le
nostre fi liali (venticinque), nelle
province di Cuneo, Asti,
Alessandria e Torino. Siamo e
rimarremo “ban ca locale”, ma
senza essere prigionieri del localismo
e non faremo mancare al
territorio il supporto finanziario
di cui ha bisogno. Lo dicono i
dati di bilancio: famiglie e
imprese hanno avuto credito,
per crescere o riorganizzarsi; la
recessione non ha frenato gli
impieghi e ci sono i margini per
sostenere chi ha voglia di fare, a
patto di crederci, naturalmente,
facendo ciascuno la propria
parte. Lo “spirito nuovo” con
cui intendiamo affrontare il
futuro ci impone anche di rafforzare
il capitale della società e
siamo certi di poter contare sui
nostri azionisti, la Fondazione e
la Banca popolare dell’Emilia
Romagna, per essere ancora più
solidi e competitivi».
Franco Guida ha altresì ringraziato
la clientela per la rinnovata,
ritrovata e accresciuta fiducia
e tutti i dipendenti per l’impegno
profuso. In particolare, ha
rivolto parole di sentito apprezzamento
al Direttore generale,
Nino Ar pellino, che, forte di una
solida esperienza e di una riconosciuta
professionalità, non ha
deluso le aspettative che hanno
accompagnato il suo arrivo in
azienda.
26 á 26 maggio 2011 á restare locali guardando al Piemonte IL PRESIDENTE

FONDAZIONE: RINNOVATO IL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE
Livio Sartirano confermato nel ruolo di vice della Presidente Donatella Vigna.
Gli altri componenti sono Valerio Fissore, Filippo Franciosi e Luciano Piana
Socio di maggioranza della Cassa di Ri spar -
mio di Bra, con il 68,98% delle azioni, è
l’omonima Fondazione, presieduta dall’avvocato
Donatella Vigna (foto). Nelle scorse settimane
il Comitato d’indirizzo, insediatosi per
l’attuale mandato nel 2007 e composto da
dieci persone (oltre alla Presidente Vigna:
Pier giuseppe Abrate, Attilio Bravi, Bartolomeo
Dutto, Roberto Costamagna, Pietro Mamino,
Flavio Magliano, Giuseppe Palmieri, Fran -
cesco Panero e Giovanni Roggero) ha nominato
quattro componenti del Consiglio di
amministrazione. Siedono ora all’interno
dell’organo statutario, accanto a Donatella
Vigna: Valerio Fissore, Filippo Franciosi,
Luciano Piana e Livio Sartirano, il quale è sta -
to confermato nella carica di Vicepre si dente
del Consiglio di amministrazione.
A differenza del Comitato d’indirizzo, la cui
du rata è di sei anni, i componenti del Cda ri -
mangono in carica per un lustro. Accanto a
Nel corso dell’assemblea
è intervenuto
lo stesso
Direttore ge -
nerale Ar pellino,
il quale ha sottolineato
l’intensa e
fattiva collaborazione
con i vertici aziendali,
il Pre si dente e tutto il
Con siglio di amministrazione,
che è stata davvero concreta e
positiva.
Il Direttore, che ha annunciato
la prossima rilocalizzazione
delle filiali di Carmagnola, Do -
gliani e Baldissero d’Alba, si è
detto molto soddisfatto dei
primi dati prodotti e convinto
di aver avviato, con la squadra
di colleghi sia della rete di vendita
che della sede, un nuovo
periodo di soddisfazioni, con
un unico o biettivo: far diventare
la Cassa di Risparmio di Bra
protagonista e leader del suo
territorio.
L’assemblea, su proposta della
Fondazione “CrBra”, ha provveduto
anche alla nomina di due
La
CrBra è nata nel
1842 e conta oggi 25
agenzie nelle province di
Cuneo, Asti, Alessandria
e Torino. Azionisti sono
la Fondazione omonima
e la Banca popolare
dell’Emilia
Romagna.
nuovi Consi -
glieri di ammini strazione della
banca braidese. Sono il dottor
Carlo Porro, titolare di farmacia,
Vicepresidente dell’As -
sociazione provinciale titolari di
farmacia e membro del
Consiglio di Feder farma Pie -
monte, e il perito industriale
Mariano Costa ma gna, Presi -
dente, fra l’altro, della Brc Gas
Equipement, della Mtm e della
Biemmedue di Cherasco.
Gli altri consiglieri sono:
Alberto Di Caro, Vice -
presidente, Luigi Barbero,
Franco Bonferroni, Gu glielmo
Bruno, Pierpio Cerfogli,
Pierpaolo Pessina, Giacomo Pir -
ra, Carlo Rista, Dario Rolfo e
Giuseppe Rosciano.
questi, un terzo importante organo
statutario della Fondazione, la
quale svolge la propria attività in
prevalenza nel territorio di tradizionale
operatività ovvero il
Roero, è rappresentato dal Col le -
gio sindacale. A comporre tale
or ganismo sono Andrea Ma ren -
go, in qualità di Presidente, Gior -
gio Giuseppe Boglione e Bru no
Tibaldi. La durata del loro incarico
è di tre anni e ricoprono tale
ruolo dall’aprile del 2010.
La Fondazione, lo ricordiamo, ha
finanziato, fra l’altro, i restauri
del teatro “Politeama”, quelli della Zizzola e di
palazzo “Mathis”. Ogni anno a settembre, per
iniziativa della Fondazione, Bra ospita interessanti
mostre di pittori piemontesi. Nel 2010 è
stata la volta di Francesco Tabusso e quest’anno
toccherà a Ugo Nespolo.
Il Collegio sindacale è composto
da Francesco Ardino,
Presidente, Riccardo Oricco e
Marzio Ci ravegna.
La CrBra che, con la
Fondazione, di recente ha finanziato
l’allestimento delle stanze
del Reparto di oncologia del
costruendo nuovo ospedale di
Alba-Bra, ha contribuito alle
celebrazioni del 150 anniversario
dell’unità d’ Italia distribuendo
migliaia di poster del pittore
Ugo Nespolo.
Dal 2010 è partner dell’Am -
ministrazione comunale di Bra
nelle iniziative sociali “Family
card” e “Free bus over
70”.
Durante l’assemblea dei soci
il Presidente Guida ha rivolto
parole di sentito
apprezzamento al Direttore
generale della Cassa
di Risparmio di Bra, Nino
Arpel lino (foto sotto),
che, in virtù di una so lida
esperienza e di una
riconosciuta professionalità,
non ha deluso le aspettative
FRANCO GUIDA: «SEMPRE PIÙ COMPETITIVI»

Ad aprile un prestigioso
parterre di insigni
giuristi, avvocati, no -
tai e studenti si è
dato appuntamento a Cuneo per
cercare di delineare il ruolo e la
figura del giurista ai giorni nostri.
L’incontro, che ha riscosso un
grande successo tra il pubblico, è
stato ideato e organizzato da A -
lessandro Ciatti e da Lorenzo To -
selli, ai quali “IDEA” ha rivolto
alcune domande.
Dottor Toselli, qual è stata, se -
condo lei, la chia ve del successo
del convegno?
«Un argomento attuale e molto
sentito, unito alla possibilità di
dialogare con i professori Pietro
Perlingieri e Luigi Lombardi Val -
lauri. Ospitare nella sede universitaria
cuneese due luminari del
diritto a livello europeo, sulle cui
opere si formano i nuovi giuristi,
penso sia stata un’occasione più
unica che rara. Consci della portata
dell’evento, da un lato abbiamo
deciso di strutturarlo sotto
for ma di dialogo, per coinvolgere
in modo attivo la platea, dall’altro
abbiamo puntato molto sulla
sua visibilità in collaborazione
con la Provincia, il Co mu ne e gli
ordini professionali. Il gran de
impegno profuso è stato ripagato
da un notevole successo».
In sintesi, che ruolo deve avere il
giurista oggi?
«Il dibattito tra studiosi e tecnici
ha evidenziato la necessità di un
ruolo più dinamico e sensibile ai
cambiamenti sociali e culturali,
l’esigenza, per il professionista
del diritto, di imparare a muoversi
nei margini di libertà lasciati
dal diritto positivo, facendosi vo -
ce, con coscienza e professionalità,
delle nuove necessità della so -
cietà moderna. Perché è lui, a sua
volta, creatore di diritto».
28 á 26 maggio 2011 á la giurisprudenza che tocca la vita quotidiana di tutti
COME SARÀ
L’AVVOCATO
DEL FUTURO?
DOPO IL CONVEGNO SUL GIURISTA MODERNO
Mario Rosa
Prendendo spunto dal convegno dedicato al ruolo
e alla figura del giurista ai giorni nostri, svoltosi
con grande successo nel capoluogo provinciale,
la nostra rivista ha sentito sull’argomento
gli artefici della riuscitissima iniziativa, vale a dire
il professor Alessandro Ciatti (foto sotto)
e il dottor Lorenzo Toselli (nell’immagine sopra)
A
Cuneo le sedi delle
Facoltà universitarie
decentrate di giurisprudenza,
scienze politiche ed economia è
presso l’ex casa di riposo “Mater
Amabilis”, in via Ferraris di
Celle 2. Per ristrutturarla, si
sono spesi oltre 10
milioni di euro.
“IDEA” a colloquio con Alessandro Ciatti e Lorenzo Toselli,
ideatori dell’incontro che ha portato a Cuneo luminari
del calibro di Pietro Perlingieri e Luigi Lombardi Val lauri

GIORGIO BERGESIO:
«UNA CITTÀ CULLA
DEL DIRITTO»
Giorgio Maria Bergesio,
presidente del Consiglio
provinciale di Cuneo:
«Il convegno organizzato nel
capoluogo è giunto opportuno
per cercare di fare il punto sul
ruolo del giurista in senso lato,
soprattutto in relazione al
recente dibattito sulla riforma
della giustizia. È emerso il ruolo
dinamico ed attivo che deve
coscientemente rivestire
il giurista oggi, non solo più
tecnico di diritto, ma anche
egli stesso portavoce
dei cambiamenti della società
moderna. La Provincia è stata
lieta di patrocinare un evento
che, non solo per il tema, ma
anche per l’importanza dei
relatori presenti, ha contribuito
a valorizzare e ad affermare
il ruolo dei nostri studenti
universitari nel panorama
culturale piemontese. Il nostro
territorio è da sempre sensibile
a queste iniziative e la grande
affluenza di pubblico ne è stata
un’ulteriore conferma. Cuneo
è città natale di grandi nomi del
diritto del passato:
il convegno ha dimostrato
che lo è anche nel presente
e che la speranza che lo sia
in futuro è ben riposta».
Seguiranno altre iniziative?
«Il convegno e il successo riscontrato
hanno dato vita a un progetto
che prevede l’organizzazione
di numerose altre iniziative, ca -
ratterizzate dalla possibilità di
dialogare con insigni relatori su
argomenti dal taglio molto pratico,
come la responsabilità medica
ad esempio, in modo da coinvolgere
un pubblico ancora più
ampio. Il tutto in collaborazione
con un prestigioso studio legale
Oggi per
i neolaureati
in legge ci
sono ancora
sbocchi
nel mondo
del lavoro,
ma a patto
che abbiano
capacità e
preparazione
torinese».
Ci sono prospettive per i neolaureati
che si affacciano al mondo
della professione forense?
«Nonostante si continui a parlare
di saturazione della professione,
penso che le persone con capacità
e preparazione, con nuove
idee e con la tenacia per realizzarle
possano trovare un loro spazio
e soddisfazioni in ogni dove. Non
bisogna inoltre dimenticare il
ruolo guida del docente e del professionista
nella formazione. Per -
sonalmente, ho la fortuna di po -
termi confrontare ogni giorno
con gli insegnamenti e l’esperienza
di grandi maestri, come il professor
Ciatti e l’avvocato Ernesto
Algranati, e per me questo è di
importanza fondamentale».
Il suo percorso di studi inizia
nella sede di Cuneo e termina a
Torino. A posteriori, dove conviene
studiare?
«Le grandi città offrono un panorama
culturale moto ampio, ma
anche forti distrazioni ed è molto
facile perdersi. Spesso viene a
mancare quel contatto diretto
con il docente universitario che
considero fondamentale alla formazione
di una “coscienza giuridica”.
In ciò l’Università di Cu -
neo trova il suo punto forte, grazie
allo stretto legame che spesso
si viene a creare tra allievi e maestri.
È una realtà con docenti più
giovani e, soprattutto, si respira

più libertà. I pionieri, gli sperimentatori
sono spesso venuti da
Cuneo: è sempre stato così. “Ba -
sta pensare a Einaudi”, come ri -
corda sempre il professor Ciatti».
Proprio ad Alessandro Ciatti ri -
volgiamo le domande successive.
Da quando lei insegna nella sede
cuneese dell’Università degli
studi di To rino?
«Ho cominciato nel 1999. Dal
2001 tengo il corso di diritto privato
a Giurisprudenza e a Scien -
ze politiche».
Conviene studiare nel capoluogo
della Granda o a Torino?
«Premetto che sono cresciuto a
San Michele, vicino a Mondovì:
anche se ho studiato un anno ne -
gli Stati Uniti, sono abituato ai
piccoli centri. Quindi le risponderei
subito: Cuneo!».
Quali sono i legami tra l’Uni ver -
sità e il territorio?
«Si creano spesso occasioni di
incontro non limitate solo agli
studenti. Anzi, dopo la laurea,
sono proprio gli ex studenti a sollecitare
l’organizzazione di in -
contri formativi o convegni, co -
m’è accaduto per il dialogo tra
Lombardi Vallauri e Perlingieri,
al quale hanno partecipato come
relatori alcuni ex studenti con
professionisti più che affermati
come Ivo Grosso e Claudio Streri.
BEPPE GHISOLFI:
«UN SEGNALE
DAVVERO OTTIMO»
Beppe Ghisolfi, noto giornalista
e pre sidente della Cassa di
risparmio di Fossano: «L’inizia -
ti va di aprile è stata una brillante
dimostrazione di come un
mo mento di diritto possa di ven -
tare un’occasione di approfondimento
culturale. È un tema at -
tuale, ma di notevole difficoltà,
sviluppato da due maestri del
diritto e da illustri relatori con
grande professionalità, acu me e
non comune abilità oratoria,
calamitando l’attenzione mia e
di tutto il pubblico, esponendo
con intelligente sem pli cità te -
matiche e concetti che sarebbero
risultati altrimenti o stici e di
non facile comprensione. Da
sem pre sostengo l’opportunità
di sviluppare iniziative di alto
profilo, ma aperte a tutti. Se poi
vedono come organizzatori un
giovane professore e un giovanissimo
professionista è il se -
gno che la Granda ha ancora
mol ta voglia di crescere».
Le molte qualità delle Facoltà
di giurisprudenza e di scienze
politiche operanti nel capoluogo
ECCO CHI SONO I NOSTRI INTERLOCUTORI
Brevi ritratti di un giovane professore di diritto e di
un giovanissimo professionista (laureato a 23 anni)
Lorenzo Toselli, monregalese di origine, si è laureato con lode in
giurisprudenza a 23 anni. Lavora nello studio legale “Al granati” di
Cuneo, collabora con il professor Alessandro Ciatti al corso di diritto
privato presso la sede universitaria di Cuneo e partecipa al programma
televisivo “Icarus” condotto su Telegranda da Beppe Ghisolfi.
30 á 26 maggio 2011 áála giurisprudenza che tocca la vita

Uno degli obiettivi è dare
maggiore visibilità agli eventi
organizzati dall’Università
Rammento poi la mia personale
collaborazione con il Consiglio
notarile cuneese e il Collegio dei
geometri, dai quali sono spesso
invitato come relatore a incontri
formativi, facendomi misurare
con un pubblico dal palato molto
raffinato. Per il professore di
diritto, il colloquio con i pratici è
il banco motori dell’ingegnere».
Ma qual è il ruolo del docente?
«Il docente di diritto ha la grande
responsabilità di formare i futuri
avvocati, notai e magistrati ad ap -
plicare le norme tenendo presente
sempre che sono scritte da persone
per i bisogni di altre persone.
Il diritto è scienza pratica. La
di mensione astratta del fenomeno
giuridico è inutile».
Vuole citare due cose che vorrebbe
realizzare?
«In primis, moltiplicare ancora le
occasioni d’incontro con la società
civile per misurarci tutti con le
questioni giuridiche che
interessano non solo il
tecnico, ma anche
l’uo mo della strada:
la conservazione
del patrimonio fa -
miliare, il matrimonio,
il condominio,
la
successione,
la durata
dei pro-
cessi civili... Inoltre vorrei dare
una visibilità maggiore alle iniziative
organizzate: ricordo di
essermi trovato a dialogare con
Francesco For te, uno dei po chi
allievi autentici di Luigi Ei naudi,
davanti a una de cina di persone.
Un vero peccato».
E qual è la sua più grande soddisfazione
per il lavoro compiuto
in Facoltà?
«Senza alcun dubbio, scoprire
che alcune persone vengono a
seguire le mie lezioni senza essere
iscritte all’Università, ma solo
“per il piacere di imparare”».
Alessandro Ciatti, comasco di origine, ma cuneese d’adozione,
insegna diritto privato nel capoluogo e a Torino, dove tiene anche un
corso di diritto privato europeo e diritto di famiglia. Avvocato, è consigliere
della Società italiana degli studiosi di diritto civile di Roma e
autore di una sessantina di pubblicazioni, tra libri, articoli e commenti
in tema di contratti, successioni a causa di morte, consumatori,
matrimonio e filiazione, adozione, consorzi idrici, prelazione a -
graria e società. Fa parte della redazione italiana di “Contratto e
impresa-Europa” e del comitato di saggi della “Rassegna di diritto
dello sport” e di “Giurisprudenza italiana”.
quotidiana di tutti

È
un periodo di bilanci
dal quale emergono
dati gratificanti per la
Cassa di Risparmio di
Savi gliano, evidenziati nell’assemblea
ordinaria dei soci, alla quale
erano presenti la fondazione
“Cassa di Risparmio di Savigliano”
(socio di maggioranza con una
quota pari al 68,99%) e la Banca
popolare dell’Emilia Roma gna
(socia al 31,01%).
«Da qualche anno», sottolinea a
“IDEA” l’amministratore delegato
della Crs, Giuseppe Allocco, da
circa due lustri anche presidente
del Collegio dei revisori dei conti
dell’Acri (Associazione di Fon da -
zioni e di Casse di risparmio),
«prima dell’arrivo della crisi eco-
Simona Amerio
nomica che ha sconvolto l’assetto
economico mondiale, la nostra
Cassa ha avviato con successo un
preciso programma di rafforzamento
del patrimonio, che ci consente
di guardare al futuro con
sereno ottimismo».
Veniamo ai dati dell’anno scorso.
Quali sono, a suo giudizio, i
più significativi?
«La raccolta globale ha realizzato
una crescita del 3,21% rispetto al
2009, raggiungendo i 1.439,4
milioni di euro. I crediti verso la
clientela hanno raggiunto i 781,3
milioni di euro, in crescita del
6,08%. Sul fronte dei dati economici
l’esercizio chiude con un
utile netto di 2,65 milioni di
euro, contro i 2 milioni dell’eser-
cizio precedente, e registra pertanto
un incremento del 32,5%.
Dopo gli accantonamenti a riserva,
il patrimonio complessivo dell’istituto
ammonta a circa 70
milioni di euro. La nostra solidità
è inoltre confermata dal Total
capital ratio (Tcr) che al 31 dicembre
2010 si attesta all’11,27%».
Quali sono i vostri migliori punti
di for za?
«I nostri clienti sono il vero patrimonio
dell’istituto e il nostro più
importante punto cardine. Ma non
posso non spendere un ringraziamento
al personale per l’impegno
e lo spirito di squadra che di mostra
di attuare ogni giorno».
E quali saranno i futuri piani
stra tegici?
«Il nuovo e stimolante piano industriale
per il 2011-2013, approvato
di recente dagli organi compe-
tenti, ribadisce con immutata
convinzione i princìpi ai
quali si deve ispirare la
nostra banca: l’attenzione e
la cura del servizio prestato
alla clientela secondo una
logica improntata al rapporto
personalizzato e all’assistenza
nella gestione del lavoro. A questo
scopo sono già state create nuove
figure commerciali e sono stati resi
disponibili innovativi supporti
informatici e un integrato controllo
di gestione. Non mi stancherò
mai di ribadire come la forza della
Cassa di Risparmio di Sa vigliano
sia rappresentata dal radicamento
sul territorio, dalla qualità dei servizi
offerti e, soprattutto, dalla
fiducia confermata dalla clien tela».
Giuseppe Allocco (foto)
è amministratore delegato
dell’istituto di credito
saviglianese. In seno all’Acri,
l’associazione delle casse
di risparmio italiane
e delle fondazioni a esse
collegate, presidente del
Collegio dei revisori dei conti
Il più grande patrimonio?
La fiducia dei clienti
PER LA CASSA DI RISPARMIO DI SAVIGLIANO
Nel 2010
dati
positivi
in tutti
i capitoli
di bilancio,
dalla
raccolta
all’utile
netto,
cresciuto
del 32,5%
rispetto
all’anno
precedente
32 á 26 maggio 2011 á la banca del territorio
Il
Tcr è un parametro
che serve a valutare
l’adeguatezza patrimoniale
degli istituti di credito, basato
sulla valutazione dell’effettiva
consistenza patrimoniale, raffrontata
con le attività di bilancio
ponderate in funzione della
rischiosità

