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5CS documento CdC - Iris Versari

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Istituto di Istruzione Secondaria<br />

Superiore<br />

IRIS VERSARI<br />

Istituto Tecnico/Liceo Tecnico – Liceo Scientifico<br />

DOCUMENTO DEL<br />

CONSIGLIO DI CLASSE<br />

ESAME DI STATO<br />

A.S 2010/2011<br />

CLASSE: 5^ SEZIONE: CS<br />

INDIRIZZO: LICEO SCIENTIFICO


Indice<br />

1) Composizione del Consiglio di Classe pag. 3<br />

2) Composizione della classe pag. 4<br />

3) Situazione della classe pag. 5<br />

4) Contratto formativo pag. 6<br />

5) Attività di recupero pag. 9<br />

6) Ampliamento dell’offerta formativa pag. 10<br />

7) Attività di orientamento al lavoro e alla scelta universitaria<br />

Pag. 11<br />

8) Misurazione e valutazione pag. 12<br />

9) Prove comuni e simulazioni d’esame pag. 20<br />

10) Programmi svolti pag. 39<br />

Allegati:<br />

• documentazione relativa a studente con DSA


1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />

MATERIA DOCENTE<br />

CONTINUITA’<br />

DIDATTICA<br />

ITALIANO Silvia Ciaschini 4^ - 5<br />

LATINO Silvia Ciaschini 4^ - 5^<br />

FILOSOFIA Marino Catella 5^<br />

STORIA Marino Catella 5^<br />

INGLESE Gabriella Novati 1^-2^-3^-4^-5^<br />

MATEMATICA Paolo Teruzzi 4^-5^<br />

FISICA PaoloTeruzzi 4^-5^<br />

DISEGNO ST. ARTE Daniela Cervilli 4^-5^<br />

SCIENZE Angela Santoro 4^-5^<br />

EDUCAZIONE FISICA Antonella Sivelli 1^-2^-3^-4^-5^<br />

RELIGIONE Fabio Vino 3^-4^-5^<br />

INFORMATICA 5^<br />

FIRMA


2. COMPOSIZIONE DELLA CLASSE<br />

Numero alunni 20<br />

Maschi 9<br />

Femmine 11<br />

ELENCO DEGLI STUDENTI<br />

COGNOME NOME EVENTUALI NOTE<br />

BERGO MARTA Trasferita in questo Istituto da<br />

altra scuola in 4^ con ripetenza<br />

della stessa 4^.<br />

BORGONOVO RICCARDO<br />

BUSNELLI MATTEO<br />

CARIMATI CHIARA Proveniente da questo Istituto<br />

ha ripetuto la 5^ a seguito di<br />

non ammissione<br />

CITTERIO ERICA<br />

CONSONNI ANDREA<br />

DIOTTI RICCARDO<br />

FERRAIUOLO SILVIA<br />

LOCATI ALESSANDRA Trasferita da altra scuola in<br />

questo Istituto in classe 3^.<br />

MALBERTI MARTA Trasferitra in questo Istituto in<br />

4^ con ripetenza della stessa<br />

4^.<br />

MOLTENI BENEDETTA<br />

MOLTENI SIMONE Trasferitra in questo Istituto in<br />

4^ con ripetenza della stessa<br />

4^.<br />

MONTI EMANUELE<br />

RISPOLI SERENA Trasferita in questo Istituto in<br />

5^ per non ammissione all’<br />

esame con ripetenza della<br />

stessa 5^.<br />

RONZONI MATILDE<br />

SAMDRINI MARCO<br />

SCOTTI FEDERICA<br />

SESSOLO AMANDA<br />

STAFFINI ANDREA<br />

TAGLIABUE LUCA


3. SITUAZIONE DELLA CLASSE<br />

La classe <strong>5CS</strong> attualmente composta di 20 elementi (11 femmine e 9 maschi) ha conservato una<br />

propria positiva identità caratterizzata da comportamenti educati e collaborativi, BUONA motivazione<br />

e disponibilità al processo formativo .<br />

Il gruppo ha mostrato capacità di integrazione dei nuovi compagni provenienti da innesti e ripetenze e<br />

la classe è risultata sempre rispettosa delle singole individualità.<br />

Nel dettaglio 14 studenti su 20 sono originari della classe prima e 5 hanno una ripetenza nel proprio<br />

curriculum scolastico.<br />

La classe ha mantenuto nel corso del quinquennio un alto profilo dal punto di vista dell’ impegno ,<br />

della puntigliosità nel perseguimento dei risultati scolastici, della disponibilità e della adesione al<br />

dialogo educativo.<br />

Queste valide prestazioni, rilevabili soprattutto nell’ area scientifico – matematica si sono mantenute<br />

costanti, con l’ eccezione di un “calo di tensione” che si è dovuto registrare nel primo trimestre della<br />

classe quinta ed è stato poi positivamente superato nel corso del secondo pentamestre .<br />

Nelle materie letterarie e storico filosofiche non si sono evidenziate le medesime “eccellenze”<br />

registrate nell’ area matematica e scientifica; in particolare nell’ area storico – filosofica si è dovuto<br />

procedere nel corso della classe quinta ad un intenso lavoro di recupero di competenze pregresse<br />

non conseguite negli anni precedenti con la conseguente necessità di operare scelte di tagli rilevanti<br />

nei contenuti programmati a favore delle competenze stesse . A questo lavoro la classe ha risposto<br />

con grande spirito di consapevolezza e collaborazione conseguento nell’ arco dell’ anno risultati<br />

superiori al prevedibile .<br />

Un gruppo ristretto di alunni ha contribuito alla vita della classe e della scuola con partecipazione<br />

attiva, con curiosità e interesse per il mondo dell’attualità e per le proposte extrascolastiche; un<br />

gruppo più ampio (8-9)) ha vissuto la scuola con serietà e riservatezza e con un impegno puntuale, al<br />

meglio delle proprie potenzialità.<br />

Le iniziative proposte dai docenti ( partecipazione a visite didattiche, spettacoli, conferenze, corsi e<br />

concorsi, attività di recupero e potenziamento, open day) sono state accolte sempre positivamente<br />

e attivamente messe a frutto .<br />

Alcuni di loro, aperti al dialogo educativo e sensibili alle opportunità proposte hanno partecipato a<br />

corsi di Eccellenza linguistica in lingua inglese conseguendo le relative certificazioni, a laboratori di<br />

Filosofia, alle Olimpiadi di Matematica e al Certamen di Latino, con risultati apprezzabili .<br />

Non è mancato il contributo di alcuni alle attività della scuola: collaborazione negli open day e nelle<br />

diverse attività di orientamento, organizzazione delle attività sportive degli studenti .<br />

Alcuni studenti hanno partecipato ad uno stage lavorativo di tre settimane (svoltosi alla fine della<br />

classe quarta nel giugno – luglio 2010) in università, cooperative sociali, aziende o studi<br />

professionali, riportando un giudizio positivo sull’impegno,la serietà e le competenze.<br />

Una parte della classe , costituita da ragazzi diligenti anche se non particolarmente ricchi di<br />

potenzialità, è giunta al conseguimento della sufficienza grazie alla buona volontà profusa e alle<br />

continue iniziative di recupero messe in atto dal consiglio di classe . Un piccolo gruppo restante della<br />

classe ha invece avuto un percorso scolastico faticoso a causa di un impegno di studio alterno e di<br />

predisposizioni non del tutto coerenti con l’ indirizzo scolastico prescelto .<br />

Si segnala che rispetto al programmazione ipotizzata a inizio anno è stato necessario operare<br />

dei tagli causa il venir meno di almeno tre settimane di lezione (due settimane di sospensione<br />

didattica, sei giornate per uscite didattiche, quattro giornate per gli open day dei principali atenei e<br />

per l’ orientamento universitario nonchè a causa dell’ impegno supplementare degli alunni nei<br />

corsi di recupero pomeridiani).<br />

Altre ore sono state poi impegnate in simulazioni delle tre prove d’esame e per altre attività<br />

dell’Istituto (giornate sulla neve, film relativi a ricorrenze particolari, assemblee d’Istituto).


4. CONTRATTO FORMATIVO<br />

• Modalità comuni di insegnamento e di verifica<br />

• Obiettivi educativi e trasversali del Consiglio di Classe<br />

• Modalità di lavoro del Consiglio di Classe e strumenti di verifica<br />

• Criteri di attribuzione del credito scolastico e formativo<br />

MODALITA’ COMUNI DI INSEGNAMENTO/VERIFICA NELLA CLASSE<br />

1. Gli obiettivi educativi e didattici vengono esplicitati agli studenti<br />

2. Le verifiche formative vengono differenziate con chiarezza e a priori dalle<br />

sommative, cioè da quelle classificate con voti<br />

3. Le diverse modalità di verifica (ad esempio, perché un test e non<br />

un’interrogazione orale) vengono esplicitate agli studenti mettendole in relazione<br />

con gli obiettivi della prova<br />

4. I criteri di valutazione vengono preventivamente esplicitati agli studenti<br />

5. I risultati delle verifiche orali vengono immediatamente comunicati agli studenti<br />

6. I compiti scritti sono consegnati corretti nel termine di 15 giorni, salvo particolari<br />

eccezioni<br />

OBIETTIVI EDUCATIVI ( DA VERIFICARE SUL PIANO DI LAVORO DEL CDC)<br />

Obiettivi educativi generali dell’istituto sono quelli di porre gli allievi in condizione di:<br />

• Essere responsabili<br />

• Saper comprendere e rispettare gli altri<br />

• Essere autonomi, sapersi organizzare, saper affrontare il mutamento<br />

• Essere capace di autovalutarsi<br />

• Riconoscere nello studio lo strumento per la crescita personale e professionale<br />

Gli indicatori che il Consiglio ha assunto, in relazione alla situazione della classe, sono i<br />

seguenti:<br />

- Ascolta e pondera con attenzione le idee degli altri<br />

- Partecipa attivamente alla vita della classe e/o dell'ambiente scolastico<br />

nelle sue diverse .espressioni<br />

- Nel confronto con gli altri, è capace di sostenere le proprie posizioni, ma anche<br />

di raggiungere accordi reciprocamente soddisfacenti o di modificare i propri<br />

comportamenti ritenuti errati o scorretti<br />

MODALITA’ DI RILEVAZIONE:<br />

- Osservazione periodica, registrata solo nel caso di rilevazione di comportamenti<br />

che denotano la mancata acquisizione degli obiettivi.<br />

- Valutazione trimestrale<br />

OBIETTIVI TRASVERSALI<br />

1) Sa usare autonomamente testi per costruire percorsi<br />

a) Sa raccogliere, analizzare e sintetizzare le informazioni relative ad un tema<br />

b) Sa costruire e analizzare fonti<br />

c) Sa organizzare le informazioni in reti concettuali<br />

d) Sa svolgere analisi comparative<br />

2) Sa costruire e utilizzare modelli<br />

a) Sa prendere decisioni in situazioni di incertezza


) Sa individuare e giustificare il percorso più efficace in relazione ad un obiettivo<br />

posto<br />

c) Sa individuare e rappresentare modelli e procedure<br />

d) Sa verificare i risultati del proprio lavoro<br />

e) Sa documentare appropriatamente il proprio lavoro<br />

3) Sa comunicare in maniera precisa e documentata<br />

a) Sa produrre testi argomentativi scritti e orali coerenti, coesi e documentati<br />

b) Sa relazionare usando in maniera pertinente la terminologia scientifica<br />

c) Sa esprimere il proprio punto di vista argomentando le affermazioni e<br />

modulando il registro linguistico<br />

4) Sa lavorare in équipe<br />

a) Sa riconoscere il proprio ruolo nel gruppo in funzione dell’obiettivo<br />

b) Sa esercitare il coordinamento, valorizzando il contributo di tutti i componenti<br />

STRATEGIE ATTIVATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE PER IL<br />

CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI<br />

Tutti i docenti hanno concorso nel perseguimento , tra i diversi obiettivi<br />

disciplinari, di quelli che riguardano capacità e competenze di tipo<br />

trasversale.<br />

Va però soprattutto segnalato che,considerata la necessità di incrementare il<br />

livello di competenze nella espressione scritta e nella costruzione dei testi<br />

argomentativi, il cdc ha scelto che il docente di Filosofia e Storia<br />

concorresse in modo particolarmente sistematico e continuativo al<br />

perseguimento delle competenze nella espressione scritta e nella costruzione<br />

di testi argomentativi, inserendo la formazione alle competenze e alle abilità<br />

necessarie all’ espletamento del Saggio Breve di ordine storico-sociale e del<br />

Tema Storico nel proprio piano di lavoro disciplinare; coerentemente con<br />

questa scelta si è incentivato il fatto che le prove di Filosofia e di Storia,<br />

accanto alle tradizionali verifiche orali, contemplassero soprattutto produzioni<br />

scritte delle tipologie predette finalizzate alla formazione in vista della Prima e<br />

della Terza prova dell’ Esame di Stato .<br />

Al medesimo scopo di migliorare le capacità espositive e di stimolare ad<br />

attività di approfondimento su tematiche particolari, il Consiglio di classe ha<br />

aderito all’iniziativa “ Progetto quotidiano in classe”, con la lettura del Corriere<br />

della Sera, e de’ Il Giorno. L’esperienza è stata anch’ essa finalizzata al<br />

conseguimento delle competenze necessarie per la stesura dell’articolo di<br />

cronaca, previsto come una delle tipologie della prova di italiano all’Esame di<br />

Stato.<br />

MODALITA’ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />

MODALITA’ MATERIE<br />

Lezione frontale Tutte<br />

Lezione Tutte<br />

partecipata<br />

Problem<br />

Solving<br />

Matematica, Fisica, Chimica<br />

Discussione Italiano, Storia e filosofia, Inglese


guidata<br />

Utilizzo dell’ e- Filosofia e Storia<br />

learning<br />

Utilizzo ed Filosofia<br />

elaborazione di<br />

slides in power<br />

Point<br />

STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE<br />

- Diverse tipologie di scritti sul modello delle tipologie dell’ Esame di Stato<br />

- Questionario a risposta aperta<br />

- Esempi di terza prova<br />

- Interrogazione orale<br />

- Prova di laboratorio<br />

- Prove grafiche<br />

- Elaborazione di slides in power point su libri letti integralmente<br />

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DI QUELLO FORMATIVO<br />

Si fa riferimento a quanto è stato definito nel Piano dell’offerta formativa (POF)


5. ATTIVITÀ DI RECUPERO<br />

Tipo di Attività Materia Numero studenti<br />

coinvolti<br />

Corso di recupero<br />

pomeridiano<br />

Latino<br />

Fisica<br />

Matematica<br />

Inglese<br />

7<br />

5<br />

13<br />

Recupero in itinere Tutte le<br />

discipline<br />

Tutti<br />

Filosofia 5<br />

Utilizzo e learning<br />

aula on line<br />

Helping<br />

6<br />

Matematica Tutti<br />

Periodo di<br />

attuazione<br />

18.11/14.12 2010<br />

25.1/10.2 2011<br />

5.4/12.4 2011<br />

5.4/12.4 2011<br />

25.1/10.2 2011<br />

5.4/12.4 2011<br />

29.10/21.12 2011<br />

Il Consiglio di classe ha approvato all’unanimità ognuna delle forme di recupero previste nella<br />

scheda di sintesi sul recupero, già approvata dal Collegio, utilizzandole secondo le necessità.


6. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA<br />

• Viaggi di istruzione e uscite didattiche<br />

• Partecipazione a conferenze e incontri culturali<br />

• Interventi di esperti<br />

CONFERENZE - INCONTRI CULTURALI<br />

Durante l’ultimo anno di corso la classe ha partecipato alle seguenti iniziative culturali:<br />

Incontro con i Carabinieri<br />

Conferenza “Foibe ed esodo istriano”<br />

Incontro su “Fisco e scuola”<br />

Visita al GAM e al Planetario<br />

Visione del film “L’uomo che verrà” di G. Diritti<br />

Spettacolo teatrale: “Vergine Madre” Milano<br />

Visita a Como al Museo / Tempio Voltiano<br />

Visita a Milano al Museo del Novecento all’ Arengario<br />

COMPETIZIONI SPORTIVE:<br />

• corsa campestre,<br />

• tornei interni di calcetto e pallavolo,<br />

• uscite didattiche sulla neve e rafting<br />

Hanno partecipato solo alcuni alunni<br />

PROGETTO: “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”<br />

Ha partecipato tutta la classe, secondo le modalità previste dall’Istituto.<br />

OLIMPIADI DI MATEMATICA<br />

Hanno partecipato alcuni alunni<br />

LABORATORIO DI FILOSOFIA APPLICATO ALL’ ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO


7. ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO AL LAVORO E ALLA<br />

SCELTA UNIVERSITARIA<br />

o Partecipazione a incontri di orientamento con interventi di orientatori esterni<br />

organizzati dalla scuola<br />

o Partecipazione a stage<br />

o Partecipazione a open days delle principali università di Milano e della<br />

Lombardia


8. MISURAZIONE E VALUTAZIONE<br />

• Griglia di valutazione della prima prova<br />

• Griglia di valutazione della seconda prova<br />

• Griglia di valutazione della terza prova


GRIGLIE PRIMA PROVA<br />

TIPOLOGIA A DELL’ESAME DI STATO (ANALISI DEL TESTO)<br />

Con tale tipologia di verifica il Dipartimento di Lettere si propone di valutare il raggiungimento dei seguenti<br />

obiettivi:<br />

1. Capacità di comprendere e/o parafrasare un testo (punti 2/10 o 3/15 ).<br />

2. Capacità di analizzare e commentare stilisticamente un testo (punti 3/10 o 4,5/15).<br />

3. Capacità di apportare approfondimenti critici e contestualizzare un testo (punti 3/10 o 4,5/15).<br />

4. Capacità di esprimersi con proprietà di linguaggio e correttezza morfosintattica (punti 2/10 o<br />

3/15)<br />

5. Capacità di esprimersi con proprietà di linguaggio e con correttezza morfosintattica (punti<br />

25/100).<br />

A tali obiettivi potrà essere dato un diverso peso in base alle fasi del percorso didattico finalizzato alla<br />

costruzione della capacità di svolgere un’analisi testuale; in ogni caso ci si baserà sui descrittori contenuti<br />

nella seguente griglia:<br />

OB. 1<br />

CAPACITÀ<br />

DI<br />

COMPREND<br />

ERE E<br />

PARAFRASA<br />

RE UN<br />

TESTO<br />

Sicura e<br />

approfond<br />

ita<br />

comprensi<br />

one del<br />

testo.<br />

PUNTEGGI 3/15<br />

2/10<br />

OB. 2 Conoscen<br />

CAPACITÀ za esatta<br />

DI<br />

delle<br />

ANALIZZAR strutture<br />

E<br />

retoriche<br />

E<br />

e raffinata<br />

COMMENTA interpreta<br />

RE<br />

zione<br />

STILISTICA della loro<br />

MENTE funzione<br />

UN TESTO comunicat<br />

iva.<br />

PUNTEGGI 4,5/15<br />

3/10<br />

Comprens<br />

ione<br />

corretta e<br />

completa<br />

del testo.<br />

3/15<br />

2/10<br />

Conoscen<br />

za esatta<br />

delle<br />

strutture<br />

retoriche<br />

del testo e<br />

consapev<br />

olezza<br />

della loro<br />

funzione<br />

comunicat<br />

iva.<br />

4/15<br />

2,5/10<br />

Piena<br />

comprensi<br />

one del<br />

testo<br />

attraverso<br />

una<br />

sintesi<br />

degli<br />

elementi<br />

salienti.<br />

2,5/15<br />

1,5/10<br />

Conoscen<br />

za esatta<br />

delle<br />

strutture<br />

retoriche<br />

e capacità<br />

di<br />

ricondurle<br />

alla<br />

poetica<br />

dell’autore<br />

.<br />

4/15<br />

2,5/10<br />

Comprens<br />

ione del<br />

messaggi<br />

o del testo<br />

con<br />

qualche<br />

imprecisio<br />

ne su<br />

aspetti<br />

marginali.<br />

2-2,5/15<br />

1,5/10<br />

Capacità<br />

di<br />

individuar<br />

e e<br />

analizzare<br />

le<br />

principali<br />

strutture<br />

retoriche.<br />

3,5/15<br />

2/10<br />

Corretta<br />

comprensi<br />

one del<br />

testo<br />

seppure<br />

limitata<br />

agli<br />

elementi<br />

essenziali<br />

.<br />

2/15<br />

1/10<br />

Capacità<br />

di<br />

individuar<br />

e gli<br />

espedienti<br />

retoricoformali.<br />

3/15<br />

2/10<br />

Compre<br />

nsione<br />

parziale<br />

e<br />

superfici<br />

ale del<br />

significa<br />

to del<br />

testo.<br />

2-1,5/15<br />

1/10<br />

Conosc<br />

enza<br />

lacunos<br />

a degli<br />

espedie<br />

nti<br />

retoricoformali.<br />

2,5/15<br />

1,5/10<br />

Gravi<br />

errori<br />

nella<br />

compre<br />

nsione<br />

del<br />

messag<br />

gio<br />

testuale.<br />

1,5-1/15<br />

1/10<br />

Gravi<br />

errori<br />

nella<br />

individu<br />

azione<br />

delle<br />

strutture<br />

retorich<br />

e.<br />

2/15<br />

1/10<br />

Mancata<br />

compre<br />

nsione<br />

del<br />

testo.<br />

1/15<br />

0,5/10<br />

Mancata<br />

capacità<br />

di<br />

analisi<br />

retorica<br />

e<br />

stilistica.<br />

1-1,5/<br />

1/10


OB. 3<br />

CAPACITÀ<br />

DI<br />

APPORTAR<br />

E<br />

APPROFON<br />

DIMENTI<br />

CRITICI E<br />

CONTESTU<br />

ALIZZARE<br />

UN TESTO<br />

Capacità<br />

di istituire<br />

relazioni<br />

compless<br />

e tra i<br />

contenuti<br />

e le<br />

conoscen<br />

ze storico-<br />

letterarie,<br />

integrand<br />

ole con<br />

approfond<br />

imenti<br />

personali<br />

e<br />

riflessioni<br />

critiche<br />

originali.<br />

PUNTEGGI 4,5/15<br />

3/10<br />

OB. 4 Composiz<br />

CAPACITÀ ione<br />

DI<br />

organica<br />

ESPRIMERS mente<br />

I CON concepita,<br />

PROPRIETÀ ricchezza<br />

DI<br />

e<br />

LINGUAGGI pertinenz<br />

O E CON a nell’uso<br />

CORRETTE del<br />

ZZA<br />

lessico,<br />

MORFOSINT perfetta<br />

ATTICA padronan<br />

za della<br />

morfosintassi.<br />

PUNTEGGI 3/15<br />

2/10<br />

TOTALE 15/15<br />

10/10<br />

ECCELLE<br />

NTE<br />

Capacità<br />

di istituire<br />

relazioni<br />

compless<br />

e tra i<br />

contenuti<br />

e le<br />

conoscen<br />

ze storicoletterarie,<br />

arricchite<br />

da<br />

riflessioni<br />

critiche.<br />

4/15<br />

2,5/10<br />

Composiz<br />

ione ben<br />

strutturata<br />

, ricca e<br />

precisa a<br />

livello<br />

sintattico<br />

e<br />

lessicale.<br />

Buona<br />

capacità<br />

di istituire<br />

rapporti e<br />

relazioni<br />

tra i<br />

contenuti<br />

e le<br />

conoscen<br />

ze storico-<br />

letterarie.<br />

4/15<br />

2,5/10<br />

Composiz<br />

ione<br />

scorrevole<br />

e fluida,<br />

strutturata<br />

e<br />

coerente;<br />

uso<br />

pertinente<br />

del<br />

lessico<br />

specifico.<br />

Capacità<br />

di istituire<br />

rapporti<br />

corretti<br />

ma<br />

essenziali<br />

tra i<br />

contenuti<br />

e le<br />

conoscen<br />

ze storico-<br />

letterarie.<br />

3,5/15<br />

2/10<br />

Composiz<br />

ione<br />

corretta e<br />

scorrevole<br />

sotto il<br />

profilo<br />

logico e<br />

morfosint<br />

attico, con<br />

un uso<br />

complessi<br />

vamente<br />

adeguato<br />

del<br />

lessico<br />

specifico.<br />

3/15 2,5/15 2,5-1/15<br />

2/10 1,5/10 1,5/10<br />

14/15 13/15 12-11/15<br />

9/10 8/10 7/10<br />

OTTIMO BUONO DISCRET<br />

O<br />

Individuaz<br />

ione<br />

esatta,<br />

anche se<br />

semplifica<br />

ta, dei<br />

rapporti<br />

tra i<br />

contenuti<br />

e le<br />

conoscen<br />

ze storicoletterarie<br />

3/15<br />

2/10<br />

Composiz<br />

ione<br />

corretta,<br />

sintattica<br />

mente<br />

molto<br />

semplice;<br />

uso<br />

pertinente<br />

ma<br />

limitato<br />

del<br />

lessico<br />

specifico.<br />

2/15<br />

1/10<br />

10/15<br />

6/10<br />

SUFFICIE<br />

NTE<br />

Collega<br />

menti<br />

erronei<br />

o<br />

lacunosi<br />

.<br />

2,5/15<br />

1,5/10<br />

Compos<br />

izione<br />

poco<br />

struttura<br />

ta, con<br />

errori<br />

morfosintattici<br />

; lessico<br />

povero.<br />

2-1,5/15<br />

1/10<br />

9-8/15<br />

5/10<br />

INSUFF<br />

ICIENT<br />

E<br />

Scarsi e<br />

inadegu<br />

ati<br />

collega<br />

menti<br />

tra i<br />

contenu<br />

ti del<br />

testo e<br />

le<br />

conosce<br />

nze<br />

storicoletterari<br />

e.<br />

2/15<br />

1/10<br />

Compos<br />

izione<br />

confusa<br />

e<br />

framme<br />

ntaria,<br />

con<br />

gravi<br />

errori<br />

morfosintattici<br />

e/o<br />

ortografi<br />

ci;<br />

lessico<br />

povero<br />

e non<br />

pertinen<br />

te.<br />

1,5-1/15<br />

1/10<br />

7-6/15<br />

4/10<br />

GRAVE<br />

MENTE<br />

INSUFF<br />

ICIENT<br />

E<br />

Mancato<br />

riconosc<br />

imento<br />

dei<br />

collega<br />

menti.<br />

1,5-1/15<br />

1/10<br />

Incapaci<br />

tà<br />

espressi<br />

va, con<br />

gravissi<br />

mi errori<br />

morfosintattici<br />

e<br />

ortografi<br />

ci;<br />

lessico<br />

minimo,<br />

usato in<br />

maniera<br />

inappro<br />

priata.<br />

1/15<br />

0,5/10<br />

5-4/15<br />

3/10<br />

ASSOL<br />

UTAME<br />

NTE<br />

INSUFF<br />

ICIENT<br />

E<br />

Si avverte che il voto finale scaturirà dalla somma dei punteggi raggiunti nei singoli obiettivi. Ad esempio uno<br />

studente potrebbe dimostrare una discreta capacità di comprendere un testo (ob. 1 2/15) e di analizzarlo<br />

stilisticamente (ob.2 3,5/15) ma una scarsa competenza nella contestualizzazione (ob.3 2,5/15) e gravi<br />

errori di morfosintassi (ob. 4 1/15); in tal caso il voto finale sarebbe pari a 9/15, ovvero 5/10.


