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Le patologie croniche, vera emergenza del terzo millennio

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NOTIZIE FSM<br />

Quadrimestrale - anno 8 - N. 12 - Febbraio 2008 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - CNS PD<br />

Attività e...<br />

Aria, ambiente e salute<br />

Un abbraccio famigliare<br />

Il caso<br />

Per un risveglio possibile<br />

TecHnologie<br />

10 anni di Telemedicina<br />

Comunicare ad ogni costo<br />

<strong>Le</strong> <strong>patologie</strong><br />

<strong>croniche</strong><br />

<strong>vera</strong> <strong>emergenza</strong> <strong>del</strong> <strong>terzo</strong> <strong>millennio</strong>


La Fondazione Salvatore Maugeri creata nel<br />

1965 dal professore Salvatore Maugeri, come<br />

“Clinica <strong>del</strong> lavoro”, opera nelle aree istituzionali<br />

<strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>la salute nell’ambiente<br />

di lavoro e <strong>del</strong>la Medicina Riabilitativa, con<br />

l’obiettivo di favorire il recupero <strong>del</strong>le capacità<br />

residue funzionali e attitudinali <strong>del</strong>la persona,<br />

l’autonomia e la qualità <strong>del</strong>la vita mediante<br />

una riabilitazione di Alta Specializzazione.<br />

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifi -<br />

co dal 1969 è oggi presente su tutto il territorio<br />

italiano con una rete di 11 Istituti Scientifi ci e 3<br />

Centri di Prevenzione. L’attività clinica, rivolta<br />

a soggetti post-acuti e cronici, è orientata alla<br />

diagnosi e alla cura <strong>del</strong>le malattie professionali,<br />

individuando e prevenendo i rischi legati<br />

ad attività produttive e alla riabilitazione di<br />

pazienti con menomazioni neuromotorie,<br />

cardiologiche, pneumologiche e di <strong>patologie</strong><br />

<strong>croniche</strong> polisistemiche disabilitanti, favorendo<br />

il reinserimento <strong>del</strong>la persona al lavoro e<br />

nella vita di tutti i giorni e prevenendone la<br />

disabilità. L’attività assistenziale è di supporto<br />

alla ricerca scientifi ca per l’elaborazione di<br />

protocolli diagnostici, linee guida e protocolli<br />

riabilitativi ad approccio multidisciplinare<br />

nell’ambito di <strong>patologie</strong> complesse, di grande<br />

rilevanza epidemiologica e ad elevato assorbimento<br />

di risorse. L’attività di ricerca si avvale<br />

di 48 Laboratori Scientifi ci e si sviluppa per<br />

linee e tematiche sia specifi che che trasversali<br />

all’attività complessiva. La struttura a rete<br />

diffusa sul territorio nazionale permette, da<br />

un lato di accedere a campioni signifi cativi<br />

dal punto di vista epidemiologico, dall’altro di<br />

garantire un continuo scambio di informazioni<br />

ed esperienze in gruppi di lavoro omogenei,<br />

interdisciplinari e multiprofessionali che<br />

assicurano l’eccellenza dei percorsi clinicoassistenziali<br />

e <strong>del</strong>la ricerca scientifi ca.<br />

editoriale<br />

NOTIZIE FSM<br />

si rinnova<br />

Sono passati ormai 5 anni dall’ultimo numero di NOTIZIE FSM, la<br />

rivista periodica destinata a tutto il personale <strong>del</strong>la Fondazione<br />

Salvatore Maugeri, ai suoi collaboratori e alle Istituzioni, centrali<br />

e periferiche, con cui la nostra realtà collabora attivamente.<br />

Una rivista che molti di voi hanno avuto modo di sfogliare ed<br />

apprezzare. In questo periodo in cui si parla (e si scrive) molto<br />

di Sanità, ci è sembrato importante poter avere nuovamente la<br />

nostra testata e con essa le sue potenzialità: di informazione,<br />

di condivisione, di conoscenza <strong>del</strong>le tante, preziose attività che<br />

quotidianamente prendono forma all’interno <strong>del</strong>la nostra realtà.<br />

In questi anni siamo cresciuti di numero, e cresciute sono anche<br />

le strutture attraverso le quali Fondazione offre il suo contributo<br />

al miglioramento <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>le persone. Proprio per<br />

questo è importante poter cogliere le opportunità di confronto e<br />

visibilità che la rivista può offrire, grazie anche al vostro contributo<br />

e ai vostri suggerimenti. Il linguaggio cercherà di essere sempre<br />

chiaro, semplice, divulgativo, intenzionalmente non tecnico<br />

e, compatibilmente con i temi trattati di volta in volta, anche<br />

discorsivo.<br />

Ripartiamo nel 2008 con un numero ricco… non soltanto di pagine<br />

ma soprattutto di argomenti, ricerche, attività e anche anniversari<br />

importanti: dai 10 anni <strong>del</strong> Servizio di Telemedicina a quelli <strong>del</strong><br />

Servizio di Cardiologia Molecolare, due realtà che in poco tempo<br />

hanno saputo “imporsi” sia a livello nazionale sia internazionale;<br />

per fi nire con i 30 anni di lavoro <strong>del</strong> Centro di Ricerche Ambientali<br />

di Padova, protagonista ormai riconosciuto in tutta Europa e vigile<br />

attento alla qualità <strong>del</strong>l’aria che respiriamo.<br />

Pagina dopo pagina, rubrica dopo rubrica emergono tanti segnali,<br />

piccoli e grandi, ma tutti collegati al tema centrale ed attuale <strong>del</strong>le<br />

<strong>patologie</strong> <strong>croniche</strong>, <strong>del</strong>la loro riabilitazione, <strong>del</strong>lo stile di vita e<br />

<strong>del</strong>le azioni che possiamo attuare sia come professionisti <strong>del</strong>la<br />

salute sia come persone.<br />

Un tema centrale per tutti noi su cui, comunque, avremo modo di<br />

ritornare più volte, in futuro, nei prossimi numeri.<br />

Buona lettura a tutti.<br />

Il Presidente<br />

NOTIZIE FSM NOTIZIE FSM<br />

1


2<br />

4<br />

8<br />

12<br />

24<br />

26<br />

28<br />

IL FOCUS<br />

<strong>Le</strong> <strong>patologie</strong> <strong>croniche</strong>…<br />

<strong>vera</strong> <strong>emergenza</strong> <strong>del</strong> <strong>terzo</strong> <strong>millennio</strong><br />

LA RETE<br />

L’azione condivisa<br />

ATTIVITA’ E…<br />

Un abbraccio famigliare<br />

DDT: ancora tra noi a 30 anni dal divieto<br />

Aria, ambiente, salute: che cosa respiriamo?<br />

Un cuore che batte da 10 anni<br />

PAROLA DI…<br />

A colloquio con il Ministro <strong>del</strong>la Salute<br />

PLUS<br />

Il potere dei numeri<br />

IN CLASSE<br />

Attività formativa 2008<br />

Il convegno di cui parlare: SLA, paradigma di fragilità<br />

Gli altri eventi<br />

NOTIZIE FSM<br />

Rivista quadrimestrale <strong>del</strong>la<br />

Fondazione Salvatore Maugeri -<br />

Clinica <strong>del</strong> Lavoro e <strong>del</strong>la Riabilitazione I.R.C.C.S.<br />

Via Salvatore Maugeri, 4 - 27100 Pavia<br />

Direttore Responsabile<br />

Micaela Marcon<br />

Redazione<br />

UNOPUNTOTRE<br />

Via G.B. Imperiali, 13 - 36100 Vicenza<br />

Tel./Fax 0444 317974<br />

info@unopuntotre.it<br />

Stampato su carta contenente 100% di fi bre riciclate<br />

in conformità con RAL UZ 14- Blue Angel<br />

Foto<br />

Archivio Fondazione Salvatore Maugeri<br />

Progetto Grafi co<br />

GPMDNA - Vicenza<br />

Stampa<br />

Tipografi a Nuova Jolly<br />

Viale <strong>del</strong>l’Industria, 28<br />

35030 Rubano (PD)<br />

Registrazione Tribunale di Padova<br />

n. 2120 <strong>del</strong> 25 febbraio 2008<br />

TECHNOLOGIE<br />

L’approccio olistico: una rivoluzione nella T-Med<br />

Comunicare ad ogni costo<br />

STILI DI VITA<br />

No al sovrappeso, per un benessere globale<br />

Il parere <strong>del</strong>lo specialista<br />

IL CASO<br />

Per un risveglio possibile<br />

NEWS<br />

La torre che mancava<br />

La ricerca porta anche il tuo nome<br />

PARLANO DI NOI<br />

La Fondazione e i media<br />

IN GIRO PER L’ITALIA<br />

NOTIZIE FSM NOTIZIE FSM<br />

34<br />

40<br />

44<br />

46<br />

48<br />

50<br />

3


Il focus<br />

<strong>Le</strong> <strong>patologie</strong><br />

<strong>croniche</strong><br />

<strong>vera</strong> <strong>emergenza</strong> <strong>del</strong> <strong>terzo</strong> <strong>millennio</strong><br />

di Antonio Spanevello<br />

Sovrintendente Sanitario,<br />

Direttore Dipartimento di Pneumologia Riabilitativa<br />

IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri<br />

La patologia cronica è certamente destinata ad<br />

internazionale, con il supporto <strong>del</strong>le professioni<br />

aumentare negli anni futuri: basti ricordare che gli sanitarie così come <strong>del</strong>la società civile.<br />

Prof. Antonio Spanevello<br />

anziani, tendenzialmente affetti da <strong>patologie</strong> <strong>croniche</strong>, Calandoci nella nostra realtà nazionale, la patologia<br />

4<br />

<strong>Le</strong> <strong>patologie</strong> <strong>croniche</strong>, spesso<br />

presenti nell’anziano, vengono<br />

diffusamente considerate oggi<br />

come il principale problema<br />

sanitario a livello mondiale.<br />

Tra le malattie <strong>croniche</strong> a<br />

maggior impatto sociale<br />

troviamo le malattie<br />

cardiovascolari, cerebrali,<br />

le <strong>patologie</strong> respiratorie, i<br />

dismetabolismi, le malattie<br />

articolari e ossee. Sono in<br />

continua crescita nel mondo<br />

Sfogliando diversi eventi congressuali colpisce come stanno diventando<br />

sempre più frequenti quelli legati ai temi <strong>del</strong>la malattia cronica.<br />

Qualche citazione: “<strong>Le</strong> malattie <strong>croniche</strong> <strong>del</strong>l’anziano: l’epidemia <strong>del</strong><br />

<strong>terzo</strong> <strong>millennio</strong>”, “Scompenso Cardiaco Cronico: aspetti sistemici e<br />

comorbidità”, “I fattori di rischio <strong>del</strong>le malattie <strong>croniche</strong> <strong>del</strong>l’anziano”,<br />

“Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva: malattia sistemica”, “Ictus:<br />

aspetti sistemici e comorbidità”, “Insuffi cienza renale cronica e<br />

comorbilità”, “Cachessia e nutrizione <strong>del</strong> paziente anziano affetto<br />

da malattie <strong>croniche</strong>”. E Dulcis in fundo: “Riabilitazione <strong>del</strong> paziente<br />

anziano con malattia cronica”.<br />

nel 2020 costituiranno il 23% <strong>del</strong>la popolazione italiana<br />

mentre la prospettiva di vita alla nascita sarà di 78,3<br />

anni per i maschi e 84,6 per le femmine. Ma la cosa più<br />

signifi cativa e allarmante allo stesso tempo è che nella<br />

popolazione anziana di oggi, rispettivamente il 52%<br />

dei maschi e 60,7% <strong>del</strong>le femmine dichiara almeno<br />

due malattie <strong>croniche</strong> in atto.<br />

Recentemente la rivista “The Lancet” (vol 370,<br />

December 8, 2007) ha dedicato al problema <strong>del</strong>la<br />

malattia cronica un editoriale (Chronic disease: the<br />

cronica è la protagonista <strong>del</strong>le <strong>patologie</strong> ed il<br />

