5CS documento CdC - Iris Versari
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Istituto di Istruzione Secondaria<br />
Superiore<br />
IRIS VERSARI<br />
Istituto Tecnico/Liceo Tecnico – Liceo Scientifico<br />
DOCUMENTO DEL<br />
CONSIGLIO DI CLASSE<br />
ESAME DI STATO<br />
A.S 2010/2011<br />
CLASSE: 5^ SEZIONE: CS<br />
INDIRIZZO: LICEO SCIENTIFICO
Indice<br />
1) Composizione del Consiglio di Classe pag. 3<br />
2) Composizione della classe pag. 4<br />
3) Situazione della classe pag. 5<br />
4) Contratto formativo pag. 6<br />
5) Attività di recupero pag. 9<br />
6) Ampliamento dell’offerta formativa pag. 10<br />
7) Attività di orientamento al lavoro e alla scelta universitaria<br />
Pag. 11<br />
8) Misurazione e valutazione pag. 12<br />
9) Prove comuni e simulazioni d’esame pag. 20<br />
10) Programmi svolti pag. 39<br />
Allegati:<br />
• documentazione relativa a studente con DSA
1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />
MATERIA DOCENTE<br />
CONTINUITA’<br />
DIDATTICA<br />
ITALIANO Silvia Ciaschini 4^ - 5<br />
LATINO Silvia Ciaschini 4^ - 5^<br />
FILOSOFIA Marino Catella 5^<br />
STORIA Marino Catella 5^<br />
INGLESE Gabriella Novati 1^-2^-3^-4^-5^<br />
MATEMATICA Paolo Teruzzi 4^-5^<br />
FISICA PaoloTeruzzi 4^-5^<br />
DISEGNO ST. ARTE Daniela Cervilli 4^-5^<br />
SCIENZE Angela Santoro 4^-5^<br />
EDUCAZIONE FISICA Antonella Sivelli 1^-2^-3^-4^-5^<br />
RELIGIONE Fabio Vino 3^-4^-5^<br />
INFORMATICA 5^<br />
FIRMA
2. COMPOSIZIONE DELLA CLASSE<br />
Numero alunni 20<br />
Maschi 9<br />
Femmine 11<br />
ELENCO DEGLI STUDENTI<br />
COGNOME NOME EVENTUALI NOTE<br />
BERGO MARTA Trasferita in questo Istituto da<br />
altra scuola in 4^ con ripetenza<br />
della stessa 4^.<br />
BORGONOVO RICCARDO<br />
BUSNELLI MATTEO<br />
CARIMATI CHIARA Proveniente da questo Istituto<br />
ha ripetuto la 5^ a seguito di<br />
non ammissione<br />
CITTERIO ERICA<br />
CONSONNI ANDREA<br />
DIOTTI RICCARDO<br />
FERRAIUOLO SILVIA<br />
LOCATI ALESSANDRA Trasferita da altra scuola in<br />
questo Istituto in classe 3^.<br />
MALBERTI MARTA Trasferitra in questo Istituto in<br />
4^ con ripetenza della stessa<br />
4^.<br />
MOLTENI BENEDETTA<br />
MOLTENI SIMONE Trasferitra in questo Istituto in<br />
4^ con ripetenza della stessa<br />
4^.<br />
MONTI EMANUELE<br />
RISPOLI SERENA Trasferita in questo Istituto in<br />
5^ per non ammissione all’<br />
esame con ripetenza della<br />
stessa 5^.<br />
RONZONI MATILDE<br />
SAMDRINI MARCO<br />
SCOTTI FEDERICA<br />
SESSOLO AMANDA<br />
STAFFINI ANDREA<br />
TAGLIABUE LUCA
3. SITUAZIONE DELLA CLASSE<br />
La classe <strong>5CS</strong> attualmente composta di 20 elementi (11 femmine e 9 maschi) ha conservato una<br />
propria positiva identità caratterizzata da comportamenti educati e collaborativi, BUONA motivazione<br />
e disponibilità al processo formativo .<br />
Il gruppo ha mostrato capacità di integrazione dei nuovi compagni provenienti da innesti e ripetenze e<br />
la classe è risultata sempre rispettosa delle singole individualità.<br />
Nel dettaglio 14 studenti su 20 sono originari della classe prima e 5 hanno una ripetenza nel proprio<br />
curriculum scolastico.<br />
La classe ha mantenuto nel corso del quinquennio un alto profilo dal punto di vista dell’ impegno ,<br />
della puntigliosità nel perseguimento dei risultati scolastici, della disponibilità e della adesione al<br />
dialogo educativo.<br />
Queste valide prestazioni, rilevabili soprattutto nell’ area scientifico – matematica si sono mantenute<br />
costanti, con l’ eccezione di un “calo di tensione” che si è dovuto registrare nel primo trimestre della<br />
classe quinta ed è stato poi positivamente superato nel corso del secondo pentamestre .<br />
Nelle materie letterarie e storico filosofiche non si sono evidenziate le medesime “eccellenze”<br />
registrate nell’ area matematica e scientifica; in particolare nell’ area storico – filosofica si è dovuto<br />
procedere nel corso della classe quinta ad un intenso lavoro di recupero di competenze pregresse<br />
non conseguite negli anni precedenti con la conseguente necessità di operare scelte di tagli rilevanti<br />
nei contenuti programmati a favore delle competenze stesse . A questo lavoro la classe ha risposto<br />
con grande spirito di consapevolezza e collaborazione conseguento nell’ arco dell’ anno risultati<br />
superiori al prevedibile .<br />
Un gruppo ristretto di alunni ha contribuito alla vita della classe e della scuola con partecipazione<br />
attiva, con curiosità e interesse per il mondo dell’attualità e per le proposte extrascolastiche; un<br />
gruppo più ampio (8-9)) ha vissuto la scuola con serietà e riservatezza e con un impegno puntuale, al<br />
meglio delle proprie potenzialità.<br />
Le iniziative proposte dai docenti ( partecipazione a visite didattiche, spettacoli, conferenze, corsi e<br />
concorsi, attività di recupero e potenziamento, open day) sono state accolte sempre positivamente<br />
e attivamente messe a frutto .<br />
Alcuni di loro, aperti al dialogo educativo e sensibili alle opportunità proposte hanno partecipato a<br />
corsi di Eccellenza linguistica in lingua inglese conseguendo le relative certificazioni, a laboratori di<br />
Filosofia, alle Olimpiadi di Matematica e al Certamen di Latino, con risultati apprezzabili .<br />
Non è mancato il contributo di alcuni alle attività della scuola: collaborazione negli open day e nelle<br />
diverse attività di orientamento, organizzazione delle attività sportive degli studenti .<br />
Alcuni studenti hanno partecipato ad uno stage lavorativo di tre settimane (svoltosi alla fine della<br />
classe quarta nel giugno – luglio 2010) in università, cooperative sociali, aziende o studi<br />
professionali, riportando un giudizio positivo sull’impegno,la serietà e le competenze.<br />
Una parte della classe , costituita da ragazzi diligenti anche se non particolarmente ricchi di<br />
potenzialità, è giunta al conseguimento della sufficienza grazie alla buona volontà profusa e alle<br />
continue iniziative di recupero messe in atto dal consiglio di classe . Un piccolo gruppo restante della<br />
classe ha invece avuto un percorso scolastico faticoso a causa di un impegno di studio alterno e di<br />
predisposizioni non del tutto coerenti con l’ indirizzo scolastico prescelto .<br />
Si segnala che rispetto al programmazione ipotizzata a inizio anno è stato necessario operare<br />
dei tagli causa il venir meno di almeno tre settimane di lezione (due settimane di sospensione<br />
didattica, sei giornate per uscite didattiche, quattro giornate per gli open day dei principali atenei e<br />
per l’ orientamento universitario nonchè a causa dell’ impegno supplementare degli alunni nei<br />
corsi di recupero pomeridiani).<br />
Altre ore sono state poi impegnate in simulazioni delle tre prove d’esame e per altre attività<br />
dell’Istituto (giornate sulla neve, film relativi a ricorrenze particolari, assemblee d’Istituto).
4. CONTRATTO FORMATIVO<br />
• Modalità comuni di insegnamento e di verifica<br />
• Obiettivi educativi e trasversali del Consiglio di Classe<br />
• Modalità di lavoro del Consiglio di Classe e strumenti di verifica<br />
• Criteri di attribuzione del credito scolastico e formativo<br />
MODALITA’ COMUNI DI INSEGNAMENTO/VERIFICA NELLA CLASSE<br />
1. Gli obiettivi educativi e didattici vengono esplicitati agli studenti<br />
2. Le verifiche formative vengono differenziate con chiarezza e a priori dalle<br />
sommative, cioè da quelle classificate con voti<br />
3. Le diverse modalità di verifica (ad esempio, perché un test e non<br />
un’interrogazione orale) vengono esplicitate agli studenti mettendole in relazione<br />
con gli obiettivi della prova<br />
4. I criteri di valutazione vengono preventivamente esplicitati agli studenti<br />
5. I risultati delle verifiche orali vengono immediatamente comunicati agli studenti<br />
6. I compiti scritti sono consegnati corretti nel termine di 15 giorni, salvo particolari<br />
eccezioni<br />
OBIETTIVI EDUCATIVI ( DA VERIFICARE SUL PIANO DI LAVORO DEL CDC)<br />
Obiettivi educativi generali dell’istituto sono quelli di porre gli allievi in condizione di:<br />
• Essere responsabili<br />
• Saper comprendere e rispettare gli altri<br />
• Essere autonomi, sapersi organizzare, saper affrontare il mutamento<br />
• Essere capace di autovalutarsi<br />
• Riconoscere nello studio lo strumento per la crescita personale e professionale<br />
Gli indicatori che il Consiglio ha assunto, in relazione alla situazione della classe, sono i<br />
seguenti:<br />
- Ascolta e pondera con attenzione le idee degli altri<br />
- Partecipa attivamente alla vita della classe e/o dell'ambiente scolastico<br />
nelle sue diverse .espressioni<br />
- Nel confronto con gli altri, è capace di sostenere le proprie posizioni, ma anche<br />
di raggiungere accordi reciprocamente soddisfacenti o di modificare i propri<br />
comportamenti ritenuti errati o scorretti<br />
MODALITA’ DI RILEVAZIONE:<br />
- Osservazione periodica, registrata solo nel caso di rilevazione di comportamenti<br />
che denotano la mancata acquisizione degli obiettivi.<br />
- Valutazione trimestrale<br />
OBIETTIVI TRASVERSALI<br />
1) Sa usare autonomamente testi per costruire percorsi<br />
a) Sa raccogliere, analizzare e sintetizzare le informazioni relative ad un tema<br />
b) Sa costruire e analizzare fonti<br />
c) Sa organizzare le informazioni in reti concettuali<br />
d) Sa svolgere analisi comparative<br />
2) Sa costruire e utilizzare modelli<br />
a) Sa prendere decisioni in situazioni di incertezza
) Sa individuare e giustificare il percorso più efficace in relazione ad un obiettivo<br />
posto<br />
c) Sa individuare e rappresentare modelli e procedure<br />
d) Sa verificare i risultati del proprio lavoro<br />
e) Sa documentare appropriatamente il proprio lavoro<br />
3) Sa comunicare in maniera precisa e documentata<br />
a) Sa produrre testi argomentativi scritti e orali coerenti, coesi e documentati<br />
b) Sa relazionare usando in maniera pertinente la terminologia scientifica<br />
c) Sa esprimere il proprio punto di vista argomentando le affermazioni e<br />
modulando il registro linguistico<br />
4) Sa lavorare in équipe<br />
a) Sa riconoscere il proprio ruolo nel gruppo in funzione dell’obiettivo<br />
b) Sa esercitare il coordinamento, valorizzando il contributo di tutti i componenti<br />
STRATEGIE ATTIVATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE PER IL<br />
CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI<br />
Tutti i docenti hanno concorso nel perseguimento , tra i diversi obiettivi<br />
disciplinari, di quelli che riguardano capacità e competenze di tipo<br />
trasversale.<br />
Va però soprattutto segnalato che,considerata la necessità di incrementare il<br />
livello di competenze nella espressione scritta e nella costruzione dei testi<br />
argomentativi, il cdc ha scelto che il docente di Filosofia e Storia<br />
concorresse in modo particolarmente sistematico e continuativo al<br />
perseguimento delle competenze nella espressione scritta e nella costruzione<br />
di testi argomentativi, inserendo la formazione alle competenze e alle abilità<br />
necessarie all’ espletamento del Saggio Breve di ordine storico-sociale e del<br />
Tema Storico nel proprio piano di lavoro disciplinare; coerentemente con<br />
questa scelta si è incentivato il fatto che le prove di Filosofia e di Storia,<br />
accanto alle tradizionali verifiche orali, contemplassero soprattutto produzioni<br />
scritte delle tipologie predette finalizzate alla formazione in vista della Prima e<br />
della Terza prova dell’ Esame di Stato .<br />
Al medesimo scopo di migliorare le capacità espositive e di stimolare ad<br />
attività di approfondimento su tematiche particolari, il Consiglio di classe ha<br />
aderito all’iniziativa “ Progetto quotidiano in classe”, con la lettura del Corriere<br />
della Sera, e de’ Il Giorno. L’esperienza è stata anch’ essa finalizzata al<br />
conseguimento delle competenze necessarie per la stesura dell’articolo di<br />
cronaca, previsto come una delle tipologie della prova di italiano all’Esame di<br />
Stato.<br />
MODALITA’ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />
MODALITA’ MATERIE<br />
Lezione frontale Tutte<br />
Lezione Tutte<br />
partecipata<br />
Problem<br />
Solving<br />
Matematica, Fisica, Chimica<br />
Discussione Italiano, Storia e filosofia, Inglese
guidata<br />
Utilizzo dell’ e- Filosofia e Storia<br />
learning<br />
Utilizzo ed Filosofia<br />
elaborazione di<br />
slides in power<br />
Point<br />
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE<br />
- Diverse tipologie di scritti sul modello delle tipologie dell’ Esame di Stato<br />
- Questionario a risposta aperta<br />
- Esempi di terza prova<br />
- Interrogazione orale<br />
- Prova di laboratorio<br />
- Prove grafiche<br />
- Elaborazione di slides in power point su libri letti integralmente<br />
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DI QUELLO FORMATIVO<br />
Si fa riferimento a quanto è stato definito nel Piano dell’offerta formativa (POF)
5. ATTIVITÀ DI RECUPERO<br />
Tipo di Attività Materia Numero studenti<br />
coinvolti<br />
Corso di recupero<br />
pomeridiano<br />
Latino<br />
Fisica<br />
Matematica<br />
Inglese<br />
7<br />
5<br />
13<br />
Recupero in itinere Tutte le<br />
discipline<br />
Tutti<br />
Filosofia 5<br />
Utilizzo e learning<br />
aula on line<br />
Helping<br />
6<br />
Matematica Tutti<br />
Periodo di<br />
attuazione<br />
18.11/14.12 2010<br />
25.1/10.2 2011<br />
5.4/12.4 2011<br />
5.4/12.4 2011<br />
25.1/10.2 2011<br />
5.4/12.4 2011<br />
29.10/21.12 2011<br />
Il Consiglio di classe ha approvato all’unanimità ognuna delle forme di recupero previste nella<br />
scheda di sintesi sul recupero, già approvata dal Collegio, utilizzandole secondo le necessità.
6. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />
• Viaggi di istruzione e uscite didattiche<br />
• Partecipazione a conferenze e incontri culturali<br />
• Interventi di esperti<br />
CONFERENZE - INCONTRI CULTURALI<br />
Durante l’ultimo anno di corso la classe ha partecipato alle seguenti iniziative culturali:<br />
Incontro con i Carabinieri<br />
Conferenza “Foibe ed esodo istriano”<br />
Incontro su “Fisco e scuola”<br />
Visita al GAM e al Planetario<br />
Visione del film “L’uomo che verrà” di G. Diritti<br />
Spettacolo teatrale: “Vergine Madre” Milano<br />
Visita a Como al Museo / Tempio Voltiano<br />
Visita a Milano al Museo del Novecento all’ Arengario<br />
COMPETIZIONI SPORTIVE:<br />
• corsa campestre,<br />
• tornei interni di calcetto e pallavolo,<br />
• uscite didattiche sulla neve e rafting<br />
Hanno partecipato solo alcuni alunni<br />
PROGETTO: “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”<br />
Ha partecipato tutta la classe, secondo le modalità previste dall’Istituto.<br />
OLIMPIADI DI MATEMATICA<br />
Hanno partecipato alcuni alunni<br />
LABORATORIO DI FILOSOFIA APPLICATO ALL’ ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO
7. ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO AL LAVORO E ALLA<br />
SCELTA UNIVERSITARIA<br />
o Partecipazione a incontri di orientamento con interventi di orientatori esterni<br />
organizzati dalla scuola<br />
o Partecipazione a stage<br />
o Partecipazione a open days delle principali università di Milano e della<br />
Lombardia
8. MISURAZIONE E VALUTAZIONE<br />
• Griglia di valutazione della prima prova<br />
• Griglia di valutazione della seconda prova<br />
• Griglia di valutazione della terza prova
GRIGLIE PRIMA PROVA<br />
TIPOLOGIA A DELL’ESAME DI STATO (ANALISI DEL TESTO)<br />
Con tale tipologia di verifica il Dipartimento di Lettere si propone di valutare il raggiungimento dei seguenti<br />
obiettivi:<br />
1. Capacità di comprendere e/o parafrasare un testo (punti 2/10 o 3/15 ).<br />
2. Capacità di analizzare e commentare stilisticamente un testo (punti 3/10 o 4,5/15).<br />
3. Capacità di apportare approfondimenti critici e contestualizzare un testo (punti 3/10 o 4,5/15).<br />
4. Capacità di esprimersi con proprietà di linguaggio e correttezza morfosintattica (punti 2/10 o<br />
3/15)<br />
5. Capacità di esprimersi con proprietà di linguaggio e con correttezza morfosintattica (punti<br />
25/100).<br />
A tali obiettivi potrà essere dato un diverso peso in base alle fasi del percorso didattico finalizzato alla<br />
costruzione della capacità di svolgere un’analisi testuale; in ogni caso ci si baserà sui descrittori contenuti<br />
nella seguente griglia:<br />
OB. 1<br />
CAPACITÀ<br />
DI<br />
COMPREND<br />
ERE E<br />
PARAFRASA<br />
RE UN<br />
TESTO<br />
Sicura e<br />
approfond<br />
ita<br />
comprensi<br />
one del<br />
testo.<br />
PUNTEGGI 3/15<br />
2/10<br />
OB. 2 Conoscen<br />
CAPACITÀ za esatta<br />
DI<br />
delle<br />
ANALIZZAR strutture<br />
E<br />
retoriche<br />
E<br />
e raffinata<br />
COMMENTA interpreta<br />
RE<br />
zione<br />
STILISTICA della loro<br />
MENTE funzione<br />
UN TESTO comunicat<br />
iva.<br />
PUNTEGGI 4,5/15<br />
3/10<br />
Comprens<br />
ione<br />
corretta e<br />
completa<br />
del testo.<br />
3/15<br />
2/10<br />
Conoscen<br />
za esatta<br />
delle<br />
strutture<br />
retoriche<br />
del testo e<br />
consapev<br />
olezza<br />
della loro<br />
funzione<br />
comunicat<br />
iva.<br />
4/15<br />
2,5/10<br />
Piena<br />
comprensi<br />
one del<br />
testo<br />
attraverso<br />
una<br />
sintesi<br />
degli<br />
elementi<br />
salienti.<br />
2,5/15<br />
1,5/10<br />
Conoscen<br />
za esatta<br />
delle<br />
strutture<br />
retoriche<br />
e capacità<br />
di<br />
ricondurle<br />
alla<br />
poetica<br />
dell’autore<br />
.<br />
4/15<br />
2,5/10<br />
Comprens<br />
ione del<br />
messaggi<br />
o del testo<br />
con<br />
qualche<br />
imprecisio<br />
ne su<br />
aspetti<br />
marginali.<br />
2-2,5/15<br />
1,5/10<br />
Capacità<br />
di<br />
individuar<br />
e e<br />
analizzare<br />
le<br />
principali<br />
strutture<br />
retoriche.<br />
3,5/15<br />
2/10<br />
Corretta<br />
comprensi<br />
one del<br />
testo<br />
seppure<br />
limitata<br />
agli<br />
elementi<br />
essenziali<br />
.<br />
2/15<br />
1/10<br />
Capacità<br />
di<br />
individuar<br />
e gli<br />
espedienti<br />
retoricoformali.<br />
3/15<br />
2/10<br />
Compre<br />
nsione<br />
parziale<br />
e<br />
superfici<br />
ale del<br />
significa<br />
to del<br />
testo.<br />
2-1,5/15<br />
1/10<br />
Conosc<br />
enza<br />
lacunos<br />
a degli<br />
espedie<br />
nti<br />
retoricoformali.<br />
2,5/15<br />
1,5/10<br />
Gravi<br />
errori<br />
nella<br />
compre<br />
nsione<br />
del<br />
messag<br />
gio<br />
testuale.<br />
1,5-1/15<br />
1/10<br />
Gravi<br />
errori<br />
nella<br />
individu<br />
azione<br />
delle<br />
strutture<br />
retorich<br />
e.<br />
2/15<br />
1/10<br />
Mancata<br />
compre<br />
nsione<br />
del<br />
testo.<br />
1/15<br />
0,5/10<br />
Mancata<br />
capacità<br />
di<br />
analisi<br />
retorica<br />
e<br />
stilistica.<br />
1-1,5/<br />
1/10
OB. 3<br />
CAPACITÀ<br />
DI<br />
APPORTAR<br />
E<br />
APPROFON<br />
DIMENTI<br />
CRITICI E<br />
CONTESTU<br />
ALIZZARE<br />
UN TESTO<br />
Capacità<br />
di istituire<br />
relazioni<br />
compless<br />
e tra i<br />
contenuti<br />
e le<br />
conoscen<br />
ze storico-<br />
letterarie,<br />
integrand<br />
ole con<br />
approfond<br />
imenti<br />
personali<br />
e<br />
riflessioni<br />
critiche<br />
originali.<br />
PUNTEGGI 4,5/15<br />
3/10<br />
OB. 4 Composiz<br />
CAPACITÀ ione<br />
DI<br />
organica<br />
ESPRIMERS mente<br />
I CON concepita,<br />
PROPRIETÀ ricchezza<br />
DI<br />
e<br />
LINGUAGGI pertinenz<br />
O E CON a nell’uso<br />
CORRETTE del<br />
ZZA<br />
lessico,<br />
MORFOSINT perfetta<br />
ATTICA padronan<br />
za della<br />
morfosintassi.<br />
PUNTEGGI 3/15<br />
2/10<br />
TOTALE 15/15<br />
10/10<br />
ECCELLE<br />
NTE<br />
Capacità<br />
di istituire<br />
relazioni<br />
compless<br />
e tra i<br />
contenuti<br />
e le<br />
conoscen<br />
ze storicoletterarie,<br />
arricchite<br />
da<br />
riflessioni<br />
critiche.<br />
4/15<br />
2,5/10<br />
Composiz<br />
ione ben<br />
strutturata<br />
, ricca e<br />
precisa a<br />
livello<br />
sintattico<br />
e<br />
lessicale.<br />
Buona<br />
capacità<br />
di istituire<br />
rapporti e<br />
relazioni<br />
tra i<br />
contenuti<br />
e le<br />
conoscen<br />
ze storico-<br />
letterarie.<br />
4/15<br />
2,5/10<br />
Composiz<br />
ione<br />
scorrevole<br />
e fluida,<br />
strutturata<br />
e<br />
coerente;<br />
uso<br />
pertinente<br />
del<br />
lessico<br />
specifico.<br />
Capacità<br />
di istituire<br />
rapporti<br />
corretti<br />
ma<br />
essenziali<br />
tra i<br />
contenuti<br />
e le<br />
conoscen<br />
ze storico-<br />
letterarie.<br />
3,5/15<br />
2/10<br />
Composiz<br />
ione<br />
corretta e<br />
scorrevole<br />
sotto il<br />
profilo<br />
logico e<br />
morfosint<br />
attico, con<br />
un uso<br />
complessi<br />
vamente<br />
adeguato<br />
del<br />
lessico<br />
specifico.<br />
3/15 2,5/15 2,5-1/15<br />
2/10 1,5/10 1,5/10<br />
14/15 13/15 12-11/15<br />
9/10 8/10 7/10<br />
OTTIMO BUONO DISCRET<br />
O<br />
Individuaz<br />
ione<br />
esatta,<br />
anche se<br />
semplifica<br />
ta, dei<br />
rapporti<br />
tra i<br />
contenuti<br />
e le<br />
conoscen<br />
ze storicoletterarie<br />
3/15<br />
2/10<br />
Composiz<br />
ione<br />
corretta,<br />
sintattica<br />
mente<br />
molto<br />
semplice;<br />
uso<br />
pertinente<br />
ma<br />
limitato<br />
del<br />
lessico<br />
specifico.<br />
2/15<br />
1/10<br />
10/15<br />
6/10<br />
SUFFICIE<br />
NTE<br />
Collega<br />
menti<br />
erronei<br />
o<br />
lacunosi<br />
.<br />
2,5/15<br />
1,5/10<br />
Compos<br />
izione<br />
poco<br />
struttura<br />
ta, con<br />
errori<br />
morfosintattici<br />
; lessico<br />
povero.<br />
2-1,5/15<br />
1/10<br />
9-8/15<br />
5/10<br />
INSUFF<br />
ICIENT<br />
E<br />
Scarsi e<br />
inadegu<br />
ati<br />
collega<br />
menti<br />
tra i<br />
contenu<br />
ti del<br />
testo e<br />
le<br />
conosce<br />
nze<br />
storicoletterari<br />
e.<br />
2/15<br />
1/10<br />
Compos<br />
izione<br />
confusa<br />
e<br />
framme<br />
ntaria,<br />
con<br />
gravi<br />
errori<br />
morfosintattici<br />
e/o<br />
ortografi<br />
ci;<br />
lessico<br />
povero<br />
e non<br />
pertinen<br />
te.<br />
1,5-1/15<br />
1/10<br />
7-6/15<br />
4/10<br />
GRAVE<br />
MENTE<br />
INSUFF<br />
ICIENT<br />
E<br />
Mancato<br />
riconosc<br />
imento<br />
dei<br />
collega<br />
menti.<br />
1,5-1/15<br />
1/10<br />
Incapaci<br />
tà<br />
espressi<br />
va, con<br />
gravissi<br />
mi errori<br />
morfosintattici<br />
e<br />
ortografi<br />
ci;<br />
lessico<br />
minimo,<br />
usato in<br />
maniera<br />
inappro<br />
priata.<br />
1/15<br />
0,5/10<br />
5-4/15<br />
3/10<br />
ASSOL<br />
UTAME<br />
NTE<br />
INSUFF<br />
ICIENT<br />
E<br />
Si avverte che il voto finale scaturirà dalla somma dei punteggi raggiunti nei singoli obiettivi. Ad esempio uno<br />
studente potrebbe dimostrare una discreta capacità di comprendere un testo (ob. 1 2/15) e di analizzarlo<br />
stilisticamente (ob.2 3,5/15) ma una scarsa competenza nella contestualizzazione (ob.3 2,5/15) e gravi<br />
errori di morfosintassi (ob. 4 1/15); in tal caso il voto finale sarebbe pari a 9/15, ovvero 5/10.
