VALUTAZIONE.pdf
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E per fare la sua parte la scuola deve qualificarsi come indicato nel<br />
documento della commissione dei saggi sui saperi essenziali del<br />
‘97 in cui si afferma:<br />
“La scuola deve diventare un significativo luogo di vita e di<br />
apprendimento per docenti e studenti, ecc….<br />
Compito prioritario della nuova scuola è la creazione di ambienti<br />
idonei all’apprendimento che abbandonino la sequenza lezionestudio<br />
individuale-interrogazione, per dar vita a comunità di<br />
discenti e docenti impegnati collettivamente nell’analisi e<br />
nell’approfondimento degli oggetti di studio e nella costruzione di<br />
saperi condivisi. Queste comunità dovranno essere caratterizzate<br />
dal ricorso a metodi di insegnamento capaci di valorizzare<br />
simultaneamente gli aspetti cognitivi e sociali, affettivi e relazionali<br />
di qualsiasi apprendimento”.<br />
Cosa relativamente più facile e diffusa nelle scuole elementari e<br />
dell’infanzia, ma forse un po’ meno nella scuola secondaria, per<br />
difficoltà sia oggettive sia legate alla professionalità degli insegnanti.<br />
Certamente bisogna tener conto delle diversità, spesso molto grandi,<br />
senza generalizzazioni semplicistiche. Sono opportuni e necessari i<br />
dovuti distinguo che rispettino la specificità di ciascun ordine di<br />
scuola e di ciascuna disciplina e la complessità delle situazioni.<br />
Non si può senza fare di ogni erba un fascio e bisogna tener conto<br />
delle condizioni e dei vincoli oggettivi, il tempo disponibile, il<br />
numero degli alunni, i programmi, gli adempimenti formali, ecc…<br />
In molti casi può essere necessaria una valutazione più rigorosa<br />
attraverso prove anche impegnative, soprattutto nella scuola<br />
superiore, richiedendo anche forme più tradizionali di studio ed<br />
impegno da parte degli studenti. Ciò premesso, mi sembra però<br />
significativo il fatto che ci sono esperienze “reali”, alcune molto ben<br />
documentate, che dimostrano come sia possibile lavorare in gran<br />
parte nel modo suddetto, anche nella scuola secondaria di primo e<br />
secondo grado, senza neanche mezzi eccezionali.<br />
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