Ilaria Blangetti
La Giornata “Michelin” dedicata
alla riduzione degli incidenti
proporrà anche la “Bike ri de”
Prima di tutto
viene la sicurezza!
SABATO 28 MAGGIO A CUNEO
Nell’immagine accanto:
la conferenza stampa,
a cui fra gli altri
ha presenziato il sindaco,
Alberto Valmaggia,
durante la quale è stata
presentata la Giornata
“Michelin” per la
sicurezza stradale. Nelle
altre foto: momenti delle
precedenti edizioni della
manifestazione cuneese
Imparare la cultura della si -
curezza stradale con di -
mo strazioni, giochi e si -
mu lazioni. È uno degli o -
biettivi principali della Giornata
“Michelin” per la sicurezza stradale
che, con la “Mi che lin bike ri -
de” e partner importanti, porterà
in piazza Duccio Galimberti a
Cu neo, sabato 28 maggio, tante
iniziative per giovani, genitori e
utenti della strada.
«La nostra azienda da sempre
vuo le essere uno degli attori
prin cipali nel ren dere so stenibile
la mobilità dei mezzi e delle persone»,
spiega Alberto Bian co, re -
sponsabile del personale della
“Mi chelin” di Cuneo, «nell’intento
di diffondere una sempre maggiore
sicurezza stradale».
«Per la nostra associazione quella
di sabato prossimo è una tappa di
un percorso iniziato l’anno scorso,
con un’iniziativa itinerante
pensata per divulgare la sicurezza
nelle aziende», commenta Lui -
gi Asteggiano, direttore di Con -
fin dustria Cuneo. «Ora ab brac -
cia mo un concetto più ampio che
pone l’attenzione anche sugli in -
fortuni legati al raggiungimento
del luogo di lavoro e, quindi, alla
sicurezza stradale. Questi in -
cidenti sfuggono alle statistiche
perché non avvengono propriamente
sul posto di lavoro».
34 á 26 maggio 2011 á per tutelare il futuro dei giovani (ma non solo)
Ogni anno, secondo i dati della
Commissione europea-Di re zione
mobilità e trasporti, periscono in
incidenti stradali oltre mille bambini.
Questa è la prima causa di
decesso fra gli adolescenti.
Nel 2009 “Michelin” ha lanciato
il progetto “Royspe” (Road safety
for young people in Europe), in
collaborazione con la Commis -
sio ne europea, con l’obiettivo di
sensibilizzare 730 mila giovani
europei, tra i 6 e i 25 anni (ossia
la fascia più a rischio), sulla sicurezza
stradale, entro il giugno
2012. “Michelin” vuole rivolgersi
proprio ai più giovani: tra le
tante iniziative portate avanti
dall’azienda c’è anche quella dal
titolo “Vado a piedi e uso la testa”
che insegna ai bambini delle elementari
cosa vuol dire “tempo
d’ar resto” e permette ai piccoli di
sperimentare come esista un las -
so di tempo tra la decisione di fermarsi
e l’arresto effettivo.
La kermesse di sabato 28 maggio,
organizzata con il Comune di
Cuneo e patrocinata dalla Pro -
vincia di Cuneo e da Confin du -
stria Cuneo, con la collaborazione
della Polizia municipale, della
Polizia stradale, di “Merlo” spa,
di “Giletta” spa e di “Salmoi raghi
& Viganò”, si inserisce nella
Giornata “Michelin” per la sicurezza
stradale e si pone come
obiettivo la diffusione della cultura
della mobilità in sicurezza.
Durante la giornata Polizia municipale
e la Polstrada presenteran-

no dispositivi per la sicurezza
e video formativi.
Inoltre sarà possibile se -
guire un curioso percorso
a piedi fra i birilli con speciali
(e testati) occhiali a
len ti distorcenti simulanti i
vari stati di ebbrezza da alcol.
Presso lo stand “Salmoiraghi &
Viganò” sarà possibile sottoporsi
a un esame gratuito della vista
mentre le aziende “Giletta” e
“Mer lo” presenteranno, rispettivamente,
un’attrezzatura per la
manutenzione viaria invernale e
uno speciale carrello.
«Saremo presenti con un nostro
mezzo di ultimissima generazione
per far capire come una corretta
manutenzione delle strade au -
menti in modo notevole la si -
curezza», commenta Enzo Gi -
letta, titolare della “Giletta” spa
di Revello. «È importante che i
cuneesi sappiano che queste
mac chine vengono realizzate
nella provincia Granda e che i
nostri mezzi, grazie alla tecnologia
impegnata, operano garanten-
do massima sicurezza dei viaggiatori
e rispetto dell’ambiente».
«La nostra partecipazione», interviene
Amilcare Merlo, presidente
dell’omonimo Gruppo industriale,
«sottolinea la continua
attenzione da noi dedicata al te -
ma della sicurezza, in tutte le sue
espressioni. Il “Bike ride” è
u n’ot tima occasione per guardare
in modo efficace alla formazione,
attraverso un percorso di
Ogni
anno gli incidenti
stradali causano 1.200.000
morti e 50 milioni di feriti in
Austria, Belgio, Repubblica Ceka,
Finlandia, Francia, Germania,
Italia, Ungheria, Olanda, Polonia,
Romania, Slovacchia,
Slovenia, Spagna e Gran
Bretagna.
apprendimento divertente e
istruttivo per i più piccoli».
Chi ha più di 18 anni potrà mettersi
alla prova con un simulatore
di guida che permette di guidare
virtualmente in condizioni critiche,
allo scopo di verificare il
corretto modo di affrontare an -
che le strade più ostiche.
Ma l’evento clou della giornata
sa rà proprio la “Michelin bike
ride”, della quale i protagonisti
sa ranno le bambine e i bambini
nati dal 2000 al 2005.
«Per questo evento», commentano
dalla “Michelin”, «attendiamo
oltre ottocento bambini».
Si tratta di una “bici-gimkana”
che ogni partecipante affronterà
in bicicletta, con una divertente
parte teorica condotta dagli animatori
“Michelin” e una prova
pratica su un percorso in una
città in miniatura.
Per tutti i partecipanti ci sarà in
regalo un casco da ciclismo a nor -
ma Ue e sarà rilasciata la patente
di “Michelin bike ride”.
Merende e bibite per i più piccoli
saranno offerte da “Big Store gallery”,
“Eismann” e “Ferrero”.
La manifestazione si svolgerà
dal le 11 alle 17,30, in quattro
di verse sessioni, previa prenotazione
al 334-9004100 oppure
col legandosi al sito internet
http://attualita.michelin.it
(entro oggi, giovedì 26 maggio).

Fiorenza Bruno (foto
in basso) conclude
con questo convegno
il biennio durante il quale
ha presieduto la Sezione
di Alba della Fidapa.
Il precedente incontro
pubblico si è svolto
anch’esso nel palazzo
“Banca d’Alba” ed è
stato dedicato al libro
“Caposaldo Cavour”
edito dalla Uniart, con
la partecipazione, oltre
che degli autori,
colonnello Massimo
Biagini e maggiore
Matteo Mineo, di due
alpine reduci dalla
missione in Afghanistan
del secondo Reggimento
di Cuneo della brigata
“Taurinense”
Elena Bottini
GLI “AMICI DELL’AFRICA” HANNO FATTO... MIRACOLI
PER I BAMBINI DEL BENIN CON IL SOSTEGNO DEL ROTARY
Davide Colombo ospite del club di Mondovì, presieduto da Maurizio Davico,
per aggiornare sulla concretizzazione del “service” avviato nel 2008-2009
Presso la saletta del caffè “La bottega errante”, Da -
vide Colombo dell’associazione “Amici dell’Africa”
ha presentato ai rotaryani il progetto realizzato grazie
al “service” internazionale promosso nel 2008-09
dal Rotary club di Mondovì, durante la presidenza di
Piercarlo Cagna De Andreis. Con la proiezione di al -
cu ne diapositive, Davide Colombo ha illustrato ciò
che “Amici dell’Africa” ha realizzato nei pressi della
città di Natitingu, nel Benin, un piccolo Stato del l’A -
frica centrale.
Grazie all’aiuto del Rotary sono nati una scuola e un
orfanotrofio che ospitano più di cento bambini e
ragazzi di età compresa tra i 4 e i 18 anni.
Il mondo che cambia, con
le sue nuove realtà economiche
e sociali, sarà al
centro dell’interessante
con vegno organizzato dalla Se -
zione di Alba della Fidapa per
sabato 28 maggio.
L’appuntamento, a ingresso libero,
è dalle 9 alle 13 presso la sala
convegni del palazzo “Banca
d’Al ba”, in via Cavour 14, gentilmente
concessa dai vertici dell’istituto
di credito.
Il titolo che darà l’input per il
con fronto, stabilito dalla presidente
Fiorenza Bruno e dalle sue
collaboratrici, in particolare la
so cia Fidapa Silvia Moglia, re -
sponsabile scientifico dell’iniziativa,
è: “Il ruolo della donna negli
spostamenti epocali”.
Il programma prevede: dalle
8,30 alle 9, l’accoglienza degli
ospiti; dalle 9, il saluto delle
autorità; alle 9,15, l’intervento
di Valentina Porcellana, antropologa
e ricercatrice presso l’Uni -
36 á 26 maggio 2011 á per riflettere sul tempo in cui viviamo
Oltre all’educazione e all’ospitalità, l’associazione si
occupa anche della salute dei piccoli ospiti con l’intervento
di medici provenienti dall’Europa. Grazie a
tutte queste cure i bambini della comunità ritornano
a condurre una vita normale e riescono ad affrancarsi
da un destino di abbandono e di emarginazione.
La serata si è conclusa con i ringraziamenti del presidente
del Rotary monregalese, Maurizio Davico, per
l’operato encomiabile svolto da Davide Colombo con
il suo sodalizio.
Nella fotografia, da sinistra, posano: Giovanni Gasco,
Piercarlo Cagna, Davide Colombo e il presidente del
Rotary club Mondovì, Maurizio Davico.
Il ruolo femminile
nel mondo che muta
SABATO, AD ALBA, IL CONVEGNO DELLA FIDAPA
versità degli studi di Torino, sul
tema “Il doppio margine: donne
tra esclusione e cambiamento”;
alle 10 prenderà la parola Da -
niele Castelli, “controller operation”
di gruppo della “Ferrero”, il
quale interverrà su “Flussi migratori
e mercato del lavoro: il ruolo

della donna”.
Dopo il “coffee break”, alle
11,15 Marco Marcocci, esperto
del rapporto fra migranti e banche,
spiegherà storie ed esperienze
nel mondo del microcredito;
alle 12 Fabio Federici, direttore
cen trale sviluppo tecnico e investimenti
del gruppo “Ferrero”,
re lazionerà su “Intelligenza so -
cia le e cloud power: i nuovi paradigmi
della conoscenza”.
Come spiegano le promotrici dell’incontro
di sabato prossimo,
«l’iniziativa ha l’obiettivo di ri -
flettere e di interrogarsi sui cambiamenti
che stanno trasformando
la società in cui viviamo a un
ritmo velocissimo».
E ancora: «La donna “migrante” è
protagonista sia degli spostamenti
di popolazioni da una regione
all’altra del pianeta, sia delle
nuove realtà imprenditoriali nei
Paesi in via di sviluppo. Co no -
scere le motivazioni che sono
alla base del cambiamento, al
fine di ca pire il ruolo femminile,
è fondamentale per accrescere il
no stro senso di solidarietà, ma
anche di apprezzamento, per le
molte iniziative che vedono le
donne protagoniste, in Italia
come nel mon do».
A sostegno di queste motivazioni
dell’impegno profuso dalla Fida -
pa albese torna utile una bella
citazione di Marguerite Your -
cenar, tratta da “Ad occhi aperti”:
«Credo che l’importante, per la
donna, sia partecipare il più possibile
a tutte le cause utili e im -
porre questa partecipazione con
la sua competenza. Ogni conquista
ottenuta dalla donna nella
causa dei diritti civili, dell’urbanistica,
dell’ambiente, della protezione
degli animali, dei bambini
e delle minoranze, ogni vittoria
conseguita contro la guerra,
contro la mostruosa utilizzazione
della scienza a favore dell’avidità
e della violenza, è una vittoria
della donna. E credo, anzi, che
la donna sia forse in grado di farsi
carico di queste cose più dell’uomo,
per via del suo quotidiano
contatto con le realtà della vita,
realtà alle quali l’uomo è spesso
più estraneo».
L’evento ha una valenza particolare
per la presidente Fiorenza
Bruno, in quanto costituisce il
suo ultimo impegno formale nei
due intensi anni passati alla guida
della Sezione di Alba della Fe -
dera zione italiana donne arti,
professioni e affari.
C’È L’“ANTOLOGIA IN PINZIMONIO”
A Cherasco, venerdì 27 maggio, lo spettacolo
di “Canzoneteatro” pro medici volontari
Al teatro “Salomone” di Cherasco, venerdì 27 maggio, con inizio
alle 21,15, “Canzoneteatro” metterà in scena “Antologia in pinzimonio
(quando la letteratura entra in cucina)” con Ada Prucca e
Gian Carlo Bovetti (voci), Sandro Lavagna (pianoforte), Corrado
Leo ne (fisarmonica, flicorno, flauto e trombone), Mario Manfredi
(chitarra e banjo), Gianni Cellario (basso) e Gianfranco Re (batteria).
Lo spettacolo, rinnovato nelle componenti narrative e musicali,
riprende e rivisita il tema sviluppato in precedenti lavori (“Ra -
tatouille”, “L’amorghiotto”, “Ai fornelli, prego!”, “Che pesci pigliare?”),
ovvero il rapporto fra letteratura e cibo.
“Canzoneteatro” ha elaborato e adattato un’antologia di testi di
Benni, Molière, Trilussa, Allende, Gozzano, Neruda, Camilleri,
Car ducci e tanti altri autori in grado di offrire “piatti” di assoluto
valore letterario, legati dall’ironia, commensale d’obbligo quando
ci si siede a tavola con Ada, Gian Carlo e i loro musicisti.
Nella colonna sonora dello spettacolo, qualche standard jazz e un
pizzico di New Orleans, con gli anni ruggenti a rappresentare la
novità più ghiotta proposta dal gruppo che non tralascia tango e
bossa nova e gli immancabili classici francesi e italiani.
Lo spettacolo viene offerto per la realizzazione di progetti in Kenya
e Madagascar da parte dell’Associazione medici volontari italiani.

Sono
pronte circa 10 mila Si chiama A -
bottiglie (3.500 vendute
ren go ed è la
“in loco” dopo neppure due
nuova Doc
mesi) della Doc Arengo, ma le
P i e m o n t e
potenzialità produttive ammesse
Barbera firmata dalla
dal disciplinare prevedono
di raggiungere la soglia
Cantina sociale di Vin -
delle 130 mila bottiglie
chio e Vaglio Serra, pre-
l’anno.
sentata dal presidente, Lo -
renzo Giordano, dal direttore,
Ernestino Laiolo, e dall’enologo
Giuliano Noè, consulente storico
della rinomata struttura vitivinicola.
Sebbene il nome dal sapore
antico derivi dalla storia amministrativa
medioevale, i presuppo-
LA DOC ARENGO
AL DEBUTTO
CON OTTIMISMO
La Cantina sociale di Vinchio e Vaglio
Serra lancia il suo progetto. Intanto
a Calosso si lavora per la Gamba di pernice
Rita Balistreri
Nelle foto di Giulio Morra:
il presidente della Cantina
sociale di Vinchio e Vaglio
Serra, Lorenzo Giordano,
tra i filari; botti all’interno
della cantina
e uno scorcio del paese
di Vinchio. Tra le molte
iniziative in corso
nell’astigiano, emerge
anche quella
di Castagnole delle Lanze
che propone l’“adozione”
di uno o più filari
di ottima Barbera
sti da cui nasce questo vino sono
molto attuali. È una Barbera di
gradazione naturale e di pronta
beva, programmata in vigneto e
vinificata secondo i parametri di
un disciplinare di autoregolamentazione
interna.
«La stagione dei vini ad alta gra-
38 á 26 maggio 2011 á la provincia accanto
dazione e di esasperata selezione
sta per essere superata da scelte e
da esigenze, da parte dei consumatori,
piuttosto diverse rispetto
al passato», spiegano i promotori
della nuova Doc. «Le richieste
sono sempre più indirizzate ver -
so prodotti giovani, con gradazioni
contenute e, soprattutto, a
un prezzo accessibile che però
non pregiudichi la qualità».
A questi concetti imprescindibili
si è ispirato Noè nel creare un vi -
no Barbera che, oltre a tener
conto delle esigenze del mercato,
fosse pronto al consumo nelle
prime settimane di ogni anno.
In questo senso l’Arengo costituisce
un’inversione di tendenza
per il concetto di Doc Piemonte,
con un’assoluta innovazione del -
lo stesso, da considerarsi non u na
scelta inferiore, ma di pari digni-
tà qualitativa.
Nelle settimane precedenti
alla vendemmia
2010 sono stati
se lezionati i vigneti
di Barbera destinati
alla produzione del
nuovo vino, con una scelta oculata
e minuziosa che ha trovato
pieno sostegno e fattiva collaborazione
da parte degli oltre duecento
vignaioli astigiani aderenti
alla cooperativa.
«Così è stato possibile avere
pronto nei primi mesi di que

st’anno un vino dal gusto gradevole
e profumato», ribadisce
l’esperto enologo nicese Giu -
liano Noè, «dal colore rosso della
tradizione, con uno standard
qualitativo assai soddisfacente,
ma soprattutto con una gradazione
intorno ai 12 gradi».
E, se a Vinchio e Vaglio Serra è
stata battezzata una nuova etichetta,
anche a Calosso c’è attesa
per l’approvazione da parte del
Comitato vitivinicolo nazionale
della Doc che porta il nome del
paese, frutto delle uve Gamba di
pernice (foto in alto), vitigno
autoctono così chiamato per il
colore rosso vivo assunto dal ra -
spo prima dell’invaiatura (la fase
che precede la maturazione in
cui gli acini iniziano a cambiare
colore) e che ricorda quello delle
zampette delle pernici che in
quel periodo popolano i vigneti.
La Gamba di pernice, presente
fin dall’800, fu a lungo uva da
tavola da consumare du rante le
feste, perlopiù “passita”, o co -
mun que di seconda scelta da im -
piegare nella vinificazione mi sta
a uve di qualità superiore.
Oggi, invece, si apprezza l’attitudine
del vitigno a offrire un vino
interessante dal colore rosso ru -
bino, morbido e di buona struttura,
dall’aroma fruttato e speziato.
La caparbietà dei vignaioli di Ca -
losso, Castagnole delle Lanze e
Co stigliole d’Asti, ha preservato
il vitigno, seppure territorialmente
limitato. Si è in attesa
dell’autorizzazione nazionale,
grazie alla quale po trebbe venire
rilanciato con quattro tipologie
di vino come prevede il disciplinare:
la Doc Calosso con gradazione
minima di 11,5 gradi, il
Ca losso Passarà da uve passite
(14°) e due spumanti, un rosso e
un rosato.
Alla Coldiretti di Asti, che ha
seguito l’iter burocratico, fanno
sapere che, dopo l’assenso della
Commissione tecnica già ottenuto,
è prevista per il 1° giugno la
presentazione ufficiale del vino
nei locali del municipio di Ca -
losso per poi accedere, a metà
me se, alla fase che culminerà nel
benestare della Com missione vi -
tivinicola nazionale affinché la
vendemmia 2011 porti la firma
dell’attesa Doc.
Intanto a Castagnole delle Lanze
l’originale iniziativa “Adotta un
filare”, volta a sostenere i produttori
e la viticoltura locale e a valorizzare
la Barbera, ha dato gli au -
spicati risultati.
In occasione della recente Festa
della Barbera sono state consegnate
15 mila bottiglie della Bar -
bera Lanze ai 1.300 “ adottanti”
(italiani, ma anche tanti stranieri)
che, corrispondendo la somma di
100 euro per ogni filare, han no
acquisito la “paternità” e il frutto
dell’inusuale “adozione”.
Visto il successo dell’esperimento,
la promozione dell’iniziativa
si sta estendendo a tutti gli ap -
puntamenti di settore a livello
na zionale che diffondano una
“cul tura” alternativa del vino.

Sul tema dell’edilizia
appare sempre più
evidente la crescente
esigenza di tutela
dell’ambiente, a iniziare dall’utilizzo
di materie prime e dallo
smaltimento dei rifiuti prodotti
dall’edilizia, di tutela della salute,
di risparmio energetico che perlopiù
è influenzato dalla dipendenza
da fonti energetiche non
rinnovabili, dall’effetto serra, da
alti costi di gestione termica.
Sono temi che trovano convergenza
nella bioedilizia.
Costruire in bioedilizia significa li -
mitare il consumo di riso rse non
rinnovabili e, usando materiali non
nocivi ed ecologici, ridurre al minimo
l’impatto sulla salute umana e
sull’ambiente.
In questo speciale “IDEA” affronta,
con il supporto tecnico di esperti in
materia, l’uso dei materiali più a -
datti, ponendo attenzione anche a
una necessità sempre più forte:
progettare il luogo in cui vivere at -
traverso la bioclimatica.
Quanto ai materiali, il legno è stato
uno dei primi utilizzati dall’uomo
nella creazione di semplici ripari
prima e di abitazioni vere e proprie
poi, ma è anche uno dei materiali
preferiti da parte di quanti operano
nel campo della bioedilizia poiché
numerose sue caratteristiche lo
rendono un materiale quasi perfetto
se di esso viene fatto un utilizzo
responsabile. Il legno più
apprezzato in questo settore è il
sughero, capace di garantire un
evidente risparmio energetico
oltre ad assicurare
un efficiente comfort
termico.
Il sughero, infatti,
presenta alcune
caratteristiche
che sotto molti
aspetti lo rendono
più prestante di
molti materiali isolanti
comunemente utilizzati.
Anche in termini di affidabilità nel
tempo, il sughero rappresenta una
L’AGGETTIVO “ECOLOGICO”
PER L’ARCHITETTURA
RAPPRESENTA
LA VOLONTÀ
DI CREARE LUOGHI CAPACI
DI RAPPORTARSI IN MODO
EQUILIBRATO
CON L'AMBIENTE
IN CUI SI INSERISCONO
E CHE INEVITABILMENTE
TRASFORMANO
Giulia Berardi
L’uomo al centro
dell’abitare
soluzione assai valida.
È inoltre durevole nel tempo e riutilizzabile,
quindi, riciclabile.
Merita un approfondimento, sempre
parlando di attenzione al ri -
sparmio energetico, il tema della
bioclimatica e della con seguente
progettazione di un edificio.
L’architettura bioclimatica, infatti,
è un approccio mirato al problema
della regolazione del cli ma interno
agli edifici basato sul presupposto
di lavorare con le forze della natu-
L’architettura
“bio-climatica” è un
approccio al problema
della regolazione del clima interno
agli edifici ed è basata sul
presupposto di lavorare con
le forze della natura, per
sfruttarne le potenzialità.
ra, non contro di esse, per sfruttare
le loro potenzialità al fine di creare
migliori condizioni di vita.
In concreto questo “nuovo” mo -
dello di progettazione si può attuare
ideando opportuni elementi di
un edificio, ma soprattutto utilizzandoli
in modo tale da massimizzare
i benefìci del riscaldamento
solare durante i mesi invernali,
sen za ridurre i livelli di comfort
desiderati e cercando, allo stesso
tempo, di evitare i rischi di surri-
scaldamento durante l’estate.
Dunque vanno poste particolari
attenzioni all’orientamento e alla
forma dell’edificio, alla disposizione
delle superfici vetrate, alle
ombre nei vari periodi dell’anno, al
tipo di isolamento: così è possibile
realizzare un edificio caratterizzato
da fabbisogni di energia drasticamente
ridotti rispetto alla media
attuale, ottenendo elevati livelli di
confort termico.
Il vantaggio, occorre ricordarlo, è
anche che progettare e realizzare
un edificio in chiave bioclimatica
non necessariamente comporta un
incremento dei costi, per cui il
tem po di ammortamento
di e ventuali investimenti
ag giuntivi è
molto breve.
Lasciamo adesso
la parola ai validissimi
e sperti del settore
contattati dalla
rivista “IDEA” per
S P E C I A L E B I O E D I L I Z I A Ü 26 maggio 2011 Ü 41

Progettare
ecologicamente
significa realizzare edifici
sani, con un ridotto impatto
ambientale. Un approccio
corretto deve favorire
la massima durabilità e
un funzionamento che
produca benessere
e comfort.
con to dei propri
lettori.
á “SAROTTO GROUP”
Proposte ad alta
efficienza
energetica
Storicità e competenza sono le
chiavi di lettura di una consolidata
società, la Sarotto srl che
vanta quattro divisioni: case prefabbricate,
immobiliare, energia
e materiali edili. «Abbiamo radici
lontane», sottolinea il titolare,
Mauro Sarotto, «con una solida
tradizione imprenditoriale nel
settore edilizio a partire dai primi
anni ’60. Nati come impresa di
costruzioni, abbiamo poi esteso i
campi d’interesse nella commercio
edile e alla costruzione di prefabbricati
a uso civile e stradale.
A oggi le nostre realizzazioni sono
migliaia. La nostra principale
caratteristica rimane la sensibilità
alle problematiche ambientali
che ci ha permesso di sviluppare
e brevettare una casa a emissioni
zero, energeticamente autonoma,
la “BIO-CASA”, di cui oggi
esistono già vari esemplari.
L’idea è nata in conseguenza alla
direttiva europea che prevede
che gli edifici realizzati dopo
il 1 o gennaio 2019 dovranno
essere in grado di produrre
almeno tanta energia quanta
ne consumano. Sul fronte energetico,
un altro argomento che ci
è caro, la nostra società è inoltre
dotata di un impianto fotovoltaico
in grado di garantire l’energia
elettrica per il proprio fabbisogno,
con un ulteriore cessione in pubblica
rete di oltre il 50 per cento».
Signor Sarotto, perché costruire
una casa prefabbricata?
«La prefabbricazione, o precostruzione,
è sinonimo di qualità
grazie ai tempi di esecuzione e ai
costi certi e contenuti. La prefabbricazione,
largamente sviluppata
nel nord Europa, sempre più si
sta diffondendo nel nostro Paese,
offrendo alte prestazioni energetiche
e comfort. I sistemi costruttivi
sono molteplici, ma si differenziano
principalmente fra gli
edifici in muratura portante continua
o strutture a telaio, siano
esse in le gno, ferro, laterizio o
cemento ar mato. La mia azienda
si è indirizzata, agli inizi degli
anni ’80, verso l’utilizzo di una
tecnologia simile a quella tradizionale.
L’involucro edilizio è
costituito da una muratura di
tamponamento prefabbricata,
affidando la portanza a pilastri in
ce mento armato realizzati in
opera. Questo sistema costruttivo
consente di realizzare edifici con
le ca ratteristiche geometriche e
ar chitettoniche più diverse».
42 á 26 maggio 2011 á S P E C I A L E B I O E D I L I Z I A