Piano Sanitario Nazionale (PSN), così come quelli<br />

Regionali le attribuiscono attenzione prioritaria.<br />

Vale la pena ricordare che la cura <strong>del</strong>la persona<br />

affetta da patologia cronica non ha necessariamente<br />

come esito la guarigione. Dalla maggioranza <strong>del</strong>le<br />

malattie <strong>croniche</strong> e degenerative non si guarisce<br />

mai completamente. Per questo l’obiettivo <strong>del</strong>la<br />

terapia dovrebbe orientarsi all’ottenimento <strong>del</strong>la<br />

migliore funzione residua possibile. Troppe volte<br />

viene trascurato il risultato parziale. Di fronte ad<br />

5<br />

medico-scientifi co, ma<br />

anche mediatico, incontri e<br />

convegni che trattano dei<br />

fattori di rischio, <strong>del</strong>le criticità<br />

riguardanti la gestione e <strong>del</strong>le<br />

soluzioni realistiche per il<br />

trattamento di queste malattie.<br />

Preso atto di questo crescente interesse per le malattie <strong>croniche</strong>,<br />

diventa importante capire se rischia di rimanere una moda, molto<br />

attuale, ma sempre una moda, oppure, se i dati epidemiologici<br />

effettivamente mettono in evidenza lo “stato di <strong>emergenza</strong>” rendendo<br />

doverosa una rifl essione sull’atteggiamento che il mondo medico deve<br />

case of urgent global action). In breve, gli Autori si<br />

soffermano e sottolineano l’esigenza di un piano<br />

di lavoro e di collaborazioni internazionali per la<br />

programmazione degli interventi preventivi e di<br />

trattamento <strong>del</strong>le condizioni morbose <strong>croniche</strong> allo<br />

una persona affetta da patologia cronica l’obiettivo<br />

<strong>del</strong> risultato totale può, infatti, distrarre da risultati<br />

limitati accessibili.<br />

Una persona con patologia cronica è “persona affetta<br />

da una malattia di lunga durata”, tendenzialmente<br />

tenere in questo campo per il prossimo futuro. È certo che la patologia<br />

scopo principale di ridurre la mortalità per malattia lunga quanto la vita <strong>del</strong> soggetto, che procura<br />

cronica ed i problemi sanitari ad essa connessi comportano decisioni<br />

cronica. In questo contesto l’Organizzazione un’invalidità di vario grado; avendo a che fare con<br />

personali ma anche decisioni pubbliche che rendono obbligatoria una<br />

Mondiale <strong>del</strong>la Sanità giocherà un ruolo cause non reversibili, essa richiede speciali forme di<br />

programmazione da parte <strong>del</strong> sistema.<br />

determinante nel coordinare la strategia sanitaria riabilitazione.<br />

NOTIZIE FSM NOTIZIE FSM


Il malato deve apprendere un nuovo stile di vita<br />

(dietetico, motorio ecc..). Necessita di continui<br />

periodi di controllo, di osservazione e di cura<br />

in ambito specialistico. E laddove gli esiti <strong>del</strong>la<br />

patologia evolutiva siano irreversibili il PSN prevede<br />

la realizzazione di interventi domiciliari e residenziali<br />

a supporto dei malati ormai inguaribili, attraverso<br />

gli interventi <strong>del</strong>la “medicina palliativa”.<br />

Ma ora diventa doveroso farsi una domanda: noi, la<br />

Fondazione, i nostri Istituti, siamo pronti a questa<br />

<strong>emergenza</strong> sanitaria <strong>del</strong> nuovo <strong>millennio</strong>? La risposta<br />

diretta ed immediata è ”sì”. A dire il vero mi sembra<br />

che quanto detto precedentemente sia già attuato<br />

nelle nostre strutture da alcuni anni (per non dire<br />

“decenni”). Se i dati sono veri (e dobbiamo crederci),<br />

noi, tutti i giorni, allunghiamo di qualche piccola<br />

percentuale l’aspettativa di vita dei malati cronici.<br />

Malati con neuropatie, osteopatie, cardiopatie,<br />

pneumopatie, malati dismetabolici, malati con<br />

patologia degenerativa e rara. È importante saperlo,<br />

realizzarlo nella nostra quotidianità lavorativa,<br />

affinchè venga percepito anche dal malato.<br />

La prevenzione, inclusa quella fondamentale rivolta<br />

agli spazi lavorativi e all’ambiente esterno, e la<br />

riabilitazione sono quindi parte integrante nella<br />

lotta alla malattia cronica e degenerativa e pertanto<br />

richiedono sempre maggiori sforzi. Questo, certo,<br />

non ci permette di riposare comodamente sugli<br />

allori. La sfida <strong>del</strong> futuro sarà quella di trovare<br />

nuove energie e sinergie per affrontare in modo<br />

sempre più qualificato ed “eccellente” l’epidemia<br />

<strong>del</strong> <strong>terzo</strong> <strong>millennio</strong>. Mi permetto di citare un lavoro<br />

che il Dipartimento di Pneumologia Riabilitativa ha<br />

recentemente pubblicato (Respiratory Medicine<br />

2007) e che ha permesso di dimostrare l’efficacia<br />

<strong>del</strong>la Riabilitazione Respiratoria nel paziente affetto<br />

da BPCO con Insufficienza Respiratoria Cronica.<br />

Pertanto l’efficacia in un paziente con malattia<br />

cronica complessa e con comorbilità. Tuttavia,<br />

l’intervento riabilitativo non ha considerato eventuali<br />

alterazioni cardiovascolari e neuro-muscolari dei<br />

pazienti. E se l’avessimo fatto, avessimo trattato il<br />

paziente, considerando tutte le sue menomazioni<br />

o comorbidità? Avremmo ottenuto un maggiore<br />

successo? In un recente articolo pubblicato su<br />

un’importante rivista di settore altri Autori hanno<br />

proprio dimostrato che più aumenta il numero di<br />

comorbilità, più si riduce l’efficacia <strong>del</strong>l’intervento<br />

NOTIZIE FSM<br />

riabilitativo standardizzato. Allora ecco la risposta:<br />

un intervento riabilitativo efficace deve avere<br />

stesse caratteristiche e pertanto stessa dignità di<br />

un intervento farmacologico: ovvero deve essere<br />

individualizzato. Per ottenere questo ci vuole alta<br />

tecnologia e specializzazione di settore. Il nostro<br />

mo<strong>del</strong>lo è pertanto vincente, tuttavia, guai a non<br />

sviluppare al massimo la collaborazione tra le<br />

diverse specialità, e pertanto un’interdisciplinarietà<br />

sia valutativa, sia riabilitativa. Apertura e confronto<br />

potranno, inoltre, consegnare materiale importante<br />

alla sviluppo <strong>del</strong>la ricerca scientifica <strong>del</strong>la nostra<br />

Istituzione.<br />

Voglio concludere sottolineando che quanto esposto<br />

non ha la pretesa di essere la soluzione, ma ha come<br />

unico scopo quello di aprire un dibattito che possa<br />

stimolare anche un importante contraddittorio e che<br />

possa far crescere ulteriormente l’impatto culturale<br />

<strong>del</strong> nostro lavoro nella società civile e scientifica.<br />

Ho pertanto colto con molto onore l’invito a scrivere<br />

IL FOCUS <strong>del</strong> nuovo corso di Notizie FSM perché,<br />

quale migliore strumento per aprire dibattiti e<br />

critiche costruttive che il nostro Magazine? A cui mi<br />

permetto di augurare uno splendido futuro!<br />

6 7<br />

NOTIZIE FSM


La rete<br />

L’AZIONE<br />

condivisa<br />

Dalla gestione di una patologia in crescita come lo scompenso<br />

cardiaco alla condivisione multicentrica di un metodo, di uno<br />

strumento o di una practice, nell’ottica di capitalizzare l’unicità<br />

di una struttura a rete<br />

IL MANUALE<br />

DEL CUORE<br />

Lo scompenso cardiaco rappresenta una <strong>del</strong>le più gravi <strong>patologie</strong> vascolari<br />

a carico <strong>del</strong>la popolazione occidentale, soprattutto in età geriatrica, è<br />

fortemente debilitante e statisticamente è la causa <strong>del</strong> maggior numero di<br />

decessi. In Italia colpisce il 4% dei soggetti di età compresa tra i 65 e i 69 anni<br />

ed il 13-14% degli ultra-80enni, con una predominanza femminile.<br />

IN QUESTO DELICATO PERCORSO DI CURA E<br />

RIABILITAZIONE DEL PAZIENTE SCOMPENSATO<br />

É PERÒ FONDAMENTALE CHE SIANO SEGUITE<br />

MOLTO ATTENTAMENTE LE INDICAZIONI<br />

DEI MEDICI FINALIZZATE A FAR ADOTTARE<br />

UNO STILE DI VITA SANO, COMPRESA UNA<br />

ALIMENTAZIONE ADEGUATA, COSTITUITA DA<br />

PASTI LEGGERI, POVERI DI SALI E DI GRASSI, E<br />

RICCHI IN CARBOIDRATI, E UNA SCRUPOLOSA<br />

ADERENZA ALLA TERAPIA FARMACOLOGICA,<br />

Ed è proprio a partire da questa patologia, che vede impegnati quotidianamente<br />

gli staff <strong>del</strong>le Unità di Cardiologia Riabilitativa degli Istituti <strong>del</strong>la Fondazione,<br />

che si può percorrere un viaggio immaginario lungo la nostra penisola alla<br />

scoperta <strong>del</strong> network, ovvero <strong>del</strong>le potenzialità derivanti dall’appartenere<br />

ad una struttura a rete ramificata su tutto il territorio nazionale. Vogliamo<br />

approfondire di volta in volta le eccellenze, piccole e grandi, gli strumenti, le<br />

prassi risultanti dalle sinergie realizzate a livello trasversale, di dipartimento<br />

o di servizio. Esempi significativi e rappresentativi di come la collaborazione,<br />

CON L’OBIETTIVO DI RIDURRE I DISTURBI E<br />

ALLUNGARE LA VITA. E PROPRIO PER FACILITARE<br />

IL PERCORSO CHE PORTA AD ADOTTARE UNO<br />

STILE DI VITA APPROPRIATO LE EQUIPE DI<br />

CARDIOLOGIA RIABILITATIVA DEGLI ISTITUTI<br />

DI PAVIA E MONTESCANO, HANNO MESSO<br />

A PUNTO UN AGILE MANUALE DEDICATO AL<br />

PAZIENTE DIMESSO SOFFERENTE DI SCOMPENSO<br />

la condivisione <strong>del</strong>le informazioni e la comunicazione abbiano il potere di<br />

CARDIACO. CON UN LINGUAGGIO SEMPLICE E<br />

produrre un effetto moltiplicatore positivo all’interno e all’esterno <strong>del</strong>la realtà<br />

CHIARO E L’AUSILIO DI ILLUSTRAZIONI, VENGONO<br />

Fondazione.<br />

SPIEGATI TUTTI GLI STEP DEL POST-DIMISSIONE.<br />

“CIASCUN PAZIENTE HA UN PROPRIO MODO<br />

Tornando al punto di partenza, ovvero lo scompenso cardiaco, l’evidenza<br />

DI ASSIMILARE LE INDICAZIONI - SPIEGA LA<br />

scientifica conferma che raramente si manifesta come un processo<br />

DOTTORESSA CRISTINA OPASICH, DELL’U.O.<br />

patologico isolato. Siamo di fronte, infatti, ad un risultato combinato di<br />

DI CARDIOLOGIA RIABILITATIVA DI PAVIA -<br />

diversi fattori, alcuni legati al genere, alla famigliarità e altri invece allo<br />

CERCHIAMO DI NON DARE NULLA PER SCONTATO<br />

stile di vita. Ciò significa che un approccio corretto a questa malattia (e<br />

E CHE I PAZIENTI POSSANO TROVARE LE<br />

alle malattie <strong>croniche</strong> in generale) non può essere standardizzato ma deve<br />

RISPOSTE AI TANTI QUESITI CHE LA LORO NUOVA<br />

adattarsi al singolo paziente. Questo criterio d’azione permette di realizzare,<br />

CONDIZIONE PONE”. IL MANUALE-DIARIO OLTRE<br />

da un lato un trattamento terapeutico e una serie di interventi psico-sociali<br />

ALLE INDICAZIONI CHIARE SULLA CORRETTA<br />

e comportamentali efficaci e dall’altro, soluzioni gestionali coerenti con<br />

ALIMENTAZIONE, L’ATTIVITÀ FISICA, LE TERAPIE<br />

l’obiettivo ultimo di migliorare le condizioni globali <strong>del</strong> paziente e contenere i<br />

FARMACOLOGICHE, PREVEDE ANCHE SEMPLICI<br />

costi per il sistema sanitario nazionale.<br />

TEST DI AUTOVALUTAZIONE PER VERIFICARE LA<br />

COMPRENSIONE DI CONCETTI BASILARI, (COS’È<br />

Nel caso <strong>del</strong>lo scompenso cardiaco il trattamento farmacologico isolato ha<br />

LO SCOMPENSO CARDIACO, COME SI CURA,<br />

dimostrato nel tempo i suoi limiti, lasciando quindi lo spazio allo sviluppo<br />

LO STILE DI VITA DA ADOTTARE), MA ANCHE<br />

di mo<strong>del</strong>li assistenziali che hanno nella multidisciplinarietà <strong>del</strong>l’intervento il<br />