TIPOLOGIA B - C - D<br />
Ob.1<br />
Conoscen<br />
za<br />
dell’argom<br />
ento(pertin<br />
enza e<br />
ricchezza<br />
dei<br />
contenuti)<br />
Ob.2<br />
Rispetto<br />
della<br />
tipologia<br />
testuale<br />
scelta(dest<br />
inazione<br />
editoriale,<br />
titolo,<br />
lunghezza,<br />
utilizzo dei<br />
documenti<br />
)<br />
Ob.3<br />
Capacità<br />
argomenta<br />
tive e<br />
critiche(str<br />
uttura<br />
argomenta<br />
tiva,<br />
selezione<br />
dei<br />
materiali in<br />
coerenza<br />
con il titolo<br />
e la tesi,<br />
rielaborazi<br />
one critica<br />
dei<br />
documenti<br />
, inferenze<br />
personali)<br />
Ob. 4<br />
Capacità<br />
di<br />
esprimersi<br />
con<br />
proprietà<br />
di<br />
linguaggio<br />
e<br />
correttezz<br />
a<br />
morfosinta<br />
ttica<br />
PUNTEG<br />
GI<br />
TOTALI<br />
Conoscenze<br />
approfondite e<br />
specialistiche<br />
Conoscenze<br />
approfondite<br />
e ben<br />
articolate<br />
Conoscenze<br />
ricche e<br />
articolate<br />
4,5/15<br />
4/15<br />
4/15<br />
3/10<br />
2,5/10 2,5/10<br />
Scelta<br />
Scelta Scelta<br />
consapevole e consapevole consapevole<br />
originale delle delle delle<br />
strategie. strategie. strategie.<br />
Documenti Documenti Documenti<br />
utilizzati e utilizzati e utilizzati e<br />
citati nella citati nella citati nella<br />
quantità e nel quantità e quantità e<br />
modo corretti nel modo nel modo<br />
con<br />
corretti con corretti con<br />
significative esemplificazi esemplificazi<br />
esemplificazio oni o oni o<br />
ni o citazioni citazioni dal citazione dal<br />
dal proprio proprio proprio<br />
bagaglio bagaglio bagaglio<br />
culturale culturale. culturale.<br />
3/15<br />
2/10<br />
Struttura<br />
argomentativa<br />
ampiamente<br />
articolata e<br />
organizzata<br />
con efficacia<br />
persuasiva<br />
Documenti<br />
rielaborati con<br />
profonda e<br />
originale<br />
capacità<br />
critica.<br />
Documentazio<br />
ne ed<br />
esemplificazio<br />
ne attinte<br />
anche da<br />
letture<br />
personali.<br />
4,5/15<br />
3/10<br />
Lessico ampio<br />
ed anche<br />
specialistico.<br />
Piena<br />
padronanza<br />
della lingua e<br />
dei registri<br />
linguistici.<br />
3/15<br />
2/10<br />
Struttura<br />
argomentati<br />
va<br />
ampiamente<br />
articolata.<br />
Documenti<br />
rielaborati<br />
con<br />
profonda<br />
capacità<br />
critica.<br />
Documentaz<br />
ione ed<br />
esemplificazi<br />
one attinte<br />
anche da<br />
letture<br />
personali.<br />
4/15<br />
2,5/10<br />
Piena<br />
correttezza<br />
formale,<br />
lessico ricco<br />
e sicuro<br />
controllo<br />
delle scelte<br />
stilisticoespressive<br />
2,5/15<br />
1,5/10<br />
Struttura<br />
argomentati<br />
va organica<br />
e<br />
ampiamente<br />
articolata.<br />
Comprensio<br />
ne,<br />
spiegazione<br />
e<br />
rielaborazion<br />
e critica<br />
della<br />
documentazi<br />
one con<br />
collegamenti<br />
con altre<br />
discipline.<br />
4/15<br />
2,5/10<br />
Correttezza<br />
formale,<br />
lessico ricco<br />
e buon<br />
controllo<br />
delle scelte<br />
stilisticoespressive.<br />
Conoscen<br />
ze<br />
esaurienti,<br />
ma limitate<br />
nell’approf<br />
ondimento<br />
e nei<br />
collegame<br />
nti<br />
3,5/15<br />
2/10<br />
Scelta<br />
consapevo<br />
le delle<br />
strategie.<br />
Documenti<br />
utilizzati e<br />
citati nella<br />
quantità e<br />
nel modo<br />
corretti<br />
con<br />
qualche<br />
esemplific<br />
azione o<br />
citazione<br />
dal proprio<br />
bagaglio<br />
culturale.<br />
2,5-2/15<br />
1,5/10<br />
Struttura<br />
argomenta<br />
tiva<br />
coerente e<br />
organica<br />
seppure<br />
non molto<br />
articolata.<br />
Comprensi<br />
one,<br />
spiegazion<br />
e e<br />
commento<br />
dei<br />
documenti<br />
. con<br />
apporti<br />
personali.<br />
3,5/15<br />
2/10<br />
Sostanzial<br />
e<br />
correttezz<br />
a formale;<br />
lessico<br />
adeguato<br />
e discreto<br />
controllo<br />
delle<br />
scelte<br />
stilisticoespressive<br />
.<br />
3/15<br />
3/15<br />
2,5/15 2,5-2/15<br />
2/10<br />
2/10<br />
1,5/10 1,5/10<br />
15/15<br />
14/15 13/15 12-11/15<br />
10/10<br />
9/10<br />
8/10<br />
7/10<br />
ECCELLENTE OTTIMO BUONO DISCRET<br />
O<br />
Conoscenze<br />
pertinenti ma<br />
semplificate<br />
3/15<br />
2/10<br />
Tipologia<br />
testuale<br />
rispettata nei<br />
suoi<br />
parametri<br />
complessivi.<br />
Documenti<br />
utilizzati e<br />
citati nel la<br />
quantità e nel<br />
modo corretti.<br />
2/15<br />
1/10<br />
Struttura<br />
argomentativi<br />
lineare, ma<br />
coerente e<br />
organica.<br />
Comprension<br />
e e<br />
spiegazione<br />
dei documenti<br />
in modo<br />
corretto, ma<br />
con minime<br />
inferenze<br />
personali.<br />
3/15<br />
2/10<br />
Scrittura<br />
fluida con<br />
errori non<br />
gravi di<br />
sintassi,<br />
ortografia e<br />
punteggiatura<br />
; registro<br />
linguistico<br />
semplice, ma<br />
appropriato.<br />
2/15<br />
1/10<br />
10/15<br />
6/10<br />
SUFFICIENT<br />
E<br />
Conoscenze<br />
pertinenti, ma<br />
superficiali e<br />
disorganiche<br />
2.5/15<br />
1,5/10<br />
Mancata<br />
riflessione<br />
sull’organizzazio<br />
ne del testo in<br />
rapporto al<br />
destinatario.Uso<br />
delle citazioni<br />
scorretto<br />
(eccessivo e/o<br />
senza<br />
l’indicazione della<br />
fonte).<br />
2-1,5/15<br />
1/10<br />
Struttura<br />
argomentativa<br />
coerente, ma<br />
schematica e non<br />
organica.<br />
Comprensione<br />
dei documenti in<br />
modo<br />
superficiale;<br />
capacità di<br />
sintesi, ma senza<br />
rielaborazioni con<br />
apporti personali.<br />
2,5/15<br />
1,5/10<br />
Alcuni errori di<br />
sintassi,<br />
ortografia e<br />
punteggiatura;<br />
registro<br />
linguistico<br />
povero, sintassi<br />
prevalentemente<br />
paratattica.<br />
Conoscenze<br />
lacunose<br />
2/15<br />
1/10<br />
Contraddizioni<br />
tra titolo e/o<br />
destinazione e la<br />
concezione<br />
generale del<br />
testo.Documenti<br />
utilizzati<br />
parzialmente e<br />
citati senza<br />
essere<br />
commentati.<br />
1,5-1/15<br />
1/10<br />
Struttura<br />
argomentativi<br />
incoerente.<br />
Documenti<br />
compresi e<br />
spiegati in modo<br />
scorretto e/o<br />
lacunoso.<br />
Mancanza di<br />
apporti personali<br />
2/15<br />
1/10<br />
Alcuni errori di<br />
sintassi,<br />
ortografia e<br />
punteggiatura;<br />
lessico generico<br />
e colloquiale.<br />
Conoscenze non<br />
pertinenti e<br />
contradditorie<br />
1,5-1/15<br />
1/10<br />
Assenti il titolo,<br />
le indicazioni<br />
sulla tipologia<br />
testuale e sulla<br />
destinazione<br />
editoriale o<br />
concezione<br />
generale del<br />
testo non<br />
congruente con<br />
esse.<br />
1/15 0,5/10<br />
Mancanza di<br />
struttura<br />
argomentativi.<br />
Mancata<br />
comprensione<br />
dei documenti e<br />
conseguente<br />
impossibilità di<br />
rapportarsi con<br />
le problematiche<br />
proposte.<br />
1,5-1/15<br />
1/10<br />
Forma<br />
espressiva<br />
confusa e<br />
scorretta (nella<br />
sintassi,<br />
nell’ortografia e<br />
nella<br />
punteggiatura);<br />
lessico povero e<br />
inadeguato.<br />
2-1,5/15<br />
1,5-1/15<br />
1/15 0,5/10<br />
1/10<br />
1/10<br />
9-8/15<br />
7-6/15<br />
5-4/15<br />
5/10<br />
4/10<br />
3/10<br />
INSUFFICIENTE GRAV. INSUFF. ASSOL.<br />
INSUFF.
GRIGLIA SECONDA PROVA<br />
Classe 3cs 16.XI Candidato:<br />
Parametri di valutazione<br />
della prestazione<br />
Messa in pratica di<br />
conoscenze e abilità<br />
specifiche<br />
Evidenza di capacità logiche<br />
ed argomentative<br />
Qualità della risoluzione:<br />
1) correttezza e chiarezza<br />
degli svolgimenti<br />
2) completezza della<br />
risoluzione delle questioni<br />
affrontate 3)<br />
economicità / originalità ed<br />
eleganza della soluzione<br />
Punteggio<br />
max da<br />
assegnare<br />
1/3 del<br />
punteggio<br />
max del<br />
problema<br />
1/3 del<br />
punteggio<br />
max del<br />
problema<br />
1/3 del<br />
punteggio<br />
max del<br />
problema<br />
Completezza della prestazione<br />
rispetto alla consegna 1 / 10<br />
Punteggio<br />
grezzo<br />
VOTO<br />
Punteggio max Problema 1<br />
2,00<br />
Punteggio assegnato<br />
Punteggio max Problema 2<br />
2,00<br />
Punteggio assegnato<br />
Punteggio max Problema 3<br />
2,00<br />
Punteggio assegnato<br />
Punteggio max Problema 4<br />
1,00<br />
Punteggio assegnato<br />
Punteggio max Problema 5<br />
2,00<br />
Punteggio assegnato<br />
Punteggio max Problema 6<br />
Punteggio assegnato<br />
Punteggio max Problema 7<br />
Punteggio assegnato<br />
Punteggio max Problema 8<br />
Punteggio assegnato<br />
Totale
GRIGLIA TERZA PROVA :<br />
Livelli Indicatori Punteggi<br />
A : Conoscenza B : Esposizione A B<br />
Gravemente Gravi lacune di Esposizione frammentaria 1 –2 – 3 – 1<br />
insufficiente conoscenza, non e/o incoerente<br />
4<br />
pertinenza della Errata utilizzazione del<br />
risposta<br />
lessico specifico<br />
Risposta incompleta Esposizione poco<br />
Insufficiente e/o superficiale strutturata<br />
5 – 6 2<br />
Il linguaggio specifico è<br />
Risposta<br />
utilizzato solo parzialmente<br />
senza Esposizione<br />
Sufficiente evidenti lacune nelle sostanzialmente corretta. 7 3<br />
linee essenziali Vengono utilizzati gli<br />
elementi essenziali del<br />
Più che sufficiente Risposta<br />
linguaggio specifico<br />
con Esposizione coerente.<br />
/discreto<br />
discreto/ buon livello Il lessico specifico è 8 – 9 4<br />
d’approfondimento utilizzato<br />
competenza<br />
con discreta<br />
Risposta esauriente Esposizione esauriente e<br />
Buono/ottimo ed approfondita ben strutturata.<br />
10 5<br />
Il lessico specifico è<br />
utilizzato con competenza<br />
Punteggio totale:
9. PROVE COMUNI E SIMULAZIONI D’ESAME
SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA<br />
DELL’ESAME DI STATO<br />
TIPOLOGIA A, Analisi del testo<br />
Guido Gozzano “Invernale”<br />
“…cri…i…i…i…icch…”<br />
l’incrinatura<br />
il ghiaccio rabescò, stridula e viva.<br />
“A riva!” Ognuno guadagnò la riva<br />
disertando la crosta malsicura.<br />
“A riva! A riva!... Un soffio di paura<br />
disperse la brigata fuggitiva.<br />
“Resta!” Ella chiuse il mio braccio conserto,<br />
le sue dita intrecciò, vivi legami,<br />
alle mie dita. “Resta, se tu m’ami!”<br />
E sullo specchio subdolo e deserto<br />
soli restammo, in largo volo aperto,<br />
ebbri d’immensità, sordi ai richiami.<br />
Fatto lieve così come uno spetro,<br />
senza passato più, senza ricordo,<br />
m’abbandonai con lei, nel folle accordo,<br />
di larghe rote disegnando il vetro.<br />
Dall’orlo il ghiaccio fece cricch, più tetro…<br />
Dall’orlo il ghiaccio fece cricch, più sordo…<br />
Rabbrividii così, come chi ascolti<br />
lo stridulo sogghigno della Morte,<br />
e mi chinai, con le pupille assorte,<br />
e trasparire vide i nostri volti<br />
già risupini lividi sepolti…<br />
Dall’orlo il ghiaccio fece cricch, più forte…<br />
Oh! Come, come, a quelle dita avvinto,<br />
rimpiansi il mondo e la mia dolce vita!<br />
O voce imperiosa dell’istinto!<br />
O voluttà di vivere infinita!<br />
Le dita liberai da quelle dita,<br />
e guadagnai la ripa, ansante, vinto…<br />
Ella solo restò, sorda al suo nome,<br />
rotando a lungo nel suo regno solo.<br />
Le piacque alfine, ritoccare il suolo;<br />
e ridendo approdò, sfatta le chiome,<br />
e bella ardita palpitante come<br />
la procellaria che raccoglie il volo.<br />
Non curante l’affanno e le riprese<br />
dello stuolo gaietto femminile,<br />
mi cercò, mi raggiunse tra le file<br />
degli amici con ridere cortese:<br />
“Signor mio caro grazie!” E mi protese<br />
la mano breve, sibilando: “Vile!”.<br />
La poesia che fa parte della raccolta “I colloqui”, è pubblicata per la prima volta nel 1910 ed è ambientata presso un<br />
laghetto ghiacciato in un parco di Torino, probabilmente il Valentino.<br />
1. Comprensione complessiva<br />
a) Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo della lirica in non più di dieci righe, partendo dal<br />
significato che può essere attribuito al titolo.<br />
2. Analisi e interpretazione
a) Illustra la struttura metrica del componimento (tipo strofe, versi, schema delle rime) e la struttura narrativa che è<br />
possibile ritrovarvi, segnalando l’originale spunto da cui prende le mosse la scena iniziale, lo sviluppo della<br />
trama e la conclusione.<br />
b) Nel componimento il tono ironico, e spesso autoironico, si basa su un lessico medio e colloquiale, con battute<br />
tipiche del parlato (come, ad esempio, nelle battute di dialogo dei versi 5 e 7) o con espressioni come<br />
“guadagnò la riva” (v. 4) e “un soffio di paura” (v.5).<br />
Ma accanto a questo registro, se ne trova anche uno letterario (per esempio il verbo “rabescò” al v. 3 e “spetro”<br />
al v. 13). Individua alcuni esempi di entrambi i registri.<br />
c) Che cosa indica la metafora “di larghe rote disegnando il vetro” (v.16)? e che tipo di presentimento richiama il<br />
rumore del ghiaccio che si rompe, definito “tetro” o “sordo”?<br />
d) La scelta dei vocaboli “ghiaccio”, “crosta”, “specchio”, “vetro” sembra segnalare il progressivo assottigliamento<br />
della crosta ghiacciata: quale sensazione intende trasmettere il poeta?<br />
3. Approfondimenti<br />
Riflettendo su questa lirica, commenta nell’insieme i versi proposti alla tua attenzione, per metterne in evidenza<br />
l’apparente semplicità, nonché per mostrare anche richiami, spesso ironici, alla vita e alla morte, nonché alla<br />
personalità del protagonista, colui che dice “io” nella poesia: potrai approfondire la tua analisi con opportuni<br />
collegamenti ad altri testi poetici dello stesso autore o a testi di altri autori a lui contemporanei.<br />
TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO<br />
Guido Gozzano “Invernale”<br />
“…cri…i…i…i…icch…”<br />
l’incrinatura<br />
il ghiaccio rabescò, stridula e viva.<br />
“A riva!” Ognuno guadagnò la riva<br />
disertando la crosta malsicura.<br />
“A riva! A riva!... Un soffio di paura<br />
disperse la brigata fuggitiva.<br />
“Resta!” Ella chiuse il mio braccio conserto,<br />
le sue dita intrecciò, vivi legami,<br />
alle mie dita. “Resta, se tu m’ami!”<br />
E sullo specchio subdolo e deserto<br />
Soli restammo, in largo volo aperto,<br />
ebbri d’immensità, sordi ai richiami.<br />
Fatto lieve così come uno spetro,<br />
senza passato più, senza ricordo,<br />
m’abbandonai con lei, nel folle accoirdo,<br />
di larghe rote disegnando il vetro.<br />
Dall’orlo il ghiaccio fece cricch, più tetro…<br />
Dall’orlo il ghiaccio fece cricch, più sordo…<br />
Rabbrividii così, come chi ascolti<br />
Lo stridulo sogghigno della Morte,<br />
e mi chinai, con le pupille assorte,<br />
e trasparire vide i nostri volti<br />
già risupini lividi sepolti…<br />
Dall’orlo il ghiaccio fece cricch più forte…<br />
Oh! Come, come, a quelle dita avvinto,<br />
rimpiansi il mondo e la mia dolce vita!<br />
O voce imperiosa dell’istinto!<br />
O voluttà di vivere infinita!<br />
Le dita liberai da quelle dita,<br />
e guadagnai la ripa, ansante, vinto…<br />
Ella solo restò, sorda al suo nome,<br />
rotando a lungo nel suo regno solo.<br />
Le piacque alfine, ritoccare il suolo;<br />
e ridendo approdò, sfatta le chiome,<br />
e bella ardita palpitante come<br />
la procellaria che raccoglie il volo.<br />
Non curante l’affanno e le riprese<br />
dello stuolo gaietto femminile,<br />
mi cercò, mi raggiunse tra le file<br />
degli amici con ridere cortese:<br />
“Signor mio caro grazie!” E mi protese<br />
la mano breve, sibilando: “Vile!”.<br />
La poesia che fa parte della raccolta “I colloqui”, è pubblicata<br />
per la prima volta nel 1910 ed è ambientata presso un<br />
laghetto ghiacciato in un parco di Torino, probabilmente il<br />
Valentino.<br />
4. Comprensione complessiva<br />
b) Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto<br />
informativo della lirica in non più di dieci righe,<br />
partendo dal significato che può essere attribuito al<br />
titolo.<br />
5. Analisi e interpretazione<br />
e) Illustra la struttura metrica del componimento (tipo<br />
strofe, versi, schema delle rime) e la struttura<br />
narrativa che è possibile ritrovarvi, segnalando<br />
l’originale spunto da cui prende le mosse la scena<br />
iniziale, lo sviluppo della trama e la conclusione.<br />
f) Nel componimento il tono ironico, e spesso<br />
autoironico, si basa su un lessico medio e<br />
colloquiale, con battute tipiche del parlato (come, ad<br />
esempio, nelle battute di dialogo dei versi 5 e 7) o<br />
con espressioni come “guadagnò la riva” (v. 4) e “un<br />
soffio di paura” (v.5).<br />
Ma accanto a questo registro, se ne trova anche uno<br />
letterario (per esempio il verbo “rabescò” al v. 3 e<br />
“spetro” al v. 13). Individua alcuni esempi di entrambi<br />
i registri.<br />
g) Che cosa indica la metafora “di larghe rote<br />
disegnando il vetro” (v.16)? e che tipo di<br />
presentimento richiama il rumore del ghiaccio che si<br />
rompe, definito “tetro” o “sordo”?<br />
h) La scelta dei vocaboli “ghiaccio”, “crosta”,<br />
“specchio”, “vetro” sembra segnalare il progressivo<br />
assottigliamento della crosta ghiacciata: quale<br />
sensazione intende trasmettere il poeta?<br />
6. Approfondimenti<br />
Riflettendo su questa lirica, commenta nell’insieme i<br />
versi proposti alla tua attenzione, per metterne in<br />
evidenza l’apparente semplicità, nonché per<br />
mostrare anche richiami, spesso ironici, alla vita e<br />
alla morte, nonché alla personalità del protagonista,<br />
colui che dice “io” nella poesia: potrai approfondire la<br />
tua analisi con opportuni collegamenti ad altri testi<br />
poetici dello stesso autore o a testi di altri autori a lui<br />
contemporanei.
