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Trattato professionale - Estro-Verso

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PIONIERI MODERNI DELLA RICERCA<br />

Dopo le scoperte di Chopia e Gosh, i quali identificarono nel 1938 i<br />

principali componenti attivi dell’Aloe: aloina, aloe-emodine, l’acido<br />

crisofanico ed altri elementi in traccia, furono gli studi condotti<br />

sotto le direttive di Ivan E. Danhof, professore di fisiologia all’università<br />

del Texas e capo del Laboratorio di Ricerca del Nord-Texas<br />

che contribuirono ad una rivalutazione dell’uso dell’Aloe in medicina.<br />

Egli dimostrò che l’applicazione del gel sulla pelle accelerava<br />

da 6 ad 8 volte la riproduzione dei fibroblasti umani, in rapporto<br />

al normale ritmo di riproduzione cellulare. Fu invece il medico<br />

giapponese Fujita ad attribuire alla bradachinasi, il potere antidolorifico<br />

e cicatrizzante dell’Aloe, in precedenza attribuito alla presenza<br />

dell’acido salicilico. Nel 1985 il dott. Bill McAnalley isolava<br />

un polisaccaride che denominò Carrisyn (Carrisina). Alla stessa<br />

conclusione pervennero alcuni ricercatori canadesi, denominando<br />

Acemannan (Acemannano) una molecola attiva con proprietà<br />

antivirali. Si giunse alla conclusione che tale sostanza rinforzasse<br />

il sistema immunitario nei pazienti malati di AIDS, limitando la<br />

progressione del virus H.I.V. Il dott. Reg McDaniel aggiunse che,<br />

contrariamente a quanto accadeva somministrando a tali pazienti<br />

altre sostanze, come ad esempio l’AZT, la Carrisyn non aveva nessun<br />

effetto secondario. L’Aloe si è dimostrata benefica in pazienti<br />

con diabete del tipo II, stimolando la sintesi e liberando insulina. I<br />

pazienti presi in esame in uno studio, manifestarono una riduzione<br />

dei livelli medi di glucosio da 273 a 151 mg/dl.. Attivando gli<br />

enzimi del pancreas, l’aloe aiuta a riequilibrare il tasso di zucchero<br />

nelle persone che soffrono di ipoglicemia e di diabete. L’Istituto<br />

Tumori di Torino ha riconosciuto recentemente nell’Aloe la presenza<br />

dell’Alocrina (N.d.a. Acemannano), sostanza con effetto inibente<br />

sulle cellule tumorali e stimolante dell’attività immunitaria<br />

e di sostanze ipoglicemiche, vale a dire capaci di abbassare il tasso<br />

di zuccheri nel sangue.<br />

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