PER RENDERE IL PAZIENTE PIÙ CONSAPEVOLE<br />

risultato migliore.<br />

DELLA SUA NUOVA CONDIZIONE E ATTENTO AI<br />

SEGNALI DEL PROPRIO CORPO, COSA CHE NEL<br />

COMPLESSO, FAVORISCE IL RISPETTO DELLA<br />

TERAPIA E INSEGNA AL PAZIENTE A DIVENTARE<br />

NOTIZIE FSM<br />

CO-GESTORE DELLA MALATTIA.<br />

NOTIZIE FSM<br />

8 9


Fondazione Maugeri nell’ambito <strong>del</strong>le Unità Operative<br />

di Cardiologia Riabilitativa ha da tempo intrapreso la<br />

strategia <strong>del</strong>l’approccio multidisciplinare per la gestione<br />

dei pazienti scompensati e in particolare di quelli anziani.<br />

Forte di 421 posti letto dedicati alle <strong>patologie</strong> cardiache<br />

il team di specialisti cardiologi dispone di una casistica<br />

significativa, omogeneamente presente su tutto il<br />

territorio nazionale, tale da permettere studi clinici i cui<br />

risultati sono rappresentativi <strong>del</strong>la popolazione italiana.<br />

Un esempio concreto è rappresentato dagli studi portati<br />

avanti negli ultimi vent’anni dall’Istituto Scientifico di<br />

Telese che ha applicato le specificità <strong>del</strong>la riabilitazione<br />

cardiologica, introdotta ormai quarant’anni fa per<br />

far fronte all’elevata prevalenza <strong>del</strong>l’infarto acuto <strong>del</strong><br />

miocardio e <strong>del</strong>l’alto tasso di mortalità post-infarto,<br />

adattandole al percorso riabilitativo <strong>del</strong> paziente anziano<br />

scompensato attraverso mo<strong>del</strong>li assistenziali specifici<br />

e personalizzati che ne favoriscono, con evidenza<br />

scientifica, il recupero funzionale. Più in generale,<br />

l’aver compreso la complessità insita nel paziente<br />

anziano, caratterizzata da una molteplicità di fattori<br />

di rischio, da uno stato di comorbilità spesso cronico,<br />

dalla disabilità, dall’assunzione contemporanea di più<br />

farmaci, con relativo aumento dei possibili effetti avversi<br />

e scarsa compliance (il rispetto <strong>del</strong>le prescrizioni ndr),<br />

spesso in un contesto socio-economico e ambientale<br />

critico, ha permesso agli specialisti di Telese di definire<br />

uno stato nuovo di condizione <strong>del</strong>l’anziano ovvero<br />

di fragilità. Queste conoscenze, rese possibili anche<br />

grazie allo scambio attivo tra le diverse Unità Operative<br />

in Fondazione, sono diventate una modalità di azione<br />

condivisa dai colleghi di Veruno come da quelli di Cassano.<br />

Ma come si concretizza il percorso riabilitativo dedicato<br />

<strong>del</strong>l’anziano scompensato?<br />

NOTIZIE FSM<br />

IL 44% DEI DECESSI DELLA<br />

POPOLAZIONE OCCIDENTALE È<br />

DOVUTO ALLE MALATTIE VASCOLARI<br />

E, TRA QUESTE, IL PRIMATO<br />

APPARTIENE ALLO SCOMPENSO<br />

CARDIACO. I SINTOMI PIÙ COMUNI<br />

CHE DEVONO FAR SCATTARE IL<br />

CAMPANELLO DI ALLARME SONO<br />

DEBOLEZZA, AFFATICABILITÀ, FIATO<br />

CORTO, GONFIORE ALLE CAVIGLIE,<br />

INAPPETENZA.<br />

“Dopo una valutazione funzionale approfondita<br />

- spiega il dottor Giuseppe Furgi, responsabile<br />

<strong>del</strong>l’Unità Operativa di Riabilitazione Cardiologica<br />

<strong>del</strong>l’Istituto Scientifico di Telese - che mira ad<br />

ottimizzare la terapia farmacologica e ad evidenziare<br />

la necessità di eventuali interventi di cardiochirurgia,<br />

viene stabilito un training fisico, allo scopo di<br />

migliorare le condizioni fisiche, psicologiche e<br />

sociali <strong>del</strong>l’anziano scompensato, stabilizzandone il<br />

quadro clinico e facilitandone, in particolar modo, il<br />

reinserimento nella vita quotidiana, in famiglia e al<br />

lavoro, con grandi benefici nel miglioramento <strong>del</strong>la<br />

qualità <strong>del</strong>la vita. Nel lungo periodo l’intervento<br />

riabilitativo di tipo multidisciplinare porta ad una<br />

riduzione <strong>del</strong>le re-ospedalizzazioni e risultati positivi,<br />

evidenziando addirittura l’aumento <strong>del</strong>le possibilità di<br />

sopravvivenza nei soggetti anziani”.<br />

Posti letto di Cardiologia Riabilitativa <strong>del</strong> network<br />

Fondazione Maugeri<br />

Posti letto Degenza<br />

ordinaria<br />

Terapia<br />

sub intesiva<br />

Day Hospital<br />

Pavia 44 06 06<br />

Veruno 89 06 •<br />

Casa di Cura<br />

Major (TO)<br />

sede distaccata<br />

di Veruno<br />

30 • •<br />

Montescano 68 06 02<br />

Cassano 50 • •<br />

Telese-Campoli 36 • 04<br />

Tradate 32 05 •<br />

Lumezzane* 29 02 03<br />

*più n. 03 posti letto dedicati all’ospedalizzazione<br />

domiciliare post-cardiochirurgia<br />

IL RUOLO DELLA<br />

TELEMEDICINA<br />

LA TELEMEDICINA ED IN PARTICOLARE LE<br />

APPLICAZIONI DEL SERVIZIO DI TELEMEDICINA<br />

DI FONDAZIONE MAUGERI MESSE A PUNTO<br />

ATTRAVERSO COLLABORAZIONI MULTICENTRICHE,<br />

SIA TRA GLI ISTITUTI DI FONDAZIONE SIA CON<br />

ALTRE REALTÀ SANITARIE DEL TERRITORIO<br />

NAZIONALE, SI INSERISCONO ORMAI DI DIRITTO<br />

NEI PROGRAMMI MULTIDISCIPLINARI DI GESTIONE<br />

DELLO SCOMPENSO CARDIACO. GLI OBIETTIVI<br />

DELLE APPLICAZIONI SONO MOLTEPLICI: RIDURRE<br />

IN MODO SIGNIFICATIVO LE RE-OSPEDALIZZAZIONI<br />

E I RELATIVI COSTI PER IL SSN, MIGLIORARE<br />

LO STATO FUNZIONALE E LA QUALITÀ DI VITA E<br />

INDIVIDUARE LE INSTABILIZZAZIONI PRECOCI.<br />

ESSI POSSONO ESSERE RAGGIUNTI ATTRAVERSO<br />

UN’EFFICIENTE E CONTINUA ASSISTENZA<br />

DEL PAZIENTE CHE PUÒ CONCRETIZZARSI SIA<br />

ATTRAVERSO I MODELLI DI TELESORVEGLIANZA<br />

DOMICILIARE SIA ATTRAVERSO UN RAPPORTO<br />

DIRETTO CON I MEDICI DI MEDICINA GENERALE<br />

(MMG) NELLA FORMA DELLA SECOND<br />

OPINION MULTISPECIALISTICA. QUEST’ULTIMA<br />

PERMETTENDO AL MEDICO DI SEGUIRE<br />

L’ASSISTITO IN MANIERA EFFICACE ATTIVANDO<br />

LA CONSULENZA INTERATTIVA DIAGNOSTICA<br />

E ORIENTANDO, QUINDI, I SUCCESSIVI<br />

PROVVEDIMENTI TERAPEUTICI<br />

(VEDERE ANCHE PAG. 35)<br />

10 11<br />

I DATI ANMCO (ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI<br />

CARDIOLOGI OSPEDALIERI) DICONO CHE OGGI - PER LA<br />

PRIMA VOLTA IN ITALIA - IL NUMERO DI RICOVERI PER<br />

SCOMPENSO SUPERA QUELLO DEGLI INFARTI. SONO 500 LE<br />

PERSONE RICOVERATE OGNI GIORNO E 180 MILA I NUOVI<br />

CASI OGNI ANNO. IL NUMERO DEI DECESSI CAUSATI DALLA<br />

MALATTIA È ELEVATISSIMO: IL 40% ENTRO 1 ANNO, MENTRE<br />

IL 75% PER GLI UOMINI E IL 62% PER LE DONNE ENTRO 5<br />

ANNI DALLA DIAGNOSI<br />

NOTIZIE FSM


Un abbraccio<br />

famigliare<br />

Lo studio…<br />

qualche numero<br />

11 unità respiratorie<br />

168 pazienti presi in esame<br />

Caregiver:<br />

nel 62% dei casi il compagno/a <strong>del</strong> malato;<br />

nel restante 38% i figli o i genitori<br />

ospedale; viceversa, la gestione autonoma<br />

<strong>del</strong>le problematiche, mediche, tecniche o di<br />

assistenza, ha portato a rimanere nell’ambiente<br />

domestico, dove è avvenuto poi il decesso.<br />

Allo stesso tempo questo gruppo di pazienti<br />

era anche il più preparato nel decidere di non<br />

accettare interventi di prolungamento <strong>del</strong>la<br />

vita.<br />

Tutti i pazienti presentavano se<strong>vera</strong> Insufficienza respiratoria cronica<br />

con 5 principali categorie patologiche indagate: BPCO - Sclerosi<br />

Laterale Amiotrofica - Patologie Restrittive <strong>del</strong>la gabbia toracica -<br />

Pur tenendo conto dei limiti <strong>del</strong>lo studio, dovuti<br />

da un lato alla tipologia <strong>del</strong>le aree indagate,<br />

alla impossibilità di generalizzare i risultati,<br />

Patologie Neuromuscolari - Miscellanea di diagnosi all’affidabilità <strong>del</strong>le fonti <strong>del</strong>le risposte ovvero<br />

Items indagati:<br />

controllo <strong>del</strong> dolore e dei sintomi, consapevolezza e controllo <strong>del</strong>la<br />

i caregiver, la conclusione dimostra che un<br />

consistente gruppo di pazienti non riceve<br />

malattia, “carico” assistenziale per la famiglia, percorso verso la<br />

morte, visite e ospedalizzazione, gestione e problemi <strong>del</strong> ventilatore<br />

adeguato supporto, assistenza e cura negli<br />

ultimi mesi di vita affidando o meglio lasciando<br />

gran parte <strong>del</strong> carico all’intraprendenza<br />

Un campo fino ad ora inesplorato quello dei<br />

<strong>del</strong>la rete famigliare. Tutto questo obbliga il<br />

nostro sistema sanitario, per quanto attento<br />

all’aspetto sociale, ad una riflessione sul ruolo<br />

Attività e...<br />

programmi di cura per questi pazienti, che in che esso deve svolgere in un momento così<br />

Italia, per la tipologia <strong>del</strong>l’assistenza, presenta <strong>del</strong>icato <strong>del</strong>la vita, sulle modalità con cui si<br />

caratteristiche peculiari, in positivo e in negativo deve concretizzare e attraverso quali strumenti.<br />

rispetto ad altre realtà occidentali.<br />

“Parlare di cure di fine vita - conclude il dottor<br />

Lo studio retrospettivo multicentrico, basato su Vitacca - costringe poi noi operatori sanitari a<br />

un questionario messo a punto da un’équipe misurare l’umanità <strong>del</strong>le nostre azioni e <strong>del</strong>le<br />

formata da medici, psicologi, infermieri, terapisti, nostre parole con com-passione cioè con un<br />

pneumologi, pazienti e caregivers, ha coinvolto rapporto di condivisione con chi soffre perché<br />

Dal primo studio multicentrico italiano, coordinato da<br />

168 pazienti, omogeneamente distribuiti nel spesso “i malati non vogliono guarire, vogliono<br />