TIPOLOGIA B SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE<br />
CONSEGNE<br />
Sviluppa l'argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo<br />
corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' un titolo alla tua trattazione. Se scegli<br />
la forma del “saggio breve”, indica la destinazione editoriale (rivista specialistica, relazione scolastica, rassegna di<br />
argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la<br />
pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a<br />
circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Non superare le quattro o cinque<br />
colonne di metà di foglio protocollo.<br />
Ambito artistico-letterario<br />
ARGOMENTO:<br />
Il concetto di attesa nella poesia dell’ottocento e del novecento<br />
DOCUMENTI<br />
1. Il sabato del villaggio<br />
La donzelletta vien dalla campagna,<br />
In sul calar del sole,<br />
Col suo fascio dell'erba; e reca in mano<br />
Un mazzolin di rose e di viole,<br />
Onde, siccome suole,<br />
Ornare ella si appresta<br />
Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.<br />
Siede con le vicine<br />
Su la scala a filar la vecchierella,<br />
Incontro là dove si perde il giorno;<br />
E novellando vien del suo buon tempo,<br />
Quando ai dì della festa ella si ornava,<br />
Ed ancor sana e snella<br />
Solea danzar la sera intra di quei<br />
Ch'ebbe compagni dell'età più bella.<br />
Già tutta l'aria imbruna,<br />
Torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre<br />
Giù da' colli e da' tetti,<br />
Al biancheggiar della recente luna.<br />
Or la squilla dà segno<br />
Della festa che viene;<br />
Ed a quel suon diresti<br />
Che il cor si riconforta.<br />
I fanciulli gridando<br />
Su la piazzuola in frotta,<br />
E qua e là saltando,<br />
Fanno un lieto romore:<br />
E intanto riede alla sua parca mensa,<br />
Fischiando, il zappatore,<br />
E seco pensa al dì del suo riposo.<br />
Poi quando intorno è spenta ogni altra face,<br />
E tutto l'altro tace,<br />
Odi il martel picchiare, odi la sega<br />
Del legnaiuol, che veglia<br />
Nella chiusa bottega alla lucerna,<br />
E s'affretta, e s'adopra<br />
Di fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba.<br />
Questo di sette è il più gradito giorno,<br />
Pien di speme e di gioia:<br />
Diman tristezza e noia<br />
Recheran l'ore, ed al travaglio usato<br />
Ciascuno in suo pensier farà ritorno.<br />
Garzoncello scherzoso,<br />
Cotesta età fiorita<br />
È come un giorno d'allegrezza pieno,<br />
Giorno chiaro, sereno,
Che precorre alla festa di tua vita.<br />
DGodi, fanciullo mio; stato soave,<br />
Stagion lieta è cotesta.<br />
Altro dirti non vo'; ma la tua festa<br />
Ch'anco tardi a venir non ti sia grave.<br />
2. X Agosto<br />
San Lorenzo, io lo so perché tanto<br />
di stelle per l'aria tranquilla<br />
arde e cade, perché sì gran pianto<br />
nel concavo cielo favilla.<br />
Ritornava una rondine al tetto:<br />
l'uccisero: cadde tra spini:<br />
ella aveva nel becco un insetto:<br />
la cena dei suoi rondinini.<br />
Ora è là, come in croce, che tende<br />
quel verme a quel cielo lontano;<br />
e il suo nido è nell'ombra, che attende<br />
che pigola sempre più piano.<br />
Anche un uomo tornava al suo nido:<br />
l'uccisero: disse: Perdono;<br />
e restò negli aperti occhi un grido:<br />
portava due bambole in dono...<br />
Ora là, nella casa romita,<br />
lo aspettano, aspettano in vano:<br />
egli immobile, attonito, addita<br />
le bambole al cielo lontano.<br />
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi<br />
sereni, infinito, immortale,<br />
oh! d'un pianto di stelle lo inondi<br />
quest'atomo opaco del Male!<br />
3. Prima del viaggio - Eugenio Montale<br />
Prima del viaggio si scrutano gli orari,<br />
Le coincidenze, le soste, le pernottazioni<br />
E le prenotazioni (di camere con bagno<br />
O doccia, a un letto o due o addirittura un flat);<br />
Si consultano<br />
Le guide di Hachette e quelle dei musei,<br />
Si cambiano valute, si dividono<br />
Franchi da escudos, rubli da copechi;<br />
Prima del viaggio s'informa<br />
Qualche amico o parente, si controllano<br />
Valige e passaporti, si completa<br />
Il corredo, si acquista un supplemento<br />
Di lamette da barba, eventualmente<br />
Si da un'occhiata al testamento, pura<br />
Scaramanzia perché i disastri aerei<br />
In percentuale sono nulla;<br />
Prima del viaggio si è tranquilli ma si sospetta che<br />
Il saggio non si muova e che il piacere<br />
Di ritornare costi uno sproposito.<br />
E poi si parte e tutto è O.K. E tutto<br />
È per il meglio e inutile.<br />
E ora che ne sarà<br />
Del mio viaggio?<br />
Troppo accuratamente l'ho studiato<br />
Senza saperne nulla. Un imprevisto<br />
È la sola speranza. Ma mi dicono<br />
Ch'è una stoltezza dirselo.<br />
4. L’attesa di Vincenzo Cardarelli<br />
Oggi che t’aspettavo (Vincenzo Cardarelli)<br />
Oggi che t’aspettavo<br />
non sei venuta.<br />
E la tua assenza so quel che mi dice,
la tua assenza che tumultuava,<br />
nel vuoto che tu hai lasciato,<br />
come una stella.<br />
Dice che non vuoi amarmi.<br />
Quale un estivo temporale<br />
s'annuncia e poi s’allontana,<br />
così ti sei negata alla mia sete.<br />
L’amore, sul nascere,<br />
ha di questi improvvisi pentimenti.<br />
Silenziosamente<br />
ci siamo intesi.<br />
Amore, amore, come sempre,<br />
vorrei coprirti di fiori e d’insulti.<br />
DOCUMENTI<br />
Il muro, barriera fisica e mentale<br />
Ambito storico-politico<br />
ARGOMENTO:<br />
La mentalità latina è ossessionata dal confine, e questa angoscia nasce con il mito della fondazione: dopo aver tracciato<br />
il confine, Romolo uccide il fratello che ha osato attraversarlo. L’imperialismo romano fonda un principio che sarà alla<br />
base di tutta la storia dell’occidente: il proprio confine è sempre sacro, mentre quello degli altri è pretestuoso e illegale.<br />
[Umberto ECO, prefazione a: Frontiere, febbraio 2001 – edizioni IlSole24Ore]<br />
Molti studiosi descrivono il mondo contemporaneo come uno spazio ‘liscio’ e uniforme dove scorrono intensi flussi di<br />
merci, uomini e idee, grazie alla globalizzazione. Eppure, intorno a noi, anche lo spazio della vita quotidiana sembra<br />
sempre più increspato e rugoso, tagliato e interrotto da muri, recinti, soglie, ostacoli, bordi normati, frontiere virtuali, aree<br />
specializzate, zone protette. [Stefano BOERI, architetto, “Il Sole24Ore”, 09.03.2003]<br />
Le frontiere culturali e mentali dell’Europa sembrano più durevoli dei confini degli stati. Molti muri mentali rimangono<br />
tenacemente in piedi, come ha sottolineato la scrittrice tedesca Christa Wolf: “si prova una sensazione di euforia quando<br />
cadono i muri di fuori, ma è grande l’insicurezza che nasce quando si devono abbattere i muri di dentro, quando ci si<br />
deve aprire al prossimo, sino ad ora guardato con sospetto.” [Sergio BARALDI, “Il Piccolo”, quotidiano di Trieste,<br />
20.12.2007]<br />
Senza scrupolo e senza pietà<br />
grandi e alte mura mi hanno costruito intorno.<br />
E ora siedo qui e mi dispero.<br />
Ad altro non riesco a pensare: avevo tante cose<br />
da fare là fuori. Ma non ho sentito né voci né rumori.<br />
Quando elevavano le mura, ero così assente?<br />
[Kostantinos KAVAFIS, poeta greco – Le mura (1911)]<br />
Mentre l’Oriente dormiva tra le braccia dell’Occidente<br />
ogni casa fu spaccata in due case separate.<br />
Noi restammo per giorni alla finestra<br />
a guardare i soldati marciare avanti e indietro<br />
finché i blocchi fissati nella calce trovarono sostegno.<br />
La talpa si rintanò più in fondo nella terra. Sette corvi gridarono da<br />
un davanzale: A cosa serve un muro?<br />
Io dissi: per vietare l’ingresso. Per rinchiudere.<br />
Per immobilizzare ogni cosa.<br />
[Yusef KOMUNYAKAA, poeta U.S.A.– Nostalgia.Novembre 2009]<br />
Due milioni e mezzo di tedeschi orientali sono scappati a Berlino Ovest dal 1949 al 1961. Erano le 2.30 del mattino del<br />
13 agosto 1961 quando ebbe inizio la costruzione del mostruoso serpente di muraglia e ferro: sembrava una disperata<br />
misura di difesa, non di attacco, per arrestare il tremendo salasso di popolazione, un’ammissione di debolezza. [Mino<br />
MONICELLI, inviato dell’Europeo, agosto 1962]<br />
I mattoni sono ancora lì, come i fili spinati, le mine anti-uomo, i cavalli di Frisia, le lugubri torrette. Ma da ieri il Muro di<br />
Berlino sembra un’illusione ottica, l’inutile reminescenza di un incubo che per quasi trent’anni ha marchiato di infamia la<br />
storia dell’Europa post-bellica, con decine di morti fra coloro che hanno tentato di fuggire dall’altra parte. Quale governo<br />
e quale partito oserebbero fare marcia indietro, ora che un autentico processo rivoluzionario ha espugnato la Bastiglia<br />
della Guerra Fredda? [Franco VENTURINI, “Corriere della Sera”, 10.11.1989]<br />
I muri nell’era della globalizzazione raccontano di una politica in cui il ricco Occidente deve difendersi da masse che<br />
cercano di fuggire la guerra e la povertà. Dal Messico a Gaza o a Belfast, ogni muro racconta di un fallimento: può<br />
frenare ma non cancellare le aspirazioni alla libertà. Il ‘nuovo inizio’ passa per la loro caduta. [Umberto DE<br />
GIOVANNANGELI, “L’Unità” 24.07.2009]<br />
Nel film ‘La zona’ del messicano Plà (2007) premiato anche a Venezia, ragazzi delle favelas penetrano in un quartiere<br />
residenziale della metropoli, un mondo dorato di villette bianche e prati ben curati, famiglie perbene con domestici in<br />
livrea, protetto da mura e guardie private. L’avventura si trasforma presto in tragedia: la comunità dei ricchi reagisce con
inaudita violenza, dando la caccia al ladruncolo adolescente. Quando la fantasia anticipa la realtà: un muro anti-poveri è<br />
stato recentemente proposto a Buenos Aires. [Cristina BATTOCLETTI, “Il Sole24Ore”, 2.09.2007]<br />
Gli operai hanno fatto tutto in poche ore: il muro è in acciaio, lungo 84 metri e alto 3, ed è costato 80mila euro. L’hanno<br />
voluto con forza centinaia di abitanti della zona di via Anelli a Padova. All’ingresso dei palazzi del complesso<br />
‘Serenissima’ la parete d’acciaio ha sostituito la vecchia rete di filo spinato. Da qui spacciatori e clienti si scambiavano<br />
bustine di droga e denaro, i pusher riuscivano a scappare alla polizia arrampicandosi sulla rete o strappandola.<br />
All’ingresso, un posto fisso della polizia fa controlli, come a un check-point. La città è divisa: “è arroganza costruire un<br />
muro per dividere, separare il bene dal male”, dicono alcuni, e altri ribattono: “dopo dieci anni di paura, ora possiamo<br />
dormire tranquilli”. [Paolo BELTRAMIN, “Corriere della Sera” 10.08.2006]<br />
Se negli anni delle grandi manifestazioni di piazza il dissenso colorava di scritte gli edifici delle città (famoso è il graffito:<br />
“I muri hanno la parola”), oggi il disagio delle periferie, l’integrazione difficile, la babele delle lingue, diventa un diario<br />
quotidiano, un ‘blog collettivo’ scritto con pennarello e spray. [Carlo LOVATI, ”Corriere della Sera” 22.04.2007]<br />
Un muro di finta pietra lungo 80m. e alto 7.5m è stato eretto di fronte alla grande Muraglia Cinese, per permettere ai<br />
quattro milioni di turisti di sfogare la propria creatività, senza danneggiare il monumento originale. E dopo il caso cinese,<br />
anche New York corre ai ripari e indice una ‘crociata’ contro i writers: arresti, condanne e multe. [Angelo AQUARO, “la<br />
Repubblica” 17.07.2009]<br />
DOCUMENTI<br />
Ambito socio-economico<br />
ARGOMENTO:<br />
La produzione di beni sempre più numerosi e sempre più differenziati: importante fattore di progresso<br />
economico o fenomeno negativo?<br />
“Nuovi beni di consumo: beni capaci di soddisfare meglio bisogni o desideri. Beni nuovi, che in ogni caso<br />
sostituiscono beni vecchi, li rendono obsoleti, li fanno scomparire o li relegano in un angolo, impedendo che i1<br />
mercato si saturi. Beni che suscitano una domanda nuova, sconfiggendo il pericolo della sazietà. Beni, se<br />
vogliamo, sempre meno di prima necessità, sempre più appetiti dai consumatori, almeno per qualche tempo, in<br />
attesa che altri beni, ancor più nuovi siano inventati e proposti. Beni che cambiano senza sosta i nostri costumi di<br />
vita, dapprima nei ceti più abbienti, che li sperimentano, quindi in tutta la popolazione, quando la moda si diffonde<br />
e si riducono i prezzi di costo e di vendita.” S. RICOSSA, La rivoluzione dei consumi, in “Le rivoluzioni del<br />
benessere”, a cura di P. Melograni e S. Ricossa, Bari (1988)<br />
“Il fascino che esercita sugli americani qualsiasi prodotto che sembri offrire un aumento della potenza personale<br />
rappresenta per la pubblicità un prezioso campo di sfruttamento. Da anni le fabbriche di automobili fanno a gara<br />
nel costruire motori sempre più potenti. Dopo un’inchiesta psichiatrica, un’agenzia pubblicitaria del Middle West<br />
giunse alla conclusione che uno dei maggiori incentivi all’acquisto ogni due anni circa di una macchina nuova,<br />
lucente e più potente, è costituito dal fatto che la nuova automobile dà all’acquirente una conferma della sua<br />
potenza personale, e lo rassicura circa la sua virilità: si tratta di un’esigenza emozionale che la macchina vecchia<br />
non bastava più a soddisfare.” V. PACKARD, I persuasori occulti, Torino, (1989)<br />
“L’irresistibile ascesa dell’industria del falso in Italia: il commercio dei prodotti di consumo falsificati è diventato un<br />
mercato di massa. Si tratta di un fenomeno che provoca distorsioni sempre più evidenti, che si collocano<br />
all’incrocio fra le industrie e i consumatori. Ma oltre alle attività di controllo, pubbliche e private, il problema<br />
principale è di costruire un tessuto di fiducia e di credibilità, fra le imprese con una specifica identificazione di<br />
qualità e un consumatore ormai maturo.” S. CASILLO, “Il Mulino”, Bologna, (4/98)<br />
DOCUMENTI<br />
Cellule staminali adulte o embrionali<br />
1) Cellule staminali dal liquido amniotico?<br />
Ambito scientifico-tecnologico<br />
ARGOMENTO:<br />
Sembra proprio l'uovo di Colombo. Tutti sapevamo che nel liquido amniotico ci sono molte cellule dello stesso tipo di<br />
quelle dell' embrione e l'analisi genetica eseguita ormai quasi di routine dopo l'amniocentesi utilizza proprio queste<br />
cellule per verificare l'assetto cromosomico e genetico del nascituro. Sapevamo anche che molte di queste devono
essere relativamente immature, vale a dire assai poco differenziate. Quello che mancava era la verifica che fra queste<br />
cellule immature ce ne fossero alcune con tutte le caratteristiche delle staminali embrionali, cioè genuinamente<br />
totipotenti. Sembra che questo sia stato adesso verificato e che le suddette cellule siano in grado di dar luogo a cellule e<br />
tessuti di tutti i tipi, come si addice alla cellula staminale ideale. Certo non sono molte. Si parla dell'1% delle cellule<br />
immature, ma nessuno ha mai pensato che si potessero trovare da qualche parte manciate di cellule staminali<br />
embrionali. Occorrerà quindi prelevarle e farle moltiplicare in coltura fino a ottenerne un numero ragionevole. Senza<br />
problemi etici, si direbbe, perché non sono cellule destinate a dar vita a nessun embrione. Sono piuttosto cellule sfuggite<br />
all'assemblaggio dell'embrione vero e proprio e che si sono moltiplicate perché il liquido amniotico è un ottimo terreno di<br />
coltura, dove non manca veramente niente. Ammettiamo che tutto questo venga confermato da studi successivi (è<br />
sempre meglio essere prudenti). Che fare di queste cellule? Molto dipende dal loro numero effettivo e dalle loro<br />
proprietà. Se non sono tanto poche e crescono bene, si potrebbero conservare separatamente anche solo quelle<br />
prelevate da un singolo intervento su una singola gravidanza. Una volta venuto alla luce e cresciuto, il nascituro in<br />
questione avrebbe allora a disposizione un «gruzzoletto» di cellule staminali che potrebbero servirgli nel corso della vita,<br />
per riparare tessuti o organi eventualmente danneggiati da malattie o incidenti. Essendo queste geneticamente identiche<br />
alle sue proprie cellule, costui o costei non andrebbe neppure incontro a problemi di rigetto: i tessuti formati da quelle<br />
attecchirebbero naturalmente in ogni parte del suo corpo. Meglio ancora delle cellule prelevate dal suo cordone<br />
ombelicale, che al momento sono utili solo per malattie del sangue che insorgano in tenera età. Se sono molto molto<br />
poche e non dovessero crescere tutte con la dovuta rapidità, si potrebbero unire quelle prelevate da diversi interventi su<br />
diverse gravidanze. In questo modo si perderebbe il vantaggio della specificità genetica individuale, ma si avrebbe<br />
comunque a disposizione una grande quantità di cellule staminali totipotenti pronte all'uso. Esiste anche una terza<br />
alternativa: unire le staminali prelevate da gravidanze diverse, farle crescere un po' e suddividerle poi sulla base delle<br />
loro caratteristiche genetiche in modo da essere pronti a un impiego multiplo ma personalizzato. Mi auguro di tutto cuore<br />
che questi risultati, ottenuti peraltro nel corso di un periodo di ricerca abbastanza lungo, vengano confermati, perché<br />
potrebbero risolvere per sempre il problema etico che riguarda la vita dell'embrione. Si avrebbero così tutti i vantaggi<br />
offerti dalla tecnologia delle cellule staminali senza remore di natura etica e sociale. Mi domando solo come non ci si sia<br />
pensato prima, ma si sa, come dicono a Napoli, «dopo l'estrazione (dei numeri del lotto), ogni ciuccio diventa dottore».<br />
Edoardo Boncinelli- Corriere della Sera – 8 gennaio 2007<br />
2) Le cellule staminali adulte<br />
Dagli studi delle cellule staminali dell’adulto (ASC - Adult Stem Cells ) nel trascorso trentennio era emerso chiaramente<br />
che in molti tessuti adulti sono presenti cellule staminali, ma capaci di dare origine solo a cellule proprie di un dato<br />
tessuto. Non si pensava, cioè, alla possibilità di una loro riprogrammazione. Negli anni più recenti, invece, si scoprirono<br />
anche in vari tessuti umani cellule staminali pluripotenti - nel midollo osseo (HSCs), nel cervello (NSCs), nel mesenchima<br />
(MSCs) di vari organi e nel sangue del cordone ombelicale (P/CB, placental/Cord blood) - capaci cioè di dare origine a<br />
più tipi di cellule, in maggioranza ematiche, muscolari e nervose. Si è visto come riconoscerle, come selezionarle, come<br />
sostenerle nello sviluppo e come condurle a formare diversi tipi di cellule mature mediante fattori di crescita e altre<br />
proteine regolatrici. Anzi un notevole cammino è già stato percorso in campo sperimentale, applicando anche i più<br />
avanzati metodi di ingegneria genetica e biologia molecolare per l’analisi del programma genetico che opera nelle cellule<br />
staminali, e per la transduzione di geni desiderati in cellule staminali o progenitrici che, impiantate, sono capaci di<br />
restituire le funzioni specifiche a tessuti sofferenti. Basti accennare, sulla base di alcuni lavori citati in nota, che nell’<br />
uomo le cellule staminali del midollo osseo, da cui si formano tutte le diverse linee di cellule ematiche, hanno come<br />
marcatore di riconoscimento la molecola CD34; e che, purificate, sono capaci di ricostituire la intera popolazione ematica<br />
in pazienti che ricevono dosi ablative di radiazioni e di chemioterapia, e questo con velocità proporzionale alla quantità di<br />
cellule usate. Anzi, si hanno già indizi sul come guidare lo sviluppo di cellule staminali nervose (NSCs) utilizzando<br />
diverse proteine - tra cui la neuroregulina e la proteina 2 osteomorfogena (BMP2, Bone Morphogenetic Protein 2) - che<br />
sono capaci di indirizzare le NSCs a diventare neuroni o glia (cellule neuronali di sostegno, produttrici di mielina) o anche<br />
a muscolo liscio.<br />
La soddisfazione, pur prudente, con cui si concludono molti dei lavori citati, è un indice delle grandi promesse che le<br />
“cellule staminali adulte” riservano per una terapia efficace di tante patologie. Così, D. J. Watt e G. E. Jones affermano:<br />
“Le cellule staminali muscolari, sia della linea mioblastica embrionale che adulta, possono diventare cellule di maggior<br />
importanza per tessuti diversi da quello originario, ed essere la chiave di terapie future persino per malattie diverse da<br />
quelle di origine miogena” (p.93); J.A. Nolta e D.B.Kohn sottolineano: “I progressi nell’uso della transduzione genica nelle<br />
cellule staminali ematopoietiche ha portato a iniziare spe-rimentazioni cliniche. Le informazioni che se ne otterranno,<br />
guideranno futuri sviluppi. In definitiva, la geneterapia potrà permettere di trattare malattie genetiche e acquisite senza le<br />
complicazioni dei trapianti di cellule allogeniche” (p. 460); e D.L.Clarke e J. Frisén confermavano: “Questi studi<br />
suggeriscono che le cellule staminali nei differenti tessuti adulti possono essere molto più simili di quanto finora pensato<br />
alle cellule embrionali umane, fino ad averne in alcuni casi un repertorio molto simile” e “dimostrano che cellule nervose<br />
adulte hanno un’ampia capacità di sviluppo, e sono potenzialmente atte ad essere usate per produrre una varietà di tipi<br />
cellulari per trapianto in malattie diverse”. Tutti questi progressi ed i risultati già raggiunti nel campo delle cellule staminali<br />
dell’adulto (ASC) lasciano, dunque, intravedere non soltanto la loro grande plasticità, ma anche la loro ampia possibilità<br />
di prestazioni, verosimilmente non diversa da quella delle cellule staminali embrionali (ES), dato che la plasticità dipende<br />
in gran parte da un controllo genetico, il quale potrebbe essere riprogrammato. Ovviamente, non è ancora possibile<br />
porre a confronto i risultati terapeutici ottenuti e ottenibili utilizzando le cellule staminali embrionali e le cellule staminali<br />
adulte. Per le seconde sono già in corso, da parte di varie ditte farmaceutiche, delle sperimentazioni cliniche che<br />
lasciano intravedere buoni successi e aprono serie speranze per un futuro più o meno prossimo. Per le prime, anche se<br />
vari approcci sperimentali danno segnali positivi, la loro applicazione in campo clinico - proprio per i gravi problemi etici e<br />
legali connessi - richiede una seria riconsiderazione e un grande senso di responsabilità davanti alla dignità di ogni<br />
essere umano.
(dalla “Dichiarazione sulla produzione e sull’ uso scientifico e terapeutico delle cellule staminali embrionali umane della<br />
Pontificia accademia per la vita – Vaticano - Roma)<br />
3) Staminali nel liquido amniotico<br />
Cari Italians, il cuscino, le lenzuola dove dormo ormai lo sanno tutti che sono piene di mie cellule, del mio Dna. Tutti i<br />
telefilm polizieschi hanno ampiamente dimostrato come sia facile disseminare tracce genetiche intorno a noi. Certo si<br />
conosceva anche che il liquido che avvolge il feto è ricco di cellule fetali. Infatti estraendo una piccola quantità di questo<br />
liquido è possibile fare analisi genetiche dettagliate per stabilire se il feto è portatore di una qualche anomalia genetica<br />
che comporta malattie più o meno gravi e quindi agire di conseguenza. Quello che è comparso lunedì sui giornali è<br />
quindi una sorta di deduzione: se sul cuscino le cellule sono di adulto, nel liquido amniotico sono di qualcosa che si sta<br />
sviluppando ovvero cellule staminali. La portata di questa conclusione ha conseguenze estreme.Infatti in tal modo è<br />
possibile avere a disposizione una varietà enorme di staminali, ottenute senza l’uccisione di nessun embrione e<br />
utilizzabili sugli esseri attualmente viventi, come me e voi. Ma mi spingo oltre nelle ipotesi, in verità già verificate: così<br />
come ormai (soprattutto all’estero) si procede alla conservazione del sangue del cordone ombelicale, che ha<br />
innumerevoli utilizzi sia per il neonato da cui proviene (in caso di successive malattie anche gravi del sangue), sia,<br />
spesso, per i suoi congiunti, in futuro si conserverà anche il liquido amniotico con il suo corredo di cellule staminali.<br />
Queste potranno essere utilizzate in seguito dall’individuo da cui provengono senza dare nessun problema di rigetto, ma<br />
potrebbero anche essere donate a umani compatibili per cercare di riparare organi colpiti da malattie altamente<br />
degenerative. A questo punto mi chiedo cosa si aspetti a dotare anche gli ospedali italiani che si occupano di nascite,<br />
degli strumenti necessari per la crioconservazione del sangue ombelicale e del liquido amniotico. Sembra che in America<br />
siano già attrezzati per questo. Chiaro che, costi quel che costi, sarebbe il regalo che io farei a tutti i miei futuri nipoti. In<br />
questo caso anche la Chiesa cattolica non dovrebbe porre obiezioni, perché non viene né distrutto né alterato nessun<br />
embrione. Cristina Fossati, miosotis@hotmail.it - Corriere della Sera – 9 gennaio 2007<br />
4)<br />
Medici e ricercatori ritengono che la ricerca sulle cellule staminali rappresenti una speranza di cura per malattie che<br />
colpiscono milioni di persone, come:Diabete, Infarto, Fibrosi cistica, Autismo, Sclerosi multipla, Morbo di Parkinson,<br />
Alcune forme di cancro, Osteoporosi, Lesioni del midollo spinale, Ictus, Sclerosi laterale amiotrofica, Alzheimer:Secondo<br />
il Rapporto stilato dalla commissione di studio nominata nel 2000 dal ministro Umberto Veronesi e presieduta dal premio<br />
Nobel Renato Dulbecco: “E’ possibile stimare, sebbene in via del tutto preliminare, che... l’utilizzo di cellule staminali di<br />
varia origine possa portare a sviluppare metodiche cliniche per il trattamento di un numero di pazienti che,<br />
comprendendo le patologie di origine cardiovascolare, si avvicina ai 10 milioni di individui?."La legge sulla fecondazione<br />
assistita vieta l’utilizzo delle cellule staminali embrionali. Sebbene sia possibile utilizzare per alcune patologie cellule<br />
staminali prelevate da tessuti adulti, la stragrande maggioranza della comunità scientifica ritiene necessario che la<br />
ricerca proceda anche sulle cellule staminali embrionali. Al momento, infatti, non è possibile stabilire da quale percorso<br />
della ricerca potranno giungere i risultati più promettenti per la cura delle malattie.La ricerca potrebbe essere condotta<br />
sugli embrioni prodotti in soprannumero dai centri per la fecondazione assistita, e destinati alla spazzatura. Per avere un<br />
bambino con la fecondazione in vitro, infatti, vengono fecondati più ovociti di quelli che verranno poi impiantati nell’utero<br />
della donna. Gli embrioni prodotti in soprannumero vengono conservati per alcuni anni e poi, se non impiantati entro un<br />
termine certo, gettati via (secondo alcune stime in Italia sarebbero circa 30 mila).La legge vieta anche la clonazione<br />
terapeutica. La clonazione terapeutica non ha nulla a che vedere con la clonazione riproduttiva. La clonazione<br />
terapeutica, infatti, si ottiene trasferendo il nucleo di una cellula adulta (prelevata dalla pelle) in un cellula uovo da cui è<br />
stato sottratto il nucleo. Attraverso una stimolazione la cellula uovo comincia a produrre cellule staminali embrionali che<br />
verranno prelevate ed utilizzate al solo fine di studiare possibili cure.Il vantaggio di questa tecnica è che consente di<br />
utilizzare cellule geneticamente identiche a quelle del paziente, eliminando così i rischi di rigetto. (dal sito lucacoscioni.it<br />
– della Associazione Luca Concion<br />
TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO<br />
Cara mamma, ti scrivo perché sarà l’ultima volta, domani mattina mi portano con il mio compagno in cortile e li sarò<br />
fucilato. Mi dispiace per tante cose, per voi, perché non ho ancora 20 anni, perché ho paura che questa storia non finirà<br />
mai, perché ho paura. (da una lettera dei condannati a morte alla resistenza, Einaudi, Torino). Rifletti su questa lettera e<br />
sul quel che è stato del nazifascismo e se siamo veramente liberi da pericoli o se il nazifascismo potrebbe ricapitare.<br />
TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE<br />
La violenza lacera quotidianamente la società, circonda la nostra vita, coinvolge la nostra coscienza, sollecita la nostra<br />
riflessione morale, culturale, politica. Nella tua esperienza giovanile non avrai mancato di interrogarti su questo aspetto<br />
drammatico del nostro tempo e di maturare personali considerazioni. (maturità 1985)
SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA<br />
DELL’ESAME DI STATO<br />
Alunno ……………………………………………………… classe ……………..<br />
Segnare con una crocetta il problema (uno su due) e i quesiti (quattro su otto) scelti per la<br />
risoluzione.<br />
Problema:<br />
Quesiti:<br />
Tempo a disposizione: 5 ore<br />
P1 P2<br />
Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8<br />
Tutti i fogli di lavoro devono essere consegnati alla fine della prova; in particolare deve essere<br />
consegnata la bella copia riportante l’indicazione precisa del problema e dei quesiti risolti e il<br />
relativo svolgimento in forma chiara ed ordinata.<br />
Voto ……………………………………….