Perché si desidera
costruire ca se ad alta
efficienza energetica?
«Soprattutto perché significa contribuire
al miglioramento della salute
del pianeta, ma an che spendere
meno e avere un maggior comfort
abitativo. Quindi è indispensabile
avere edifici con certificazione
energetica in classe A».
Che significa in concreto?
«Se una casa di vecchia concezione
(classe G) consuma circa
25 litri di combustibile per anno
per ogni mq, una in classe A ne
consuma solo 3 litri, con un
risparmio del 90%. Avere un edificio
meglio coibentato ha costi
extra che possono tranquillamente
essere ammortizzati in pochi
anni per poi avere un bilancio a
credito».
á “CISIT”
Ridefinito
il sistema
degli incentivi
Alla luce di quanto è stato pubblicato
sulla “Gazzetta ufficiale” (de -
creto legge del 5 maggio) in merito
agli impianti fotovoltaici che entrano
in esercizio dopo il 31 maggio
2011 e fino al 31 dicembre 2016,
ma con una riduzione progressiva
delle tariffe incentivanti, si evidenzia
una realtà nota ai più accorti
investitori: prima si realizza e
mette in funzione l’impianto fotovoltaico,
più si guadagna.
Ad accompagnarci in questo
approfondimento è Michele Mancardi,
titolare della Cisit di Farigliano:
«Prendiamo in considerazione
un impianto “tipo” con una
produzione annua di 2,94 kWp. Se
verrà messo in funzione ad agosto
procurerà un guadagno (nei 20
anni) da Conto Energia pari a
21.700 euro. Lo stesso impianto
messo in funzione a settembre
procurerà un guadagno di 20.300
euro, e di 17.600 euro se attivato
a dicembre 2011. Alla luce di questi
valori è evidente un -18,89%
rispetto all’attivazione ad agosto. Il
decreto prevede, inoltre, premi
aggiuntivi alle tariffe incentivanti:
se l’impianto fotovoltaico è abbinato
a un uso efficiente dell’energia,
la componente incentivante della
tariffa è incrementata dal 5 al 10%
a seconda delle specifiche tipologie
e applicazioni».
«L’esperienza professionale, ac -
qui sita in 30 anni di presenza sul
territorio, nonché la no stra missione
aziendale (siamo il primo centro
del risparmio energetico realizzato
in Italia) ci rendono capaci di ri -
spondere in modo positivo e concreto
anche ai criteri per l’ottenimento
dei premi aggiuntivi».
Ci può fornire qualche esempio
concreto?
«Installiamo pannelli fotovoltaici

completamente prodotti in Europa
che garantiscono un +10% sulla
tariffa incentivante. Inoltre installiamo
pannelli fotovoltaici in sostituzione
di coperture in eternit assicurando
un +5 centesimi di euro
sulla tariffa incentivante. Instal -
liamo pannelli fotovoltaici sviluppati
per integrarsi e sostituire elementi
architettonici che hanno
diritto a una tariffa incentivante
maggiorata. Un altro punto di for -
za della nostra proposta è la capacità
tecnica di installare pannelli
ibridi termofotovoltaici che sommano
i vantaggi economici del
Conto Energia, quelli della detrazione
fiscale del 55% e quelli del
risparmio dovuto alla produzione
gratuita di energia termica ed
elettrica. L’impianto può essere
finanziato al 100% senza alcun
esborso finanziario e con una
rendita sicura e immediata. Chi
si rivolge a noi per un preventivo
gratuito trova un punto di riferimento
in grado di offrire una
consulenza completa sulle energie
alternative, sui sistemi di
impianto a basso impatto
ambientale, sulle normative di
certificazione energetica e sulle
possibili agevolazioni fiscali.
Trova, insomma, un partner
capace di offrire un servizio personalizzato,
esclusivo e completo
nel tempo».
á “TAGLIO 2000”
Basta umidità!
L’importante
è agire
L’acqua è uno degli elementi più
importanti del pianeta: senza di
essa non ci sarebbe alcuna forma
di vita. L’acqua simboleggia energia
e potere. Ma, quando questo
potere e questa energia sono
incontrollati, possono provocare
conseguenze negative alle case e
ai loro inquilini. Negli ultimi anni le
allergie e le malattie respiratorie
sono aumentate. Edifici con forte
presenza di umidità nell’aria e
nella pareti sono l’ambiente ideale
per lo sviluppo delle muffe che
pos sono creare irritazioni della
pel le, disturbi simili all’influenza e,
nei casi più gravi, capogiro, disturbi
della memoria e del linguaggio,
per non parlare di tosse secca e
senso di ristrettezza nel petto, fino
all’asma allergica.
Alla Taglio 2000 di Neive spiegano:
«Risolvere il problema è possibile
grazie a BCV MT-R, sistema
che evidenzia la carica negativa
della parete. Invertendo, tramite
un campo elettromagnetico, la ca -
rica del muro, portandola da ne -
gativa a positiva, si crea il movimento
dell’acqua verso il suolo.
L’apparecchio è abitualmente in -
44 á 26 maggio 2011 á S P E C I A L E B I O E D I L I Z I A

stallato a 60 cm dal soffitto, in una
zona della casa adatta a far sì che
i suoi effetti coprano tutta la su -
perficie della stessa. Sarà il tecnico
a proporre e a concordare con
il cliente il luogo più adatto all’installazione.
Il tempo di asciugatura
varia in base al grado di umidità
e alla spessore del muro. Più si ha
un elevato grado di umidità e uno
spessore considerevole (oltre i 50
cm) e più i tempi di asciugatura
saranno maggiori. In media, co -
munque, ci vogliono da uno a tre
anni per risanare totalmente un
edificio. Tuttavia dopo pochi mesi
si constata già che l’odore di muf -
fa è sparito e che, ad esempio, le
cantine, spesso abbandonate con
grande dispiacere, si possono di
nuovo utilizzare. Siamo a disposizione
per dare altre informazioni».
È
possibile
trasformare il passato in
futuro risanando gli edifici
esistenti, impiegando minori
quantità di energia senza
comprometterne il comfort. Così
si ridurranno le emissioni
di sostanze inquinanti
e di gas.
á “TESTA & GOZZARINO”
Invito
alla “Festa
del Sole”
di Cuneo
Energia sostenibile, benessere
ambientale e niente emissioni?
Oggi è possibile grazie a involucri
edilizi sempre meno
disperdenti e ad apparecchiature
efficienti per la
produzione di calore come
le pompe di calore, alimentate da
impianti fotovoltaici in grado di
generare la (poca) energia elettrica
necessaria alle pompe, le quali
possono essere ulteriormente
alleggerite nella loro funzione
attraverso l’utilizzo di impianti
solari termici che soddisfano il
60% del fabbisogno annuale di
acqua sanitaria.
Molto importante è scegliere la
tecnologia migliore sul mercato;
un connubio di efficienza, costo,
tecnologia e progettazione garantito
dalla T&G Sistemi premium
partner Shueco International Italia,
con una soluzione in cui il “no
gas” diventa un nuovo, moderno e
conveniente “life concept” a servizio
del benessere e della sostenibilità
ambientale.
Maggiori informazioni si potranno
richiedere durante la “Festa del
Sole”, in programma a Cuneo, in
piazza Eu ropa, l’8 e il 9 giugno,
dalle 14 alle 21. L’iniziativa, organizzata
da Shueco International
Italia e dai premium partners locali
(T&G Sistemi), è patrocinata da
Legambiente e dal Comune.
Nell’occasione verranno coinvolte
le scuole, stimolando una riflessione
sull’importanza dell’energia
sostenibile e sul benessere am -
bientale.

Raffaele Viglione
L’AVVENTURA DEL MONREGALESE DAVIDE BIGA
Il giro del mondo
in sella a una moto
La cartina della pagina
a fianco riassume bene
quale sarà il percorso
del centauro monregalese,
il quale ha in previsione
di percorrere circa 80.000
chilometri in un anno.
Uno dei passaggi
più impegnativi coinciderà
con l’attraversamento
della Russia
Non si prende e si par -
te per un giro del
mon do in moto in
so litaria senza un
motivo. Un motivo vero, non un
ca priccio, per un colpo di testa o
come prova di coraggio.
Per Da vi de Biga, 35enne piastrellista
monregalese, grande
appassio na to mo to ci cli sta e a -
mante dei vi ag gi in moto, la motivazione
è allo stes so tempo la più
sem plice e la più profonda: è una
cosa che an dava fatta.
E lui la sta facendo.
Per l’esattezza, ha iniziato a dare
corpo all’impresa domenica 15
maggio, da Mondovì, accompagnato
alla partenza da amici, fa -
miliari (tra cui i due fratelli, uno
46 á 26 maggio 2011 á arrivederci al 2012!
dei quali venuto apposta da Lon -
dra, e la fidanzata) e tan ta gen te
comune, desiderosa di partecipare
all’avvio dell’avventura.
Prima di partire per il viaggio che
lo porterà a toccare quattro continenti
e a percorrere 80 mila chilometri
con la sua Yamaha Super
Ténéré XT1200Z, Davide Biga
ha accettato di raccontare le sue
emozioni a “IDEA”.
Come sei arrivato a mettere in
piedi questo viaggio?
«Sono dieci anni che ci penso.
Ma, a differenza di chi dice che lo
farà così per dire, ci ho sempre
creduto e da un anno e mezzo a
questa parte, grazie agli amici
Davide Peruzzi e Roberto Tesio
che mi hanno appoggiato (con lo -
ro ha creato l’Asd Motorbike
world tou rer-Adventure dream,
ndr) stiamo lavorando al progetto.
Abbiamo trovato partner che
han no creduto in questa avventura
e ci hanno aiutato sul fronte
economico e quello tecnico. Ora
è tempo di partire».
Qual è la difficoltà maggiore in
fa se di organizzazione?
«Se non sei benestante, direi che
lo sco glio principale è reperire il
denaro necessario».
Quanti soldi occorre mettere a
bilancio per un’impresa così?
«Andando al risparmio su cibo e
pernottamenti, intorno ai 25-30
mila euro, anche perché ci sono
due traversate oceaniche che in -
cidono tantissimo e poi la spedi-

zione della moto. Solo per la benzina
servono 4-5 mila euro!».
E come hai fatto con la tua vita
di tutti i giorni?
«Ho dismesso tutto: ho dato via
l’appartamento che avevo in af -
fitto, ho cessato l’attività e mi
sono messo in gioco. Quando tornerò,
ripartirò da zero. L’im por -
tante è fare questa esperienza, a -
desso. Poi vedremo se si apriranno
altre porte».
Chi ti sta accanto e ti vuol bene
come l’ha presa?
«Sono contenti e se lo aspettavano,
anche la mia compagna, a cui
ho detto del mio progetto fin
dall’inizio e già quando mi ha co -
nosciuto sapeva che avevo questa
passione. È logico: da parte
loro un minimo di timore per
quello che mi aspetta c’è, ma io
sono tranquillissimo».
Hai previsto qualche contatto?
«Si può seguire il mio viaggio in
tempo reale sul sito internet
www.mwtadventuredream.com,
dove la mia posizione è sempre
aggiornata, oppure su Facebook».
Chi si avventura in queste im -
prese in genere lo fa o per fuggire
da qualcosa, fosse solo la
routine quotidiana, o per cercare
qualcosa, come il senso di sfi da
ai propri limiti. Nel tuo caso?
«Mi pesa tantissimo lasciare qui
amici e fidanzata, però voglio fa -
re questa esperienza perché
quan do partivo per le classiche
4-8 settimane in moto a un certo
punto mi rendevo conto che era
già ora di tornare indietro. Vole -
vo partire e non dover tornare
sulla stessa strada dell’andata. È
una cosa che mi sento dentro da
una vita, il sogno che avevo fin
da bambino. Se tutto va bene tra
un anno sarò di ritorno con un
bagaglio di esperienze grandissimo,
avrò fatto quello che volevo
e potrei mettermi a disposizione
di altri che volessero intraprendere
viaggi simili».
Sarete tu e la tua Yamaha...
«Nel 2010 ho avuto la fortuna di
essere selezionato da parte di
“Yamaha motor Europe” per il
“Super Ténéré ride for life”,
durante il quale ho potuto testare
la nuova XT1200Z Super Té né -
ré. La moto mi è piaciuta subito e
così l’ho acquistata. In un me se
ho percorso 7.000 chilometri».
Che rapporto si crea tra moto e
centauro?
«Alla fine con la moto ci parli, lei
si deve fidare di te e tu di lei. Se la
rispetti è quasi impossibile che ti
tradisca».
Come ci si prepara a passare
365 giorni in sella?
«Fisicamente è da un anno
che vado in palestra, seguito
da un personal trainer. Se
stai via un mese puoi anche
un po’ “massacrarti”, ma un
anno è lungo. Devi avere a
posto schiena, gambe e
braccia. Nel viaggio
potranno in sorgere
altri problemi esterni
quindi, per quanto
riguarda me e il
mio fisico, volevo es -
sere al me glio. Per il resto,
ho voglia di an dare, ma non di
strafare. Dovrò fare un bel po’ di
strada ogni giorno. La media è di
260 chilometri al giorno: ci sono
parti, come quella iniziale in Eu -
ropa, più agevoli e altre meno,
come l’attraversamento della
Federazione Rus sa, per raggiungere
il Giappone. In Siberia può
capitare di percorrere 500 chi -
lometri senza trovare una sola
anima viva».
Quanti hanno già compiuto
un’im presa del genere?
«Di italiani molto pochi. Io so di
un ragazzo di Valenza Po che l’ha
fatta nel 2004 in senso antiorario,
tralasciando però l’Africa, e
ci ha messo nove mesi».
Buon viaggio, Davide!
Sopra: Davide Biga,
(a destra) immortalato
con l’amico Davide
Peruzzi, anch’egli
appassionato
motociclista
e componente dell’Mwt
adventure team, il quale
segue la parte logistica
del viaggio. Sotto
è in posa con la sua
compagna d’avventura,
la Yamaha XT1200Z
Super Ténéré
47

NEWS
­n ROMA
CONFERMATI NELLA GIUNTA
DI CONFINDUSTRIA ERNESTO
ABBONA E MAURO GOLA
Gli imprenditori della
provincia di Cuneo Ernesto
Abbona (foto sopra,
presidente del Comitato
piccola industria di
Confindustria Piemonte)
e Mauro Gola (foto sotto,
vicepresidente
di Confindustria Cuneo
e presidente del Comitato
piccola industria
di Confindustria Cuneo)
sono stati confermati
nella Giunta nazionale
di Confindustria per
il triennio 2011-2013,
a sèguito dell’elezione
che ha avuto luogo a Roma.
­n ALBA
RUBAVANO COSMETICI
DAI CENTRI COMMERCIALI
Quattro giovani rumene
sono state fermate per aver
cercato di rubare ben 74
confezioni di cosmetici
48 á 26 maggio 2011 á succede intorno a noi
DAL PIEMONTE
e prodotti per la cura
della persona da donna.
I dipendenti del
supermercato, insospettiti
dal comportamento delle
quattro, hanno chiamato
i Carabinieri, i quali hanno
trovato loro addosso la
merce. Tra le taccheggiatrici
c’era anche una donna
cieca dalla nascita che
sceglieva i prodotti al tatto.
È stato fermato un complice
delle donne e recuperata
tutta la refurtiva, del valore
di 1.700 euro. Sono state
giudicate con rito
direttissimo e condannate
a sette mesi di reclusione
con la condizionale.
­n CANALE
SI PARLA DI “ALICE NEL PAESE
DEL VOLONTARIATO”...
Sabato 28 maggio a
Canale nella sala convegni
dell’Ufficio turistico del
Roero, presso la chiesa
sconsacrata di San
MONDOVÌ: SOPRALLUOGO SULLE PROVINCIALI
aggiornamenti in tempo reale á www.ideawebtv.it
Su invito del sindaco, Stefano Viglione, è stato effettuato a Mondovì un sopralluogo del
vicepresidente della Provincia, Giuseppe Rossetto, presenti anche l’assessore comunale
Enrico Rosso, il consigliere comunale Ezio Raviola e i tecnici della Provincia di Cuneo (foto
a lato) per fare il punto sulle priorità viarie. Tre i nodi principali: messa in sicurezza dell’incrocio
in località Pogliola, realizzazione di una rotonda lungo via Ta na ro all’incrocio con la
provinciale per Pascomonti e allargamento della carreggiata della stessa via Tanaro, tra la
rotonda con via Gratteria e quella nei pressi del sovrappasso della tangenziale.
Giovanni, dalle 8,30, si
terrà il convegno nazionale
“Alice nel paese del
volontariato” organizzato
dall’associazione Alice
(Associazione per la Lotta
all’ictus cerebrale) Onlus,
insieme al Csv-“Società
solidale” di Cuneo.
­n HOCKEY SU PRATO
L’HC BRA È CAMPIONE
ITALIANO TRA GLI “UNDER 16”
Sui campi da hockey su
prato di Bra sono andate
in scena le finali nazionali
“under 16”. Si sono
affrontate le migliori sette
squadre d’Italia che hanno
vinto i rispettivi gironi
interregionali ai quali
hanno partecipato circa 50
squadre di tutta la penisola.
A primeggiare è stata
la formazione di casa
dell’Hc Bra (in foto sotto),
allenata da Loris Perelli
e Massimo Lanzano, che
si è imposta sul Savona.

COME DUE
“GOCCE
DI VINO”
Il caso che proponiamo
questa settimana
è piuttosto “sui
generis”, perché tutto
si può dire tranne che
la goccia locale sia una
persona comune. Anzi,
oggi è forse più famosa
e conosciuta del “volto
noto”. Nella foto sopra
è immortalato l’albese
Oscar Farinetti, patron
di Eataly, mentre sotto
è ritratto Sergio Iapino,
regista e autore
televisivo, legato
sentimentalmente
a Raffaela Carrà. Non si
può negare che tra i due
ci sia più di un elemento
di somiglianza, in primo
luogo l’impressione
complessiva del volto,
suffragata da analoghi
baffi. Anche arcata
sopraccigliare e naso fan
dire che la segnalazione
giunta in redazione
non è campata in aria.
Se anche voi conoscete
persone uguali come...
una goccia di vino, non
esitate a segnalarcele,
inviando possibilmente
le fotografie dei sosia
dei Vip individuati
all’indirizzo
di posta elettronica:
claudio.puppione@
rivistaidea.it.
­n CUNEO
CI SI ATTIVA PER RIDURRE
IL PROBLEMA DEI CINGHIALI
A poco più di un mese
dall’incontro con il quale
l’assessore provinciale
con delega a caccia
e pesca, Stefano Isaia
(foto), e rappresentanti di
Atc e Ca (Ambiti territoriali
di caccia e Comparti
alpini) hanno concordato
interventi e battute
con i cacciatori per
contenere l’eccessiva
presenza dei cinghiali
nel cuneese, arrivano i
primi risultati. Sono state
effettuate 75 battute
che hanno consentito
di abbattere 54 animali,
individuati in gran parte
sul territorio degli ambiti
di Alba e Cortemilia,
ma anche del monregalese.
­n ALBA
SI GIOCA IL PRIMO MEMORIAL
“GIAN CARLO FENOCCHIO”
Domenica 29 maggio allo
stadio “Michele Coppino”
di Alba si giocherà il primo
memorial “Giancarlo
Fenocchio”, quadrangolare
di calcio con Doglianese,
Albese, Cuneo e
Cheraschese (categoria
“giovanissimi”), dedicato
al compianto calciatore,
allenatore e dirigente
(foto) che vestì i colori
di Albese, Cheraschese,
Cuneo, Corneliano,
Doglianese e Clavesana.

­n GENOVA
È TEMPO DI “SLOW FISH”
Venerdì 27 maggio, alle
10, alla Fiera di Genova
si inaugurerà, alla presenza
del commissario europeo
per gli affari marittimi e la
pesca, Maria Damanaki,
l’edizione 2011 di “Slow
fish”. L’evento, che vede
tra i main sponsor la
“Bra servizi” (in foto,
l’amministratore unico
Giuseppe Piumatti) si
concluderà il 30 maggio.
­n ALBA
LA GIUNTA INCONTRA
IL COMITATO DI TAPPA
Mercoledì primo giugno,
alle 17,30, la Giunta
di Alba ringrazierà
ufficialmente il Comitato
albese della tappa del Giro
d’Italia nella sala consiliare.
Gli amministratori
incontreranno inoltre
Simona Borsalino della
Uniart, casa editrice della
rivista “IDEA”, autrice del
logo del prossimo evento
sportivo, le “Olimpiadi
delle città gemelle”.
­n MORETTA
ANTICIPO DELLA CASSA
IN DEROGA PER LA NEOGRAF
È stato firmato in Provincia
il protocollo d’intesa
per l’anticipo della cassa
integrazione in deroga
ai lavoratori della Neograf
di Moretta, fallita
per una grave esposizione
DAI CIRCUITI
AD AUTOPROMOTEC
Due delle quindici Kia Venga
1.6 che corrono la “Green
Scout cup” 2011 (foto sopra),
il primo trofeo monomarca
per auto alimentate a Gpl
che si sta svolgendo sui
principali autodromi
nazionali, sono esposte
all’Autopromotec,
la biennale internazionale
delle attrezzature
e dell’aftermarket
automobilistico in corso
a Bologna sino al 29 maggio.
I due gold sponsor delle auto,
Biemmedue e Kaster
Machines by Mtm Hydro,
sono presenti nell’area 48.
debitoria, e specializzata
nella stampa su carta
metallizzata. All’incontro
(foto sotto) erano presenti,
oltre alla presidente Gianna
Gancia e all’assessore
provinciale Claudio
Blengini, il vicesindaco di
Moretta Giorgio Invernizzi,
i rappresentanti della Banca
regionale europea, Davide
Bianco, della fondazione
“Crc” Fulvio Molinengo
e delle sigle sindacali.
L’anticipo della cassa
integrazione è stato
assicurato per il periodo di
sei mesi. Gli oneri saranno
suddivisi tra Provincia,
fondazione “Crc” e Comune.
50 á 26 maggio 2011 á succede intorno a noi

­n BRA
IL QUARTIERE CENTRO
RICEVUTO DALLA GIUNTA
Il Direttivo del quartiere
Centro di Bra è stato
ricevuto dalla Giunta
comunale (foto sotto).
Il presidente Emilio Sartù e
i componenti del Comitato,
che di recente ha rinnovato
i suoi organi direttivi, hanno
anticipato alcune
delle attività e iniziative
che verranno portate avanti
nei prossimi mesi.
LA TCN CRESCE
ANCHE NEL SETTORE
AUTOMOTIVE
­n ROMA
CUNEO BRILLA PER LA QUALITÀ
DEI SITI WEB ISTITUZIONALI
Il Comune di Cuneo
ha ricevuto a Roma
l’importante riconoscimento
“Trasparenza Pa 2011”
per la qualità dei siti web
istituzionali, classificandosi
al terzo posto in Italia
nella categoria “comuni
medio-grandi”, alle spalle
di Modena e Cesano
Maderno. Ha ritirato
il premio una delegazione
dell’Amministrazione civica
(foto a sinistra) composta
da Elisa Borello, assessore
all’informatica, Pier Angelo
Mariani, dirigente del
Settore elaborazione dati,
Paolo Aronica, funzionario
del settore elaborazione dati,
e Fabio Guglielmi, capo
ufficio stampa e responsabile
comunicazione del Comune.
Giuseppe Bernocco (foto), im pren -
ditore cheraschese alla guida del
Gruppo Tcn, con stabilimenti a Che ra -
sco e Cantarana (Asti), ha sempre creduto
nello sviluppo del mercato dell’alluminio
forgiato e delle tecnologie legate
alle lavorazioni meccaniche ed è grazie alle capacità imprenditoriali
e alla costanza che ha potuto ampliare la presenza del gruppo
nel settore automotive.
Fondamentale è la recente acquisizione del cliente Maserati, che
ha consentito un importante avvicinamento al Gruppo Fiat.
Tcn è fornitore di componenti lavorati e assemblati per auto e
moto, realizzati su disegno del cliente o sviluppati in co-design.
Essendo oggi in grado di soddisfare le specifiche qualitative più
severe, l’azienda punta a diventare leader europeo nella fornitura
di componentistica in alluminio per il settore automotive (au -
tovetture e veicoli industriali) e motociclo.