Fondazione Maugeri, emerge la complessità <strong>del</strong>l’assistenza di<br />

territorio italiano, deceduti nell’arco di 5 anni, curarsi” (Georges Simenon, “<strong>Le</strong>ttera al mio<br />

fine vita, il ruolo dei caregiver e le debolezze <strong>del</strong> sistema<br />

dal 2000 al 2005: ne è emerso un inedito punto di Giudice”).<br />

Dr. Michele Vitacca<br />

vista legato all’assistenza di fine vita al domicilio,<br />

12<br />

Nel caso <strong>del</strong>la fase avanzata<br />

di molte malattie <strong>croniche</strong> il<br />

problema principale diventa<br />

quello di assicurare al malato la<br />

migliore qualità di vita compatibile<br />

con la malattia e, quando la fine si<br />

Occorrono pertanto conoscenze e strategie adeguate e specifiche<br />

per le <strong>patologie</strong> <strong>croniche</strong>, per accompagnare il paziente in questo<br />

importante e drammatico momento <strong>del</strong>l’esistenza.<br />

”Il paziente non dovrebbe mai sentirsi abbandonato, tanto meno<br />

in un momento così <strong>del</strong>icato - afferma il dottor Michele Vitacca,<br />

ambito inusuale e mai indagato prima.<br />

Ai famigliari dei pazienti, dopo pochi mesi dalla<br />

morte di questi, sono state rivolte 35 domande,<br />

suddivise in sei aree, quattro <strong>del</strong>le quali afferenti<br />

alle cure negli ultimi tre mesi di vita <strong>del</strong> proprio<br />

13<br />

annuncia inevitabile, di ricercare Responsabile <strong>del</strong>la Divisione di Pneumologia Riabilitativa <strong>del</strong>l’Istituto<br />

congiunto (controllo <strong>del</strong> dolore e dei sintomi,<br />

una morte il più possibile serena. Scientifico di Lumezzane -; l’assistenza deve, pertanto, essere tale da<br />

consapevolezza e controllo <strong>del</strong>la malattia, “carico”<br />

<strong>Le</strong> cure di fine vita seguono perciò poter offrire sempre e comunque il massimo comfort soprattutto dal<br />

assistenziale per la famiglia, percorso verso la<br />

un approccio globale alla cura che punto di vista <strong>del</strong>le relazioni e <strong>del</strong>l’empatia. Quello che viene chiesto<br />

morte), altre due attinenti a problemi medici<br />

include aspetti psicologici, sociali all’équipe medica è il massimo rispetto per la persona, intesa in senso<br />

(necessità di visite e ospedalizzazione) e presenza<br />

e spirituali <strong>del</strong>la condizione <strong>del</strong> globale. È necessario capirne i desideri, che spesso sono di ordine<br />

di seri problemi tecnici legati alle difficoltà<br />

malato e che si basa sugli stessi relazionale e spirituale. I malati chiedono tempo per riscoprire il loro<br />

nell’uso <strong>del</strong> ventilatore.<br />

principi generali <strong>del</strong>l’approccio passato, la propria fede, per dedicare ancora un po’ di attenzione alla<br />

I risultati mostrano alcune importanti relazioni<br />

palliativo, con un’attenzione<br />

rivolta alla qualità <strong>del</strong>la vita<br />

piuttosto che alla malattia.<br />

Uno dei problemi fondamentali<br />

nelle cure di fine vita è senza<br />

dubbio la comunicazione degli<br />

operatori, siano essi medici,<br />

infermieri, terapisti, con il paziente<br />

e i famigliari. Spesso, purtroppo,<br />

tale comunicazione risulta scarsa<br />

o assente quindi non rispondente<br />

alle necessità <strong>del</strong> paziente.<br />

famiglia, alle persone che amano, chiedono di avere modo di dire<br />

addio a quanti sono stati loro vicini”.<br />

Parole che pesano e lasciano il segno ma che in qualche modo<br />

fotografano la realtà dei sentimenti di chi si trova alla fine <strong>del</strong>la propria<br />

vita, e che trovano riscontro nelle testimonianze raccolte nel primo<br />

studio italiano, coordinato da Fondazione Maugeri, in cui l’obiettivo<br />

è stato di misurare la qualità <strong>del</strong>le cure di fine vita nei pazienti<br />

con Insufficienza Respiratoria Cronica, bisognosi di ventilazione<br />

meccanica al domicilio. Un lavoro che ha coinvolto ben 11 Unità<br />

Operative di Pneumologia italiane, specializzate nell’erogazione di<br />

programmi di ventilazione domiciliare, tra cui si evidenziano i centri di<br />

Pavia, Montescano e Lumezzane <strong>del</strong>la Fondazione, quest’ultimo come<br />

centro coordinatore <strong>del</strong>l’intera ricerca.<br />

tra le aree considerate: i pazienti che riuscivano<br />

ad avere un buon controllo dei sintomi senza<br />

ulteriori medicazioni erano quelli che non hanno<br />

presentato problemi di gestione tecnica dei<br />

ventilatori meccanici in uso. I malati consapevoli<br />

<strong>del</strong>la malattia, <strong>del</strong>la sua progressione e <strong>del</strong> suo<br />

esito erano in grado di mettere in atto procedure<br />

di ’“auto-cura” ed era meno probabile che<br />

richiedessero forme di assistenza domiciliare<br />

erogate da altri e dal servizio infermieristico<br />

domiciliare. Coloro che ricorrevano più spesso<br />

a visite mediche o a interventi infermieristici<br />

sono deceduti con maggior incidenza in<br />

PROSSIMAMENTE PARLEREMO DI...<br />

“VORREI REGALARGLI LA MIA VITA”:<br />

PROGETTO DI SUPPORTO PSICOLOGICO<br />

AI CAREGIVER DI PAZIENTI IN<br />

RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA<br />

IL TEMA DEL CARICO ASSISTENZIALE, FISICO E<br />

SOPRATTUTTO EMOTIVO È STATO OGGETTO DI<br />

UN ALTRO STUDIO, IN QUESTO CASO SVOLTO<br />

DAL SERVIZIO DI PSICOLOGIA E DALLA DIVISIONE<br />

DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE<br />

DELL’ISTITUTO DI TRADATE. DEDICATO AI<br />

PAZIENTI IN RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA,<br />

IN PARTICOLARE COLPITI DA ICTUS, LA RICERCA<br />

HA POTUTO DIMOSTRARE I BENEFICI DI UN<br />

SUPPORTO PSICOLOGICO E DI UNA PRESA<br />

IN CARICO MULTIDISCIPLINARE DEDICATI AI<br />

CAREGIVER. BENEFICI CHE SI CONCRETIZZANO<br />

NON SOLTANTO IN TERMINI DI UNA GENERALE<br />

RIDUZIONE DEL DISAGIO PSICOLOGICO MA<br />

ANCHE NELLA POSSIBILITÀ DI INTERCETTARE<br />

STATI DI DISAGIO SIGNIFICATIVI, I COSIDDETTI<br />

“CAMPANELLI D’ALLARME” CHE PERMETTONO<br />

DI ATTIVARE IN TEMPI UTILI GLI INTERVENTI PIÙ<br />

IDONEI A RIPRISTINARE IL GIUSTO EQUILIBRIO<br />

PSICO-FISICO DI CHI QUOTIDIANAMENTE ASSISTE<br />

I PROPRI CARI.<br />

NOTIZIE FSM NOTIZIE FSM


Attività e...<br />

Una ricerca condotta<br />

da Fondazione Maugeri,<br />

Istituto Superiore di Sanità<br />

e Università di Milano<br />

dimostra la presenza nel<br />

sangue <strong>del</strong> DDT e di altri<br />

composti organici persistenti<br />

NOTIZIE FSM<br />

DDT: ancora tra noi<br />

a 30 anni<br />

dal divieto<br />

Il termine DDT evoca in ognuno di noi ricordi lontani, ormai passati<br />

e relegati a un periodo storico - gli anni sessanta - in cui altre erano<br />

le priorità e le attenzioni. L’imperativo, allora, era poter garantire le<br />

produzioni in agricoltura. Certo è che la produzione industriale di<br />

sostanze chimiche e la loro immissione in ambiente hanno avuto<br />

inevitabili ripercussioni sulla catena alimentare. Ciò ha assunto<br />

rilevanza soprattutto per i cosiddetti “inquinanti organici persistenti”<br />

ovvero per quei composti liposolubili che permangono nell’organismo<br />

umano, accumulandosi nel tessuto adiposo, anche a decine di anni di<br />

distanza dall’assunzione.<br />

E i risultati sono di sicuro interesse: dimostrano,<br />

infatti, che microquantità di inquinanti organici<br />

persistenti sono ancora presenti nel sangue<br />

(siero) <strong>del</strong>la popolazione generale, nonostante<br />

siano passati 30 anni. “I dati - afferma il dottor<br />

Minoia - hanno evidenziato, citando quelli più<br />

significativi, una presenza nel 100% <strong>del</strong> campione<br />

di Esaclorobenzene, fungicida impiegato in<br />

agricoltura per il trattamento di sementi; nel 98%<br />

dei casi <strong>del</strong> composto p,p’ - DDE, il principale<br />

metabolita <strong>del</strong>la miscela <strong>del</strong> DDT; e nel 99%<br />

dei soggetti la presenza di PCB 153 e di PCB<br />

180. Il dato sorprendente <strong>del</strong>la ricerca è che nel<br />

sangue <strong>del</strong>la popolazione generale considerata<br />

erano presenti, anche se in concentrazioni<br />

estremamente contenute, livelli analiticamente<br />

quantificabili di 19 dei 31 composti ricercati e tra<br />

queste ben 5 forme chimiche di DDT.<br />

E proprio nel caso <strong>del</strong> DDT ci si chiede se a distanza di 30 anni dal cessato<br />

Naturalmente trattandosi di una miscela di<br />

utilizzo nel nostro organismo vi sia ancora traccia di questi fenomeni<br />

di inquinamento pregresso, e se l’esempio <strong>del</strong> DDT rappresenti un<br />

sostanze presenti in microdosi per stabilire<br />

il significato biologico dei dati ottenuti sono<br />

SI TRATTA DI 209 DIFFERENTI COMPOSTI TRA<br />

I QUALI 12 SONO CONSIDERATI SIMILI ALLA<br />

14<br />

fatto isolato oppure se interessi altre sostanze, oggi non più prodotte<br />

o bandite come è il caso dei PCB - i policlorobifenili. La risposta è<br />

arrivata da una ricerca effettuata dal Laboratorio di Misure Ambientali<br />

necessari ulteriori studi, confrontando i dati<br />

con quelli ottenuti su popolazioni attualmente<br />

esposte a livelli più elevati, come quelle in cui il<br />

DIOSSINA E UTILIZZATI FINO AL 1993 SIA IN<br />

CAMPO INDUSTRIALE SIA CIVILE, IN IMPIANTI<br />

DI RAFFREDDAMENTO, CONDENSATORI, ETC.<br />

15<br />

e Tossicologiche <strong>del</strong>la Fondazione Maugeri di Pavia, diretto dal dottor<br />

DDT è ancora impiegato come insetticida per la<br />

Claudio Minoia, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e<br />

l’Istituto di Medicina <strong>del</strong> Lavoro <strong>del</strong>l’Università di Milano.<br />

prevenzione <strong>del</strong>la malaria”.<br />

la ricerca<br />

HA PRESO IN ESAME UN CAMPIONE<br />

DI 95 SOGGETTI RESIDENTI IN AREA<br />

URBANA (PAVIA, 59 PERSONE) E AGRICOLA<br />

(NOVAFELTRIA, PESARO-URBINO, 36<br />

SOGGETTI) PER UN’ETÀ MEDIA DI 42<br />

ANNI. NESSUNA DIFFERENZA È EMERSA<br />

TRA MASCHI E FEMMINE A PARTE IL<br />

RUOLO GIOCATO DALL’ALLATTAMENTO<br />

CHE HA PERMESSO DI ABBASSARE<br />

SIGNIFICATIVAMENTE I VALORI DI TOSSICITÀ<br />

NELLA MADRE A CAUSA, PERÒ, DEL<br />

PASSAGGIO DELLA SOSTANZA TOSSICA NEL<br />

BAMBINO ATTRAVERSO IL LATTE<br />

DDT<br />

UTILIZZATO PER IL 60-80%, IN AGRICOLTURA,<br />

NEI PRIMI ANNI ’60 IL CONSUMO ANNUO<br />

ERA DI 600.000 TONNELLATE. GIÀ NEL 1970<br />

LA SVEZIA NE BANDÌ L’USO PER LE EVIDENZE<br />

TOSSICHE SULLE ACQUE, SUI MICRORGANISMI<br />

MARINI, SU ANFIBI E UCCELLI. NEGLI STATI<br />

UNITI LA PRODUZIONE DEL DDT È STATA<br />

VIETATA NEL 1973 SULLA BASE DI STUDI DI<br />

CANCEROGENICITÀ NEI RODITORI. IN ITALIA,<br />

OVE È STATO USATO DIFFUSAMENTE IN<br />

ALCUNE AREE INFESTATE DALLA MALARIA<br />

(COME IN SARDEGNA), IL DIVIETO È ARRIVATO<br />

SOLO ALLA FINE DEGLI ANNI ’70. OGGI L’USO<br />

DEL DDT È CONFINATO AD ALCUNI PAESI,<br />

COME LA THAILANDIA, DOVE VIENE ANCORA<br />

UTILIZZATO PER PREVENIRE LA MALARIA<br />

PCB<br />

I POLICLOROBIFENILI (PCB) SONO “INQUINANTI<br />

ORGANICI PERSISTENTI” CHE PRESENTANO<br />

ANALOGIE CON QUANTO EVIDENZIATO PER IL DDT.<br />

NOTIZIE FSM


16<br />

I dati disponibili mostrano, quindi, che nel sangue<br />

<strong>del</strong> cittadino medio europeo continua a trovarsi un<br />

“cocktail” di inquinanti organici persistenti, anche<br />

se i livelli diminuiscono nel tempo rendendo quindi<br />

necessarie valutazioni ulteriori per stabilire l’attuale<br />

contenuto nella dieta reale. Al contempo andranno<br />

Composti organoclorurati nel siero di 95 soggetti<br />

La fi gura<br />

evidenzia, per<br />

ciascuna sostanza<br />

o metabolita<br />

indagato, la<br />

percentuale di<br />

positività rilevata<br />

In alto da sinistra a destra:<br />

Angelo Barisano, Raffaella Gaggeri, Giuseppina Micoli, Cristina Sottani, Chiara Avanzato, Raffaella Roveda, Michela Grassi,<br />