P1<br />
f ,<br />
Sia dato l’insieme di funzioni a,<br />
b c di equazione:<br />
fa , b,<br />
c<br />
2 ⎧ax<br />
+ bx + c<br />
⎪<br />
( x)<br />
= ⎨3x<br />
+ 4 1−<br />
x<br />
⎪<br />
⎪6ax<br />
− x −1<br />
⎩<br />
2<br />
x < 0<br />
0 ≤ x < 1<br />
x ≥ 1<br />
dove a , b,<br />
c sono parametri reali.<br />
a) Si determinino i valori dei parametri a, b e c in modo che f a,<br />
b,<br />
c sia continua in<br />
x1 = 1e<br />
derivabile in zero.<br />
b) Detta f la funzione determinata, la si studi e la si rappresenti in un opportuno<br />
sistema cartesiano xOy. Si discuta la natura del punto di ascissa unitaria,<br />
giustificando la risposta con osservazioni analitiche.<br />
c) Si calcoli l’angolo formato dalle rette tangenti al grafico di f nei suoi punti di<br />
intersezione con l’asse delle ascisse e l’angolo formato dalle due rette tangenti<br />
inflessionali.<br />
d) Si calcoli l’area dell’unica regione finita di piano delimitata dal grafico di f e<br />
dall’asse delle ascisse.<br />
P2<br />
Nel piano, riferito ad un sistema di assi cartesiani ortogonali ( Oxy ) , sono assegnate le curve di<br />
equazione<br />
4 3 2<br />
[ ] y = x + ax + bx + c<br />
1 .<br />
a) Dimostrare che, nel punto in cui secano l’asse y, hanno tangente parallela all’asse x e poi<br />
trovare quale relazione deve sussistere fra i coefficienti a, b affinché la curva [ 1 ] volga la<br />
concavità verso le y positive in tutto il suo dominio.<br />
b) Determinare i coefficienti a, b, c in modo che la corrispondente curva [ 1 ] abbia, nel punto in<br />
cui seca l’asse y, un flesso e la relativa tangente inflessionale la sechi ulteriormente nel<br />
punto di coordinate ( 2 , 2)<br />
.<br />
c) Determinare le equazioni della traslazione che, lasciando sull’asse y il flesso di K con<br />
tangente orizzontale, porti il minimo di K sull’asse x.<br />
3 2<br />
d) Si consideri la parabola y = x e la circonferenza passante per O = ( 0,<br />
0)<br />
, di centro<br />
2<br />
C = ( 0,<br />
1)<br />
. La retta y = kx ( k ≥ 0)<br />
incontra la parabola e la circonferenza, oltre che in O,<br />
rispettivamente nei punti A e B. Per ogni valore di k, si consideri il punto D avente l’ascissa<br />
di A e l’ordinata di B. Si verifichi che il luogo dei punti D al variare di k ha equazione<br />
2<br />
18x<br />
y = .<br />
2<br />
4 + 9x
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Q1 Data la funzione<br />
determinare i valori dei parametri reali a e b per i quali la funzione è continua e<br />
derivabile nel suo dominio.<br />
Q2 Calcolare la derivata della funzione<br />
e stabilire se presenta nel suo dominio degli estremanti e di che tipo sono.<br />
Q3 Dimostrare che la funzione<br />
con presenta un minimo assoluto in x = 1. Specificare anche che cosa accade<br />
in x = 0.<br />
Q4 Dopo aver ricordato la condizione necessaria e sufficiente affinché una funzione sia<br />
invertibile spiegare utilizzando le derivate il motivo per cui la funzione<br />
è invertibile su tutto R.<br />
Q5 Calcolare il seguente limite:<br />
Q6 Enunciare e dimostrare il teorema di Rolle. Evidenziare poi la ragione per cui se la<br />
funzione non è ovunque derivabile in (a; b) il teorema non può valere.<br />
Q7 Dimostrare applicando la definizione di derivata che la funzione<br />
è derivabile nell’origine e trovare il valore della derivata.<br />
Q8 Due circonferenze di centri C e C’ sono tangenti esternamente in T con tangente<br />
comune t.<br />
Sia t’ una delle tangenti comuni alle due circonferenze diversa da t e si indichi con P il<br />
punto di intersezione tra t e t’. Dimostrare che l’angolo è retto.<br />
29<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA<br />
del 16 febbraio 2011:FILOSOFIA,INGLESE,<br />
LATINO, SCIENZE, ARTE.<br />
FILOSOFIA<br />
Nome……………….…………………..…Cognome……..………………….………<br />
DOMANDA UNO ) Che cosa significa il titolo “ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZE<br />
FILOSOFICHE IN COMPENDIO” ?<br />
15 righe<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
DOMANDA DUE) Come si colloca all’ interno del Sistema Hegeliano e che<br />
cosa significa la seguente TRIADE: MECCANICA – FISICA – FISICA<br />
ORGANICA<br />
15 righe<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
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MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
INGLESE<br />
Read the passage and answer the questions in a concise and factual way (max 15 lines)<br />
Unless I had been animated by an almost supernatural enthusiasm, my application to this study would<br />
have been irksome, and almost intolerable. To examine the causes of life, we must first have recourse to<br />
death. I became acquainted with the science of anatomy: but this was not sufficient; I must also observe<br />
the natural decay and corruption of the human body... I saw how the fine form of man was degraded and<br />
wasted; I beheld the corruption of death succeed to the blooming cheek of life; I saw how the worm inherited<br />
the wonders of eye and brain. I paused, examining and analysing all the minutiae of causation, as<br />
exemplified in the change from life to death, and from death to life, until from the midst of this darkness<br />
a sudden light broke in upon me - a light so brilliant and wondrous, yet so simple, that while I<br />
became dizzy with the immensity of the prospect which it illustrated, I was surprised, that among so<br />
many men of genius who had directed their enquiries towards the same science, that I alone should be<br />
reserved to discover so astonishing a secret… I became myself capable of bestowing animation upon<br />
lifeless matter.<br />
1. What type of narrative technique is used in the passage? (consider vocabulary, syntax, figures<br />
of speech, meaning)<br />
15 righe<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………<br />
2. Find out the Romantic and Gothic elements of the extract and offer a description of Victor.<br />
15 righe ……….<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………<br />
E’ consentito l’uso del dizionario monolingue<br />
31<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
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LATINO<br />
Consegna Rispondi alle seguenti domande con un elaborato sintetico (15 righe per<br />
ogni risposta), che tuttavia dimostri la conoscenza dell’argomento e la<br />
capacità di esporlo con un discorso coerente e articolato e con un<br />
linguaggio appropriato.<br />
1. In che modo Ovidio nelle Metamorfosi ottiene l’effetto “cinematografico” che Calvino attribuisce<br />
alla sua tecnica narrativa?<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
2. “Ideo propera, Lucili mi, vivere, et singulos dies singulas vitas puta. Qui hoc modo se aptavit, cui<br />
vita sua cotidie fuit tota, securus est.” Traduci queste righe delle Epistulae morales ad Lucilium<br />
n. 101 di Seneca e commentale: spiega come si raggiunga il pieno possesso di sé (facendo<br />
riferimento anche agli altri brani studiati) e quale scopo abbia tale percorso di perfezionamento<br />
interiore.<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
__________________________________________________<br />
________________________________________<br />
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MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
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SCIENZE<br />
1.Spiega come si puo’ determinare l’ epicentro di un terremoto? (max 15 righe)<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
2-Spiega come Eratostene determino’ la lunghezza dell’ equatore<br />
terrestre.(max 15 righe)<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………<br />
33<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
STORIA DELL’ARTE<br />
1) Nel quadro “La zattera della Medusa” di T. Géricault, quali elementi formali<br />
e figurativi concorrono a determinare il forte impatto emotivo e drammatico<br />
dell’opera? (15 righe)<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………<br />
2) Delinea i caratteri fondamentali della ricerca artistica dei Macchiaioli. (15<br />
righe)<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………<br />
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MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
FILOSOFIA<br />
SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA<br />
del 6 maggio 2011: FILOSOFIA, INGLESE,<br />
LATINO, SCIENZE, FISICA .<br />
DOMANDA UNO ) Qual è la posizione della Sinistra Hegeliana sul ruolo della<br />
Religione e della Filosofia ?<br />
15 righe<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………………<br />
………………………<br />
DOMANDA DUE) Sintetizza le diverse posizioni in cui si articola la reazione<br />
alla rivoluzione industriale corredandole di alcuni esempi (autori e movimenti)<br />
15 righe<br />
………………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………………………………………………<br />
…………………<br />
35<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
INGLESE<br />
1.Deal with the three levels of interpretation of Dr Jekyll and Mr Hyde and explain them also offering<br />
examples from the extract you read in class<br />
………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………<br />
2. Highlight the characteristics of Wilde’s way of writing with reference to vocabulary, syntax, musicality<br />
and message in the following extract<br />
THE studio was filled with the rich odour of roses, and when the light summer wind stirred amidst the<br />
trees of the garden, there came through the open door the heavy scent of the lilac, or the more<br />
delicate perfume of the pink-flowering thorn.<br />
From the corner of the divan of Persian saddle-bags on which he was lying, smoking, as was his<br />
custom, innumerable cigarettes, Lord Henry Wotton could just catch the gleam of the honey-sweet<br />
and honey-coloured blossoms of a laburnum, whose tremulous branches seemed hardly able to bear<br />
the burden of a beauty so flamelike as theirs; and now and then the fantastic shadows of birds in flight<br />
flitted across the long tussore-silk curtains that were stretched in front of the huge window, producing<br />
a kind of momentary Japanese effect, and making him think of those pallid, jade-faced painters of<br />
Tokyo who, through the medium of an art that is necessarily immobile, seek to convey the sense of<br />
swiftness and motion.<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………<br />
36<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
LATINO<br />
1. Negli Annales Tacito descrive la morte di Seneca e quella di Petronio:<br />
confrontale e spiega quali aspetti delle due diverse personalità vengono<br />
messi in luce. 15 righe<br />
______________________________________________________________<br />
______________________________________________________________<br />
______________________________________________________________<br />
______________________________________________________________<br />
______________________________________________________________<br />
______________________________________________________________<br />
______________________________________________________________<br />
______________________________________________________________<br />
___<br />
2. Quali elementi della tecnica narrativa di Petronio permettono di parlare<br />
di realismo e quali sono , secondo Auerbach, i limiti di questo realismo?<br />
15 righe<br />
______________________________________________________________<br />
______________________________________________________________<br />
______________________________________________________________<br />
______________________________________________________________<br />
______________________________________________________________<br />
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MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
FISICA<br />
1.<br />
Un’onda elettromagnetica monocromatica che viaggia nel vuoto ha una<br />
lunghezza d’onda λ = 550 nm; si determini:<br />
a. la frequenza del campo elettromagnetico<br />
b. se nel visibile, il colore<br />
Se ne dia infine una rappresentazione grafica in un’opportuna terna cartesiana<br />
[max 3 righe]<br />
2.<br />
In un esperimento di Thomson un fascio di elettroni si muove all’interno di un<br />
condensatore piano carico di lunghezza L = 5cm<br />
con una velocità v r di modulo<br />
4<br />
−16<br />
v = 10 m/s. Sapendo che la carica distribuita sul condensatore vale Q = 8.<br />
9 ⋅10<br />
C e<br />
che la superficie delle armature è S = 100cm<br />
2 si determinino:<br />
a. l’equazione della traiettoria seguita dal fascio all’interno del condensatore<br />
relativa a un opportuno sistema di riferimento cartesiano<br />
b. la deviazione del fascio all’uscita del condensatore<br />
c. modulo, direzione e verso di un campo di induzione magnetica B r necessario<br />
a mantenere il fascio su una traiettoria rettilinea.<br />
[max 8 righe]<br />
3.<br />
Paradosso di Ampère, corrente di spostamento, circuitazione del campo di<br />
induzione magnetica. [max 18 righe]<br />
38<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
SCIENZE<br />
1.Lo studio della struttura e dell’ evoluzione dell’ Universo ha portato all’<br />
affermazione di due concetti contrapposti: quello di Universo in espansione e<br />
quello di Universo stazionario.<br />
Illustra i due concetti e le ipotesi che ne derivano.( 15 righe)<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………<br />
5-Descrivi e spiega le eclissi del Sole e della Luna.<br />
Nonostante le eclissi solari siano più frequenti perché un osservatore vede<br />
più frequentemente quelle lunari? . (15 righe)<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
…………………………………………………………………………………………<br />
………………………………………………………<br />
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MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Materia ITALIANO<br />
Docente SILVIA CIASCHINI<br />
10. PROGRAMMI SVOLTI<br />
ELENCO MODULI<br />
Titolo del modulo durata in<br />
ore<br />
1 Il Romanticismo 24<br />
2<br />
Verso il Novecento: Positivismo, Naturalismo, Simbolismo,<br />
Decadentismo<br />
3 L’epoca della Grande Guerra: modernità e avanguardie 12<br />
4 Dal fascismo alla ricostruzione: la poesia 16<br />
5<br />
Dissoluzione e rifondazione del genere del romanzo nel<br />
Novecento<br />
7 Dante: il Paradiso 16<br />
8<br />
Produzione scritta: analisi del testo (tipologia A dell’esame di<br />
stato), tema argomentativo e saggio breve (tipologie B C e D<br />
dell’esame di stato)<br />
Obiettivi generali della disciplina<br />
• Impiega le conoscenze linguistiche nella produzione di testi, muovendosi<br />
con sicurezza sul piano della comunicazione orale e scritta; è in grado di<br />
variare l’uso della lingua a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi,<br />
compiendo anche le adeguate scelte retoriche e pragmatiche, e ampliando<br />
contestualmente il proprio lessico<br />
• É in grado di svolgere una riflessione metalinguistica sui tradizionali livelli di<br />
analisi (grammaticale, logico-sintattico, lessicale-semantico)<br />
• Individua la specificità del fenomeno letterario, apprezzandone da un lato il<br />
valore estetico, dall’altro la capacità di rappresentare, nelle forme simboliche<br />
che gli sono proprie, i più vari contenuti dell’esistenza umana, sotto un<br />
40<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X<br />
20<br />
22<br />
16
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
profilo antropologico, psicologico, ideologico.<br />
• Applica le conoscenze acquisite all’analisi di un testo letterario non ancora<br />
studiato, decodificandolo correttamente, individuandone le strutture formali e<br />
gli aspetti stilistici e avviando un processo di rielaborazione personale<br />
attendibile e motivata<br />
Metodologia utilizzata<br />
Lezione frontale<br />
Lezione partecipata<br />
Analisi testuale guidata<br />
Ho scelto di impostare lo studio della letteratura a partire dall’analisi testuale,<br />
contestualizzando brevemente l’opera e giungendo solo in un secondo momento ad una<br />
sintesi della poetica dell’autore e delle caratteristiche del periodo o del movimento<br />
letterario per via induttiva. Con tale approccio ho inteso lavorare sulla capacità di operare<br />
osservazioni puntuali sugli elementi tematici e stilistici delle opere.<br />
Per quanto riguarda la produzione scritta, ho voluto dedicare un certo numero di lezioni<br />
alla tipologia del saggio breve, affrontando argomenti di tipo storico-artistico e soprattutto<br />
proponendo esercitazioni sull’analisi e l’utilizzo dei documenti.<br />
Strumenti utilizzati<br />
Manuale e antologia: Alberto Asor Rosa Storia europea della letteratura italiana<br />
Lettura integrale di alcune opere<br />
Fotocopie<br />
Appunti<br />
Modalità di verifica e di recupero<br />
Verifiche scritte a risposte aperte (valide per l’orale)<br />
Verifiche scritte di analisi testuale<br />
Colloquio orale<br />
Interventi spontanei e/o sollecitati<br />
41<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Modulo Contenuti<br />
Titolo del<br />
modulo<br />
Il<br />
Romanticismo<br />
Verso il<br />
Novecento:<br />
Positivismo,<br />
Naturalismo,<br />
Simbolismo,<br />
Decadentismo<br />
Elenco degli argomenti affrontati<br />
Origine e caratteri essenziali del Romanticismo europeo<br />
Origine e caratteri essenziali del Romanticismo italiano: lettura<br />
dell’articolo di Madame de Stael apparso sulla rivista Biblioteca<br />
italiana; un brano da Lettera semiseria di Crisostomo a suo figlio di<br />
Berchet<br />
Il dibattito classici-romantici.<br />
MANZONI<br />
Lettera a M. Chauvet<br />
Lettera a massimo D’Azeglio<br />
Adelchi: atto II (il diacono Martino attraversa le Alpi); atto III<br />
(Adelchi e Anfrido); il coro dell’atto III; coro dell’atto IV (morte di<br />
Ermengarda); atto V (la morte di Adelchi)<br />
I Promessi Sposi: Le fasi dell’elaborazione; la questione della<br />
lingua; lettura e analisi dell’Introduzione (il gioco delle voci narranti<br />
e la ricerca di una “retorica discreta”); lettura e analisi del cap. XXIII<br />
(Don Abbondio e l’Innominato; il comico e il sublime); lettura e<br />
analisi del cap. XXXVIII (un finale senza idillio; il sugo della storia; il<br />
pessimismo manzoniano).<br />
LEOPARDI<br />
La poetica dell’infinito e del vago<br />
Lettura e analisi di L’infinito, La sera del dì di festa, A Silvia, Canto<br />
notturno di un pastore errante dell’Asia.<br />
Pessimismo storico e pessimismo cosmico<br />
Lettura e analisi di Dialogo della Natura e di un Islandese, Dialogo<br />
di Tristano e di un amico. La ginestra<br />
Caratteri del Naturalismo francese e del Verismo italiano<br />
La Scapigliatura (cenni a)<br />
VERGA<br />
La fase mondano- scapigliata: lettura della prefazione di Eva<br />
La tecnica narrativa: l’uso della voce narrante e il simbolismo in<br />
Rosso Malpelo<br />
I Malavoglia: la vicenda, il sistema dei personaggi, la tecnica<br />
narrativa, l’ideale dell’ostrica.<br />
Lettura e analisi della prefazione, del cap. I,V,VII,XV<br />
Novelle Rusticane:<br />
Lettura e analisi di La roba<br />
Origine del termine e caratteri del Decadentismo europeo<br />
Peculiarità del Decadentismo italiano<br />
D’ANNUNZIO<br />
42<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
L’epoca della<br />
Grande<br />
Guerra:<br />
modernità e<br />
avanguardie<br />
Dal fascismo<br />
alla<br />
Il Piacere<br />
Lettura e analisi del ritratto di Andrea Sperelli<br />
Alcyone<br />
Lettura e analisi di La sera fiesolana; La pioggia nel pineto; Stabat<br />
nuda aestas<br />
Il teatro<br />
Lettura e analisi di un brano da La figlia di Iorio<br />
PASCOLI<br />
La poetica del fanciullino<br />
Myricae<br />
Lettura e analisi di Il bosco; X agosto; Temporale; L’assiuolo; Il<br />
lampo<br />
Canti di Castelvecchio<br />
Lettura e analisi di Il gelsomino notturno; Nebbia<br />
Primi poemetti<br />
Lettura e analisi di La nebbia<br />
Le avanguardie<br />
Definizione del termine e caratteri comuni alle avanguardie<br />
europee<br />
Futurismo<br />
L’innovazione dei temi e dello stile<br />
Lettura e analisi di Manifesto tecnico del futurismo e Zang tumb<br />
tumb di Filippo Tommaso Marinetti<br />
Il ruolo del poeta<br />
Lettura e analisi di Lasciatemi divertire di Palazzeschi<br />
Crepuscolarismo<br />
Lettura e analisi di La signorina Felicita ovvero la felicità di<br />
Gozzano<br />
PIRANDELLO<br />
L’umorismo<br />
Lettura e analisi di brani dal saggio<br />
Novelle per un anno<br />
Lettura e analisi di Il treno ha fischiato; Di sera, un geranio<br />
Il fu Mattia Pascal<br />
Lettura integrale del testo e analisi<br />
Sei personaggi in cerca d’autore<br />
Lettura e analisi della scena finale<br />
SVEVO<br />
Una vita e Senilità<br />
Lettura e analisi del capitolo XII<br />
La coscienza di Zeno<br />
Lettura integrale e analisi<br />
UNGARETTI<br />
L’allegria<br />
43<br />
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ricostruzione:<br />
la poesia<br />
Dissoluzione e<br />
rifondazione<br />
del genere del<br />
romanzo nel<br />
Novecento<br />
Dante: il<br />
Paradiso<br />
Produzione<br />
scritta: analisi<br />
del testo<br />
(tipologia A<br />
dell’esame di<br />
stato), tema<br />
argomentativo<br />
e saggio breve<br />
(tipologie B C<br />
e D dell’esame<br />
di stato)<br />
Lettura e analisi di Il porto sepolto;I fiumi; Veglia<br />
Sentimento del tempo<br />
Lettura e analisi di L’isola<br />
SABA<br />
Canzoniere<br />
Lettura e analisi di A mia moglie; La capra; Ritratto della mia<br />
bambina;Parole<br />
MONTALE<br />
Ossi di seppia<br />
Lettura e analisi di Meriggiare pallido e assorto; Spesso il male di<br />
vivere ho incontrato; Forse un mattino andando<br />
Occasioni<br />
Lettura e analisi di La casa dei doganieri<br />
La bufera e altro<br />
Lettura e analisi di La bufera; L’anguilla<br />
Xenia<br />
Lettura e analisi di Ho sceso dandoti il braccio<br />
Il fu Mattia Pascal<br />
La coscienza di Zeno<br />
La narrativa neorealista<br />
Lettura integrale e analisi di La casa in collina di Cesare Pavese<br />
Il romanzo borghese<br />
Lettura integrale e analisi di Gli indifferenti di Alberto Moravia<br />
Leonardo Sciascia<br />
Lettura integrale e analisi di La scomparsa di Majorana<br />
Paradiso<br />
Lettura e analisi dei canti I, III, VI , IX, XI, XII, XV, XVI, XVII, XXXIII<br />
Esercitazioni sulla tipologia dell’articolo di giornale<br />
Il linguaggio<br />
L’uso dei documenti<br />
Come costruire il titolo<br />
Il saggio breve di argomento artistico-letterario<br />
44<br />
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Materia LATINO<br />
Docente SILVIA CIASCHINI<br />
ELENCO MODULI<br />
Titolo del modulo durata in<br />
ore<br />
1 Ripasso: sintassi del periodo e dei casi 20<br />
2 L’età augustea 8<br />
3 L’elegia latina: Properzio, Tibullo, Ovidio 14<br />
4 L’età giulio-claudia 16<br />
5 Dai Flavi all’età di Adriano 16<br />
6 Il romanzo a Roma 13<br />
7 I padri della Chiesa 13<br />
Obiettivi generali della disciplina<br />
• Stabilisce il genere di appartenenza di un testo<br />
• Traduce, analizza e commenta dal punto di vista morfologico, sintattico e<br />
stilistico un testo in lingua latina<br />
• Istituisce confronti tra testi di diversi autori, appartenenti allo stesso genere<br />
letterario distinguendone le specifiche caratteristiche<br />
• Argomenta in modo sintetico su tematiche specifiche<br />
• Espone le informazioni e i concetti in modo corretto, argomentato, con uso<br />
consapevole del lessico specifico<br />
Metodologia utilizzata<br />
Lezione frontale<br />
Lezione partecipata<br />
Analisi testuale guidata<br />
Nel trimestre ho dedicato ore di recupero in itinere e un corso pomeridiano al ripasso<br />
45<br />
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della sintassi del periodo, con l’intenzione di rendere possibile un’analisi stilistica dei brani<br />
letterari tradotti in classe. In seguito ho circoscritto il lavoro sulla lingua alla traduzione di<br />
Seneca, contemporaneamente alla trattazione del suo pensiero e del suo stile, in modo<br />
da familiarizzare gli studenti con la sintassi e il lessico usati dall’autore. Ho inteso in tal<br />
modo sviluppare la consapevolezza dello stretto rapporto esistente fra temi e forme<br />
espressive e rendere gli studenti capaci di costruire un discorso organico su questi due<br />
piani dell’analisi, per ogni autore e brano affrontati. Tale approccio è stato utilizzato<br />
soprattutto nello studio di Seneca e Tacito.<br />
Il percorso di storia della letteratura latina è partito dagli autori dell’età augustea:<br />
Livio,Orazio, e gli elegiaci trattati con un’attenzione particolare al rapporto tra letterati e<br />
potere, in base al quale sono state spiegate la poetica e l’ideologia degli autori.<br />
Nel pentamestre ho dato particolare rilievo allo studio di Petronio e Apuleio, poiché mi<br />
permetteva di affrontare questioni quali l’origine del genere romanzesco, la<br />
contaminazione e la parodia come elementi costitutivi del romanzo, le tecniche narrative,<br />
con ovvi collegamenti al programma di italiano.<br />
Sia la didattica che le modalità di verifica (sono ricorsa più volte per gli argomenti di<br />
letteratura alla tipologia della terza prova - domande aperte), mi hanno permesso di<br />
lavorare sull’esposizione sintetica, ma non schematica degli argomenti e sulla capacità di<br />
istituire relazioni fra i contenuti.<br />
Strumenti utilizzati<br />
Manuale e antologia: A. Roncoroni, R. Gazich, E. Marinoni, E. Sada, Studia humanitatis,<br />
vol. 3,4,5 Carlo Signorelli Editore.<br />
Fotocopie<br />
Appunti<br />
Modalità di verifica e di recupero<br />
Verifiche scritte a risposte aperte (valide per l’orale)<br />
Verifiche scritte di analisi testuale<br />
Colloquio orale<br />
Interventi spontanei e/o sollecitati<br />
46<br />
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Modulo Contenuti<br />
Titolo del<br />
modulo<br />
L’età augustea<br />
L’elegia latina:<br />
Properzio,<br />
Tibullo, Ovidio<br />
L’età giulioclaudia<br />
Elenco degli argomenti affrontati<br />
La nuova figura dell’intellettuale<br />
ORAZIO<br />
La morale oraziana<br />
Testi<br />
Ode I, 5 traduzione e analisi<br />
Ode I, 11 traduzione e analisi<br />
TITO LIVIO<br />
Il rapporto con l’ideologia e il principato<br />
I limiti di Livio come storico<br />
La concezione moralistica della storia<br />
Testi<br />
Ab Urbe condita: l’episodio di Lucrezia e il valore dei prodigi<br />
(traduzione e analisi)<br />
I caratteri del genere e il rapporto dell’elegia latina con la politica<br />
augustea<br />
I temi: servitium amoris e nequitia<br />
PROPERZIO<br />
Elegia I, 6 (testo in italiano) analisi<br />
Elegia I, 15 (testo in italiano) analisi<br />
Elegia III, 25 (testo in italiano) analisi<br />
TIBULLO<br />
Elegia I, 5 (testo in italiano) analisi<br />
OVIDIO<br />
Amores I, 9 traduzione e analisi<br />
L’inversione di tendenza nel rapporto con i letterati negli ultimi anni<br />
del principato augusteo.<br />
L’età Giulio-Claudia e il modello di monarchia ellenistica.<br />
Lo stile barocco di età imperiale.<br />
SENECA<br />
