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il mensile del fotovoltaico - SolarWorld AG

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PHOTON Febbraio 2010<br />

2/2010<br />

Febbraio 2010<br />

www.photon-online.it<br />

IL MENSILE DEL FOTOVOLTAICO<br />

<br />

Moduli a non fi nire<br />

La panoramica di mercato 2010<br />

comprende prodotti di 166 marchi<br />

Photowatt conc<strong>il</strong>ia<br />

Dopo la denuncia dei casi di «hot-spot»<br />

i francesi migliorano <strong>il</strong> servizio ai clienti<br />

West meets East<br />

Un produttore cinese di celle<br />

con standard europei<br />

Spagna<br />

Asif: puntare su<br />

autoconsumo e<br />

tariffe minori<br />

I VITICOLTORI CALIFORNIANI SCOPRONO IL SOLARE<br />

La nuova moda: affi ancare ai vitigni<br />

altri altri fi fi lari… lari… fotovoltaici<br />

fotovoltaici<br />

Un omaggio di<br />

<strong>SolarWorld</strong><br />

<br />

»<br />

79


80<br />

200<br />

180<br />

160<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

Ricerca e tecnologia<br />

Ciò che conta veramente: potenza, rendimento, resa<br />

Cinque anni fa <strong>il</strong> Laboratorio PHO-<br />

TON ha iniziato a eseguire primi test<br />

sui moduli. Da allora è sottoposto a<br />

continui ampliamenti, mettendo a disposizione<br />

le apparecchiature per gli<br />

esami ottici (fotocamera a infrarossi e<br />

per la misura di elettroluminescenza) e<br />

soprattutto un analizzatore di potenza<br />

(flasher). Il prossimo passo previsto<br />

è la messa in funzione di una camera<br />

climatica.<br />

Tuttavia, al centro di tutto c’è ancora<br />

la misurazione con cui tutto ha avuto<br />

inizio, cioè <strong>il</strong> r<strong>il</strong>evamento <strong>del</strong>la resa:<br />

quanti ch<strong>il</strong>owattora di corrente produce<br />

un modulo nel corso di un anno?<br />

La domanda sembra banale, ma per<br />

fornire una risposta precisa è necessario<br />

uno sforzo notevole. I moduli, sempre<br />

tre <strong>del</strong>lo stesso mo<strong>del</strong>lo, sono installati<br />

in un’area esterna per evitare<br />

ombreggiamenti, differenze di temperatura<br />

e influssi dovuti alla riflessione.<br />

Inoltre, sono costantemente sotto carico,<br />

ovvero immettono corrente nella<br />

rete. E non per incassare la tariffa incentivante,<br />

ma perché se funzionasseri<br />

a vuoto, i moduli si riscalderebbero<br />

eccessivamente. Il riscaldamento eccessivo<br />

a sua volta incide sul rendimento<br />

Resa normalizzata mens<strong>il</strong>e nel 2009 in kWh/kW e irraggiamento (sul piano dei moduli) in kWh/m 2 (2009: 1.215,47 kWh/m 2 a)<br />