Roberta Turci (responsabile <strong>del</strong> progetto), Emanuela Caruso, Luca Minoia, Giuseppina Riboni, Mattia Sicuro, Anna Ronchi<br />

In basso da sinistra a destra:<br />

Roberto Curti, Maria Lorena Fiorentino, Rita Di Pierro, Paola Rinaldi, Claudio Minoia<br />

NOTIZIE FSM<br />

indagate eventuali problematiche connesse con la<br />

riproduzione, con lo sviluppo fetale e postnatale.<br />

Diversi composti organici persistenti sono<br />

considerati, infatti, “interferenti endocrini”, cioè<br />

sostanze in grado di alterare la funzionalità <strong>del</strong><br />

sistema endocrino.<br />

Dal 1978 Fondazione Maugeri è presente a Padova con il Centro di Ricerche<br />

Ambientali. Trent’anni di esperienza maturata e consolidata a livello nazionale<br />

ed internazionale per l’attività di igiene industriale negli ambienti di lavoro, per<br />

l’igiene ambientale nell’ambiente urbano e negli spazi confi nati, per le analisi<br />

di laboratorio e la progettazione e realizzazione di sistemi di campionamento.<br />

Risultati raggiunti anche attraverso Radiello, il campionatore a diffusione a<br />

simmetria radiale, ideato e brevettato dal Centro padovano.<br />

I.R.C.C.S. FONDAZIONE SALVATORE MAUGERI<br />

La Ricerca sul campo, a favore <strong>del</strong>l’ambiente<br />

Gli altri Centri<br />

di Igiene Ambientale<br />

e Medicina <strong>del</strong> Lavoro:<br />

Istituto di Pavia<br />

via Boezio<br />

Istituto di Pavia<br />

via Salvatore Maugeri<br />

Centro di Igiene Ambientale<br />

di Cassano <strong>del</strong>le Murge (BA)<br />

via per Mercadante<br />

Fondazione Salvatore Maugeri • Centro di Ricerche Ambientali • Via Svizzera, 16 - 35127 Padova • Tel. 049 8064511 - Fax 049 8064555 - www.fsm.it


Attività e...<br />

Trent’anni di attività per il Centro<br />

di Ricerche Ambientali di Padova<br />

sempre in prima fila per contribuire a<br />

“fotografare” l’aria che respiriamo<br />

Aria, ambiente<br />

e salute:<br />

che cosa<br />

respiriamo?<br />

È segnata da tappe importanti la storia e l’esperienza <strong>del</strong> Centro di Ricerche<br />

Ambientali di Padova <strong>del</strong>la Fondazione Maugeri che, a trent’anni dalla nascita<br />

(1978), è oggi punto di riferimento a livello internazionale per l’attività di igiene<br />

industriale negli ambienti di lavoro, per l’igiene ambientale nell’ambiente urbano e<br />

negli spazi confinati, per le analisi di laboratorio e la progettazione e realizzazione<br />

di sistemi di campionamento a diffusione.<br />

Grazie ai risultati e all’eco dei progetti MACBETH - che ha messo in luce il<br />

legame tra livello di inquinamento urbano da benzene e l’esposizione ad esso<br />

dei cittadini, RESOLUTION - che ha introdotto il concetto di campionamento ad<br />

elevata risoluzione spaziale e ARTEMIDE - che permette uno studio <strong>del</strong> profilo<br />

giornaliero <strong>del</strong>l’inquinamento atmosferico, nasce nel 2008 un nuovo progetto<br />

di ricerca. E nasce dall’esperienza di progetti internazionali sull’inquinamento<br />

ambientale e servizi di monitoraggio <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>l’aria <strong>del</strong>le città, dei comuni<br />

e degli ambienti indoor con costi estremamente contenuti, quindi replicabili su<br />

larga scala.<br />

A fine 2008 saremo presumibilmente in grado di presentare i risultati con le<br />

esperienze dei 4 Comuni pilota e le conclusioni saranno poi presentate in un<br />

convegno nazionale, - spiega il dottor Danilo Cottica, responsabile <strong>del</strong> Centro di<br />

Ricerche Ambientali -. È questo un primo passo per diffondere<br />

la cultura <strong>del</strong> controllo e <strong>del</strong> monitoraggio <strong>del</strong>l’aria che<br />

respiriamo che permette di valutare e guidare le decisioni<br />

a livello urbanistico e ambientale. Si tratta di interventi che<br />

devono diventare prassi per poter avere una fotografia sempre<br />

aggiornata. Se, infatti, storicamente l’inquinante più conosciuto<br />

e il più studiato è stato ed è il benzene, sostanza cancerogena<br />

causata <strong>del</strong>le emissioni <strong>del</strong>le auto a benzina, dall’attività<br />

industriale e dal fumo di sigaretta, va rilevato che negli ultimi<br />

anni esso è sensibilmente calato nell’aria <strong>del</strong>le nostre città<br />

in seguito al rinnovamento <strong>del</strong> parco auto e al cambiamento<br />

<strong>del</strong>la quantità di benzene contenuta nei carburanti di ultima<br />

generazione. E’ anche vero, che la massiccia diffusione dei<br />

diesel ha causato altri tipi di problemi, come quello <strong>del</strong>le<br />

polveri sottili, oggi fra i temi più attuali in materia di qualità<br />

<strong>del</strong>l’aria ma anche difficilmente monitorabile secondo i principi<br />

<strong>del</strong>l’alta risoluzione per le difficoltà tecniche e i costi elevati. Al<br />

centro <strong>del</strong>le analisi proposte con il progetto Comuni, oltre ai<br />

BTX (Benzene, Toluene, Xilene) e ai Composti Organici Volatili<br />

(COV) si misureranno sostanze come il Biossido di Azoto (NO 2 )<br />

che si concentra in inverno, causando problemi respiratori, e<br />

l’Ozono (O 3 ) e altri composti odorigeni. Per questi inquinanti<br />

si procederà a misurazioni individuali sulle persone, oltre che<br />

d’area ed il protagonista sarà, naturalmente, il Radiello.<br />

MONITORARE<br />

L’INQUINAMENTO<br />

INDOOR<br />

I FRANCESI L’HANNO CAPITO DA TEMPO E GIÀ NEL<br />

LONTANO 2001 HANNO DATO AVVIO A CAMPAGNE<br />

DI RILEVAZIONE DELL’ARIA INDOOR, CHIEDENDO<br />

AL CENTRO DI RICERCHE AMBIENTALI DI PADOVA<br />

DI INDAGARE GLI AGENTI INQUINANTI CHE SI<br />

NASCONDONO TRA LE MURA DOMESTICHE, DEGLI<br />

UFFICI, DELLE SCUOLE. OGGI, NEL 2008, L’ATTENZIONE<br />

ALLA QUALITÀ DELL’ARIA, COME ELEMENTO DI SALUTE<br />

E DI BENESSERE PER LA PERSONA, COMINCIA A FARSI<br />

STRADA ANCHE NEL NOSTRO PAESE. LE RICERCHE<br />

CONDOTTE IN PASSATO HANNO DIMOSTRATO<br />

COME ANCHE NELL’AMBIENTE INDOOR CI SIANO<br />

EMISSIONI NOCIVE E CONCENTRAZIONI SIGNIFICATIVE<br />

DI INQUINANTI, DOVUTE IN PARTE A MANCATA<br />

VENTILAZIONE IN PARTE ALL’UTILIZZO DI MATERIALI<br />

CHE RILASCIANO INQUINANTI (AD ESEMPIO IL<br />

RADON NEL TUFO, SOLVENTI ORGANICI NELLE COLLE,<br />

L’esperienza maturata a livello europeo indica forti disparità tra<br />

FORMALDEIDE NEI MOBILI).<br />

i Paesi <strong>del</strong>l’Unione nell’attenzione ai problemi di inquinamento,<br />

E PROPRIO LE ALDEIDI, LA PIÙ FAMOSA DELLE QUALI<br />

pur considerando il gruppo dei 15 Paesi fondatori. “<strong>Le</strong><br />

È LA FORMALDEIDE, SARANNO OGGETTO DI UNO<br />

normative UE sulla qualità <strong>del</strong>l’ambiente - conclude il dottor<br />

STUDIO PILOTA SULL’INQUINAMENTO INDOOR<br />

Parliamo <strong>del</strong> “Progetto Comuni”, un progetto rivolto alle pubbliche amministrazioni<br />

Cottica - esistono e devono solo essere recepite. In Francia, ad<br />

CHE STA PER INIZIARE NELLA CITTÀ DI PADOVA.<br />

comunali per aiutarle nella sorveglianza <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>l’aria con l’obiettivo di<br />

esempio, i primi studi sistematici sull’aria indoor risalgono al<br />

L’INDAGINE SARÀ CONDOTTA NELLE ABITAZIONI DI 50<br />

ottenere informazioni precise sull’evoluzione <strong>del</strong>l’inquinamento urbano e dei<br />

2001, quando il governo ha richiesto il nostro intervento per<br />

VOLONTARI, RESIDENTI NELLO STESSO QUARTIERE,<br />

rischi espositivi dei cittadini. Il progetto si plasma sulla realtà da monitorare,<br />

monitorare la qualità <strong>del</strong>l’aria anche in ambienti confinati,<br />

DOVE SARÀ POSIZIONATO IL RADIELLO PER UN<br />

consentendo soluzioni modulabili in base alla complessità degli esami richiesti:<br />

per trarne poi le linee guida di un programma pluriennale<br />

PERIODO DI DUE SETTIMANE SUDDIVISE IN UNA<br />

si potranno, quindi, eseguire 2 o 4 campagne di rilevazione l’anno, su città di<br />

di prevenzione. Forse, la differenza tra Italia e Francia è<br />

CAMPAGNA INVERNALE ED UNA ESTIVA, DURANTE<br />

dimensione diversa. L’obiettivo è proprio quello di fornire un “pacchetto” su misura<br />

che Oltralpe esiste una rete di monitoraggio omogenea,<br />

LA NORMALE ATTIVITÀ GIORNALIERA. COME PER<br />

18<br />

per le municipalità affinchè possano disporre di uno strumento di decisione che<br />

si fondi su una raccolta base di informazioni scientifiche. La proposta iniziale è<br />

stata avanzata a 4 centri pilota (Padova, Palermo, Pavia e Roma) per una prima<br />

rilevazione invernale, che terminerà entro marzo, cui seguirà un analogo test<br />

estivo.<br />

obiettivo su cui in Italia si sta lavorando ma che ancora non<br />

è stato raggiunto. Il nostro compito è fornire gli strumenti e<br />

le metodologie più efficaci per misurare e in qualche modo<br />

fotografare l’aria che respiriamo, accompagnando i risultati<br />

con una valutazione complessiva riferita ai limiti fissati dalla<br />

normativa o da enti nazionali o internazionali con l’obiettivo e<br />

LE CAMPAGNE FRANCESI L’OBIETTIVO È OTTENERE<br />

UNA FOTOGRAFIA DELLE ABITAZIONI E DELLE LORO<br />

CARATTERISTICHE GRAZIE AI RISULTATI OTTENUTI<br />

E AI QUESTIONARI PROPOSTI AI VOLONTARI. SULLA<br />

BASE DI DATI CERTI SARÀ QUINDI POSSIBILE<br />

FORNIRE INDICAZIONI DI BUONA PRATICA SIA AI<br />

19<br />

la speranza, che possano sostenere e guidare il legislatore nel<br />

CITTADINI SIA AI COSTRUTTORI DI MOBILI E A QUANTI<br />

suo intervento”.<br />

INTERVENGONO ALL’INTERNO DEGLI AMBIENTI<br />

NOTIZIE FSM<br />

La tecnologia amica <strong>del</strong>l’ambiente<br />

Con il Radiello, il campionatore a diffusione a simmetria<br />

radiale ideato e brevettato dal Centro di Ricerche Ambientali di<br />

Padova <strong>del</strong>la Fondazione Salvatore Maugeri, si può, a ragione,<br />

