Lezione in PDF - Treccani
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Generi letterari<br />
- Lirica, <strong>in</strong> tutte le sue forme, spesso <strong>in</strong> raccolte anche di vari autori con una<br />
struttura molto ricercata, che riproduce le stagioni dell’anno, o le categorie<br />
botaniche…<br />
- Trattato <strong>in</strong> prosa, come momento di riflessione teorica sui pr<strong>in</strong>cipali temi della<br />
poetica barocca. Particolarmente rilevante la riflessione l<strong>in</strong>guistica sul codice<br />
d’uso; nel 1612 esce il Vocabolario della Crusca, che genera ampie e durature<br />
polemiche sulla conservazione o <strong>in</strong>novazione nella l<strong>in</strong>gua italiana. Ricca fu<br />
anche la categoria del trattato scientifico (Galileo Galilei, Marcello Malpighi),<br />
letterario (Emanuele Tesauro, Il cannocchiale aristotelico; Traiano Boccal<strong>in</strong>i,<br />
Ragguagli di Parnaso), storico (Paolo Sarpi, Historia del Concilio trident<strong>in</strong>o).<br />
- Teatro, esiti significativi ci furono soprattutto <strong>in</strong> Europa: Jean Rac<strong>in</strong>e, Molière,<br />
Calderón de la Barca).<br />
Stile<br />
- Magniloquenza del l<strong>in</strong>guaggio;<br />
- Uso copioso di figure retoriche, soprattutto dell’iperbole, dell’antitesi,<br />
dell’ossimoro, della metafora, considerata “il più <strong>in</strong>gegnoso e acuto, il più<br />
pellegr<strong>in</strong>o e mirabile, il più gioviale e giovevole, il più facondo e fecondo parto<br />
dell’umano <strong>in</strong>telletto” (Emanuele Tesauro, Il cannocchiale aristotelico);<br />
- Concettismo: uso di concetti astratti/immag<strong>in</strong>i/esempi per <strong>in</strong>dicare oggetti,<br />
animali, persone;<br />
- Lessico raff<strong>in</strong>ato, raro, antico e desueto; particolare ricercatezza formale del<br />
preziosismo come obiettivo pr<strong>in</strong>cipale;<br />
- Scelta di forme metriche spesso rare, re<strong>in</strong>venzione di forme tradizionali;<br />
- Scelta del policentrismo anche stilistico: uso di accumuli, frantumazione della<br />
prospettiva (<strong>in</strong>sistenza sullo specchio), quasi a significare che dopo la<br />
rivoluzione copernicana la certezza di un unico centro immobile e immutabile è<br />
ormai perduta.<br />
Temi<br />
- Amore, esaltazione della donna, ma <strong>in</strong> modi del tutto diversi, se non<br />
opposti, rispetto all’imperante petrarchismo del C<strong>in</strong>quecento;<br />
- Storie della mitologia classica, spesso attualizzate (l’Adone di Mar<strong>in</strong>o, che<br />
racconta le storie di Venere e Amore, sullo sfondo della mitologia classica);<br />
- Descrizione di opere di arti figurative (G. Mar<strong>in</strong>o, Or quai nemici fian che<br />
freddi marmi, descrizione <strong>in</strong> versi di una raffigurazione di una Medusa di<br />
Caravaggio);<br />
- Omaggio o esaltazione di elementi poco poetici, rari, mai presenti nella<br />
tradizione precedente (Giuseppe Artale, Piccola <strong>in</strong>stabil macchia, ecco, vivente,<br />
dedicata a una pulce che saltella sul seno della donna amata; A. M. Narducci,<br />
Sembran fere d’avorio <strong>in</strong> bosco d’oro, dedicato ai pidocchi della donna amata;<br />
Giovan Francesco Maia Materdona, Animato rumor, tromba vagante, dedicato a<br />
una zanzara);<br />
- Descrizione di particolari effetti ottici o scientifici: il Seicento è, <strong>in</strong>fatti,<br />
anche il secolo del grande sviluppo dell’osservazione scientifica, che colpisce gli<br />
artisti soprattutto per gli aspetti legati alla vita quotidiana (Tommaso Stigliani,<br />
Scherzo di immag<strong>in</strong>i).<br />
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