Resa normalizzata in kWh/kW<br />

Irraggiamento in kWh/m 2<br />

(che si riduce all’aumentare <strong>del</strong>la temperatura)<br />

e quindi sulla potenza.<br />

Ciononostante, ovviamente la misurazione<br />

deve essere effettuata davanti<br />

all’inverter e non dietro. In caso contrario,<br />

l’inverter con i suoi eventuali<br />

difetti altererebbe <strong>il</strong> risultato. Inoltre,<br />

poiché non tutti i moduli armonizzano<br />

allo stesso modo con tutti gli inverter,<br />

si determinerebbe uno svantaggio per<br />

singoli prodotti testati. Per questo motivo,<br />

nel campo prove di PHOTON i moduli<br />

sono collegati all’inverter tramite<br />

un convertitore CC/CC e un bus in CC<br />

(CC: corrente continua).<br />

Durante la procedura di misurazione<br />

vera e propria, i moduli sono separati<br />

dalla rete per una frazione di secondo.<br />

Così viene registrata la curva caratteristica<br />

corrente/tensione (curva caratteristica<br />

I-V) con 2.000 punti di misura.<br />

Il prodotto tra corrente e tensione è la<br />

potenza (indicata in watt), che moltiplicata<br />

a sua volta per <strong>il</strong> tempo dà la resa<br />

(indicata in wattora o ch<strong>il</strong>owattora).<br />

Dunque, per conoscere la resa, basta registrare<br />

un numero sufficiente di volte<br />

la curva caratteristica I-V. Nel campo<br />

prova di PHOTON ciò avviene una volta<br />

al secondo. Di conseguenza, i dati sulla<br />

resa sono <strong>il</strong> risultato di circa 3.154.600<br />

r<strong>il</strong>evamenti <strong>del</strong>la curva caratteristica<br />

all’anno. Ognuna di queste misurazioni<br />

ha una durata di circa un centesimo di<br />

secondo, dopodiché <strong>il</strong> modulo viene di<br />

nuovo collegato alla rete. Dunque, per <strong>il</strong><br />

99 per cento <strong>del</strong> tempo di funzionamento<br />

rimane sotto tensione.<br />

Finora i risultati annuali ottenuti da<br />

questo tipo di misurazione sono disponib<strong>il</strong>i<br />

per 16 mo<strong>del</strong>li di moduli. Ovviamente<br />

quando si sceglie un modulo, bisogna<br />

valutarne anche le caratteristiche<br />

costruttive, cioè la stab<strong>il</strong>ità a lungo termine,<br />

oltre che la resa. Tra tutti i criteri,<br />

però, quest’ultimo è <strong>il</strong> più importante e<br />

nel medio e lungo termine permette di<br />

giudicare anche le altre qualità. Infatti,<br />

solo una produzione di qualità consente<br />

di ottenere una buona resa.<br />

L’osservazione dei risultati dei test<br />

può inoltre essere ut<strong>il</strong>e per fare un po’<br />

di chiarezza su tre termini che vengono<br />

spesso confusi nei colloqui di vendita:<br />

potenza, rendimento e resa.<br />

Come già accennato, la potenza di<br />

un modulo è <strong>il</strong> prodotto tra la corrente e<br />

la tensione. Questi due valori variano a<br />

seconda <strong>del</strong>l’irraggiamento: con <strong>il</strong> cielo<br />

terso, <strong>il</strong> modulo raggiunge una potenza<br />

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set<br />

La resa annuale dei moduli nel campo prova di PHOTON a intervalli mens<strong>il</strong>i: è evidente come i mesi estivi costituiscano la parte maggiore <strong>del</strong>la resa complessiva. Questo<br />

vale per tutti i tipi di moduli, anche per quelli a f<strong>il</strong>m sott<strong>il</strong>e. Nel complesso, dunque, conta soprattutto la capacità di generare più energia possib<strong>il</strong>e con l’irraggiamento solare<br />

diretto. Un buon comportamento in condizioni di scarsa luminosità, invece, è solo secondario. La tabella con i risultati dei test 2009 è riportata a pagina 142.<br />

