5CS documento CdC - Iris Versari
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(dalla “Dichiarazione sulla produzione e sull’ uso scientifico e terapeutico delle cellule staminali embrionali umane della<br />
Pontificia accademia per la vita – Vaticano - Roma)<br />
3) Staminali nel liquido amniotico<br />
Cari Italians, il cuscino, le lenzuola dove dormo ormai lo sanno tutti che sono piene di mie cellule, del mio Dna. Tutti i<br />
telefilm polizieschi hanno ampiamente dimostrato come sia facile disseminare tracce genetiche intorno a noi. Certo si<br />
conosceva anche che il liquido che avvolge il feto è ricco di cellule fetali. Infatti estraendo una piccola quantità di questo<br />
liquido è possibile fare analisi genetiche dettagliate per stabilire se il feto è portatore di una qualche anomalia genetica<br />
che comporta malattie più o meno gravi e quindi agire di conseguenza. Quello che è comparso lunedì sui giornali è<br />
quindi una sorta di deduzione: se sul cuscino le cellule sono di adulto, nel liquido amniotico sono di qualcosa che si sta<br />
sviluppando ovvero cellule staminali. La portata di questa conclusione ha conseguenze estreme.Infatti in tal modo è<br />
possibile avere a disposizione una varietà enorme di staminali, ottenute senza l’uccisione di nessun embrione e<br />
utilizzabili sugli esseri attualmente viventi, come me e voi. Ma mi spingo oltre nelle ipotesi, in verità già verificate: così<br />
come ormai (soprattutto all’estero) si procede alla conservazione del sangue del cordone ombelicale, che ha<br />
innumerevoli utilizzi sia per il neonato da cui proviene (in caso di successive malattie anche gravi del sangue), sia,<br />
spesso, per i suoi congiunti, in futuro si conserverà anche il liquido amniotico con il suo corredo di cellule staminali.<br />
Queste potranno essere utilizzate in seguito dall’individuo da cui provengono senza dare nessun problema di rigetto, ma<br />
potrebbero anche essere donate a umani compatibili per cercare di riparare organi colpiti da malattie altamente<br />
degenerative. A questo punto mi chiedo cosa si aspetti a dotare anche gli ospedali italiani che si occupano di nascite,<br />
degli strumenti necessari per la crioconservazione del sangue ombelicale e del liquido amniotico. Sembra che in America<br />
siano già attrezzati per questo. Chiaro che, costi quel che costi, sarebbe il regalo che io farei a tutti i miei futuri nipoti. In<br />
questo caso anche la Chiesa cattolica non dovrebbe porre obiezioni, perché non viene né distrutto né alterato nessun<br />
embrione. Cristina Fossati, miosotis@hotmail.it - Corriere della Sera – 9 gennaio 2007<br />
4)<br />
Medici e ricercatori ritengono che la ricerca sulle cellule staminali rappresenti una speranza di cura per malattie che<br />
colpiscono milioni di persone, come:Diabete, Infarto, Fibrosi cistica, Autismo, Sclerosi multipla, Morbo di Parkinson,<br />
Alcune forme di cancro, Osteoporosi, Lesioni del midollo spinale, Ictus, Sclerosi laterale amiotrofica, Alzheimer:Secondo<br />
il Rapporto stilato dalla commissione di studio nominata nel 2000 dal ministro Umberto Veronesi e presieduta dal premio<br />
Nobel Renato Dulbecco: “E’ possibile stimare, sebbene in via del tutto preliminare, che... l’utilizzo di cellule staminali di<br />
varia origine possa portare a sviluppare metodiche cliniche per il trattamento di un numero di pazienti che,<br />
comprendendo le patologie di origine cardiovascolare, si avvicina ai 10 milioni di individui?."La legge sulla fecondazione<br />
assistita vieta l’utilizzo delle cellule staminali embrionali. Sebbene sia possibile utilizzare per alcune patologie cellule<br />
staminali prelevate da tessuti adulti, la stragrande maggioranza della comunità scientifica ritiene necessario che la<br />
ricerca proceda anche sulle cellule staminali embrionali. Al momento, infatti, non è possibile stabilire da quale percorso<br />
della ricerca potranno giungere i risultati più promettenti per la cura delle malattie.La ricerca potrebbe essere condotta<br />
sugli embrioni prodotti in soprannumero dai centri per la fecondazione assistita, e destinati alla spazzatura. Per avere un<br />
bambino con la fecondazione in vitro, infatti, vengono fecondati più ovociti di quelli che verranno poi impiantati nell’utero<br />
della donna. Gli embrioni prodotti in soprannumero vengono conservati per alcuni anni e poi, se non impiantati entro un<br />
termine certo, gettati via (secondo alcune stime in Italia sarebbero circa 30 mila).La legge vieta anche la clonazione<br />
terapeutica. La clonazione terapeutica non ha nulla a che vedere con la clonazione riproduttiva. La clonazione<br />
terapeutica, infatti, si ottiene trasferendo il nucleo di una cellula adulta (prelevata dalla pelle) in un cellula uovo da cui è<br />
stato sottratto il nucleo. Attraverso una stimolazione la cellula uovo comincia a produrre cellule staminali embrionali che<br />
verranno prelevate ed utilizzate al solo fine di studiare possibili cure.Il vantaggio di questa tecnica è che consente di<br />
utilizzare cellule geneticamente identiche a quelle del paziente, eliminando così i rischi di rigetto. (dal sito lucacoscioni.it<br />
– della Associazione Luca Concion<br />
TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO<br />
Cara mamma, ti scrivo perché sarà l’ultima volta, domani mattina mi portano con il mio compagno in cortile e li sarò<br />
fucilato. Mi dispiace per tante cose, per voi, perché non ho ancora 20 anni, perché ho paura che questa storia non finirà<br />
mai, perché ho paura. (da una lettera dei condannati a morte alla resistenza, Einaudi, Torino). Rifletti su questa lettera e<br />
sul quel che è stato del nazifascismo e se siamo veramente liberi da pericoli o se il nazifascismo potrebbe ricapitare.<br />
TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE<br />
La violenza lacera quotidianamente la società, circonda la nostra vita, coinvolge la nostra coscienza, sollecita la nostra<br />
riflessione morale, culturale, politica. Nella tua esperienza giovanile non avrai mancato di interrogarti su questo aspetto<br />
drammatico del nostro tempo e di maturare personali considerazioni. (maturità 1985)