­n MONDOVÌ
CAMBIO AI VERTICI
DEL COMITATO DELLA CRI
Alla scadenza del secondo
mandato sorella Esa
Blengini ha lasciato
l’incarico ai vertici delle
infermiere volontarie della
Croce rossa di Mondovì:
al suo posto è stata
nominata sorella Giuliana
Turco, coadiuvata dalle
viceispettrici sorelle Gisella
Curti e Donatella Ansaldi.
In occasione del passaggio
di consegne (foto sopra)
sono state presentate
le sette allieve infermiere
volontarie e si è provveduto
all’intitolazione dell’aula
delle riunioni alle sorelle
Pinuccia Calandri Oreglia
e Maria Silvestrini Pianetta.
CHIAVE D’ORO A GAGNA E MACCANTI
Roberto Gagna, presidente del Coordinamento provinciale dei
volontari di Protezione civile di Cuneo, e vicepresidente regionale,
ha ricevuto a Faule la “Chiave d’oro dei piccoli Comuni
d’Italia” insieme a Elena Maccanti, assessore regionale agli affari
istituzionali (foto sotto). «Sono onorato e commosso», dichiara
Gagna, «perché il riconoscimento rinsalda il legame tra gli oltre
160 piccoli Comuni della Granda e la Protezione civile». Alla cerimonia
erano presenti la presidente dell’Anpci e sindaco di Mar -
saglia, Franca Biglio, il consigliere regionale Mino Taricco, numerosi
sindaci e rappresentanti delle Forze dell’ordine.
52 á 26 maggio 2011 á succede intorno a noi
­n ALBA
CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA
DI CATERINA GALLI
Nei giorni scorsi è mancata
ad Alba Caterina Galli.
L’editore, il direttore
e la redazione della rivista
“IDEA” rivolgono le più
sentite condoglianze
alle figlie, Maria Rita e
Gabriella Pisaturo, ai generi
Francesco D’Agostino,
segretario generale del
Comune di Alba, ed Emilio
Fulli, e a tutti i familiari.
­n BRA
PIANTATI CENTO NUOVI ALBERI
Nell’ambito dei lavori
compiuti tra l’autunno
e la primavera
dall’Amministrazione
comunale di Bra sono stati
un centinaio gli alberi messi
a dimora nella città
della Zizzola. Il numero
più consistente è relativo
alla nuova scuola materna
di Bandito, dove sono
stati piantumati nove aceri,
otto piante da frutto
e otto prunus pissardii,
mentre in via Montello
sono state messe a dimora
dodici robinie casque rouge
e in piazza XX
settembre undici tigli.
­n VILLANOVA MONDOVÌ
APPROVATO IL PRELIMINARE
DEL CAMPO DA BEACH-VOLLEY
Prosegue l’iter che porterà
alla realizzazione di un
campo da beach-volley
presso il centro sportivo
di Branzola. La Giunta di
Villanova Mondovì, infatti,
ha approvato il progetto
preliminare, per un importo
di 32.000 euro, che
prevede la realizzazione di
campo regolamentare,
recinzione e illuminazione
e la predisposizione per
l’illuminazione esterna,
che potrà servire un futuro
eventuale parcheggio.
­n CHERASCO
LA BCC IN GRAN SPOLVERO
PER L’ASSEMBLEA DEI SOCI
Venerdì 27 maggio avrà
luogo l’assemblea dei soci
della Banca di credito
cooperativo di Cherasco.
In occasione dell’assise,
con inizio alle 18 presso
la sede centrale di via Bra
15, a Roreto di Cherasco,
Stella Sorcinelli (foto sotto,
con il direttore della banca,
Giovanni Bottero), vincitrice
del premio “In primis
2010” presenterà
e firmerà le copie del suo
romanzo “I mammiferi felici
ridono fino a tarda notte” ai
soci della banca presenti.
n STRASBURGO
STUDENTI CUNEESI IN VISITA
AL PARLAMENTO EUROPEO
Ventiquattro studenti
piemontesi (tra cui Simone
Parola dell’itis “Delpozzo”
di Cuneo, Andrea
Vaschetto e Alessandro
Iezza dell’iis “Arimondi
Eula” di Savigliano e
Martina Bertone del liceo
“Vasco” di Mondovì),
selezionati tra i vincitori
del concorso “Diventiamo
cittadini europei”, hanno
partecipato a un viaggio di
studio presso il Parlamento
europeo di Strasburgo. Gli
studenti premiati (foto sopra),
insieme a cinque
insegnanti, tra cui Antonella
Merlino del “Vasco” di
Mondovì, hanno preso parte
alla simulazione di una
seduta del Parlamento
europeo con 600 coetanei.

IL “DELPOZZO” BRILLA AI PROVINCIALI
Le squadre di atletica
leggera dell’itis “Ma -
rio Delpozzo” di Cuneo si
confermano campioni pro -
vinciali nelle categorie
“al lievi” e “juniores” (foto
a lato), prose guendo il
trend sviluppatosi nel cor -
so de gli anni con risultati
di assoluta eccellenza. È
infatti dall’anno scolastico
1990-91 che le squadre
dell’Itis vincono consecutivamente
il titolo
provinciale e, nelle fasi
suc cessive dopo i regionali,
hanno ottenuto quattro
titoli nazionali e due partecipazioni
ai mondiali. Alla manifestazione sportiva di carattere
provinciale che ha avuto luogo presso il campo di atletica “Walter
Merlo” di Cuneo hanno partecipato quattordici istituti d’istruzione,
provenienti da tutta la Granda. Entrambe le squadre dell’istituto
scolastico del capoluogo, seguite dalla professoressa Paola
Calandra, parteciperanno alle prossime fasi regionali.
­n TAORMINA
I BRAIDESI VETERANI DELLO
SPORT ALL’ASSEMBLEA UNVS
A Taormina si è svolto
il raduno dei delegati
sezionali delle 150 realtà
diffuse in tutta Italia
e facenti capo all’Unione
veterani dello sport (Unvs).
Da Bra una numerosa
rappresentanza (foto sopra)
è partita alla volta della
Sicilia in rappresentanza
della sezione Unvs
“Angiolina Costantino”.
La presenza al ritrovo,
grazie ai delegati
Gianfranco Vergnano
e Mauro Cortassa, ha dato
voce alla città di Bra
in un’assemblea sentita
e molto partecipata.
L’appuntamento è con
l’assemblea del 2012, ma
nel frattempo per l’Unione
nazionale veterani dello
sport, Sezione di Bra,
tanti sono gli appuntamenti
previsti nel corso dell’anno,
primo fra tutti un interessante
torneo di basket
interregionale “over 40”
che vedrà scendere in
campo, il 28-29 maggio
al palazzetto dello sport
braidese, le formazioni di
Torino, Loano, Bergamo e
naturalmente Bra, capitanata
dall’inossidabile Mauro
Beltrami che, con Gianfranco
“Ciccio” Berrino, ha
organizzato l’appuntamento.

Riscoprire a 60 anni
Volete un consiglio o soltanto sfogarvi?
“Ci vuol fegato ad aver cuore” è una rubrica
di colloquio con i lettori dedicata in particolare
ai problemi sentimentali, affrontati però con
un pizzico di ironia. Se volete raccontare le vostre
mirabolanti (o meno) escursioni nella galassia
dei sentimenti, nell’accezione più ampia del termine,
inviate un’e-mail a: allegro.chirurgo@rivistaidea.it.
Avrete una risposta adeguata!
Allegro chirurgo
IL “PIACERE DI PIACERE”
Caro Giovanni, sottoscrivo
in pieno
le sue considerazioni.
Come sentenzia
lo slogan di una nota
acqua minerale, «Si è belli
fuori quando si è puliti dentro»,
ma è altrettanto vero che
«Si è migliori dentro se ci si
sente meglio fuori».
La sua storia, come la mia ri -
flessione, è tutto fuorché un
elogio all’apparenza; que sto
dev’essere ben chiaro. In quel
che ci ha raccontato, l’epifania,
la rivelazione, non è che
agli altri sia sembrato che
Gentile allegro chirurgo, le scrivo per testimoniare come a sessant’anni si possa iniziare
una nuova vita. In questo non c’è nulla di mistico o trascendentale, non ho avuto
illuminazioni, né ho lasciato il lavoro per diventare un eremita o altre amenità del genere.
Il cambiamento che mi ha riguardato è partito come qualcosa di esteriore, ma in poco
tempo ha modificato sensibilmente il mio modo d’essere.
Tutto ebbe inizio quando dovetti andare a scegliere un regalo per il mio compleanno.
La mia famiglia (ovvero due sorelle, visto che non ho più i genitori e non sono sposato)
mi regalò un buono acquisto presso un negozio di alta sartoria e io ci andai pensando di
investire quei soldi in qualcosa di utile. Sono uno stimato professionista senza problemi
di denaro, ma ho sempre puntato sulla sostanza, scegliendo il pratico più che il bello.
Anche nella vita privata sono così: mi sono laureato lavorando, ancora oggi mi tengo ag -
giornato, studiando nel tempo libero e concedendo poco spazio al resto.
È successo però che, complice la bravura della commessa, sono uscito dal negozio con
due borse piene di capi di abbigliamento davvero squisiti, per fattura e vestibilità.
Per la prima volta ho apprezzato la qualità dei tessuti che indossavo, il loro cadere perfetti
sul mio corpo. Pensavo di essermi tolto un bello sfizio e nulla più.
Invece, alla prima occasione in cui ho sfoggiato il nuovo look, ho ricevuto un sacco di
complimenti, del tutto inattesi e spassionati. Il fatto che qualcuno se ne fosse accorto, ha
avuto su di me un effetto dirompente: mi sono sentito apprezzato in un modo diverso.
Quello è stato il primo passo di un percorso ancora in divenire: ho iniziato a curare di più
il mio fisico, a scegliere un taglio di capelli non solo comodo, ma anche adatto al mio viso,
ho trovato spazi per il mio benessere e ora sto organizzando una vacanza che non mi
sono mai concesso. Tutto senza strafare, perché non è nel mio stile, ma con una consapevolezza
nuova: la qualità della vita dipende da quel che facciamo, ma anche da come
ci sentiamo mentre lo facciamo.
E, per sentirsi bene, anche a sessant’anni, bisogna stare bene dentro, ma anche fuori.
Giovanni (Cuneo)
54 á 26 maggio 2011 á Ci vuol fegato ad aver cuore
stesse meglio d’aspetto, quanto
che lei abbia avuto dimostrazione
di come il suo percorso
di “uomo in rinascita”
potesse palesarsi anche attraverso
mes saggi esteriori.
Sono convinto, peraltro, che
quanto è successo non sia un
caso. O, meglio, è fortuito il
fatto che sia stato il buono da
spendere l’evento che ha fatto
scattare la molla, ma la voglia
di cambiare era già nell’aria;
serviva la scintilla, la piccola
opportunità che, co me diceva
Demostene, «è spesso l’inizio
di grandi imprese».
E lavorare sull’immagine che
si ha di sé, non solo a sessant’anni,
è senza dubbio
un’impresa. Una di quelle “fe -
nomenali”, nel senso letterale
della parola, poiché rappresenta
«una manifestazione
visibile, di ret tamente o indirettamente,
di un fatto naturale»
(definizione tratta dal
dizionario “Hoepli”).
Non c’è nulla di più naturale
del cercare la strada che conduce
allo star bene sia dentro
che fuori.
Eppure spesso, forse per poca
lungimiranza, ci comportiamo
co me se dovessimo scegliere
tra badare alla forma o
alla sostanza, tra curare il
corpo o lo spirito, tra impegnarsi
o divertirsi. Ma la contrapposizione
esiste solo ne -
gli occhi di chi guarda, vedendo
limiti dove esistono soltanto
confini. E la storia insegna
come i confini non siano
nulla più che convenzioni.

n DIALOGO DIRETTO
Chi volesse maggiori informazioni
e delucidazioni non esiti a contattare
l’Istituto Magnus, ai recapiti sotto
indicati. È infatti stato attivato
uno “sportello aperto” per garantire
consulenze qualificate e professionali
n LA SCIENZA DELL’EQUILIBRIO
ISTITUTO MAGNUS
Federico Meynardi,
direttore sanitario dell’Istituto
sito a Mondovì, in corso Statuto 31
tel. 0174-554276
www.istitutomagnus.it
info@istitutomagnus.it
Medicina
BRUXISMO: VIZIO O NECESSITÀ?
a cura di Federico Meynardi
Nella mia pratica quotidiana di medico specialista in ambito odontoiatrico e
posturologico rilevo che ogni persona vive situazioni di stress che per molti
aspetti e condizioni apparirebbero equivalenti, ma che in realtà si differenziano
per una somma di fattori così complessa da far sì che ogni caso rappresenti
una realtà peculiare e unica. Incontro, ad esempio, moltissimi casi di bruxismo
(digrignamento dei denti) in cui la problematica è identificabile con un quadro clinico di
usura dentale e interessamento parodontale tipico, il più delle volte assai accentuato, con
lesioni caratteristiche che farebbero pensare a un processo evolutivo patologico e sostanzialmente
disfunzionale. Limitarsi alla banale considerazione che una persona, non
avendo altro da fare, sgrana i denti consumandoli, è un grave errore, a maggior ragione
quando il processo porta a conseguenze importanti quali addirittura avvertire sensibilità
e dolore al contatto con cibi e bevande fredde e/o calde. Ancor peggio è ricorrere esclusivamente
all’utilizzo del fatidico bite, tanto di moda.
Il bruxismo è uno dei tanti fattori che coinvolgono la bocca e in particolare i denti e ciò
che li sostiene (parodonto). Considerando poi che l’apparato dentale non è a sé stante,
bensì è collegato al resto del corpo, si può iniziare a sospettare che ad alimentare il vizio
del digrignamento vi siano altre cause confluenti, magari lontane dalla bocca.
In questo modo il cerchio si allarga e si complica e la funzione del clinico diventa molto
impegnativa in quanto si tratta si interpretare la situazione del paziente nella misura più
globale possibile. In altri termini, una cosa è posizionare un tassellino sotto la gamba del
comodino che dondola, altro dovrebbe essere infilare un pezzo di plastica (bite) tra i denti
del paziente, delegando a questo simpatico oggetto, dalla valenza taumaturgica, la risoluzione
del problema. Moltissimo ci sarebbe da dire sui significati della bocca in quanto
primo organo di contatto relazionale-affettivo alla nascita, con tutte le sequele psicologiche
successive, dal punto di vista anatomico-fisiologico quale primo tratto del tubo digerente,
della masticazione, della prima digestione, della percezione del sapore e della conseguente
gratificazione, in parte anche per quanto riguarda la respirazione, quindi anche
in questo caso di vitale importanza, e infine l’aspetto più complesso, quello sessuale,
secondo la sempre attuale interpretazione psicanalitica, freudiana, attraverso i giochi
d’amore mediati dal contatto con la bocca e supportati da un inesauribile carico di simbolismi.
Insomma un crocevia con una costante miriade di passaggi, di tensioni psichiche,
corporee-posturali, adattative. Risulta evidente che nell’affrontare clinicamente una
persona che soffre di questa disfunzione è fondamentale cercare di capire chi abbiamo
davanti, cercando di entrare nel suo universo di individuo con i propri nodi esistenziali,
arrivando a un’interpretazione sostanziale della problematica e a una risposta plausibile
che serva ad affrontare e a migliorare la condizione disfunzionale e di sofferenza.
Bisogna ragionare a 360 gradi: digrignare i denti è il risultato di vari fattori causativi, di
stressori, che si incrociano con effetti di reciprocità in una dinamica evolutiva per molti
aspetti imprevedibile. La malocclusione dentale fa parte di questo complesso disfunzionale,
quindi è presente un aspetto più biomeccanico, ma accanto alla meccanica occlusale
e masticatoria vi sono situazioni contestuali appartenenti alla corporeità individuale
(ad esempio posturali), al profilo psicologico-temperamentale e alla percezione che si ha
del mondo esterno e ai meccanismi adattativo-compensatori correlati. Ciò influenza l’atteggiamento
del bruxista: il più delle volte digrignare i denti è il risultato di tutto questo.
informazione promozionale Ü 26 maggio 2011 Ü 55

Maschi “stagionati”
DOVE STA IL TRUCCO?
Cara zia Giugi...
Consigli semiseri per
ragazze semiserie
Questa rubrica ogni
sette giorni ospita
la “posta non solo
del cuore”
delle nostre lettrici
L’indirizzo a cui
scrivere è:
ziagiugi@libero.it
La cosa in effetti ha
dell’incredibile. In
po chi minuti quel -
l’ener gumeno di Do -
mi nique Strauss-Kahn ha, nel -
l’ordine: terrorizzato una don -
na con trent’anni di meno
uscendo nudo dal bagno (nudo
a mezzogiorno?).
L’ha immobilizzata e liberata
dell’uniforme da cameriera.
L’ha trascinata in camera da
letto costringendola a un rapporto
“in vasu improprio”
(come diceva il poeta), senza
un minimo di concentrazione
preventiva o di preliminari,
pronto all’uso come una di
quelle statuette goliardiche
che schiacci la schiena e scatta.
Non pago, l’ha trascinata in
bagno e qui, sempre lei scalpi-
Cara zia Giugi, cosa è successo alla generazione degli ultrassessantenni? Non li ferma
più nessuno, alla faccia della rottamazione della vecchia classe dirigente!
Gina
tante, l’ha obbligata (obbligata?)
a un rapporto orale.
Poi l’ha liberata, si è dato una
lavata, è uscito dall’albergo
pagando la sua tariffa scontata,
ha pranzato con la figlia
Camille senza tradire alcun
disagio, è saltato su un taxi, ha
telefonato in albergo per rintracciare
il suo cellulare, è salito
sul primo aereo per Parigi e,
comodamente seduto in prima
classe, si apprestava al suo calice
di Champagne... quando i
gendarmi l’hanno fatto scendere
e portato in guardina a
godersi un po’ di pace.
Che vita d’inferno!
56 á 26 maggio 2011 á cara zia Giugi...
Prima annotazione: non avevamo
capito niente di come
funzionano certe dinamiche
se, senza un coltello o una
pistola puntata, si può costringere
una persona che non
vuole a rendere disponibili
alcune parti del corpo, solitamente
atte ad altri scopi.
Seconda annotazione: noi,
nuova classe dirigente, non ce
la faremo mai.
Di fronte a questi autentici
mostri dell’attivismo, rimaniamo
disarmati.
Credevamo che la longevità
fosse un fatto di allenamento
mentale, così ce l’avevano raccontata.
E noi tutti a fare il sudoku la
domenica, per tenere la nostra
mente allenata.
Esercizi di enigmistica per rinforzare
il ragionamento, la lettura
di almeno due giornali
ogni giorno...
Tutte storie, la mente non
c’entrava nulla.
Mentre ci raccontavano questa
favola, loro tenevano allenati
ben altri organi.
Abbiamo un esempio in casa
nostra: un Presidente del
Consiglio che si sveglia alle
quattro di mattina.
Una ventina di ore di lavoro al
giorno. Sempre sorridente e
abbronzato, liscio e stirato
come un damerino.
E la notte mica riposa.
Ci sono i ricevimenti, le serate,
le ragazze vestite da poliziotte,
quelle con il camice da infermiere,
quelle disagiate da proteggere,
quelle che hanno raggiunto
i 18 anni da festeggiare,
i braccialetti con le farfalle
da comprare, i fuochi d’artificio
da rifornire...
E poi, tutte quelle giovinotte
con cui intrattenersi nella
stanza dei massaggi, fino a cinque
nella stessa sera.
Roba da infarto.
Ma qual è il segreto di questi
supernonni?
In Sicilia si sottolinea come
comandare sia meglio di fottere.
Loro però comandano e fottono
in contemporanea, aiutati
da una montagna di denaro.
Non ce la faremo mai a sostituirli.
A noi viene l’ansia perché
abbiamo un contratto di lavoro
a termine che scade.
L’avvicinarsi della rata del
mutuo ci causa la gastrite.
Senza la seduta settimanale
dallo psicanalista siamo persi.
Abbiamo sviluppato tutte le
malattie psicosomatiche esistenti,
e ormai siamo allergici
a ogni cosa.
Quasi sempre non ci piace il
nostro corpo.
Abbiamo turbe dell’identità,
incertezze di paternità e
maternità, bamboccionaggine,
pochi soldi, poca autonomia.
Temiamo la bolla finanziaria,
le alluvioni, i terremoti, l’oroscopo,
lo sciopero dei mezzi.
A noi le cameriere fanno soggezione,
e in albergo, di solito,
rassettiamo il letto prima di
lasciare la stanza.