TIPOLOGIA B - C - D<br />

Ob.1<br />

Conoscen<br />

za<br />

dell’argom<br />

ento(pertin<br />

enza e<br />

ricchezza<br />

dei<br />

contenuti)<br />

Ob.2<br />

Rispetto<br />

della<br />

tipologia<br />

testuale<br />

scelta(dest<br />

inazione<br />

editoriale,<br />

titolo,<br />

lunghezza,<br />

utilizzo dei<br />

documenti<br />

)<br />

Ob.3<br />

Capacità<br />

argomenta<br />

tive e<br />

critiche(str<br />

uttura<br />

argomenta<br />

tiva,<br />

selezione<br />

dei<br />

materiali in<br />

coerenza<br />

con il titolo<br />

e la tesi,<br />

rielaborazi<br />

one critica<br />

dei<br />

documenti<br />

, inferenze<br />

personali)<br />

Ob. 4<br />

Capacità<br />

di<br />

esprimersi<br />

con<br />

proprietà<br />

di<br />

linguaggio<br />

e<br />

correttezz<br />

a<br />

morfosinta<br />

ttica<br />

PUNTEG<br />

GI<br />

TOTALI<br />

Conoscenze<br />

approfondite e<br />

specialistiche<br />

Conoscenze<br />

approfondite<br />

e ben<br />

articolate<br />

Conoscenze<br />

ricche e<br />

articolate<br />

4,5/15<br />

4/15<br />

4/15<br />

3/10<br />

2,5/10 2,5/10<br />

Scelta<br />

Scelta Scelta<br />

consapevole e consapevole consapevole<br />

originale delle delle delle<br />

strategie. strategie. strategie.<br />

Documenti Documenti Documenti<br />

utilizzati e utilizzati e utilizzati e<br />

citati nella citati nella citati nella<br />

quantità e nel quantità e quantità e<br />

modo corretti nel modo nel modo<br />

con<br />

corretti con corretti con<br />

significative esemplificazi esemplificazi<br />

esemplificazio oni o oni o<br />

ni o citazioni citazioni dal citazione dal<br />

dal proprio proprio proprio<br />

bagaglio bagaglio bagaglio<br />

culturale culturale. culturale.<br />

3/15<br />

2/10<br />

Struttura<br />

argomentativa<br />

ampiamente<br />

articolata e<br />

organizzata<br />

con efficacia<br />

persuasiva<br />

Documenti<br />

rielaborati con<br />

profonda e<br />

originale<br />

capacità<br />

critica.<br />

Documentazio<br />

ne ed<br />

esemplificazio<br />

ne attinte<br />

anche da<br />

letture<br />

personali.<br />

4,5/15<br />

3/10<br />

Lessico ampio<br />

ed anche<br />

specialistico.<br />

Piena<br />

padronanza<br />

della lingua e<br />

dei registri<br />

linguistici.<br />

3/15<br />

2/10<br />

Struttura<br />

argomentati<br />

va<br />

ampiamente<br />

articolata.<br />

Documenti<br />

rielaborati<br />

con<br />

profonda<br />

capacità<br />

critica.<br />

Documentaz<br />

ione ed<br />

esemplificazi<br />

one attinte<br />

anche da<br />

letture<br />

personali.<br />

4/15<br />

2,5/10<br />

Piena<br />

correttezza<br />

formale,<br />

lessico ricco<br />

e sicuro<br />

controllo<br />

delle scelte<br />

stilisticoespressive<br />

2,5/15<br />

1,5/10<br />

Struttura<br />

argomentati<br />

va organica<br />

e<br />

ampiamente<br />

articolata.<br />

Comprensio<br />

ne,<br />

spiegazione<br />

e<br />

rielaborazion<br />

e critica<br />

della<br />

documentazi<br />

one con<br />

collegamenti<br />

con altre<br />

discipline.<br />

4/15<br />

2,5/10<br />

Correttezza<br />

formale,<br />

lessico ricco<br />

e buon<br />

controllo<br />

delle scelte<br />

stilisticoespressive.<br />

Conoscen<br />

ze<br />

esaurienti,<br />

ma limitate<br />

nell’approf<br />

ondimento<br />

e nei<br />

collegame<br />

nti<br />

3,5/15<br />

2/10<br />

Scelta<br />

consapevo<br />

le delle<br />

strategie.<br />

Documenti<br />

utilizzati e<br />

citati nella<br />

quantità e<br />

nel modo<br />

corretti<br />

con<br />

qualche<br />

esemplific<br />

azione o<br />

citazione<br />

dal proprio<br />

bagaglio<br />

culturale.<br />

2,5-2/15<br />

1,5/10<br />

Struttura<br />

argomenta<br />

tiva<br />

coerente e<br />

organica<br />

seppure<br />

non molto<br />

articolata.<br />

Comprensi<br />

one,<br />

spiegazion<br />

e e<br />

commento<br />

dei<br />

documenti<br />

. con<br />

apporti<br />

personali.<br />

3,5/15<br />

2/10<br />

Sostanzial<br />

e<br />

correttezz<br />

a formale;<br />

lessico<br />

adeguato<br />

e discreto<br />

controllo<br />

delle<br />

scelte<br />

stilisticoespressive<br />

.<br />

3/15<br />

3/15<br />

2,5/15 2,5-2/15<br />

2/10<br />

2/10<br />

1,5/10 1,5/10<br />

15/15<br />

14/15 13/15 12-11/15<br />

10/10<br />

9/10<br />

8/10<br />

7/10<br />

ECCELLENTE OTTIMO BUONO DISCRET<br />

O<br />

Conoscenze<br />

pertinenti ma<br />

semplificate<br />

3/15<br />

2/10<br />

Tipologia<br />

testuale<br />

rispettata nei<br />

suoi<br />

parametri<br />

complessivi.<br />

Documenti<br />

utilizzati e<br />

citati nel la<br />

quantità e nel<br />

modo corretti.<br />

2/15<br />

1/10<br />

Struttura<br />

argomentativi<br />

lineare, ma<br />

coerente e<br />

organica.<br />

Comprension<br />

e e<br />

spiegazione<br />

dei documenti<br />

in modo<br />

corretto, ma<br />

con minime<br />

inferenze<br />

personali.<br />

3/15<br />

2/10<br />

Scrittura<br />

fluida con<br />

errori non<br />

gravi di<br />

sintassi,<br />

ortografia e<br />

punteggiatura<br />

; registro<br />

linguistico<br />

semplice, ma<br />

appropriato.<br />

2/15<br />

1/10<br />

10/15<br />

6/10<br />

SUFFICIENT<br />

E<br />

Conoscenze<br />

pertinenti, ma<br />

superficiali e<br />

disorganiche<br />

2.5/15<br />

1,5/10<br />

Mancata<br />

riflessione<br />

sull’organizzazio<br />

ne del testo in<br />

rapporto al<br />

destinatario.Uso<br />

delle citazioni<br />

scorretto<br />

(eccessivo e/o<br />

senza<br />

l’indicazione della<br />

fonte).<br />

2-1,5/15<br />

1/10<br />

Struttura<br />

argomentativa<br />

coerente, ma<br />

schematica e non<br />

organica.<br />

Comprensione<br />

dei documenti in<br />

modo<br />

superficiale;<br />

capacità di<br />

sintesi, ma senza<br />

rielaborazioni con<br />

apporti personali.<br />

2,5/15<br />

1,5/10<br />

Alcuni errori di<br />

sintassi,<br />

ortografia e<br />

punteggiatura;<br />

registro<br />

linguistico<br />

povero, sintassi<br />

prevalentemente<br />

paratattica.<br />

Conoscenze<br />

lacunose<br />

2/15<br />

1/10<br />

Contraddizioni<br />

tra titolo e/o<br />

destinazione e la<br />

concezione<br />

generale del<br />

testo.Documenti<br />

utilizzati<br />

parzialmente e<br />

citati senza<br />

essere<br />

commentati.<br />

1,5-1/15<br />

1/10<br />

Struttura<br />

argomentativi<br />

incoerente.<br />

Documenti<br />

compresi e<br />

spiegati in modo<br />

scorretto e/o<br />

lacunoso.<br />

Mancanza di<br />

apporti personali<br />

2/15<br />

1/10<br />

Alcuni errori di<br />

sintassi,<br />

ortografia e<br />

punteggiatura;<br />

lessico generico<br />

e colloquiale.<br />

Conoscenze non<br />

pertinenti e<br />

contradditorie<br />

1,5-1/15<br />

1/10<br />

Assenti il titolo,<br />

le indicazioni<br />

sulla tipologia<br />

testuale e sulla<br />

destinazione<br />

editoriale o<br />

concezione<br />

generale del<br />

testo non<br />

congruente con<br />

esse.<br />

1/15 0,5/10<br />

Mancanza di<br />

struttura<br />

argomentativi.<br />

Mancata<br />

comprensione<br />

dei documenti e<br />

conseguente<br />

impossibilità di<br />

rapportarsi con<br />

le problematiche<br />

proposte.<br />

1,5-1/15<br />

1/10<br />

Forma<br />

espressiva<br />

confusa e<br />

scorretta (nella<br />

sintassi,<br />

nell’ortografia e<br />

nella<br />

punteggiatura);<br />

lessico povero e<br />

inadeguato.<br />

2-1,5/15<br />

1,5-1/15<br />

1/15 0,5/10<br />

1/10<br />

1/10<br />

9-8/15<br />

7-6/15<br />

5-4/15<br />

5/10<br />

4/10<br />

3/10<br />

INSUFFICIENTE GRAV. INSUFF. ASSOL.<br />

INSUFF.


GRIGLIA SECONDA PROVA<br />

Classe 3cs 16.XI Candidato:<br />

Parametri di valutazione<br />

della prestazione<br />

Messa in pratica di<br />

conoscenze e abilità<br />

specifiche<br />

Evidenza di capacità logiche<br />

ed argomentative<br />

Qualità della risoluzione:<br />

1) correttezza e chiarezza<br />

degli svolgimenti<br />

2) completezza della<br />

risoluzione delle questioni<br />

affrontate 3)<br />

economicità / originalità ed<br />

eleganza della soluzione<br />

Punteggio<br />

max da<br />

assegnare<br />

1/3 del<br />

punteggio<br />

max del<br />

problema<br />

1/3 del<br />

punteggio<br />

max del<br />

problema<br />

1/3 del<br />

punteggio<br />

max del<br />

problema<br />

Completezza della prestazione<br />

rispetto alla consegna 1 / 10<br />

Punteggio<br />

grezzo<br />

VOTO<br />

Punteggio max Problema 1<br />

2,00<br />

Punteggio assegnato<br />

Punteggio max Problema 2<br />

2,00<br />

Punteggio assegnato<br />

Punteggio max Problema 3<br />

2,00<br />

Punteggio assegnato<br />

Punteggio max Problema 4<br />

1,00<br />

Punteggio assegnato<br />

Punteggio max Problema 5<br />

2,00<br />

Punteggio assegnato<br />

Punteggio max Problema 6<br />

Punteggio assegnato<br />

Punteggio max Problema 7<br />

Punteggio assegnato<br />

Punteggio max Problema 8<br />

Punteggio assegnato<br />

Totale


GRIGLIA TERZA PROVA :<br />

Livelli Indicatori Punteggi<br />

A : Conoscenza B : Esposizione A B<br />

Gravemente Gravi lacune di Esposizione frammentaria 1 –2 – 3 – 1<br />

insufficiente conoscenza, non e/o incoerente<br />

4<br />

pertinenza della Errata utilizzazione del<br />

risposta<br />

lessico specifico<br />

Risposta incompleta Esposizione poco<br />

Insufficiente e/o superficiale strutturata<br />

5 – 6 2<br />

Il linguaggio specifico è<br />

Risposta<br />

utilizzato solo parzialmente<br />

senza Esposizione<br />

Sufficiente evidenti lacune nelle sostanzialmente corretta. 7 3<br />

linee essenziali Vengono utilizzati gli<br />

elementi essenziali del<br />

Più che sufficiente Risposta<br />

linguaggio specifico<br />

con Esposizione coerente.<br />

/discreto<br />

discreto/ buon livello Il lessico specifico è 8 – 9 4<br />

d’approfondimento utilizzato<br />

competenza<br />

con discreta<br />

Risposta esauriente Esposizione esauriente e<br />

Buono/ottimo ed approfondita ben strutturata.<br />

10 5<br />

Il lessico specifico è<br />

utilizzato con competenza<br />

Punteggio totale:


9. PROVE COMUNI E SIMULAZIONI D’ESAME


SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA<br />

DELL’ESAME DI STATO<br />

TIPOLOGIA A, Analisi del testo<br />

Guido Gozzano “Invernale”<br />

“…cri…i…i…i…icch…”<br />

l’incrinatura<br />

il ghiaccio rabescò, stridula e viva.<br />

“A riva!” Ognuno guadagnò la riva<br />

disertando la crosta malsicura.<br />

“A riva! A riva!... Un soffio di paura<br />

disperse la brigata fuggitiva.<br />

“Resta!” Ella chiuse il mio braccio conserto,<br />

le sue dita intrecciò, vivi legami,<br />

alle mie dita. “Resta, se tu m’ami!”<br />

E sullo specchio subdolo e deserto<br />

soli restammo, in largo volo aperto,<br />

ebbri d’immensità, sordi ai richiami.<br />

Fatto lieve così come uno spetro,<br />

senza passato più, senza ricordo,<br />

m’abbandonai con lei, nel folle accordo,<br />

di larghe rote disegnando il vetro.<br />

Dall’orlo il ghiaccio fece cricch, più tetro…<br />

Dall’orlo il ghiaccio fece cricch, più sordo…<br />

Rabbrividii così, come chi ascolti<br />

lo stridulo sogghigno della Morte,<br />

e mi chinai, con le pupille assorte,<br />

e trasparire vide i nostri volti<br />

già risupini lividi sepolti…<br />

Dall’orlo il ghiaccio fece cricch, più forte…<br />

Oh! Come, come, a quelle dita avvinto,<br />

rimpiansi il mondo e la mia dolce vita!<br />

O voce imperiosa dell’istinto!<br />

O voluttà di vivere infinita!<br />

Le dita liberai da quelle dita,<br />

e guadagnai la ripa, ansante, vinto…<br />

Ella solo restò, sorda al suo nome,<br />

rotando a lungo nel suo regno solo.<br />

Le piacque alfine, ritoccare il suolo;<br />

e ridendo approdò, sfatta le chiome,<br />

e bella ardita palpitante come<br />

la procellaria che raccoglie il volo.<br />

Non curante l’affanno e le riprese<br />

dello stuolo gaietto femminile,<br />

mi cercò, mi raggiunse tra le file<br />

degli amici con ridere cortese:<br />

“Signor mio caro grazie!” E mi protese<br />

la mano breve, sibilando: “Vile!”.<br />

La poesia che fa parte della raccolta “I colloqui”, è pubblicata per la prima volta nel 1910 ed è ambientata presso un<br />

laghetto ghiacciato in un parco di Torino, probabilmente il Valentino.<br />

1. Comprensione complessiva<br />

a) Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo della lirica in non più di dieci righe, partendo dal<br />

significato che può essere attribuito al titolo.<br />

2. Analisi e interpretazione


a) Illustra la struttura metrica del componimento (tipo strofe, versi, schema delle rime) e la struttura narrativa che è<br />

possibile ritrovarvi, segnalando l’originale spunto da cui prende le mosse la scena iniziale, lo sviluppo della<br />

trama e la conclusione.<br />

b) Nel componimento il tono ironico, e spesso autoironico, si basa su un lessico medio e colloquiale, con battute<br />

tipiche del parlato (come, ad esempio, nelle battute di dialogo dei versi 5 e 7) o con espressioni come<br />

“guadagnò la riva” (v. 4) e “un soffio di paura” (v.5).<br />

Ma accanto a questo registro, se ne trova anche uno letterario (per esempio il verbo “rabescò” al v. 3 e “spetro”<br />

al v. 13). Individua alcuni esempi di entrambi i registri.<br />

c) Che cosa indica la metafora “di larghe rote disegnando il vetro” (v.16)? e che tipo di presentimento richiama il<br />

rumore del ghiaccio che si rompe, definito “tetro” o “sordo”?<br />

d) La scelta dei vocaboli “ghiaccio”, “crosta”, “specchio”, “vetro” sembra segnalare il progressivo assottigliamento<br />

della crosta ghiacciata: quale sensazione intende trasmettere il poeta?<br />

3. Approfondimenti<br />

Riflettendo su questa lirica, commenta nell’insieme i versi proposti alla tua attenzione, per metterne in evidenza<br />

l’apparente semplicità, nonché per mostrare anche richiami, spesso ironici, alla vita e alla morte, nonché alla<br />

personalità del protagonista, colui che dice “io” nella poesia: potrai approfondire la tua analisi con opportuni<br />

collegamenti ad altri testi poetici dello stesso autore o a testi di altri autori a lui contemporanei.<br />

TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO<br />

Guido Gozzano “Invernale”<br />

“…cri…i…i…i…icch…”<br />

l’incrinatura<br />

il ghiaccio rabescò, stridula e viva.<br />

“A riva!” Ognuno guadagnò la riva<br />

disertando la crosta malsicura.<br />

“A riva! A riva!... Un soffio di paura<br />

disperse la brigata fuggitiva.<br />

“Resta!” Ella chiuse il mio braccio conserto,<br />

le sue dita intrecciò, vivi legami,<br />

alle mie dita. “Resta, se tu m’ami!”<br />

E sullo specchio subdolo e deserto<br />

Soli restammo, in largo volo aperto,<br />

ebbri d’immensità, sordi ai richiami.<br />

Fatto lieve così come uno spetro,<br />

senza passato più, senza ricordo,<br />

m’abbandonai con lei, nel folle accoirdo,<br />

di larghe rote disegnando il vetro.<br />

Dall’orlo il ghiaccio fece cricch, più tetro…<br />

Dall’orlo il ghiaccio fece cricch, più sordo…<br />

Rabbrividii così, come chi ascolti<br />

Lo stridulo sogghigno della Morte,<br />

e mi chinai, con le pupille assorte,<br />

e trasparire vide i nostri volti<br />

già risupini lividi sepolti…<br />

Dall’orlo il ghiaccio fece cricch più forte…<br />

Oh! Come, come, a quelle dita avvinto,<br />

rimpiansi il mondo e la mia dolce vita!<br />

O voce imperiosa dell’istinto!<br />

O voluttà di vivere infinita!<br />

Le dita liberai da quelle dita,<br />

e guadagnai la ripa, ansante, vinto…<br />

Ella solo restò, sorda al suo nome,<br />

rotando a lungo nel suo regno solo.<br />

Le piacque alfine, ritoccare il suolo;<br />

e ridendo approdò, sfatta le chiome,<br />

e bella ardita palpitante come<br />

la procellaria che raccoglie il volo.<br />

Non curante l’affanno e le riprese<br />

dello stuolo gaietto femminile,<br />

mi cercò, mi raggiunse tra le file<br />

degli amici con ridere cortese:<br />

“Signor mio caro grazie!” E mi protese<br />

la mano breve, sibilando: “Vile!”.<br />

La poesia che fa parte della raccolta “I colloqui”, è pubblicata<br />

per la prima volta nel 1910 ed è ambientata presso un<br />

laghetto ghiacciato in un parco di Torino, probabilmente il<br />

Valentino.<br />

4. Comprensione complessiva<br />

b) Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto<br />

informativo della lirica in non più di dieci righe,<br />

partendo dal significato che può essere attribuito al<br />

titolo.<br />

5. Analisi e interpretazione<br />

e) Illustra la struttura metrica del componimento (tipo<br />

strofe, versi, schema delle rime) e la struttura<br />

narrativa che è possibile ritrovarvi, segnalando<br />

l’originale spunto da cui prende le mosse la scena<br />

iniziale, lo sviluppo della trama e la conclusione.<br />

f) Nel componimento il tono ironico, e spesso<br />

autoironico, si basa su un lessico medio e<br />

colloquiale, con battute tipiche del parlato (come, ad<br />

esempio, nelle battute di dialogo dei versi 5 e 7) o<br />

con espressioni come “guadagnò la riva” (v. 4) e “un<br />

soffio di paura” (v.5).<br />

Ma accanto a questo registro, se ne trova anche uno<br />

letterario (per esempio il verbo “rabescò” al v. 3 e<br />

“spetro” al v. 13). Individua alcuni esempi di entrambi<br />

i registri.<br />

g) Che cosa indica la metafora “di larghe rote<br />

disegnando il vetro” (v.16)? e che tipo di<br />

presentimento richiama il rumore del ghiaccio che si<br />

rompe, definito “tetro” o “sordo”?<br />

h) La scelta dei vocaboli “ghiaccio”, “crosta”,<br />

“specchio”, “vetro” sembra segnalare il progressivo<br />

assottigliamento della crosta ghiacciata: quale<br />

sensazione intende trasmettere il poeta?<br />

6. Approfondimenti<br />

Riflettendo su questa lirica, commenta nell’insieme i<br />

versi proposti alla tua attenzione, per metterne in<br />

evidenza l’apparente semplicità, nonché per<br />

mostrare anche richiami, spesso ironici, alla vita e<br />

alla morte, nonché alla personalità del protagonista,<br />

colui che dice “io” nella poesia: potrai approfondire la<br />

tua analisi con opportuni collegamenti ad altri testi<br />

poetici dello stesso autore o a testi di altri autori a lui<br />

contemporanei.


TIPOLOGIA B SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE<br />

CONSEGNE<br />

Sviluppa l'argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo<br />

corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' un titolo alla tua trattazione. Se scegli<br />

la forma del “saggio breve”, indica la destinazione editoriale (rivista specialistica, relazione scolastica, rassegna di<br />

argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la<br />

pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro).Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a<br />

circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Non superare le quattro o cinque<br />

colonne di metà di foglio protocollo.<br />

Ambito artistico-letterario<br />

ARGOMENTO:<br />

Il concetto di attesa nella poesia dell’ottocento e del novecento<br />

DOCUMENTI<br />

1. Il sabato del villaggio<br />

La donzelletta vien dalla campagna,<br />

In sul calar del sole,<br />

Col suo fascio dell'erba; e reca in mano<br />

Un mazzolin di rose e di viole,<br />

Onde, siccome suole,<br />

Ornare ella si appresta<br />

Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.<br />

Siede con le vicine<br />

Su la scala a filar la vecchierella,<br />

Incontro là dove si perde il giorno;<br />

E novellando vien del suo buon tempo,<br />

Quando ai dì della festa ella si ornava,<br />

Ed ancor sana e snella<br />

Solea danzar la sera intra di quei<br />

Ch'ebbe compagni dell'età più bella.<br />

Già tutta l'aria imbruna,<br />

Torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre<br />

Giù da' colli e da' tetti,<br />

Al biancheggiar della recente luna.<br />

Or la squilla dà segno<br />

Della festa che viene;<br />

Ed a quel suon diresti<br />

Che il cor si riconforta.<br />

I fanciulli gridando<br />

Su la piazzuola in frotta,<br />

E qua e là saltando,<br />

Fanno un lieto romore:<br />

E intanto riede alla sua parca mensa,<br />

Fischiando, il zappatore,<br />

E seco pensa al dì del suo riposo.<br />

Poi quando intorno è spenta ogni altra face,<br />

E tutto l'altro tace,<br />

Odi il martel picchiare, odi la sega<br />

Del legnaiuol, che veglia<br />

Nella chiusa bottega alla lucerna,<br />

E s'affretta, e s'adopra<br />

Di fornir l'opra anzi il chiarir dell'alba.<br />

Questo di sette è il più gradito giorno,<br />

Pien di speme e di gioia:<br />

Diman tristezza e noia<br />

Recheran l'ore, ed al travaglio usato<br />

Ciascuno in suo pensier farà ritorno.<br />

Garzoncello scherzoso,<br />

Cotesta età fiorita<br />

È come un giorno d'allegrezza pieno,<br />

Giorno chiaro, sereno,


Che precorre alla festa di tua vita.<br />

DGodi, fanciullo mio; stato soave,<br />

Stagion lieta è cotesta.<br />

Altro dirti non vo'; ma la tua festa<br />

Ch'anco tardi a venir non ti sia grave.<br />

2. X Agosto<br />

San Lorenzo, io lo so perché tanto<br />

di stelle per l'aria tranquilla<br />

arde e cade, perché sì gran pianto<br />

nel concavo cielo favilla.<br />

Ritornava una rondine al tetto:<br />

l'uccisero: cadde tra spini:<br />

ella aveva nel becco un insetto:<br />

la cena dei suoi rondinini.<br />

Ora è là, come in croce, che tende<br />

quel verme a quel cielo lontano;<br />

e il suo nido è nell'ombra, che attende<br />

che pigola sempre più piano.<br />

Anche un uomo tornava al suo nido:<br />

l'uccisero: disse: Perdono;<br />

e restò negli aperti occhi un grido:<br />

portava due bambole in dono...<br />

Ora là, nella casa romita,<br />

lo aspettano, aspettano in vano:<br />

egli immobile, attonito, addita<br />

le bambole al cielo lontano.<br />

E tu, Cielo, dall'alto dei mondi<br />

sereni, infinito, immortale,<br />

oh! d'un pianto di stelle lo inondi<br />

quest'atomo opaco del Male!<br />

3. Prima del viaggio - Eugenio Montale<br />

Prima del viaggio si scrutano gli orari,<br />

Le coincidenze, le soste, le pernottazioni<br />

E le prenotazioni (di camere con bagno<br />

O doccia, a un letto o due o addirittura un flat);<br />

Si consultano<br />

Le guide di Hachette e quelle dei musei,<br />

Si cambiano valute, si dividono<br />

Franchi da escudos, rubli da copechi;<br />

Prima del viaggio s'informa<br />

Qualche amico o parente, si controllano<br />

Valige e passaporti, si completa<br />

Il corredo, si acquista un supplemento<br />

Di lamette da barba, eventualmente<br />

Si da un'occhiata al testamento, pura<br />

Scaramanzia perché i disastri aerei<br />

In percentuale sono nulla;<br />

Prima del viaggio si è tranquilli ma si sospetta che<br />

Il saggio non si muova e che il piacere<br />

Di ritornare costi uno sproposito.<br />

E poi si parte e tutto è O.K. E tutto<br />

È per il meglio e inutile.<br />

E ora che ne sarà<br />

Del mio viaggio?<br />

Troppo accuratamente l'ho studiato<br />

Senza saperne nulla. Un imprevisto<br />

È la sola speranza. Ma mi dicono<br />

Ch'è una stoltezza dirselo.<br />

4. L’attesa di Vincenzo Cardarelli<br />

Oggi che t’aspettavo (Vincenzo Cardarelli)<br />

Oggi che t’aspettavo<br />

non sei venuta.<br />

E la tua assenza so quel che mi dice,


la tua assenza che tumultuava,<br />

nel vuoto che tu hai lasciato,<br />

come una stella.<br />

Dice che non vuoi amarmi.<br />

Quale un estivo temporale<br />

s'annuncia e poi s’allontana,<br />

così ti sei negata alla mia sete.<br />

L’amore, sul nascere,<br />

ha di questi improvvisi pentimenti.<br />

Silenziosamente<br />

ci siamo intesi.<br />

Amore, amore, come sempre,<br />

vorrei coprirti di fiori e d’insulti.<br />

DOCUMENTI<br />

Il muro, barriera fisica e mentale<br />

Ambito storico-politico<br />

ARGOMENTO:<br />

La mentalità latina è ossessionata dal confine, e questa angoscia nasce con il mito della fondazione: dopo aver tracciato<br />

il confine, Romolo uccide il fratello che ha osato attraversarlo. L’imperialismo romano fonda un principio che sarà alla<br />

base di tutta la storia dell’occidente: il proprio confine è sempre sacro, mentre quello degli altri è pretestuoso e illegale.<br />

[Umberto ECO, prefazione a: Frontiere, febbraio 2001 – edizioni IlSole24Ore]<br />

Molti studiosi descrivono il mondo contemporaneo come uno spazio ‘liscio’ e uniforme dove scorrono intensi flussi di<br />

merci, uomini e idee, grazie alla globalizzazione. Eppure, intorno a noi, anche lo spazio della vita quotidiana sembra<br />

sempre più increspato e rugoso, tagliato e interrotto da muri, recinti, soglie, ostacoli, bordi normati, frontiere virtuali, aree<br />

specializzate, zone protette. [Stefano BOERI, architetto, “Il Sole24Ore”, 09.03.2003]<br />

Le frontiere culturali e mentali dell’Europa sembrano più durevoli dei confini degli stati. Molti muri mentali rimangono<br />

tenacemente in piedi, come ha sottolineato la scrittrice tedesca Christa Wolf: “si prova una sensazione di euforia quando<br />

cadono i muri di fuori, ma è grande l’insicurezza che nasce quando si devono abbattere i muri di dentro, quando ci si<br />

deve aprire al prossimo, sino ad ora guardato con sospetto.” [Sergio BARALDI, “Il Piccolo”, quotidiano di Trieste,<br />