parlare di tecnologia verde, amica <strong>del</strong>l’ambiente in quanto<br />

non ha consumi energetici, non richiede sorveglianza, non fa<br />

rumore, è idoneo per ambienti infiammabili o esplosivi, può<br />

essere usato da chiunque e ovunque, ha costi di investimento<br />

irrisori, è praticamente indistruttibile e soprattutto molti suoi<br />

componenti possono essere riutilizzati più volte.<br />

Si tratta, inoltre, di uno strumento rivoluzionario perché la<br />

superficie diffusiva è cilindrica anziché piana e l’adsorbente<br />

è contenuto all’interno di un sistema cilindrico coassiale; la<br />

superficie esterna di Radiello è “trasparente” alle molecole<br />

gassose (superficie diffusiva) e il cilindro interno le assorbe<br />

(superficie adsorbente).<br />

Il percorso diffusivo è quindi radiale da cui il nome Radiello.<br />

Questo semplice ritrovato, unito all’innovativo materiale con<br />

cui è costruito, conferisce al Radiello proprietà impensabili<br />

nei campionatori diffusivi tradizionali, con un occhio di<br />

riguardo alla natura.<br />

CONFINATI (DECORATORI, PIASTRELLISTI, FALEGNAMI,<br />

MURATORI ETC.)<br />

IL RADIELLO<br />

IN CIFRE<br />

NEL 1995, ANNO D’INIZIO DELLA PRODUZIONE<br />

E COMMERCIALIZZAZIONE IL FATTURATO DI<br />

RADIELLO È STATO DI OLTRE 22 MILA EURO<br />

PER UN TOTALE DI 4.580 PEZZI PRODOTTI PER<br />

PASSARE SUCCESSIVAMENTE NEL 2000 A PIÙ<br />

DI 400 MILA EURO E 83.120 PEZZI; ED INFINE<br />

NEL 2007, CON LA STIPULA DI UN CONTRATTO<br />

DI DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE CON<br />

LA SUPELCO-SIGMA-ALDRICH (WWW.SIGMA-<br />

ALDRICH.COM/RADIELLO), SI È PASSATI A<br />

OLTRE 800 MILA EURO E 147.580 PEZZI PRODOTTI NOTIZIE FSM


Attività e...<br />

Un cuore<br />

che batte da10 anni<br />

Un anniversario che fa<br />

Il 2007 è stato l’anno <strong>del</strong> decennale di attività <strong>del</strong> Servizio di Cardiologia<br />

La banca <strong>del</strong> DNA include 11.000 campioni mentre i<br />

20 21<br />

tesoro dei risultati raggiunti Molecolare <strong>del</strong>la Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia, un decennio in cui si<br />

SUNY UPSTATE MEDICAL UNIVERSITY<br />

dati clinici dei pazienti digitalizzati in forma anonima<br />

SYRACUSE, NY, USA<br />

e dei riconoscimenti<br />

sono raggiunte mète molto importanti sia per quanto concerne l’attività clinica<br />

sono costantemente aggiornati da personale<br />

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ<br />

ottenuti a livello nazionale sia per l’attività diagnostica e di ricerca. Tali successi sono ben rappresentati<br />

REGISTRO DELLE MALATTIE RARE<br />

dedicato.<br />

ed internazionale. Per un<br />

nel riconoscimento <strong>del</strong>la Cardiologia Molecolare come uno dei migliori Centri<br />

UNIT OF GENOMICS FOR DIAGNOSIS<br />

Il Servizio ha permesso, negli ultimi anni, di compiere<br />

futuro all’insegna <strong>del</strong>la<br />

di Aritmologia internazionali: infatti, la classifica riportata dal Corriere <strong>del</strong>la<br />

OF HUMAN PATHOLOGIES<br />

numerose osservazioni sia sui rapporti genotipo-<br />

multiculturalità<br />

Sera <strong>del</strong> 13 Maggio 2007, ci pone al secondo posto in Italia ed al decimo in<br />

OSPEDALE SAN RAFFAELE, MILANO<br />

tutta Europa. Riconoscimenti che attraggono giovani ricercatori da tutto il<br />

mondo e che, autonomamente o tramite Società internazionali (ad esempio la<br />

Società Europea di Cardiologia) richiedono di svolgere un periodo di training<br />

formativo e/o fellowship presso la nostra struttura: al momento quasi il 30%<br />

<strong>del</strong>le persone impiegate è straniero.<br />

Attività Clinica<br />

L’attività clinica, che quotidianamente accoglie pazienti che necessitano<br />

<strong>del</strong>l’inquadramento diagnostico e <strong>del</strong>la gestione <strong>del</strong>le scelte terapeutiche,<br />

è strettamente coordinata con l’attività di diagnosi genetica svolta dal<br />

laboratorio di genetica molecolare. Nell’ultimo decennio il laboratorio, inserito<br />

nelle liste internazionali di laboratori di genetica (Orphanet e Gene Tests), ha<br />

svolto una media di oltre 400 diagnosi genetiche all’anno di cui circa il 30% di<br />

provenienza estera.<br />

di Silvia G. Priori<br />

Responsabile <strong>del</strong> Servizio di Cardiologia Molecolare<br />

IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri - Istituto Scientifico di Pavia<br />

Risultati importanti che confluiscono nei Registri clinico-epidemiologici che<br />

hanno permesso di creare la più ampia casistica disponibile al mondo per<br />

singolo Centro di pazienti affetti da <strong>patologie</strong> aritmogene ereditarie.<br />

PATOLOGIE<br />

ARITMOGENE<br />

EREDITARIE INDAGATE<br />

SINDROME DI BRUGADA<br />

TACHICARDIA VENTRICOLARE POLIMORFA<br />

CATECOLAMINERGICA (CPVT)<br />

SINDROME DEL QT LUNGO<br />

SINDROME DEL QT CORTO<br />

CARDIOPATIA IPERTROFICA<br />

DISPLASIA ARITMOGENA DEL VENTRICOLO DESTRO<br />

FIBRILLAZIONE ATRIALE FAMILIARE<br />

COLLABORAZIONI PER<br />

PROGETTI DI RICERCA<br />

CONGIUNTI<br />

COLUMBIA UNIVERSITY<br />

NEW YORK, USA<br />

DUKE UNIVERSITY<br />

DURHAM, USA<br />

UNIVERSITY OF ROCHESTER MEDICAL CENTER<br />

ROCHESTER, NY, USA<br />

CENTER FOR CONDITIONAL MUTAGENESIS<br />

OSPEDALE SAN RAFFAELE, MILANO<br />

LABORATORIO DEIS BIOINGENIERIA<br />

UNIVERSITÀ DI BOLOGNA<br />

fenotipo, sia di tipo prognostico sulla stratificazione<br />

<strong>del</strong> rischio, i cui risultati sono stati pubblicati sulle<br />

principali riviste internazionali di cardiologia e di<br />

genetica. A questo riguardo assume particolare<br />

rilievo la pubblicazione di studi epidemiologici che<br />

hanno identificato, per la prima volta nell’ambito <strong>del</strong>le<br />

<strong>patologie</strong> aritmogene ereditarie, una metodologia<br />

innovativa per l’identificazione <strong>del</strong> rischio di eventi<br />

clinici (aritmie gravi e/o morte improvvisa) e <strong>del</strong>la<br />

risposta alla terapia sulla base <strong>del</strong> difetto genetico<br />

nei pazienti con sindrome <strong>del</strong> QT lungo. In altre<br />

<strong>patologie</strong> quali la sindrome di Brugada e la tachicardia<br />

ventricolare catecolaminergica (CPVT), grazie ai dati<br />

raccolti attraverso i nostri registri epidemiologici,<br />

abbiamo riportato per la prima volta la descrizione<br />

<strong>del</strong>la storia naturale <strong>del</strong>le malattie con osservazioni<br />

importanti per la classificazione clinica dei pazienti<br />

NOTIZIE FSM NOTIZIE FSM


(alto rischio vs. basso rischio). In considerazione <strong>del</strong>le<br />

attuali limitazioni di accesso alla diagnosi genetica, una<br />

particolare attenzione è stata recentemente rivolta allo<br />

sviluppo di approcci innovativi per rendere più efficiente,<br />

rapida e a basso costo l’analisi genetica per i pazienti<br />

affetti da patologia aritmogene ereditarie, utilizzando<br />

tecnologie innovative quali l’analisi snapshot e la “gene<br />

chip technology”.<br />

DISEASE VARIANT OMIM I.D. GENE(S)<br />

Long QT syndrome (LQTS) LQT1 192500 KCNQ1<br />

LQT2 152427 KCNH2<br />

LQT3 603830 SCN5A<br />

LQT4 600919 ANK2<br />

LQT5 176261 KCNE1<br />

LQT6 603796 KCNE2<br />

JLN1 220400 KCNQ1<br />

JLN2 600996 KCNE1<br />

Brugada syndrome BrS1 601144 SCN5A<br />

Familial Atrial fibrillation<br />

(FAF)<br />

ATFB 607554 KCNQ1<br />

Short QT syndrome (SQTS) SQTS1 609620 KCNH2<br />

Progressive heart block<br />

type 1 (PCCD)<br />

Catecholaminergic<br />

ventricular tachycardia<br />

(CPVT)<br />

Arrhythmogenic right<br />

ventricular cardiomyopathy<br />

(ARVC)<br />

Dilated cardiomyopathy<br />

(DCM)<br />

SQTS2 607542 KCNQ1<br />

SQTS3 600681 KCNJ2<br />

PFHB1 602232 SCN5A<br />

CPVT1 604772 RyR2<br />

CPVT2 114251 CASQ2<br />

ARVD2 600996 RyR2<br />

ARVD9 602861 PkP2<br />

ADEMD 150330 LNMA/C<br />

Andersen syndrome AND 600681 KCNJ2<br />

Attività di ricerca<br />

L’attività di ricerca <strong>del</strong>la Cardiologia Molecolare<br />

può essere definita di tipo “traslazionale” nella sua<br />

accezione più ampia. Tutta l’attività di ricerca di base è,<br />

infatti, direttamente correlata con i problemi clinici che<br />

giornalmente affrontano i cardiologi che si occupano di<br />

morte improvvisa su base genetica.<br />

1) Identificazione di geni malattia<br />

Il primo passo per lo studio di malattie genetiche è<br />

chiaramente costituito dall’identificazione <strong>del</strong> gene<br />

responsabile di un fenotipo clinico. Da questo punto di<br />

vista i ricercatori <strong>del</strong>la Cardiologia Molecolare hanno<br />

dato un significativo impulso alle conoscenze nel campo<br />

portando alla luce tre geni malattia. Nel 2001 sono state<br />

identificate le prime mutazioni <strong>del</strong> gene RyR2, dimostrando<br />

come questo gene sia la causa principale di una forma<br />

altamente maligna di morte improvvisa (tachicardia<br />

catecolaminergica). Segnaliamo inoltre l’identificazione<br />

<strong>del</strong> gene malattia <strong>del</strong>la sindrome di Timothy (2004, in<br />

collaborazione con l’Università di Harvard) e il gene per la<br />

variante 3 di sindrome <strong>del</strong> QT corto (2005).<br />

2) Studi funzionali in vitro<br />

Successivamente all’identificazione dei geni malattia è<br />

importante la comprensione <strong>del</strong>le conseguenze <strong>del</strong>la<br />

mutazione. Gli scopi di tali studi sono duplici: da un lato<br />

facilitare la consulenza genetica con valutazione degli<br />

effetti a livello cellulare <strong>del</strong>le mutazioni identificate nei<br />

pazienti (e quindi la conferma <strong>del</strong> loro ruolo nella genesi<br />