“CORPO CELESTE”,
PER LA REGIA DI ALICE
ROHRWACHER,
È PIACIUTO MOLTO
AL FESTIVAL
DEL CINEMA. ORA
ARRIVA NELLE SALE
n UNA NOTTE DA LEONI 2
(Usa, 2011); commedia; regia di
Todd Phillips; con Liam Neeson,
Bradley Cooper e Zach Galifianakis.
Quando i suoi amici decidono di
festeggiare il suo matrimonio con un
viaggio in Thailandia, Stu, memore
dell’addio al celibato a Las Vegas,
decide di festeggiare con
un tranquillo brunch prematrimonio.
Ma ciò che accadrà a Bangkok
Stu, Phil, Alan e Doug, non se
lo possono neanche immaginare!
Al cinema
DA CANNES ALLA CALABRIA
a cura di Mario Rosa
Appena presentato a Cannes e tratto dal libro omonimo di Anna Maria
Ortese, “Corpo celeste” è un film firmato dalla meno che trentenne
Alice Rohrwacher. Marta, interpretata dalla brava Yile Vianello
(foto), ha 13 anni e, dopo due lustri passati con la famiglia in Sviz -
zera, è tornata a vivere nel profondo sud, a Reggio Calabria, dov’è nata.
È esile, attenta, con un’andatura un po’ sbilenca e un’inquietudine che la fa assomigliare
a una creatura selvatica. Ma ha una grazia speciale e, mentre passa tra gli
altri come una piccola fata, guarda e sente tutto: non ricorda molto dell’infanzia
a Reggio, la città è cresciuta senza nessun ordine, è per lei rumore, resti antichi
accanto a palazzi ancora in costruzione e vento, un mare che si intravede vicino
e sembra impossibile da raggiungere.
Marta inizia a frequentare il corso di preparazione alla Cresima, l’età è giusta, ed
è anche, le ripetono tutti, un bel modo per farsi nuovi amici.
Senza la Cresima non ti puoi neanche sposare! Incontra così don Mario, prete
indaffarato e distante che amministra la chiesa come una piccola azienda, e la
catechista Santa, una signora un po’ buffa che guiderà i ragazzi verso il sacramento
della Confermazione. In parrocchia si sta preparando una festa per l’arrivo di
un nuovo crocifisso figurativo che dovrà sostituire quello stilizzato e fluorescente
che poco piace ai parrocchiani.
Nell’attesa della grande festa della parrocchia, Marta partecipa alle attività del
catechismo, impara a memoria le formule del libro, canta nel recital “Mi sintonizzo
con Dio”, ma capisce presto che altrove deve trovare la sua strada, «non la via
al di là del mondo, ma la via attraverso il mondo»...
n BALLA CON NOI-LET’S DANCE
(Italia, 2011); musicale; regia di
Cinzia Bomoll; con Alice
Bellagamba, Massimo Ciavarro,
Andrea Montovoli e Mascia Musy.
Erica è una ballerina dell’Accademia
nazionale di danza. L’esame
di diploma si avvicina e la tensione
aumenta, vuole dimostrare
di impegnarsi al massimo, ma è
deconcentrata, balla male, cade
e si infortuna a una caviglia.
Il mondo sembra crollarle addosso...
n ET IN TERRA PAX
(Italia, 2011); drammatico; regia
di Matteo Botrugno e Daniele
Coluccini; con Maurizio Tesei,
Germano Gentile e Fabio Gomiero.
Marco, ex detenuto, torna
a spacciare cocaina per conto
dei vecchi compari Glauco e Mauro;
Faustino, Massimo e Federico
trascorrono le loro giornate fra droga
e bravate; Sonia, si divide
tra gli studi universitari e il lavoro
nella bisca di Sergio. Poi...
26 maggio 2011 Ü 57

Monica Bruna
L’ebbrezza
di vivere
“in diretta”
il Festival
del cinema
più famoso
del mondo,
con in più
l’occasione
d’incontrare
due “mostri
sacri” come
Bertolucci
e Moretti
58 á 26 maggio 2011 á dalla pellicola alla vita reale
Le immagini di questa
pagina sono state
scattate, dalla stessa
autrice dell’articolo,
durante la trasferta
al Festival di Cannes.
Qui accanto sono ritratti:
Nanni Moretti, la sera
della presentazione
di “Habemus Papam”,
e Bernardo Bertolucci
sulla mitica Croisette
A TU PER TU...
CON LE STAR
DI CANNES 2011
C’est très joli, et amusant
aussi: è molto
bello, e anche divertente,
passare qualche
ora a Cannes nei giorni del
Festival mondiale del cinema.
Que st’anno c’era un motivo in
più: la presenza di alcuni dei più
importanti cineasti italiani, da
Bernardo Bertolucci a Nanni Mo -
retti, a Paolo Sorrentino.
Bertolucci, monumento vivente
del ci nema tricolore, al quale è
stata attribuita la Palma d’oro
alla carriera, l’abbiamo incrociato
per caso sulla Croisette, intento
a firmare autografi, e non pareva
ve ro di trovarselo lì davanti.
Ci siamo imbattuti, sempre sulla
Croisette, anche nel Clark di
“Beau tiful”, nonché ex naufrago
del l’“Isola dei famosi”, Daniel
McVicar, in perfetto anonimato.
Poi, in giro, i soliti personaggi
stravaganti che si direbbe passino
il resto dell’anno chiusi in uno
scatolone, per esserne tirati fuori
dall’organizzazione al fine di fare
colore. Come un improbabile
Charlot con l’auricolare del cellulare
all’orecchio, un imbarazzante
uomo travestito da (brutta)
don na prosperosa e le consuete
ra gazze immagine.
Gli eleganti hotel seminascosti
dietro gli enormi cartelloni pubblicitari
dei film e i fan che attendono
per ore gli attori, centinaia
di fotografi a ogni angolo della
cit tà, fanno parte della tradizione
festivaliera, e sono imprescindibili.
Ma i momenti più emozionanti
sono quelli che si vivono
dal le 18 in poi, in attesa davanti

al “Palais du Festival”, quando si
celebra la cerimonia della passerella.
Per primi arrivano i poliziotti
del servizio d’ordine, con la
divisa di gala, per piazzarsi nei
punti strategici, anche se il clima
sereno e rilassato del pubblico fa
sì che anche loro diventino so -
prattutto spettatori.
Quindi giungono, alla spicciolata,
i fotografi accreditati, rigorosamente
in smoking, che, per
motivi di sicurezza, dovevano
passare attraverso un rigoroso
controllo. Poi i primi invitati alla
proiezione della serata. Le don -
ne, nella maggior parte dei casi,
fanno molta attenzione a scegliere
vestiti e accessori adatti all’occasione,
anche se non è detto che
ci riescano sempre. Così capita di
vedere vestiti con strascico ac -
com pagnati da enormi borse
shop per, o scarpe inadatte, rimediate
all’ultimo minuto, che non
c’entrano niente con l’abbigliamento
indossato.
Gli uomini sono tutti più o meno
vestiti uguali, con completo
scuro, ma molti peccano
sulla scelta delle scarpe che spesso
e volentieri sembrano quelle
indossate tutti giorni e che non
hanno neppure visto un colpo di
spazzola.
Quindi cominciano ad arrivare le
auto. Abbiamo notato molta at -
tenzione alla tematica ecologica,
con l’uso di mezzi ibridi, oltre
alle solite extralusso, più tede-
sche che francesi, alla faccia dello
sciovinismo d’Oltralpe.
All’interno, gente per la maggior
parte sconosciuta ai più, non
attori o registi, ma spesso produttori,
sponsor e invitati vari.
I divi arrivano un po’ più in là, e
per ordine di fama: quelli più
celebri e popolari per ultimi.
A chiudere il defilé, il cast del
film protagonista della serata di
gala, nel nostro caso “Habemus
Papam” con un Nanni Moretti
che non riesce a nascondere l’e -
mozione, specie quando viene
chia mato a gran voce dalle persone.
C’è da dire che l’amore indiscusso
verso i francesi del nostro
regista è ricambiato.
E con lui tutti gli altri, in particolare
il protagonista del film, Mi -
chel Piccoli (il papa Melville della
pellicola in concorso), che, accolto
da un’ovazione, si ferma, forse
anche più di quanto che gli sarebbe
concesso, a firmare autografi e
Domenica
si è concluso il 64 o
Festival del cinema di
Cannes che ha assegnato la
Palma d’oro a Terrence Malick,
regista “metafisico” che, con
“The tree of life”, ha affrontato
i misteri della vita. A bocca
asciutta tutti i film
italiani...
a offrirsi alla gente che in fondo è
lì per lui. Un grande del cinema
francese, e, per com’è apparso,
anche un’ottima persona. Il fa -
moso sguardo che tanto ha intenerito
gli spettatori del film di
Mo retti era riproposto a tutti
quelli che lo stavano salutando,
in un reciproco e sincero scambio
di affetti. Insomma, un momento
emozionante, vissuto dal vivo,
in vece che sul grande schermo.

Ilaria Blangetti
Nelle
prossime
settimane
sono in
programma
iniziative
per ogni età,
a iniziare dai
bambini
Il Parco fluviale Gesso
e Stura, istituito dalla
Regione nel 2007, consta
di 1560 ettari di ambiente
naturale fluviale per lo
sport, la didattica,
il tempo libero
e la cultura. È una
cerniera di collegamento
con i territori circostanti,
a valle e a monte, dove
incontra il Parco naturale
delle Alpi Marittime
Un’oasi naturale a
due passi dalla città
o, meglio, un parco
con la città dentro.
Può essere definito così il Parco
fluviale Gesso e Stura, 1.560 et -
tari di ambiente naturale e 25
chi lometri di fiume (tra il torrente
Gesso e il fiume Stura) alle por -
te del capoluogo.
«Il Parco fluviale Gesso e Stura è
stato istituito formalmente dalla
Regione Piemonte nel febbraio
2007 con la legge numero 3»,
ricorda il direttore, ingegner Luca
Gautero. «In realtà il Comune di
Cuneo, già nel 2003, aveva av -
viato i lavori di riqualificazione
dell’area e, dal 2005, vi si erano
svolte diverse attività di promozione.
L’idea originaria del parco
fluviale dev’essere riconosciuta,
tuttavia, ai cittadini cuneesi che,
fin dal 1979, con lettere e petizioni
avevano sollecitato l’Am -
mi nistrazione civica a valorizzare
il territorio dei fiumi».
L’oasi naturale del parco comprende
144 specie differenti di
60 á 26 maggio 2011 á la natura a portata di passeggiata
uccelli, 25 di mammiferi, 8 di
anfibi e 8 di rettili, oltre a ben 53
di lepidotteri diurni, tra cui la ra -
rissima farfalla “maculinea a -
rion”: un patrimonio immenso,
tu telato e perfettamente fruibile.
Il parco è, ora, un vero è proprio
spazio polifunzionale, dedicato a
sport, didattica, tempo libero e
cultura. Ma quale rimane la sua
principale vocazione?
«Senz’altro quella di coniugare la
conservazione dell’ambiente na -
tu rale e la tutela della biodiversi-
tà con lo sviluppo del territorio,
valorizzando le potenzialità del -
l’area: la valenza turistica, la funzione
economica, l’elevata accessibilità
e le diverse opportunità di
fruizione», continua Gautero. «Il
Parco fluviale Gesso e Stura rappresenta
anche una cerniera di
collegamento tra l’area montana
e la pianura. In tal senso stiamo
seguendo due importanti progetti:
da un lato, la proposta di legge
regionale per l’ampliamento del -
l’area protetta regionale ai territori
comunali di Borgo San Dal -
maz zo, Vignolo, Cervasca, Ca -
stelletto Stu ra, Centallo, Rocca -
vione, Roc casparvera, Monta ne -
ra e Sant’Al bano Stura per una
superficie di circa 4 mila e 500
ettari, 60 chilometri di fiume e
una popolazione di oltre 90 mila
abitanti. E poi c’è il piano integrato
transfrontaliero “Alcotra”
2007-2013, sviluppato con il
Parco delle Alpi Marittime e il
Parc national du Mercantour, in
Francia, che vede il Parco fluviale
Gesso e Stu ra ca pofila del proget-
A Cuneo un parco
con la città dentro
LA MULTIFORME AREA DI GESSO E STURA
to di educazione ambientale».
Il parco propone una serie di aree
attrezzate per lo sport, la didattica
e il tempo libero.
Fanno parte dell’area del parco,
infatti, gli impianti sportivi comunali
e privati per nuoto, tennis,
calcio, beach-volley, pattinaggio
a rotelle, arrampicata, ippica, cor -
sa campestre e ciclismo, oltre alla
pista artificiale per lo sci di fondo
che permette allenamenti in tutte
le stagioni. È stato inaugurato un
anno fa il polo canoistico “Le
Basse... non solo acqua”, realizza

to nell’ambito del progetto di ri -
qualificazione ambientale e paesaggistica
dell’area sullo Stura,
con area attrezzata, bar e déhor.
L’ultimissima novità proposta
dal parco è la torre per l’arrampicata,
appena inaugurata.
L’anima del lato Gesso, invece, è
il “Nuvolari libera tribù” che propone
musica dal vivo per tutta
l’estate. Ma il parco è anche spazi
didattici, grazie a orti, frutteti e a
un suggestivo percorso tematico
dedicato alle farfalle.
Al suo interno si sviluppa una
“re te verde” di percorsi ciclo
pedonali costituita da un anello
principale di circa 30 chilometri
e da una serie di collegamenti
con le frazioni e i Comuni limi-
trofi, per un totale di 105 chilometri.
Al momento sono disponibili
40 chilometri di percorsi at -
trezzati di paline, bacheche e leggii
per guidare gli escursionisti in
percorsi naturalistici e storici.
La vocazione culturale del parco
ha portato all’avvio dei progetti
per la raccolta delle testimonianze
di chi lungo le rive del torrente
Gesso e del fiume Stura ha lavorato,
vissuto e giocato. La regista
Elena Val sania ha realizzato il
do cumentario “Il fiume sotto
casa” e un altro significativo con-
tributo è arrivato da Paolo
Balmas, con il film “Ombre sull’acqua”.
La raccolta di foto e filmati d’epoca,
per testimoniare la vita sui
fiumi, è tuttora in corso.
Sono davvero tante le iniziative
proposte per l’estate del 2011 e,
dal 2005 a oggi, gli eventi del
par co hanno già coinvolto 60
mila persone. Ecco alcuni appuntamenti
(l’elenco è consultabile
sul sito www.parcofluvialegessostura.it):
tutti i venerdì di giugno,
alle 21, al polo canoistico si potrà
a scoltare musica dal vivo (e-mail
info@lebasse.it), mentre il fine
set timana dell’11-12 giugno ci
sarà il raduno canoistico sullo
Stura. Spazio ai bambini dal 13 al
17 giugno con “Nuvole di cartone”,
il laboratorio del cartone animato
per scoprire i trucchi del
linguaggio audiovisivo (lascatolagialla@gmail.com).
Per chi, invece, ama sport e relax
dal 13 giugno al 29 agosto il
parco propone un corso di yoga
immersi nella natura, ogni lunedì
dalle 18,30 alle 19,45 (tel. 347-
3592455). Per gli appassionati
di fotografia naturalistica, invece,
sabato 25 e domenica 26 giugno
si potrà prendere parte al
workshop con il noto fotografo
“Juza” (www.juzaphoto.com).

La consacrazione, av -
venuta nel 2008, di
Torino come “capitale
mondiale del
de sign” è stata, senza dubbio,
il riconoscimento del
primato della creatività del
Pie monte, da sempre fucina
di talenti.
Torino è una delle destinazioni
turistiche d’Europa tra
le più verdi; è la città del
barocco e delle residenze
reali dei Savoia, ma anche
dell’arte contemporanea e
del design. Insomma, non è
solo capitale dell’arte di
Simona Amerio
vivere, con i suoi rinomati
locali di tendenza, le vie
dello shopping firmato con
gli eleganti portici, la buona
cucina e il buon bere, ma un
esempio di eccellenza nel
campo della creatività.
Eccellenza europea del ba -
rocco che ne segna il fiorire
culturale (palazzo “Cari -
gnano”, piazza San Carlo
cioè il “salotto della città”,
le chiese di San Lorenzo e
San Filippo, ne sono esempi
eclatanti) e ne caratterizza i
dintorni (le residenze reali,
la reggia di Venaria, il castello
di Rivoli...), Torino è
anche scrigno del liberty,
raccontando con so bria eleganza,
com’è nel suo Dna, lo
stile floreale che ha impreziosito
i quartieri eleganti, le
ville ai piedi della collina, e
soprattutto i caffè, ove fin
dal l’Ottocento si coltiva il
buon vivere. È stata capitale
d’I talia e oggi è la città ove i
massimi architetti del pianeta
firmano progetti urbanistici
d’avanguardia.
La monarchia sabauda è stata
soprattutto “guerriera”, ma
l’esercizio delle armi si è
sempre sposato con l’amore
per l’arte, il teatro, la musica,
i parchi e i giardini.
A corte si ospitavano architetti,
pittori e letterati.
Memorabili le feste e le bat-
Mete di primavera:
Piemonte, che altro?
tute di caccia: ozi dorati di -
venuti un riferimento per la
nobiltà europea.
Le residenze sabaude, dichiarate
dall’Unesco patrimonio
dell’umanità, sono quindici
e originano un importante
circuito culturale.
Ben cinque sono in città: Pa -
lazzo reale, palazzo “Ma -
dama”, palazzo “Carigna -
no”, il castello del Valentino
e la villa della Regina. Le al -
tre sono distribuite nel territorio,
dalla palazzina di caccia
di Stupinigi, al castello di
62 á 26 maggio 2011 á ip á una terra unica, piena di richiami
Storia, arte, enogastronomia e natura:
ecco alcuni degli assi vincenti della
variegata offerta turistica del
Piemonte, regione tra le preferite del
turismo italiano ed estero
Dalle multiformi attrattive
di Torino alle accattivanti
proposte dell’intera regione,
è un continuo inno
al buon vivere
e alla gioia
del viaggio
e della scoperta

Rivoli, dov’è allestito il prestigioso
Museo di arte contemporanea,
da Moncalieri ad Agliè e, naturalmente,
alla reggia di Venaria.
Esse, completate intorno alla me -
tà del Settecento, sono definite
“corona di delizie”, poiché circondano
Torino come un anello.
L’elenco di questi gioielli si completa
con altre strutture, a più
am pia distanza dalla città della
Mole, come ad esempio i castelli
di Racconigi e di Govone.
Torino è anche la città del gusto
e... del buon gusto. I mille volti
sono l’ingrediente basilare del
suo fascino. Accanto alla Torino
dei musei (in particolare: l’Egizio,
il secondo al mondo dopo quello
de Il Cairo, e quelli dell’automobile,
della musica e del cinema,
quest’ultimo una rarità, allestito
su 3.200 metri quadrati, su cinque
piani, ne l la magica sede
nella Mo le Antonel liana che, dai
suoi arditi 167 metri d’altezza, è
il simbolo della città nel mondo)
c’è quella della cultura, dell’arte e
dello spirito.
E, accanto alla Torino antiquaria
e bibliofila e alla città dello shop-
www.piemonteitalia.eu
SUCCESSO DELLA BITEG ORGANIZZATA A BOSCO MARENGO
L’area alessandrina protagonista di un’edizione davvero molto soddisfacente
L’Osservatorio nazionale sul turismo enogastronomico affidato al Piemonte
Quelli dal 19 al 22 maggio sono stati giorni intensi per il Piemonte che si è si trasformato, come consuetudine
ormai da qualche anno, nella “Wall Street del turismo enogastronomico”, ospitando un’edizione ricca
di novità della Biteg (Borsa internazionale del turismo enogastronomico), ospitata nel prestigioso complesso
monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo, tra le colline dell’alto Monferrato alessandrino candidate,
insieme ai paesaggi vitivinicoli del Monferrato astigiano e di Langhe e Roero, a diventare patrimonio mondiale
dell’umanità (unica candidatura italiana per quest’anno presentata all’Unesco).
Ai workshop hanno parteciperanno oltre duecento operatori specializzati in pacchetti e itinerari enogastronomici
con 110 venditori nazionali, giunti da tutta Italia, e 100 compratori, sia italiani che stranieri provenienti
da Francia, Austria, Belgio, Regno Unito, Irlanda, Spagna, Germania, Danimarca, Olanda, Svezia, Fin -
landia, Norvegia, Canada, Usa e Giappone. Il nuovo Paese ospite è stato il Brasile, affacciatosi con curiosità
al turismo enogastronomico italiano e presente con un autorevole tour operator.
Gli operatori sono stati accolti nelle strutture alberghiere dell’alessandrino.
I giornalisti hanno usufruito di un piacevole momento di benessere e relax nel moderno centro termale di
Quattordio “Relais Rocca Cavalieri” e sono stati ospitati a cena al ristorante “Donatella” di Oviglio.
Gli operatori italiani hanno degustato le specialità del territorio al ristorante “Alli due buoi rossi” di Ales -
sandria, mentre quelli stranieri hanno trascorso una serata al ristorante ”Pio V” di Bosco Marengo.
Nelle due giornate di workshop hanno conquistato la scena alcuni prodotti del nascente Consorzio del
paniere dei prodotti tipici e di pregio della provincia di Alessandria, presentati dallo chef del ristorante “La
fermata”, Andrea Ribaldone.
Wine partner della manifestazione è stata l’associazione dei vigneron alessandrini “Al.vino” che con le proprie
bottiglie ha rappresentato l’enologia provinciale. Fra i nettari degustati: Barbera, Dolcetto, Gavi,
Timorasso, Moscato e Brachetto e anche Marengo, Cortese e Mon ferrato rosso, vini a “marchio di certezza”
prodotti da “Marchesato Vigneti e Cantine”, un progetto sviluppato dalla Provincia di Alessandria in collaborazione
con la Camera di commercio e la fondazione “Cra”.
È stata un’edizione, quella appena conclusa, densa di trattative e novità che ha attestato il ruolo strategico
del Piemonte nell’ambito di uno dei settori più in crescita del turismo mondiale. Non è un caso che il ministro
del turismo, Michela Vittoria Brambilla, abbia investito il Piemonte del compito di gestire l’Osservatorio
nazionale sul turismo enogastronomico.
«L’averci affidato l’Osservatorio nazionale dei viaggi enogastronomici è un importante riconoscimento delle
nostre professionalità e del peso che il Piemonte ha raggiunto nell’ambito del turismo italiano», ha sottolineato
l’assessore al turismo della Regione, Alberto Cirio. «Questo settore muove oltre 5 milioni di persone
ogni anno e vale, in Italia, 4 miliardi di euro. Per il 2011 ci sia attende un trend di crescita intorno
all’11 per cento e sono certo che le contrattazioni appena concluse alla Biteg daranno un
contributo notevole al risultato finale».
26 maggio 2011 Ü 63