20.12.2007]<br />

Senza scrupolo e senza pietà<br />

grandi e alte mura mi hanno costruito intorno.<br />

E ora siedo qui e mi dispero.<br />

Ad altro non riesco a pensare: avevo tante cose<br />

da fare là fuori. Ma non ho sentito né voci né rumori.<br />

Quando elevavano le mura, ero così assente?<br />

[Kostantinos KAVAFIS, poeta greco – Le mura (1911)]<br />

Mentre l’Oriente dormiva tra le braccia dell’Occidente<br />

ogni casa fu spaccata in due case separate.<br />

Noi restammo per giorni alla finestra<br />

a guardare i soldati marciare avanti e indietro<br />

finché i blocchi fissati nella calce trovarono sostegno.<br />

La talpa si rintanò più in fondo nella terra. Sette corvi gridarono da<br />

un davanzale: A cosa serve un muro?<br />

Io dissi: per vietare l’ingresso. Per rinchiudere.<br />

Per immobilizzare ogni cosa.<br />

[Yusef KOMUNYAKAA, poeta U.S.A.– Nostalgia.Novembre 2009]<br />

Due milioni e mezzo di tedeschi orientali sono scappati a Berlino Ovest dal 1949 al 1961. Erano le 2.30 del mattino del<br />

13 agosto 1961 quando ebbe inizio la costruzione del mostruoso serpente di muraglia e ferro: sembrava una disperata<br />

misura di difesa, non di attacco, per arrestare il tremendo salasso di popolazione, un’ammissione di debolezza. [Mino<br />

MONICELLI, inviato dell’Europeo, agosto 1962]<br />

I mattoni sono ancora lì, come i fili spinati, le mine anti-uomo, i cavalli di Frisia, le lugubri torrette. Ma da ieri il Muro di<br />

Berlino sembra un’illusione ottica, l’inutile reminescenza di un incubo che per quasi trent’anni ha marchiato di infamia la<br />

storia dell’Europa post-bellica, con decine di morti fra coloro che hanno tentato di fuggire dall’altra parte. Quale governo<br />

e quale partito oserebbero fare marcia indietro, ora che un autentico processo rivoluzionario ha espugnato la Bastiglia<br />

della Guerra Fredda? [Franco VENTURINI, “Corriere della Sera”, 10.11.1989]<br />

I muri nell’era della globalizzazione raccontano di una politica in cui il ricco Occidente deve difendersi da masse che<br />

cercano di fuggire la guerra e la povertà. Dal Messico a Gaza o a Belfast, ogni muro racconta di un fallimento: può<br />

frenare ma non cancellare le aspirazioni alla libertà. Il ‘nuovo inizio’ passa per la loro caduta. [Umberto DE<br />

GIOVANNANGELI, “L’Unità” 24.07.2009]<br />

Nel film ‘La zona’ del messicano Plà (2007) premiato anche a Venezia, ragazzi delle favelas penetrano in un quartiere<br />

residenziale della metropoli, un mondo dorato di villette bianche e prati ben curati, famiglie perbene con domestici in<br />

livrea, protetto da mura e guardie private. L’avventura si trasforma presto in tragedia: la comunità dei ricchi reagisce con


inaudita violenza, dando la caccia al ladruncolo adolescente. Quando la fantasia anticipa la realtà: un muro anti-poveri è<br />

stato recentemente proposto a Buenos Aires. [Cristina BATTOCLETTI, “Il Sole24Ore”, 2.09.2007]<br />

Gli operai hanno fatto tutto in poche ore: il muro è in acciaio, lungo 84 metri e alto 3, ed è costato 80mila euro. L’hanno<br />

voluto con forza centinaia di abitanti della zona di via Anelli a Padova. All’ingresso dei palazzi del complesso<br />

‘Serenissima’ la parete d’acciaio ha sostituito la vecchia rete di filo spinato. Da qui spacciatori e clienti si scambiavano<br />

bustine di droga e denaro, i pusher riuscivano a scappare alla polizia arrampicandosi sulla rete o strappandola.<br />

All’ingresso, un posto fisso della polizia fa controlli, come a un check-point. La città è divisa: “è arroganza costruire un<br />

muro per dividere, separare il bene dal male”, dicono alcuni, e altri ribattono: “dopo dieci anni di paura, ora possiamo<br />

dormire tranquilli”. [Paolo BELTRAMIN, “Corriere della Sera” 10.08.2006]<br />

Se negli anni delle grandi manifestazioni di piazza il dissenso colorava di scritte gli edifici delle città (famoso è il graffito:<br />

“I muri hanno la parola”), oggi il disagio delle periferie, l’integrazione difficile, la babele delle lingue, diventa un diario<br />

quotidiano, un ‘blog collettivo’ scritto con pennarello e spray. [Carlo LOVATI, ”Corriere della Sera” 22.04.2007]<br />

Un muro di finta pietra lungo 80m. e alto 7.5m è stato eretto di fronte alla grande Muraglia Cinese, per permettere ai<br />

quattro milioni di turisti di sfogare la propria creatività, senza danneggiare il monumento originale. E dopo il caso cinese,<br />

anche New York corre ai ripari e indice una ‘crociata’ contro i writers: arresti, condanne e multe. [Angelo AQUARO, “la<br />

Repubblica” 17.07.2009]<br />

DOCUMENTI<br />

Ambito socio-economico<br />

ARGOMENTO:<br />

La produzione di beni sempre più numerosi e sempre più differenziati: importante fattore di progresso<br />

economico o fenomeno negativo?<br />

“Nuovi beni di consumo: beni capaci di soddisfare meglio bisogni o desideri. Beni nuovi, che in ogni caso<br />

sostituiscono beni vecchi, li rendono obsoleti, li fanno scomparire o li relegano in un angolo, impedendo che i1<br />

mercato si saturi. Beni che suscitano una domanda nuova, sconfiggendo il pericolo della sazietà. Beni, se<br />

vogliamo, sempre meno di prima necessità, sempre più appetiti dai consumatori, almeno per qualche tempo, in<br />

attesa che altri beni, ancor più nuovi siano inventati e proposti. Beni che cambiano senza sosta i nostri costumi di<br />

vita, dapprima nei ceti più abbienti, che li sperimentano, quindi in tutta la popolazione, quando la moda si diffonde<br />

e si riducono i prezzi di costo e di vendita.” S. RICOSSA, La rivoluzione dei consumi, in “Le rivoluzioni del<br />

benessere”, a cura di P. Melograni e S. Ricossa, Bari (1988)<br />

“Il fascino che esercita sugli americani qualsiasi prodotto che sembri offrire un aumento della potenza personale<br />

rappresenta per la pubblicità un prezioso campo di sfruttamento. Da anni le fabbriche di automobili fanno a gara<br />

nel costruire motori sempre più potenti. Dopo un’inchiesta psichiatrica, un’agenzia pubblicitaria del Middle West<br />

giunse alla conclusione che uno dei maggiori incentivi all’acquisto ogni due anni circa di una macchina nuova,<br />

lucente e più potente, è costituito dal fatto che la nuova automobile dà all’acquirente una conferma della sua<br />

potenza personale, e lo rassicura circa la sua virilità: si tratta di un’esigenza emozionale che la macchina vecchia<br />

non bastava più a soddisfare.” V. PACKARD, I persuasori occulti, Torino, (1989)<br />

“L’irresistibile ascesa dell’industria del falso in Italia: il commercio dei prodotti di consumo falsificati è diventato un<br />

mercato di massa. Si tratta di un fenomeno che provoca distorsioni sempre più evidenti, che si collocano<br />

all’incrocio fra le industrie e i consumatori. Ma oltre alle attività di controllo, pubbliche e private, il problema<br />

principale è di costruire un tessuto di fiducia e di credibilità, fra le imprese con una specifica identificazione di<br />

qualità e un consumatore ormai maturo.” S. CASILLO, “Il Mulino”, Bologna, (4/98)<br />

DOCUMENTI<br />

Cellule staminali adulte o embrionali<br />

1) Cellule staminali dal liquido amniotico?<br />

Ambito scientifico-tecnologico<br />

ARGOMENTO:<br />

Sembra proprio l'uovo di Colombo. Tutti sapevamo che nel liquido amniotico ci sono molte cellule dello stesso tipo di<br />

quelle dell' embrione e l'analisi genetica eseguita ormai quasi di routine dopo l'amniocentesi utilizza proprio queste<br />

cellule per verificare l'assetto cromosomico e genetico del nascituro. Sapevamo anche che molte di queste devono


essere relativamente immature, vale a dire assai poco differenziate. Quello che mancava era la verifica che fra queste<br />

cellule immature ce ne fossero alcune con tutte le caratteristiche delle staminali embrionali, cioè genuinamente<br />

totipotenti. Sembra che questo sia stato adesso verificato e che le suddette cellule siano in grado di dar luogo a cellule e<br />

tessuti di tutti i tipi, come si addice alla cellula staminale ideale. Certo non sono molte. Si parla dell'1% delle cellule<br />

immature, ma nessuno ha mai pensato che si potessero trovare da qualche parte manciate di cellule staminali<br />

embrionali. Occorrerà quindi prelevarle e farle moltiplicare in coltura fino a ottenerne un numero ragionevole. Senza<br />

problemi etici, si direbbe, perché non sono cellule destinate a dar vita a nessun embrione. Sono piuttosto cellule sfuggite<br />

all'assemblaggio dell'embrione vero e proprio e che si sono moltiplicate perché il liquido amniotico è un ottimo terreno di<br />

coltura, dove non manca veramente niente. Ammettiamo che tutto questo venga confermato da studi successivi (è<br />

sempre meglio essere prudenti). Che fare di queste cellule? Molto dipende dal loro numero effettivo e dalle loro<br />

proprietà. Se non sono tanto poche e crescono bene, si potrebbero conservare separatamente anche solo quelle<br />

prelevate da un singolo intervento su una singola gravidanza. Una volta venuto alla luce e cresciuto, il nascituro in<br />

questione avrebbe allora a disposizione un «gruzzoletto» di cellule staminali che potrebbero servirgli nel corso della vita,<br />

per riparare tessuti o organi eventualmente danneggiati da malattie o incidenti. Essendo queste geneticamente identiche<br />

alle sue proprie cellule, costui o costei non andrebbe neppure incontro a problemi di rigetto: i tessuti formati da quelle<br />

attecchirebbero naturalmente in ogni parte del suo corpo. Meglio ancora delle cellule prelevate dal suo cordone<br />

ombelicale, che al momento sono utili solo per malattie del sangue che insorgano in tenera età. Se sono molto molto<br />

poche e non dovessero crescere tutte con la dovuta rapidità, si potrebbero unire quelle prelevate da diversi interventi su<br />

diverse gravidanze. In questo modo si perderebbe il vantaggio della specificità genetica individuale, ma si avrebbe<br />

comunque a disposizione una grande quantità di cellule staminali totipotenti pronte all'uso. Esiste anche una terza<br />

alternativa: unire le staminali prelevate da gravidanze diverse, farle crescere un po' e suddividerle poi sulla base delle<br />

loro caratteristiche genetiche in modo da essere pronti a un impiego multiplo ma personalizzato. Mi auguro di tutto cuore<br />

che questi risultati, ottenuti peraltro nel corso di un periodo di ricerca abbastanza lungo, vengano confermati, perché<br />

potrebbero risolvere per sempre il problema etico che riguarda la vita dell'embrione. Si avrebbero così tutti i vantaggi<br />

offerti dalla tecnologia delle cellule staminali senza remore di natura etica e sociale. Mi domando solo come non ci si sia<br />

pensato prima, ma si sa, come dicono a Napoli, «dopo l'estrazione (dei numeri del lotto), ogni ciuccio diventa dottore».<br />

Edoardo Boncinelli- Corriere della Sera – 8 gennaio 2007<br />

2) Le cellule staminali adulte<br />

Dagli studi delle cellule staminali dell’adulto (ASC - Adult Stem Cells ) nel trascorso trentennio era emerso chiaramente<br />

che in molti tessuti adulti sono presenti cellule staminali, ma capaci di dare origine solo a cellule proprie di un dato<br />

tessuto. Non si pensava, cioè, alla possibilità di una loro riprogrammazione. Negli anni più recenti, invece, si scoprirono<br />

anche in vari tessuti umani cellule staminali pluripotenti - nel midollo osseo (HSCs), nel cervello (NSCs), nel mesenchima<br />

(MSCs) di vari organi e nel sangue del cordone ombelicale (P/CB, placental/Cord blood) - capaci cioè di dare origine a<br />

più tipi di cellule, in maggioranza ematiche, muscolari e nervose. Si è visto come riconoscerle, come selezionarle, come<br />

sostenerle nello sviluppo e come condurle a formare diversi tipi di cellule mature mediante fattori di crescita e altre<br />

proteine regolatrici. Anzi un notevole cammino è già stato percorso in campo sperimentale, applicando anche i più<br />

avanzati metodi di ingegneria genetica e biologia molecolare per l’analisi del programma genetico che opera nelle cellule<br />

staminali, e per la transduzione di geni desiderati in cellule staminali o progenitrici che, impiantate, sono capaci di<br />

restituire le funzioni specifiche a tessuti sofferenti. Basti accennare, sulla base di alcuni lavori citati in nota, che nell’<br />

uomo le cellule staminali del midollo osseo, da cui si formano tutte le diverse linee di cellule ematiche, hanno come<br />

marcatore di riconoscimento la molecola CD34; e che, purificate, sono capaci di ricostituire la intera popolazione ematica<br />

in pazienti che ricevono dosi ablative di radiazioni e di chemioterapia, e questo con velocità proporzionale alla quantità di<br />

cellule usate. Anzi, si hanno già indizi sul come guidare lo sviluppo di cellule staminali nervose (NSCs) utilizzando<br />

diverse proteine - tra cui la neuroregulina e la proteina 2 osteomorfogena (BMP2, Bone Morphogenetic Protein 2) - che<br />

sono capaci di indirizzare le NSCs a diventare neuroni o glia (cellule neuronali di sostegno, produttrici di mielina) o anche<br />

a muscolo liscio.<br />

La soddisfazione, pur prudente, con cui si concludono molti dei lavori citati, è un indice delle grandi promesse che le<br />

“cellule staminali adulte” riservano per una terapia efficace di tante patologie. Così, D. J. Watt e G. E. Jones affermano:<br />

“Le cellule staminali muscolari, sia della linea mioblastica embrionale che adulta, possono diventare cellule di maggior<br />

importanza per tessuti diversi da quello originario, ed essere la chiave di terapie future persino per malattie diverse da<br />

quelle di origine miogena” (p.93); J.A. Nolta e D.B.Kohn sottolineano: “I progressi nell’uso della transduzione genica nelle<br />

cellule staminali ematopoietiche ha portato a iniziare spe-rimentazioni cliniche. Le informazioni che se ne otterranno,<br />

guideranno futuri sviluppi. In definitiva, la geneterapia potrà permettere di trattare malattie genetiche e acquisite senza le<br />

complicazioni dei trapianti di cellule allogeniche” (p. 460); e D.L.Clarke e J. Frisén confermavano: “Questi studi<br />

suggeriscono che le cellule staminali nei differenti tessuti adulti possono essere molto più simili di quanto finora pensato<br />

alle cellule embrionali umane, fino ad averne in alcuni casi un repertorio molto simile” e “dimostrano che cellule nervose<br />

adulte hanno un’ampia capacità di sviluppo, e sono potenzialmente atte ad essere usate per produrre una varietà di tipi<br />

cellulari per trapianto in malattie diverse”. Tutti questi progressi ed i risultati già raggiunti nel campo delle cellule staminali<br />

dell’adulto (ASC) lasciano, dunque, intravedere non soltanto la loro grande plasticità, ma anche la loro ampia possibilità<br />

di prestazioni, verosimilmente non diversa da quella delle cellule staminali embrionali (ES), dato che la plasticità dipende<br />

in gran parte da un controllo genetico, il quale potrebbe essere riprogrammato. Ovviamente, non è ancora possibile<br />

porre a confronto i risultati terapeutici ottenuti e ottenibili utilizzando le cellule staminali embrionali e le cellule staminali<br />

adulte. Per le seconde sono già in corso, da parte di varie ditte farmaceutiche, delle sperimentazioni cliniche che<br />

lasciano intravedere buoni successi e aprono serie speranze per un futuro più o meno prossimo. Per le prime, anche se<br />

vari approcci sperimentali danno segnali positivi, la loro applicazione in campo clinico - proprio per i gravi problemi etici e<br />

legali connessi - richiede una seria riconsiderazione e un grande senso di responsabilità davanti alla dignità di ogni<br />

essere umano.


(dalla “Dichiarazione sulla produzione e sull’ uso scientifico e terapeutico delle cellule staminali embrionali umane della<br />

Pontificia accademia per la vita – Vaticano - Roma)<br />

3) Staminali nel liquido amniotico<br />

Cari Italians, il cuscino, le lenzuola dove dormo ormai lo sanno tutti che sono piene di mie cellule, del mio Dna. Tutti i<br />

telefilm polizieschi hanno ampiamente dimostrato come sia facile disseminare tracce genetiche intorno a noi. Certo si<br />

conosceva anche che il liquido che avvolge il feto è ricco di cellule fetali. Infatti estraendo una piccola quantità di questo<br />

liquido è possibile fare analisi genetiche dettagliate per stabilire se il feto è portatore di una qualche anomalia genetica<br />

che comporta malattie più o meno gravi e quindi agire di conseguenza. Quello che è comparso lunedì sui giornali è<br />

quindi una sorta di deduzione: se sul cuscino le cellule sono di adulto, nel liquido amniotico sono di qualcosa che si sta<br />

sviluppando ovvero cellule staminali. La portata di questa conclusione ha conseguenze estreme.Infatti in tal modo è<br />

possibile avere a disposizione una varietà enorme di staminali, ottenute senza l’uccisione di nessun embrione e<br />

utilizzabili sugli esseri attualmente viventi, come me e voi. Ma mi spingo oltre nelle ipotesi, in verità già verificate: così<br />

come ormai (soprattutto all’estero) si procede alla conservazione del sangue del cordone ombelicale, che ha<br />

innumerevoli utilizzi sia per il neonato da cui proviene (in caso di successive malattie anche gravi del sangue), sia,<br />

spesso, per i suoi congiunti, in futuro si conserverà anche il liquido amniotico con il suo corredo di cellule staminali.<br />

Queste potranno essere utilizzate in seguito dall’individuo da cui provengono senza dare nessun problema di rigetto, ma<br />

potrebbero anche essere donate a umani compatibili per cercare di riparare organi colpiti da malattie altamente<br />

degenerative. A questo punto mi chiedo cosa si aspetti a dotare anche gli ospedali italiani che si occupano di nascite,<br />

degli strumenti necessari per la crioconservazione del sangue ombelicale e del liquido amniotico. Sembra che in America<br />

siano già attrezzati per questo. Chiaro che, costi quel che costi, sarebbe il regalo che io farei a tutti i miei futuri nipoti. In<br />

questo caso anche la Chiesa cattolica non dovrebbe porre obiezioni, perché non viene né distrutto né alterato nessun<br />

embrione. Cristina Fossati, miosotis@hotmail.it - Corriere della Sera – 9 gennaio 2007<br />

4)<br />

Medici e ricercatori ritengono che la ricerca sulle cellule staminali rappresenti una speranza di cura per malattie che<br />

colpiscono milioni di persone, come:Diabete, Infarto, Fibrosi cistica, Autismo, Sclerosi multipla, Morbo di Parkinson,<br />

Alcune forme di cancro, Osteoporosi, Lesioni del midollo spinale, Ictus, Sclerosi laterale amiotrofica, Alzheimer:Secondo<br />

il Rapporto stilato dalla commissione di studio nominata nel 2000 dal ministro Umberto Veronesi e presieduta dal premio<br />

Nobel Renato Dulbecco: “E’ possibile stimare, sebbene in via del tutto preliminare, che... l’utilizzo di cellule staminali di<br />

varia origine possa portare a sviluppare metodiche cliniche per il trattamento di un numero di pazienti che,<br />

comprendendo le patologie di origine cardiovascolare, si avvicina ai 10 milioni di individui?."La legge sulla fecondazione<br />

assistita vieta l’utilizzo delle cellule staminali embrionali. Sebbene sia possibile utilizzare per alcune patologie cellule<br />

staminali prelevate da tessuti adulti, la stragrande maggioranza della comunità scientifica ritiene necessario che la<br />

ricerca proceda anche sulle cellule staminali embrionali. Al momento, infatti, non è possibile stabilire da quale percorso<br />

della ricerca potranno giungere i risultati più promettenti per la cura delle malattie.La ricerca potrebbe essere condotta<br />

sugli embrioni prodotti in soprannumero dai centri per la fecondazione assistita, e destinati alla spazzatura. Per avere un<br />

bambino con la fecondazione in vitro, infatti, vengono fecondati più ovociti di quelli che verranno poi impiantati nell’utero<br />

della donna. Gli embrioni prodotti in soprannumero vengono conservati per alcuni anni e poi, se non impiantati entro un<br />

termine certo, gettati via (secondo alcune stime in Italia sarebbero circa 30 mila).La legge vieta anche la clonazione<br />

terapeutica. La clonazione terapeutica non ha nulla a che vedere con la clonazione riproduttiva. La clonazione<br />

terapeutica, infatti, si ottiene trasferendo il nucleo di una cellula adulta (prelevata dalla pelle) in un cellula uovo da cui è<br />

stato sottratto il nucleo. Attraverso una stimolazione la cellula uovo comincia a produrre cellule staminali embrionali che<br />

verranno prelevate ed utilizzate al solo fine di studiare possibili cure.Il vantaggio di questa tecnica è che consente di<br />

utilizzare cellule geneticamente identiche a quelle del paziente, eliminando così i rischi di rigetto. (dal sito lucacoscioni.it<br />

– della Associazione Luca Concion<br />

TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO<br />

Cara mamma, ti scrivo perché sarà l’ultima volta, domani mattina mi portano con il mio compagno in cortile e li sarò<br />

fucilato. Mi dispiace per tante cose, per voi, perché non ho ancora 20 anni, perché ho paura che questa storia non finirà<br />

mai, perché ho paura. (da una lettera dei condannati a morte alla resistenza, Einaudi, Torino). Rifletti su questa lettera e<br />

sul quel che è stato del nazifascismo e se siamo veramente liberi da pericoli o se il nazifascismo potrebbe ricapitare.<br />

TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE<br />

La violenza lacera quotidianamente la società, circonda la nostra vita, coinvolge la nostra coscienza, sollecita la nostra<br />

riflessione morale, culturale, politica. Nella tua esperienza giovanile non avrai mancato di interrogarti su questo aspetto<br />

drammatico del nostro tempo e di maturare personali considerazioni. (maturità 1985)


SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA<br />

DELL’ESAME DI STATO<br />

Alunno ……………………………………………………… classe ……………..<br />

Segnare con una crocetta il problema (uno su due) e i quesiti (quattro su otto) scelti per la<br />

risoluzione.<br />

Problema:<br />

Quesiti:<br />

Tempo a disposizione: 5 ore<br />

P1 P2<br />

Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8<br />

Tutti i fogli di lavoro devono essere consegnati alla fine della prova; in particolare deve essere<br />

consegnata la bella copia riportante l’indicazione precisa del problema e dei quesiti risolti e il<br />

relativo svolgimento in forma chiara ed ordinata.<br />

Voto ……………………………………….


P1<br />

f ,<br />

Sia dato l’insieme di funzioni a,<br />

b c di equazione:<br />

fa , b,<br />

c<br />

2 ⎧ax<br />

+ bx + c<br />

⎪<br />

( x)<br />

= ⎨3x<br />

+ 4 1−<br />

x<br />

⎪<br />

⎪6ax<br />

− x −1<br />

⎩<br />

2<br />

x < 0<br />

0 ≤ x < 1<br />

x ≥ 1<br />

dove a , b,<br />

c sono parametri reali.<br />

a) Si determinino i valori dei parametri a, b e c in modo che f a,<br />

b,<br />

c sia continua in<br />

x1 = 1e<br />

derivabile in zero.<br />

b) Detta f la funzione determinata, la si studi e la si rappresenti in un opportuno<br />

sistema cartesiano xOy. Si discuta la natura del punto di ascissa unitaria,<br />

giustificando la risposta con osservazioni analitiche.<br />

c) Si calcoli l’angolo formato dalle rette tangenti al grafico di f nei suoi punti di<br />

intersezione con l’asse delle ascisse e l’angolo formato dalle due rette tangenti<br />

inflessionali.<br />

d) Si calcoli l’area dell’unica regione finita di piano delimitata dal grafico di f e<br />

dall’asse delle ascisse.<br />

P2<br />

Nel piano, riferito ad un sistema di assi cartesiani ortogonali ( Oxy ) , sono assegnate le curve di<br />

equazione<br />

4 3 2<br />

[ ] y = x + ax + bx + c<br />

1 .<br />

a) Dimostrare che, nel punto in cui secano l’asse y, hanno tangente parallela all’asse x e poi<br />

trovare quale relazione deve sussistere fra i coefficienti a, b affinché la curva [ 1 ] volga la<br />

concavità verso le y positive in tutto il suo dominio.<br />

b) Determinare i coefficienti a, b, c in modo che la corrispondente curva [ 1 ] abbia, nel punto in<br />

cui seca l’asse y, un flesso e la relativa tangente inflessionale la sechi ulteriormente nel<br />

punto di coordinate ( 2 , 2)<br />

.<br />

c) Determinare le equazioni della traslazione che, lasciando sull’asse y il flesso di K con<br />

tangente orizzontale, porti il minimo di K sull’asse x.<br />

3 2<br />

d) Si consideri la parabola y = x e la circonferenza passante per O = ( 0,<br />

0)<br />

, di centro<br />

2<br />

C = ( 0,<br />

1)<br />

. La retta y = kx ( k ≥ 0)<br />

incontra la parabola e la circonferenza, oltre che in O,<br />

rispettivamente nei punti A e B. Per ogni valore di k, si consideri il punto D avente l’ascissa<br />

di A e l’ordinata di B. Si verifichi che il luogo dei punti D al variare di k ha equazione<br />

2<br />

18x<br />

y = .<br />

2<br />

4 + 9x


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Q1 Data la funzione<br />

determinare i valori dei parametri reali a e b per i quali la funzione è continua e<br />

derivabile nel suo dominio.<br />

Q2 Calcolare la derivata della funzione<br />

e stabilire se presenta nel suo dominio degli estremanti e di che tipo sono.<br />

Q3 Dimostrare che la funzione<br />

con presenta un minimo assoluto in x = 1. Specificare anche che cosa accade<br />

in x = 0.<br />

Q4 Dopo aver ricordato la condizione necessaria e sufficiente affinché una funzione sia<br />

invertibile spiegare utilizzando le derivate il motivo per cui la funzione<br />

è invertibile su tutto R.<br />

Q5 Calcolare il seguente limite:<br />

Q6 Enunciare e dimostrare il teorema di Rolle. Evidenziare poi la ragione per cui se la<br />

funzione non è ovunque derivabile in (a; b) il teorema non può valere.<br />

Q7 Dimostrare applicando la definizione di derivata che la funzione<br />

è derivabile nell’origine e trovare il valore della derivata.<br />

Q8 Due circonferenze di centri C e C’ sono tangenti esternamente in T con tangente<br />

comune t.<br />

Sia t’ una delle tangenti comuni alle due circonferenze diversa da t e si indichi con P il<br />

punto di intersezione tra t e t’. Dimostrare che l’angolo è retto.<br />

29<br />

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PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA<br />

del 16 febbraio 2011:FILOSOFIA,INGLESE,<br />

LATINO, SCIENZE, ARTE.<br />

FILOSOFIA<br />

Nome……………….…………………..…Cognome……..………………….………<br />

DOMANDA UNO ) Che cosa significa il titolo “ENCICLOPEDIA DELLE SCIENZE<br />

FILOSOFICHE IN COMPENDIO” ?<br />

15 righe<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

DOMANDA DUE) Come si colloca all’ interno del Sistema Hegeliano e che<br />

cosa significa la seguente TRIADE: MECCANICA – FISICA – FISICA<br />

ORGANICA<br />

15 righe<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

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INGLESE<br />

Read the passage and answer the questions in a concise and factual way (max 15 lines)<br />