<strong>del</strong>la malattia), dall’altro permettere lo studio dei rapporti<br />

strutture-funzione <strong>del</strong>le proteine implicate. Questa<br />

linea di ricerca prevede esperimenti di mutagenesi,<br />

clonaggio genico ed espressione in varie linee cellulari<br />

con successivi esperimenti di elettrofisiologia cellulare<br />

(Voltage-clamp). Anche in questa linea di ricerca sono stati<br />

condotti numerosi studi che hanno permesso di chiarire<br />

alcuni aspetti di base <strong>del</strong>le alterazioni elettrofisiologiche<br />

conseguenti alle mutazioni dei canali ionici cardiaci. Sono<br />

attualmente in uso diverse linee cellulari per l’espressione<br />

eterologa dei transgeni. In collaborazione con l’Università<br />

di Bologna abbiamo sviluppato a partire dai dati biofisici,<br />

un mo<strong>del</strong>lo computerizzato di cellula cardiaca nel<br />

quale è possibile introdurre <strong>del</strong>le “Mutazioni virtuali”<br />

e verficarne l’effetto sull’eccitabilità ed il potenziale di<br />

indurre aritmie. Più recentemente abbiamo intrapreso un<br />

protocollo di studio per la valutazione, mediante tecniche<br />

di immunofluorescenza, dei difetti di processamento<br />

intracellulare (trafficking) <strong>del</strong>le proteine.<br />

Va sottolineato come questa linea di ricerca abbia portato<br />

risultati rilevanti quali l’identificazione dei parametri<br />

biofisici che permettono di predire l’efficacia di una<br />

terapia farmacologia nei pazienti portatori di mutazioni<br />

sul gene SCN5A.<br />

3) Creazione di Mo<strong>del</strong>li animali<br />

Dopo l’identificazione <strong>del</strong> gene RYR2 come causa di CPVT-<br />

Tachicardia Ventricolare Polimorfa Catecolaminergica,<br />

abbiamo ottenuto il primo mo<strong>del</strong>lo transgenico con un<br />

difetto genetico di RyR2, che è attualmente in fase di<br />

valutazione fenotipica e per il quale sono già state prodotte<br />

tre pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. Nel<br />

2007 abbiamo inoltre ottenuto un nuovo ceppo murino<br />

portatore di un difetto genetico a carico <strong>del</strong> gene CASQ2,<br />

responsabile <strong>del</strong>la forma recessiva di CPVT.<br />

Risultati importanti che preparano il lavoro di domani in<br />

cui ci proponiamo di utilizzare mo<strong>del</strong>li realizzati per lo<br />

sviluppo di nuove terapie sia farmacologiche sia di tipo<br />

molecolare (terapia genica).<br />

NOTIZIE FSM NOTIZIE FSM<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

Impact Factor <strong>del</strong> Servizio di Cardiologia Molecolare<br />

26.169<br />

I.F. '97<br />

72.241<br />

I.F. '98<br />

71.01<br />

I.F. '99<br />

171.903<br />

I.F. '00<br />

87.241<br />

I.F. '01<br />

95.316<br />

I.F. '02<br />

179.159<br />

I.F. '03<br />

ANNO DI ATTIVITA'<br />

174.45<br />

I.F. '04<br />

122.715<br />

I.F. '05<br />

224.776<br />

I.F. '06<br />

112.649<br />

Figura 1: In dieci anni di attività, dal 1997 al 2007, le pubblicazioni scientifiche <strong>del</strong>la Cardiologia<br />

Molecolare hanno registrato globalmente un impact factor totale di 1338.<br />

Da sinistra: Dr. Nian Liu; Dr. Rong Bai; Dr. Tom Rossenbacker; Dr.ssa Elena Ronchetti; Prof.ssa Silvia G. Priori; Dr.ssa Nicoletta Rizzi;<br />

Dr.ssa Jannì Nastoli; Dr.ssa Mirella Memmi; Dr. Luca Boveri; Dr.ssa Marta Tomas; Mr. Sergio Facchinetti; Dr.ssa Raffaella Bloise;<br />

Dr.ssa Luciana De Giuli; Dr.ssa Stefania Lugano; Dr.ssa Juliane Theilade; Dr.ssa Barbara Colombi; Dr.ssa Francesca Giovannoni;<br />

Dr.ssa Chiara Lazzarini; Sig.Ra Annamaria Marangon; Dr.ssa Yanfei Ruan; Dr.ssa Emilia-R.Buono, Dr. Carlo Napolitano.<br />

22 23<br />

I.F. '07


Parola di... A colloquio<br />

con il Ministro<br />

<strong>del</strong>la Salute<br />

Il Ministro <strong>del</strong>la Salute, Sen. Livia<br />

Turco, ha accolto con favore<br />

la richiesta <strong>del</strong>la redazione di<br />

inaugurare la rubrica Parola di…<br />

all’interno di NOTIZIE FSM e di<br />

approfondire alcune tematiche che<br />

toccano da vicino l’attività quotidiana<br />

di un IRCSS come la Fondazione<br />

Maugeri che si occupa, da ormai<br />

quarant’anni, di Medicina <strong>del</strong> Lavoro<br />

e Riabilitazione, sia dal punto di<br />

vista clinico sia <strong>del</strong>la ricerca, con<br />

un fil rouge comune rappresentato<br />

dall’attività di prevenzione.<br />

Ministro Turco, una sede tutta nuova per il Ministero <strong>del</strong>la Salute.<br />

Una finanziaria pre-natalizia che ha recepito gran parte <strong>del</strong>le richieste avanzate<br />

per il settore. Tanti sono i provvedimenti migliorativi alcuni dei quali riguardano<br />

il tema <strong>del</strong>icato <strong>del</strong>la prevenzione. Vanno in questo senso, ad esempio, i<br />

finanziamenti per la salute e la sicurezza dei lavoratori.<br />

Ci può illustrare, brevemente, in che cosa consistono questi interventi?<br />

24 sono tanti e, in parte, anche nuovi, e comunque ancora<br />

MILIARDI<br />

25<br />

Si certo. Sono stati stanziati ulteriori 50 milioni di euro per il potenziamento<br />

<strong>del</strong>le attività di prevenzione e contrasto degli incidenti e <strong>del</strong>le malattie<br />

professionali sui luoghi di lavoro. Questi fondi andranno a finanziare i nuovi<br />

programmi di formazione e prevenzione previsti dalla nuova legge <strong>del</strong>ega<br />

sulla salute e la sicurezza <strong>del</strong> lavoro, approvata nell’agosto scorso. E si<br />

inseriscono, ovviamente, su un terreno di azioni che hanno puntato, voglio<br />

ricordarlo, a recuperare centralità alla prevenzione degli incidenti sul lavoro,<br />

anche attraverso un significativo rafforzamento dei controlli.<br />

<strong>Le</strong>i diceva che l’anno è cominciato bene, citando, tra l’altro, i provvedimenti<br />

varati con la approvazione <strong>del</strong>la legge di bilancio, ed è senz’altro così. Peccato<br />

che la crisi di governo sopravvenuta abbia interrotto i nostri sforzi e non ci<br />

consenta di proseguire proprio ora che si incominciava a <strong>del</strong>ineare un profilo<br />

più netto e definito, nel complesso, <strong>del</strong>le nostre politiche e si potevano<br />

raccogliere i frutti di ciò che si è seminato, poco o tanto che lo si consideri, in<br />

questi mesi.<br />

In questi interventi non sfugge poi il contributo (250 milioni di euro) nei<br />

confronti degli hospice e <strong>del</strong>le cure palliative da un lato e <strong>del</strong>le Unità di<br />

Risveglio dall’altro. Per queste ultime Fondazione Maugeri porta avanti da<br />

tempo un lavoro importante mutuando gli interventi di Alta Specializzazione<br />

che le sono consoni; il trattamento di questi pazienti è strettamente correlato<br />

al dopo, ovvero al “chi si prende cura di loro” una volta esaurito il periodo<br />

di riabilitazione, nel caso di un non risveglio. Quali misure avete previsto per<br />

rispondere a questo tipo di bisogni?<br />

Intanto ci siamo preoccupati di riportare al centro<br />

<strong>del</strong>le politiche sanitarie l’attenzione per questi temi.<br />

Gli stanziamenti che lei ha citato sono un segnale<br />

di questa volontà, che cerca di garantire che gli<br />

interventi strutturali necessari possano disporre di<br />

qualche risorsa. Mi riferisco, in particolare, alle unità<br />

di risveglio, che sappiamo essere presenti ancora in<br />

maniera assai disomogenea nel nostro Paese. Abbiamo<br />

cercato di sostenere, in questi mesi, tutti i differenti<br />

percorsi che le diverse capacità professionali e l’affetto<br />

e la determinazione di parenti e organizzazioni di<br />

volontariato hanno contribuito a far consolidare come<br />

saperi assistenziali in tutti questi anni. C’è ancora<br />

molto da fare, si tratta di uno dei settori nei quali<br />

contavamo di lavorare intensamente perché i bisogni<br />

largamente non soddisfatti. Mi consola, tuttavia, l’idea<br />

che i professionisti e il volontariato che operano in<br />

questo settore hanno dalla loro motivazioni fortissime<br />

e grande senso <strong>del</strong>la cura <strong>del</strong> bene comune e per<br />

quanto mi riguarda spero vivamente di sostenerli e<br />

aiutarli anche da altre postazioni che non siano<br />

necessariamente quelle che ho ricoperto sino ad oggi<br />

al dicastero che ho diretto.<br />

In una sua recente tappa a Pavia, in occasione <strong>del</strong><br />

Convegno Nazionale sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica,<br />

ha avuto l’opportunità di visitare la sede principale <strong>del</strong>la<br />

Fondazione Maugeri, attraversare le Unità Operative,<br />

parlare con i pazienti e il personale.<br />

Che impressione ne ha avuto?<br />

Un’ottima impressione, e non avrebbe potuto essere<br />

diversamente. Posso dire che, al di là di quanto<br />

ho già affermato nel corso <strong>del</strong> Convegno al quale<br />

ho partecipato e nel corso <strong>del</strong>la visita, ciò che mi<br />

colpisce di più quando sono messa di fronte a queste<br />

testimonianze di efficienza di pezzi <strong>del</strong> nostro Ssn è la<br />

sensazione che possiamo farcela a garantire in tutto il<br />

Paese standard di qualità, sicurezza ed innovazione in<br />

linea con quel nuovo bisogno di salute e di assistenza<br />

che dobbiamo sempre di più essere capaci di<br />

riconoscere e accompagnare. Senza nessuno spirito<br />

consolatorio, abbiamo sicuramente tanta strada da<br />

fare, ma possiamo contare su tecnologie, esperienza,<br />

capacità professionale, motivazioni che lasciano ben<br />

sperare sul successo finale di questa grande impresa<br />

collettiva che è la sanità pubblica.<br />

LEGGE FINANZIARIA E<br />

MANOVRA 2008<br />

Alcuni momenti <strong>del</strong>la visita<br />

<strong>del</strong> Ministro Sen. Livia Turco<br />

all’Istituto Scientifico di Pavia<br />

Foto MXP PHOTO<br />

IL PARLAMENTO HA VARATO LA LEGGE FINANZIARIA<br />

2008 IN VIA DEFINITIVA IL 21 DICEMBRE 2007.<br />

ECCO LE MISURE PER LA SANITÀ:<br />

• CRESCE IL FONDO SANITARIO<br />

NAZIONALE CHE TOCCA QUOTA 101,457<br />

• 3 MILIARDI PER GLI INVESTIMENTI PER<br />

L’EDILIZIA SANITARIA<br />

• ABOLITO IL TICKET SULLE RICETTE PER<br />

ANALISI E VISITE SPECIALISTICHE<br />

• STANZIATI 50 MILIONI DI EURO PER LA<br />

PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI SUL<br />

LAVORO<br />

• FONDO ANNUO DI 180 MILIONI<br />

PER RISARCIRE I DANNEGGIATI DA<br />

TRASFUSIONI E VACCINI<br />

• NASCE L’ASSISTENZA ODONTOIATRICA<br />

INTEGRATIVA, IL 10% DEI FONDI PER<br />

LA RICERCA SANITARIA RISERVATO<br />

AI GIOVANI RICERCATORI ITALIANI,<br />

L’ASSISTENZA AI DETENUTI PASSA AL<br />

SSN<br />

• PIÙ RISORSE PER LE CURE PALLIATIVE A<br />

CASA E IN OSPEDALE<br />

• GRATIS IL VACCINO CONTRO IL CANCRO<br />

ALLA CERVICE UTERINA PER TUTTE LE<br />

DODICENNI<br />

• AL VIA L’AUTORITÀ NAZIONALE PER LA<br />

SICUREZZA ALIMENTARE<br />

(FONTE: MINISTERO DELLA SALUTE)<br />

NOTIZIE FSM NOTIZIE FSM


Plus<br />

Dr. Giorgio Bertolotti Dr. Mauro Carone<br />

Numerosi sono i questionari e i<br />

metodi scientifici che permettono<br />

di misurare parametri utili a<br />

valutare l’outcome riabilitativo,<br />

ovvero il risultato <strong>del</strong> trattamento<br />

di riabilitazione. Si tratta di<br />

strumenti di misura fondamentali<br />

per dimostrare la validità scientifica<br />

di un risultato. L’intento è rendere<br />

accessibile e chiaro, anche ai non<br />

addetti ai lavori, l’importanza di tali<br />

strumenti derivante dalla capacità<br />

che essi hanno di indagare e misurare<br />

abilità e disabilità, senza trascurare<br />

l’elemento fondamentale: capire<br />

se e come la malattia e il percorso<br />

riabilitativo hanno mutato la qualità<br />

<strong>del</strong>la vita dei pazienti.<br />

Ed è proprio da qui che vogliamo<br />

partire.<br />

Il potere dei<br />

numeri<br />

Dalla traduzione per il nostro paese di un test anglosassone alla<br />

definizione di un questionario per misurare la qualità <strong>del</strong>la vita in<br />

pazienti affetti da patologia respiratoria. Quando le collaborazioni<br />

interne e internazionali producono ottimi frutti. Il Maugeri<br />

Respiratory Failure Questionnaire<br />

Nel definire che cosa si intende per “qualità <strong>del</strong>la vita” (QoL) si capisce come<br />

sia cruciale la componente legata al benessere fisico e psichico, ovvero<br />

<strong>del</strong>la salute intesa in senso ampio. Per questo nel linguaggio scientifico si<br />

preferisce parlare di “Qualità <strong>del</strong>la Vita in relazione allo stato di salute” (Health<br />

