ricostruzione tridimensionale delle caratteristiche idrogeologiche ...
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2 Obiettivi del progetto<br />
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2 Obiettivi del progetto<br />
L’intento del progetto è consistito nella realizzazione di metodiche<br />
per lo sviluppo di tecnologie informatiche, applicate a problematiche<br />
<strong>idrogeologiche</strong> complesse, quali l’esecuzione di modelli di flusso e di<br />
trasporto nel “saturo” sia a scala locale che di bacino; si tratta di<br />
strumenti che possono anche fungere da supporto agli enti pubblici in<br />
materia di gestione integrata della risorsa idrica.<br />
L’implementazione di tali tecnologie informatiche lega l’uso di una<br />
Banca Dati idrogeologica alla realizzazione di modelli geologici<br />
tridimensionali (Bonomi, 2009) per simulare l’eterogeneità di un<br />
acquifero, ricostruendone la struttura dei depositi sciolti fluviali e<br />
fluvio-glaciali e stimandone la distribuzione dei parametri idraulici:<br />
sono state ricreate le sequenze deposizionali succedutesi nel tempo<br />
in funzione di movimenti tettonici e dell’evoluzione dell’ambiente di<br />
deposizione, a partire da informazioni puntuali stratigrafiche. E’ stato<br />
così possibile riprodurre una struttura sotterranea che non sia legata<br />
alla schematica suddivisione in acquiferi e acquitardi, ma<br />
caratterizzata dall’eterogeneità tessiturale e dalla variazione spaziale<br />
dei parametri idraulici.<br />
E’ riconosciuto che l’eterogeneità geologica esercita il maggior<br />
controllo sul comportamento di un serbatoio idrico sotterraneo e su<br />
molti altri aspetti che riguardano l’idrogeologia quantitativa come la<br />
calibrazione di modelli e la stima della ricarica. Essa è legata alla<br />
variazione <strong>delle</strong> dimensione dei granuli, alla porosità, alla<br />
mineralogia, alle tessiture, alle proprietà meccaniche <strong>delle</strong> rocce, alla<br />
struttura e ai processi diagenetici. Tutti questi fattori provocano<br />
variazioni nelle conducibilità idraulica, nell’immagazzinamento e nella<br />
porosità e quindi controllano il flusso e il trasporto attraverso i<br />
sedimenti (Eaton, 2006).<br />
Nel mondo scientifico esistono pareri contrastanti e dibattiti relativi<br />
all’utilità di introdurre l’eterogeneità dei parametri all’interno di un<br />
modello: si discute se sia un fattore fondamentale per poter catturare<br />
la complessità della natura, apportando dei miglioramenti nella<br />
capacità predittiva dei modelli e riducendone il grado di incertezza,<br />
(Gomez-Hernandez, 2006) o se invece ne aumenti la difficoltà e i<br />
tempi di risoluzione.<br />
Il cosiddetto approccio tradizionale nel campo della calibrazione di<br />
modelli, per cui vige il principio di “parsimonia”, sostiene che un