Unless I had been animated by an almost supernatural enthusiasm, my application to this study would<br />

have been irksome, and almost intolerable. To examine the causes of life, we must first have recourse to<br />

death. I became acquainted with the science of anatomy: but this was not sufficient; I must also observe<br />

the natural decay and corruption of the human body... I saw how the fine form of man was degraded and<br />

wasted; I beheld the corruption of death succeed to the blooming cheek of life; I saw how the worm inherited<br />

the wonders of eye and brain. I paused, examining and analysing all the minutiae of causation, as<br />

exemplified in the change from life to death, and from death to life, until from the midst of this darkness<br />

a sudden light broke in upon me - a light so brilliant and wondrous, yet so simple, that while I<br />

became dizzy with the immensity of the prospect which it illustrated, I was surprised, that among so<br />

many men of genius who had directed their enquiries towards the same science, that I alone should be<br />

reserved to discover so astonishing a secret… I became myself capable of bestowing animation upon<br />

lifeless matter.<br />

1. What type of narrative technique is used in the passage? (consider vocabulary, syntax, figures<br />

of speech, meaning)<br />

15 righe<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………<br />

2. Find out the Romantic and Gothic elements of the extract and offer a description of Victor.<br />

15 righe ……….<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………<br />

E’ consentito l’uso del dizionario monolingue<br />

31<br />

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LATINO<br />

Consegna Rispondi alle seguenti domande con un elaborato sintetico (15 righe per<br />

ogni risposta), che tuttavia dimostri la conoscenza dell’argomento e la<br />

capacità di esporlo con un discorso coerente e articolato e con un<br />

linguaggio appropriato.<br />

1. In che modo Ovidio nelle Metamorfosi ottiene l’effetto “cinematografico” che Calvino attribuisce<br />

alla sua tecnica narrativa?<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

2. “Ideo propera, Lucili mi, vivere, et singulos dies singulas vitas puta. Qui hoc modo se aptavit, cui<br />

vita sua cotidie fuit tota, securus est.” Traduci queste righe delle Epistulae morales ad Lucilium<br />

n. 101 di Seneca e commentale: spiega come si raggiunga il pieno possesso di sé (facendo<br />

riferimento anche agli altri brani studiati) e quale scopo abbia tale percorso di perfezionamento<br />

interiore.<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

__________________________________________________<br />

________________________________________<br />

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SCIENZE<br />

1.Spiega come si puo’ determinare l’ epicentro di un terremoto? (max 15 righe)<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

2-Spiega come Eratostene determino’ la lunghezza dell’ equatore<br />

terrestre.(max 15 righe)<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………<br />

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STORIA DELL’ARTE<br />

1) Nel quadro “La zattera della Medusa” di T. Géricault, quali elementi formali<br />

e figurativi concorrono a determinare il forte impatto emotivo e drammatico<br />

dell’opera? (15 righe)<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………<br />

2) Delinea i caratteri fondamentali della ricerca artistica dei Macchiaioli. (15<br />

righe)<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………<br />

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FILOSOFIA<br />

SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA<br />

del 6 maggio 2011: FILOSOFIA, INGLESE,<br />

LATINO, SCIENZE, FISICA .<br />

DOMANDA UNO ) Qual è la posizione della Sinistra Hegeliana sul ruolo della<br />

Religione e della Filosofia ?<br />

15 righe<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………<br />

………………………<br />

DOMANDA DUE) Sintetizza le diverse posizioni in cui si articola la reazione<br />

alla rivoluzione industriale corredandole di alcuni esempi (autori e movimenti)<br />

15 righe<br />

………………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………………<br />

…………………<br />

35<br />

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INGLESE<br />

1.Deal with the three levels of interpretation of Dr Jekyll and Mr Hyde and explain them also offering<br />

examples from the extract you read in class<br />

………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………<br />

2. Highlight the characteristics of Wilde’s way of writing with reference to vocabulary, syntax, musicality<br />

and message in the following extract<br />

THE studio was filled with the rich odour of roses, and when the light summer wind stirred amidst the<br />

trees of the garden, there came through the open door the heavy scent of the lilac, or the more<br />

delicate perfume of the pink-flowering thorn.<br />

From the corner of the divan of Persian saddle-bags on which he was lying, smoking, as was his<br />

custom, innumerable cigarettes, Lord Henry Wotton could just catch the gleam of the honey-sweet<br />

and honey-coloured blossoms of a laburnum, whose tremulous branches seemed hardly able to bear<br />

the burden of a beauty so flamelike as theirs; and now and then the fantastic shadows of birds in flight<br />

flitted across the long tussore-silk curtains that were stretched in front of the huge window, producing<br />

a kind of momentary Japanese effect, and making him think of those pallid, jade-faced painters of<br />

Tokyo who, through the medium of an art that is necessarily immobile, seek to convey the sense of<br />

swiftness and motion.<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………<br />

36<br />

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LATINO<br />

1. Negli Annales Tacito descrive la morte di Seneca e quella di Petronio:<br />

confrontale e spiega quali aspetti delle due diverse personalità vengono<br />

messi in luce. 15 righe<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

___<br />

2. Quali elementi della tecnica narrativa di Petronio permettono di parlare<br />

di realismo e quali sono , secondo Auerbach, i limiti di questo realismo?<br />

15 righe<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

______________________________________________________________<br />

37<br />

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FISICA<br />

1.<br />

Un’onda elettromagnetica monocromatica che viaggia nel vuoto ha una<br />

lunghezza d’onda λ = 550 nm; si determini:<br />

a. la frequenza del campo elettromagnetico<br />

b. se nel visibile, il colore<br />

Se ne dia infine una rappresentazione grafica in un’opportuna terna cartesiana<br />

[max 3 righe]<br />

2.<br />

In un esperimento di Thomson un fascio di elettroni si muove all’interno di un<br />

condensatore piano carico di lunghezza L = 5cm<br />

con una velocità v r di modulo<br />

4<br />

−16<br />

v = 10 m/s. Sapendo che la carica distribuita sul condensatore vale Q = 8.<br />

9 ⋅10<br />

C e<br />

che la superficie delle armature è S = 100cm<br />

2 si determinino:<br />

a. l’equazione della traiettoria seguita dal fascio all’interno del condensatore<br />

relativa a un opportuno sistema di riferimento cartesiano<br />

b. la deviazione del fascio all’uscita del condensatore<br />

c. modulo, direzione e verso di un campo di induzione magnetica B r necessario<br />

a mantenere il fascio su una traiettoria rettilinea.<br />

[max 8 righe]<br />

3.<br />

Paradosso di Ampère, corrente di spostamento, circuitazione del campo di<br />

induzione magnetica. [max 18 righe]<br />

38<br />

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SCIENZE<br />

1.Lo studio della struttura e dell’ evoluzione dell’ Universo ha portato all’<br />

affermazione di due concetti contrapposti: quello di Universo in espansione e<br />

quello di Universo stazionario.<br />

Illustra i due concetti e le ipotesi che ne derivano.( 15 righe)<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………<br />

5-Descrivi e spiega le eclissi del Sole e della Luna.<br />

Nonostante le eclissi solari siano più frequenti perché un osservatore vede<br />

più frequentemente quelle lunari? . (15 righe)<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………<br />

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Materia ITALIANO<br />

Docente SILVIA CIASCHINI<br />

10. PROGRAMMI SVOLTI<br />

ELENCO MODULI<br />

Titolo del modulo durata in<br />

ore<br />

1 Il Romanticismo 24<br />

2<br />

Verso il Novecento: Positivismo, Naturalismo, Simbolismo,<br />

Decadentismo<br />

3 L’epoca della Grande Guerra: modernità e avanguardie 12<br />

4 Dal fascismo alla ricostruzione: la poesia 16<br />

5<br />

Dissoluzione e rifondazione del genere del romanzo nel<br />

Novecento<br />

7 Dante: il Paradiso 16<br />

8<br />

Produzione scritta: analisi del testo (tipologia A dell’esame di<br />

stato), tema argomentativo e saggio breve (tipologie B C e D<br />

dell’esame di stato)<br />

Obiettivi generali della disciplina<br />

• Impiega le conoscenze linguistiche nella produzione di testi, muovendosi<br />

con sicurezza sul piano della comunicazione orale e scritta; è in grado di<br />

variare l’uso della lingua a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi,<br />

compiendo anche le adeguate scelte retoriche e pragmatiche, e ampliando<br />

contestualmente il proprio lessico<br />

• É in grado di svolgere una riflessione metalinguistica sui tradizionali livelli di<br />

analisi (grammaticale, logico-sintattico, lessicale-semantico)<br />

• Individua la specificità del fenomeno letterario, apprezzandone da un lato il<br />

valore estetico, dall’altro la capacità di rappresentare, nelle forme simboliche<br />

che gli sono proprie, i più vari contenuti dell’esistenza umana, sotto un<br />

40<br />

MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X<br />

20<br />

22<br />

16


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profilo antropologico, psicologico, ideologico.<br />

• Applica le conoscenze acquisite all’analisi di un testo letterario non ancora<br />

studiato, decodificandolo correttamente, individuandone le strutture formali e<br />

gli aspetti stilistici e avviando un processo di rielaborazione personale<br />

attendibile e motivata<br />

Metodologia utilizzata<br />

Lezione frontale<br />

Lezione partecipata<br />

Analisi testuale guidata<br />

Ho scelto di impostare lo studio della letteratura a partire dall’analisi testuale,<br />

contestualizzando brevemente l’opera e giungendo solo in un secondo momento ad una<br />

sintesi della poetica dell’autore e delle caratteristiche del periodo o del movimento<br />

letterario per via induttiva. Con tale approccio ho inteso lavorare sulla capacità di operare<br />

osservazioni puntuali sugli elementi tematici e stilistici delle opere.<br />

Per quanto riguarda la produzione scritta, ho voluto dedicare un certo numero di lezioni<br />

alla tipologia del saggio breve, affrontando argomenti di tipo storico-artistico e soprattutto<br />

proponendo esercitazioni sull’analisi e l’utilizzo dei documenti.<br />

Strumenti utilizzati<br />

Manuale e antologia: Alberto Asor Rosa Storia europea della letteratura italiana<br />

Lettura integrale di alcune opere<br />

Fotocopie<br />

Appunti<br />

Modalità di verifica e di recupero<br />

Verifiche scritte a risposte aperte (valide per l’orale)<br />

Verifiche scritte di analisi testuale<br />

Colloquio orale<br />

Interventi spontanei e/o sollecitati<br />

41<br />

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Modulo Contenuti<br />

Titolo del<br />

modulo<br />

Il<br />

Romanticismo<br />

Verso il<br />

Novecento:<br />

Positivismo,<br />

Naturalismo,<br />

Simbolismo,<br />

Decadentismo<br />

Elenco degli argomenti affrontati<br />

Origine e caratteri essenziali del Romanticismo europeo<br />

Origine e caratteri essenziali del Romanticismo italiano: lettura<br />

dell’articolo di Madame de Stael apparso sulla rivista Biblioteca<br />

italiana; un brano da Lettera semiseria di Crisostomo a suo figlio di<br />

Berchet<br />

Il dibattito classici-romantici.<br />

MANZONI<br />

Lettera a M. Chauvet<br />

Lettera a massimo D’Azeglio<br />

Adelchi: atto II (il diacono Martino attraversa le Alpi); atto III<br />

(Adelchi e Anfrido); il coro dell’atto III; coro dell’atto IV (morte di<br />

Ermengarda); atto V (la morte di Adelchi)<br />

I Promessi Sposi: Le fasi dell’elaborazione; la questione della<br />

lingua; lettura e analisi dell’Introduzione (il gioco delle voci narranti<br />

e la ricerca di una “retorica discreta”); lettura e analisi del cap. XXIII<br />

(Don Abbondio e l’Innominato; il comico e il sublime); lettura e<br />

analisi del cap. XXXVIII (un finale senza idillio; il sugo della storia; il<br />

pessimismo manzoniano).<br />

LEOPARDI<br />

La poetica dell’infinito e del vago<br />

Lettura e analisi di L’infinito, La sera del dì di festa, A Silvia, Canto<br />

notturno di un pastore errante dell’Asia.<br />

Pessimismo storico e pessimismo cosmico<br />

Lettura e analisi di Dialogo della Natura e di un Islandese, Dialogo<br />

di Tristano e di un amico. La ginestra<br />

Caratteri del Naturalismo francese e del Verismo italiano<br />

La Scapigliatura (cenni a)<br />

VERGA<br />

La fase mondano- scapigliata: lettura della prefazione di Eva<br />

La tecnica narrativa: l’uso della voce narrante e il simbolismo in<br />

Rosso Malpelo<br />

I Malavoglia: la vicenda, il sistema dei personaggi, la tecnica<br />

narrativa, l’ideale dell’ostrica.<br />

Lettura e analisi della prefazione, del cap. I,V,VII,XV<br />

Novelle Rusticane:<br />

Lettura e analisi di La roba<br />

Origine del termine e caratteri del Decadentismo europeo<br />

Peculiarità del Decadentismo italiano<br />

D’ANNUNZIO<br />

42<br />

MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X


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L’epoca della<br />

Grande<br />

Guerra:<br />

modernità e<br />

avanguardie<br />

Dal fascismo<br />

alla<br />

Il Piacere<br />

Lettura e analisi del ritratto di Andrea Sperelli<br />

Alcyone<br />

Lettura e analisi di La sera fiesolana; La pioggia nel pineto; Stabat<br />

nuda aestas<br />

Il teatro<br />

Lettura e analisi di un brano da La figlia di Iorio<br />

PASCOLI<br />

La poetica del fanciullino<br />

Myricae<br />

Lettura e analisi di Il bosco; X agosto; Temporale; L’assiuolo; Il<br />

lampo<br />

Canti di Castelvecchio<br />

Lettura e analisi di Il gelsomino notturno; Nebbia<br />

Primi poemetti<br />

Lettura e analisi di La nebbia<br />

Le avanguardie<br />

Definizione del termine e caratteri comuni alle avanguardie<br />

europee<br />

Futurismo<br />

L’innovazione dei temi e dello stile<br />

Lettura e analisi di Manifesto tecnico del futurismo e Zang tumb<br />

tumb di Filippo Tommaso Marinetti<br />

Il ruolo del poeta<br />

Lettura e analisi di Lasciatemi divertire di Palazzeschi<br />

Crepuscolarismo<br />

Lettura e analisi di La signorina Felicita ovvero la felicità di<br />

Gozzano<br />

PIRANDELLO<br />

L’umorismo<br />

Lettura e analisi di brani dal saggio<br />

Novelle per un anno<br />

Lettura e analisi di Il treno ha fischiato; Di sera, un geranio<br />

Il fu Mattia Pascal<br />

Lettura integrale del testo e analisi<br />

Sei personaggi in cerca d’autore<br />

Lettura e analisi della scena finale<br />

SVEVO<br />

Una vita e Senilità<br />

Lettura e analisi del capitolo XII<br />

La coscienza di Zeno<br />

Lettura integrale e analisi<br />

UNGARETTI<br />

L’allegria<br />

43<br />

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ricostruzione:<br />

la poesia<br />

Dissoluzione e<br />

rifondazione<br />

del genere del<br />

romanzo nel<br />

Novecento<br />

Dante: il<br />

Paradiso<br />

Produzione<br />

scritta: analisi<br />

del testo<br />

(tipologia A<br />

dell’esame di<br />

stato), tema<br />

argomentativo<br />

e saggio breve<br />

(tipologie B C<br />

e D dell’esame<br />

di stato)<br />

Lettura e analisi di Il porto sepolto;I fiumi; Veglia<br />

Sentimento del tempo<br />

Lettura e analisi di L’isola<br />

SABA<br />

Canzoniere<br />

Lettura e analisi di A mia moglie; La capra; Ritratto della mia<br />

bambina;Parole<br />

MONTALE<br />

Ossi di seppia<br />

Lettura e analisi di Meriggiare pallido e assorto; Spesso il male di<br />

vivere ho incontrato; Forse un mattino andando<br />

Occasioni<br />

Lettura e analisi di La casa dei doganieri<br />

La bufera e altro<br />

Lettura e analisi di La bufera; L’anguilla<br />

Xenia<br />

Lettura e analisi di Ho sceso dandoti il braccio<br />

Il fu Mattia Pascal<br />

La coscienza di Zeno<br />

La narrativa neorealista<br />

Lettura integrale e analisi di La casa in collina di Cesare Pavese<br />

Il romanzo borghese<br />

Lettura integrale e analisi di Gli indifferenti di Alberto Moravia<br />

Leonardo Sciascia<br />

Lettura integrale e analisi di La scomparsa di Majorana<br />

Paradiso<br />

Lettura e analisi dei canti I, III, VI , IX, XI, XII, XV, XVI, XVII, XXXIII<br />

Esercitazioni sulla tipologia dell’articolo di giornale<br />

Il linguaggio<br />

L’uso dei documenti<br />

Come costruire il titolo<br />

Il saggio breve di argomento artistico-letterario<br />

44<br />

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Materia LATINO<br />

Docente SILVIA CIASCHINI<br />

ELENCO MODULI<br />

Titolo del modulo durata in<br />

ore<br />

1 Ripasso: sintassi del periodo e dei casi 20<br />

2 L’età augustea 8<br />

3 L’elegia latina: Properzio, Tibullo, Ovidio 14<br />

4 L’età giulio-claudia 16<br />

5 Dai Flavi all’età di Adriano 16<br />

6 Il romanzo a Roma 13<br />

7 I padri della Chiesa 13<br />

Obiettivi generali della disciplina<br />

• Stabilisce il genere di appartenenza di un testo<br />

• Traduce, analizza e commenta dal punto di vista morfologico, sintattico e<br />

stilistico un testo in lingua latina<br />

• Istituisce confronti tra testi di diversi autori, appartenenti allo stesso genere<br />

letterario distinguendone le specifiche caratteristiche<br />

• Argomenta in modo sintetico su tematiche specifiche<br />

• Espone le informazioni e i concetti in modo corretto, argomentato, con uso<br />

consapevole del lessico specifico<br />

Metodologia utilizzata<br />

Lezione frontale<br />

Lezione partecipata<br />

Analisi testuale guidata<br />

Nel trimestre ho dedicato ore di recupero in itinere e un corso pomeridiano al ripasso<br />

45<br />

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della sintassi del periodo, con l’intenzione di rendere possibile un’analisi stilistica dei brani<br />

letterari tradotti in classe. In seguito ho circoscritto il lavoro sulla lingua alla traduzione di<br />

Seneca, contemporaneamente alla trattazione del suo pensiero e del suo stile, in modo<br />

da familiarizzare gli studenti con la sintassi e il lessico usati dall’autore. Ho inteso in tal<br />

modo sviluppare la consapevolezza dello stretto rapporto esistente fra temi e forme<br />

espressive e rendere gli studenti capaci di costruire un discorso organico su questi due<br />

piani dell’analisi, per ogni autore e brano affrontati. Tale approccio è stato utilizzato<br />

soprattutto nello studio di Seneca e Tacito.<br />

Il percorso di storia della letteratura latina è partito dagli autori dell’età augustea:<br />

Livio,Orazio, e gli elegiaci trattati con un’attenzione particolare al rapporto tra letterati e<br />

potere, in base al quale sono state spiegate la poetica e l’ideologia degli autori.<br />

Nel pentamestre ho dato particolare rilievo allo studio di Petronio e Apuleio, poiché mi<br />

permetteva di affrontare questioni quali l’origine del genere romanzesco, la<br />

contaminazione e la parodia come elementi costitutivi del romanzo, le tecniche narrative,<br />

con ovvi collegamenti al programma di italiano.<br />

Sia la didattica che le modalità di verifica (sono ricorsa più volte per gli argomenti di<br />

letteratura alla tipologia della terza prova - domande aperte), mi hanno permesso di<br />

lavorare sull’esposizione sintetica, ma non schematica degli argomenti e sulla capacità di<br />

istituire relazioni fra i contenuti.<br />

Strumenti utilizzati<br />

Manuale e antologia: A. Roncoroni, R. Gazich, E. Marinoni, E. Sada, Studia humanitatis,<br />

vol. 3,4,5 Carlo Signorelli Editore.<br />

Fotocopie<br />

Appunti<br />

Modalità di verifica e di recupero<br />

Verifiche scritte a risposte aperte (valide per l’orale)<br />

Verifiche scritte di analisi testuale<br />

Colloquio orale<br />

Interventi spontanei e/o sollecitati<br />

46<br />

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Modulo Contenuti<br />

Titolo del<br />

modulo<br />

L’età augustea<br />

L’elegia latina:<br />

Properzio,<br />

Tibullo, Ovidio<br />

L’età giulioclaudia<br />

Elenco degli argomenti affrontati<br />

La nuova figura dell’intellettuale<br />

ORAZIO<br />

La morale oraziana<br />

Testi<br />

Ode I, 5 traduzione e analisi<br />

Ode I, 11 traduzione e analisi<br />

TITO LIVIO<br />

Il rapporto con l’ideologia e il principato<br />

I limiti di Livio come storico<br />

La concezione moralistica della storia<br />

Testi<br />

Ab Urbe condita: l’episodio di Lucrezia e il valore dei prodigi<br />

(traduzione e analisi)<br />

I caratteri del genere e il rapporto dell’elegia latina con la politica<br />

augustea<br />

I temi: servitium amoris e nequitia<br />

PROPERZIO<br />

Elegia I, 6 (testo in italiano) analisi<br />

Elegia I, 15 (testo in italiano) analisi<br />

Elegia III, 25 (testo in italiano) analisi<br />

TIBULLO<br />

Elegia I, 5 (testo in italiano) analisi<br />

OVIDIO<br />

Amores I, 9 traduzione e analisi<br />

L’inversione di tendenza nel rapporto con i letterati negli ultimi anni<br />

del principato augusteo.<br />

L’età Giulio-Claudia e il modello di monarchia ellenistica.<br />

Lo stile barocco di età imperiale.<br />

SENECA<br />

L’opera e l’ambiente: l’individualismo costruttivo di Seneca.<br />

47<br />

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Dai Flavi<br />

all’età di<br />

Adriano<br />

Testi<br />

Il perfezionamento di sé :<br />

Vindica te tibi: traduzione e analisi di Epistulae ad Lucilim 1, 1-5<br />

Recede in te ipse: traduzione e analisi di Epistulae ad Lucilim 7, 6-<br />

9<br />

Saldare ogni giorno i conti con la vita: traduzione e analisi di, 101,<br />

8-10<br />

Gli schiavi: traduzione e analisi di Epistulae ad Lucilium<br />

Seneca tragico:lettura e commento di un brano in italiano dal Tieste<br />

(pp.113-115)<br />

OVIDIO EPICO<br />

Le Metamorfosi: visività e dinamicità, una tecnica “cinematografica”<br />

Lettura e commento in italiano del mito di Apollo e Dafne e di quello<br />

della caduta di Fetonte.<br />

Lettura del saggio di Calvino “Visibilità” da Lezioni americane<br />

LUCANO<br />

La Pharsalia come Antieneide<br />

Lettura e commento di un brano in italiano (Pharsalia VI 750-<br />

776;817-825)<br />

Quadro storico<br />

TACITO<br />

Il metodo storiografico<br />

La lingua e lo stile<br />

Agricola<br />

Testi<br />

Il proemio dell’opera (in italiano)<br />

Nascita di Agricola e inizio della carriera (traduzione e analisi)<br />

Geo-etnografia della Britannia (in italiano)<br />

Il discorso di Calgàco : un caso di storiografia antiromana?<br />

(traduzione e analisi)<br />

La morte di Agricola (in italiano)<br />

Germania: cenni ai temi e agli intenti dell’opera<br />

Testi<br />

Consuetudini dei Germani (in italiano)<br />

Historiae: introduzione all’opera<br />

Il pessimismo di Tacito secondo Alain Michel e Pierre Grimal.<br />

Testi<br />

Uno storico in rivolta (in italiano)<br />

Il discorso di Ceriale (in italiano)<br />

Annales: introduzione all’opera<br />

48<br />

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Il romanzo a<br />

Roma<br />

I padri della<br />

Chiesa<br />

Testi<br />

Gli exitus virorum illustrium: Seneca e Petronio ( traduzione e<br />

analisi)<br />

PLINIO IL GIOVANE<br />

Testi<br />

A cena da un cafone (Epistula II 6) ( in italiano)<br />

GIOVENALE<br />

Il genere della satira<br />

Testi<br />

Satira III 126-189 (in italiano)<br />

MARZIALE<br />

Il genere dell’epigramma<br />

Testi<br />

Epigrammi XII 57; IX 100; V 34; I 10 (in italiano)<br />

Il genere romanzesco dal mondo ellenistico a Roma<br />

PETRONIO<br />

La questione petroniana.<br />

Il Satyricon e il problema dell’appartenenza ad un genere letterario<br />

Il realismo petroniano e i limiti del realismo antico.<br />

Le tecniche narrative, la lingua e lo stile<br />

Testi<br />

Satyricon<br />

La matrona di Efeso: lettura in italiano e analisi<br />

Fortunata: lettura in italiano e analisi<br />

APULEIO<br />

Le Metamorfosi. Libro di intrattenimento o opera iniziatica?<br />

Testi<br />

La metamorfosi di Lucio in asino (Metamorfosi III 24-26): lettura in<br />

italiano e analisi.<br />

La favola di Amore e Psiche (Metamorfosi IV 28-3, V 22-23): lettura<br />

in italiano e analisi.<br />

AGOSTINO<br />

Testi<br />

Confessiones: III 1,1; VIII 12, 28-30 ( in italiano)<br />

De civitate dei: XIV 28 (in italiano)<br />

49<br />

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Materia FILOSOFIA<br />

Docente Marino Catella<br />

ELENCO MODULI<br />

Titolo del modulo durata in<br />

ore<br />

1 UD di tipo STORICO FILOSOFICO<br />

I GRANDI TEMI DEL PENSIERO ILLUMINISTA E IL “SISTEMA” KANTIANO .<br />

2 UD di tipo TRASVERSALE<br />

“LEGGERE E SCRIVERE FILOSOFIA” : I GENERI LETTERARI NELLA<br />

STORIA DELLA FILOSOFIA E IL SAGGIO BREVE di ordine filosofico<br />

3 UD di tipo STORICO FILOSOFICO<br />

I GRANDI TEMI DEL PENSIERO ROMANTICO E IL “SISTEMA”<br />

HEGELIANO .<br />

4 UD di tipo STORICO FILOSOFICO<br />

LA CRITICA E LE REAZIONI AL SISTEMA HEGELIANO: DESTRA E<br />

SINISTRA HEGELIANE, SCHOPENHAUER, KIERKEGAARD, FEUERBACH<br />

e MARX.<br />

5 UD di tipo STORICO FILOSOFICO<br />

L’ ETA’ DEL POSITIVISMO: FILOSOFIA, POLITICA, SCIENZA E SOCIETA’<br />

NELLA SECONDA META’ DELL’ OTTOCENTO<br />

6 UD di tipo STORICO FILOSOFICO<br />

LA FINE DEI GRANDI SISTEMI E I COSIDDETTI “MAESTRI DEL<br />

SOSPETTO” : IL PENSIERO DI NIETZSCHE , DI FREUD E DI MARX. ?<br />

7<br />

UD di tipo TRASVERSALE<br />

I GRANDI TEMI DELLA FILOSOFIA ALLE SOGLIE DEL NOVECENTO: LA<br />

LOGICA E IL SUO UTILIZZO NELLA METODOLOGIA DEI SAPERI<br />

FILOSOFICI E NON FILOSOFICI .<br />

8 UD ditipoTRASVERSALE<br />

LABORATORIO DI ECCELLENZA “FARE ILOSOFIA”:LEGGERE E PRODURRE<br />

TESTI NEL CONFRONTO INTERGENERAZIONALE CON FINALIZZAZIONE<br />

ALL’ ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO E PROFESSIONALE<br />

Obiettivi generali della disciplina<br />

A) Competenza nella gestione della specificità del linguaggio della della filosofia e degli<br />

strumenti che essa propone per analizzare i problemi (concetti base, lessico, stili di pensiero).<br />

Saper riconoscere e classificare i problemi filosofici<br />

Saper riconoscere le caratteristiche del linguaggio filosofico distinguendolo da quello degli altri<br />

ambiti del sapere;<br />

Comprendere e saper usare i termini e i concetti filosofici (obiettivo esteso gradualmente nei<br />

tre anni)<br />

Comprendere le correlazioni tra i concetti filosofici e saperle ricostruire in relazione ai filosofi o<br />

ai temi affrontati.<br />

50<br />

MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X<br />

15<br />

8<br />

15<br />

15<br />

8<br />

10<br />

10<br />

10


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B) Competenza nella collocazione storica dei contenuti , degli autori, dei sistemi di pensiero,<br />

nonché delle loro relazioni con gli altri ambiti del sapere<br />

Saper omprendere gli aspetti diacronici e sincronici nello studio del pensiero umano;<br />

Comprendere la relazione tra la filosofia e il più ampio quadro storico, sociale e cultuale;<br />

Saper analizzare criticamente le epoche storiche e i contesti culturali studiati;<br />

Saper individuare gli assi portanti del pensiero dei maggiori filosofi e saperlo rielaborare<br />

criticamente (obiettivo da estendere nel corso dei tre anni).<br />

C) Competenza nella decodificazione<br />

/ produzione di mappe concettuali , di testi e di argomentazioni filosofiche,<br />