TRE APPUNTAMENTI
(FRA I TANTI POSSIBILI)
DA NON PERDERE
Sino al 19 giugno
John McCracken al castello di Rivoli
Museo d’arte contemporanea-Castello di Rivoli
Sino al 26 giugno
Paradisi ritrovati di Ettore Fico
Villa Giulia-Centro ricerca arte attuale
Sino al 17 luglio
Pier Luigi Nervi-“Architettura come sfida”
Torino esposizioni-Salone C
Torino: un’entusiasmante passeggiata
dalla storia antica ai giorni nostri:
dallo straordinario museo egizio,
agli affascinanti allestimenti del Museo
del Risorgimento e del Museo
dell’automobile, riaperti quest’anno
in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia
Sul fronte del buon mangiare
Torino (ma non solo!)
è famosa per la squisitezza
del cioccolato artigianale.
Lì sono nati gioiellini dolci
come il mitico gianduiotto
o l’inimitabile “Bicerin”.
Né si può tralasciare il ruolo
svolto dalla città nel campo
della storia dell’industria,
su cui si sofferma, ad esempio,
la mostra sui 150 anni dell’Italia
allestita presso le “Officine
grandi riparazioni” (foto in alto)
64 á 26 maggio 2011 á ip á una terra unica, piena di richiami
ping, esiste la Torino dolce, quella
del cioccolato, dei pasticcini
mignon, di altre inimitabili squisitezze,
come il “Bicerin”, torte e
caramelle, del rito imperdibile
dell’aperitivo e degli antichi sa -
pori. Qui la cucina è diventata un
mito mondiale. La ricerca di in -
gredienti spesso unici, sempre
naturali, la fantasia e le capacità
di cuochi, pasticceri e cioccolatai
sono alla base della cultura e del
Occorrerebbero centinaia
di pagine per offrire ai lettori
un quadro completo delle
magnifiche peculiarità
del Piemonte. Qui sopra
ospitiamo le immagini
della basilica di Sant’Andrea
di Vercelli, della magnifica
reggia di Venaria Reale
e dell’abbazia di Staffarda
piacere della buona tavola che si
ritrova nelle semplici trattorie
come nei grandi ristoranti stellati
presenti in tutta la regione.
Ma l’intero Piemonte è un circuito
di affascinanti paesaggi, alcuni
dei quali candidati a diventare
patrimonio dell’Unesco, e di città
e paesi unici. Da un elenco pressoché
interminabile citiamo solo:
Alba, la “città delle cento torri”,
Asti me dievale e settecentesca,
Chera sco, definita da Napoleone
Bona parte «il più bel lembo
d’Italia», Saluzzo, la “Siena delle
Alpi”, No vara con l’antonelliana
basilica di San Gaudenzio e
Vercelli con la basilica dedicata a
San t’Andrea.
Altrettanto splendide sono Va -
rallo Sesia con il Sacro Monte:
Biella e il ricetto medievale di
Can delo; Cuneo con le chiese, i
palazzi, la piazza Duccio Galim -
berti in stile neoclassico e la
medievale contrada Mondovì nel
centro storico, stretta e porticata.
Segnaliamo, ancora, Acqui Ter -
me, conosciuta per la caratteristica
piazza della Bollente dove

sgorga l’acqua sulfurea termale a
oltre 74 gradi e su cui si affaccia
la torre civica settecentesca.
Ma come non evidenziare la bellezza
di Alessandria, con il palazzo
“Ghilini”, progettato dall’architetto
Benedetto Alfieri, e la
chiesa cattedrale dedicata a San
Pietro ricostruita nell’ultimo
quarto del XIX secolo, in seguito
alla distruzione dell’antico Duo -
mo da parte di Napoleone; oppure
Verbania, famosa per il palazzo
“Viani-Dugnani” sede del mu -
seo del paesaggio, la chiesa del
XVI secolo della Madonna di
cam pagna e i monumenti realizzati
dallo scultore Paolo Trou -
betzkoy, ma anche per villa “Ta -
ranto” con lo splendido giardino
botanico, con oltre ventimila va -
rietà di piante, alcune rarissime,
che of fre, dalla primavera all’autunno,
lo spettacolo continuo di
co piose ed eccezionali fioriture.
Il Piemonte, da sempre mèta dei
buongustai e degli amanti del
pia cere di vivere, ha nelle Lan -
ghe, nel Roero, nell’astigiano e
nel Monferrato una delle aree più
rappresentative dell’Italia enogastronomica,
dove regnano il pregiato
tartufo bianco d’Alba, i
grandi vini Barolo, Barbaresco,
Bar bera, Moscato d’Asti e Gavi e
saporiti formaggi come Bra, Ra -
schera, Murazzano e Robiola di
Roccaverano. Queste sono le colline
candidate a diventare patrimonio
dell’umanità, patria del
movimento Slow Food, dove le
“Strade del vino” che percorrono
borghi e vigneti portano alle raffinate
enoteche ospitate in importanti
castelli e dimore storiche.
Tra città ricche di storia, come
Alba, Asti ed Alessandria, trattorie
e ristoranti da gourmet consentono
di apprezzare una cucina
che fa scuola grazie a materie
prime d’eccellenza come le carni
della razza bovina piemontese o
agli abbinamenti golosi di nocciole
Piemonte (varietà “Tonda
gentile trilobata”) e cioccolato.
Sono paesaggi in cui il gusto si
trasforma in grandi eventi come
“Vinum” e Fiera internazionale
del tartufo ad Alba, “Douja d’or”
ad Asti e “Cheese” a Bra.
Però il Piemonte è anche terra di
miti e di sport. Non sono in molti
a sapere che proprio qui sono
stati fondati la prima società polisportiva,
nel 1844, e il primo
club di canottaggio, nel 1863.
Sulle strade piemontesi nel
1876 si è svolta le più antica
corsa ciclistica e in regione è sta -
to organizzato il primo campionato
di calcio: era il 1898.
Le vittorie sulle due ruote del
cam pionissimo Fausto Coppi,
ripercorribili arrampicandosi tra
le colline alessandrine e l’Appen -
nino facendo tappa al Museo dei
campionissimi di Novi Ligure, o
le rovesciate di Carlo Parola rappresentano
“miracoli” di un’I -
talia che non c’è più, che ha fatto
Dopo i Sacri Monti e il circuito
delle Residenze Reali, anche
le colline di Langhe, Roero
e Monferrato si candidano
al prestigioso riconoscimento
di Patrimonio dell’umanità
dell’Unesco
sto ria. Ma il patrimonio di me -
moria e di competenze sportive
sopravvive grazie alla straordinaria
offerta di sport presente in
Pie monte. Agonisti appassionati
e “atleti della domenica” possono
scegliere la proposta più vicina
ai loro desideri.
La scelta è fra un sistema unico di
montagne, fiumi, riserve naturali
e impianti sportivi.
Sono caratteristiche che fanno
del Piemonte la culla dello sport
italiano moderno.
Sport e natura: un abbinamento
perfetto in Piemonte, con
formule adatte a tutti
e per tutte le età
26 maggio 2011 Ü 65

Il presidente dell’Ente
turismo territoriale “Alba,
Bra, Langhe e Roero”,
Luigi Barbero, durante
la sua articolata relazione
ha sottolineato tra l’altro
che per la prima volta nel
2010 si sono registrate
oltre 500.000 presente
turistiche nel territorio
ATL ALBA-BRA:
UN LAVORO
CHE DÀ FRUTTI!
Carlo Bottero
L’assemblea
dei soci
dell’Ente
turismo
territoriale
ha approvato
all’unanimità
la relazione
curata dal
presidente,
Luigi Barbero.
Sono molti
i progetti
innovativi
messi in atto
per il 2011
Grande soddisfazione al
termine dell’assemblea
annuale dei so ci
dell’Ente turismo territoriale
“Alba, Bra, Lan ghe e Roero”
per il presidente, Lui gi Barbero, il
quale ha illustrato dati positivi registrati
nel 2010, ma soprattutto un
articolato piano di impegni e strategie
propositive per il 2011.
Quali sono state le attività promozionali
che hanno portato per la
prima volta oltre 500.000 presenze
sul territorio, proprio mentre il
numero complessivo dei posti
letto superava la so glia delle
10.000 unità?
«Ritengo che il merito di questa “performance”
sia da attribuire alle
molte uscite in Italia e al l’estero,
all’adeguamento del ma teriale informativo,
alla ristrutturazione del sito
internet, al po tenziamento dell’attività
di co mu nicazione rivolta alla
stampa. In parallelo abbiamo consolidato
l’attività di informazione e
accoglienza, con oltre 100.000 con-
66 á 26 maggio 2011 á il turismo fa crescere il territorio
tatti gestiti secondo le procedure
codificate nel sistema di qualità certificato
di cui l’Atl è dotata da tre
anni. È stata altrettanto importante
per raggiungere questi o biet tivi la
proficua e positiva collaborazione
con la Regione Piemonte, e in particolare
con l’assessore Al berto Cirio,
ma va ricordata l’attenzione e la de -
dizione del direttore dell’Ente,
Mauro Carbone, e di tutto lo staff o -
perativo. Non posso, poi, non rimarcare
il lavoro meticoloso e co stante
di oltre mille imprese, di un centinaio
di Comuni e delle i stituzioni territoriali
pubbliche e private. I numeri
dell’ultimo de cennio testimoniano
quanto il mercato turistico sia di -
ventato un a realtà produttiva concreta
e performante, con un potenziale
non ancora esaurito che potrà
portare ad altri importanti risultati».
Guardare con lungimiranza al
futuro è sempre stata una ca rat -
teristica distintiva dell’Atl da lei
presieduta. Su cosa farete le va
per il 2011?
«Ci siamo dotati di uno strumento
molto utile all’enoturista, assolutamente
innovativo: da aprile è attivo
uno sportello specializzato nell’assistenza
al turista del vino che chiede
aiuto nell’organizzazione di visite
in a ziende vitivinicole. Un altro
punto di forza che sta andando a
regime è il sistema di “booking on
line”, coordinato dalla Re gione
Piemonte e messo a disposizione
delle strutture ricettive gratuitamente,
nell’ambito di un’azione
promo-commerciale condotta in
convenzione con le associazioni di
categoria del territorio. Credo che
per continuare con questo trend po -
sitivo serva un’azione decisa per
«Alla
cultura è stata
riservata gran parte
della promozione, grazie alla
prosecuzione del progetto
“Alcotra”, i cui fondi ci hanno
permesso azioni mirate
per la diffusione della
conoscenza di specifiche
iniziative».
qualificare e innovare i servizi tu -
ristici. La voreremo in un’ottica di
comunicazione di territorio per
creare meccanismi di mediazione
tra il turista e il territorio stesso».
Occorrerà lavorare ancora...
«Eccome! Basilare sarà l’incremento
del turismo per famiglie, anche in
considerazione dell’abbassamento
dell’età media del turista in visita
nei nostri territori che stiamo registrando».
L’assemblea ha approvato al -
l’unanimità il bilancio consuntivo
del 2010 e il programma e il conto
economico preventivo per il
2011...
«Abbiamo ricevuto dalla nostra base
associativa pubblica e privata il conforto
e il supporto a proseguire l’attività
iniziata con piacere da un
anno. È stato un anno molto favorevole
che ha prodotto risultati eccellenti.
E io non pos so che esserne
orgoglioso».

Mario Rosa
Il noto giornalista Rai Carlo Nesti, Isabella
Bossi Fedrigotti e Leonardo Manera sono
fra i protagonisti della Settimana
della comunicazione 2011.
Anche per gli ultimi due (rispettivamente
il 3 giugno in fondazione “Ferrero” e la sera
dopo in sala “Ordet”, in piazza Cristo Re)
l’ingresso è gratuito, però occorre ritirare
i biglietti d’ingresso presso la sede
di “Gazzetta d’Alba”, in piazza San Paolo
12, la Biblioteca civica o la libreria
“L’incontro”, in via Mandelli 13.
La Biblioteca civica sino a domenica
5 giugno ospita la mostra di tavole inedite
e originali dell’illustratrice Angela Allegretti,
disegnatrice del settimanale per ragazzi
delle Edizioni San Paolo “Il Giornalino”
Ad Alba c’è la Settimana
della comunicazione 2011
LEONARDO MANERA RECITERÀ IN SALA “ORDET”
Gli eventi,
già iniziati
a febbraio, si
succederanno
dal 29 maggio
al 5 giugno
con l’atteso
concerto
nel tempio
di San Paolo
che chiuderà
l’“Alba
music festival”
Dal 29 maggio al 5
giugno Alba ospiterà
la Settimana del -
la comunicazione.
«Verità, annuncio e autenticità di
vita nell’era digitale» è la sfida
che papa Benedetto XVI ha chiesto
di superare a religiosi e laici in
occasione della quarantacinquesima
Giornata mondiale delle
comunicazioni sociali, indetta
dal la Chiesa cattolica.
Il centro culturale “San Paolo” ha
deciso di raccoglierla insieme alle
case editrici “San Paolo” e “Pao -
line” e alla Diocesi e di unirsi al
Co mune, alla Biblioteca civica di
Alba e all’associazione “Neuro
Al ba-Bra” per proporre un calendario
di appuntamenti che suscitassero
occasioni di riflessione e
incontro, scambio e dibattito.
Il programma allestito quest’anno,
con “Parole a colori”, la sezione
per ragazzi che ha ottenuto il
patrocinio del Ministero dell’i -
struzione, università e ricerca,
cu rata in collaborazione con la
“Neuro Alba-Bra”, è iniziato a
feb braio e proseguirà, in un susseguirsi
ininterrotto di incontri
nelle scuole, sino al 5 giugno.
Dopo gli appuntamenti dedicati
al tema della giustizia con An to -
nio Nicaso (“La mafia spiegata ai
ragazzi-La giustizia è una cosa se -
ria”), del razzismo con Pao la Ca -
priolo (“No!-Io come te”) e alle ra -
dici sociali della nostra pa tria con
Annalisa Strada (“1861, una storia
italiana”), il calendario del la
Settimana della comunicazione
affronterà il ruolo educativo del -
lo sport nella formazione giovanile
con Carlo Nesti (“Il mio cir -
cuito si chiama Paradiso”, lu nedì
30 maggio, alle 21, in sala “Bep -
pe Fenoglio”), le solitudini dei
giovani e delle famiglie di og gi
con Isabella Bossi Fedrigotti (“Se
la casa è vuota”, mercoledì 1°
giu gno, alle 21, in fondazione
“Ferrero”) e i paradossi contemporanei
della società italiana con
Leonardo Manera, il notissimo
co mico di “Zelig”, autore dello
spettacolo (e del libro) “Italian
beauty” che rappresentato in sala
“Ordet” alle 21 di venerdì 3 giugno.
Il cartellone della Settimana
della comunicazione proseguirà
con una serata dedicata ai bimbi,
in collaborazione con “Burat ti -
narte”, sabato 4 giugno, quando
in piazza Elvio Pertinace il Tea -
trino dell’erba matta presenterà
lo spettacolo di teatro di figura “I
musicanti di Brema”.
Tutti gli ingressi sono gratuiti.
A chiudere la serie di eventi sarà
un pregevole concerto di musica
classica sotto la direzione artistica
di “Italy & Usa-Alba music
Festival” nel tempio di San Pao -
lo, alle 21 di domenica 5 giugno,
solennità dell’Ascensione e Gior -
nata mondiale delle comunicazioni
sociali.
per riflettere (ma anche divertirsi) Ü 26 maggio 2011 Ü 67

Raffaele Viglione
Luciano
Ligabue
guida
il gruppo
di artisti
e scrittori
che darà
lustro
al festival
di Novello
Il primo anno fu una sorpresa
constatare come
fosse possibile trasformare
un week-end di un
paese di Langa in un festival
culturale gra tuito e a cielo a -
perto, capace di proporre personaggi
del calibro di Jo vanotti e
Alessandro Ba ric co.
Il secondo, nel 2010, rappresentò
la consacrazione, dando
dimostrazione che si può riuscire
a far mobilitare quasi 30 mi -
la persone.
La terza edizione, che si svilupperà
a partire da domani, vener-
Collisioni:
quando
la cultura
è rock
dì 27, sino a domenica 29 maggio,
potrebbe essere etichettata
come quella della curiosità.
Su tutte, la curiosità di vedere co -
sa inventeranno il direttore artistico,
Filippo Taricco, e gli or ga -
nizzatori per superarsi nel nu me -
ri raggiunti e nel livello offerto.
A leggere i nomi di chi prenderà
parte al festival di letteratura e
musica in collina (che peraltro ha
il pregio di continuare lungo la
strada della gratuità), i presupposti
per riuscirci ci sono, eccome:
Luciano Ligabue, Paul Auster,
Caparezza, Hanif Kureishi, Lucia -
na Littizzetto, Michael Comino e
Salman Rushdie sono solo alcuni
tra coloro i quali calcheranno la
scena di Novello, mischiandosi
con una fiumana di gente che si
preanuncia ancora più rock, co -
me da sottotitolo dell’edizione
2011 di “Collisioni”.
Chi ha partecipato alle altre edizione
sa bene come non si tratti di
un evento ospitato in un luogo,
ma quasi il contrario: un paese
intero che diventa evento, all’interno
del quale è possibile muoversi
tra dibattiti e musica, presentazioni
e altri momenti, come
quelli legati al “Progetto giovani
150°” che vedrà 150 ragazzi di
tutte le regioni della penisola
ospitati per due giorni, i quali porteranno
la loro musica, la loro
arte, le loro letture teatrali e le
loro abilità di videomaker.
Il programma, che prevede 28
eventi con 48 ospiti, prenderà il
via venerdì 27 maggio alle 16 in
piazza Tarditi, con l’incontro tra
Caparezza e don Luigi Ciotti su
“Il sogno eretico”. Alle 17,30 Siri
Hustvedt presenterà “La donna
che trema” con Monica Capuani.
Dalle 19 Francesco Bian co ni,
frontman dei “Baustelle”, parlerà
de “Il regno animale” dialogando
con Paolo Giordano, cui seguirà il
reading e dj-set a cura di Ettore
Bianconi. Alle 22,30 in piazza
Monviso largo alla mu si ca, con il
concerto gratuito di Capa rezza.
Sabato 28 maggio si partirà alle
10,30 in piazza Vittorio Ema -
nuele, con Paolo Nori impegnato
nel reading “Noi e i governi”.
Un’ora dopo, lo stesso luogo ospiterà
“Italiane”, appuntamento
mo derato da Giovanna Quaglia
con Beatrice Lorenzin a confronto
con Rosa Vilecco Cali pari, per
riflettere sull’apporto delle don -
Sotto la direzione
artistica di Filippo
Taricco, l’evento
langarolo ha saputo
crescere negli anni.
Per l’edizione 2011
sono attesi, tra gli altri,
Luciano Ligabue (foto
a sinistra), Paul Auster,
Salman Rushdie,
Caparezza e Luciana
Littizzetto (immortalati in
alto, da sopra a sinistra,
e poi in senso orario).
Maggiori info su navette
e servizi si possono
reperire all’indirizzo
www.collisioni.net
68 á 26 maggio 2011 á un cartellone... stratosferico!

ne. Alle 14, nel cortile del castello,
Eugenio Finardi e An tonio Ge -
rardo D’Errico, coadiuvati da Ser -
gio Do gliani, presenteranno il lo -
ro li bro “Spostare l’oriz zonte”.
Stessa location, un’o ra più tardi,
per Hanif Kureishi che, con Ga -
briele Vacis e Hari Kunzru, parlerà
dei suoi racconti.
Oltre
a quelli citati,
si esibiranno altri artisti
a fare da corollario alla “tre
giorni” novellese. Si tratta
di Maxmaberorkestar,
Bandakadabra, Gr3ta,
Les sanspapiers, Trelilu, Naif
Herim e Marco Notari &
madam.
Alle 17
in piazza
Monviso i
riflettori saranno
puntati su Lu -
ciana Littizzetto, la qua le non
mancherà di strappare qualche
risata di scorrendo con Enrica Ba -
ricco de “I dolori del Giovane
Wal ter”. Sempre piazza Mon viso
ospiterà ,dalle 18,30, l’in contro
con lo statunitense Paul Auster
che parlerà del suo romanzo
“Sun set park” con Massimo Gian -
nini e Michela Murgia. Dal le 20
in piazza Monviso scatterà il “mo -
mento Ligabue” prima con la proiezione
di “Niente pau ra” di Pier -
giorgio Gay, con le musiche del
rocker di Correggio. Alle 21,30
Luciano Ligabue riceverà il premio
“Giovani-Esperienza italia
150”, intervenendo con il re gista
Gay e Clau dio Maioli. Si chiu derà
con Simo ne Cristicchi, che dalle
23 sarà impegnato in “Cattivi
mae stri” reading in musica con
En zo Costantino Cinaski, e Roy
Paci alle prese con l’“Aceto balcanico”
con Are truska e dj Po ny.
Domenica 29 il primo appuntamento
sarà per le 11,30 in piazza
Vittorio Emanuele con Wil liam
Least Heat-moon che presenterà
“Le strade per Quoz”, assistito da
Mario Calabresi. Alle 14, in piazza
Tarditi, Enrico Ruggeri si racconterà
nelle vesti di romanziere
parlando di “Che giorno sarà” con
Emilio Targia. Stessa location per
le le zioni di ci ne ma del re gista
Michael Cimino, con l’intervento
di Alberto Barbera, previste dalle
15,30, e, dalle 17, le “brutte no -
tizie” di Ma ria Luisa Busi, a colloquio
con Emi lio Targia. Uno dei
mo menti clou è in pro gramma in
piazza Monviso dalle 18,30: Sal -
man Rushdie, autore de “I versetti
satanici”, con Anto nio
Scurati e Hari Kunz -
ru, presenterà
“Lu ka e il fuoco
della vita”.
Alle 21 Elio e
Luca Scarlini
saranno alle
prese con “Di -
sastri futuristi e
casi della vita”.
Concluderanno il programma,
dalle 22,30 in piazza
Monviso, i ritmi reggae degli
“Africa Unite” e il loro “Tren -
t’anni in levare live happening”.

Raffaele Viglione
Alcuni scatti di Lorenzo
Rulfo, al centro insieme
ai genitori e al fratello
Simone, titolare del
locale “Hemingway” ad
Alba. A destra: Lorenzo
firma una copia del suo
romanzo d’esordio,
“Cronache di un bordello
chiamato vita”,
pubblicato da “Neuma
edizioni” a Rolando
Picchioni, presidente del
Salone del libro di Torino
Lorenzo Rulfo, 25 anni,
passati tra Torino, Ro -
ma, Alba (che è qualcosa
in più della sua città
d’adozione) e le tournée in giro
per l’Italia fin da bambino; un
passato da attore, soprattutto teatrale
(ha vinto il premio “Erminio
Macario” per il miglior attore
comico e l’“Orso d’oro” come
miglior attore giovane), ma
70 á 26 maggio 2011 á l’ecletticità del genio
Già attore, regista e autore di testi
teatrali, l’albese (non solo d’adozione)
Lorenzo Rulfo ha dato alle stampe
il primo libro di narrativa, “Cronache
di un bordello chiamato vita”
CRONACHE
DI UN TALENTO
CHIAMATO SCRIVERE
anche televisivo (ha recitato
nella soap Rai “Cuori rubati”),
regista assistente con Luca
Barbareschi (“Il sogno del principe
di Salina” e l’ultimo “Gat -
topardo”), autore di te sti teatrali,
organizzatore e cu ratore di stage
di formazione tea trale, regista
teatrale e ora ro manziere, dopo
aver vinto la Bi en nale dei giovani
artisti del Me diterraneo (sezione
narrativa) e a ver pubblicato
“Om bre di ce nere”.
Scorrendo il suo curriculum vien
facile pensare che la descrizione
di uno dei protagonisti di “Cro -
nache di un bordello chiamato
vita” contenuta nelle prime pagine
del romanzo, uno dei tanti
gioi ellini confezionati da un ta -
lentuoso orafo della pa rola, sia un
monito dell’autore a se stesso.
Di Joshua, infatti, Rulfo scrive:
«Ave va così tanti sogni che si po -
teva dire non ne avesse nessuno».
In realtà, al contrario del suo personaggio,
Lorenzo sa bene cosa
vuole, è attrezzato per ottenerlo,
determinato a riuscirci e, aspetto
non meno importante, consapevole
di come non sia detto che
tutto ciò basti a raggiungerlo.
Che ce la faccia o me no a vivere di
scrittura, una cosa è certa: parlare
del suo esordio co me romanziere
significa, giocando sul titolo del
suo libro, fare le “cronache di un
piacere chiamato lettura”, perché
ha confezionato un racconto snello
ma arioso, con passaggi che
marchiano a fuoco i connotati
della sua scrittura.
Margareth, per esempio, «si fa
disegnare nel ventre l’idea di una
figlia», immagine che dice molto
di più di una semplice gravidanza,
mentre in poco più di due
righe l’autore inchioda, una volta
per sempre, Penelope al suo de -
stino, una donna bellissima, per
la quale «sbagliare nella certezza
di non sbagliare mai era la sua
più grande condanna».
Ti rendi conto che in 25 anni
hai fatto più di ciò che molti
fanno in tutta un’esistenza?
«Ho la fortuna di avere una famiglia
che mi ha sempre assecondato
e che è la mia grande àncora di
salvezza. Ho cominciato a lavorare
in teatro intorno ai 14-15
anni, mi sono spostato a Roma a
17 anni e ho iniziato a vivere da
solo. Va detto che queste esperienze
ti danno molto, ma ti
fanno perdere qualche piacevolezza
della vita di tutti i giorni».
Il titolo del libro è molto in stile
Charles Bukowski...
«Per “Cronache di un bordello
chiamato vita” sono partito dal
racconto e poi è arrivato il titolo;

per quello che sto finendo di scrivere,
“Diari di un romantico pervertito”
è il titolo che mi ha dettato
il racconto. Quest’ultimo, for -
se, è più bukowskiano anche nel -
la trama. In realtà, il mio stile è
più interiore, mi piace analizzare
situazioni comuni e capire cosa
ci può essere di straordinario, nel
senso di “fuori dall’ordinario”. Se
devo indicare un’ispirazione,
citerei gli autori che più amo leggere,
come Kundera o Fitzgerald.
Tra gli italiani stimo molto Ales -
sandro Baricco, per la sua grande
capacità linguistica. Grazie anche
agli autori teatrali come Harold
Pinter, ho imparato a entrare nell’animo
dei personaggi: sono loro
a parlare. Scri vere per il teatro mi
porta a non avere contraddizioni
nelle trame. Di contro, ho più difficoltà
sul narrato. Ho eliminato
quasi tutta la parte de scrittiva,
perché superflua: il romanzo
vive su dialoghi teatrali, spesso
surreali, ma che risultano credibili
e danno senso al racconto».
Quindi non parli di te nel libro...
«Sì e no. Perché le emozioni sono
le mie. Il mio modo di scrivere
consiste nel prendere le sensazioni
da me vissute o anche solo
immaginate e inserirle in ogni
personag-
Dopo
la pubblicazione del
suo primo romanzo, Rulfo
ha già pronto un nuovo lavoro
di narrativa da dare alle stampe.
«Si intitolerà “Diari di un
romantico pervertito”, spiega
l’autore, «ed è piuttosto
autobiografico».
gio».
Quando hai “disegnato nella
tua testa l’idea del libro”?
«Il romanzo è stato pensato e
scritto tempo fa, ma la parte principale,
che mi ha permesso di fare
da collante tra una serie di spun -
ti, è più recente. Di solito scrivo
di getto, senza avere la più pallida
idea di dove andrò a finire».
A differenza di gran parte degli
aspiranti sc rittori, non è pub -
blicare un li bro il sogno della
tua vita. O sbaglio?
«È così: il sogno finito del mio
essere è scrivere. Pubblicare un
libro e scrivere sono due cose
diverse. Questa consapevolezza
fa anche la tua forza. È chiaro,
però, che per scrivere ti devi
imporre, e io mi sono sempre
fatto questa domanda: “Perché
agli altri do vrebbe interessare
quello che ho da dire? Cosa posso
fare per riuscirci?”. Come mi
disse una volta mio padre, e ri -
tengo valga in ogni campo,
“Bisogna non esagerare e farsi
desiderare”. L’edi toria ti può dare
questo, nel senso che ti fa molto
desiderare e si fa molto desiderare.
Quando mi chiedono cosa faccio
nella vita, per me è molto difficile
dire “scrittore”, perché sei
scrittore quando scrivi o durante
un’intervista, ma nel resto della
vita sei tendenzialmente altro».
Anche Beppe Fenoglio è stato
“tendenzialmente altro” per
gran parte della sua vita...
«Appunto: chissà quanti hanno
vissuto questo status intermedio
prima di entrare tra gli “eletti” e
quanti non ci sono entrati proprio,
pur avendo il talento. Io
spero di poter vivere di questo: la
scrittura è l’unica cosa su cui mi
sono sempre sentito forte nella
mia vita. Ma so molto bene che
questa consapevolezza, da sola,
non basta».