L’opera e l’ambiente: l’individualismo costruttivo di Seneca.<br />
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Dai Flavi<br />
all’età di<br />
Adriano<br />
Testi<br />
Il perfezionamento di sé :<br />
Vindica te tibi: traduzione e analisi di Epistulae ad Lucilim 1, 1-5<br />
Recede in te ipse: traduzione e analisi di Epistulae ad Lucilim 7, 6-<br />
9<br />
Saldare ogni giorno i conti con la vita: traduzione e analisi di, 101,<br />
8-10<br />
Gli schiavi: traduzione e analisi di Epistulae ad Lucilium<br />
Seneca tragico:lettura e commento di un brano in italiano dal Tieste<br />
(pp.113-115)<br />
OVIDIO EPICO<br />
Le Metamorfosi: visività e dinamicità, una tecnica “cinematografica”<br />
Lettura e commento in italiano del mito di Apollo e Dafne e di quello<br />
della caduta di Fetonte.<br />
Lettura del saggio di Calvino “Visibilità” da Lezioni americane<br />
LUCANO<br />
La Pharsalia come Antieneide<br />
Lettura e commento di un brano in italiano (Pharsalia VI 750-<br />
776;817-825)<br />
Quadro storico<br />
TACITO<br />
Il metodo storiografico<br />
La lingua e lo stile<br />
Agricola<br />
Testi<br />
Il proemio dell’opera (in italiano)<br />
Nascita di Agricola e inizio della carriera (traduzione e analisi)<br />
Geo-etnografia della Britannia (in italiano)<br />
Il discorso di Calgàco : un caso di storiografia antiromana?<br />
(traduzione e analisi)<br />
La morte di Agricola (in italiano)<br />
Germania: cenni ai temi e agli intenti dell’opera<br />
Testi<br />
Consuetudini dei Germani (in italiano)<br />
Historiae: introduzione all’opera<br />
Il pessimismo di Tacito secondo Alain Michel e Pierre Grimal.<br />
Testi<br />
Uno storico in rivolta (in italiano)<br />
Il discorso di Ceriale (in italiano)<br />
Annales: introduzione all’opera<br />
48<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Il romanzo a<br />
Roma<br />
I padri della<br />
Chiesa<br />
Testi<br />
Gli exitus virorum illustrium: Seneca e Petronio ( traduzione e<br />
analisi)<br />
PLINIO IL GIOVANE<br />
Testi<br />
A cena da un cafone (Epistula II 6) ( in italiano)<br />
GIOVENALE<br />
Il genere della satira<br />
Testi<br />
Satira III 126-189 (in italiano)<br />
MARZIALE<br />
Il genere dell’epigramma<br />
Testi<br />
Epigrammi XII 57; IX 100; V 34; I 10 (in italiano)<br />
Il genere romanzesco dal mondo ellenistico a Roma<br />
PETRONIO<br />
La questione petroniana.<br />
Il Satyricon e il problema dell’appartenenza ad un genere letterario<br />
Il realismo petroniano e i limiti del realismo antico.<br />
Le tecniche narrative, la lingua e lo stile<br />
Testi<br />
Satyricon<br />
La matrona di Efeso: lettura in italiano e analisi<br />
Fortunata: lettura in italiano e analisi<br />
APULEIO<br />
Le Metamorfosi. Libro di intrattenimento o opera iniziatica?<br />
Testi<br />
La metamorfosi di Lucio in asino (Metamorfosi III 24-26): lettura in<br />
italiano e analisi.<br />
La favola di Amore e Psiche (Metamorfosi IV 28-3, V 22-23): lettura<br />
in italiano e analisi.<br />
AGOSTINO<br />
Testi<br />
Confessiones: III 1,1; VIII 12, 28-30 ( in italiano)<br />
De civitate dei: XIV 28 (in italiano)<br />
49<br />
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Materia FILOSOFIA<br />
Docente Marino Catella<br />
ELENCO MODULI<br />
Titolo del modulo durata in<br />
ore<br />
1 UD di tipo STORICO FILOSOFICO<br />
I GRANDI TEMI DEL PENSIERO ILLUMINISTA E IL “SISTEMA” KANTIANO .<br />
2 UD di tipo TRASVERSALE<br />
“LEGGERE E SCRIVERE FILOSOFIA” : I GENERI LETTERARI NELLA<br />
STORIA DELLA FILOSOFIA E IL SAGGIO BREVE di ordine filosofico<br />
3 UD di tipo STORICO FILOSOFICO<br />
I GRANDI TEMI DEL PENSIERO ROMANTICO E IL “SISTEMA”<br />
HEGELIANO .<br />
4 UD di tipo STORICO FILOSOFICO<br />
LA CRITICA E LE REAZIONI AL SISTEMA HEGELIANO: DESTRA E<br />
SINISTRA HEGELIANE, SCHOPENHAUER, KIERKEGAARD, FEUERBACH<br />
e MARX.<br />
5 UD di tipo STORICO FILOSOFICO<br />
L’ ETA’ DEL POSITIVISMO: FILOSOFIA, POLITICA, SCIENZA E SOCIETA’<br />
NELLA SECONDA META’ DELL’ OTTOCENTO<br />
6 UD di tipo STORICO FILOSOFICO<br />
LA FINE DEI GRANDI SISTEMI E I COSIDDETTI “MAESTRI DEL<br />
SOSPETTO” : IL PENSIERO DI NIETZSCHE , DI FREUD E DI MARX. ?<br />
7<br />
UD di tipo TRASVERSALE<br />
I GRANDI TEMI DELLA FILOSOFIA ALLE SOGLIE DEL NOVECENTO: LA<br />
LOGICA E IL SUO UTILIZZO NELLA METODOLOGIA DEI SAPERI<br />
FILOSOFICI E NON FILOSOFICI .<br />
8 UD ditipoTRASVERSALE<br />
LABORATORIO DI ECCELLENZA “FARE ILOSOFIA”:LEGGERE E PRODURRE<br />
TESTI NEL CONFRONTO INTERGENERAZIONALE CON FINALIZZAZIONE<br />
ALL’ ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO E PROFESSIONALE<br />
Obiettivi generali della disciplina<br />
A) Competenza nella gestione della specificità del linguaggio della della filosofia e degli<br />
strumenti che essa propone per analizzare i problemi (concetti base, lessico, stili di pensiero).<br />
Saper riconoscere e classificare i problemi filosofici<br />
Saper riconoscere le caratteristiche del linguaggio filosofico distinguendolo da quello degli altri<br />
ambiti del sapere;<br />
Comprendere e saper usare i termini e i concetti filosofici (obiettivo esteso gradualmente nei<br />
tre anni)<br />
Comprendere le correlazioni tra i concetti filosofici e saperle ricostruire in relazione ai filosofi o<br />
ai temi affrontati.<br />
50<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X<br />
15<br />
8<br />
15<br />
15<br />
8<br />
10<br />
10<br />
10
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
B) Competenza nella collocazione storica dei contenuti , degli autori, dei sistemi di pensiero,<br />
nonché delle loro relazioni con gli altri ambiti del sapere<br />
Saper omprendere gli aspetti diacronici e sincronici nello studio del pensiero umano;<br />
Comprendere la relazione tra la filosofia e il più ampio quadro storico, sociale e cultuale;<br />
Saper analizzare criticamente le epoche storiche e i contesti culturali studiati;<br />
Saper individuare gli assi portanti del pensiero dei maggiori filosofi e saperlo rielaborare<br />
criticamente (obiettivo da estendere nel corso dei tre anni).<br />
C) Competenza nella decodificazione<br />
/ produzione di mappe concettuali , di testi e di argomentazioni filosofiche,<br />
Saper individuare ed enunciare in sintesi, sia in forma orale che scritta, i contenuti di un<br />
“discorso” filosofico<br />
Saper collocare i contenuti una tesi nel quadro del pensiero complessivo di un autore;<br />
Saper compiere le seguenti operazioni sul testo: individuazione dei concetti-chiave, della<br />
struttura sintattica, della struttura argomentativa; individuazione delle tesi sostenute nel testo;<br />
indivi-duazione dei presupposti, implici-ti o espliciti, e dei problemi che l’autore intende<br />
risolvere; indivi-duazione dei connettivi logici e della loro funzione; riconoscimento delle forme<br />
stilistiche e della loro funzione.<br />
D) Acquisizione: di COMPETENZE operative e produttive tipicamente filosofiche<br />
(«FARE FILOSOFIA») attraverso l’ acquisizione di un metodo di analisi e di capacità<br />
argomentative .<br />
Saper valutare la coerenza interna di un’ argomentazione propria o altrui ;<br />
Saper costruire un’ argomentazione efficace<br />
Saper utilizzare i concetti di base del lessico filosofico e saperli usare correttamente in contesti<br />
diversi (obiettivo da estendere gradualmente nei tre anni).<br />
E) COMPETENZE nella presentazione (anche tramite strumenti informatici quali PPT) , nella<br />
rielaborazione e nella analisi critica dei problemi e delle prospettive possibili contemplate dai<br />
diversi approcci filosofici .<br />
Saper riorganizzare le conoscenze relative ai filosofi studiati intorno e percorsi tematici,<br />
individuando e rielaborando le posizioni di ognuno, le continuità e le differenze.<br />
Saper distinguere, nell’analisi delle tesi di un autore, gli elementi legati allo sfondo socio –<br />
culturale (contestualizzazione) e i contributi alla definizione del problema nell’orizzonte della<br />
contemporaneità<br />
F) COMPETENZA nella applicazione degli strumenti e dei metodi filosofici alla comprensione e<br />
all’analisi dei problemi esistenziali e della società contemporanea.<br />
Saper instaurare un dialogo costruttivo, ascoltando le ragioni dell’altro;<br />
Saper affrontare uno stesso problema – in relazione alla propria esperienza e/o all’attualità – a<br />
partire da prospettive diverse, valutando gli aspetti positivi e negativi di ognuna, in un’ottica<br />
pluralistica e consapevolmente critica.<br />
Metodologia utilizzata<br />
L’intento principale dell’attività svolta durante il triennio è stato quello di fornire agli studenti gli<br />
strumenti per riconoscere i fondamenti filosofici della cultura occidentale nella sua essenza<br />
tecnico-scientifica. In questo percorso i ragazzi sono stati costantemente sollecitati a mettere in<br />
discussione il punto di vista del senso comune ed a mettere in esercizio uno sguardo sempre<br />
critico sulle verità consolidate. La partecipazione attiva di una larga maggioranza di studenti<br />
nella discussione ha consentito l’approfondimento di alcuni argomenti proposti durante la<br />
lezione . Si è privilegiata una programmazione orientata verso la formazione e l’acquisizione<br />
delle competenze e delle abilità connesse al «FARE FILOSOFIA» e trasferibili ad altri ambiti<br />
del sapere. La definizione, sulla base di questo orientamento complessivo, di obiettivi più<br />
51<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
specifici e della loro scansione graduale in termini di CONOSCENZE, di ABILITA’ e di<br />
COMPETENZE ha rappresentato un momento importante della programmazione e uno<br />
strumento indispensabile per monitorare costantemente il processo di apprendimento,<br />
introducendo in modo tempestivo i correttivi opportuni.<br />
In questa prospettiva di valorizzazione della acquisizione di competenze e abilità si è cercato,<br />
per quanto possibile, di far interagire i piani dello studio della materia e della esperienza di vita,<br />
sollecitando costantemente la lettura delle questioni aperte del nostro tempo e della esperienza<br />
biografica adolescenziale con riferimenti a concezioni filosofiche, riconducendo le “questioni<br />
disputate” ai quadri teorici della storia del pensiero e sollecitando l’ attenzione agli aspetti<br />
metodologici e metacognitivi<br />
L’ impegno nella produzione scritta, di cui si è già detto e che si precisa al punto 4) , non ha<br />
per questo eliminato la dimensione dell’oralità, che ha conservato un ruolo importante<br />
nell’insegnamento della disciplina. Il momento della spiegazione è stato costantemente<br />
preceduto dalla discussione guidata in classe, dalla “quaestio disputata”, dal dibattito<br />
preparato, dall’esposizione delle opere lette sulla base di slides preparate individualmente o in<br />
gruppi di lavoro . Essendo fondato sull’esigenza di sostenere le proprie posizioni attraverso<br />
l’argomentazione razionale, il dialogo guidato in classe come prova formativa è stato<br />
valorizzato per creare l’abitudine al pensiero logico che diventa poi habitus critico, perché, una<br />
volta acquisita, questa competenza viene proiettata anche su altri tipi di linguaggi, da quello<br />
televisivo, a quello di Internet, a quello della stampa: si consolida quindi la capacità di rintracciare<br />
gli argomenti che sostengono una tesi e di valutarne la coerenza logica.<br />
Strumenti utilizzati<br />
• Libro in adozione: A. La Vergata, F. Trabattoni, FILOSOFIA E CULTURA, voll. 3A e 3B<br />
• Letture di opere filosofiche classiche o contemporanee integrali<br />
• Utilizzo dei siti disciplinari<br />
• Utilizzo dell’ AULA ON LINE dell’ Istituto<br />
Modalità di verifica e di recupero<br />
Le verifiche orali sono state prevalentemente improntate alla dimensione formativa del dialogo<br />
in classe durante la lezione che è sempre stata condotta con modalità dialettica e interlocutoria;<br />
la lezione ha avuto di norma inizio con una breve verifica formativa orale di alcuni contenuti<br />
disciplinari già trattati o comunque con richiami ad argomenti precedenti, in modo da creare<br />
continuità e organicità nella trattazione.<br />
L’attività di recupero è stata svolta in classe con frequenti richiami ad argomenti precedenti,<br />
ripetizione dei concetti essenziali e verifiche orali formative . Altri recuperi più strutturati sono<br />
stati svolti tramite l’ utilizzo dell’ Aula On Line del sito d’ Istituto .<br />
Le verifiche sommative sono state prevalentemente scritte costituite da diverse tipologie:<br />
coerentemente con quanto sopra espresso al punto 1 , si sono rivolte prevalentemente alle<br />
tipologie B e C della prima prova dell’ esame di stato, cioè all’ elaborazione di Saggi Brevi e di<br />
Temi Storici, nonche alle domande aperte fatte oggetto della Terza Prova .<br />
Si è introdotto nel curriculo didattico ordinario il ricorso a forme particolari di scrittura di testi e di<br />
strumenti didattici quali la lettera o l’ intervista filosofica e la produzione di presentazioni in<br />
slides di power point di testi contemporanei .<br />
Si sono adottati i criteri di valutazione del dipartimento di materia e le griglie di valutazione<br />
delle terze prove allegate al <strong>documento</strong><br />
52<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Modulo Contenuti<br />
UD di tipo<br />
STORICO<br />
FILOSOFICO<br />
I GRANDI<br />
TEMI DEL<br />
PENSIERO<br />
ILLUMINISTA E<br />
IL “SISTEMA”<br />
KANTIANO<br />
(UD DI<br />
RECUPERO<br />
ANNI<br />
PRECEDENTI)<br />
UD di tipo<br />
TRASVERSALE<br />
“LEGGERE E<br />
SCRIVERE<br />
FILOSOFIA” :<br />
I GENERI<br />
LETTERARI<br />
NELLA STORIA<br />
DELLA<br />
FILOSOFIA E IL<br />
SAGGIO<br />
BREVE di<br />
ordine filosofico<br />
. Empirismo e Razionalismo nella tradizione filosofica e le diverse posizioni da Cartesio, a<br />
Hobbes, a Kant .<br />
Il problema metafisico e il problema gnoseologico nel passaggio tra Illuminismo e Romanticismo<br />
.<br />
IL SISTEMA KANTIANO E LA SUA ARTICOLAZIONE.<br />
La Critica (Criticismo) del razionalismo sei – settecentesco e della logica nei suoi impianti<br />
tradizionali. Il concetto di Trascendentale . I concetti di Fenomeno / Noumeno. La “Rivoluzione<br />
Copernicana” .<br />
La CRITICA DELLA RAGION PURA e i suoi tre livelli (Estetica, Analitica, Dialettica) . L’<br />
Intelletto come “legislatore” della Natura e le Idee Kantiane (Anima, Mondo, Dio) .<br />
La CRITICA DELLA RAGION PRATICA e i due principi della Libertà e della Felicità. Imperativo<br />
ipotetico e imperativo categorico . La Moralità e il Sommo Bene .<br />
La CRITICA DEL GIUDIZIO : il Bello e il Sublime . La Finalità e le Scienze. Politica e Storia in<br />
Kant .<br />
Pagg. : 652, 654, 656, 657-659, 660-662, 667-670, 672, 671-682.<br />
Questa UD è centrata prevalentemente su una riflessione metodologica e su una esperienza<br />
produttiva relative<br />
al LEGGERE<br />
allo SCRIVERE FILOSOFIA.<br />
Saper compiere le seguenti operazioni individuazione dei concetti-chiave, della struttura<br />
argomentativa; individuazione delle tesi sostenute nel testo; indivi-duazione dei presupposti,<br />
implici-ti o espliciti, e dei problemi che l’autore intende risolvere.<br />
Sapere compiere le operazione relative alla impostazione – produzione di un SAGGIO BREVE<br />
nella forma di ARTICOLO DI GIORNALE o LETTERA A…<br />
Il lavoro consiste in una serie di PRESENTAZIONI IN PP DI BREVI TESTI FILOSOFICI<br />
KANTIANI O SU KANT CORRELATI AL VALORE DELLA FILOSOFIA COME STRUMENTO<br />
PER LA RIFLESSIONE SU ALTRE AREE DEL SAPERE (LA MEDICINA, LA POLITICA, L’<br />
ARTE, LA GIURISPRUDENZA..) CHE POSSONO ESSERE DI UTILE STIMOLO AD UN<br />
APPROFONDIMENTO SULLE SCELTE UNIVERSITARIE E PROFESSIONALI.<br />
Si tratterà di sperimentare la propria capacità di acquisire nuove conoscenze sull’ “USO<br />
PRATICO della Filosofia , finalizzato alla riflessione epistemologica sulle diverse aree del<br />
sapere .<br />
Le diverse letture saranno fatte proprie in vista di un personale lavoro di riflessione svolto:<br />
in una prima fase con l’ elaborazione di SLIDES IN POWER POINT SUL LIBRO SCELTO<br />
in una seconda fase nella scritturadi un SAGGIO BREVE nella forma di LETTERA A ….(all’<br />
autore)<br />
Scelta di uno dei seguenti testi integrali e successiva elaborazioni sopra descritte:<br />
• I. Kant DE MEDICINA CORPORIS ed.Guida<br />
• I.Kant e B.Constant È LECITO MENTIRE? Ed. Archinto<br />
• I.Kant PER LA PACE PERPETUA ed.FELTRINELLI<br />
• G.Simmel KANT E GOETHE ed ibis<br />
• M. Ferraris GOODBYE KANT! Ed. Bompiani<br />
53<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
UD di tipo<br />
STORICO<br />
FILOSOFICO<br />
I GRANDI TEMI<br />
DEL PENSIERO<br />
ROMANTICO E IL<br />
“SISTEMA”<br />
HEGELIANO .<br />
UD di tipo<br />
STORICO<br />
FILOSOFICO<br />
LA CRITICA AL<br />
SISTEMA :<br />
DESTRA E<br />
SINISTRA<br />
HEGELIANE,<br />
SCHOPENAUER,<br />
KIERKEGAARD,<br />
FEUERBACH e<br />
MARX.<br />
UD di tipo<br />
STORICO<br />
FILOSOFICO<br />
L’ ETA’ DEL<br />
POSITIVISMO:<br />
FILOSOFIA,<br />
POLITICA,<br />
SCIENZA E<br />
SOCIETA’ TRA<br />
OTTOCENTO E<br />
NOVECENTO<br />
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Caratteri generali della Filosofia Romantica, luoghi, generi, tematiche .<br />
Il rapporto tra Filosofia e Politica : le grandi questioni della Libertà, della Nazione, dello Stato . Il<br />
Soggetto e la Libertà. Criticismo, Idealismo , Dogmatismo, Dialettica , “Porre”, “Genio”, Io<br />
Assoluto. Il rifiuto della ragione illuministica e la ricerca di altre vie d'accesso alla realtà e<br />
all'assoluto – Il senso dell'infinito, l' ironia e il titanismo - La nuova concezione della storia – La<br />
nuova concezione della natura<br />
La questione dell’ Io Penso e della Cosa in Sé tra Kant e post-kantiani .<br />
pagg. 20, 21, 22, 25, 35, 41, 42-44.<br />
Il ROMANTICISMO: UNA LETTURA FILOSOFICA . Classico-Romantico, Anima Bella, Ironia, i<br />
temi dell’ Estetica Romantica, lo Sturm und Drang,. l’ Idealismo Magico di Novalis e il rapporto<br />
con la Filosofia di Fichte ,il Circolo Ermeneutica e il Testo in Schleiermacher .<br />
pagg. 78, 80 – 81 .<br />
I LSISTEMA HEGELIANO : la riflessione sulla religione, l’ intelletto e la ragione . Coscienza,<br />
Spirito, Idea, Dialettica . La fenomenologia dello Spirito, le Figure Fenomenologiche, cenni alla<br />
Logica (Aufhebung) e alla Filosofia della Natura, la Filosofia dello Spirito con Spirito Sggettivo,<br />
Spirito Oggettivo e Spirito Assoluto .<br />
Il mondo della Politica e della Storia.<br />
Pagg. : 90-91, 99, 100, 104, 105, 107, 111, 112-116, 122-126 .<br />
La Scuola Hegeliana , il tema ragione – religione, i principali protagonisti , Feuerbach e le<br />
premesse del pensiero di Marx ; SINISTRA E DESTRA HEGELIANE .<br />
pag. 158<br />
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE , LE SUE IDEOLOGIE E I SUOI CARATTERI . L’<br />
UTILITARISMO DI J. BENTHAM . IL PENSIERO LIBERALE E LIBERISTA. Giusnaturalismo e<br />
Contrattualismo nella riflessione politica . Cenni a : B. Constant , A. De Toqueville, J. Stuart Milll<br />
Pagg. 216-220, 223, 227, 228, 240, 242, 249, 250, 257 .<br />
Il pensiero di CARL MARX : il rapporto col socialismo utopistico, il rapporto con la dialettica<br />
hegeliana , suo rovesciamento, ideologia, struttura e sovrastrtuttura, , i modi di produzione nella<br />
storia, il plusvalore, la rivoluzione proletaria, le contraddizioni interne al capitalismo, la società<br />
comunista;<br />
pagg. 228, 263, 274, 280, 285, 288, 289 – 291 , 299 – 301 .<br />
Il pensiero di SCHOPENHAUER : spazio – tempo – causalità, le idee, il corpo, la volontà, l’<br />
attività sintetica della ragione, la lotta della volontà, il Pessimismo e la Noluntas ;<br />
pagg. 178 – 179 . Leopardi, Schopenhauer e De Sanctis; pagg. 188 – 191<br />
Il pensiero di KIERKEGAARD: pensiero pggettivo e soggettivo, la vita estetica, la vita etica, la<br />
vita religiosa, angoscia, disperazione, noia, aut-aut, la fede e la figura di Abramo;<br />
pagg. 192, 197 – 203 .<br />
La Filosofia a confronto con le grandi QUESTIONI SOCIALI E CON LO SVILUPPO DELLA<br />
SCIENZA E DELLA TECNICA, la cronologia, i luoghi e i generi ; pagg. 5-11, 216 - 220, 228 .<br />
Il Liberalismo, l’ Utilitarismo, il Contrattualismo.<br />
Il pensiero di J. Bentham , di B. Constant, di A. de Tocqueville, di J. Stuart Mill , di H. Spencer ;<br />
pagg. 249 ,250 -257 .<br />
Il Socialismo prima e dopo Marx. Cenni a Owen, , Babeuf, Saint Simon, , Fourier, Proudhon;<br />
pagg. 274 .<br />
Auguste Comte e il Positivismo. La legge dei tre stadi, il compito della filosofia, il suo rapporto<br />
con la scienza e la politica,la religione dell’ umanità e il culto del Grande Essere, i caratteri<br />
generali del Positivismo e della sua evoluzione dopo Comte , la filosofia e le scienze non<br />
matematiche, la psicologia e la storia ; pagg. 322, 326, 328, 334 -340, 341 – 342<br />
54<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
UD di tipo<br />
STORICO<br />
FILOSOFICO<br />
LA FINE DEI<br />
GRANDI<br />
SISTEMI : IL<br />
PENSIERO DI<br />
NIETZSCHE DI<br />
FREUD (E DI<br />
MARX).<br />
UD<br />
ditipoTRASVERSA<br />
LE<br />
LABORATORIO DI<br />
ECCELLENZA<br />
“FARE<br />
FILOSOFIA”:<br />
LEGGERE E<br />
PRODURRE<br />
TESTI NEL<br />
CONFRONTO<br />
INTERGENERAZI<br />
ONALE CON<br />
FINALIZZAZIONE<br />
ALL’<br />
ORIENTAMENTO<br />
UNIVERSITARIO<br />
E<br />
PROFESSIONALE<br />
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Il pensiero di F. NIETZSCHE . Dalla filologia alla critica della cultura, la Nascita della Tragedia,<br />
Apollineo e Dionisiaco nelle arti, il pensatore delle “considerazioni inattuali”, il rapporto con la<br />
musica e Wagner, l’ “Illuminismo” di N. e lo Spirito Libero, la critica della morale, la genealogia<br />
della morale e la morale degli schiavi, il Nichilismo, il Superomismo, l’ Eterno Ritorno dell’<br />
Uguale, la Volontà di Potenza; F. Nietzsche , la politica e la storia della Germania ;<br />
pagg. 495, 519 – 520 VOL 3A<br />
Il pensiero di S. FREUD e la Psicoanalisi . Il concetto di Inconscio, il disagio della civiltà, il<br />
sogno. Es, Io, SuperIo . La prima e la seconda topica. La relazione edipica. Pulsioni,<br />
sublimazione, arte e religione . Eros e Thanatos . Gli epigoni: Adler , Jung, A.Freud, M. Klein .<br />
Pagg. 68, 70 – 80, 82 – 83, 87, sintesi 95 – 97 , VOL. 3B .<br />
Anche questa UD, similmente a quella svolta nel primo trimestre sui temi kantiani, è stata<br />
centrata prevalentemente su una riflessione metodologica e su una esperienza produttiva<br />
relative<br />
• al LEGGERE<br />
• allo SCRIVERE FILOSOFIA<br />
Il modulo di lavoro predisposto ha previsto la lettura di UNO A SCELTA tra i seguenti BEST<br />
SELLERS FILOSOFICI classici o contemporanei :<br />
H.R.Wulff (a cura di) FILOSOFIA DELLA MEDICINA<br />
R. Sutton, IL METODO ANTI-STRONZI<br />
J.Huizinga, HOMO LUDENS<br />
A.Einstein, IL MONDO COME LO VEDO IO<br />
R. House e J.Wisnewski LA FILOSOFIA DI TWILIGHT<br />
G.Simmel, LA MODA<br />
A. Smith, LA RICCHEZZA DELLE NAZIONI<br />
S.Regazzoni, POP FILOSOFIA<br />
A. Schhopenhauer, L’ ARTE DI OTTENERE RAGIONE<br />
S. Freud, AL DI LA’ DEL PRINCIPIO DEL PIACERE<br />
M. Weber, L’ ETICA PROTESTANTE E LO SPIRITO DEL<br />
CAPITALISMO<br />
G. Orwell, LA FATTORIA DEGLI ANIMALI<br />
V. Flusser, PER UNA FILOSOFIA DELLA FOTOGRAFIA<br />
E. Carr, SEI LEZIONI SULLA STORIA<br />
E’ stato realizzato un lavoro consistente nell’ assemblamento e nella rielaborazione individuale<br />
o in piccolo gruppo delle schede di lettura stese individualmente ai fini della produzione di una<br />
PRESENTAZIONI IN POWER POINT PER L’ ESPOSIZIONE DINNANZI A UN PUBBLICO E<br />
PER LA PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE E-LEARNING DEL SITO DELL’ ISTITUTO (vedi<br />
Sito Stesso , Sezione AULA ON LINE, area Filosofia) .<br />
Il lavoro è consistitoquindi in una serie di presentazioni in PP di brevi testi filosofici correlati al<br />
valore della Filosofia come strumento per la riflessione su altre aree del sapere (la medicina, la<br />
politica, l’ arte, la giurisprudenza, la comunicazione ...) che possono essere di utile stimolo ad un<br />
approfondimento sulle scelte universitarie e professionali.<br />
Si voleva sperimentare la propria capacità di acquisire nuove conoscenze sull’ “USO PRATICO<br />
della Filosofia , finalizzato alla riflessione epistemologica sulle diverse aree del sapere .<br />
Le diverse letture sono poi state ulteriormente rielaborate e fatte proprie da ciascun allievo in<br />
vista di un personale lavoro di riflessione scritta svolto come SAGGIO BREVE nella forma di<br />
LETTERA A ….<br />
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Materia STORIA<br />
Docente Marino Catella<br />
ELENCO /MODULI<br />
1 EUROPA E ITALIA NELLA PRIMA METÀ DELL’OTTOCENTO 20<br />
2 IL SECONDO OTTOCENTO E L’ ETÀ DELL’ IMPERIALISMO 30<br />
3 L’ ETA’ DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE 15<br />
4 L’ETA’ DEI TOTALITARISMI E LA SECONDA GUERRA MONDIALE 10<br />
5 L’ ITALIA, L’ EUROPA E IL MONDO NELLA SECONDA META’ DEL NOVECENTO 5<br />
Obiettivi generali della disciplina<br />
COMPETENZE<br />
A) CONOSCENZA E COMPRENSIONE della specificità del linguaggio della della STORIA e degli<br />
strumenti che essa propone per analizzare i problemi.<br />
B) CONOSCENZA E COMPRENSIONE dei contenuti della disciplina e delle loro relazioni con gli<br />
altri ambiti del sapere<br />
C) COMPETENZA NELLA decodificazione/ produzione di testi di tipo storiografico<br />
D) Acquisizione: di COMPETENZE tipicamente storiografiche (“FARE STORIA”):<br />
-“comprendere” e non “giudicare” gli eventi<br />
-fare “epochè” cioè collocarsi nel modo di pnsare del tempo<br />
-utilizzare gli strumenti critici nel sostenere la propria interpretazione<br />
applicandole operativamente alla redazione della PRIMA PROVA DELL’ ESAME DI STATO .<br />
E) COMPETENZA nella applicazione degli strumenti e dei metodi storiografici alla comprensione e<br />
all’analisi dei problemi della SOCIETÀ CONTEMPORANEA .<br />
ABILITA’<br />
Saper riconoscere e classificare i problemi storici<br />
Saper riconoscere le caratteristiche del linguaggio storiografico distinguendolo da quello degli altri<br />
ambiti del sapere;<br />
Comprendere la natura complessa del fatto storico e saperne impostare l'approccio analitico<br />
tenendo conto dei diversi fattori concorrenti.<br />
Consolidare il proprio patrimonio lessicale in modo adeguato a comprendere testi storiografici a<br />
partire almeno dal testo scolastico.<br />
Conoscere e saper analizzare criticamente le epoche storiche e i contesti culturali studiati;<br />
Comprendere la natura complessa del fatto storico e saperne impostare l'approccio analitico<br />
tenendo conto dei diversi fattori concorrenti.<br />
Sapersi applicare al "problem solving" storiografico utilizzando per la comprensione di questioni<br />
nuove le tecniche e i modelli interpretativi di cui si detiene già il possesso.<br />
Saper compiere le seguenti operazioni sul testo: paragrafazione, titolazione; individuazione dei<br />
concetti-chiave, della struttura sintattica, della struttura argomentativa; individuazione delle tesi<br />