Saper individuare ed enunciare in sintesi, sia in forma orale che scritta, i contenuti di un<br />

“discorso” filosofico<br />

Saper collocare i contenuti una tesi nel quadro del pensiero complessivo di un autore;<br />

Saper compiere le seguenti operazioni sul testo: individuazione dei concetti-chiave, della<br />

struttura sintattica, della struttura argomentativa; individuazione delle tesi sostenute nel testo;<br />

indivi-duazione dei presupposti, implici-ti o espliciti, e dei problemi che l’autore intende<br />

risolvere; indivi-duazione dei connettivi logici e della loro funzione; riconoscimento delle forme<br />

stilistiche e della loro funzione.<br />

D) Acquisizione: di COMPETENZE operative e produttive tipicamente filosofiche<br />

(«FARE FILOSOFIA») attraverso l’ acquisizione di un metodo di analisi e di capacità<br />

argomentative .<br />

Saper valutare la coerenza interna di un’ argomentazione propria o altrui ;<br />

Saper costruire un’ argomentazione efficace<br />

Saper utilizzare i concetti di base del lessico filosofico e saperli usare correttamente in contesti<br />

diversi (obiettivo da estendere gradualmente nei tre anni).<br />

E) COMPETENZE nella presentazione (anche tramite strumenti informatici quali PPT) , nella<br />

rielaborazione e nella analisi critica dei problemi e delle prospettive possibili contemplate dai<br />

diversi approcci filosofici .<br />

Saper riorganizzare le conoscenze relative ai filosofi studiati intorno e percorsi tematici,<br />

individuando e rielaborando le posizioni di ognuno, le continuità e le differenze.<br />

Saper distinguere, nell’analisi delle tesi di un autore, gli elementi legati allo sfondo socio –<br />

culturale (contestualizzazione) e i contributi alla definizione del problema nell’orizzonte della<br />

contemporaneità<br />

F) COMPETENZA nella applicazione degli strumenti e dei metodi filosofici alla comprensione e<br />

all’analisi dei problemi esistenziali e della società contemporanea.<br />

Saper instaurare un dialogo costruttivo, ascoltando le ragioni dell’altro;<br />

Saper affrontare uno stesso problema – in relazione alla propria esperienza e/o all’attualità – a<br />

partire da prospettive diverse, valutando gli aspetti positivi e negativi di ognuna, in un’ottica<br />

pluralistica e consapevolmente critica.<br />

Metodologia utilizzata<br />

L’intento principale dell’attività svolta durante il triennio è stato quello di fornire agli studenti gli<br />

strumenti per riconoscere i fondamenti filosofici della cultura occidentale nella sua essenza<br />

tecnico-scientifica. In questo percorso i ragazzi sono stati costantemente sollecitati a mettere in<br />

discussione il punto di vista del senso comune ed a mettere in esercizio uno sguardo sempre<br />

critico sulle verità consolidate. La partecipazione attiva di una larga maggioranza di studenti<br />

nella discussione ha consentito l’approfondimento di alcuni argomenti proposti durante la<br />

lezione . Si è privilegiata una programmazione orientata verso la formazione e l’acquisizione<br />

delle competenze e delle abilità connesse al «FARE FILOSOFIA» e trasferibili ad altri ambiti<br />

del sapere. La definizione, sulla base di questo orientamento complessivo, di obiettivi più<br />

51<br />

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specifici e della loro scansione graduale in termini di CONOSCENZE, di ABILITA’ e di<br />

COMPETENZE ha rappresentato un momento importante della programmazione e uno<br />

strumento indispensabile per monitorare costantemente il processo di apprendimento,<br />

introducendo in modo tempestivo i correttivi opportuni.<br />

In questa prospettiva di valorizzazione della acquisizione di competenze e abilità si è cercato,<br />

per quanto possibile, di far interagire i piani dello studio della materia e della esperienza di vita,<br />

sollecitando costantemente la lettura delle questioni aperte del nostro tempo e della esperienza<br />

biografica adolescenziale con riferimenti a concezioni filosofiche, riconducendo le “questioni<br />

disputate” ai quadri teorici della storia del pensiero e sollecitando l’ attenzione agli aspetti<br />

metodologici e metacognitivi<br />

L’ impegno nella produzione scritta, di cui si è già detto e che si precisa al punto 4) , non ha<br />

per questo eliminato la dimensione dell’oralità, che ha conservato un ruolo importante<br />

nell’insegnamento della disciplina. Il momento della spiegazione è stato costantemente<br />

preceduto dalla discussione guidata in classe, dalla “quaestio disputata”, dal dibattito<br />

preparato, dall’esposizione delle opere lette sulla base di slides preparate individualmente o in<br />

gruppi di lavoro . Essendo fondato sull’esigenza di sostenere le proprie posizioni attraverso<br />

l’argomentazione razionale, il dialogo guidato in classe come prova formativa è stato<br />

valorizzato per creare l’abitudine al pensiero logico che diventa poi habitus critico, perché, una<br />

volta acquisita, questa competenza viene proiettata anche su altri tipi di linguaggi, da quello<br />

televisivo, a quello di Internet, a quello della stampa: si consolida quindi la capacità di rintracciare<br />

gli argomenti che sostengono una tesi e di valutarne la coerenza logica.<br />

Strumenti utilizzati<br />

• Libro in adozione: A. La Vergata, F. Trabattoni, FILOSOFIA E CULTURA, voll. 3A e 3B<br />

• Letture di opere filosofiche classiche o contemporanee integrali<br />

• Utilizzo dei siti disciplinari<br />

• Utilizzo dell’ AULA ON LINE dell’ Istituto<br />

Modalità di verifica e di recupero<br />

Le verifiche orali sono state prevalentemente improntate alla dimensione formativa del dialogo<br />

in classe durante la lezione che è sempre stata condotta con modalità dialettica e interlocutoria;<br />

la lezione ha avuto di norma inizio con una breve verifica formativa orale di alcuni contenuti<br />

disciplinari già trattati o comunque con richiami ad argomenti precedenti, in modo da creare<br />

continuità e organicità nella trattazione.<br />

L’attività di recupero è stata svolta in classe con frequenti richiami ad argomenti precedenti,<br />

ripetizione dei concetti essenziali e verifiche orali formative . Altri recuperi più strutturati sono<br />

stati svolti tramite l’ utilizzo dell’ Aula On Line del sito d’ Istituto .<br />

Le verifiche sommative sono state prevalentemente scritte costituite da diverse tipologie:<br />

coerentemente con quanto sopra espresso al punto 1 , si sono rivolte prevalentemente alle<br />

tipologie B e C della prima prova dell’ esame di stato, cioè all’ elaborazione di Saggi Brevi e di<br />

Temi Storici, nonche alle domande aperte fatte oggetto della Terza Prova .<br />

Si è introdotto nel curriculo didattico ordinario il ricorso a forme particolari di scrittura di testi e di<br />

strumenti didattici quali la lettera o l’ intervista filosofica e la produzione di presentazioni in<br />

slides di power point di testi contemporanei .<br />

Si sono adottati i criteri di valutazione del dipartimento di materia e le griglie di valutazione<br />

delle terze prove allegate al <strong>documento</strong><br />

52<br />

MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X


ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />

Modulo Contenuti<br />

UD di tipo<br />

STORICO<br />

FILOSOFICO<br />

I GRANDI<br />

TEMI DEL<br />

PENSIERO<br />

ILLUMINISTA E<br />

IL “SISTEMA”<br />

KANTIANO<br />

(UD DI<br />

RECUPERO<br />

ANNI<br />

PRECEDENTI)<br />

UD di tipo<br />

TRASVERSALE<br />

“LEGGERE E<br />

SCRIVERE<br />

FILOSOFIA” :<br />

I GENERI<br />

LETTERARI<br />

NELLA STORIA<br />

DELLA<br />

FILOSOFIA E IL<br />

SAGGIO<br />

BREVE di<br />

ordine filosofico<br />

. Empirismo e Razionalismo nella tradizione filosofica e le diverse posizioni da Cartesio, a<br />

Hobbes, a Kant .<br />

Il problema metafisico e il problema gnoseologico nel passaggio tra Illuminismo e Romanticismo<br />

.<br />

IL SISTEMA KANTIANO E LA SUA ARTICOLAZIONE.<br />

La Critica (Criticismo) del razionalismo sei – settecentesco e della logica nei suoi impianti<br />

tradizionali. Il concetto di Trascendentale . I concetti di Fenomeno / Noumeno. La “Rivoluzione<br />

Copernicana” .<br />

La CRITICA DELLA RAGION PURA e i suoi tre livelli (Estetica, Analitica, Dialettica) . L’<br />

Intelletto come “legislatore” della Natura e le Idee Kantiane (Anima, Mondo, Dio) .<br />

La CRITICA DELLA RAGION PRATICA e i due principi della Libertà e della Felicità. Imperativo<br />

ipotetico e imperativo categorico . La Moralità e il Sommo Bene .<br />

La CRITICA DEL GIUDIZIO : il Bello e il Sublime . La Finalità e le Scienze. Politica e Storia in<br />

Kant .<br />

Pagg. : 652, 654, 656, 657-659, 660-662, 667-670, 672, 671-682.<br />

Questa UD è centrata prevalentemente su una riflessione metodologica e su una esperienza<br />

produttiva relative<br />

al LEGGERE<br />

allo SCRIVERE FILOSOFIA.<br />

Saper compiere le seguenti operazioni individuazione dei concetti-chiave, della struttura<br />

argomentativa; individuazione delle tesi sostenute nel testo; indivi-duazione dei presupposti,<br />

implici-ti o espliciti, e dei problemi che l’autore intende risolvere.<br />

Sapere compiere le operazione relative alla impostazione – produzione di un SAGGIO BREVE<br />

nella forma di ARTICOLO DI GIORNALE o LETTERA A…<br />

Il lavoro consiste in una serie di PRESENTAZIONI IN PP DI BREVI TESTI FILOSOFICI<br />

KANTIANI O SU KANT CORRELATI AL VALORE DELLA FILOSOFIA COME STRUMENTO<br />

PER LA RIFLESSIONE SU ALTRE AREE DEL SAPERE (LA MEDICINA, LA POLITICA, L’<br />

ARTE, LA GIURISPRUDENZA..) CHE POSSONO ESSERE DI UTILE STIMOLO AD UN<br />

APPROFONDIMENTO SULLE SCELTE UNIVERSITARIE E PROFESSIONALI.<br />

Si tratterà di sperimentare la propria capacità di acquisire nuove conoscenze sull’ “USO<br />

PRATICO della Filosofia , finalizzato alla riflessione epistemologica sulle diverse aree del<br />

sapere .<br />

Le diverse letture saranno fatte proprie in vista di un personale lavoro di riflessione svolto:<br />

in una prima fase con l’ elaborazione di SLIDES IN POWER POINT SUL LIBRO SCELTO<br />

in una seconda fase nella scritturadi un SAGGIO BREVE nella forma di LETTERA A ….(all’<br />

autore)<br />

Scelta di uno dei seguenti testi integrali e successiva elaborazioni sopra descritte:<br />

• I. Kant DE MEDICINA CORPORIS ed.Guida<br />

• I.Kant e B.Constant È LECITO MENTIRE? Ed. Archinto<br />

• I.Kant PER LA PACE PERPETUA ed.FELTRINELLI<br />

• G.Simmel KANT E GOETHE ed ibis<br />

• M. Ferraris GOODBYE KANT! Ed. Bompiani<br />

53<br />

MOD DID 10/0 del 20/04/2011 Documento del consiglio della classe 5^ X


UD di tipo<br />

STORICO<br />

FILOSOFICO<br />

I GRANDI TEMI<br />

DEL PENSIERO<br />

ROMANTICO E IL<br />

“SISTEMA”<br />

HEGELIANO .<br />

UD di tipo<br />

STORICO<br />

FILOSOFICO<br />

LA CRITICA AL<br />

SISTEMA :<br />

DESTRA E<br />

SINISTRA<br />

HEGELIANE,<br />

SCHOPENAUER,<br />

KIERKEGAARD,<br />

FEUERBACH e<br />

MARX.<br />

UD di tipo<br />

STORICO<br />

FILOSOFICO<br />

L’ ETA’ DEL<br />

POSITIVISMO:<br />

FILOSOFIA,<br />

POLITICA,<br />

SCIENZA E<br />

SOCIETA’ TRA<br />

OTTOCENTO E<br />

NOVECENTO<br />

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />

Caratteri generali della Filosofia Romantica, luoghi, generi, tematiche .<br />

Il rapporto tra Filosofia e Politica : le grandi questioni della Libertà, della Nazione, dello Stato . Il<br />

Soggetto e la Libertà. Criticismo, Idealismo , Dogmatismo, Dialettica , “Porre”, “Genio”, Io<br />

Assoluto. Il rifiuto della ragione illuministica e la ricerca di altre vie d'accesso alla realtà e<br />

all'assoluto – Il senso dell'infinito, l' ironia e il titanismo - La nuova concezione della storia – La<br />

nuova concezione della natura<br />

La questione dell’ Io Penso e della Cosa in Sé tra Kant e post-kantiani .<br />

pagg. 20, 21, 22, 25, 35, 41, 42-44.<br />

Il ROMANTICISMO: UNA LETTURA FILOSOFICA . Classico-Romantico, Anima Bella, Ironia, i<br />

temi dell’ Estetica Romantica, lo Sturm und Drang,. l’ Idealismo Magico di Novalis e il rapporto<br />

con la Filosofia di Fichte ,il Circolo Ermeneutica e il Testo in Schleiermacher .<br />

pagg. 78, 80 – 81 .<br />

I LSISTEMA HEGELIANO : la riflessione sulla religione, l’ intelletto e la ragione . Coscienza,<br />

Spirito, Idea, Dialettica . La fenomenologia dello Spirito, le Figure Fenomenologiche, cenni alla<br />

Logica (Aufhebung) e alla Filosofia della Natura, la Filosofia dello Spirito con Spirito Sggettivo,<br />

Spirito Oggettivo e Spirito Assoluto .<br />

Il mondo della Politica e della Storia.<br />

Pagg. : 90-91, 99, 100, 104, 105, 107, 111, 112-116, 122-126 .<br />

La Scuola Hegeliana , il tema ragione – religione, i principali protagonisti , Feuerbach e le<br />

premesse del pensiero di Marx ; SINISTRA E DESTRA HEGELIANE .<br />

pag. 158<br />

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE , LE SUE IDEOLOGIE E I SUOI CARATTERI . L’<br />

UTILITARISMO DI J. BENTHAM . IL PENSIERO LIBERALE E LIBERISTA. Giusnaturalismo e<br />

Contrattualismo nella riflessione politica . Cenni a : B. Constant , A. De Toqueville, J. Stuart Milll<br />

Pagg. 216-220, 223, 227, 228, 240, 242, 249, 250, 257 .<br />

Il pensiero di CARL MARX : il rapporto col socialismo utopistico, il rapporto con la dialettica<br />

hegeliana , suo rovesciamento, ideologia, struttura e sovrastrtuttura, , i modi di produzione nella<br />

storia, il plusvalore, la rivoluzione proletaria, le contraddizioni interne al capitalismo, la società<br />

comunista;<br />

pagg. 228, 263, 274, 280, 285, 288, 289 – 291 , 299 – 301 .<br />

Il pensiero di SCHOPENHAUER : spazio – tempo – causalità, le idee, il corpo, la volontà, l’<br />

attività sintetica della ragione, la lotta della volontà, il Pessimismo e la Noluntas ;<br />

pagg. 178 – 179 . Leopardi, Schopenhauer e De Sanctis; pagg. 188 – 191<br />

Il pensiero di KIERKEGAARD: pensiero pggettivo e soggettivo, la vita estetica, la vita etica, la<br />

vita religiosa, angoscia, disperazione, noia, aut-aut, la fede e la figura di Abramo;<br />

pagg. 192, 197 – 203 .<br />

La Filosofia a confronto con le grandi QUESTIONI SOCIALI E CON LO SVILUPPO DELLA<br />

SCIENZA E DELLA TECNICA, la cronologia, i luoghi e i generi ; pagg. 5-11, 216 - 220, 228 .<br />

Il Liberalismo, l’ Utilitarismo, il Contrattualismo.<br />

Il pensiero di J. Bentham , di B. Constant, di A. de Tocqueville, di J. Stuart Mill , di H. Spencer ;<br />

pagg. 249 ,250 -257 .<br />

Il Socialismo prima e dopo Marx. Cenni a Owen, , Babeuf, Saint Simon, , Fourier, Proudhon;<br />

pagg. 274 .<br />

Auguste Comte e il Positivismo. La legge dei tre stadi, il compito della filosofia, il suo rapporto<br />

con la scienza e la politica,la religione dell’ umanità e il culto del Grande Essere, i caratteri<br />

generali del Positivismo e della sua evoluzione dopo Comte , la filosofia e le scienze non<br />

matematiche, la psicologia e la storia ; pagg. 322, 326, 328, 334 -340, 341 – 342<br />

54<br />

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UD di tipo<br />

STORICO<br />

FILOSOFICO<br />

LA FINE DEI<br />

GRANDI<br />

SISTEMI : IL<br />

PENSIERO DI<br />

NIETZSCHE DI<br />

FREUD (E DI<br />

MARX).<br />

UD<br />

ditipoTRASVERSA<br />

LE<br />

LABORATORIO DI<br />

ECCELLENZA<br />

“FARE<br />

FILOSOFIA”:<br />

LEGGERE E<br />

PRODURRE<br />

TESTI NEL<br />

CONFRONTO<br />

INTERGENERAZI<br />

ONALE CON<br />

FINALIZZAZIONE<br />

ALL’<br />

ORIENTAMENTO<br />

UNIVERSITARIO<br />

E<br />

PROFESSIONALE<br />

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />

Il pensiero di F. NIETZSCHE . Dalla filologia alla critica della cultura, la Nascita della Tragedia,<br />

Apollineo e Dionisiaco nelle arti, il pensatore delle “considerazioni inattuali”, il rapporto con la<br />

musica e Wagner, l’ “Illuminismo” di N. e lo Spirito Libero, la critica della morale, la genealogia<br />

della morale e la morale degli schiavi, il Nichilismo, il Superomismo, l’ Eterno Ritorno dell’<br />

Uguale, la Volontà di Potenza; F. Nietzsche , la politica e la storia della Germania ;<br />

pagg. 495, 519 – 520 VOL 3A<br />

Il pensiero di S. FREUD e la Psicoanalisi . Il concetto di Inconscio, il disagio della civiltà, il<br />

sogno. Es, Io, SuperIo . La prima e la seconda topica. La relazione edipica. Pulsioni,<br />

sublimazione, arte e religione . Eros e Thanatos . Gli epigoni: Adler , Jung, A.Freud, M. Klein .<br />

Pagg. 68, 70 – 80, 82 – 83, 87, sintesi 95 – 97 , VOL. 3B .<br />

Anche questa UD, similmente a quella svolta nel primo trimestre sui temi kantiani, è stata<br />

centrata prevalentemente su una riflessione metodologica e su una esperienza produttiva<br />

relative<br />

• al LEGGERE<br />

• allo SCRIVERE FILOSOFIA<br />

Il modulo di lavoro predisposto ha previsto la lettura di UNO A SCELTA tra i seguenti BEST<br />

SELLERS FILOSOFICI classici o contemporanei :<br />

H.R.Wulff (a cura di) FILOSOFIA DELLA MEDICINA<br />

R. Sutton, IL METODO ANTI-STRONZI<br />

J.Huizinga, HOMO LUDENS<br />

A.Einstein, IL MONDO COME LO VEDO IO<br />

R. House e J.Wisnewski LA FILOSOFIA DI TWILIGHT<br />

G.Simmel, LA MODA<br />

A. Smith, LA RICCHEZZA DELLE NAZIONI<br />

S.Regazzoni, POP FILOSOFIA<br />

A. Schhopenhauer, L’ ARTE DI OTTENERE RAGIONE<br />

S. Freud, AL DI LA’ DEL PRINCIPIO DEL PIACERE<br />

M. Weber, L’ ETICA PROTESTANTE E LO SPIRITO DEL<br />

CAPITALISMO<br />

G. Orwell, LA FATTORIA DEGLI ANIMALI<br />

V. Flusser, PER UNA FILOSOFIA DELLA FOTOGRAFIA<br />

E. Carr, SEI LEZIONI SULLA STORIA<br />

E’ stato realizzato un lavoro consistente nell’ assemblamento e nella rielaborazione individuale<br />

o in piccolo gruppo delle schede di lettura stese individualmente ai fini della produzione di una<br />

PRESENTAZIONI IN POWER POINT PER L’ ESPOSIZIONE DINNANZI A UN PUBBLICO E<br />

PER LA PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE E-LEARNING DEL SITO DELL’ ISTITUTO (vedi<br />

Sito Stesso , Sezione AULA ON LINE, area Filosofia) .<br />

Il lavoro è consistitoquindi in una serie di presentazioni in PP di brevi testi filosofici correlati al<br />

valore della Filosofia come strumento per la riflessione su altre aree del sapere (la medicina, la<br />

politica, l’ arte, la giurisprudenza, la comunicazione ...) che possono essere di utile stimolo ad un<br />

approfondimento sulle scelte universitarie e professionali.<br />

Si voleva sperimentare la propria capacità di acquisire nuove conoscenze sull’ “USO PRATICO<br />

della Filosofia , finalizzato alla riflessione epistemologica sulle diverse aree del sapere .<br />

Le diverse letture sono poi state ulteriormente rielaborate e fatte proprie da ciascun allievo in<br />

vista di un personale lavoro di riflessione scritta svolto come SAGGIO BREVE nella forma di<br />

LETTERA A ….<br />

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB)<br />

Materia STORIA<br />

Docente Marino Catella<br />

ELENCO /MODULI<br />

1 EUROPA E ITALIA NELLA PRIMA METÀ DELL’OTTOCENTO 20<br />

2 IL SECONDO OTTOCENTO E L’ ETÀ DELL’ IMPERIALISMO 30<br />

3 L’ ETA’ DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE 15<br />

4 L’ETA’ DEI TOTALITARISMI E LA SECONDA GUERRA MONDIALE 10<br />

5 L’ ITALIA, L’ EUROPA E IL MONDO NELLA SECONDA META’ DEL NOVECENTO 5<br />

Obiettivi generali della disciplina<br />

COMPETENZE<br />

A) CONOSCENZA E COMPRENSIONE della specificità del linguaggio della della STORIA e degli<br />

strumenti che essa propone per analizzare i problemi.<br />

B) CONOSCENZA E COMPRENSIONE dei contenuti della disciplina e delle loro relazioni con gli<br />

altri ambiti del sapere<br />

C) COMPETENZA NELLA decodificazione/ produzione di testi di tipo storiografico<br />

D) Acquisizione: di COMPETENZE tipicamente storiografiche (“FARE STORIA”):<br />

-“comprendere” e non “giudicare” gli eventi<br />

-fare “epochè” cioè collocarsi nel modo di pnsare del tempo<br />

-utilizzare gli strumenti critici nel sostenere la propria interpretazione<br />

applicandole operativamente alla redazione della PRIMA PROVA DELL’ ESAME DI STATO .<br />

E) COMPETENZA nella applicazione degli strumenti e dei metodi storiografici alla comprensione e<br />

all’analisi dei problemi della SOCIETÀ CONTEMPORANEA .<br />

ABILITA’<br />

Saper riconoscere e classificare i problemi storici<br />

Saper riconoscere le caratteristiche del linguaggio storiografico distinguendolo da quello degli altri<br />

ambiti del sapere;<br />

Comprendere la natura complessa del fatto storico e saperne impostare l'approccio analitico<br />

tenendo conto dei diversi fattori concorrenti.<br />

Consolidare il proprio patrimonio lessicale in modo adeguato a comprendere testi storiografici a<br />

partire almeno dal testo scolastico.<br />

Conoscere e saper analizzare criticamente le epoche storiche e i contesti culturali studiati;<br />

Comprendere la natura complessa del fatto storico e saperne impostare l'approccio analitico<br />

tenendo conto dei diversi fattori concorrenti.<br />

Sapersi applicare al "problem solving" storiografico utilizzando per la comprensione di questioni<br />

nuove le tecniche e i modelli interpretativi di cui si detiene già il possesso.<br />

Saper compiere le seguenti operazioni sul testo: paragrafazione, titolazione; individuazione dei<br />

concetti-chiave, della struttura sintattica, della struttura argomentativa; individuazione delle tesi<br />

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sostenute nel testo; indivi-duazione dei presupposti, implici-ti o espliciti, e dei problemi che l’autore<br />

intende risolvere; indivi-duazione dei connettivi logici e della loro funzione; riconoscimento delle<br />

forme stilistiche e della loro funzione.<br />

Consolidare il proprio patrimonio lessicale in modo adeguato a comprendere testi storiografici a<br />

partire almeno dal testo scolastico.<br />

Saper leggere un <strong>documento</strong> storico con atteggiamento corretto.<br />

Saper valutare la coerenza interna di un’ argomentazione propria o altrui ;<br />

Acquisire e consolidare il possesso delle principali coordinate necessarie ad affrontare lo studio dei<br />

diversi settori della vita umana associata che concorrono alla costruzione della storia (economia,<br />

vita sociale, religione, poitica, produzione simbolica e artistica, concezione del mondo, ecc.).<br />

Stabilire relazioni tra elementi di una stessa situazione e tra situazioni diverse, costruendo modelli<br />

e sintesi concettuali adeguate a dare ragione e visione sintetica dei fenomeni storici.<br />

Sapersi applicare al "PROBLEM SOLVING" storiografico utilizzando per la comprensione di<br />

questioni nuove le tecniche e i modelli interpretativi di cui si detiene già il possesso.<br />

Acquisire e consolidare il possesso delle principali coordinate necessarie ad affrontare lo studio dei<br />

diversi settori della vita umana associata che concorrono alla costruzione della storia (economia,<br />

vita sociale, religione, poitica, produzione simbolica e artistica, concezione del mondo, ecc.).<br />

Applicare operativamente le abilità / competenze elencate alla redazione della PRIMA PROVA<br />

DELL’ ESAME DI STATO e, nella fattispecie, a:<br />

• SAGGIO BREVE / ARTICOLO DI GIORNALE DI ARGOMENTO STORICO SOCIALE<br />

• TEMA DI ORDINE STORICO<br />

Saper instaurare un dialogo costruttivo, ascoltando le ragioni dell’altro;<br />

Saper affrontare uno stesso problema – in relazione alla propria esperienza e/o all’attualità – a<br />

partire da prospettive diverse, valutando gli aspetti positivi e negativi di ognuna, in un’ottica<br />

pluralistica e consapevolmente critica.<br />

Acquisire e consolidare il possesso delle principali coordinate necessarie ad affrontare lo studio dei<br />

diversi settori della vita umana associata che concorrono alla costruzione della storia (economia,<br />

vita sociale, religione, poitica, produzione simbolica e artistica, concezione del mondo, ecc.).<br />

Guardare alla realtà contemporanea e ai fenomeni attuali con maggiore competenza, utilizzando i<br />

criteri e i concetti appresi nello studio storico per meglio capire il proprio mondo.<br />

Metodologia utilizzata<br />

Il lavoro didattico svolto ha avuto come principale obiettivo quello di scoprire le radici storiche del<br />

presente. Nell’affrontare i grandi eventi del passato si è cercato di rendere esplicite le analogie e le<br />

differenze rispetto ai fenomeni del mondo contemporaneo In questo senso è risultato prezioso il<br />

coinvolgimento attivo di alcuni studenti nel dialogo in classe.<br />

Lezione frontale e discussione guidata si sono quindi alternati nei diversi momenti dell’attività<br />

didattica. La presente programmazione è stata particolarmente orientata verso la formazione e il<br />

consolidamento di capacità di apprendimento attivo, cioè verso l’acquisizione delle abilità connesse<br />

al «FARE STORIA» e trasferibili ad altri ambiti del sapere. La definizione, sulla base di questo<br />

orientamento complessivo, di obiettivi più specifici e della loro scansione graduale in termini di<br />