PHOTON Febbraio 2010


maggiore rispetto a quando è nuvoloso.<br />

Il rendimento è <strong>il</strong> rapporto tra la potenza<br />

e la superficie: maggiore è <strong>il</strong> rendimento,<br />

tanto maggiore sarà la potenza<br />

generab<strong>il</strong>e su una determinata area.<br />

Sia la potenza che <strong>il</strong> rendimento<br />

sono misurati in cosiddette condizioni<br />

standard di collaudo (STC, standard<br />

test conditions), ovvero con un irraggiamento<br />

di 1.000 watt per metro quadro,<br />

una temperatura <strong>del</strong>le celle di 25<br />

gradi e uno spettro luminoso corrispondente<br />

a una massa d’aria di 1,5. I<br />

raggi solari che arrivano verticalmente<br />

percorrono un tragitto più breve attraverso<br />

l’atmosfera rispetto a quelli obliqui<br />

e quindi attraversano una massa<br />

d’aria minore; questo influisce sullo<br />

spettro luminoso.<br />

Per motivi tecnici, non è possib<strong>il</strong>e<br />

produrre moduli fotovoltaici con una<br />

potenza perfettamente costante. Per<br />

questo i valori r<strong>il</strong>evanti sono due: la potenza<br />

nominale e la potenza effettiva. Il<br />

primo è <strong>il</strong> dato indicato dal produttore<br />

per un determinato mo<strong>del</strong>lo di moduli.<br />

Si tratta sempre di un valore medio<br />

con determinate tolleranze. Minore è<br />

<strong>il</strong> margine di tolleranza, tanto meglio.<br />

La potenza effettiva invece viene r<strong>il</strong>e-<br />

PHOTON Febbraio 2010<br />

Solar-Fabrik - SF 145A<br />

MHH - MHH plus 190<br />

BP - BP 7185 S<br />

Sharp - NT-R5E3E<br />

Kyocera - KC170GT-2<br />

Shell - SQ 150-C<br />

Isofoton - I-110/24<br />

Photowatt - PW 1650<br />

Solarworld - SW 210 poly<br />

Schott Solar- ASE-300-DG-FT<br />

Evergreen - ES-180-RL<br />

CSI - CS6A-170P<br />

Evergreen - EC-120<br />

Shell - Powermax Eclipse 80-C<br />

First Solar - FS-265<br />

Solarfun - SF160 M5-24<br />

Ott Nov Dic<br />

vata per ogni singolo modulo con una<br />

lampada allo xeno («flasher»). Anche<br />

questo avviene in condizioni standard<br />

di collaudo, motivo per cui si parla di<br />

potenza STC. Il relativo protocollo di<br />

misurazione («protocollo» flasher o<br />

«elenco flasher») dovrebbe essere fornito<br />

insieme al modulo. Per chiarire la<br />

differenza tra la potenza nominale e la<br />

potenza STC e <strong>il</strong> suo effetto sul rendimento,<br />

nella tabella <strong>del</strong>la misurazione<br />

<strong>del</strong>la resa pubblicata a pagina 142 sono<br />

riportati entrambi i valori: la potenza<br />

nominale con <strong>il</strong> relativo «rendimento<br />

nominale», così come la potenza STC<br />

con <strong>il</strong> «rendimento STC».<br />

Naturalmente <strong>il</strong> rendimento fornisce<br />

indicazioni sulla qualità <strong>del</strong> modulo<br />

<strong>fotovoltaico</strong>. Questo però consente di<br />

mettere a confronto solo i moduli con<br />

la stessa tecnologia. Paragonare un prodotto<br />

a f<strong>il</strong>m sott<strong>il</strong>e a un modulo cristallino<br />

non avrebbe molto senso. Il gestore,<br />

comunque, è interessato soprattutto<br />

alla resa, cioè la quantità di ch<strong>il</strong>owattora<br />

di corrente prodotta dal modulo.<br />

L’opinione molto diffusa, secondo cui i<br />

moduli con <strong>il</strong> rendimento più alto sono<br />

migliori degli altri e che quindi possono<br />

avere un costo più elevato, non è <strong>del</strong><br />

tutto corretta. Nel test PHOTON, <strong>il</strong> modulo<br />

con <strong>il</strong> rendimento più basso (First<br />

Solar FS-265) è giunto al secondo posto,<br />

battuto solo di poco dal primo classificato<br />

(Solarworld Sunmodule Plus SW<br />

210 poly). Il modulo con <strong>il</strong> rendimento<br />

più alto (BP Solar BP 7185 S), invece, si<br />

è classificato solo dodicesimo con un<br />

distacco notevole dalla vetta. Inoltre,<br />

<strong>il</strong> modulo di Solarworld è dotato di celle<br />

policristalline esattamente come <strong>il</strong><br />

MHH plus 190 (190 Wp) di Sunways,<br />

che per giunta ha un rendimento nettamente<br />

migliore. Ciononostante la resa<br />