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sostenute nel testo; indivi-duazione dei presupposti, implici-ti o espliciti, e dei problemi che l’autore<br />
intende risolvere; indivi-duazione dei connettivi logici e della loro funzione; riconoscimento delle<br />
forme stilistiche e della loro funzione.<br />
Consolidare il proprio patrimonio lessicale in modo adeguato a comprendere testi storiografici a<br />
partire almeno dal testo scolastico.<br />
Saper leggere un <strong>documento</strong> storico con atteggiamento corretto.<br />
Saper valutare la coerenza interna di un’ argomentazione propria o altrui ;<br />
Acquisire e consolidare il possesso delle principali coordinate necessarie ad affrontare lo studio dei<br />
diversi settori della vita umana associata che concorrono alla costruzione della storia (economia,<br />
vita sociale, religione, poitica, produzione simbolica e artistica, concezione del mondo, ecc.).<br />
Stabilire relazioni tra elementi di una stessa situazione e tra situazioni diverse, costruendo modelli<br />
e sintesi concettuali adeguate a dare ragione e visione sintetica dei fenomeni storici.<br />
Sapersi applicare al "PROBLEM SOLVING" storiografico utilizzando per la comprensione di<br />
questioni nuove le tecniche e i modelli interpretativi di cui si detiene già il possesso.<br />
Acquisire e consolidare il possesso delle principali coordinate necessarie ad affrontare lo studio dei<br />
diversi settori della vita umana associata che concorrono alla costruzione della storia (economia,<br />
vita sociale, religione, poitica, produzione simbolica e artistica, concezione del mondo, ecc.).<br />
Applicare operativamente le abilità / competenze elencate alla redazione della PRIMA PROVA<br />
DELL’ ESAME DI STATO e, nella fattispecie, a:<br />
• SAGGIO BREVE / ARTICOLO DI GIORNALE DI ARGOMENTO STORICO SOCIALE<br />
• TEMA DI ORDINE STORICO<br />
Saper instaurare un dialogo costruttivo, ascoltando le ragioni dell’altro;<br />
Saper affrontare uno stesso problema – in relazione alla propria esperienza e/o all’attualità – a<br />
partire da prospettive diverse, valutando gli aspetti positivi e negativi di ognuna, in un’ottica<br />
pluralistica e consapevolmente critica.<br />
Acquisire e consolidare il possesso delle principali coordinate necessarie ad affrontare lo studio dei<br />
diversi settori della vita umana associata che concorrono alla costruzione della storia (economia,<br />
vita sociale, religione, poitica, produzione simbolica e artistica, concezione del mondo, ecc.).<br />
Guardare alla realtà contemporanea e ai fenomeni attuali con maggiore competenza, utilizzando i<br />
criteri e i concetti appresi nello studio storico per meglio capire il proprio mondo.<br />
Metodologia utilizzata<br />
Il lavoro didattico svolto ha avuto come principale obiettivo quello di scoprire le radici storiche del<br />
presente. Nell’affrontare i grandi eventi del passato si è cercato di rendere esplicite le analogie e le<br />
differenze rispetto ai fenomeni del mondo contemporaneo In questo senso è risultato prezioso il<br />
coinvolgimento attivo di alcuni studenti nel dialogo in classe.<br />
Lezione frontale e discussione guidata si sono quindi alternati nei diversi momenti dell’attività<br />
didattica. La presente programmazione è stata particolarmente orientata verso la formazione e il<br />
consolidamento di capacità di apprendimento attivo, cioè verso l’acquisizione delle abilità connesse<br />
al «FARE STORIA» e trasferibili ad altri ambiti del sapere. La definizione, sulla base di questo<br />
orientamento complessivo, di obiettivi più specifici e della loro scansione graduale in termini di<br />
CONOSCENZE, di ABILITA’ e di COMPETENZE ha rappresentato un momento importante della<br />
programmazione e uno strumento indispensabile per monitorare costantemente il processo di<br />
apprendimento, introducendo in modo tempestivo i correttivi opportuni.<br />
La realizzazione delle COMPETENZE e delle ABILITA’ (vedi la "tavola" soprastante) è legata a<br />
una didattica della disciplina che si fondi su procedimenti di elaborazione delle conoscenze storiche<br />
e sulla capacità di usare "categorie" fondamentali quali ad esempio quelle relative a : stato, società,<br />
economia, cultura, ecc.<br />
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Pertanto le unità didattiche sono state strutturate attorno ad alcuni nodi problematici finalizzati a<br />
potenziare progressivamente nello studente la capacità di accedere ai problemi storici con rigore di<br />
metodo e varietà di approcci: a tale proposito, considerata la varietà e la complessità dei<br />
problemi, la vastità dell'arco di tempo preso in esame, si è privilegiato lo studio delle grandi linee di<br />
tendenza generali e i momenti decisivi della nostra storia sociale e politica<br />
Il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali, esercizi di scrittura creativa, lettura ed analisi<br />
di passi scelti, interventi degli alunni, discussioni, dibattiti e confronti.<br />
Spesso la lezione ha avuto inizio con una breve verifica formativa di alcuni contenuti disciplinari già<br />
trattati o comunque con richiami ad argomenti precedenti, in modo da creare continuità e<br />
organicità nella trattazione. L’attività di recupero è stata svolta in classe con frequenti richiami ad<br />
argomenti precedenti, ripetizione dei concetti essenziali e verifiche degli strumenti di lavoro quali il<br />
quaderno degli appunti . .<br />
Strumenti utilizzati<br />
Testo in adozione:<br />
F. Della Peruta, G. Chittolini , C. Capra Dall’Europa al mondo – Il Novecento Volume 3<br />
Manuale, articoli di giornale, lettura e commento di documenti, sussidi audiovisivi, incontro con<br />
esperti.<br />
Modalità di verifica e di recupero<br />
L’ impegno nella produzione scritta, di cui si è già detto, non ha per questo eliminato la<br />
dimensione dell’oralità, che ha conservato un ruolo importante nell’insegnamento della disciplina. Il<br />
momento della spiegazione è stato costantemente preceduto dalla discussione guidata in classe,<br />
dal dibattito .<br />
Le verifiche orali sono state prevalentemente improntate alla dimensione formativa del dialogo in<br />
classe durante la lezione che è sempre stata condotta con modalità dialettica e interlocutoria; la<br />
lezione ha avuto di norma inizio con una breve verifica formativa orale di alcuni contenuti<br />
disciplinari già trattati o comunque con richiami ad argomenti precedenti, in modo da creare<br />
continuità e organicità nella trattazione.<br />
L’attività di recupero è stata svolta in classe con frequenti richiami ad argomenti precedenti,<br />
ripetizione dei concetti essenziali e verifiche orali formative .<br />
Le verifiche sommative sono state prevalentemente scritte costituite da diverse tipologie:<br />
coerentemente con quanto sopra espresso al punto 1 , si sono rivolte prevalentemente alle<br />
tipologie B e C della prima prova dell’ esame di stato, cioè all’ elaborazione di Saggi Brevi e di<br />
Temi Storici, nonche alle domande aperte fatte oggetto della Terza Prova .<br />
Sono stati utilizzati i criteri e i parametri di valutazione discussi nel Dipartimento di materia e<br />
deliberati nel Collegio dei Docenti.<br />
La valutazione complessiva di ciascun alunno ha tenuto conto dei risultati delle verifiche, della<br />
progressione nell’apprendimento, della partecipazione e dell’interesse dimostrato alle attività<br />
proposte.<br />
Nelle verifiche sono state valutate:<br />
• la pertinenza al quesito proposto;<br />
• il grado di conoscenza dei contenuti richiesti;<br />
• l’uso appropriato della terminologia;<br />
• la comprensione e l’esposizione logica dei contenuti.<br />
• La capacità critica e argomentativa.<br />
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Modulo Contenuti<br />
Titolo del modulo Elenco degli argomenti affrontati<br />
UD N°1 Europa<br />
e Italia nella prima<br />
metà dell’Ottocento<br />
UD N°2 Il Secondo<br />
Ottocento e l’ età dell’<br />
Imperialismo<br />
LA RESTAURAZIONE Il Congresso di Vienna. I principi di legittimità e di<br />
equilibrio. La situazione in Italia e in Europa dopo il Congresso di Vienna .<br />
La situazione in Italia dopo il Congresso di Vienna. La Santa Alleanza. Il<br />
predominio austriaco in Italia<br />
MOTI RIVOLUZIONARI Le società segrete e i moti liberali (1820/21,<br />
1830/31). Il Liberalismo. Mazzini e il Mazzinianesimo. I moti mazziniani<br />
Tendenze del pensiero politico italiano alla vigilia del 1848. I Mazziniani, i<br />
Moderati, i Cattolici<br />
LO SVILUPPO INDUSTRIALE E LA QUESTIONE SOCIALE Lo sviluppo<br />
industriale . La questione sociale e il pensiero liberale. Il cattolicesimo<br />
liberale e le origini del pensiero socialista. Marx ed Engels e il Manifesto.<br />
Marx e il Capitale<br />
IL 1848 IN EUROPA E IN ITALIA Il dibattito risorgimentale in Italia . La<br />
crisi economica e politica. Il 1848 in Francia . La rivoluzione in Germania<br />
e nell’Impero asburgico. Il 1848 in Italia: la prima guerra di indipendenza<br />
Il fallimento strategico dell’ ipotesi neoguelfa di Gioberti .<br />
Il fallimento politico dell’ ipotesi democratica di Mazzini .<br />
IL RISORGIMENTO ITALIANO L’a affermazione dell’ ipotesi diplomatica<br />
di Cavour . La strategia di Cavour e i suoi diversi passaggi . Il compimento<br />
del disegno di Cavour .<br />
IL QUADRO EUROPEO E MONDIALE La celebrazione del progresso e<br />
della superiorità europea . Il profondo rinnovamento dei processi produttivi<br />
e della vita sociale . La ‘grande depressione’e e il riassetto del<br />
capitalismo . Demografia e emigrazione . Le classi sociali nella seconda<br />
metà del secolo<br />
Pagg. indicate sul VOL. 2: 258, 297-307, 314-320, 322-325, 330-337, 342<br />
L’ETÀ DELL’IMPERIALISMO<br />
La seconda rivoluzione industriale<br />
Quadro demografico e sociale<br />
Le classi sociali e le loro dinamiche. La nascita delle scienze sociologiche:<br />
Marx, Durkheim, Pareto, Weber .<br />
Il Movimento operaio e contadino. Sindacati e partiti socialisti. Sindacati e<br />
partiti legati al Cattolicesimo Sociale. La Rerum Novarum: cattolici<br />
intransigenti e cattolici liberali in Italia e in Europa . Lo sviluppo dei partiti di<br />
massa e il suffragio universale . I Movimenti Nazionalisti . L’ Opinione<br />
Pubblica, la stampa, la scuola.<br />
Lo stato e l’ economia. I nuovi protezionismi, il colonialismo e l’<br />
imperialismo.<br />
Il nazionalismo di fine secolo<br />
L’ITALIA GIOLITTIANA<br />
Dalla Destra alla Sinistra liberale<br />
La svolta politica, economica e sociale di Giolitti<br />
Le trasformazioni sociali e culturali del nuovo secolo<br />
La società di massa .<br />
L’espansione della Germania e dell’ Italia: la Triplice Alleanza .<br />
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UD N°3 L’ ETA’<br />
DELLA PRIMA<br />
GUERRA<br />
MONDIALE<br />
UD N°4 L’ETA’ DEI<br />
TOTALITARISMI E<br />
LA SECONDA<br />
GUERRA<br />
MONDIALE<br />
vol 2 / LABORATORIO: pagg. 163-165, 169-172, 175-177, 181-183, 186-<br />
190, 195-197<br />
vol 3 / LABORATORIO: pagg. 2-5<br />
LA PRIMA GUERRA MONDIALE<br />
La genesi del conflitto<br />
L’inizio delle operazioni militari<br />
L’Italia dalla neutralità all’intervento<br />
La guerra di logoramento<br />
La svolta del 1917<br />
La conclusione del conflitto e i trattati di pace<br />
Il dopoguerra in Europa<br />
Pagg. 9 – 10 , 14 –17,<br />
vol 3 / LABORATORIO<br />
LA RIVOLUZIONE RUSSA<br />
Dalla rivoluzione liberale di febbraio alla rivoluzione bolscevica d’ottobre<br />
La guerra civile<br />
Dal comunismo di guerra alla NEP La nascita dell’URSS<br />
Pagg. 30 - 33, vol 3 / LABORATORIO<br />
LA CRISI DELLO STATO LIBERALE IN ITALIA.<br />
Il fenomeno del reducismo e della Vittoria Mutilata , le lotte operaie , dal<br />
fallimento di Giolitti al nazionalismo del governo Nitti, il biennio rosso, la<br />
nascita del Fascismo – Movimento e il processo di conquista del potere. La<br />
costruzione del regime, il Concordato, il Corporativismo, la vita economica ,<br />
la Fascistizzazione dello Stato , le politiche di espansione fino alla alleanza<br />
dell’ Asse .<br />
Pagg. 38 – 39, 43 – 46, , vol 3 / LABORATORIO<br />
L’EUROPA E IL MONDO TRA LE DUE GUERRE.<br />
La crisi di Wall Street e l’ evoluzione economica e politica degli USA .<br />
La grande crisi: il crollo di Wall street<br />
Roosevelt e il New Deal . Il pensiero di J. M.Keynes , l’ intuizione relativa<br />
alla domanda interna e il concetto di “Welfare State”<br />
La Germania di Weimar. Teorie e prassi del Nazionalsocialismo.<br />
La guerra civile spagnola e la dittatura di Francisco Franco<br />
Lo Stalinismo e l’ evoluzione dell’ URSS .<br />
L’ evoluzione del Giappone , della Cina, dell’ India, dell’ America Latina .<br />
Pagg. 51 - 53, 58 – 60, 64 - 66 , vol 3 / LABORATORIO<br />
LA SECONDA GUERRA MONDIALE .<br />
Il cammino verso la guerra – I caratteri di fondo della seconda guerra<br />
mondiale – La «guerra lampo» in Europa: il crollo della Polonia e della<br />
Francia – L’Italia della «non belligeranza» all’intervento – La «battaglia<br />
d’Inghilterra» e quella dell’Atlantico – L’Italia in guerra e la sua<br />
subordinazione alla Germania – L’attacco tedesco all’Unione Sovietica –<br />
L’attacco giapponese agli Stati uniti e la guerra planetaria – L’apogeo delle<br />
potenze totalitarie<br />
Il rovesciamento delle sorti del conflitto e favore degli alleati – Gli alleati<br />
60<br />
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UD N° 5 L’<br />
ITALIA , L’ EUROPA<br />
E IL MONDO NELLA<br />
SECONDA META’<br />
DEL NOVECENTO .<br />
verso la vittoria finale.<br />
La caduta del fascismo in Italia – Il crollo della Germania e del Giappone –<br />
La Resistenza europea: la «guerra dell’ombra» – La resistenza nei singoli<br />
paesi – L’Italia dopo l’armistizio – La resistenza italiana<br />
La traumatica eredità della guerra e il nuovo ordine mondiale<br />
L’ecatombe demografica e le rovine materiali e morali – Il bilancio politico –<br />
La fine della «grande alleanza» e l’inizio della «guerra fredda»<br />
I trattati di pace e l’assetto postbellico . Il nuovo ordine mondiale di Yalta, i<br />
due blocchi e la Guerra Fredda .<br />
Pagg. 71 – 74, 79 – 81, 90 - 93 , vol 3 / LABORATORIO<br />
Il dopoguerra di un paese sconfitto e diviso. Gli equilibri internazionali e gli<br />
equilibri interni.<br />
Crisi del Liberalismo e avvento del nuovo sistema politico – costituzionale<br />
fondato sul primato dei nuovi partiti popolari contrapposti . Il “18 aprile” , la<br />
DC di DeGasperi e e l’ età del Centrismo . Il Bipolarismo Imperfetto . Gli<br />
“equilibri più avanzati” e il Centro Sinistra di Fanfani e Moro .<br />
Pagg. 144 - 147 vol 3 / LABORATORIO<br />
Gli anni del “Boom” economico e sociale e i fenomeni del Sessantotto e<br />
dell’ Autunno Caldo : loro interpretazioni .<br />
Pagg. 158 - 159 , vol 3 / LABORATORIO<br />
La ricerca di un consenso più allargato e la re-distribuzione del potere con<br />
il coinvolgimento del PCI e del Sindacato: la prospettiva morotea del<br />
Compromesso Storico . Gli anni ’80 e l’ età del Craxismo.<br />
Dalla Prima alla Seconda Repubblica: questioni aperte e possibili chiavi di<br />
lettura .<br />
Pagg. 151 - 154 , vol 3 / LABORATORIO<br />
LA DECOLONIZZAZIONE DAL DOPOGUERRA AGLI ANNI SETTANTA :<br />
l’ evoluzione in Asia, il “Risorgimento” in Africa, il “crocevia” del Medio<br />
Oriente e la questione Israelo – Palestinese.<br />
Pagg. 97 - 99 , vol 3 / LABORATORIO<br />
SVILUPPO, SOTTOSVILUPPO E GLOBALIZZAZIONE NELLA<br />
ECONOMIA MONDIALE DEL DOPOGUERRA.<br />
La società sovietica,, L’intervento dell’URSS nell’Europa dell’Est e il Patto<br />
di Varsavia con la dottrina della Sovranità Limitata . La involuzione<br />
economica e politica dei sistemi comunisti fino la caduta del muro di<br />
Berlino del 1989 . Le vicende della Cina. Quadro della evoluzione<br />
politica del mondo occidentale: USA, UK, Germania dal Dopoguerra al<br />
1989 .<br />
Pagg. 125 – 127, 103 - 106 , 111 – 114, 118 – 121. Vol 3 / LABORATORIO<br />
61<br />
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Materia MATEMATICA<br />
Docente PAOLO TERUZZI<br />
ELENCO MODULI<br />
1 LIMITI DI SUCCESSIONI E DI FUNZIONI 18<br />
2 TOPOLOGIA DELLA RETTA E ALGEBRA DEI LIMITI 13<br />
3 FUNZIONI CONTINUE 9<br />
4 DERIVATE DI FUNZIONI E PROBLEMI 16<br />
5 STUDIO DI FUNZIONI E PROBLEMI 19<br />
6 INTEGRALI E PROBLEMI 13<br />
7 RICHIAMI DI CALCOLO COMBINATORIO 2<br />
Obiettivi generali della disciplina<br />
Gli obiettivi disciplinari dell’anno scolastico possono essere così riassunti:<br />
• l’acquisizione dei contenuti fondamentali dell’analisi matematica;<br />
• lo sviluppo di capacità intuitive e logiche;<br />
• la capacità di utilizzare procedimenti euristici;<br />
• la maturazione dei processi di astrazione e di formazione dei concetti;<br />
• la capacità di ragionare induttivamente e deduttivamente;<br />
• lo sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche;<br />
• l’abitudine alla precisione di linguaggio:<br />
• la capaciti di ragionamento coerente ed argomentato;<br />
• l’interesse per il rilievo storico di alcuni importanti eventi nello sviluppo del<br />
pensiero matematico.<br />
Metodologia utilizzata<br />
Il conseguimento e la valutazione del processo di formazione dei singoli allievi ed il<br />
raggiungimento degli obiettivi sono stati dedotti con le seguenti metodologie e strumenti:<br />
o Lezione frontale e dialogata;<br />
o discussione guidata con il gruppo<br />
classe;<br />
o percorsi pluridisciplinari<br />
o attività di verifica<br />
o attività di recupero<br />
62<br />
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o colloqui;<br />
o esercizi e problemi;<br />
o corso di potenziamento<br />
Nell’ora di lezione si è cercato di impostare un lavoro immediatamente utile in<br />
classe e poi per la rielaborazione personale, che favorisse la comprensione e<br />
l’apprendimento dei contenuti e delle problematiche affrontate, che valorizzasse<br />
l’intuizione e la capacità di impostare adeguate risoluzioni di fronte a scenari<br />
conosciuti o ad ambiti problematici nuovi, più o meno complessi, infine che<br />
permettesse di cogliere e consolidare la crescita culturale, i livelli di<br />
apprendimento, di comprensione ed elaborazione delle conoscenze, nell’ambito<br />
della relazione sia con i singoli alunni o sia con l’intera classe. In questo sono stati<br />
fondamentali gli esercizi, i problemi e l’insieme degli apparati teorici del manuale<br />
che hanno costituito per ogni alunno il vero campo di prova della riflessione<br />
personale, della rielaborazione dei contenuti della disciplina per l’acquisizione e il<br />
consolidamento delle abilità e delle competenze richieste dalla disciplina. I<br />
problemi hanno perciò richiesto sia l’analisi critica dei dati, sia la capacità di<br />
ricondurli ai relativi ambiti e di creare un processo risolutivo adeguato, sia la<br />
giustificazione logica delle fasi del processo di risoluzione e la sua corretta<br />
esecuzione. In questo è stato utile il corso di potenziamento sviluppato nel<br />
trimestre, in cui a parti di teoria si sono rivisitate sezioni di teoria ed esercizi e<br />
problemi svolti in classe. Nel pentamestre sono stati affrontati come sintesi finale<br />
problemi e quesiti delle seconde prove dell’Esame di Stato somministrate negli<br />
scorsi anni scolastici. In chiusura d’anno gli alunni sono stati chiamati a studiare la<br />
teoria dell’integrazione secondo Riemann su un testo diverso [2] da quello adottato<br />
[1], sia perché il testo consigliato si è rivelato più rigoroso e dettagliato, sia per<br />
favorire un confronto maturo con differenti tipologie di fonti, diversi linguaggi,<br />
diversi approcci alla disciplina.<br />
Per quel che riguarda il colloquio, oltre a rappresentare uno strumento di<br />
valutazione, ha fornito agli alunni la possibilità di acquisire una forma espositiva<br />
corretta, una logica pertinente e di iniziare a concepire impostazioni risolutive o<br />
organizzare procedimenti complessi nella soluzione dei problemi.<br />
Durante il pentamestre è stata infine sviluppata una riflessione sulla matematica,<br />
che ne ha valorizzato le peculiarità, approfondendone il dominio di studio<br />
attraverso la lettura di parti del testo di G. Lolli, Discorso sulla matematica,<br />
Bollati Boringhieri, Torino, 2011, centrato sulla declinazione delle cinque lezioni<br />
americane di Italo Calvino in ambito matematico. Ciò ha permesso di proporre agli<br />
alunni un lavoro pluridisciplinare analogo a quello sviluppato durante l’ora di lettere<br />
italiane, confluito poi in una prova scritta di italiano.<br />
Strumenti utilizzati<br />
Libro di testo [1]:<br />
M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi, Corso base blu di matematica, Moduli U V W αααα1<br />
in volume unico, Zanichelli, Bologna, 2010<br />
Libro consigliato [2]:<br />
C. Maderna, P. M. Soardi, Lezioni di analisi matematica, Clup, Milano, 1989<br />
63<br />
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Modalità di verifica e di recupero<br />
La valutazione finale assegnata a fine anno è una media ponderata di tre voti<br />
distinti: uno scaturito dalle prove scritte (quattro nel pentamestre), uno dalle prove<br />
orali (almeno una nel pentamestre), uno dalle prove scritte valide per l’orale (due<br />
nel pentamestre).<br />
Nel pentamestre sono state svolte due prove scritte di simulazione della II prova<br />
dell’Esame di Stato, oggetto di valutazione e considerate ai fini della valutazione<br />
finale, comuni alle classi quinte del liceo scientifico dell’istituto. Una delle altre<br />
prove scritte è stata concepita, corretta e valutata da una docente della scuola,<br />
insegnante in un altro corso, con il mio completo accordo, il che ha permesso agli<br />
alunni di confrontarsi con un modo differente di sviluppare la prova e giudicare la<br />
produzione scritta. La griglia di valutazione della prova scritta utilizzata durante<br />
l’anno ricalca, soprattutto per le simulazioni dell’Esame di Stato, quella proposta<br />
dall’USR provinciale per la II prova scritta l’Esame di Stato dello scorso anno<br />
scolastico. Per la prova orale i criteri di valutazione sono stati formulati in sede di<br />
dipartimento di materia.<br />
Il recupero è stato svolto in itinere durante l’anno scolastico per un totale di sei ore<br />
durante l’orario di lezione mattutino e attraverso un corso di recupero nel corso del<br />
pentamestre, svolto in orario pomeridiano per un totale di sei ore. Le attività di<br />
recupero hanno dato esiti tra loro molto diversi, variabili da alunno a alunno, e per<br />
alcuni hanno comunque rappresentato un momento di chiarimento e un punto di<br />
partenza per impostare un adeguato approccio alla disciplina.<br />
Sotto il profilo dell’andamento della classe e dei risultati conseguiti si possono<br />
distinguere diverse fasi durante l’anno.<br />
All’inizio la classe si è mostrata piuttosto scolastica nell’affrontare i fondamenti<br />
della disciplina, mantenendo una disponibilità al confronto disciplinare durante l’ora<br />
di lezione, anche se non sempre accompagnata da una sistematica rielaborazione<br />
personale dei contenuti. Alternando periodi di seria applicazione ad altri in cui la<br />
responsabilità verso lo studio è apparsa più fievole, la classe, mediamente, non ha<br />
maturato una piena consapevolezza del percorso affrontato né completato<br />
l’acquisizione delle competenze previste per i primi mesi del trimestre, eccezion<br />
fatta per quei rari casi di alunni che, pur non essendo sempre necessariamente né<br />
originali, né particolarmente dotati per la disciplina, hanno da subito impostato<br />
modalità di lavoro adeguate alla proposta didattica. Gli alunni che invece nell’anno<br />
precedente si erano mostrati più brillanti sono apparsi inizialmente disorientati<br />
all’interno dell’analisi matematica, quelli dal rendimento discreto o anche solo<br />
sufficiente si sono trovati spesso in difficoltà, gli alunni più deboli completamente a<br />
disagio.<br />
Durante la chiusura del trimestre e per l’intero pentamestre è stato perciò svolto un<br />
lavoro di continua ripresa dei contenuti, affiancato dall’ordinario sviluppo del<br />
programma, il che ha consentito agli alunni più motivati ed appassionati di<br />
64<br />
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recuperare le lacune accumulate e di consolidare un robusto metodo per il<br />
prosieguo dell’anno; ai ragazzi meno talentuosi, ma comunque tenaci, di acquisire<br />
gli elementi per affrontare gli snodi centrali del programma, impostare un adeguato<br />
metodo di risoluzione dei problemi, dai più semplici ai più articolati, e di strutturare<br />
un insieme di competenze di analisi e di gestione degli ambiti non solo relativi alle<br />
applicazioni, ma anche agli apparati teorici della disciplina. Per una parte ridotta<br />
della classe, tuttavia, le lacune pregresse si sono sovrapposte alla complessità di<br />
un quadro che si è fatto sempre più oscuro e di difficile interpretazione, sia quando<br />
sono stati messi in azione deboli e confusi tentativi di approccio alla disciplina, sia<br />
quando la presenza in classe e lo studio personale sono stati insufficienti o del<br />
tutto evitati.<br />
In chiusura d’anno è quindi possibile affermare che la classe, nonostante le<br />
difficoltà incontrate, ha saputo confrontarsi con l’analisi matematica, acquisirne i<br />
contenuti essenziali, maturare abilità e competenze sia rispetto alla comprensione<br />
della materia, sia rispetto alla gestione delle sue possibili applicazioni nel campo<br />
degli esercizi e dei problemi. Se alcuni alunni sono riusciti a sviluppare un percorso<br />
non solo positivo, ma anche personale e in qualche caso eccezionale, sono<br />
soprattutto da rimarcare quei ragazzi che, nonostante il permanere di alcune<br />
difficoltà, soprattutto rispetto al conseguimento delle competenze per affrontare<br />
prove scritte articolate e per gestire l’esposizione orale che meriterebbe di essere<br />
perfezionata, hanno concluso il percorso liceale di matematica raggiungendo livelli<br />
di profitto a volte sufficienti, ma anche discreti e in qualche caso buono. Resta da<br />
constatare che in alcuni casi sporadici qualche alunno, per una concatenazione di<br />
cause o per deliberata scelta non ha al momento raggiunto un pieno livello di<br />
sufficienza o da questo livello si mantiene nettamente discosto.<br />
Modulo Contenuti<br />
LIMITI DI SUCCESSIONI E<br />
DI FUNZIONI<br />
TOPOLOGIA DELLA RETTA<br />
E ALGEBRA DEI LIMITI<br />
Generalità: definizioni ed esempi. Caratteristiche:<br />
monotonia, limitatezza, definizione di proprietà valide<br />
‘definitivamente’.<br />
Introduzione al concetto di convergenza. Limite di<br />
una successione.<br />
Successioni convergenti, successioni divergenti.<br />
Successioni irregolari. Verifiche di limiti. Teorema del<br />
confronto* 1 . Teorema dell’unicità del limite*. La<br />
successione di Nepero e il numero di Eulero.<br />
Calcolo dei limiti e relativi teoremi. Casi di indecisione<br />
(∞ -∞; ∞/∞). Il limite come operatore lineare.<br />