CONOSCENZE, di ABILITA’ e di COMPETENZE ha rappresentato un momento importante della<br />

programmazione e uno strumento indispensabile per monitorare costantemente il processo di<br />

apprendimento, introducendo in modo tempestivo i correttivi opportuni.<br />

La realizzazione delle COMPETENZE e delle ABILITA’ (vedi la "tavola" soprastante) è legata a<br />

una didattica della disciplina che si fondi su procedimenti di elaborazione delle conoscenze storiche<br />

e sulla capacità di usare "categorie" fondamentali quali ad esempio quelle relative a : stato, società,<br />

economia, cultura, ecc.<br />

57<br />

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Pertanto le unità didattiche sono state strutturate attorno ad alcuni nodi problematici finalizzati a<br />

potenziare progressivamente nello studente la capacità di accedere ai problemi storici con rigore di<br />

metodo e varietà di approcci: a tale proposito, considerata la varietà e la complessità dei<br />

problemi, la vastità dell'arco di tempo preso in esame, si è privilegiato lo studio delle grandi linee di<br />

tendenza generali e i momenti decisivi della nostra storia sociale e politica<br />

Il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali, esercizi di scrittura creativa, lettura ed analisi<br />

di passi scelti, interventi degli alunni, discussioni, dibattiti e confronti.<br />

Spesso la lezione ha avuto inizio con una breve verifica formativa di alcuni contenuti disciplinari già<br />

trattati o comunque con richiami ad argomenti precedenti, in modo da creare continuità e<br />

organicità nella trattazione. L’attività di recupero è stata svolta in classe con frequenti richiami ad<br />

argomenti precedenti, ripetizione dei concetti essenziali e verifiche degli strumenti di lavoro quali il<br />

quaderno degli appunti . .<br />

Strumenti utilizzati<br />

Testo in adozione:<br />

F. Della Peruta, G. Chittolini , C. Capra Dall’Europa al mondo – Il Novecento Volume 3<br />

Manuale, articoli di giornale, lettura e commento di documenti, sussidi audiovisivi, incontro con<br />

esperti.<br />

Modalità di verifica e di recupero<br />

L’ impegno nella produzione scritta, di cui si è già detto, non ha per questo eliminato la<br />

dimensione dell’oralità, che ha conservato un ruolo importante nell’insegnamento della disciplina. Il<br />

momento della spiegazione è stato costantemente preceduto dalla discussione guidata in classe,<br />

dal dibattito .<br />

Le verifiche orali sono state prevalentemente improntate alla dimensione formativa del dialogo in<br />

classe durante la lezione che è sempre stata condotta con modalità dialettica e interlocutoria; la<br />

lezione ha avuto di norma inizio con una breve verifica formativa orale di alcuni contenuti<br />

disciplinari già trattati o comunque con richiami ad argomenti precedenti, in modo da creare<br />

continuità e organicità nella trattazione.<br />

L’attività di recupero è stata svolta in classe con frequenti richiami ad argomenti precedenti,<br />

ripetizione dei concetti essenziali e verifiche orali formative .<br />

Le verifiche sommative sono state prevalentemente scritte costituite da diverse tipologie:<br />

coerentemente con quanto sopra espresso al punto 1 , si sono rivolte prevalentemente alle<br />

tipologie B e C della prima prova dell’ esame di stato, cioè all’ elaborazione di Saggi Brevi e di<br />

Temi Storici, nonche alle domande aperte fatte oggetto della Terza Prova .<br />

Sono stati utilizzati i criteri e i parametri di valutazione discussi nel Dipartimento di materia e<br />

deliberati nel Collegio dei Docenti.<br />

La valutazione complessiva di ciascun alunno ha tenuto conto dei risultati delle verifiche, della<br />

progressione nell’apprendimento, della partecipazione e dell’interesse dimostrato alle attività<br />

proposte.<br />

Nelle verifiche sono state valutate:<br />

• la pertinenza al quesito proposto;<br />

• il grado di conoscenza dei contenuti richiesti;<br />

• l’uso appropriato della terminologia;<br />

• la comprensione e l’esposizione logica dei contenuti.<br />

• La capacità critica e argomentativa.<br />

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Modulo Contenuti<br />

Titolo del modulo Elenco degli argomenti affrontati<br />

UD N°1 Europa<br />

e Italia nella prima<br />

metà dell’Ottocento<br />

UD N°2 Il Secondo<br />

Ottocento e l’ età dell’<br />

Imperialismo<br />

LA RESTAURAZIONE Il Congresso di Vienna. I principi di legittimità e di<br />

equilibrio. La situazione in Italia e in Europa dopo il Congresso di Vienna .<br />

La situazione in Italia dopo il Congresso di Vienna. La Santa Alleanza. Il<br />

predominio austriaco in Italia<br />

MOTI RIVOLUZIONARI Le società segrete e i moti liberali (1820/21,<br />

1830/31). Il Liberalismo. Mazzini e il Mazzinianesimo. I moti mazziniani<br />

Tendenze del pensiero politico italiano alla vigilia del 1848. I Mazziniani, i<br />

Moderati, i Cattolici<br />

LO SVILUPPO INDUSTRIALE E LA QUESTIONE SOCIALE Lo sviluppo<br />

industriale . La questione sociale e il pensiero liberale. Il cattolicesimo<br />

liberale e le origini del pensiero socialista. Marx ed Engels e il Manifesto.<br />

Marx e il Capitale<br />

IL 1848 IN EUROPA E IN ITALIA Il dibattito risorgimentale in Italia . La<br />

crisi economica e politica. Il 1848 in Francia . La rivoluzione in Germania<br />

e nell’Impero asburgico. Il 1848 in Italia: la prima guerra di indipendenza<br />

Il fallimento strategico dell’ ipotesi neoguelfa di Gioberti .<br />

Il fallimento politico dell’ ipotesi democratica di Mazzini .<br />

IL RISORGIMENTO ITALIANO L’a affermazione dell’ ipotesi diplomatica<br />

di Cavour . La strategia di Cavour e i suoi diversi passaggi . Il compimento<br />

del disegno di Cavour .<br />

IL QUADRO EUROPEO E MONDIALE La celebrazione del progresso e<br />

della superiorità europea . Il profondo rinnovamento dei processi produttivi<br />

e della vita sociale . La ‘grande depressione’e e il riassetto del<br />

capitalismo . Demografia e emigrazione . Le classi sociali nella seconda<br />

metà del secolo<br />

Pagg. indicate sul VOL. 2: 258, 297-307, 314-320, 322-325, 330-337, 342<br />

L’ETÀ DELL’IMPERIALISMO<br />

La seconda rivoluzione industriale<br />

Quadro demografico e sociale<br />

Le classi sociali e le loro dinamiche. La nascita delle scienze sociologiche:<br />

Marx, Durkheim, Pareto, Weber .<br />

Il Movimento operaio e contadino. Sindacati e partiti socialisti. Sindacati e<br />

partiti legati al Cattolicesimo Sociale. La Rerum Novarum: cattolici<br />

intransigenti e cattolici liberali in Italia e in Europa . Lo sviluppo dei partiti di<br />

massa e il suffragio universale . I Movimenti Nazionalisti . L’ Opinione<br />

Pubblica, la stampa, la scuola.<br />

Lo stato e l’ economia. I nuovi protezionismi, il colonialismo e l’<br />

imperialismo.<br />

Il nazionalismo di fine secolo<br />

L’ITALIA GIOLITTIANA<br />

Dalla Destra alla Sinistra liberale<br />

La svolta politica, economica e sociale di Giolitti<br />

Le trasformazioni sociali e culturali del nuovo secolo<br />

La società di massa .<br />

L’espansione della Germania e dell’ Italia: la Triplice Alleanza .<br />

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UD N°3 L’ ETA’<br />

DELLA PRIMA<br />

GUERRA<br />

MONDIALE<br />

UD N°4 L’ETA’ DEI<br />

TOTALITARISMI E<br />

LA SECONDA<br />

GUERRA<br />

MONDIALE<br />

vol 2 / LABORATORIO: pagg. 163-165, 169-172, 175-177, 181-183, 186-<br />

190, 195-197<br />

vol 3 / LABORATORIO: pagg. 2-5<br />

LA PRIMA GUERRA MONDIALE<br />

La genesi del conflitto<br />

L’inizio delle operazioni militari<br />

L’Italia dalla neutralità all’intervento<br />

La guerra di logoramento<br />

La svolta del 1917<br />

La conclusione del conflitto e i trattati di pace<br />

Il dopoguerra in Europa<br />

Pagg. 9 – 10 , 14 –17,<br />

vol 3 / LABORATORIO<br />

LA RIVOLUZIONE RUSSA<br />

Dalla rivoluzione liberale di febbraio alla rivoluzione bolscevica d’ottobre<br />

La guerra civile<br />

Dal comunismo di guerra alla NEP La nascita dell’URSS<br />

Pagg. 30 - 33, vol 3 / LABORATORIO<br />

LA CRISI DELLO STATO LIBERALE IN ITALIA.<br />

Il fenomeno del reducismo e della Vittoria Mutilata , le lotte operaie , dal<br />

fallimento di Giolitti al nazionalismo del governo Nitti, il biennio rosso, la<br />

nascita del Fascismo – Movimento e il processo di conquista del potere. La<br />

costruzione del regime, il Concordato, il Corporativismo, la vita economica ,<br />

la Fascistizzazione dello Stato , le politiche di espansione fino alla alleanza<br />

dell’ Asse .<br />

Pagg. 38 – 39, 43 – 46, , vol 3 / LABORATORIO<br />

L’EUROPA E IL MONDO TRA LE DUE GUERRE.<br />

La crisi di Wall Street e l’ evoluzione economica e politica degli USA .<br />

La grande crisi: il crollo di Wall street<br />

Roosevelt e il New Deal . Il pensiero di J. M.Keynes , l’ intuizione relativa<br />

alla domanda interna e il concetto di “Welfare State”<br />

La Germania di Weimar. Teorie e prassi del Nazionalsocialismo.<br />

La guerra civile spagnola e la dittatura di Francisco Franco<br />

Lo Stalinismo e l’ evoluzione dell’ URSS .<br />

L’ evoluzione del Giappone , della Cina, dell’ India, dell’ America Latina .<br />

Pagg. 51 - 53, 58 – 60, 64 - 66 , vol 3 / LABORATORIO<br />

LA SECONDA GUERRA MONDIALE .<br />

Il cammino verso la guerra – I caratteri di fondo della seconda guerra<br />

mondiale – La «guerra lampo» in Europa: il crollo della Polonia e della<br />

Francia – L’Italia della «non belligeranza» all’intervento – La «battaglia<br />

d’Inghilterra» e quella dell’Atlantico – L’Italia in guerra e la sua<br />

subordinazione alla Germania – L’attacco tedesco all’Unione Sovietica –<br />

L’attacco giapponese agli Stati uniti e la guerra planetaria – L’apogeo delle<br />

potenze totalitarie<br />

Il rovesciamento delle sorti del conflitto e favore degli alleati – Gli alleati<br />

60<br />

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UD N° 5 L’<br />

ITALIA , L’ EUROPA<br />

E IL MONDO NELLA<br />

SECONDA META’<br />

DEL NOVECENTO .<br />

verso la vittoria finale.<br />

La caduta del fascismo in Italia – Il crollo della Germania e del Giappone –<br />

La Resistenza europea: la «guerra dell’ombra» – La resistenza nei singoli<br />

paesi – L’Italia dopo l’armistizio – La resistenza italiana<br />

La traumatica eredità della guerra e il nuovo ordine mondiale<br />

L’ecatombe demografica e le rovine materiali e morali – Il bilancio politico –<br />

La fine della «grande alleanza» e l’inizio della «guerra fredda»<br />

I trattati di pace e l’assetto postbellico . Il nuovo ordine mondiale di Yalta, i<br />

due blocchi e la Guerra Fredda .<br />

Pagg. 71 – 74, 79 – 81, 90 - 93 , vol 3 / LABORATORIO<br />

Il dopoguerra di un paese sconfitto e diviso. Gli equilibri internazionali e gli<br />

equilibri interni.<br />

Crisi del Liberalismo e avvento del nuovo sistema politico – costituzionale<br />

fondato sul primato dei nuovi partiti popolari contrapposti . Il “18 aprile” , la<br />

DC di DeGasperi e e l’ età del Centrismo . Il Bipolarismo Imperfetto . Gli<br />

“equilibri più avanzati” e il Centro Sinistra di Fanfani e Moro .<br />

Pagg. 144 - 147 vol 3 / LABORATORIO<br />

Gli anni del “Boom” economico e sociale e i fenomeni del Sessantotto e<br />

dell’ Autunno Caldo : loro interpretazioni .<br />

Pagg. 158 - 159 , vol 3 / LABORATORIO<br />

La ricerca di un consenso più allargato e la re-distribuzione del potere con<br />

il coinvolgimento del PCI e del Sindacato: la prospettiva morotea del<br />

Compromesso Storico . Gli anni ’80 e l’ età del Craxismo.<br />

Dalla Prima alla Seconda Repubblica: questioni aperte e possibili chiavi di<br />

lettura .<br />

Pagg. 151 - 154 , vol 3 / LABORATORIO<br />

LA DECOLONIZZAZIONE DAL DOPOGUERRA AGLI ANNI SETTANTA :<br />

l’ evoluzione in Asia, il “Risorgimento” in Africa, il “crocevia” del Medio<br />

Oriente e la questione Israelo – Palestinese.<br />

Pagg. 97 - 99 , vol 3 / LABORATORIO<br />

SVILUPPO, SOTTOSVILUPPO E GLOBALIZZAZIONE NELLA<br />

ECONOMIA MONDIALE DEL DOPOGUERRA.<br />

La società sovietica,, L’intervento dell’URSS nell’Europa dell’Est e il Patto<br />

di Varsavia con la dottrina della Sovranità Limitata . La involuzione<br />

economica e politica dei sistemi comunisti fino la caduta del muro di<br />

Berlino del 1989 . Le vicende della Cina. Quadro della evoluzione<br />

politica del mondo occidentale: USA, UK, Germania dal Dopoguerra al<br />

1989 .<br />

Pagg. 125 – 127, 103 - 106 , 111 – 114, 118 – 121. Vol 3 / LABORATORIO<br />

61<br />

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Materia MATEMATICA<br />

Docente PAOLO TERUZZI<br />

ELENCO MODULI<br />

1 LIMITI DI SUCCESSIONI E DI FUNZIONI 18<br />

2 TOPOLOGIA DELLA RETTA E ALGEBRA DEI LIMITI 13<br />

3 FUNZIONI CONTINUE 9<br />

4 DERIVATE DI FUNZIONI E PROBLEMI 16<br />

5 STUDIO DI FUNZIONI E PROBLEMI 19<br />

6 INTEGRALI E PROBLEMI 13<br />

7 RICHIAMI DI CALCOLO COMBINATORIO 2<br />

Obiettivi generali della disciplina<br />

Gli obiettivi disciplinari dell’anno scolastico possono essere così riassunti:<br />

• l’acquisizione dei contenuti fondamentali dell’analisi matematica;<br />

• lo sviluppo di capacità intuitive e logiche;<br />

• la capacità di utilizzare procedimenti euristici;<br />

• la maturazione dei processi di astrazione e di formazione dei concetti;<br />

• la capacità di ragionare induttivamente e deduttivamente;<br />

• lo sviluppo delle attitudini analitiche e sintetiche;<br />

• l’abitudine alla precisione di linguaggio:<br />

• la capaciti di ragionamento coerente ed argomentato;<br />

• l’interesse per il rilievo storico di alcuni importanti eventi nello sviluppo del<br />

pensiero matematico.<br />

Metodologia utilizzata<br />

Il conseguimento e la valutazione del processo di formazione dei singoli allievi ed il<br />

raggiungimento degli obiettivi sono stati dedotti con le seguenti metodologie e strumenti:<br />

o Lezione frontale e dialogata;<br />

o discussione guidata con il gruppo<br />

classe;<br />

o percorsi pluridisciplinari<br />

o attività di verifica<br />

o attività di recupero<br />

62<br />

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o colloqui;<br />

o esercizi e problemi;<br />

o corso di potenziamento<br />

Nell’ora di lezione si è cercato di impostare un lavoro immediatamente utile in<br />

classe e poi per la rielaborazione personale, che favorisse la comprensione e<br />

l’apprendimento dei contenuti e delle problematiche affrontate, che valorizzasse<br />

l’intuizione e la capacità di impostare adeguate risoluzioni di fronte a scenari<br />

conosciuti o ad ambiti problematici nuovi, più o meno complessi, infine che<br />

permettesse di cogliere e consolidare la crescita culturale, i livelli di<br />

apprendimento, di comprensione ed elaborazione delle conoscenze, nell’ambito<br />

della relazione sia con i singoli alunni o sia con l’intera classe. In questo sono stati<br />

fondamentali gli esercizi, i problemi e l’insieme degli apparati teorici del manuale<br />

che hanno costituito per ogni alunno il vero campo di prova della riflessione<br />

personale, della rielaborazione dei contenuti della disciplina per l’acquisizione e il<br />

consolidamento delle abilità e delle competenze richieste dalla disciplina. I<br />

problemi hanno perciò richiesto sia l’analisi critica dei dati, sia la capacità di<br />

ricondurli ai relativi ambiti e di creare un processo risolutivo adeguato, sia la<br />

giustificazione logica delle fasi del processo di risoluzione e la sua corretta<br />

esecuzione. In questo è stato utile il corso di potenziamento sviluppato nel<br />

trimestre, in cui a parti di teoria si sono rivisitate sezioni di teoria ed esercizi e<br />

problemi svolti in classe. Nel pentamestre sono stati affrontati come sintesi finale<br />

problemi e quesiti delle seconde prove dell’Esame di Stato somministrate negli<br />

scorsi anni scolastici. In chiusura d’anno gli alunni sono stati chiamati a studiare la<br />

teoria dell’integrazione secondo Riemann su un testo diverso [2] da quello adottato<br />

[1], sia perché il testo consigliato si è rivelato più rigoroso e dettagliato, sia per<br />

favorire un confronto maturo con differenti tipologie di fonti, diversi linguaggi,<br />

diversi approcci alla disciplina.<br />

Per quel che riguarda il colloquio, oltre a rappresentare uno strumento di<br />

valutazione, ha fornito agli alunni la possibilità di acquisire una forma espositiva<br />

corretta, una logica pertinente e di iniziare a concepire impostazioni risolutive o<br />

organizzare procedimenti complessi nella soluzione dei problemi.<br />

Durante il pentamestre è stata infine sviluppata una riflessione sulla matematica,<br />

che ne ha valorizzato le peculiarità, approfondendone il dominio di studio<br />

attraverso la lettura di parti del testo di G. Lolli, Discorso sulla matematica,<br />

Bollati Boringhieri, Torino, 2011, centrato sulla declinazione delle cinque lezioni<br />

americane di Italo Calvino in ambito matematico. Ciò ha permesso di proporre agli<br />

alunni un lavoro pluridisciplinare analogo a quello sviluppato durante l’ora di lettere<br />

italiane, confluito poi in una prova scritta di italiano.<br />

Strumenti utilizzati<br />

Libro di testo [1]:<br />

M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi, Corso base blu di matematica, Moduli U V W αααα1<br />

in volume unico, Zanichelli, Bologna, 2010<br />

Libro consigliato [2]:<br />

C. Maderna, P. M. Soardi, Lezioni di analisi matematica, Clup, Milano, 1989<br />

63<br />

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Modalità di verifica e di recupero<br />

La valutazione finale assegnata a fine anno è una media ponderata di tre voti<br />

distinti: uno scaturito dalle prove scritte (quattro nel pentamestre), uno dalle prove<br />

orali (almeno una nel pentamestre), uno dalle prove scritte valide per l’orale (due<br />

nel pentamestre).<br />

Nel pentamestre sono state svolte due prove scritte di simulazione della II prova<br />

dell’Esame di Stato, oggetto di valutazione e considerate ai fini della valutazione<br />

finale, comuni alle classi quinte del liceo scientifico dell’istituto. Una delle altre<br />

prove scritte è stata concepita, corretta e valutata da una docente della scuola,<br />

insegnante in un altro corso, con il mio completo accordo, il che ha permesso agli<br />

alunni di confrontarsi con un modo differente di sviluppare la prova e giudicare la<br />

produzione scritta. La griglia di valutazione della prova scritta utilizzata durante<br />

l’anno ricalca, soprattutto per le simulazioni dell’Esame di Stato, quella proposta<br />

dall’USR provinciale per la II prova scritta l’Esame di Stato dello scorso anno<br />

scolastico. Per la prova orale i criteri di valutazione sono stati formulati in sede di<br />

dipartimento di materia.<br />

Il recupero è stato svolto in itinere durante l’anno scolastico per un totale di sei ore<br />

durante l’orario di lezione mattutino e attraverso un corso di recupero nel corso del<br />

pentamestre, svolto in orario pomeridiano per un totale di sei ore. Le attività di<br />

recupero hanno dato esiti tra loro molto diversi, variabili da alunno a alunno, e per<br />

alcuni hanno comunque rappresentato un momento di chiarimento e un punto di<br />

partenza per impostare un adeguato approccio alla disciplina.<br />

Sotto il profilo dell’andamento della classe e dei risultati conseguiti si possono<br />

distinguere diverse fasi durante l’anno.<br />

All’inizio la classe si è mostrata piuttosto scolastica nell’affrontare i fondamenti<br />

della disciplina, mantenendo una disponibilità al confronto disciplinare durante l’ora<br />

di lezione, anche se non sempre accompagnata da una sistematica rielaborazione<br />

personale dei contenuti. Alternando periodi di seria applicazione ad altri in cui la<br />

responsabilità verso lo studio è apparsa più fievole, la classe, mediamente, non ha<br />

maturato una piena consapevolezza del percorso affrontato né completato<br />

l’acquisizione delle competenze previste per i primi mesi del trimestre, eccezion<br />

fatta per quei rari casi di alunni che, pur non essendo sempre necessariamente né<br />

originali, né particolarmente dotati per la disciplina, hanno da subito impostato<br />

modalità di lavoro adeguate alla proposta didattica. Gli alunni che invece nell’anno<br />

precedente si erano mostrati più brillanti sono apparsi inizialmente disorientati<br />

all’interno dell’analisi matematica, quelli dal rendimento discreto o anche solo<br />

sufficiente si sono trovati spesso in difficoltà, gli alunni più deboli completamente a<br />

disagio.<br />

Durante la chiusura del trimestre e per l’intero pentamestre è stato perciò svolto un<br />

lavoro di continua ripresa dei contenuti, affiancato dall’ordinario sviluppo del<br />

programma, il che ha consentito agli alunni più motivati ed appassionati di<br />

64<br />

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recuperare le lacune accumulate e di consolidare un robusto metodo per il<br />

prosieguo dell’anno; ai ragazzi meno talentuosi, ma comunque tenaci, di acquisire<br />

gli elementi per affrontare gli snodi centrali del programma, impostare un adeguato<br />

metodo di risoluzione dei problemi, dai più semplici ai più articolati, e di strutturare<br />

un insieme di competenze di analisi e di gestione degli ambiti non solo relativi alle<br />

applicazioni, ma anche agli apparati teorici della disciplina. Per una parte ridotta<br />

della classe, tuttavia, le lacune pregresse si sono sovrapposte alla complessità di<br />

un quadro che si è fatto sempre più oscuro e di difficile interpretazione, sia quando<br />

sono stati messi in azione deboli e confusi tentativi di approccio alla disciplina, sia<br />

quando la presenza in classe e lo studio personale sono stati insufficienti o del<br />

tutto evitati.<br />

In chiusura d’anno è quindi possibile affermare che la classe, nonostante le<br />

difficoltà incontrate, ha saputo confrontarsi con l’analisi matematica, acquisirne i<br />

contenuti essenziali, maturare abilità e competenze sia rispetto alla comprensione<br />

della materia, sia rispetto alla gestione delle sue possibili applicazioni nel campo<br />

degli esercizi e dei problemi. Se alcuni alunni sono riusciti a sviluppare un percorso<br />

non solo positivo, ma anche personale e in qualche caso eccezionale, sono<br />

soprattutto da rimarcare quei ragazzi che, nonostante il permanere di alcune<br />

difficoltà, soprattutto rispetto al conseguimento delle competenze per affrontare<br />

prove scritte articolate e per gestire l’esposizione orale che meriterebbe di essere<br />

perfezionata, hanno concluso il percorso liceale di matematica raggiungendo livelli<br />

di profitto a volte sufficienti, ma anche discreti e in qualche caso buono. Resta da<br />

constatare che in alcuni casi sporadici qualche alunno, per una concatenazione di<br />

cause o per deliberata scelta non ha al momento raggiunto un pieno livello di<br />

sufficienza o da questo livello si mantiene nettamente discosto.<br />

Modulo Contenuti<br />

LIMITI DI SUCCESSIONI E<br />

DI FUNZIONI<br />

TOPOLOGIA DELLA RETTA<br />

E ALGEBRA DEI LIMITI<br />

Generalità: definizioni ed esempi. Caratteristiche:<br />

monotonia, limitatezza, definizione di proprietà valide<br />

‘definitivamente’.<br />

Introduzione al concetto di convergenza. Limite di<br />

una successione.<br />

Successioni convergenti, successioni divergenti.<br />

Successioni irregolari. Verifiche di limiti. Teorema del<br />

confronto* 1 . Teorema dell’unicità del limite*. La<br />

successione di Nepero e il numero di Eulero.<br />

Calcolo dei limiti e relativi teoremi. Casi di indecisione<br />

(∞ -∞; ∞/∞). Il limite come operatore lineare.<br />

Algebra dell’infinito.<br />

L’insieme R. I sottoinsiemi di R. Insiemi limitati e<br />

illimitati. Estremo superiore, estremo inferiore,<br />

1<br />

*: con dimostrazione<br />

65<br />

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FUNZIONI CONTINUE<br />

DERIVATE DI FUNZIONI E<br />

PROBLEMI<br />

STUDIO DI FUNZIONI E<br />

PROBLEMI<br />

massimo e minimo di un insieme. Punti speciali<br />

(interni, isolati, esterni, di frontiera, di<br />

accumulazione). Teorema di Bolzano-Weierstrass.<br />

I limiti e le funzioni. Definizione di limite per una<br />

funzione convergente e divergente per 0 x x → .<br />

Definizione di limite per una funzione convergente e<br />

divergente per x → ∞ . Limiti e grafici. Limiti e asintoti.<br />

Limiti destri e sinistri. Limiti per difetto e per eccesso.<br />

Condizioni necessarie e condizione necessaria e<br />

sufficiente per l’esistenza dell’asintoto obliquo.<br />

Teoremi sui limiti. Calcolo dei limiti. Forme di<br />

indecisione(∞ -∞; ∞/∞; 0∞; ∞/∞; 0 0 ; ∞<br />

1 ; ∞ 0 ). Teorema<br />

della permanenza del segno e suo corollario*. Le<br />

funzioni razionale fratte. Le funzioni irrazionali.<br />

Ricerca degli asintoti.<br />

Continuità delle funzioni. Classificazione dei punti di<br />

discontinuità. La continuità su un intervallo. Limiti<br />

notevoli trigonometrici*, logaritmici* ed esponenziali*.<br />

Teorema di Weierstrass, teorema di Bolzano-<br />

Darboux, teorema degli zeri.<br />

Introduzione al concetto di derivata: la retta tangente;<br />

la velocità istantanea, il rapporto incrementale.<br />

Definizione di derivata di una funzione in un punto.<br />

Derivata destra e sinistra. Casi di non derivabilità,<br />

classificazione ed esempi. Funzione derivata prima.<br />

La derivata come operatore lineare.<br />

Regole di derivazione: teorema della somma*, del<br />

prodotto* e del rapporto. Funzioni composte e<br />

teorema relativo. Funzione inversa, teorema relativo<br />

ed esempi. Tabella delle derivate. Derivate<br />

successive.<br />

Derivabilità e continuità* (CS per la continuità).<br />

Definizione di estremante. Definizione di massimo e<br />

minimo assoluti e relativi. Definizione di punto<br />

stazionario. Funzioni pari e dispari. Teorema di<br />

Fermat (CS per i punti stazionari)*. Monotonia.<br />

Monotonia e derivabilità locale (teoremi relativi*).<br />

Derivabilità e monotonia. Problemi di ottimo.<br />

Teorema di De L’Hôpital. Esempi.<br />

Convessità, concavità, derivata seconda: una<br />

trattazione qualitativa.<br />

Teorema di Rolle*. Teorema di Lagrange*.<br />

Studi di funzione. Dominio, codominio, parità e<br />

simmetrie, positività, zeri ed intersezioni, limiti,<br />

asintoti e punti di discontinuità, derivata prima,<br />

66<br />

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INTEGRALI E PROBLEMI<br />

RICHIAMI DI CALCOLO<br />

COMBINATORIO<br />

monotonia, ricerca degli estremanti e dei punti di non<br />

derivabilità, derivata seconda e concavità.<br />

Le funzioni intere, le funzioni razionali, le funzioni<br />

razionale fratte, le funzioni irrazionali, le funzioni<br />

esponenziali e le funzioni logaritmiche, le funzioni<br />

goniometriche; le composizioni di funzioni.<br />

Operatore primitiva. L’insieme di tutte e sole le<br />

primitive di una funzione. Definizione di integrale<br />

indefinito. Integrali immediati. Tabella degli integrali.<br />

Integrali di funzioni razionali fratte. Integrazione per<br />

parti*. Integrazione per sostituzione.<br />

L’integrazione secondo Riemann-Stieltjies.<br />

Definizione di partizione di un intervallo chiuso e<br />

limitato di R. Somme superiori e somme inferiori di<br />

Riemann-Stieltjies, plurirettangoli inscritti e<br />

circoscritti. Definizione di integrale di Riemann per<br />

una funzione definita su un intervallo I = [ a;<br />

b]<br />

⊂ R .<br />

Funzioni R-integrabili. Proprietà dell’integrale di<br />

Riemann.<br />

Definzione e proprietà dell’integrale definito<br />

sull’intervallo [a; b].<br />

La funzione integrale. Proprietà della funzione<br />

integrale: continuità e derivabilità di F ( x)<br />

= ∫ f ( t)<br />

dt ,<br />

teorema di Torricelli-Barrow*. Corollario al teorema di<br />

Torricelli-Barrow: il teorema fondamentale del<br />

calcolo*. Il significato geometrico dell’integrale di<br />

Riemann-Stieltjies per funzioni positive in un<br />

intervallo chiuso e limitato. Aree ‘negative’.<br />

Il teorema della media integrale*. Esempi di carattere<br />

fisico.<br />

Aree di figure illimitate. Integrali generalizzati di prima<br />

specie. Integrali generalizzati di seconda specie.<br />

Volumi e superfici dei solidi di rotazione.<br />

Richiami di calcolo combinatorio (permutazioni,<br />

disposizioni e combinazioni) e delle probabilità.<br />

67<br />

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x<br />

a


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Materia FISICA<br />

Docente PAOLO TERUZZI<br />

ELENCO MODULI<br />

2 ELETTROLOGIA, ELETTROSTATICA ED ELETTRODINAMICA 37<br />

3 MAGNETISMO ED ELETTROMAGNETISMO 33<br />

4 FISICA MODERNA 20<br />

Obiettivi generali della disciplina<br />

Gli obiettivi disciplinari dell’anno scolastico possono essere così riassunti:<br />