è sensib<strong>il</strong>mente inferiore.<br />

Un altro aspetto importante per <strong>il</strong><br />

gestore è la differenza tra la potenza<br />

nominale e la potenza STC. Il prezzo<br />

d’acquisto, infatti, normalmente è determinato<br />

dalla potenza e più precisamente<br />

dalla potenza nominale. Se questa<br />

è maggiore <strong>del</strong> valore effettivo, si<br />

finisce per pagare qualcosa che poi non<br />

viene fornito. Nel caso contrario, cioè<br />

quando la potenza STC è maggiore di<br />

quella nominale, si riceve qualche watt<br />

gratis, per così dire.<br />

Nel test sulla produzione energetica<br />

di PHOTON, la resa è sempre norma-<br />

»<br />

lizzata in base alla potenza STC. Questo<br />

procedimento cela una piccola iniquità<br />

nella valutazione rispetto a quei<br />

produttori che, seppur in modo lodevole,<br />

forniscono indicazioni più prudenti<br />

sulla potenza nominale, cui comunque<br />

l’acquirente non ha diritto. L’ultimo<br />

classificato nella valutazione <strong>del</strong>la resa<br />

<strong>del</strong> 2009, <strong>il</strong> modulo Sharp NT-R5E3E,<br />

ne è l’esempio più evidente. Infatti, in<br />

questo caso esiste una notevole differenza<br />

tra i 175 watt di potenza nominale<br />

e la potenza STC effettivamente<br />

misurata di 188 watt (la media dei tre<br />

moduli installati nel campo di prova).<br />

Normalizzando la resa di questo modulo<br />

in base alla potenza nominale, invece<br />

<strong>del</strong>la potenza STC, non si otterrebbero<br />

953, bensì 1.023 ch<strong>il</strong>owattora<br />

per ch<strong>il</strong>owatt, e quindi una posizione<br />

molto migliore. Al contrario, i moduli<br />

con una potenza STC inferiore rispetto<br />

al valore nominale (Photowatt PW<br />

1650-175W, Evergreen EC-120, Isofoton<br />

I-110/24) scivolerebbero più giù<br />

nella classifica.<br />

D’altro canto, normalizzare <strong>il</strong> valore<br />

in base alla potenza nominale favorirebbe<br />

quei produttori che riducono<br />

in maniera consapevole le indicazioni<br />

<strong>del</strong>la potenza per ottenere, apparentemente,<br />

una resa migliore negli impianti<br />

con i loro moduli. L’aspetto principale<br />

<strong>del</strong> test è la comparab<strong>il</strong>ità, la quale è<br />

assicurata solo se la resa è normalizzata<br />

in base alla potenza STC. Per una maggiore<br />

chiarezza nell’acquisto, i moduli<br />

fotovoltaici dovrebbero essere forniti<br />

sempre con un protocollo flasher ed<br />

essere pagati solo in base alla potenza<br />

indicata in quel protocollo.<br />

Soprattutto, la resa specifica riferita<br />

al valore misurab<strong>il</strong>e <strong>del</strong>la potenza<br />

STC non è solo un esempio di calcolo,<br />

ma anche un indicatore per la maturità<br />

tecnologica e la qualità di fabbricazione<br />

<strong>del</strong> modulo <strong>fotovoltaico</strong>. Se in<br />

condizioni standard di collaudo, <strong>il</strong> prodotto<br />

genera una potenza di 100 watt,<br />

mentre in altre condizioni di irraggiamento,<br />

che in realtà sono molto più frequenti,<br />

la potenza diminuisce in modo<br />

sproporzionato, la resa non è buona. Se<br />

invece <strong>il</strong> modulo funziona bene in diverse<br />

condizioni, è possib<strong>il</strong>e ottenere<br />

una buona resa. Dopotutto, quello che<br />

conta veramente è trasformare la luce<br />

disponib<strong>il</strong>e in corrente nel modo più<br />

efficiente possib<strong>il</strong>e. js<br />

81


Risultati <strong>del</strong>le misurazioni <strong>del</strong>la resa PHOTON<br />

82<br />

Risultati <strong>del</strong>le misurazioni <strong>del</strong>la resa 2009<br />

Ricerca e tecnologia<br />

Differenza rispetto al vincitore<br />

<strong>del</strong> test (%)<br />

Resa in kWh/kW **<br />

Rendimento »STC« (%)**<br />

Potenza STC<br />

Rendimento »nominale« (%)*<br />

Anno d›installazione<br />

Anno d›installazione<br />

Paese di origine<br />

Tipo cella<br />

Tipo di modulo<br />

Produttore<br />

Solarworld Sunmodule Plus SW 210 poly**** poli Portogallo 2006 210 12,5 212,6 12,7 1.084 Il migliore a livello annuale<br />