Algebra dell’infinito.<br />
L’insieme R. I sottoinsiemi di R. Insiemi limitati e<br />
illimitati. Estremo superiore, estremo inferiore,<br />
1<br />
*: con dimostrazione<br />
65<br />
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FUNZIONI CONTINUE<br />
DERIVATE DI FUNZIONI E<br />
PROBLEMI<br />
STUDIO DI FUNZIONI E<br />
PROBLEMI<br />
massimo e minimo di un insieme. Punti speciali<br />
(interni, isolati, esterni, di frontiera, di<br />
accumulazione). Teorema di Bolzano-Weierstrass.<br />
I limiti e le funzioni. Definizione di limite per una<br />
funzione convergente e divergente per 0 x x → .<br />
Definizione di limite per una funzione convergente e<br />
divergente per x → ∞ . Limiti e grafici. Limiti e asintoti.<br />
Limiti destri e sinistri. Limiti per difetto e per eccesso.<br />
Condizioni necessarie e condizione necessaria e<br />
sufficiente per l’esistenza dell’asintoto obliquo.<br />
Teoremi sui limiti. Calcolo dei limiti. Forme di<br />
indecisione(∞ -∞; ∞/∞; 0∞; ∞/∞; 0 0 ; ∞<br />
1 ; ∞ 0 ). Teorema<br />
della permanenza del segno e suo corollario*. Le<br />
funzioni razionale fratte. Le funzioni irrazionali.<br />
Ricerca degli asintoti.<br />
Continuità delle funzioni. Classificazione dei punti di<br />
discontinuità. La continuità su un intervallo. Limiti<br />
notevoli trigonometrici*, logaritmici* ed esponenziali*.<br />
Teorema di Weierstrass, teorema di Bolzano-<br />
Darboux, teorema degli zeri.<br />
Introduzione al concetto di derivata: la retta tangente;<br />
la velocità istantanea, il rapporto incrementale.<br />
Definizione di derivata di una funzione in un punto.<br />
Derivata destra e sinistra. Casi di non derivabilità,<br />
classificazione ed esempi. Funzione derivata prima.<br />
La derivata come operatore lineare.<br />
Regole di derivazione: teorema della somma*, del<br />
prodotto* e del rapporto. Funzioni composte e<br />
teorema relativo. Funzione inversa, teorema relativo<br />
ed esempi. Tabella delle derivate. Derivate<br />
successive.<br />
Derivabilità e continuità* (CS per la continuità).<br />
Definizione di estremante. Definizione di massimo e<br />
minimo assoluti e relativi. Definizione di punto<br />
stazionario. Funzioni pari e dispari. Teorema di<br />
Fermat (CS per i punti stazionari)*. Monotonia.<br />
Monotonia e derivabilità locale (teoremi relativi*).<br />
Derivabilità e monotonia. Problemi di ottimo.<br />
Teorema di De L’Hôpital. Esempi.<br />
Convessità, concavità, derivata seconda: una<br />
trattazione qualitativa.<br />
Teorema di Rolle*. Teorema di Lagrange*.<br />
Studi di funzione. Dominio, codominio, parità e<br />
simmetrie, positività, zeri ed intersezioni, limiti,<br />
asintoti e punti di discontinuità, derivata prima,<br />
66<br />
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INTEGRALI E PROBLEMI<br />
RICHIAMI DI CALCOLO<br />
COMBINATORIO<br />
monotonia, ricerca degli estremanti e dei punti di non<br />
derivabilità, derivata seconda e concavità.<br />
Le funzioni intere, le funzioni razionali, le funzioni<br />
razionale fratte, le funzioni irrazionali, le funzioni<br />
esponenziali e le funzioni logaritmiche, le funzioni<br />
goniometriche; le composizioni di funzioni.<br />
Operatore primitiva. L’insieme di tutte e sole le<br />
primitive di una funzione. Definizione di integrale<br />
indefinito. Integrali immediati. Tabella degli integrali.<br />
Integrali di funzioni razionali fratte. Integrazione per<br />
parti*. Integrazione per sostituzione.<br />
L’integrazione secondo Riemann-Stieltjies.<br />
Definizione di partizione di un intervallo chiuso e<br />
limitato di R. Somme superiori e somme inferiori di<br />
Riemann-Stieltjies, plurirettangoli inscritti e<br />
circoscritti. Definizione di integrale di Riemann per<br />
una funzione definita su un intervallo I = [ a;<br />
b]<br />
⊂ R .<br />
Funzioni R-integrabili. Proprietà dell’integrale di<br />
Riemann.<br />
Definzione e proprietà dell’integrale definito<br />
sull’intervallo [a; b].<br />
La funzione integrale. Proprietà della funzione<br />
integrale: continuità e derivabilità di F ( x)<br />
= ∫ f ( t)<br />
dt ,<br />
teorema di Torricelli-Barrow*. Corollario al teorema di<br />
Torricelli-Barrow: il teorema fondamentale del<br />
calcolo*. Il significato geometrico dell’integrale di<br />
Riemann-Stieltjies per funzioni positive in un<br />
intervallo chiuso e limitato. Aree ‘negative’.<br />
Il teorema della media integrale*. Esempi di carattere<br />
fisico.<br />
Aree di figure illimitate. Integrali generalizzati di prima<br />
specie. Integrali generalizzati di seconda specie.<br />
Volumi e superfici dei solidi di rotazione.<br />
Richiami di calcolo combinatorio (permutazioni,<br />
disposizioni e combinazioni) e delle probabilità.<br />
67<br />
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x<br />
a
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Materia FISICA<br />
Docente PAOLO TERUZZI<br />
ELENCO MODULI<br />
2 ELETTROLOGIA, ELETTROSTATICA ED ELETTRODINAMICA 37<br />
3 MAGNETISMO ED ELETTROMAGNETISMO 33<br />
4 FISICA MODERNA 20<br />
Obiettivi generali della disciplina<br />
Gli obiettivi disciplinari dell’anno scolastico possono essere così riassunti:<br />
• acquisire i contenuti fondamentali della disciplina;<br />
• inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse, applicare in<br />
contesti diversi le conoscenze acquisite;<br />
• riconoscere l’ambito di validità delle leggi scientifiche;<br />
• conoscere, scegliere e gestire strumenti matematici adeguati e interpretarne<br />
il significato fisico;<br />
• distinguere la realtà fisica dai modelli costruiti per la sua interpretazione;<br />
• formulare ipotesi di interpretazione di fenomeni naturali e di laboratorio,<br />
dedurre conseguenze e proporre modifiche;<br />
• analizzare fenomeni individuando le variabili che li caratterizzano;<br />
• analizzare un fenomeno o un problema riuscendo ad individuare gli elementi<br />
significativi, le relazioni, riuscendo a collegare premesse e conseguenze;<br />
• stimare ordini di grandezza prima di effettuare calcoli;<br />
• valutare l’attendibilità dei risultati sperimentali di un’esperienza;<br />
• esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici e altra<br />
documentazione;<br />
• utilizzare il linguaggio specifico della disciplina.<br />
Metodologia utilizzata<br />
Il conseguimento e la valutazione del processo di formazione dei singoli allievi ed il<br />
raggiungimento degli obiettivi sono stati dedotti con i seguenti strumenti:<br />
o Lezione frontale e dialogata;<br />
o discussione guidata con il gruppo classe;<br />
o colloqui;<br />
o esercizi e problemi;<br />
o esperimentazioni di laboratorio;<br />
68<br />
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o visite guidate<br />
Con i primi tre strumenti si è cercato di cogliere la crescita culturale, i livelli di<br />
comprensione, di elaborazione delle informazioni, di intuizione e di evoluzione<br />
delle idee degli alunni. Il colloquio, oltre a rappresentare uno strumento di<br />
valutazione, ha fornito agli alunni la possibilità di acquisire una forma espositiva<br />
corretta ed una logica pertinente. Gli esercizi e i problemi hanno richiesto sia<br />
l’analisi critica del fenomeno considerato, sia la giustificazione logica delle fasi del<br />
processo di risoluzione.<br />
A inizio anno è stata dedicata qualche lezione di laboratorio all’elettrologia<br />
(macchina di Wimshurst, metodi di elettrizzazione, conduttori, linee di campo<br />
elettrico) più per analisi qualitative che quantitative, svolta all’interno dell’istituto. In<br />
chiusura d’anno sono state svolte ulteriori esperienze di laboratorio presso<br />
dipartimento di fisica dell'università di Milano-Bicocca, nell’ambito del progetto<br />
ministeriale PLS (Piano Lauree Scientifiche). Questa attività è stata realizzata con<br />
apparati sperimentali sofisticati e una strumentazione raffinata nel laboratorio<br />
LABEX dedicato alle scuole superiori, avvalendosi del supporto dei tutor<br />
universitari (docenti, ricercatori, dottorandi, tecnici di laboratorio). In questo modo<br />
gli alunni hanno potuto rifinire la loro preparazione teorica sviluppata in scuola<br />
(misura del campo magnetico terrestre, interazione campo magnetico-corrente), e<br />
ha consentito l’introduzione dell’effetto fotoelettrico, in termini sperimentali,<br />
affrontato poi durante l’ora di lezione. L’attività è confluita nella redazione di<br />
relazioni di laboratorio di gruppo che sono al momento in fase di elaborazione<br />
finale e che saranno spedite a un gruppo interno al dipartimento della facoltà<br />
perché vengano visionate e valutate.<br />
Una visita al tempio voltiano a Como ha permesso di collocare l’esperienza<br />
scientifica del fisico comasco all’interno del percorso didattico sviluppato in classe<br />
e del processo storico che l’ha coinvolto. Spiace constatare che per problemi<br />
logistici questa visita non sia stata seguita da una analoga prevista dal consiglio di<br />
classe, finalizzata a mostrare il percorso di Galilei a Firenze, il che avrebbe<br />
permesso un confronto delle due esperienze scientifiche (una pre-newtoniana,<br />
l’altra tipicamente sette-ottocentesca) utile e stimolante per i ragazzi.<br />
Strumenti utilizzati<br />
Libro di testo:<br />
J. D. Wilson, A. J. Buffa, Fisica, Volume 3, Principato<br />
Laboratorio di istituto<br />
Laboratorio LABEX del Dipartimento di Fisica dell’Università Milano-Bicocca<br />
Modalità di verifica e di recupero<br />
La valutazione finale assegnata a fine anno è una media ponderata di due voti<br />
distinti: uno scaturito dalle prove orali (almeno una nel pentamestre), uno dalle<br />
prove scritte valide per l’orale (due nel pentamestre). Una di queste ultime è<br />
69<br />
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
costituita dalla sezione di Fisica della simulazione di terza prova, somministrata il<br />
6.V.2011. Si è tenuto infine conto della partecipazione al lavoro svolto presso il<br />
LABEX e al contributo alla stesura delle relazioni di laboratorio di gruppo. Per la<br />
prova orale e per la prova scritta valida per l’orale i criteri di valutazione sono stati<br />
formulati in sede di dipartimento di materia.<br />
Il recupero è stato svolto in itinere durante l’anno scolastico per un totale di sei ore<br />
durante l’orario di lezione mattutino e attraverso un corso di recupero ad inizio del<br />
pentamestre, svolto in orario pomeridiano per un totale di sei ore. Le attività di<br />
recupero hanno dato esiti mediamente positivi e hanno comunque coinvolto un<br />
numero esiguo di alunni, almeno per quel che riguarda il corso pomeridiano, le cui<br />
lacune erano per la maggior parte dovute a uno studio poco sistematico e<br />
superficiale e a una mancanza di metodo relativamente alla lettura dei contesti e<br />
dei fenomeni fisici trattati. Per la maggior parte di questi casi si può affermare che<br />
il corso è stato un momento di confronto positivo, che ha incentivato un<br />
irrobustimento dello studio personale e un adeguamento di metodo.<br />
La classe fin dall’inizio dell’anno si è mostrata motivata all’apprendimento dei<br />
contenuti di fisica e ha partecipato alle ore di lezione con attenzione, con interventi<br />
stimolanti e sempre volti a comprendere sia gli aspetti puramente descrittivi dei<br />
fenomeni analizzati, sia quelli relativi alle spiegazioni date dalle singole leggi<br />
fisiche e dalle sintesi teoriche più complesse. La produzione dei ragazzi, pur<br />
differenziata da alunno a alunno, è sempre stata mediamente positiva e non si<br />
sono evidenziati tra gli alunni elementi di totale estraneità alla disciplina o studenti<br />
con gravi carenze da colmare. Dall’inizio sono apparse due principali difficoltà: la<br />
prima relativa alla comprensione del fenomeno e alla sua trattazione rigorosa in<br />
termini teorici, la seconda relativa più alla cura dell’aspetto espositivo che<br />
inizialmente è stato per molti poco rifinito sia sotto il profilo dell’organizzazione<br />
delle sintesi, spesso disordinate e/o incomplete, sia per la cura dell’aspetto<br />
lessicale a volte impreciso e/o povero. Il percorso del trimestre e l’inizio del<br />
pentamestre è stato sviluppato anche per rimuovere ostacoli di questo tipo e<br />
sciogliere difficoltà di tipo metodologico. Un’ulteriore limite dell’approccio dei<br />
ragazzi alla disciplina si è presentato nel corso del pentamestre quando è stata<br />
richiesta una solida capacità di gestione di ampie sezioni di programma e una<br />
sistematica rielaborazione personale dei contenuti. In assenza di un lavoro<br />
adeguato in classe e di uno studio solido e sistematico, una parte cospicua della<br />
classe si è trovata a rincorrere faticosamente il successo scolastico, senza peraltro<br />
maturare né le abilità né le competenze per fronteggiare con successo la proposta<br />
didattica. Ciò non ha comunque rappresentato un ostacolo insuperabile per la<br />
maggior parte dei ragazzi, che nel pentamestre hanno saputo colmare le lacune<br />
accumulate e nel contempo riprendere tutti quegli elementi per conseguire una<br />
preparazione adeguata a trattare i contenuti e ad operare nessi interdisciplinari,<br />
soprattutto nella fase finale dell’anno in cui sono stati chiamati a prove sintetiche<br />
su uno spettro ampio di contenuti trattati.<br />
In chiusura d’anno emergono perciò alcuni elementi della classe che hanno saputo<br />
trattare i contenuti del programma con originalità e passione: anche se non in tutti<br />
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gli ambiti della disciplina, c’è stato chi si è distinto più per la cura dell’aspetto<br />
teorico, altri per la generosità con cui hanno affrontato le prove sperimentali, altri<br />
ancora per la determinazione con cui hanno conquistato la comprensione dei<br />
fenomeni e l’aspetto della modellazione matematica. A fianco di questi, la maggior<br />
parte della classe ha conseguito una preparazione sufficiente o discreta o buona,<br />
molto diversificata a seconda degli alunni, la cui produzione orale risente talvolta<br />
ancora di limiti dovuti al disordine formale, a qualche difetto di organizzazione delle<br />
sintesi espositive o al linguaggio che a volte risulta impreciso e meriterebbe di<br />
essere più rigoroso, sia quando si tratta dell’esposizione di leggi matematiche, sia<br />
quando si tratta di esposizioni in lingua madre tout court. Permangono infine<br />
rarissimi casi di ragazzi il cui profitto non è ancora sufficiente, ragazzi che in<br />
chiusura d’anno saranno chiamati a lavorare sulle lacune pregresse e il<br />
conseguimento di un insieme di conoscenze, abilità, competenze quanto meno<br />
prossimi ai livelli della sufficienza.<br />
Modulo Contenuti<br />
ELETTROLOGIA,<br />
ELETTROSTATICA ED<br />
ELETTRODINAMICA<br />
Definizione di “carica”. Proprietà della carica –<br />
conservazione della carica. Modalità di elettrizzazione –<br />
strofinio, contatto, induzione. Elettroscopio. Esperienza<br />
di Coulomb. Legge di Coulomb. Il campo elettrico – forze<br />
a distanza e campi. Vettore campo elettrico. Carica di<br />
prova. Campo elettrico generato da una carica<br />
puntiforme. Principio di sovrapposizione per più campi.<br />
Le linee di campo. Rappresentazione delle linee di<br />
campo. Definizione di versore. Flusso del campo<br />
elettrico. Teorema di Gauss per l’elettrostatica. Campo<br />
elettrico generato da una distribuzione lineare omogenea<br />
e infinita di cariche, da una sfera carica. Campo elettrico<br />
generato da una distribuzione piana e infinita di cariche.<br />
Il condensatore. Campo elettrico in un condensatore.<br />
Definizione di campo conservativo. Circuitazione del<br />
campo elettrico. Teorema di Coulomb. Energia<br />
potenziale elettrica. Potenziale elettrico. Differenza di<br />
potenziale. Superficie equipotenziale. Definizione di<br />
elettronvolt. Relazione tra campo elettrico e potenziale<br />
per campi uniformi. Campo e potenziale generato da un<br />
conduttore sferico carico. Teorema di Coulomb.<br />
Capacità di un condensatore piano. Capacità di un<br />
condensatore piano in dipendenza dalle sue proprietà<br />
geometriche. Energia immagazzinata in un<br />
condensatore. Densità di energia in un campo<br />
elettrostatico. Condensatori in serie. Condensatori in<br />
parallelo. Definizione di dielettrico. Costante dielettrica<br />
nel mezzo. Interpretazione microscopica del dielettrico.<br />
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MAGNETISMO ED<br />
ELETTROMAGNETISMO<br />
FISICA MODERNA<br />
Esperimento d Thomson e il rapporto e/m. Esperimento<br />
di Millikan e la carica dell’elettrone. Corrente elettrica.<br />
Velocità di deriva degli elettroni. Relazione fra corrente e<br />
velocità di deriva. Densità di corrente. Prima legge di<br />
Ohm. Seconda legge di Ohm. Resistività. Dipendenza<br />
della resistività dalla temperatura. Effetto Joule. Prima<br />
legge di Kirchoff. Seconda legge di Kirchoff. Resistenze<br />
in serie. Resistenze in parallelo.<br />
I fenomeni magnetici. Poli magnetici. Campo di<br />
induzione magnetica. Linee di campo. Moto di una carica<br />
in un campo magnetico e legge per il moto. Definizione<br />
di Ampère. Definizione di Coulomb. Forza di Lorentz.<br />
Regola della mano destra. Forza esercitata da un campo<br />
magnetico su un filo percorso da corrente. Effetto Hall.<br />
Esperimento di Thomson e campo magnetico. Campo<br />
magnetico generato da un filo percorso da corrente.<br />
Campo magnetico generato da una spira percorsa da<br />
corrente. Campo magnetico generato da un solenoide<br />
percorso da corrente. Moto di una spira in un campo<br />
magnetico. Flusso del campo magnetico. Spettrometro<br />
di massa. Teorema di Gauss per il campo magnetico.<br />
Circuitazione del campo magnetico lungo una<br />
circonferenza concentrica rispetto a un filo percorso da<br />
corrente. Magnetismo nei materiali. Interpretazione<br />
microscopica del magnetismo nei materiali. Forza<br />
elettromotrice indotta. Legge di Faraday-Neumann.<br />
Legge di Lenz. Legge di Faraday-Neumann-Lenz. Verso<br />
della corrente indotta. Interpretazione microscopica del<br />
fenomeno dell’induzione. Circuitazione del campo<br />
elettromotore. Paradosso di Ampère. Correnti di<br />
spostamento. Le equazioni di Maxwell. Onde<br />
elettromagnetiche e proprietà. Spettro del campo<br />
elettromagnetico.<br />
La crisi della fisica classica. Spettro di emissione di un<br />
corpo nero. Quanto di azione. Effetto fotoelettrico. Effetto<br />
Compton. Spettri di emissione dei gas. Legge di<br />
Rydberg. Richiami dei modelli atomici di Rutherford e<br />
Thomson. Modello atomico di Bohr e numero quantico<br />
principale. Cenni alla quantizzazione dei momenti e altri<br />
numeri quantici.<br />
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Materia INGLESE<br />
Docente NOVATI GABRIELLA<br />
ELENCO UNITA’ DIDATTICHE<br />
Num Titolo delle UNITA’ DIDATTICHE<br />
1 Let The Preromantic and Romantic Age<br />
2 Let Thomas Gray<br />
3 Let William Blake<br />
4 Let William Wordsworth<br />
5 Let S.T. Coleridge<br />
6 Let John Keats<br />
7 Let Mary Shelley<br />
8 Let Jane Austen<br />
9 Let The Victorian Age<br />
10 Let Charles Dickens<br />
11 Let Oscar Wilde<br />
12 Let R.L. Stevenson<br />
13 Let Early Twentieth Century, Modernism and Contemporary Age<br />
14 Let War poets<br />
15 Let James Joyce<br />
16 Let T. S. Eliot<br />
17 Let Samuel Beckett<br />
Obiettivi generali della disciplina<br />
1. Ricostruire contesti storici, sociali e letterari partendo dai testi<br />
2. Contestualizzare autori e generi letterari<br />
3. Individuare le caratteristiche testuali e stilistiche di opere poetiche, teatrali e<br />
narrative<br />
4. Esprimersi in modo formalmente corretto e con appropriato uso del lessico<br />
specifico anche operando collegamenti tra autori ed opere di epoche diverse<br />
e collegamenti pluridisciplinari<br />
Metodologia utilizzata<br />
73<br />
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Nello sviluppo del programma di letteratura si è seguito un criterio prevalentemente<br />
cronologico - di ogni epoca storica è stata fornita una veloce introduzione di tipo<br />
storico-culturale.<br />
L’analisi del testo ha costituito il momento centrale del lavoro didattico secondo<br />
la sequenza comprensione – analisi stilistica – individuazione dei temi -<br />
contestualizzazione.<br />
Dove possibile, sono stati valorizzati i collegamenti interdisciplinari e si sono letti<br />
stralci di documenti o di saggi dell’epoca.<br />
Della vita degli autori si sono evidenziati solo eventi che ne abbiano fortemente<br />
influenzato la produzione.<br />
La visione di spezzoni di film oltre che l’ascolto di canzoni sono serviti a ravvivare<br />
le lezioni e a motivare gli studenti all’apprendimento.<br />
La lezione è stata per lo più di tipo dialogato.<br />
Nella scelta degli argomenti si è cercato di valorizzare gli autori più rappresentativi<br />
delle varie epoche.<br />
Strumenti utilizzati<br />
1. Libri di testo (G. Thomson, Silvia Maglioni, Literary Links, From the Origins to<br />
the Romantic Age - Literary Links, From the Victorian Age to Contemporary<br />
Times, Cideb)<br />
2. Fotocopie<br />
3. Il classico oggetto della lettura estiva S. Beckett, Waiting for Godot Cideb<br />
4. Il laboratorio linguistico.<br />
Modalità di verifica e di recupero<br />
Interrogazione - Unseen text analysis – Simulazioni di terza prova<br />
Griglia prove orali<br />
1. Quantità dell’informazione<br />
1. Competenza comunicativa ed<br />
autonomia nell’esposizione<br />
3. Capacità di rielaborazione autonoma<br />
e/o critica<br />
Per le prove scritte si è utilizzata la griglia d’Istituto per la correzione delle terze<br />
prove<br />
Recupero: settimana di sospensione didattica<br />
.<br />
4<br />
4<br />
2<br />
74<br />
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UD<br />
1 Let<br />
2 Let<br />
3 Let<br />
4 Let<br />
5 Let<br />
6 Let<br />
7 Let<br />
Contenuti<br />
The Preromantic and Romantic Age – Cultural Introduction<br />
BURKE<br />
On the Sublime from A Philosophical Enquiry into the Origin of<br />
Our Ideas and of the Sublime and Beautiful, photocopy<br />
GRAY<br />
Elegy Written in a Country Churchyard, photocopy and p. 338<br />
BLAKE<br />
1. The Lamb, p. 347<br />
2. The Tyger, p. 348<br />
3. London, photocopy<br />
4. Quotations, photocopy<br />
5. Extract from Henry Mahew, London Labour and the London Poor,<br />
1851, photocopy<br />
WORDSWORTH<br />
1. Composed upon Westminster Bridge, p 361<br />
2. I Wandered Lonely As a Cloud, p. 363<br />
3. Extract from Tintern Abbey, photocopy<br />
Music Enya, China Roses, photocopy<br />
COLERIDGE<br />
The Rime of the Ancient Mariner<br />
Extract I (part I), p. 375<br />
Extract II (part I), p. 378<br />
Extract III (part II), photocopy<br />
Extract V (part VII), photocopy<br />
Music: Iron Maiden, Rime of the Ancient Mariner, photocopy<br />
KEATS<br />
1 La Belle Dame sans Merci, p. 410<br />
2 Ode on a Grecian Urn, p. 414<br />
M. SHELLEY<br />
Frankenstein<br />
No mortal could support the horror of that countenance, p. 432<br />
8 Let J. AUSTEN<br />
Film: Vision of parts of the film Mary Shelley’s Frankenstein<br />
directed by Kenneth Branagh, US 1994<br />
75<br />
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9 Let<br />
10<br />
Let<br />
11<br />
Let<br />
12<br />
Let<br />
13<br />
Let<br />
14<br />
Let<br />
15<br />
Let<br />
Pride and Prejudice<br />
Mr Collin’s proposal, photocopy<br />
Mr Darcy’s proposal, photocopy<br />
Film: Vision of parts of the film Pride and Prejudice<br />
directed by Joe Wright, 2005<br />
The Victorian Age Cultural Introduction<br />
DARWIN<br />
Man’s Origin, from The Descent of Man, photocopy<br />
RUSKIN<br />
The Degradation and Division of Labour,<br />
from The Stones of Venice, photocopy<br />
DICKENS<br />
Hard Times:<br />
Extract I , A man of realities, p. 48<br />
Extract II , Coketown, p. 54<br />
WILDE<br />
The Picture of Dorian Gray<br />
Quotations from the Preface, photocopy<br />
Extract I, Chapter I, photocopy (from line 1 to line 63)<br />
Extract II, I would give my soul for that, p. 162<br />
Film: Vision of parts of the film Dorian Gray,<br />
directed by Oliver Parker, GB 2009<br />
The Ballad of Reading Gaol, photocopy (from line 1 to line 174)<br />
STEVENSON<br />
The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde:<br />
The search for Hyde, p. 120<br />
Film: Vision of parts of the film Mary Reilly,<br />
directed by Stephen Frears, screenplay by Christopher Hampton,<br />
US 1996<br />
Early Twentieth Century, Modernism and Contemporary Age<br />
Cultural Introduction<br />
THE WAR POETS<br />
Brooke: The Soldier, photocopy<br />
Owen: Dulce et decorum est, photocopy<br />
JOYCE<br />
1. Dubliners<br />
The Dead, She was fast asleep, p. 233<br />
2. Ulysses<br />
76<br />
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16<br />
Let<br />
17<br />
Let<br />
Molly’s monologue, photocopy<br />
ELIOT<br />
1. Quotations from Tradition and the Individual Talent /<br />
The Metaphysical Poets, photocopy<br />
2. The Waste Land<br />
Extract I, p. 322<br />
Extract I, p. 324<br />
3. The Hollow Men, p. 327<br />
4. Journey of the Magi, photocopy<br />
BECKETT<br />
Waiting for Godot reading of the whole text by part of the students<br />
Extracts read in class:<br />
Nothing to be done p. 5<br />
Lucky’s monologue, p. 51<br />
Astride of a grave p. 134<br />
ESSLIN<br />
Absurd, from The Theatre of the Absurd, photocopy<br />
77<br />
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Materia DISEGNO E STORIA DELL’ ARTE<br />
Docente DANIELA CERVILLI<br />
Num.<br />
U.D .1<br />
U.D. 2<br />
U.D. 3<br />
U.D. 4<br />
U.D. 5<br />
U.D. 6<br />
U.D. 7<br />
Titolo delle UNITA’DIDATTICHE/MODULI<br />
DISEGNO ARCHITETTONICO<br />
IL NEOCLASSICISMO E IL ROMANTICISMO<br />
IL REALISMO<br />
L’IMPRESSIONISMO, IL NEOIMPRESSIONISMO E IL DIVISIONISMO<br />
IL POSTIMPRESSIONISMO<br />
LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL ‘900<br />
STORIA DELL’ARCHITETTURA<br />
Obiettivi generali della disciplina:<br />
Riconoscere la complessità di un lavoro progettuale. Individuare relazioni tra eventi<br />
storico-culturali e i mutamenti nell’espressione artistica<br />
Metodologia utilizzata:<br />
Lezioni frontali e dialogate, analisi di immagini e brani presentati nel libro di testo e nelle<br />
fotocopie.<br />
Strumenti utilizzati:<br />
Appunti personali; uscite didattiche guidate.<br />
Libri di testo: Omar Calabrese, Comunicarte vol. 5, dal Neoclassicismo<br />
all’Espressionismo, Le Monnier;<br />
Omar Calabrese, Comunicarte vols. 6, dalle Avanguardie a oggi, Le Monnier.<br />
Materiale di approfondimento per l’analisi delle opere d’arte distribuito in fotocopie.<br />
Modalità di verifica e di recupero:<br />
Disegno: elaborati grafici di disegno architettonico, a china e a matita.<br />
Storia dell’arte: interrogazioni orali, verifiche scritte a risposta aperta e sulla tipologia<br />
della terza prova.<br />
Recupero secondo le modalità concordate dal consiglio di classe (ripetizione degli<br />