• acquisire i contenuti fondamentali della disciplina;<br />

• inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse, applicare in<br />

contesti diversi le conoscenze acquisite;<br />

• riconoscere l’ambito di validità delle leggi scientifiche;<br />

• conoscere, scegliere e gestire strumenti matematici adeguati e interpretarne<br />

il significato fisico;<br />

• distinguere la realtà fisica dai modelli costruiti per la sua interpretazione;<br />

• formulare ipotesi di interpretazione di fenomeni naturali e di laboratorio,<br />

dedurre conseguenze e proporre modifiche;<br />

• analizzare fenomeni individuando le variabili che li caratterizzano;<br />

• analizzare un fenomeno o un problema riuscendo ad individuare gli elementi<br />

significativi, le relazioni, riuscendo a collegare premesse e conseguenze;<br />

• stimare ordini di grandezza prima di effettuare calcoli;<br />

• valutare l’attendibilità dei risultati sperimentali di un’esperienza;<br />

• esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici e altra<br />

documentazione;<br />

• utilizzare il linguaggio specifico della disciplina.<br />

Metodologia utilizzata<br />

Il conseguimento e la valutazione del processo di formazione dei singoli allievi ed il<br />

raggiungimento degli obiettivi sono stati dedotti con i seguenti strumenti:<br />

o Lezione frontale e dialogata;<br />

o discussione guidata con il gruppo classe;<br />

o colloqui;<br />

o esercizi e problemi;<br />

o esperimentazioni di laboratorio;<br />

68<br />

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o visite guidate<br />

Con i primi tre strumenti si è cercato di cogliere la crescita culturale, i livelli di<br />

comprensione, di elaborazione delle informazioni, di intuizione e di evoluzione<br />

delle idee degli alunni. Il colloquio, oltre a rappresentare uno strumento di<br />

valutazione, ha fornito agli alunni la possibilità di acquisire una forma espositiva<br />

corretta ed una logica pertinente. Gli esercizi e i problemi hanno richiesto sia<br />

l’analisi critica del fenomeno considerato, sia la giustificazione logica delle fasi del<br />

processo di risoluzione.<br />

A inizio anno è stata dedicata qualche lezione di laboratorio all’elettrologia<br />

(macchina di Wimshurst, metodi di elettrizzazione, conduttori, linee di campo<br />

elettrico) più per analisi qualitative che quantitative, svolta all’interno dell’istituto. In<br />

chiusura d’anno sono state svolte ulteriori esperienze di laboratorio presso<br />

dipartimento di fisica dell'università di Milano-Bicocca, nell’ambito del progetto<br />

ministeriale PLS (Piano Lauree Scientifiche). Questa attività è stata realizzata con<br />

apparati sperimentali sofisticati e una strumentazione raffinata nel laboratorio<br />

LABEX dedicato alle scuole superiori, avvalendosi del supporto dei tutor<br />

universitari (docenti, ricercatori, dottorandi, tecnici di laboratorio). In questo modo<br />

gli alunni hanno potuto rifinire la loro preparazione teorica sviluppata in scuola<br />

(misura del campo magnetico terrestre, interazione campo magnetico-corrente), e<br />

ha consentito l’introduzione dell’effetto fotoelettrico, in termini sperimentali,<br />

affrontato poi durante l’ora di lezione. L’attività è confluita nella redazione di<br />

relazioni di laboratorio di gruppo che sono al momento in fase di elaborazione<br />

finale e che saranno spedite a un gruppo interno al dipartimento della facoltà<br />

perché vengano visionate e valutate.<br />

Una visita al tempio voltiano a Como ha permesso di collocare l’esperienza<br />

scientifica del fisico comasco all’interno del percorso didattico sviluppato in classe<br />

e del processo storico che l’ha coinvolto. Spiace constatare che per problemi<br />

logistici questa visita non sia stata seguita da una analoga prevista dal consiglio di<br />

classe, finalizzata a mostrare il percorso di Galilei a Firenze, il che avrebbe<br />

permesso un confronto delle due esperienze scientifiche (una pre-newtoniana,<br />

l’altra tipicamente sette-ottocentesca) utile e stimolante per i ragazzi.<br />

Strumenti utilizzati<br />

Libro di testo:<br />

J. D. Wilson, A. J. Buffa, Fisica, Volume 3, Principato<br />

Laboratorio di istituto<br />

Laboratorio LABEX del Dipartimento di Fisica dell’Università Milano-Bicocca<br />

Modalità di verifica e di recupero<br />

La valutazione finale assegnata a fine anno è una media ponderata di due voti<br />

distinti: uno scaturito dalle prove orali (almeno una nel pentamestre), uno dalle<br />

prove scritte valide per l’orale (due nel pentamestre). Una di queste ultime è<br />

69<br />

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costituita dalla sezione di Fisica della simulazione di terza prova, somministrata il<br />

6.V.2011. Si è tenuto infine conto della partecipazione al lavoro svolto presso il<br />

LABEX e al contributo alla stesura delle relazioni di laboratorio di gruppo. Per la<br />

prova orale e per la prova scritta valida per l’orale i criteri di valutazione sono stati<br />

formulati in sede di dipartimento di materia.<br />

Il recupero è stato svolto in itinere durante l’anno scolastico per un totale di sei ore<br />

durante l’orario di lezione mattutino e attraverso un corso di recupero ad inizio del<br />

pentamestre, svolto in orario pomeridiano per un totale di sei ore. Le attività di<br />

recupero hanno dato esiti mediamente positivi e hanno comunque coinvolto un<br />

numero esiguo di alunni, almeno per quel che riguarda il corso pomeridiano, le cui<br />

lacune erano per la maggior parte dovute a uno studio poco sistematico e<br />

superficiale e a una mancanza di metodo relativamente alla lettura dei contesti e<br />

dei fenomeni fisici trattati. Per la maggior parte di questi casi si può affermare che<br />

il corso è stato un momento di confronto positivo, che ha incentivato un<br />

irrobustimento dello studio personale e un adeguamento di metodo.<br />

La classe fin dall’inizio dell’anno si è mostrata motivata all’apprendimento dei<br />

contenuti di fisica e ha partecipato alle ore di lezione con attenzione, con interventi<br />

stimolanti e sempre volti a comprendere sia gli aspetti puramente descrittivi dei<br />

fenomeni analizzati, sia quelli relativi alle spiegazioni date dalle singole leggi<br />

fisiche e dalle sintesi teoriche più complesse. La produzione dei ragazzi, pur<br />

differenziata da alunno a alunno, è sempre stata mediamente positiva e non si<br />

sono evidenziati tra gli alunni elementi di totale estraneità alla disciplina o studenti<br />

con gravi carenze da colmare. Dall’inizio sono apparse due principali difficoltà: la<br />

prima relativa alla comprensione del fenomeno e alla sua trattazione rigorosa in<br />

termini teorici, la seconda relativa più alla cura dell’aspetto espositivo che<br />

inizialmente è stato per molti poco rifinito sia sotto il profilo dell’organizzazione<br />

delle sintesi, spesso disordinate e/o incomplete, sia per la cura dell’aspetto<br />

lessicale a volte impreciso e/o povero. Il percorso del trimestre e l’inizio del<br />

pentamestre è stato sviluppato anche per rimuovere ostacoli di questo tipo e<br />

sciogliere difficoltà di tipo metodologico. Un’ulteriore limite dell’approccio dei<br />

ragazzi alla disciplina si è presentato nel corso del pentamestre quando è stata<br />

richiesta una solida capacità di gestione di ampie sezioni di programma e una<br />

sistematica rielaborazione personale dei contenuti. In assenza di un lavoro<br />

adeguato in classe e di uno studio solido e sistematico, una parte cospicua della<br />

classe si è trovata a rincorrere faticosamente il successo scolastico, senza peraltro<br />

maturare né le abilità né le competenze per fronteggiare con successo la proposta<br />

didattica. Ciò non ha comunque rappresentato un ostacolo insuperabile per la<br />

maggior parte dei ragazzi, che nel pentamestre hanno saputo colmare le lacune<br />

accumulate e nel contempo riprendere tutti quegli elementi per conseguire una<br />

preparazione adeguata a trattare i contenuti e ad operare nessi interdisciplinari,<br />

soprattutto nella fase finale dell’anno in cui sono stati chiamati a prove sintetiche<br />

su uno spettro ampio di contenuti trattati.<br />

In chiusura d’anno emergono perciò alcuni elementi della classe che hanno saputo<br />

trattare i contenuti del programma con originalità e passione: anche se non in tutti<br />

70<br />

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gli ambiti della disciplina, c’è stato chi si è distinto più per la cura dell’aspetto<br />

teorico, altri per la generosità con cui hanno affrontato le prove sperimentali, altri<br />

ancora per la determinazione con cui hanno conquistato la comprensione dei<br />

fenomeni e l’aspetto della modellazione matematica. A fianco di questi, la maggior<br />

parte della classe ha conseguito una preparazione sufficiente o discreta o buona,<br />

molto diversificata a seconda degli alunni, la cui produzione orale risente talvolta<br />

ancora di limiti dovuti al disordine formale, a qualche difetto di organizzazione delle<br />

sintesi espositive o al linguaggio che a volte risulta impreciso e meriterebbe di<br />

essere più rigoroso, sia quando si tratta dell’esposizione di leggi matematiche, sia<br />

quando si tratta di esposizioni in lingua madre tout court. Permangono infine<br />

rarissimi casi di ragazzi il cui profitto non è ancora sufficiente, ragazzi che in<br />

chiusura d’anno saranno chiamati a lavorare sulle lacune pregresse e il<br />

conseguimento di un insieme di conoscenze, abilità, competenze quanto meno<br />

prossimi ai livelli della sufficienza.<br />

Modulo Contenuti<br />

ELETTROLOGIA,<br />

ELETTROSTATICA ED<br />

ELETTRODINAMICA<br />

Definizione di “carica”. Proprietà della carica –<br />

conservazione della carica. Modalità di elettrizzazione –<br />

strofinio, contatto, induzione. Elettroscopio. Esperienza<br />

di Coulomb. Legge di Coulomb. Il campo elettrico – forze<br />

a distanza e campi. Vettore campo elettrico. Carica di<br />

prova. Campo elettrico generato da una carica<br />

puntiforme. Principio di sovrapposizione per più campi.<br />

Le linee di campo. Rappresentazione delle linee di<br />

campo. Definizione di versore. Flusso del campo<br />

elettrico. Teorema di Gauss per l’elettrostatica. Campo<br />

elettrico generato da una distribuzione lineare omogenea<br />

e infinita di cariche, da una sfera carica. Campo elettrico<br />

generato da una distribuzione piana e infinita di cariche.<br />

Il condensatore. Campo elettrico in un condensatore.<br />

Definizione di campo conservativo. Circuitazione del<br />

campo elettrico. Teorema di Coulomb. Energia<br />

potenziale elettrica. Potenziale elettrico. Differenza di<br />

potenziale. Superficie equipotenziale. Definizione di<br />

elettronvolt. Relazione tra campo elettrico e potenziale<br />

per campi uniformi. Campo e potenziale generato da un<br />

conduttore sferico carico. Teorema di Coulomb.<br />

Capacità di un condensatore piano. Capacità di un<br />

condensatore piano in dipendenza dalle sue proprietà<br />

geometriche. Energia immagazzinata in un<br />

condensatore. Densità di energia in un campo<br />

elettrostatico. Condensatori in serie. Condensatori in<br />

parallelo. Definizione di dielettrico. Costante dielettrica<br />

nel mezzo. Interpretazione microscopica del dielettrico.<br />

71<br />

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MAGNETISMO ED<br />

ELETTROMAGNETISMO<br />

FISICA MODERNA<br />

Esperimento d Thomson e il rapporto e/m. Esperimento<br />

di Millikan e la carica dell’elettrone. Corrente elettrica.<br />

Velocità di deriva degli elettroni. Relazione fra corrente e<br />

velocità di deriva. Densità di corrente. Prima legge di<br />

Ohm. Seconda legge di Ohm. Resistività. Dipendenza<br />

della resistività dalla temperatura. Effetto Joule. Prima<br />

legge di Kirchoff. Seconda legge di Kirchoff. Resistenze<br />

in serie. Resistenze in parallelo.<br />

I fenomeni magnetici. Poli magnetici. Campo di<br />

induzione magnetica. Linee di campo. Moto di una carica<br />

in un campo magnetico e legge per il moto. Definizione<br />

di Ampère. Definizione di Coulomb. Forza di Lorentz.<br />

Regola della mano destra. Forza esercitata da un campo<br />

magnetico su un filo percorso da corrente. Effetto Hall.<br />

Esperimento di Thomson e campo magnetico. Campo<br />

magnetico generato da un filo percorso da corrente.<br />

Campo magnetico generato da una spira percorsa da<br />

corrente. Campo magnetico generato da un solenoide<br />

percorso da corrente. Moto di una spira in un campo<br />

magnetico. Flusso del campo magnetico. Spettrometro<br />

di massa. Teorema di Gauss per il campo magnetico.<br />

Circuitazione del campo magnetico lungo una<br />

circonferenza concentrica rispetto a un filo percorso da<br />

corrente. Magnetismo nei materiali. Interpretazione<br />

microscopica del magnetismo nei materiali. Forza<br />

elettromotrice indotta. Legge di Faraday-Neumann.<br />

Legge di Lenz. Legge di Faraday-Neumann-Lenz. Verso<br />

della corrente indotta. Interpretazione microscopica del<br />

fenomeno dell’induzione. Circuitazione del campo<br />

elettromotore. Paradosso di Ampère. Correnti di<br />

spostamento. Le equazioni di Maxwell. Onde<br />

elettromagnetiche e proprietà. Spettro del campo<br />

elettromagnetico.<br />

La crisi della fisica classica. Spettro di emissione di un<br />

corpo nero. Quanto di azione. Effetto fotoelettrico. Effetto<br />

Compton. Spettri di emissione dei gas. Legge di<br />

Rydberg. Richiami dei modelli atomici di Rutherford e<br />

Thomson. Modello atomico di Bohr e numero quantico<br />

principale. Cenni alla quantizzazione dei momenti e altri<br />

numeri quantici.<br />

72<br />

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Materia INGLESE<br />

Docente NOVATI GABRIELLA<br />

ELENCO UNITA’ DIDATTICHE<br />

Num Titolo delle UNITA’ DIDATTICHE<br />

1 Let The Preromantic and Romantic Age<br />

2 Let Thomas Gray<br />

3 Let William Blake<br />

4 Let William Wordsworth<br />

5 Let S.T. Coleridge<br />

6 Let John Keats<br />

7 Let Mary Shelley<br />

8 Let Jane Austen<br />

9 Let The Victorian Age<br />

10 Let Charles Dickens<br />

11 Let Oscar Wilde<br />

12 Let R.L. Stevenson<br />

13 Let Early Twentieth Century, Modernism and Contemporary Age<br />

14 Let War poets<br />

15 Let James Joyce<br />

16 Let T. S. Eliot<br />

17 Let Samuel Beckett<br />

Obiettivi generali della disciplina<br />

1. Ricostruire contesti storici, sociali e letterari partendo dai testi<br />

2. Contestualizzare autori e generi letterari<br />

3. Individuare le caratteristiche testuali e stilistiche di opere poetiche, teatrali e<br />

narrative<br />

4. Esprimersi in modo formalmente corretto e con appropriato uso del lessico<br />

specifico anche operando collegamenti tra autori ed opere di epoche diverse<br />

e collegamenti pluridisciplinari<br />

Metodologia utilizzata<br />

73<br />

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Nello sviluppo del programma di letteratura si è seguito un criterio prevalentemente<br />

cronologico - di ogni epoca storica è stata fornita una veloce introduzione di tipo<br />

storico-culturale.<br />

L’analisi del testo ha costituito il momento centrale del lavoro didattico secondo<br />

la sequenza comprensione – analisi stilistica – individuazione dei temi -<br />

contestualizzazione.<br />

Dove possibile, sono stati valorizzati i collegamenti interdisciplinari e si sono letti<br />

stralci di documenti o di saggi dell’epoca.<br />

Della vita degli autori si sono evidenziati solo eventi che ne abbiano fortemente<br />

influenzato la produzione.<br />

La visione di spezzoni di film oltre che l’ascolto di canzoni sono serviti a ravvivare<br />

le lezioni e a motivare gli studenti all’apprendimento.<br />

La lezione è stata per lo più di tipo dialogato.<br />

Nella scelta degli argomenti si è cercato di valorizzare gli autori più rappresentativi<br />

delle varie epoche.<br />

Strumenti utilizzati<br />

1. Libri di testo (G. Thomson, Silvia Maglioni, Literary Links, From the Origins to<br />

the Romantic Age - Literary Links, From the Victorian Age to Contemporary<br />

Times, Cideb)<br />

2. Fotocopie<br />

3. Il classico oggetto della lettura estiva S. Beckett, Waiting for Godot Cideb<br />

4. Il laboratorio linguistico.<br />

Modalità di verifica e di recupero<br />

Interrogazione - Unseen text analysis – Simulazioni di terza prova<br />

Griglia prove orali<br />

1. Quantità dell’informazione<br />

1. Competenza comunicativa ed<br />

autonomia nell’esposizione<br />

3. Capacità di rielaborazione autonoma<br />

e/o critica<br />

Per le prove scritte si è utilizzata la griglia d’Istituto per la correzione delle terze<br />

prove<br />

Recupero: settimana di sospensione didattica<br />

.<br />

4<br />

4<br />

2<br />

74<br />

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UD<br />

1 Let<br />

2 Let<br />

3 Let<br />

4 Let<br />

5 Let<br />

6 Let<br />

7 Let<br />

Contenuti<br />

The Preromantic and Romantic Age – Cultural Introduction<br />

BURKE<br />

On the Sublime from A Philosophical Enquiry into the Origin of<br />

Our Ideas and of the Sublime and Beautiful, photocopy<br />

GRAY<br />

Elegy Written in a Country Churchyard, photocopy and p. 338<br />

BLAKE<br />

1. The Lamb, p. 347<br />

2. The Tyger, p. 348<br />

3. London, photocopy<br />

4. Quotations, photocopy<br />

5. Extract from Henry Mahew, London Labour and the London Poor,<br />

1851, photocopy<br />

WORDSWORTH<br />

1. Composed upon Westminster Bridge, p 361<br />

2. I Wandered Lonely As a Cloud, p. 363<br />

3. Extract from Tintern Abbey, photocopy<br />

Music Enya, China Roses, photocopy<br />

COLERIDGE<br />

The Rime of the Ancient Mariner<br />

Extract I (part I), p. 375<br />

Extract II (part I), p. 378<br />

Extract III (part II), photocopy<br />

Extract V (part VII), photocopy<br />

Music: Iron Maiden, Rime of the Ancient Mariner, photocopy<br />

KEATS<br />

1 La Belle Dame sans Merci, p. 410<br />

2 Ode on a Grecian Urn, p. 414<br />

M. SHELLEY<br />

Frankenstein<br />

No mortal could support the horror of that countenance, p. 432<br />

8 Let J. AUSTEN<br />

Film: Vision of parts of the film Mary Shelley’s Frankenstein<br />

directed by Kenneth Branagh, US 1994<br />

75<br />

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9 Let<br />

10<br />

Let<br />

11<br />

Let<br />

12<br />

Let<br />

13<br />

Let<br />

14<br />

Let<br />

15<br />

Let<br />

Pride and Prejudice<br />

Mr Collin’s proposal, photocopy<br />

Mr Darcy’s proposal, photocopy<br />

Film: Vision of parts of the film Pride and Prejudice<br />

directed by Joe Wright, 2005<br />

The Victorian Age Cultural Introduction<br />

DARWIN<br />

Man’s Origin, from The Descent of Man, photocopy<br />

RUSKIN<br />

The Degradation and Division of Labour,<br />

from The Stones of Venice, photocopy<br />

DICKENS<br />

Hard Times:<br />

Extract I , A man of realities, p. 48<br />

Extract II , Coketown, p. 54<br />

WILDE<br />

The Picture of Dorian Gray<br />

Quotations from the Preface, photocopy<br />

Extract I, Chapter I, photocopy (from line 1 to line 63)<br />

Extract II, I would give my soul for that, p. 162<br />

Film: Vision of parts of the film Dorian Gray,<br />

directed by Oliver Parker, GB 2009<br />

The Ballad of Reading Gaol, photocopy (from line 1 to line 174)<br />

STEVENSON<br />

The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde:<br />

The search for Hyde, p. 120<br />

Film: Vision of parts of the film Mary Reilly,<br />

directed by Stephen Frears, screenplay by Christopher Hampton,<br />

US 1996<br />

Early Twentieth Century, Modernism and Contemporary Age<br />

Cultural Introduction<br />

THE WAR POETS<br />

Brooke: The Soldier, photocopy<br />

Owen: Dulce et decorum est, photocopy<br />

JOYCE<br />

1. Dubliners<br />

The Dead, She was fast asleep, p. 233<br />

2. Ulysses<br />

76<br />

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16<br />

Let<br />

17<br />

Let<br />

Molly’s monologue, photocopy<br />

ELIOT<br />

1. Quotations from Tradition and the Individual Talent /<br />

The Metaphysical Poets, photocopy<br />

2. The Waste Land<br />

Extract I, p. 322<br />

Extract I, p. 324<br />

3. The Hollow Men, p. 327<br />

4. Journey of the Magi, photocopy<br />

BECKETT<br />

Waiting for Godot reading of the whole text by part of the students<br />

Extracts read in class:<br />

Nothing to be done p. 5<br />

Lucky’s monologue, p. 51<br />

Astride of a grave p. 134<br />

ESSLIN<br />

Absurd, from The Theatre of the Absurd, photocopy<br />

77<br />

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Materia DISEGNO E STORIA DELL’ ARTE<br />

Docente DANIELA CERVILLI<br />

Num.<br />

U.D .1<br />

U.D. 2<br />

U.D. 3<br />

U.D. 4<br />

U.D. 5<br />

U.D. 6<br />

U.D. 7<br />

Titolo delle UNITA’DIDATTICHE/MODULI<br />

DISEGNO ARCHITETTONICO<br />

IL NEOCLASSICISMO E IL ROMANTICISMO<br />

IL REALISMO<br />

L’IMPRESSIONISMO, IL NEOIMPRESSIONISMO E IL DIVISIONISMO<br />

IL POSTIMPRESSIONISMO<br />

LE AVANGUARDIE ARTISTICHE DEL ‘900<br />

STORIA DELL’ARCHITETTURA<br />

Obiettivi generali della disciplina:<br />

Riconoscere la complessità di un lavoro progettuale. Individuare relazioni tra eventi<br />

storico-culturali e i mutamenti nell’espressione artistica<br />

Metodologia utilizzata:<br />

Lezioni frontali e dialogate, analisi di immagini e brani presentati nel libro di testo e nelle<br />

fotocopie.<br />

Strumenti utilizzati:<br />

Appunti personali; uscite didattiche guidate.<br />

Libri di testo: Omar Calabrese, Comunicarte vol. 5, dal Neoclassicismo<br />

all’Espressionismo, Le Monnier;<br />

Omar Calabrese, Comunicarte vols. 6, dalle Avanguardie a oggi, Le Monnier.<br />

Materiale di approfondimento per l’analisi delle opere d’arte distribuito in fotocopie.<br />

Modalità di verifica e di recupero:<br />

Disegno: elaborati grafici di disegno architettonico, a china e a matita.<br />

Storia dell’arte: interrogazioni orali, verifiche scritte a risposta aperta e sulla tipologia<br />

della terza prova.<br />

Recupero secondo le modalità concordate dal consiglio di classe (ripetizione degli<br />

argomenti in itinere).<br />

La valutazione ha rispettato gli accordi presi in sede di programmazione nel Dipartimento<br />

di materia. La<br />

. valutazione ha riguardato contenuti, abilità e competenze per una o più unità didattiche,<br />

secondo la griglia d’istituto.<br />

Nel corso dell’anno scolastico l’attività didattica nella classe ha privilegiato lo studio della<br />

storia dell’arte rispetto al disegno architettonico. Questa, intesa come storia<br />

dell’evoluzione degli elementi formali ed espressivi dei vari linguaggi artistici in rapporto al<br />

contesto storico-culturale, è stata affrontata dando ampio spazio all’analisi dei testi visivi più<br />

paradigmatici dei vari movimenti e autori.<br />

78<br />

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Le due esercitazioni di disegno realizzate a china, prodotte nell’arco dell’anno, sono state<br />

proposte per rafforzare le capacità di comunicazione grafica, per comprendere la<br />

complessità progettuale di un elaborato architettonico e i caratteri formali e funzionali di<br />

alcune opere prese in esame nel percorso di storia dell’arte.<br />

U.D. 1: DISEGNO ARCHITETTONICO<br />

!° ESERCITAZIONE GRAFICA: Stesura di piante, prospe tti e sezioni di Casa Moller di<br />

Adolf Loos a Vienna.<br />

2° ESERCITAZIONE GRAFICA: Stesura di piante, prospe tti e visione assonometrica della<br />

Villa Bianca di Giuseppe Terragni a Seveso.<br />

STORIA DELL’ARTE: contenuti trattati<br />

U. D .2 : IL NEOCLASSICISMO E IL ROMANTICISMO.<br />

IL NEOCLASSICISMO: caratteri fondamentali<br />

- JACQUES LOUIS DAVID:<br />

Analisi delle opere: “Il giuramento degli Orazi”; “Marat assassinato”.<br />

“Bonaparte a cavallo al passaggio del Gran San Bernardo”; “Incoronazione<br />

dell’Imperatore e<br />

della Imperatrice”.<br />

- ANTONIO CANOVA:<br />

Analisi delle opere: “Amore e Psiche giacenti”; “ Le grazie”, “Monumento funerario a<br />