First Solar FS-265 CdTe USA 2007 65 9,0 65,4 9,1 1.079 0,4<br />

Photowatt PW 1650-175W poli Francia 2006 175 13,0 171,5 12,8 1.038 4,2<br />

Shell Powermax Eclipse 80-C*** CIS H USA 2007 80 9,3 87,6 10,2 1.037 4,3<br />

Evergreen EC-120*** ribbon USA 2006 120 11,6 119,5 11,5 1.037 4,3<br />

Evergreen ES-180-RL*** ribbon Germania 2007 180 12,0 183,9 12,3 1.036 4,4<br />

Shell SQ 150-C*** mono Portogallo 2006 150 11,4 155,2 11,8 1.033 4,7<br />

CSI CS6A-170P poli Cina 2007 170 13,0 174,5 13,4 1.009 6,9<br />

Kyocera KC170GT-2 poli Giappone 2006 170 13,3 177,5 13,9 1.005 7,3<br />

Solar-Fabrik SF 145A*** EFG Germany 2005 145 11,8 146,0 11,9 1.000 7,7<br />

Isofoton I-110/24*** mono Spagna 2006 110 12,8 101,1 11,8 1.000 7,7<br />

BP Solar BP 7185 S*** mono Spagna, India 2005 185 14,7 186,2 14,8 999 7,9<br />

Solarfun SF160 M5-24 (175 W) mono Cina 2007 175 13,7 174,5 13,7 998 7,9<br />

Sunways MHH plus 190 (190 Wp)*** poli Portogallo 2005 190 13,4 198,6 14,0 993 8,3<br />

Schott Solar ASE-300-DG-FT (300 W)*** EFG USA 2007 300 12,4 308,5 12,7 993 8,4<br />

Sharp NT-R5E3E mono Giappone 2005 175 13,5 188,0 14,4 953 12,0<br />

900 950 1000 1050 1100 0 4 8 12 16<br />

*normalizzato sulla potenza nominale, **normalizzato sulla potenza STC, ***fuori produzione, ****denominazione precedente SW 210 poly<br />

ıı<br />

Stampa speciale di PHOTON - la rivista fotovoltaica, edizione febbraio 2010, pagina 62-65. Traduzione da <strong>SolarWorld</strong> <strong>AG</strong>. Photon non prende responsab<strong>il</strong>ità <strong>del</strong>la traduzione né<br />

linguisticamente né di contenuto.<br />

PHOTON Febbraio 2010


GARANZIA LINEARE SULLA POTENZA<br />

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Prestazione <strong>del</strong> modulo garantia<br />

PHOTON Febbraio 2010<br />

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83


Un successo mondiale.<br />

<strong>SolarWorld</strong> <strong>AG</strong> è uno dei maggiori gruppi industriali <strong>del</strong> <strong>fotovoltaico</strong> a livello mondiale, con una esperienza produttiva di più di 30<br />

anni. Nella sede centrale di Freiberg in Sassonia, con più di 1.500 impiegati, vengono creati prodotti <strong>del</strong>la massima qualità secondo gli<br />

standard tedeschi, a partire dalla materia prima fino ai moduli fotovoltaici completi. Lo dimostrano i test di lunga durata <strong>del</strong>la rivista<br />

“Photon”, in cui i moduli <strong>SolarWorld</strong> nel 2008 e 2009 hanno ottenuto <strong>il</strong> primo posto. Con la garanzia di potenza ad andamento lineare e<br />

la garanzia sul prodotto estesa a 5 anni, <strong>SolarWorld</strong> garantisce rese stab<strong>il</strong>i a lungo termine. L’innovazione e l’elevata qualità dei prodotti<br />

è legata ad un intenso lavoro di ricerca e sv<strong>il</strong>uppo interno all’azienda.<br />

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per poter sfruttare in modo ottimale la remunerazione aggiuntiva per <strong>il</strong> consumo <strong>del</strong>la corrente di propria produzione.<br />

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Potenza duratura, effetti sostenib<strong>il</strong>i: <strong>SolarWorld</strong> <strong>AG</strong> unisce ai risultati economici<br />

la responsab<strong>il</strong>ità sociale e la tutela <strong>del</strong>l’ambiente, per questo le è stato<br />

assegnato <strong>il</strong> Premio tedesco per la sostenib<strong>il</strong>ità. Grazie al riciclaggio completo<br />

dei moduli fotovoltaici, <strong>il</strong> Gruppo offre un<br />

importante contributo alla conservazione<br />

<strong>del</strong> valore nel rispetto <strong>del</strong>l’ambiente, chiudendo<br />

<strong>il</strong> ciclo di produzione.<br />

84 PHOTON Febbraio 2010<br />

www.solarworld-italia.com

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