A CASA CAVASSA
BATTE IL CUORE
DEI SALUZZESI
Il Museo civico, articolato nella sezione
più propriamente espositiva e in quella
didattica, sforna un’iniziativa dietro l’altra
Paola Gallo
Nella foto qui sotto: Nadia
Chiari e Daniela Grande,
alle quali “IDEA”
ha chiesto di spiegare
le proposte e la vita
quotidiana di quel gioiello
che è “Casa Cavassa”.
Dal 29 maggio al 5 giugno
alla Castiglia saranno
esposti i lavori delle dieci
classi partecipanti
al progetto sui 150 anni
dell’unità d’Italia varato
in collaborazione
con Savigliano.
Per il 31 maggio, inoltre,
a Saluzzo è in programma
la Giornata dell’arte
Il museo civico “Casa Ca -
vassa” di Saluzzo non è
solo uno scrigno di bellezze
architettoniche e artistiche,
cuore del centro storico
con il convento di San Giovanni,
la torre civica e la Castiglia, ma è
anche un centro culturale vivo e
giovane, grazie alle iniziative
indette dal personale addetto, in
stretta collaborazione con il Co -
mune e con le scuole.
A occuparsi di “Casa Cavassa”
(sezione museale e sezione didattica)
è un gruppo che fa capo a en -
ti diversi: Daniela Grande, dipendente
comunale, addetta al mu -
seo e animatore socioculturale, e
sei operatori museali della “Pier -
re ci Codess coop. cultura” di To -
rino, dei quali uno a tempo
pieno, Nadia Chiari.
«Oltre a noi», di -
ce Da nie la
Gran de, «ci
av va liamo
dell’aiuto
dei ragaz-
72 á 26 maggio 2011 á la cultura che fa crescere una collettività
zi del servizio civile che quest’anno
so no due e rimarranno
fino a dicembre, mentre ad aprile
sono arrivati due volontari del
progetto “Li bera età” ideato dal
Co mune per coinvolgere il più
possibile gli ul tracinquan tacin -
quen ni nella vi ta della città. In
dieci anni si è creato un gruppo
unito, il che è un va lore aggiunto
per la vita del museo. Lavoriamo
in team, collaborando ciascuno
nel proprio ruolo».
“Casa Cavassa” è uno degli edifici
simbolo del Rinascimento lo -
ca le, dimora di una nobile famiglia
originaria di Carmagno la in
ascesa alla corte dei Mar chesi di
Saluzzo nel secolo XV. Acqui sta -
ta nel 1883 da Ema nue le Tappa -
relli D’Azeglio, diplomatico, cultore
e collezionista d’arte, è stata
donata, nel 1888, per lascito te -
stamentario, al Comu ne.
La “sala de Foix”, al piano terra, è
il fulcro del museo: nel fregio so -
no raffigurati gli stemmi delle
famiglie riconosciute nobili dal
marchese Ludovico I nel 1460.
Entro gli stalli del coro in
no ce, provenienti dalla
cap pella del castello di
Re vello, è collocata la
pala della Madonna del -
la Misericordia, eseguita
da Hans Cle mer tra il
1499 e il 1500.
Daniela Grande prosegue:
«Una serie di inter-
venti hanno migliorato e riordinato
l’allestimento delle sale, at -
tenendosi il più possibile alle
direttive del lascito di Tapparelli.
Ma, soprattutto, abbiamo curato
il rifacimento degli apparati di -
dattici, delle didascalie, ora in italiano,
inglese e tedesco, ma an -
che pensando all’accessibilità de -
gli ipovedenti e non vedenti, grazie
al progetto finanziato dalla
Regione “Un museo + cinque
sen si = infinite esperienze”, realizzato
in collaborazione con l’associazione
“Tactile” di Torino.
Entro l’anno prevediamo di e -
sten dere il progetto ai sordi, con
schede realizzate in collaborazione
con l’Istituto sordi di Torino.
Le prime visite di queste persone
confermano la validità del progetto:
tutti ne sono soddisfatti».
La sezione didattica è nata nel
2000 con lo scopo di organizzare
percorsi e iniziative per le
scuole: «Il primo progetto si chiamava
“Chi bussa a Casa Cavas -
sa”», ricorda Nadia Chiari che,
con Daniela Grande, segue la se -
zione. «Poi abbiamo incrementato
il lavoro con percorsi differenziati
per età. Ora ci rivolgiamo a
tutte le scuole, dalla materna alla
media. Con gli insegnanti c’è un
legame molto forte e per venire
incontro alle esigenze del personale
c’è la possibilità di svolgere

Lo
scorso ottobre tutte
le scuole si sono ritrovate
in corso Italia, rivestito con le
riproduzioni dello stivale dipinte
dagli studenti, abbellite dai simboli
della città e del territorio, con
l’accompagnamento degli
allevi del civico Istituto
musicale.
parte del la -
bo ratorio nelle classi
nelle ore di scuola».
«Quest’anno», aggiunge Daniela
Grande, «molte più scuole del
ter ritorio, ma anche del resto
della Granda e della provincia di
Torino, hanno scelto Saluzzo co -
me mèta delle gite».
Il Consiglio comunale dei ragazzi
viene gestito dalla sezione didattica
del museo: «Nel 2005 l’Am -
m inistrazione civica ha scelto»,
spiega Daniela Gran de, «che fossimo
noi a portare avanti il Ccr.
Siamo alla terza le gislatura, e per
ciascuna di esse abbiamo realizzato
un progetto proposto dai ra -
gazzi stessi: la realizzazione della
pista da skateboard nel parco del
“Tapparelli”, u na giornata dedicata
agli animali e, per il 2011, il
campeggio alla Pastiglia organizzato
il 21 e 22 maggio in collaborazione
con il Grup po scout di
Sa luz zo. Oltre a questi progetti
ab biamo portato avanti attività
più educative rivolte alle scuole,
dai diritti dei bambini alla realizzazione
con i ragazzi del video
sul bullismo e il
“murales” sullo
stesso tema nei
giardini della “Ro -
sa bianca”, vicino
alla scuola media.
Per i 150 anni dell’unità
d’Italia abbiamo varato
un progetto, in collaborazione
con il Comune di Sav igliano,
dedicato a Pellico: il laboratorio
ha avuto molto successo (vi han -
no aderito dieci classi). I lavori
saranno esposti alla Castiglia dal
29 maggio al 5 giugno».
Il museo organizza inoltre, per il
31 maggio, la Giornata dell’arte:
«Prima era organizzata da un
gruppo di insegnanti che hanno
deciso di collaborare con noi.
Tut to il centro storico, la Ca sti -
glia, “Casa Cavassa”, l’antico pa -
lazzo comunale, l’Istituto d’arte,
si animeranno di colori e opere
dal tema “La forma e il suo tem -
po”. L’iniziativa chiuderà gli e -
venti dedicati ai 150 dell’unificazione
avviati a ottobre con la bellissima
festa in corso Italia».

A MONFORTE
C’È UN... MILIONE
DI MERAVIGLIE
Fino al 29 maggio il paese di Langa
sarà “Il villaggio di Marco Polo”, con
gli eventi dedicati al celebre viaggiatore
­n 29 MAGGIO
DOGLIANI E LA CILIEGIA
Domenica si svolgerà a
Dogliani la tredicesima
antica Fiera della
ciliegia (foto sopra).
A Castello si
terrà la fiera artigianale
“Manufatti d’autore”,
tra tradizioni e specialità
gastronomiche. “Il cortile
goloso” consisterà in un
laboratorio sul formaggio
e il ristorante “Il verso
del ghiottone” presenterà
“Ciliegia e tradizione”.
Borgo ospiterà la fiera
commerciale destinata
all’ambulantato e l’ala di
piazza Confraternita sarà
riservata ai produttori
agricoli. In piazzetta
Cesare Battisti sarà
allestito l’“angolo dei
sapori locali”. Alle 16
altre degustazioni e il
concerto dei “Dos Brizio”.
Sarà dato spazio alla
cultura con le mostre sui
paesaggi di Langa. Info
allo 0173-70210.
Chi, sentendo parlare
di Marco Polo, il
celebre mercante
ve neziano che nel
XIII secolo giunse in Cina, e leggendo
il suo diario “Il mi lio ne”,
non è rimasto affascinato dalla
magia dell’antico Oriente?
Per riviverla fino a domenica 29
maggio il centro storico di Mon -
forte d’Alba si trasforma in un
grande palcoscenico, rivolto in
particolare ai bambini, con la
manifestazione “Il villaggio di
Marco Polo”. Iniziata lunedì 23
maggio, essa si compone di oltre
quaranta iniziative a ingresso
libero che coinvolgeranno più
di 1.500 alunni delle scuole elementari
di Piemonte e Liguria,
ma anche gli adulti. L’iniziativa
74 á 26 maggio 2011 á da non perdere
­n 28 E 29 MAGGIO
BUSCA PROFUMA DI PROVENZA
A Busca sabato, dalle 14
alle 19 (con inaugurazione
alle 11), e domenica dalle
9,30 alle 19 castello e
parco del Roccolo saranno
teatro di “Flora-Profumi
provenzali negli orti
e giardini piemontesi”,
mostra-mercato florovivaistica
che prevede l’esposizione
e la vendita di fiori, piante,
profumi e derivati da essenze
vegetali, arredi da giardino,
presentati da vivaisti e
produttori italiani e francesi.
Ci saranno eventi collaterali
e visite guidate, con servizio
navetta gratuito dal centro di
Busca. Info: 0175-230959.
è della fondazione “Bottari Lattes” e dall’associazione “Premio Bottari
Lattes Grinzane”, presieduta da Adolfo Ivaldi, ideatore e coordinatore.
Oltre ottanta sono le gigantografie artistiche, firmate da Cristina Là -
strego, raffiguranti i viaggi di Marco Polo. A esse si affianca la mostra
“Cri stina Làstrego Testa: la gioia della creazione e il viaggio di Marco
Polo”, inaugurata sabato alle 18 in fondazione. Dalle 9,30 e la domenica
alle 14, all’ingresso del “Villaggio di Marco Polo” (in via Cir con -
vallazione), due attori in vesti duecentesche accoglieranno i visitatori.
Laboratori di animazione per i bimbi dedicati a pittura, canto, recitazione
e danza si svolgeranno all’auditorium “Horszowski” e in fondazione.
Giovedì e venerdì alle 15,30 e sabato e domenica alle 15 nell’auditorium
si terrà lo spettacolo “Una storia di viaggio”. I piccoli
saranno protagonisti dei mini-atelier “Marco Polo e la Cina con gli
occhi dei bambini”, in programma fino a venerdì alle 10,30 e sabato e
n 29 MAGGIO
“FESTA DEL CIN” A ORMEA
Domenica, per tutto il giorno,
avrà luogo “Ormea città
verde-Festa del cin”,
nel centro storico del paese
della Valle Tanaro, per
scoprirne il borgo medievale
attraverso una fiera
dedicata a natura
e gastronomia. Sarà possibile
visitare il Museo etnografico
dell’alta Valle Tanaro
e la Scuola forestale.
Nel pomeriggio si degusterà
il “cin”, tipico ripieno
ormeasco a base di patate
ed erbette di montagna.
Per avere più informazioni:
tel. 0174-392157 oppure
0174-391101.
In alto: Adolfo Ivaldi, ideatore
e coordinatore dell’evento
organizzato dall’associazione
“Premio Bottari Lattes Grinzane”
(da lui presieduta) e dalla
fondazione “Bottari Lattes” con
il sostegno di Regione, Compagnia
di San Paolo, fondazione “Crc”
e Comune di Monforte e la
collaborazione delle associazioni
“Mus-E” di Torino e Savona
e “Burattinarte” di La Morra,
“Studio di animazione Làstrego
& Testa” di Torino, fondazione
“Teatro ragazzi e giovani” di
Torino e “Tiziana Redavid Ateliers”

COMINCIA IL TEMPO DELLE FRAGOLE
Sommariva Perno festeggia il frutto primaverile
con la tradizionale sagra che finirà il 7 giugno
Da venerdì 27 maggio a martedì 7 giugno Sommariva
Perno propone la Sagra della fragola numero 75. Eccone
gli ap pun tamenti principali. Venerdì, alle 21,15, in piazza
Mont frin si terrà “La vita paga il sabato-Breve e seria
vita di Beppe Fenoglio”, a cura dello scrittore Davide
Lon go. Sabato, alle 20, il padiglione in piazza Europa o -
spiterà “Cena a corte”, con “menu” tipico a base di fragole
(prenotazioni: tel. 339-1527445), animata dagli
“Hi storica subalpina”. Domenica, oltre a visite guidate e
camminate, tra le 10 e le 16 si svolgerà il mercato di fragole
e ti pi cità; alle 16,30 in piazza Europa sarà la volta
della “gran fragolata” con la Banda musicale del Roero.
Alle 21 nel padiglione in piazza Europa il comico En zino
Cortese (foto sotto, a sinistra) divertirà i presenti. Mer -
co ledì, alle 21,30 nello stesso luogo si terrà il concerto
del coro “George’s planets”. Gio vedì, alle 9, il Centro
sportivo del Roero sarà sede del “Triathlon del Roe ro”. Il
programma è su www.comune.sommarivaperno.cn.it.
­n DAL 27 AL 29 MAGGIO
VILLAR FESTEGGIA I “CICIU”
Da venerdì a domenica si
terrà a Villar San Costanzo
la prima edizione di
“Ciciufestival”. Sono previste
visite guidate alla riserva dei
ciciu, alla cappella di San
Giorgio e alla cripta
dell’abbazia, alla chiesa
di San Costanzo al monte,
nonché giochi e animazioni
per bimbi, mercatini, musica,
esibizioni di parapendio
e archeologia sperimentale.
Info allo 0171-902087.
n 1 O GIUGNO
AI CARAIBI CON SERGIO DJ!
I lettori di “IDEA” sanno che,
dicendo Sergio dj (alias
Sergio Gallo di Cherasco,
foto sotto), si parla sempre
delle migliori e più aggiornate
proposte per le calde danze
caraibiche. Ebbene, mercoledì
l’infaticabile Sergio dj
inaugurerà le serate dedicate
al latinoamericano nello
splendido spazio di cascina
“Palazzo rosso” di Pocapaglia.
Poi l’appuntamento sarà ogni
mercoledì, per tutta l’estate.
domenica alle 14,30 sulla terrazza della fondazione, per creare mondi
fantastici con materiali di recupero.
Fino a venerdì, al mattino e al pomeriggio, nella piazzetta della fondazione
e alla galleria “Ars mundi”, saranno proposti gli spettacoli di mu -
sica, danza e contorsionismo “Le meraviglie del Catai”. Elementi simili
torneranno nel concerto-spettacolo “Zund”, fissato per sabato e domenica
alle 17 all’“Horszowski”. Fino a venerdì, alle 11,30 e alle 15,
presso l’osteria “La salita” e sabato e domenica, alle 16, alla fondazione
avrà luogo lo spettacolo di ombre cinesi e musica “Urashimataro-Il
pescatore della compagnia Lalumada”. La stessa osteria allestirà venerdì,
alle 20, una serata dedicata al cibo orientale. Info: 0173-789282.

­n 26 MAGGIO
FARINETTI A FOSSANO
Giovedì, alle 18, nella sala
del Consiglio, presso
il municipio di Fossano,
Gianni Farinetti (foto
a destra) presenterà il suo
nuovo libro, “Regina di
cuori-La donna che Vittorio
Emanuele amò tutta la vita”.
Si tratta di un inedito
e curioso intreccio di storia
politica e di vicende private
relative al “padre della
patria” e la sua amata
Rosina. Interverrà Isabella
Garavagno. Le letture
saranno a cura di Natascia
Chiarlo. L’evento è proposto
dal “Circolo dei lettori” di
Torino, con il sostegno della
Regione.
Sabato
4 giugno alle 21,45,
a Pe veragno, presso il
Cortile Ambrosino (o, in caso di
maltempo, nella Con fra ternita), si
terrà lo spettacolo “Tre farse
italiane” della Com pa gnia
degli incoscienti del l’itis
“A me deo A vo gadro” di
Torino.
n 27 MAGGIO
CONCERTO A CHERASCO
Venerdì, alle 21, la chiesa
di San Martino di Cherasco
ospiterà il concerto
d’organo con i maestri
Sino alla fine dell’anno
la Compagnia del Birùn
festeggerà i quattro lustri
di attivismo culturale
con “Assaggi 2011”, tra
rappresentazioni, musica,
danza, incontri e tanto altro
Nella pagina accanto: alcune immagini delle iniziative
della Compagnia del Birùn di Peveragno che, da aprile
a dicembre, organizza una serie di eventi inseriti
nella rassegna “Assaggi 2011”: per il 2 e il 3 giugno sono in
calendario gli spettacoli “Pazza storia al museo” e “Nost vant”
76 á 26 maggio 2011 á da non perdere
Volodymyr e Viktoriya
Koshuba (padre e figlia)
da Kiev. L’evento sarà
il primo di una lunga serie
volta a far risaltare
il restaurato organo “Pierino
Regis”, costruito nel 1943.
n 27 E 29 MAGGIO
IMPEGNO SOCIALE A SALUZZO
Venerdì e domenica,
alle 21 e alle 22, a “Casa
Cavassa” di Saluzzo andrà
in scena lo spettacolo
“C’era un volto”, nella
preparazione del quale
alcuni studenti del liceo
saluzzese “Soleri”
hanno lavorato a fianco
di un gruppo di utenti
del centro diurno
“Le nuvole” di Saluzzo.
Prenotazioni: 0175-41455.
n 28 MAGGIO
MARCO & MAURO A BRA
Sabato si concluderà
alla grande la rassegna
di teatro dialettale “Na
farabòla”, organizzata
sotto la Zizzola: sul palco
del “Politeama”,
alle 21, saliranno Marco
& Mauro (foto nella pagina
accanto, in alto),
i cabarettisti punto di forza
di Telecupole Piemonte,
che porteranno
in scena lo spettacolo
di varietà “Entreneuse-Tra
di noi”. I biglietti, del costo
di10 euro, sono disponibili
al botteghino del teatro
il venerdì dalle 17 alle 20
e il sabato dalle 10 alle
12, nonché il 28 dalle 20.
Info allo 0172-430185.
Teatro e meditazioni
per Peveragno
Nel 1602 veniva decapitato Charles de Gontaut, duca di
Biron. Amico del re di Francia Enrico IV, fu condannato,
forse ingiustamente, per tradimento nei confronti del so -
vrano, ma, piuttosto di dichiararsi colpevole, rifiutò la
grazia che questi era disposto a concedergli.
La sua dignità e il suo orgoglio hanno destato l’ammirazione degli abitanti
di Peveragno che l’hanno eletto maschera rappresentativa del
proprio paese e nel 1991 hanno costituito un’associazione culturale e
teatrale a lui intitolata (il ritratto dell’aristocratico francese figura nel
logo del sodalizio), nata per allestire il “Birùn”, antica canzone sceneggiata
della tradizione peveragnese che narra le vicende del Duca: la
Compagnia del Birùn intende ricercare, recuperare, incrementare e
promuovere il patrimonio della lingua, della cultura, del territorio e
delle tradizioni locali soprattutto attraverso il teatro.
La stagione di appuntamenti organizzati dal sodalizio, denominata
“Assaggi 2011”, è lunga e ricca: fino a dicembre si susseguiranno avvenimenti
dedicati al teatro, alla musica, alla danza, incontri ed e ven ti
speciali per festeggiare il primo ventennio di vita del sodalizio.
Il prossimo si terrà giovedì 2 giugno alle 21,45, in occasione della
Festa della Repubblica, presso il Cortile Ambrosino, a Peveragno o, in
caso di maltempo, nella Confraternita: si tratta dello spettacolo teatrale
“Pazza storia al mu seo”, nato in collaborazione con il Museo del
Risorgimento di Torino che, su indicazione degli attori, ha selezionato
le immagini dei quadri, in mostra durante la serata (l’obiettivo è sensi-