argomenti in itinere).<br />
La valutazione ha rispettato gli accordi presi in sede di programmazione nel Dipartimento<br />
di materia. La<br />
. valutazione ha riguardato contenuti, abilità e competenze per una o più unità didattiche,<br />
secondo la griglia d’istituto.<br />
Nel corso dell’anno scolastico l’attività didattica nella classe ha privilegiato lo studio della<br />
storia dell’arte rispetto al disegno architettonico. Questa, intesa come storia<br />
dell’evoluzione degli elementi formali ed espressivi dei vari linguaggi artistici in rapporto al<br />
contesto storico-culturale, è stata affrontata dando ampio spazio all’analisi dei testi visivi più<br />
paradigmatici dei vari movimenti e autori.<br />
78<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Le due esercitazioni di disegno realizzate a china, prodotte nell’arco dell’anno, sono state<br />
proposte per rafforzare le capacità di comunicazione grafica, per comprendere la<br />
complessità progettuale di un elaborato architettonico e i caratteri formali e funzionali di<br />
alcune opere prese in esame nel percorso di storia dell’arte.<br />
U.D. 1: DISEGNO ARCHITETTONICO<br />
!° ESERCITAZIONE GRAFICA: Stesura di piante, prospe tti e sezioni di Casa Moller di<br />
Adolf Loos a Vienna.<br />
2° ESERCITAZIONE GRAFICA: Stesura di piante, prospe tti e visione assonometrica della<br />
Villa Bianca di Giuseppe Terragni a Seveso.<br />
STORIA DELL’ARTE: contenuti trattati<br />
U. D .2 : IL NEOCLASSICISMO E IL ROMANTICISMO.<br />
IL NEOCLASSICISMO: caratteri fondamentali<br />
- JACQUES LOUIS DAVID:<br />
Analisi delle opere: “Il giuramento degli Orazi”; “Marat assassinato”.<br />
“Bonaparte a cavallo al passaggio del Gran San Bernardo”; “Incoronazione<br />
dell’Imperatore e<br />
della Imperatrice”.<br />
- ANTONIO CANOVA:<br />
Analisi delle opere: “Amore e Psiche giacenti”; “ Le grazie”, “Monumento funerario a<br />
M.Cristina d’<br />
Austria”.<br />
IL ROMANTICISMO: caratteri fondamentali<br />
(Preromanticismo)<br />
- KASPAR FRIEDRICH<br />
Analisi delle opere: “Monaco in riva al mare”;”L’abbazia del querceto”.<br />
- JOHN CONSTABLE:<br />
Analisi delle opere: “Il carro di fieno”; “Studio di nuvole”.<br />
- WILLIAMO TURNER:<br />
Analisi delle opere: “Bufera di neve: Annibale e il suo esercito attraversano le Alpi”;<br />
“Il mattino dopo il diluvio”, “Pioggia, vapore e velocità”.<br />
. - THEODORE GERICAULT<br />
Analisi delle opere: “La zattera della Medusa”; “Ritratti di alienati: alienata con la<br />
monomania del . gioco “.<br />
- EUGENE DELACROIX:<br />
Analisi dell’opera: “La libertà che guida il popolo”.<br />
- FRANCESCO HAYEZ<br />
Analisi delle opere: “Pietro Rossi si congeda dalla famiglia”, “Il bacio”.<br />
U. D. 3: IL REALISMO<br />
IL REALISMO FRANCESE : caratteri fondamentali<br />
- GUSTAVE COURBET<br />
Analisi delle opere: “L’atelier”; “Gli spaccapietre”.<br />
I MACCHIAIOLI : caratteri fondamentali<br />
79<br />
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- GIOVANNI FATTORI<br />
Analisi dell’ opera: “Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta”, “La rotonda di<br />
Palmieri”.<br />
U.D.4: L’IMPRESSIONISMO, IL NEOIMPRESSIONISMO E IL DIVISIONISMO<br />
L’IMPRESSIONISMO: caratteri fondamentali<br />
- EDOUARD MANET<br />
Analisi delle opere: “ La colazione sull’erba”; “Olympia”.<br />
- CLAUDE MONET<br />
Analisi delle opere: “Impressione: sole nascente”; “La cattedrale di Rouen”,“Ninfee<br />
bianche”e Ciclo<br />
delle “Ninfee”.<br />
- PIERRE AUGUSTE RENOIR<br />
Analisi delle opere: “Ballo al Moulin de la Galette”; ”Nudo al sole”; Le grandi<br />
bagnanti”.<br />
- EDGAR DEGAS<br />
Analisi delle opere: “Fantini davanti alle tribune”; “La classe di danza”.<br />
- L’INVENZIONE DELLA FOTOGRAFIA<br />
-<br />
IL NEO – IMPRESSIONISMO: caratteri fondamentali<br />
- GEORGES SEURAT<br />
Analisi dell’opera: “Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte”.<br />
IL DIVISIONISMO: caratteri fondamentali<br />
- GIOVANNI SEGANTINI<br />
Analisi dell’opera: “Le due madri”.<br />
- GIUSEPPE PELIZZA DA VOLPEDO<br />
Analisi dell’opera: “ Il Quarto Stato”<br />
U.D. 5: IL POST-IMPRESSIONISMO<br />
IL POST-IMPRESSIONISMO: caratteri fondamentali<br />
- PAUL CESANNE<br />
Analisi delle opere: “I giocatori di carte”; “Le grandi bagnanti”.<br />
- PAUL GAUGUIN<br />
Analisi delle opere: “La visione dopo il sermone”; “Ia orana Maria”;<br />
- VINCENT VAN GOGH<br />
Analisi delle opere: “I mangiatori di patate”; “Il campo di grano con volo di corvi”.<br />
U.D. 6: LE AVANGUARDIE ARTISTISCHE DEL ’900<br />
L’ESPRESSIONISMO FRANCESE: I FAUVES: caratteri fondamentali<br />
- HENRY MATISSE<br />
Analisi delle opere : “ La gioia di vivere”, “La stanza rossa”; “La danza”.<br />
L’ESPRESSIONISMO TEDESCO : DIE BRUCKE: caratteri fondamentali<br />
IL CUBISMO: caratteri fondamentali<br />
- PABLO PICASSO<br />
80<br />
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Analisi delle opere: “Les Demoiselle d’Avignon”; “Ritratto di Ambroise<br />
Vollard”; “Guernica”.<br />
IL FUTURISMO: caratteri fondamentali<br />
- UMBERTO BOCCIONI<br />
Analisi delle opere: “ Stati d’animo I”, “Stati d’animo II”, “Elasticità”,“Forme uniche<br />
della<br />
continuità nello spazio”.<br />
LA METAFISICA : caratteri fondamentali<br />
- GIORGIO DE CHIRICO:<br />
Analisi delle opere: “Le muse inquietanti”, “Il figliol prodigo”.<br />
U. D. 7: STORIA DELL’ARCHITETURA<br />
L’ARCHITETTURA NEOCLASSICA<br />
- GIUSEPPE PIERMARINI: “Il teatro alla Scala”.<br />
- G: ANTONIO ANTOLINI: “Progetto per il foro Bonaparte a Milano”.<br />
L’ARCHITETTURA DEL SECONDO OTTOCENTO<br />
- l’ARCHITETTURA DEL FERRO: “IL Crystal Palace”, “ La torre Eiffel”.<br />
- L’ECCLETTISMO: “Opéra di Parigi”di Charles Garnier, “Galleria Vittorio Emanuele II<br />
a Milano di<br />
Giuseppe Mengoni<br />
L’ARCHITETTURA DELLA SECESSIONE VIENNESE<br />
- OTTO WAGNER: “Casa della Maiolica”.<br />
- JOSEFH MARIA OLBRICH: “Palazzo della Secessione”.<br />
L’ARCHITETTURA FUTURISTA<br />
- ANTONIO SANT’ELIA: “Progetto per la città nuova”, “La centrale elettrica”.<br />
L’ARCHITETTURA DI ADOLF LOOS<br />
IL RAZIONALISMO DI GIUSEPPE TERRAGNI: “Casa del Fascio” a Como , “Villa Bianca” a<br />
Seveso.<br />
81<br />
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Materia SCIENZE<br />
Docente ANGELA SANTORO<br />
1<br />
Titolo del modulo<br />
METODI E STRUMENTI DELL’INDAGINE SCIENTIFICA<br />
2 STELLE, GALASSIE, UNIVERSO<br />
3 IL SISTEMA SOLARE<br />
4<br />
5<br />
6<br />
7<br />
8<br />
LA TERRA NELLO SPAZIO: GEODESIA<br />
I MOTI DELLA TERRA<br />
LA LUNA<br />
I MINERALI<br />
LE ROCCE IGNEE O MAGMATICHE<br />
9 PLUTONI E VULCANI<br />
10 ROCCE SEDIMENTARIE E METAMORFICHE<br />
11<br />
GEOLOGIA STRUTTURALE E FENOMENI SISMICI<br />
12 L’INTERNO DELLA TERRA<br />
13<br />
LA DINAMICA DELLA LITOSFERA<br />
14 TETTONICA A PLACCHE E OROGENESI<br />
Obiettivi generali della disciplina<br />
Competenze:<br />
• Saper interpretare la realtà naturale sotto i suoi vari aspetti: chimico, fisico, astronomico e<br />
geologico.<br />
• Acquisire uno spirito critico nei confronti delle informazioni fornite continuamente dai mass<br />
media e dalla società.<br />
• Analizzare in maniera sistematica un fenomeno astronomico o geologico e saperlo<br />
82<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
descrivere individuando le leggi fisiche che lo governano, le teorie formulate e le<br />
conseguenze a livello planetario.<br />
• Acquisire la consapevolezza del ruolo delle conoscenze in ambito astronomico, geografico<br />
e geologico ai fini del progresso scientifico-tecnologico e della prevenzione da eventi<br />
catastrofici per la salvaguardia della vita sul pianeta Terra.<br />
Abilità:<br />
- Saper individuare gli elementi costitutivi delle conoscenze acquisite analizzandone le<br />
relazioni<br />
- Saper organizzare i contenuti appresi operando collegamenti all’interno della disciplina<br />
- Saper operare connessioni interdisciplinari<br />
- Saper interpretare grafici, tabelle e illustrazioni<br />
- Saper utilizzare una corretta terminologia scientifica per argomentare in modo logico e<br />
coerente<br />
Metodologia utilizzata<br />
Il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali cercando di utilizzare, quando possibile,<br />
concetti unificanti e modelli, mettendo in relazione fenomeni diversi ma concettualmente<br />
riconducibili ad un comune processo e/o ciclo di causa-effetto. Esse sono state inoltre<br />
integrate da alcune esperienze pratiche (lezione/conferenza al Planetario di Milano, lezione<br />
pratica di mineralogia con geologo-esperto esterno).<br />
Spesso la lezione ha avuto inizio con una breve verifica formativa di alcuni contenuti<br />
disciplinari già trattati o comunque con richiami ad argomenti precedenti, in modo da creare<br />
continuità e organicità nella trattazione.<br />
Strumenti utilizzati<br />
-E’ stato usato il libro di testo in adozione :Geografia generale – Astronomia<br />
e astrofisica.Geologia. Geografia fisica.<br />
Autori :Massimo Crippa- Marco Fiorani<br />
Casa editrice :A.Mondadori Scuola<br />
-Quaderno degli appunti, audiovisivi, siti di internet specifici.<br />
-Supporto di immagini grafici ,campioni di minerali e rocce.<br />
Modalità di verifica e di recupero<br />
Sono stati utilizzati i criteri e i parametri di valutazione discussi nel Dipartimento di materia e deliberati dal<br />
Collegio dei docenti.<br />
La valutazione di ogni alunno ha tenuto conto dei risultati delle verifiche , della progressione nell’<br />
apprendimento, della partecipazione e dell’ interesse dimostrato alle attività proposte.<br />
Nelle verifiche ho tenuto conto :<br />
-la pertinenza al quesito proposto;<br />
-il grado di conoscenza dei contenuti richiesti;<br />
-l’ uso appropriato della terminologia specifica;<br />
-la comprensione e l’ esposizione logica dei contenuti.<br />
83<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Modalità di verifica:<br />
- Verifiche scritte semistrutturate con quesiti a risposta breve, domande a risposta multipla del<br />
tipo V/F o compilati nei concetti fondamentali e/o termini specifici<br />
- Verifiche scritte con modalità di simulazione della terza prova (vedere allegato)<br />
- Verifiche orali<br />
- Le verifiche scritte, sono state somministrate al termine di 2-3 unità didattiche. Le interrogazioni<br />
orali sono state, in genere, una/due per periodo dell’anno scolastico.<br />
L’attività di recupero è stata svolta in classe con frequenti richiami ad argomenti precedenti,<br />
ripetizione dei concetti essenziali e verifiche orali.<br />
Modulo Contenuti<br />
Titolo del modulo Elenco degli argomenti affrontati<br />
U.D.1<br />
Metodi e<br />
strumenti<br />
dell’indagine<br />
astronomica<br />
U.D.2<br />
Stelle,galassie,<br />
universo<br />
U.D.3<br />
Il sistema solare<br />
1. La sfera celeste: una meravigliosa illusione<br />
2. La sfera celeste come sistema di riferimento<br />
2. 1. Punti di riferimento sulla sfera celeste<br />
2. 2. Coordinate equatoriali<br />
2. 3. Coordinate orizzontali o altazimutali<br />
3. Modificazioni giornaliere e stagionali della sfera celeste<br />
4. Gli strumenti della astronomia<br />
4. 1. Radioastronomia e nuove metodologie<br />
4. 2. L’analisi spettrale<br />
1. Lo studio delle stelle<br />
1. 1. Le distanze astronomiche<br />
1. 2. Luminosità e magnitudine delle stelle<br />
1. 3. Calore e temperatura di una stella<br />
1. 4. Classificazione spettrale delle stelle<br />
1. 5. La massa delle stelle<br />
1. 6. Il diagramma di Hertzsprung-Russell: un istante di vita delle stelle<br />
1. 7. Stelle particolari – Effetto Doppler e redshift<br />
1. 8. Lo spazio interstellare<br />
2. L’evoluzione delle stelle<br />
2 . 1. Come nasce una stella<br />
2. 2. La fase di stabilità<br />
2. 3. Le fasi finali di vita di una stella<br />
3. La Via Lattea<br />
4. Galassie e ammassi galattici<br />
5. I misteri insoluti: materia oscura, nuclei attivi, radiogalassie e quasar<br />
6. Origine ed evoluzione dell’universo<br />
6. 1. Una teoria alternativa: l’universo stazionario<br />
6. 2. La prova definitiva dell’espansione: la radiazione cosmica di fondo<br />
6 .4. Il futuro dell’universo<br />
1. Il sistema solare: origine<br />
2. Il Sole<br />
2. 1. La struttura interna del Sole<br />
2. 2 La parte esterna del Sole<br />
3. I pianeti del sistema solare<br />
3. 1. Le leggi che regolano il moto dei pianeti.<br />
3. 2. Caratteristiche generali dei pianeti<br />
84<br />
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La Terra nello<br />
spazio<br />
U. D. 4<br />
Geodesia<br />
U. D. 5<br />
I moti della Terra<br />
U. D. 6<br />
La Luna.<br />
3. 3 Mercurio: un pianeta dal moto anomalo<br />
3. 4 Venere: il pianeta più luminoso<br />
3. 5 Marte: il pianeta rosso<br />
3. 6 Giove: il gigante<br />
3. 7 Saturno: il pianeta degli anelli<br />
3. 8 Urano: un pianeta perturbato<br />
3. 9 Nettuno: il pianeta gemello<br />
3.10 Plutone: ai confini del sistema<br />
3.11 I corpi minori del sistema solare<br />
1. La Terra: disco piatto o sfera?<br />
2. La Terra non è perfettamente sferica<br />
3. Come rappresentare la Terra: ellissoide e geoide<br />
4. Le dimensioni della Terra. Eratostene e la lunghezza dell’equatore<br />
5. I sistemi di riferimento<br />
5. 1. Coordinate geografiche (assolute)<br />
5. 2 Coordinate polari (relative)<br />
1. Una serie complessa di movimenti.<br />
2. Caratteristiche del movimento di rotazione della Terra<br />
3. Prove e conseguenze del moto di rotazione della Terra<br />
3. 1. Esperienza di Guglielmini.<br />
3. 2. Esperienza di Foucault.<br />
3. 3. Movimento apparente della sfera celeste e del Sole<br />
3. 4. Variazione della accelerazione con la latitudine<br />
3. 5. La legge di Ferrel (forza di Coriolis)<br />
3. 6. L’alternanza del dì e della notte<br />
4. Caratteristiche del movimento di rivoluzione della Terra<br />
5. Prove del moto di rivoluzione terrestre<br />
5. 1. Aberrazione stellare annua<br />
5. 2. Effetto di parallasse annua ed effetto Doppler<br />
6. Conseguenze del moto di rivoluzione<br />
6. 1. Alternanza delle stagioni<br />
6. 2. Differente durata del dì e della notte<br />
6. 3. Diversa altezza del Sole<br />
6. 4. Esistenza delle zone astronomiche<br />
6. 5. Diversa durata del giorno sidereo e del giorno solare<br />
6.6. Moto apparente del Sole attraverso lo zodiaco<br />
7. I moti millenari della Terra: il moto di precessione lunisolare<br />
U. D. 6 La Luna.<br />
1. Caratteristiche generali della Luna<br />
2. I movimenti della Luna<br />
2. 1. Il moto di rotazione<br />
2. 2. Il moto di rivoluzione<br />
2. 3. Il moto di traslazione<br />
3. Le conseguenze dei moti del sistema Terra – Luna<br />
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Le rocce e i<br />
processi<br />
litogenetici<br />
U.D.7<br />
I minerali<br />
U.D.8<br />
Le rocce ignee o<br />
magmatiche<br />
U.D.9<br />
Plutoni e vulcani<br />
U.D.10<br />
Rocce<br />
sedimentarie e<br />
metamorfiche<br />
3. 1. Librazioni lunari<br />
3. 2. Variazione della posizione della Luna sullo sfondo celeste<br />
3. 3 Le fasi lunari<br />
3. 4. Differenze tra mese lunare e mese sidereo<br />
3. 5. Le eclissi<br />
4. Caratteristiche geomorfologiche della Luna<br />
4.1.Struttura interna della Luna<br />
4.2 Origine dela Luna<br />
1. La mineralogia<br />
2. La composizione della crosta terrestre<br />
3. I minerali e le loro proprietà fisiche<br />
4. Genesi e caratteristiche dei minerali<br />
4.1 La struttura dei cristalli<br />
4.2 La forma dei cristali<br />
4.3 I solidi amorfi<br />
5. Polimorfismo e isomorfismo<br />
6. La classificazione dei minerali<br />
7. I silicati e la loro classificazione<br />
8. I minerali femici e sialici<br />
1. Le rocce<br />
2. Il processo magmatico: dal magma alla roccia<br />
3. La classificazione delle rocce magmatiche<br />
4. La genesi dei magmi<br />
5. Il dualismo dei magmi<br />
1. I plutoni<br />
2. I vulcani: meccanismo eruttivo<br />
3. Attività vulcanica esplosiva<br />
4. Attività vulcanica effusiva<br />
5. Eruzioni centrali e tipi di edifici vulcanici<br />
6. Eruzioni lineari o fissurali<br />
7. Vulcanismo secondario<br />
8. Distribuzione dei vulcani sulla Terra<br />
9. Rischio vulcanico in Italia<br />
1. Il processo sedimentario<br />
2. La classificazione delle rocce sedimentarie<br />
2. 1. Rocce clastiche<br />
2. 2. Rocce organogene<br />
2. 3. Rocce di origine chimica<br />
4. Il processo metamorfico<br />
5. Lo studio e la classificazione delle rocce metamorfiche.<br />
6. Tipi di metamorfismo e strutture derivate<br />
8. Il ciclo litogenetico<br />
86<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
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La dinamica<br />
terrestre<br />
U.D.11<br />
Geologia<br />
strutturale e<br />
fenomeni sismici<br />
U.D. 12<br />
L’interno della<br />
Terra<br />
U.D.13<br />
La dinamica<br />
della litosfera<br />
U. D. 14<br />
Tettonica a<br />
pacche e<br />
orogenesi<br />
1. Le rocce possono subire deformazioni<br />
2. I materiali reagiscono in modo diverso alle sollecitazioni<br />
3. Le deformazioni nelle rocce: da cosa dipendono?<br />
4. Deformazioni rigide<br />
6. I terremoti<br />
7. Le onde sismiche<br />
7. 1. Gli strumenti di rilevazione delle onde sismiche<br />
8. Magnitudo e intensità di un terremoto<br />
8. 1. Le isosisme<br />
8. 2. Il concetto di rischio sismico<br />
9. Si può prevedere un terremoto?<br />
11. Distribuzione dei terremoti sulla Terra<br />
1. L’importanza dello studio delle onde sismiche<br />
2. Le principali discontinuità sismiche<br />
3. Crosta oceanica e crosta continentale<br />
4. Il mantello, il nucleo. Litosfera, astenosfera e mesosfera<br />
5. I movimenti verticali della Terra: la teoria isostatica<br />
6. Il calore interno della Terra<br />
1. Le teorie fissiste<br />
2. La teoria della deriva dei continenti<br />
3. La morfologia dei fondali oceanici<br />
4. Gli studi di paleomagnetismo<br />
5. Espansione dei fondali oceanici<br />
7. La struttura delle dorsali oceaniche<br />
1. La teoria della tettonica a placche<br />
2. Fenomeni sismici e tettonica a placche<br />
3. Caratteristica delle placche<br />
4. I margini continentali<br />
6. Il meccanismo che muove le placche<br />
7.. Come si formano le montagne<br />
8. Un sistema in continua evoluzione<br />
87<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Materia Educazione fisica<br />
Docente ANTONELLA SIVELLI<br />
Nu<br />
m<br />
ELENCO MODULI Durata in ore<br />
1 Avviamento alla pratica sportiva 5 36<br />
2<br />
3<br />
Sviluppo delle capacità motorie: coordinative e<br />
condizionali 5<br />
Conoscenze essenziali e fondamenti teorici dell’attività<br />
sportiva<br />
Totale delle ore di attività<br />
Obiettivi generali della disciplina<br />
Nel triennio il dipartimento di educazione fisica ha ritenuto opportuno perseguire le seguenti<br />
finalità in relazione alle indicazioni ministeriali , alle esigenze delle classe e agli spazi a<br />
disposizione.<br />
• Il raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso<br />
l’affinamento della capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuro-muscolari.<br />
• L’approfondimento operativo e teorico delle attività motorie e sportive<br />
• Il consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita<br />
• Strutturazione del proprio stile relazionale finalizzato ad una corretta socializzazione<br />
Metodologia utilizzata<br />
Considerate già acquisite le qualità coordinative, si è lavorato soprattutto sullo sviluppo<br />
delle capacità condizionali e sulla precisione del gesto tecnico. Dal metodo globale si è<br />
passati gradualmente a quello analitico: gli allievi hanno avuto la possibilità di passare<br />
dall’intuizione all’elaborazione, quindi alla produzione, per arrivare poi alla creazione<br />
personale delle risposte motorie più tecniche e precise<br />
I moduli sono stati portati avanti contemporaneamente data l’organizzazione degli spazi a<br />
disposizione. La rotazione nelle diverse palestre (quella centrale per i giochi sportivi di<br />
squadra, la sala pesi e la sala di aerobica) permette un lavoro contemporaneo su più<br />
moduli in parallelo per tutta la durata dell’anno scolastico. Inoltre, quando il tempo lo ha<br />
permesso, è stato possibile utilizzare anche il campo esterno per le attività di atletica.<br />
I moduli individuati prevedono competenze e descrittori definiti dal dipartimento; questi<br />
sono però suscettibili di modifiche, non sostanziali, da parte del singolo docente che, sulla<br />
base della situazione di partenza della classe e delle abilità individuali riscontrabili durante<br />
il lavoro in palestra, ha la possibilità di modificare i moduli in itinere<br />
Si utilizzeranno esercizi di analisi del movimento e delle tecnica finalizzati all’affinamento<br />
del movimento.<br />
Le attività di gioco saranno sempre più simulazioni di attività agonistiche e competitive<br />
senza mai tralasciare l’aspetto ludico.<br />
88<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X<br />
30<br />
0<br />
66
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Strumenti utilizzati<br />
Palestre attrezzate diversamente ,campo esterno di atletica , utilizzo di piccoli , grandi<br />
attrezzi e libro in adozione : “Praticamente sport comprendere il movimento” autori Del<br />
Nista,Perker e Tasselli . Ed. D’Anna<br />
Modalità di verifica e di recupero<br />
Icriteri sono quelli adottati dal dipartimento di materia<br />
Modulo Conoscenze<br />
2<br />
3<br />
1<br />
Conosce le regole dei giochi di squadra e degli sport individuali<br />
delle varie discipline sportive<br />
Conosce schemi di attacco e difesa più complessi<br />
Conosce le regole dei principali sport individuali<br />
Conosce le regole dell’arbitraggio<br />
Conosce i fondamenti teorici da applicare alle specifiche attività<br />
sportive<br />
Riconosce le attività di riscaldamento generale e specifico e sa<br />
applicarle<br />
Conosce i concetti di forza resistenza e velocità ei concetti di mobilità<br />
articolare e allungamento muscolare per un corretto utilizzo e una<br />
consapevole applicazione pratica finalizzata al benessere o<br />
all’allenamento<br />
Conosce i fondamenti teorici da applicare alle specifiche attività<br />
sportive<br />
Il modulo non è stato svolto perchè la disciplina non fa parte delle<br />
materie per l’esame di maturità, quindi viene meno la necessità di<br />
fornire agli studenti gli strumenti necessari per una rilettura teorica dei<br />
contenuti proposti specificamente destinata a prove di tipo scritto o<br />
orale. I moduli precedenti possiedono al loro interno in misura<br />
adeguata e sufficiente l’utilizzo delle conoscenze teoriche per<br />
l’attivazione di competenze secondo la pratica ordinaria della<br />
disciplina.<br />
89<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Materia Informatica<br />
Docente Negri Corrado<br />
ELENCO MODULI<br />
Titolo del modulo durata in<br />
ore<br />
1 Pagine Web statiche 12<br />
2 Pagine Web Dinamiche 12<br />
3 Programmazione lato server: pagine ASP 30<br />
4 Sicurezza delle reti 12<br />
Obiettivi generali della disciplina<br />
Comprendere il concetto di multimedialità e di <strong>documento</strong> ipertestuale. Progettare una<br />
pagina web e collegarla ad altre pagine. Progettare script utilizzando il linguaggio<br />
javascript. Gestire l’interazione con l’utente nelle pagine web utilizzando una tecnologia<br />
web lato client. Progettare pagine ASP per interfacciare un database Access utilizzando<br />
oggetti e comandi per effettuare manipolazioni e interrogazioni ai database nel Web.<br />
Metodologia utilizzata<br />
Lezioni frontali, problem solving, esercitazioni individuali, attività guidata in laboratorio.<br />
Strumenti utilizzati<br />
: Lavagna, proiettore, laboratorio di informatica, appunti, libro di testo<br />
Modalità di verifica e di recupero<br />
Interrogazioni, verifiche scritte, esercitazioni in laboratorio. Recupero in itinere<br />
90<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Modulo Contenuti<br />
Titolo del modulo Elenco degli argomenti affrontati<br />
Pagine Web statiche I formati degli oggetti multimediali. Il linguaggio HTML. La<br />
formattazione della pagina. I link. La visualizzazione di immagini.<br />
Pagine Web<br />
Dinamiche<br />
Programmazione<br />
lato server: le<br />
pagine ASP<br />
Le liste e le tabelle. I frame. I form e gli oggetti grafici. I fogli di stile.<br />
Il linguaggio javaScript. Elementi del linguaggio. Le classi<br />
predefinite. Eventi e gestori di eventi. I moduli interattivi.<br />
Implementazione del ‘Crivello di Eratostene’.<br />
Caratteristiche generali. Il linguaggio di scripting Visual Basic.<br />
L’accesso ai database con la tecnologia ADO. Gli oggetti<br />
ADODB.Connection e ADODB.Recodset. L’insieme Fields<br />
dell’oggetto recordset e le proprietà Name e Value.<br />
Sicurezza delle reti La crittografia. Chiave simmetrica e chiave asimmetrica. La firma<br />
digitale<br />
Elenco studenti classe <strong>5CS</strong>:<br />
Borgonovo<br />
Busnelli<br />
Diotti<br />
Monti<br />
Sandrini<br />
Staffini<br />
91<br />
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />
Materia RELIGIONE<br />
Docente VINO FABIO<br />
Obiettivi generali della disciplina<br />
Cogliere e valutare l'apertura esistenziale della persona alla trascendenza. Interrogarsi sulla<br />
necessità di credere o non credere in Dio. Considerare l'importanza della relazione tra fede e<br />
ragione.<br />
Cogliere nella Bibbia una fonte inesauribile di possibili risposte alle domande di significato<br />
dell'uomo. Cogliere il senso e il valore della speranza. Riconoscere lo sforzo di rinnovamento<br />
della Chiesa, apprezzare il valore della testimonianza cristiana. Comprendere la libertà come<br />
responsabilità; conoscere i principi generali del magistero della chiesa in relazione alle<br />
problematiche della pace, della giustizia, della solidarietà e dello sviluppo.<br />
Metodologia utilizzata<br />
Lettura e comprensione del testo - Lezione frontale e partecipata - Lavori di gruppo e/o individuali<br />
Strumenti utilizzati<br />
Libro di testo: Michele Contadini, Itinerari di I.R.C.; vol. 2, Elledici scuola.<br />
Sussidi audio-visivi – Copie fotostatiche<br />
Modalità di verifica e di recupero<br />
L’alunno verrà valutato verifiche orali- In base all'attenzione, interesse e partecipazione;<br />
capacità di ascolto; rispetto delle opinioni altrui; infine disponibilità al dialogo educativo ed al<br />
confronto.<br />
Modulo Contenuti<br />
Titolo del modulo Elenco degli argomenti affrontati<br />
Temi bibblici Il Decalogo e i temi etici.<br />
Il destino ultimo<br />
dell'uomo<br />
La vita della<br />
Chiesa<br />
I cristiani e<br />
l'impegno<br />
sociale<br />
Il male: un mistero;<br />
Oltre la morte una vita;<br />
La Chiesa durante i totalitarismi del ‘900;<br />
La Chiesa che si rinnova: Concilio Vaticano II;<br />
La vita di Papa Giovanni Paolo II: materiale audio-visivo;<br />
La vita di Madre Teresa di Calcutta e Giovanni Paolo II:<br />
L’impegno per la pace; I cristiani e l’impegno sociale; La giustizia e la<br />
carità;<br />
92<br />
MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X