M.Cristina d’<br />

Austria”.<br />

IL ROMANTICISMO: caratteri fondamentali<br />

(Preromanticismo)<br />

- KASPAR FRIEDRICH<br />

Analisi delle opere: “Monaco in riva al mare”;”L’abbazia del querceto”.<br />

- JOHN CONSTABLE:<br />

Analisi delle opere: “Il carro di fieno”; “Studio di nuvole”.<br />

- WILLIAMO TURNER:<br />

Analisi delle opere: “Bufera di neve: Annibale e il suo esercito attraversano le Alpi”;<br />

“Il mattino dopo il diluvio”, “Pioggia, vapore e velocità”.<br />

. - THEODORE GERICAULT<br />

Analisi delle opere: “La zattera della Medusa”; “Ritratti di alienati: alienata con la<br />

monomania del . gioco “.<br />

- EUGENE DELACROIX:<br />

Analisi dell’opera: “La libertà che guida il popolo”.<br />

- FRANCESCO HAYEZ<br />

Analisi delle opere: “Pietro Rossi si congeda dalla famiglia”, “Il bacio”.<br />

U. D. 3: IL REALISMO<br />

IL REALISMO FRANCESE : caratteri fondamentali<br />

- GUSTAVE COURBET<br />

Analisi delle opere: “L’atelier”; “Gli spaccapietre”.<br />

I MACCHIAIOLI : caratteri fondamentali<br />

79<br />

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- GIOVANNI FATTORI<br />

Analisi dell’ opera: “Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta”, “La rotonda di<br />

Palmieri”.<br />

U.D.4: L’IMPRESSIONISMO, IL NEOIMPRESSIONISMO E IL DIVISIONISMO<br />

L’IMPRESSIONISMO: caratteri fondamentali<br />

- EDOUARD MANET<br />

Analisi delle opere: “ La colazione sull’erba”; “Olympia”.<br />

- CLAUDE MONET<br />

Analisi delle opere: “Impressione: sole nascente”; “La cattedrale di Rouen”,“Ninfee<br />

bianche”e Ciclo<br />

delle “Ninfee”.<br />

- PIERRE AUGUSTE RENOIR<br />

Analisi delle opere: “Ballo al Moulin de la Galette”; ”Nudo al sole”; Le grandi<br />

bagnanti”.<br />

- EDGAR DEGAS<br />

Analisi delle opere: “Fantini davanti alle tribune”; “La classe di danza”.<br />

- L’INVENZIONE DELLA FOTOGRAFIA<br />

-<br />

IL NEO – IMPRESSIONISMO: caratteri fondamentali<br />

- GEORGES SEURAT<br />

Analisi dell’opera: “Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte”.<br />

IL DIVISIONISMO: caratteri fondamentali<br />

- GIOVANNI SEGANTINI<br />

Analisi dell’opera: “Le due madri”.<br />

- GIUSEPPE PELIZZA DA VOLPEDO<br />

Analisi dell’opera: “ Il Quarto Stato”<br />

U.D. 5: IL POST-IMPRESSIONISMO<br />

IL POST-IMPRESSIONISMO: caratteri fondamentali<br />

- PAUL CESANNE<br />

Analisi delle opere: “I giocatori di carte”; “Le grandi bagnanti”.<br />

- PAUL GAUGUIN<br />

Analisi delle opere: “La visione dopo il sermone”; “Ia orana Maria”;<br />

- VINCENT VAN GOGH<br />

Analisi delle opere: “I mangiatori di patate”; “Il campo di grano con volo di corvi”.<br />

U.D. 6: LE AVANGUARDIE ARTISTISCHE DEL ’900<br />

L’ESPRESSIONISMO FRANCESE: I FAUVES: caratteri fondamentali<br />

- HENRY MATISSE<br />

Analisi delle opere : “ La gioia di vivere”, “La stanza rossa”; “La danza”.<br />

L’ESPRESSIONISMO TEDESCO : DIE BRUCKE: caratteri fondamentali<br />

IL CUBISMO: caratteri fondamentali<br />

- PABLO PICASSO<br />

80<br />

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Analisi delle opere: “Les Demoiselle d’Avignon”; “Ritratto di Ambroise<br />

Vollard”; “Guernica”.<br />

IL FUTURISMO: caratteri fondamentali<br />

- UMBERTO BOCCIONI<br />

Analisi delle opere: “ Stati d’animo I”, “Stati d’animo II”, “Elasticità”,“Forme uniche<br />

della<br />

continuità nello spazio”.<br />

LA METAFISICA : caratteri fondamentali<br />

- GIORGIO DE CHIRICO:<br />

Analisi delle opere: “Le muse inquietanti”, “Il figliol prodigo”.<br />

U. D. 7: STORIA DELL’ARCHITETURA<br />

L’ARCHITETTURA NEOCLASSICA<br />

- GIUSEPPE PIERMARINI: “Il teatro alla Scala”.<br />

- G: ANTONIO ANTOLINI: “Progetto per il foro Bonaparte a Milano”.<br />

L’ARCHITETTURA DEL SECONDO OTTOCENTO<br />

- l’ARCHITETTURA DEL FERRO: “IL Crystal Palace”, “ La torre Eiffel”.<br />

- L’ECCLETTISMO: “Opéra di Parigi”di Charles Garnier, “Galleria Vittorio Emanuele II<br />

a Milano di<br />

Giuseppe Mengoni<br />

L’ARCHITETTURA DELLA SECESSIONE VIENNESE<br />

- OTTO WAGNER: “Casa della Maiolica”.<br />

- JOSEFH MARIA OLBRICH: “Palazzo della Secessione”.<br />

L’ARCHITETTURA FUTURISTA<br />

- ANTONIO SANT’ELIA: “Progetto per la città nuova”, “La centrale elettrica”.<br />

L’ARCHITETTURA DI ADOLF LOOS<br />

IL RAZIONALISMO DI GIUSEPPE TERRAGNI: “Casa del Fascio” a Como , “Villa Bianca” a<br />

Seveso.<br />

81<br />

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Materia SCIENZE<br />

Docente ANGELA SANTORO<br />

1<br />

Titolo del modulo<br />

METODI E STRUMENTI DELL’INDAGINE SCIENTIFICA<br />

2 STELLE, GALASSIE, UNIVERSO<br />

3 IL SISTEMA SOLARE<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

LA TERRA NELLO SPAZIO: GEODESIA<br />

I MOTI DELLA TERRA<br />

LA LUNA<br />

I MINERALI<br />

LE ROCCE IGNEE O MAGMATICHE<br />

9 PLUTONI E VULCANI<br />

10 ROCCE SEDIMENTARIE E METAMORFICHE<br />

11<br />

GEOLOGIA STRUTTURALE E FENOMENI SISMICI<br />

12 L’INTERNO DELLA TERRA<br />

13<br />

LA DINAMICA DELLA LITOSFERA<br />

14 TETTONICA A PLACCHE E OROGENESI<br />

Obiettivi generali della disciplina<br />

Competenze:<br />

• Saper interpretare la realtà naturale sotto i suoi vari aspetti: chimico, fisico, astronomico e<br />

geologico.<br />

• Acquisire uno spirito critico nei confronti delle informazioni fornite continuamente dai mass<br />

media e dalla società.<br />

• Analizzare in maniera sistematica un fenomeno astronomico o geologico e saperlo<br />

82<br />

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descrivere individuando le leggi fisiche che lo governano, le teorie formulate e le<br />

conseguenze a livello planetario.<br />

• Acquisire la consapevolezza del ruolo delle conoscenze in ambito astronomico, geografico<br />

e geologico ai fini del progresso scientifico-tecnologico e della prevenzione da eventi<br />

catastrofici per la salvaguardia della vita sul pianeta Terra.<br />

Abilità:<br />

- Saper individuare gli elementi costitutivi delle conoscenze acquisite analizzandone le<br />

relazioni<br />

- Saper organizzare i contenuti appresi operando collegamenti all’interno della disciplina<br />

- Saper operare connessioni interdisciplinari<br />

- Saper interpretare grafici, tabelle e illustrazioni<br />

- Saper utilizzare una corretta terminologia scientifica per argomentare in modo logico e<br />

coerente<br />

Metodologia utilizzata<br />

Il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali cercando di utilizzare, quando possibile,<br />

concetti unificanti e modelli, mettendo in relazione fenomeni diversi ma concettualmente<br />

riconducibili ad un comune processo e/o ciclo di causa-effetto. Esse sono state inoltre<br />

integrate da alcune esperienze pratiche (lezione/conferenza al Planetario di Milano, lezione<br />

pratica di mineralogia con geologo-esperto esterno).<br />

Spesso la lezione ha avuto inizio con una breve verifica formativa di alcuni contenuti<br />

disciplinari già trattati o comunque con richiami ad argomenti precedenti, in modo da creare<br />

continuità e organicità nella trattazione.<br />

Strumenti utilizzati<br />

-E’ stato usato il libro di testo in adozione :Geografia generale – Astronomia<br />

e astrofisica.Geologia. Geografia fisica.<br />

Autori :Massimo Crippa- Marco Fiorani<br />

Casa editrice :A.Mondadori Scuola<br />

-Quaderno degli appunti, audiovisivi, siti di internet specifici.<br />

-Supporto di immagini grafici ,campioni di minerali e rocce.<br />

Modalità di verifica e di recupero<br />

Sono stati utilizzati i criteri e i parametri di valutazione discussi nel Dipartimento di materia e deliberati dal<br />

Collegio dei docenti.<br />

La valutazione di ogni alunno ha tenuto conto dei risultati delle verifiche , della progressione nell’<br />

apprendimento, della partecipazione e dell’ interesse dimostrato alle attività proposte.<br />

Nelle verifiche ho tenuto conto :<br />

-la pertinenza al quesito proposto;<br />

-il grado di conoscenza dei contenuti richiesti;<br />

-l’ uso appropriato della terminologia specifica;<br />

-la comprensione e l’ esposizione logica dei contenuti.<br />

83<br />

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Modalità di verifica:<br />

- Verifiche scritte semistrutturate con quesiti a risposta breve, domande a risposta multipla del<br />

tipo V/F o compilati nei concetti fondamentali e/o termini specifici<br />

- Verifiche scritte con modalità di simulazione della terza prova (vedere allegato)<br />

- Verifiche orali<br />

- Le verifiche scritte, sono state somministrate al termine di 2-3 unità didattiche. Le interrogazioni<br />

orali sono state, in genere, una/due per periodo dell’anno scolastico.<br />

L’attività di recupero è stata svolta in classe con frequenti richiami ad argomenti precedenti,<br />

ripetizione dei concetti essenziali e verifiche orali.<br />

Modulo Contenuti<br />

Titolo del modulo Elenco degli argomenti affrontati<br />

U.D.1<br />

Metodi e<br />

strumenti<br />

dell’indagine<br />

astronomica<br />

U.D.2<br />

Stelle,galassie,<br />

universo<br />

U.D.3<br />

Il sistema solare<br />

1. La sfera celeste: una meravigliosa illusione<br />

2. La sfera celeste come sistema di riferimento<br />

2. 1. Punti di riferimento sulla sfera celeste<br />

2. 2. Coordinate equatoriali<br />

2. 3. Coordinate orizzontali o altazimutali<br />

3. Modificazioni giornaliere e stagionali della sfera celeste<br />

4. Gli strumenti della astronomia<br />

4. 1. Radioastronomia e nuove metodologie<br />

4. 2. L’analisi spettrale<br />

1. Lo studio delle stelle<br />

1. 1. Le distanze astronomiche<br />

1. 2. Luminosità e magnitudine delle stelle<br />

1. 3. Calore e temperatura di una stella<br />

1. 4. Classificazione spettrale delle stelle<br />

1. 5. La massa delle stelle<br />

1. 6. Il diagramma di Hertzsprung-Russell: un istante di vita delle stelle<br />

1. 7. Stelle particolari – Effetto Doppler e redshift<br />

1. 8. Lo spazio interstellare<br />

2. L’evoluzione delle stelle<br />

2 . 1. Come nasce una stella<br />

2. 2. La fase di stabilità<br />

2. 3. Le fasi finali di vita di una stella<br />

3. La Via Lattea<br />

4. Galassie e ammassi galattici<br />

5. I misteri insoluti: materia oscura, nuclei attivi, radiogalassie e quasar<br />

6. Origine ed evoluzione dell’universo<br />

6. 1. Una teoria alternativa: l’universo stazionario<br />

6. 2. La prova definitiva dell’espansione: la radiazione cosmica di fondo<br />

6 .4. Il futuro dell’universo<br />

1. Il sistema solare: origine<br />

2. Il Sole<br />

2. 1. La struttura interna del Sole<br />

2. 2 La parte esterna del Sole<br />

3. I pianeti del sistema solare<br />

3. 1. Le leggi che regolano il moto dei pianeti.<br />

3. 2. Caratteristiche generali dei pianeti<br />

84<br />

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La Terra nello<br />

spazio<br />

U. D. 4<br />

Geodesia<br />

U. D. 5<br />

I moti della Terra<br />

U. D. 6<br />

La Luna.<br />

3. 3 Mercurio: un pianeta dal moto anomalo<br />

3. 4 Venere: il pianeta più luminoso<br />

3. 5 Marte: il pianeta rosso<br />

3. 6 Giove: il gigante<br />

3. 7 Saturno: il pianeta degli anelli<br />

3. 8 Urano: un pianeta perturbato<br />

3. 9 Nettuno: il pianeta gemello<br />

3.10 Plutone: ai confini del sistema<br />

3.11 I corpi minori del sistema solare<br />

1. La Terra: disco piatto o sfera?<br />

2. La Terra non è perfettamente sferica<br />

3. Come rappresentare la Terra: ellissoide e geoide<br />

4. Le dimensioni della Terra. Eratostene e la lunghezza dell’equatore<br />

5. I sistemi di riferimento<br />

5. 1. Coordinate geografiche (assolute)<br />

5. 2 Coordinate polari (relative)<br />

1. Una serie complessa di movimenti.<br />

2. Caratteristiche del movimento di rotazione della Terra<br />

3. Prove e conseguenze del moto di rotazione della Terra<br />

3. 1. Esperienza di Guglielmini.<br />

3. 2. Esperienza di Foucault.<br />

3. 3. Movimento apparente della sfera celeste e del Sole<br />

3. 4. Variazione della accelerazione con la latitudine<br />

3. 5. La legge di Ferrel (forza di Coriolis)<br />

3. 6. L’alternanza del dì e della notte<br />

4. Caratteristiche del movimento di rivoluzione della Terra<br />

5. Prove del moto di rivoluzione terrestre<br />

5. 1. Aberrazione stellare annua<br />

5. 2. Effetto di parallasse annua ed effetto Doppler<br />

6. Conseguenze del moto di rivoluzione<br />

6. 1. Alternanza delle stagioni<br />

6. 2. Differente durata del dì e della notte<br />

6. 3. Diversa altezza del Sole<br />

6. 4. Esistenza delle zone astronomiche<br />

6. 5. Diversa durata del giorno sidereo e del giorno solare<br />

6.6. Moto apparente del Sole attraverso lo zodiaco<br />

7. I moti millenari della Terra: il moto di precessione lunisolare<br />

U. D. 6 La Luna.<br />

1. Caratteristiche generali della Luna<br />

2. I movimenti della Luna<br />

2. 1. Il moto di rotazione<br />

2. 2. Il moto di rivoluzione<br />

2. 3. Il moto di traslazione<br />

3. Le conseguenze dei moti del sistema Terra – Luna<br />

85<br />

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Le rocce e i<br />

processi<br />

litogenetici<br />

U.D.7<br />

I minerali<br />

U.D.8<br />

Le rocce ignee o<br />

magmatiche<br />

U.D.9<br />

Plutoni e vulcani<br />

U.D.10<br />

Rocce<br />

sedimentarie e<br />

metamorfiche<br />

3. 1. Librazioni lunari<br />

3. 2. Variazione della posizione della Luna sullo sfondo celeste<br />

3. 3 Le fasi lunari<br />

3. 4. Differenze tra mese lunare e mese sidereo<br />

3. 5. Le eclissi<br />

4. Caratteristiche geomorfologiche della Luna<br />

4.1.Struttura interna della Luna<br />

4.2 Origine dela Luna<br />

1. La mineralogia<br />

2. La composizione della crosta terrestre<br />

3. I minerali e le loro proprietà fisiche<br />

4. Genesi e caratteristiche dei minerali<br />

4.1 La struttura dei cristalli<br />

4.2 La forma dei cristali<br />

4.3 I solidi amorfi<br />

5. Polimorfismo e isomorfismo<br />

6. La classificazione dei minerali<br />

7. I silicati e la loro classificazione<br />

8. I minerali femici e sialici<br />

1. Le rocce<br />

2. Il processo magmatico: dal magma alla roccia<br />

3. La classificazione delle rocce magmatiche<br />

4. La genesi dei magmi<br />

5. Il dualismo dei magmi<br />

1. I plutoni<br />

2. I vulcani: meccanismo eruttivo<br />

3. Attività vulcanica esplosiva<br />

4. Attività vulcanica effusiva<br />

5. Eruzioni centrali e tipi di edifici vulcanici<br />

6. Eruzioni lineari o fissurali<br />

7. Vulcanismo secondario<br />

8. Distribuzione dei vulcani sulla Terra<br />

9. Rischio vulcanico in Italia<br />

1. Il processo sedimentario<br />

2. La classificazione delle rocce sedimentarie<br />

2. 1. Rocce clastiche<br />

2. 2. Rocce organogene<br />

2. 3. Rocce di origine chimica<br />

4. Il processo metamorfico<br />

5. Lo studio e la classificazione delle rocce metamorfiche.<br />

6. Tipi di metamorfismo e strutture derivate<br />

8. Il ciclo litogenetico<br />

86<br />

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La dinamica<br />

terrestre<br />

U.D.11<br />

Geologia<br />

strutturale e<br />

fenomeni sismici<br />

U.D. 12<br />

L’interno della<br />

Terra<br />

U.D.13<br />

La dinamica<br />

della litosfera<br />

U. D. 14<br />

Tettonica a<br />

pacche e<br />

orogenesi<br />

1. Le rocce possono subire deformazioni<br />

2. I materiali reagiscono in modo diverso alle sollecitazioni<br />

3. Le deformazioni nelle rocce: da cosa dipendono?<br />

4. Deformazioni rigide<br />

6. I terremoti<br />

7. Le onde sismiche<br />

7. 1. Gli strumenti di rilevazione delle onde sismiche<br />

8. Magnitudo e intensità di un terremoto<br />

8. 1. Le isosisme<br />

8. 2. Il concetto di rischio sismico<br />

9. Si può prevedere un terremoto?<br />

11. Distribuzione dei terremoti sulla Terra<br />

1. L’importanza dello studio delle onde sismiche<br />

2. Le principali discontinuità sismiche<br />

3. Crosta oceanica e crosta continentale<br />

4. Il mantello, il nucleo. Litosfera, astenosfera e mesosfera<br />

5. I movimenti verticali della Terra: la teoria isostatica<br />

6. Il calore interno della Terra<br />

1. Le teorie fissiste<br />

2. La teoria della deriva dei continenti<br />

3. La morfologia dei fondali oceanici<br />

4. Gli studi di paleomagnetismo<br />

5. Espansione dei fondali oceanici<br />

7. La struttura delle dorsali oceaniche<br />

1. La teoria della tettonica a placche<br />

2. Fenomeni sismici e tettonica a placche<br />

3. Caratteristica delle placche<br />

4. I margini continentali<br />

6. Il meccanismo che muove le placche<br />

7.. Come si formano le montagne<br />

8. Un sistema in continua evoluzione<br />

87<br />

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Materia Educazione fisica<br />

Docente ANTONELLA SIVELLI<br />

Nu<br />

m<br />

ELENCO MODULI Durata in ore<br />

1 Avviamento alla pratica sportiva 5 36<br />

2<br />

3<br />

Sviluppo delle capacità motorie: coordinative e<br />

condizionali 5<br />

Conoscenze essenziali e fondamenti teorici dell’attività<br />

sportiva<br />

Totale delle ore di attività<br />

Obiettivi generali della disciplina<br />

Nel triennio il dipartimento di educazione fisica ha ritenuto opportuno perseguire le seguenti<br />

finalità in relazione alle indicazioni ministeriali , alle esigenze delle classe e agli spazi a<br />

disposizione.<br />

• Il raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso<br />

l’affinamento della capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuro-muscolari.<br />

• L’approfondimento operativo e teorico delle attività motorie e sportive<br />

• Il consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita<br />

• Strutturazione del proprio stile relazionale finalizzato ad una corretta socializzazione<br />

Metodologia utilizzata<br />

Considerate già acquisite le qualità coordinative, si è lavorato soprattutto sullo sviluppo<br />

delle capacità condizionali e sulla precisione del gesto tecnico. Dal metodo globale si è<br />

passati gradualmente a quello analitico: gli allievi hanno avuto la possibilità di passare<br />

dall’intuizione all’elaborazione, quindi alla produzione, per arrivare poi alla creazione<br />

personale delle risposte motorie più tecniche e precise<br />

I moduli sono stati portati avanti contemporaneamente data l’organizzazione degli spazi a<br />

disposizione. La rotazione nelle diverse palestre (quella centrale per i giochi sportivi di<br />

squadra, la sala pesi e la sala di aerobica) permette un lavoro contemporaneo su più<br />

moduli in parallelo per tutta la durata dell’anno scolastico. Inoltre, quando il tempo lo ha<br />

permesso, è stato possibile utilizzare anche il campo esterno per le attività di atletica.<br />

I moduli individuati prevedono competenze e descrittori definiti dal dipartimento; questi<br />

sono però suscettibili di modifiche, non sostanziali, da parte del singolo docente che, sulla<br />

base della situazione di partenza della classe e delle abilità individuali riscontrabili durante<br />

il lavoro in palestra, ha la possibilità di modificare i moduli in itinere<br />

Si utilizzeranno esercizi di analisi del movimento e delle tecnica finalizzati all’affinamento<br />

del movimento.<br />

Le attività di gioco saranno sempre più simulazioni di attività agonistiche e competitive<br />

senza mai tralasciare l’aspetto ludico.<br />

88<br />

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30<br />

0<br />

66


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Strumenti utilizzati<br />

Palestre attrezzate diversamente ,campo esterno di atletica , utilizzo di piccoli , grandi<br />

attrezzi e libro in adozione : “Praticamente sport comprendere il movimento” autori Del<br />

Nista,Perker e Tasselli . Ed. D’Anna<br />

Modalità di verifica e di recupero<br />

Icriteri sono quelli adottati dal dipartimento di materia<br />

Modulo Conoscenze<br />

2<br />

3<br />

1<br />

Conosce le regole dei giochi di squadra e degli sport individuali<br />

delle varie discipline sportive<br />

Conosce schemi di attacco e difesa più complessi<br />

Conosce le regole dei principali sport individuali<br />

Conosce le regole dell’arbitraggio<br />

Conosce i fondamenti teorici da applicare alle specifiche attività<br />

sportive<br />

Riconosce le attività di riscaldamento generale e specifico e sa<br />

applicarle<br />

Conosce i concetti di forza resistenza e velocità ei concetti di mobilità<br />

articolare e allungamento muscolare per un corretto utilizzo e una<br />

consapevole applicazione pratica finalizzata al benessere o<br />

all’allenamento<br />

Conosce i fondamenti teorici da applicare alle specifiche attività<br />

sportive<br />

Il modulo non è stato svolto perchè la disciplina non fa parte delle<br />

materie per l’esame di maturità, quindi viene meno la necessità di<br />

fornire agli studenti gli strumenti necessari per una rilettura teorica dei<br />

contenuti proposti specificamente destinata a prove di tipo scritto o<br />

orale. I moduli precedenti possiedono al loro interno in misura<br />

adeguata e sufficiente l’utilizzo delle conoscenze teoriche per<br />

l’attivazione di competenze secondo la pratica ordinaria della<br />

disciplina.<br />

89<br />

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Materia Informatica<br />

Docente Negri Corrado<br />

ELENCO MODULI<br />

Titolo del modulo durata in<br />

ore<br />

1 Pagine Web statiche 12<br />

2 Pagine Web Dinamiche 12<br />

3 Programmazione lato server: pagine ASP 30<br />

4 Sicurezza delle reti 12<br />

Obiettivi generali della disciplina<br />

Comprendere il concetto di multimedialità e di <strong>documento</strong> ipertestuale. Progettare una<br />

pagina web e collegarla ad altre pagine. Progettare script utilizzando il linguaggio<br />

javascript. Gestire l’interazione con l’utente nelle pagine web utilizzando una tecnologia<br />

web lato client. Progettare pagine ASP per interfacciare un database Access utilizzando<br />

oggetti e comandi per effettuare manipolazioni e interrogazioni ai database nel Web.<br />

Metodologia utilizzata<br />

Lezioni frontali, problem solving, esercitazioni individuali, attività guidata in laboratorio.<br />

Strumenti utilizzati<br />

: Lavagna, proiettore, laboratorio di informatica, appunti, libro di testo<br />

Modalità di verifica e di recupero<br />

Interrogazioni, verifiche scritte, esercitazioni in laboratorio. Recupero in itinere<br />

90<br />

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Modulo Contenuti<br />

Titolo del modulo Elenco degli argomenti affrontati<br />

Pagine Web statiche I formati degli oggetti multimediali. Il linguaggio HTML. La<br />

formattazione della pagina. I link. La visualizzazione di immagini.<br />

Pagine Web<br />

Dinamiche<br />

Programmazione<br />

lato server: le<br />

pagine ASP<br />

Le liste e le tabelle. I frame. I form e gli oggetti grafici. I fogli di stile.<br />

Il linguaggio javaScript. Elementi del linguaggio. Le classi<br />

predefinite. Eventi e gestori di eventi. I moduli interattivi.<br />

Implementazione del ‘Crivello di Eratostene’.<br />

Caratteristiche generali. Il linguaggio di scripting Visual Basic.<br />

L’accesso ai database con la tecnologia ADO. Gli oggetti<br />

ADODB.Connection e ADODB.Recodset. L’insieme Fields<br />

dell’oggetto recordset e le proprietà Name e Value.<br />

Sicurezza delle reti La crittografia. Chiave simmetrica e chiave asimmetrica. La firma<br />

digitale<br />

Elenco studenti classe <strong>5CS</strong>:<br />

Borgonovo<br />

Busnelli<br />

Diotti<br />

Monti<br />

Sandrini<br />

Staffini<br />

91<br />

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Materia RELIGIONE<br />

Docente VINO FABIO<br />

Obiettivi generali della disciplina<br />

Cogliere e valutare l'apertura esistenziale della persona alla trascendenza. Interrogarsi sulla<br />

necessità di credere o non credere in Dio. Considerare l'importanza della relazione tra fede e<br />

ragione.<br />

Cogliere nella Bibbia una fonte inesauribile di possibili risposte alle domande di significato<br />

dell'uomo. Cogliere il senso e il valore della speranza. Riconoscere lo sforzo di rinnovamento<br />

della Chiesa, apprezzare il valore della testimonianza cristiana. Comprendere la libertà come<br />

responsabilità; conoscere i principi generali del magistero della chiesa in relazione alle<br />

problematiche della pace, della giustizia, della solidarietà e dello sviluppo.<br />

Metodologia utilizzata<br />

Lettura e comprensione del testo - Lezione frontale e partecipata - Lavori di gruppo e/o individuali<br />

Strumenti utilizzati<br />

Libro di testo: Michele Contadini, Itinerari di I.R.C.; vol. 2, Elledici scuola.<br />

Sussidi audio-visivi – Copie fotostatiche<br />

Modalità di verifica e di recupero<br />

L’alunno verrà valutato verifiche orali- In base all'attenzione, interesse e partecipazione;<br />

capacità di ascolto; rispetto delle opinioni altrui; infine disponibilità al dialogo educativo ed al<br />

confronto.<br />

Modulo Contenuti<br />

Titolo del modulo Elenco degli argomenti affrontati<br />

Temi bibblici Il Decalogo e i temi etici.<br />

Il destino ultimo<br />

dell'uomo<br />

La vita della<br />

Chiesa<br />

I cristiani e<br />

l'impegno<br />

sociale<br />

Il male: un mistero;<br />

Oltre la morte una vita;<br />

La Chiesa durante i totalitarismi del ‘900;<br />

La Chiesa che si rinnova: Concilio Vaticano II;<br />

La vita di Papa Giovanni Paolo II: materiale audio-visivo;<br />

La vita di Madre Teresa di Calcutta e Giovanni Paolo II:<br />

L’impegno per la pace; I cristiani e l’impegno sociale; La giustizia e la<br />

carità;<br />

92<br />

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