­n 28 MAGGIO
PARKEGGIAMO AD ALBA
Sabato, nel parco
“Riccardo Sobrino” di Alba,
si svolgerà “Parkeggiamo
4”, la festa della Scuola di
circo della città organizzata
dall’associazione culturale
“Apriti circo”. Dalle 10
alle 12,30 si svolgeranno
laboratori di giocoleria,
equilibrismo e funambolismo;
dalle 14,30 alle 15,15
sarà protagonista la musica
folk popolare con ”Gli
incantastorie”. Seguiranno
un grande gioco a tema
circense e gli spettacoli
“Sirqus” (di e con
Alessandro Gimelli) e
“Scuoladicirco” (a cura
degli allievi della Scuola
di circo albese). I maghi
Roger e Ivan avranno
sorprese per tutti (ingresso
libero; è previsto il servizio
bar). Info: 349-3651609.
n 29 MAGGIO
RADUNO DI TRATTORI A BUSCA
Domenica, nell’area verde
di frazione Attissano, a
Busca, si terrà il quarto
raduno di trattori d’epoca,
dedicato ai mezzi agricoli
con oltre trent’anni di età,
ma anche a quelli di nuova
generazione. Il ritrovo sarà
bilizzare il pubblico sulla storia e
sull’arte). Lo spettacolo, a ingresso
libero, è ispirato al libro “Attenti al
cane” di Guido Quarzo e Sebastiano
Ruiz Mignone: il pubblico si troverà
catapultato in mezzo a cavalli, cannoni
e risate e capirà che la storia
non è noiosa, né lontana.
Venerdì 3 giugno, stesso posto e
stessa ora per un altro saggio/spettacolo:
“Nost vant” (“nostro vanto”
oppure “nostro vento”) che, nel gio -
co di parole contenuto nel titolo,
rivendica l’orgoglio di portare avanti,
anche controvento, un’attività
teatrale fatta di opere artistiche che
hanno valorizzato tradizioni, cultura
e talenti di un territorio caratterizzato
da una parlata di ceppo d’oc
e ne costituiscono una promozione
originale e privilegiata. In questo
caso “Dalonh e belesì” (“lontano e
qui”), i bozzetti poetici in dialetto
peveragnese di Tommaso Cavallo è,
con altri brani in lingua italiana, il
testo di riferimento dello spettacolo,
integrato da musica e danza, con
la partecipazione degli iscritti ai
corsi organizzati dall’associazione.
L’ingresso sarà libero.
Per info inviare un’e-mail a: informazioni@compagniadelbirun.it.
alle 9. Alle 12,30 sarà
impartita la benedizione ai
mezzi, seguita alle 13 dal
pranzo che si svolgerà sotto
il padiglione (prenotazioni
entro il 27, costo: 20 euro).
Alle 15 saranno premiati
il trattore più vecchio e
quello più nuovo e avranno
luogo intrattenimenti vari per
i partecipanti. Prenotazioni
e info: tel. 349-8944656.
n 31 MAGGIO
FREDO VALLA A CUNEO
Martedì, alle 21, il cinema
“Monviso” di Cuneo
ospiterà la conferenza
di Annibale Salsa sui
150 anni della prima salita
al Monviso. Seguirà
la proiezione di “Sono
gli uomini che rendono
le terre care e vive”,
documentario di Fredo
Valla (foto sopra, a sinistra).
Info allo 0171-444666.
n 1 O GIUGNO
IL “LOVE PARTY” A PIOBESI
Mercoledì la tenuta
“Carretta” di Piobesi d’Alba
sarà la splendida cornice
del “Love-Una notte in
rosa”. Si inizierà alle 21
con la cena sotto le stelle
al ristorante della tenuta,
su prenotazione (costo: 25
euro, vini inclusi), per
proseguire, alle 22,30, con
il concerto dei “Soundrise”,
all’insegna della musica
anni ’70, ’80 e ’90.
Alle 23 comincerà il “Love
exclusive party (djset: Fabry,
voice: Pietro Civera).
Info: tel. 345-4222456.
n DAL 1 O AL 5 GIUGNO
FILM SOTTO LE TORRI
Da mercoledì a domenica
Alba ospiterà l’“International
film festival”. L’inaugurazione
si terrà il 1° giugno
nell’arena estiva del Sociale
con una serata in omaggio
ai 150 anni dell’Italia.
Oltre alle tante proiezioni, è
in programma, venerdì alle
21, un incontro con Pippo
Baudo nell’auditorium della
fondazione “Ferrero”. Info:
www.albafilmfestival.com.
MOTO PIMPANTI
A Corneliano il 29 maggio la “Seconda regolarità
del Roero” indetta dal Motoclub 100 torri di Alba
Domenica a Corneliano d’Alba si svolgerà la
“Seconda regolarità del Roero”, prova valida
per il trofeo nazionale di regolarità d’epoca
2011 e il trofeo “Testori”, organizzata dal Moto -
club 100 torri di Alba con il Comune (nella foto
sopra, un’immagine concessa dal club). Sono
previsti oltre 280 partenti provenienti da tutta
Italia. Alle 9 scatterà il primo concorrente per la
“pro va d’accelerazione” sulla piazza del paese.
Il percorso, di 45 chilometri, si e stenderà nei
boschi di Monteu e Santo Ste fano Roero per
arrivare nella pista della “Sito group” a Mon ti -
cello d’Alba, per la prova cross test. Terminerà
il giro la seconda prova in linea a Corneliano.
26 maggio 2011 Ü 77

­n 1 O GIUGNO
FRANCO NERI A MONTICELLO
Mercoledì Monticello
d’Alba sarà in festa. Alle
18,30 nel borgo si aprirà
il mercato di prodotti tipici,
agroalimentari e artigianali.
Alle 19, nel punto
enogastronomico allestito
nel cortile dell’oratorio,
si terrà la cena benefica
per tutte le tasche, “griffata”
dallo chef Fulvio Siccardi,
con i prodotti di “Eataly®”,
i vini di “Monteoliveto di
Casà®” e dell’Enoteca
regionale del Roero. Alle
21, in piazza, la banda
“San Domenico Savio” si
esibirà in concerto. Seguirà
lo spettacolo del cabarettista
di “Zelig” Franco Neri (foto
a sinistra), a ingresso libero.
Si proseguirà con musica
e brindisi alla Repubblica e,
alle 22,45, uno spettacolo
pirotecnico. Alle 23,15
saranno protagonisti
la musica e i dj della
“Faceboard foundation”.
Verranno raccolti fondi
per “La collina degli elfi”,
associazione di Craviano
di Govone che si occupa
di bambini malati.
n 2 GIUGNO
LA REPUBBLICA E... LA ZIZZOLA
Giovedì, a Bra, saranno
due i momenti salienti delle
celebrazioni per la Festa
della Repubblica. Alle 12,
di fronte alla caserma della
Compagnia dei Carabinieri,
di viale Costituzione, sarà
intitolato il largo Unità
d’Italia alla presenza delle
massime autorità cittadine.
Mieli e formaggi
a Pratoguglielmo
Domenica 29 maggio la caratteristica
borgata montana sulla strada fra Paesana
e Pian Muné sarà mèta di chi ama le cose buone
Dono della natura e
emblema di dolcezza,
noto per le molteplici
virtù nutritive e addirittura
curative, il miele è amato sin
dall’antichità. Esso ben si sposa con
un alimento che fa gola ai buongustai
di tutto il mondo, campeggiando
sui deschi rustici così come sulle
mense imbandite per i palati più
fini: il formaggio.
È stata dunque molto acuta la Pro
loco di Pratoguglielmo, frazione di
San Lorenzo di Paesana, nell’organizzare
per domenica 29 maggio,
proprio in base a questo squisito
connubio, la manifestazione intitolata
“Maggio, miele, formaggio e...”,
giunta alla terza edizione, che contemplerà
la presenza di espositori e
di venditori selezionati in arrivo da
tutto il Piemonte.
Alle 12,30 avrà inizio il pranzo
convenzionato presso il ristorante
“La locanda di Damawilu”. Sono
gradite le prenotazioni (tel. 0175-
987354 o 347-9420956).
Dalle 14 alle 17 si svolgerà una
gara a petanque alla baraonda
con ricchi premi.
Presso la sede della Pro loco sono
in programma esperienze fantastiche
nel mondo delle api, guidate
dallo “zio Adolfo” e una mo -
stra fotografica sulle attività dei
due anni trascorsi insieme.
Sarà inoltre possibile di rinnovare
la tessera dell’associazione per
l’anno corrente.
È prevista “La giostra degli asinelli”,
nella quale i più piccoli
eseguiranno dei minipercorsi in
groppa ai ciuchini.
Chi volesse esporre o vendere i
propri prodotti od ottenere ulteriori
informazioni può con tattare
il 349-0896610.
78 á 26 maggio 2011 á da non perdere
Alle 21, in piazza Caduti
per la libertà, si esibiranno
in concerto i “Baraban”
(foto sopra), noto gruppo
folk milanese, con canzoni
e note dal Risorgimento ai
giorni nostri. Nel contempo
Roberto Tibaldi, dello studio
braidese “Immaginare”,
proietterà sulla facciata del
palazzo civico immagini
tratte dalla storia patria
e trasporrà sull’edificio gli
articoli della Costituzione.
Info al 0172-430185.
La
manifestazione,
giunta alla terza edizione,
è dedicata all’esposizione e
alla vendita di due prodotti
squisiti che hanno buon rilievo
nell’economia produttiva della
Granda, ma non solo. Sono
previste varie iniziative
per tutti.
n 2 GIUGNO
“POLLENTIA ANTIQUARIA”
PER CHI AMA LE COSE
(E LE ARIE) “D’ANTAN”
Giovedì prossimo,
Festa della Repubblica,
a Pollenzo di Bra, “Pollentia
antiquaria” tornerà
a coinvolgere i collezionisti
delle cose “d’antan”: dalle
8 alle 20, in piazza Vittorio
Emanuele II, via Principe
Amedeo di Savoia
e via Regina Margherita
ci si potrà imbattere
in un’infinità di occasioni
di scambio fra collezionisti,
antiquari e trovarobe. La
manifestazione si svolgerà
con qualsiasi condizione
meteorologica. Il successivo
appuntamento è previsto
per domenica 9 ottobre.

Torino & dintorni
FINO A SETTEMBRE
LA RICCA RASSEGNA
CHE RIPERCORRE
LA STORIA
DEI 150 ANNI
DEL NOSTRO PAESE
ATTRAVERSO I FILM
n EUGENIO FINARDI
AL CIRCOLO DEI LETTORI
Venerdì 27 maggio alle 21,
al Circolo del lettori di via
Bogino 9, presentazione del
libro di Eugenio Finardi (foto)
“Spostare l’orizzonte”, in cui
racconta anche il rapporto
con la figlia, affetta
dalla sindrome di Down.
L’UNIFICAZIONE E IL CINEMA
a cura di Chiara Borio
Il cinema racconta l’unificazione italiana”:
così s’intitola la rassegna cinematografica inaugurata
il 24 maggio a Torino, nelle sale del Museo diffuso della Re -
“Risorgimento-Resistenza.
sistenza, in corso Valdocco 4/A.
Fino a settembre saranno offerte numerose occasioni per ripercorrere la storia
dell’unificazione politica del nostro Paese attraverso i film recenti e d’epoca, le
fiction e le opere romanzate. Si tratta di quasi trenta appuntamenti articolati in
nove sezioni tematiche, ognuna della quali approfondisce una sfumatura diversa
della storia italiana, attraverso le voci dei migliori critici ed esperti dell’arte cinematografica.
Si è iniziato con lo storico del cinema Gianni Rondolino (foto),
“padrino” della rassegna, che ha presentato la sezione “Dalle rivoluzioni giacobine
alle cospirazioni”, composta da film di spicco: il primo, “Allonsànfan” dei fratelli
Taviani, affronta l’organizzazione delle rivolte popolari ed è stato prioiettato
martedì scorso. Il 27 maggio toccherà a “Vanina Vanini” di Roberto Rossellini.
Le successive sezioni saranno dedicate agli anni della Restaurazione, alle sette
cospirative, al Novecento e a quello che viene definito il secondo Risorgimento,
per terminare con le guerre mondiali, la Resistenza e l’importante avvento della
Costituzione. Una parte fondamentale del programma sarà dedicata, nel mese di
luglio, alla figura femminile e al tentativo di costruire un’identità nazionale alla
fine dell’‘800 con capolavori del calibro di “Cuore”, interpretato da Vittorio De
Sica, e “Metello” e “Il mulino del Po”, in cui protagonisti sono il brigantaggio, le
lotte sociali e i problemi legati al lavoro.
Sono tante le storie raccontate dalle cineprese guidate da grandi registi quali
Leandro Castellani, Pietro Nelli, Guido Manuli e tanti altri ancora.
Il programma dettagliato è disponibile sul sito internet www.ancr.to.it.
n LA CITTÀ DELLA MOLE
CONQUISTATA DALL’ARTE
Il 27 maggio parte
“Ouverture 2011”, rassegna
che trasforma la città in un
museo d’arte contemporanea
con vernissage, cocktail artparty,
aperture notturne di
mostre e sinergia tra gallerie
(www.torinoartgalleries.it).
n “VA BIN PARADE” PER
DIVERTIRSI ALLA GRANDE
Sabato 28 maggio tornerà
“Va bin parade”: percorso
per le vie del centro della
città con carri colorati,
travestimenti, musica e tanti
giovani, dalle 16 alle 21.
Un’occasione unica per
sentirci tutti più piemontesi!
n LE NUVOLE PARLANTI IN
PIAZZA MADAMA CRISTINA
Domenica 29 maggio, dalle
10 alle 19, “mostra del
fumetto” in piazza Madama
Cristina: per gli appassionati
è un appuntamento con
pezzi d’antiquariato
e la presenza di alcuni
grandissimi collezionisti.
26 maggio 2011 Ü 79

Parola ai nostri lettori
IL CONSIGLIERE
COMUNALE DI
MAGGIORANZA PIO
GIVERSO NE ESALTA
I VANTAGGI. MA SI
CHIEDE: «SARÀ
CONVENIENTE
PER LE NOSTRE
TASCHE?»
80 á 26 maggio 2011
IL TELERISCALDAMENTO A BRA
scrivete a: claudio.puppione@rivistaidea.it
Mi permetto di sottoporre ai miei concittadini di Bra una riflessione
sulla questione del teleriscaldamento che presto sarà disponibile
nella nostra città. Il teleriscaldamento è incentivato dallo Stato con
un’Iva al 10 per cento sul consumo di metano. Invece l’Iva che, come
privati cittadini, paghiamo in bolletta, ognuno lo può verificare, è al 20 per cento.
Il teleriscaldamento sotto la Zizzola, tanto più se userà anche l’ottimizzazione degli
scarti delle due aziende braidesi coinvolgibili, potrà abbassare il livello di inquinamento
prodotto dalle caldaie dei palazzi con impianto centralizzato.
Eliminando le emissioni delle caldaie dei condomini, si limiterà in modo considerevole
una parte delle emissioni in atmosfera che opprimono la città di Bra.
Il riscaldamento delle abitazioni attraverso l’acqua calda prodotta dalla centrale del
teleriscaldamento risulterà pertanto un’ottima soluzione sotto diversi aspetti, che
non sto qui a elencare. Però, a fronte di questi vantaggi, con l’impianto di teleriscaldamento
il costo che il cittadino dovrà pagare per avere l’alloggio caldo non dovrà
superare l’importo fino a oggi sborsato per il medesimo scopo.
Se mai fosse addebitato, all’inizio della fornitura dell’acqua calda da teleriscaldamento,
un importo superiore, a mio modesto avviso ciò potrebbe essere considerato non
solo una fregatura per il cittadino, ma si potrebbe ipotizzare anche una specie di ruberia
nei suoi confronti: infatti, se un braidese paga 100 senza teleriscaldamento, do -
mani dovrebbe versare almeno un 10% in meno, considerato il regime fiscale a cui ho
accennato prima. E ciò dovrebbe valere non solo per i primi tre anni, ma sempre.
Con il teleriscaldamento la tariffa dell’acqua calda dev’essere inferiore del 10% o al -
meno uguale a quella odierna.
Con questo tipo di servizio siamo di fronte alla classica regola del mercato che prevede
la domanda/offerta di un prodotto oppure un servizio; sarà il cittadino, l’utilizzatore
finale, a verificare se per lui sarà conveniente o no allacciarsi alla nuova rete.
Pertanto, secondo me, la tariffa della fornitura dell’acqua calda a coloro che si allacceranno
al teleriscaldamento dovrà essere uguale (o minore) a quella che, in genere,
un utente braidese paga al momento per riscaldare il proprio alloggio.
Pio Giverso (consigliere comunale e consigliere provinciale
del Partito democratico, Bra)
ELEZIONI AMMINISTRATIVE: IL PDL SI... CONSOLA IN GRANDA
L
’esito delle elezioni comunali del 15 e del 16 maggio nei centri della provincia di Cuneo ha premiato
gli amministratori di centrodestra che, nella stragrande maggioranza dei casi, si confermano
oppure si affermano alla guida delle realtà locali: è una constatazione oggettiva che va al di là del fatto
che a competere fossero liste civiche senza simboli di partito. È un risultato che dimostra come l’azione
svolta giorno per giorno sul territorio si traduca in un massiccio consenso elettorale.
Un augurio di buon lavoro vada a tutti i neoamministratori che svolgeranno il preziosissimo ruolo in un
territorio caratterizzato da una grande collaborazione istituzionale e da un forte gioco di squadra.
Enrico Costa (coordinatore provinciale
del Popolo della libertà, Mondovì)-Foto

n «ANCHE OGGI, ORA
E SEMPRE RESISTENZA!»
Vorrei intervenire nel
dibattito generato dalle
infelici dichiarazioni della
presidente della Provincia,
Gianna Gancia sulla
Resistenza. La Resistenza,
come tutti i moti popolari
di ribellione all’oppressore,
di qualunque colore sia,
ha rappresentato il riscatto
del Paese dalla dittatura.
L’analisi dovrebbe essere
molto più approfondita,
perché nella guerra
partigiana furono impegnati
gli uomini, con tutti i loro
limiti e le loro debolezze.
Negli ultimi anni
c’è stato un revisionismo
storico del movimento
resistenziale, del quale
sono stati messi
in evidenza i limiti, ma
non discutendone il valore
assoluto che ha contribuito
a ridare all’Italia la dignità
persa durante il periodo
fascista. Sono lieto che la
presidente Gancia abbia
raccolto la testimonianza
della nonna che, come
tutti i nostri anziani,
rappresenta una memoria
storica da preservare.
Ma la Resistenza non
si può archiviare con
quell’altro revisionismo,
messo in atto da chi oggi
detiene il potere in Italia
e vuole riscrivere la storia
piegandola ai propri
interessi e vuole riscrivere
la Costituzione, promulgare
nuove leggi, non a caso
definite “ad personam”
e, non ultimo, denigrare
la Resistenza, mettendone
in evidenza non già il ruolo
complessivo, ma il
comportamento di uomini
che, in quanto tali, hanno
sbagliato. A dover essere
messa sotto accusa è
l’indole degli uomini e non
l’appartenenza
a un movimento che è stato
rappresentato da tante
persone di grandissima
dignità morale ed altissimi
ideali. La provincia di
Cuneo è sensibile a ciò
che significa la Resistenza,
che sulle nostre montagne
è nata, perché ha
rappresentato il risveglio
della coscienza di un
popolo a lungo oppresso.
A tanti anni di distanza dal
periodo bellico oggi c’è
la serenità sufficiente per
giudicare ciò che si verificò
a quei tempi, basti pensare
ai libri scritti da Gianpaolo
Pansa, autore di sinistra,
in cui si spiega quanto
accadde nell’immediato
dopoguerra e quella sorta
di regolamento di conti
che ci fu. Ritengo, quindi,
che nessuno voglia tacere
gli aspetti negativi che
la guerra porta con sé,
compresi quelli messi
in evidenza da chi ha
combattuto l’oppressore.
Vero è che in Italia viviamo
un clima avvelenato, per
cui abbiamo una continua
contrapposizione
ideologica che trascende
gli episodi e veste di gloria
o di disapprovazione
anche gli avvenimenti
legati alla Resistenza, a
seconda del punto di vista.
Nel nostro Paese oggi si
vogliono far nascere miti
come quello della Padania,
immaginaria icona
leghista, o trasformare in
protofederalisti personaggi
come Cavour o, ancor più
pericolosamente, ridurre
l’importanza di un
movimento come quello
della Resistenza per la è
necessario portare rispetto,
poiché è da lì che
derivano i valori che
ispirarono i padri
costituenti nella stesura
di quella Costituzione
che rappresenta il collante
della nazione. Il rispetto
per la Resistenza lo
esigono coloro i quali sono
morti per darci l’Italia
di oggi e che non hanno
esitato un istante
a sacrificarle proprie vite
senza sapere che un
giorno, i valori per cui si
sono immolati sarebbero
stati denigrati e messi
in discussione.
Tullio Ponso
(consigliere regionale
dell’Italia
del valori,
Cervasca)

Le 4 stagioni nella dispensa
Tutti i segreti
degli asparagi
spiegati dallo
chef stellato
Damiano Nigro
del ristorante Villa d’Amelia
SCHEDA TECNICA
Varietà Verde: tra gli asparagi verdi c’è anche
l’asparago selvatico o erba asparagina.
In Piemonte è famoso l’asparago verde
di Santena.
Bianco: non vede la luce del sole durante
la crescita e non fa la fotosintesi. Famosi
gli asparagi bianchi di Bassano del Grappa.
Viola: coltivato insabbiato come il bianco,
però durante il periodo di maturazione
fuoriesce ricevendo così la luce del sole e
avviando la fotosintesi. Come risultato di
questo processo il frutto prende un colore
viola. Tipici della Liguria, specialmente
quelli di Albenga.
TRA I FORNELLI
Parliamo dell’asparago verde nostrano. Ottimo se
preparato nelle maniere più semplici (al vapore con
burro fuso e Parmigiano o servito con la salsa tartara),
però è anche piacevolissimo nelle frittate o come
condimento di primi quali risotto e pasta fresca
all’uovo. Si abbina perfettamente con la carne rossa
e il pesce; un piatto memorabile è sicuramente
l’asparago con gamberi e tartufo nero.
Abbinamento: gli asparagi sono molto difficili
da proporre accompagnati da un vino, però si
“sposano” perfettamente con una Favorita, Arneis
locale oppure un Sauvignon blanc, premesso che
siano giovani e non abbiano subito alcun passaggio
in legno. Rigorosamente da servire freddissimi.
82 á 26 maggio 2011 á in cucina
QUANDO ACQUISTARLI
Periodo di coltivazione: da metà marzo a fine
maggio. Verdura tipicamente primaverile.
Come scegliere un asparago fresco: punta chiusa,
gambo croccante, colore brillante, non moscio.
Conservazione: dopo l’acquisto o la raccolta, prima
di cucinarlo mantenere il gambo in umido sia
in un contenitore con acqua sia con i gambi avvolti
in un canovaccio umido. Una volta raccolti,
si devono consumare entro quattro giorni.
Si possono congelare?: Sì, sia crudi che cotti.
Cottura: acqua bollente salata; vapore; saltati
in padella; al forno.
STORIA E CURIOSITÀ
Della stessa famiglia dell’aglio e della cipolla, l’asparago
condivide con essi anche alcune proprietà positive (grazie
in particolare all’effetto diuretico, è un coadiuvante contro
gotta, calcoli renali, reumatismi e idropisia). In particolare
ha un ruolo attivo nella diminuzione di casi di eczema.
Storicamente fu coltivato e utilizzato nel Mediterraneo
dagli egizi e in Asia minore 2000 anni fa, così come in
Spagna. I romani già dal 200 a.C. avevano manuali in cui
minuziosamente ne esponevano la coltivazione. Agli
imperatori romani gli asparagi piacevano così tanto che
pare abbiano fatto navi apposite per andarli a raccogliere,
denominate appunto “asparagus”.
Dal XV secolo è iniziata la coltivazione in Francia, per poi,
nel XVI secolo giungere all’apice della popolarità anche in
Inghilterra. Solo in seguito fu introdotto in nord America.
✃