Related Quality of Life – HRQoL). Si misura così sia l’impatto fisico sia quello<br />

psicologico <strong>del</strong>la patologia, oltre all’effetto <strong>del</strong> trattamento riabilitativo che ci<br />

si aspetta essere migliorativo <strong>del</strong>la condizione <strong>del</strong> paziente e <strong>del</strong>la percezione<br />

<strong>del</strong> proprio stato. La Qualità <strong>del</strong>la vita deve essere quindi intesa come<br />

una <strong>del</strong>le tante misure di esito <strong>del</strong>l’intervento riabilitativo, ma forse, nella<br />

percezione <strong>del</strong> paziente, la più importante. “Valori considerati indicativi di<br />

esito positivo dal medico per l’efficacia <strong>del</strong> trattamento riabilitativo - afferma<br />

il dottor Giorgio Bertolotti, Responsabile <strong>del</strong> Servizio di Psicologia <strong>del</strong>l’Istituto<br />

di Tradate - possono non essere percepiti come tali o comunque, con la stessa<br />

rilevanza, dal paziente. Sono anche altri, dunque, gli elementi su cui puntare<br />

l’attenzione. Proprio per questo è opportuno che tale misura sia rilevata sia in<br />

fase di valutazione iniziale <strong>del</strong> paziente sia finale”.<br />

I questionari rappresentano lo strumento più idoneo per raggiungere questo<br />

obiettivo e si suddividono in due categorie: generici o specifici per la patologia<br />

(vedere box a lato). Hanno la peculiarità di indagare molteplici dimensioni,<br />

come ad esempio la possibilità di esercitare attività fisica e ricreativa, le<br />

dimensioni affettiva, emozionale e sociale.<br />

“Se da un lato - ci informa il dottor Carone co-autore <strong>del</strong> MRF-26 - i questionari<br />

generici consentono di confrontare pazienti con <strong>patologie</strong> diverse, dall’altro<br />

perdono di efficacia nell’evidenziare le modificazioni <strong>del</strong>la Qualità <strong>del</strong>la vita<br />

nel tempo per <strong>patologie</strong> medio-gravi”. Peculiarità appannaggio, invece, dei<br />

questionari specifici per la malattia per cui la persona viene curata.<br />

In quest’ambito mancava però uno strumento efficace dedicato ai pazienti<br />

con patologia respiratoria grave come nel caso di BPCO (Bronco Pneumopatia<br />

Cronico Ostruttiva, ndr) se<strong>vera</strong>.<br />

Esigenza messa in luce, in particolare, dal Servizio di Psicologia <strong>del</strong>l’Istituto<br />

Scientifico di Tradate e dalla Divisione di Pneumologia<br />

<strong>del</strong>l’Istituto Scientifico di Veruno, le quali hanno<br />

collaborato al fine di portare alla comunità scientifica<br />

italiana ed internazionale un questionario per<br />

la rilevazione <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la vita nei pazienti<br />

con Insufficienza Respiratoria Cronica, il Maugeri<br />

Respiratory Failure Questionnaire (MRF-26). L’MRF-26<br />

è validato in Italia e riconosciuto tra i più importanti<br />

questionari specifici per malattia, insieme al Chronic<br />

Respiratory Questionnaire-CRQ, al Breathing Problem<br />

Questionnaire-BPQ ed al St. George’s Respiratory<br />

Questionnaire-SGRQ.<br />

Il MRF-26 permette, dunque, di quantificare le<br />

conseguenze soggettive imputabili al disturbo<br />

respiratorio grave (BPCO grave con Insufficienza<br />

Respiratoria Cronica). Il test consiste in 26 affermazioni,<br />

ecco spiegata la sigla MRF-26, a cui il paziente,<br />

opportunamente informato, risponde secondo lo<br />

schema “vero-falso”, valutando la propria condizione<br />

di vita in merito ai problemi respiratori, alle attività<br />

quotidiane, alle sue attitudini e credenze. <strong>Le</strong> domande,<br />

equamente suddivise in due sottoscale, (attività<br />

quotidiane e disabilità auto-percepita), si riferiscono,<br />

ad esempio, alla difficoltà causata dalla malattia nello<br />

svolgere attività quotidiane come lavarsi, vestirsi,<br />

svolgere faccende domestiche, giocare con i bambini.<br />

O ancora, collegate alla sensazione di invalidità,<br />

all’isolamento sociale causato dalla malattia, al senso<br />

di dipendenza da altri. Ad ogni risposta (ad esclusione<br />

di quelle cui non viene dato seguito) si assegna un<br />

punteggio, per cui il range finale andrà da 0 a 26 dove<br />

il valore più alto esprime una bassa qualità <strong>del</strong>la vita<br />

complessiva.<br />

L’elaborazione e la validazione <strong>del</strong> questionario hanno<br />

coinvolto 317 pazienti (219 uomini e 98 donne) di età<br />

media di 66 anni. E alla fine <strong>del</strong> percorso ne è risultato<br />

uno strumento semplice, dalla facile comprensione e<br />

che necessita di pochi minuti di attenzione (da 5 a 7).<br />

Poche domande, dopo un lungo lavoro per una<br />

adeguata costruzione metrica e validazione, quindi,<br />

che permettono di svelare un ampio raggio di effetti<br />

<strong>del</strong>l’Insufficienza Respiratoria Cronica e che offrono<br />

importanti indicazioni nella definizione <strong>del</strong> trattamento<br />

riabilitativo e <strong>del</strong> suo successo.<br />

MAUGERI<br />

RESPIRATORY<br />

FAILURE<br />

IL MAUGERI RESPIRATORY FAILURE (MRF-26)<br />

È STATO PUBBLICATO SU “DISABILITY &<br />

REHABILITATION”, A FIRMA, TRA GLI ALTRI, DEL<br />

DOTTOR GIORGIO BERTOLOTTI, DEL DOTTOR<br />

MAURO CARONE E DEL PROF. PAUL W. JONES,<br />

DEL DIPARTIMENTO DI “PHYSIOLOGICAL<br />

MEDICINE” DELLA ST. GEORGE’S HOSPITAL<br />

MEDICAL SCHOOL DI LONDRA. QUESTA<br />

COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE DERIVA<br />

DA UN PRECEDENTE INCONTRO DI BERTOLOTTI<br />

E CARONE CON IL PROF. JONES, AUTORE DEL<br />

ST. GEORGE’S RESPIRATORY QUESTIONNAIRE<br />

(SGRQ), DI CUI I DUE ESPERTI ITALIANI HANNO<br />

CURATO LA VERSIONE PER IL NOSTRO PAESE<br />

QoL: QUALITY of LIFE<br />

LA QUALITÀ DELLA VITA (QoL) È STATA DEFINITA<br />

DALLA WORLD HEALTH ORGANIZATION<br />

(WHO) COME “LA PERCEZIONE INDIVIDUALE<br />

DELLA PROPRIA POSIZIONE NELLA VITA NEL<br />

CONTESTO DELLA CULTURA E DEL SISTEMA DI<br />

VALORI NEI QUALI SI VIVE ED IN RELAZIONE AI<br />

PROPRI OBIETTIVI, ALLE PROPRIE ASPETTATIVE,<br />

AI MODELLI DI PARAGONE E PREOCCUPAZIONI“<br />

26 27<br />

VALUTAZIONE<br />

DELLA QoL<br />

ESISTONO DUE FAMIGLIE DI QUESTIONARI<br />

PER VALUTARE LA QoL.<br />

GENERICI: STORICAMENTE PIÙ ANTICHI,<br />

MISURANO LO STATO DI QUALITÀ DELLA VITA<br />

NON SPECIFICO PER UN TIPO PREDEFINITO<br />

DI MALATTIA. PERMETTONO IL CONFRONTO<br />

TRA PAZIENTI CHE SOFFRONO DI MALATTIE<br />

DIVERSE TRA LORO MA NON HANNO GRANDE<br />

SENSIBILITÀ DI MISURA FINALIZZATA AD<br />

EVIDENZIARE LE MODIFICAZIONI DELLA QoL<br />

STESSA NEL TEMPO PER PATOLOGIE MEDIO-<br />

GRAVI.<br />

SPECIFICI: SVILUPPATI PER MISURARE LA<br />

QoL IN PAZIENTI AFFETTI DA UNA SPECIFICA<br />

PATOLOGIA, OFFRONO UNA MAGGIORE<br />

SENSIBILITÀ NELL’EVIDENZIARE GLI EVENTUALI<br />

MIGLIORAMENTI INDOTTI DAL TRATTAMENTO<br />

RIABILITATIVO<br />

NOTIZIE FSM NOTIZIE FSM


In classe<br />

L’offerta formativa per l’anno 2008<br />

<strong>del</strong> Centro Studi Fondazione Maugeri si<br />

presenta intensa con quasi 40 eventi,<br />

corsi e congressi che approfondiscono<br />

molti temi collegati all’attività clinica<br />

e di ricerca di Fondazione e ben 100<br />

Progetti Formativi Aziendali (PFA).<br />

Pubblichiamo di seguito l’offerta<br />

completa <strong>del</strong> primo gruppo di eventi. Il<br />

calendario dettagliato è consultabile sul<br />

sito www.fsm.it al link attività formativa<br />

e congressuale<br />

NOTIZIE FSM<br />

PAVIA<br />

Corso Interattivo di Diagnosi e Terapia <strong>del</strong><br />

Dolore<br />

Workshop sul Dolore Cronico non<br />

Oncologico<br />

I Requisiti Normativi riguardanti la Qualità<br />

e la competenza per i laboratori di analisi<br />

MONTESCANO<br />

TRADATE<br />

Attività<br />

formativa<br />

2008<br />

medico<br />

medico<br />

varie fi gure professionali<br />

18-22/02/08<br />

10-14/03/08<br />

14-18/04/08<br />

10-14/11/08<br />

18/04/08<br />

novembre<br />

Informatica di laboratorio varie fi gure professionali aprile<br />

Inglese Scientifi co varie fi gure professionali maggio<br />

Percorso <strong>del</strong>la Qualità nel Laboratorio di<br />

Analisi-Mod.1. Approfondimento <strong>del</strong>le<br />

Norme Iso 9000<br />

varie fi gure professionali dicembre<br />

<strong>Le</strong> Direttive Ce, Obblighi dei fornitori,<br />

Coinvolgimento e Responsabilita’ <strong>del</strong><br />

Personale Sanitario<br />

varie fi gure professionali ottobre<br />

La Disfagia medici, dietisti, psicologi mag/giu 2008<br />

I Seminari di Maugeri Oncologia: otto<br />

Domande sui Tumori epatici e sui Tumori<br />

<strong>del</strong>la mammella<br />

medico, infermiere<br />

5 e 12/06/08<br />

Aggiornamenti in Chirurgia Endocrina medico, infermiere settembre<br />

Evoluzione in Proctologia medico ottobre<br />

La Tracheotomia oggi medici 24/10/08<br />

Approccio Riabilitativo al paziente con<br />

Malattia di Parkinson<br />

Minimaster in AAC (Augmentative<br />

Alternative Communication)<br />

Dalla Diagnosi al Trattamento: Fondamenti<br />

Teorici e uso dei test di linguaggio nella<br />

rieducazione dei pazienti afasici<br />

Infermieri - Fisioterapisti -<br />

Terapisti Occupazionali - Tecnici<br />

Neurofi siopatologia- Medici<br />

(area interdisciplinare)<br />

26/11/08<br />

Medici, logopedisti, fi sioterapisti,<br />

infermieri<br />

Dal 7 al 23/04/08<br />

Medici, logopedisti 7 e 21/05/08<br />

<strong>Le</strong> sindromi da disfunzioni <strong>del</strong> movimento<br />

<strong>del</strong>la colonna dorsale<br />

Medici, TDR 19-20/04/08<br />

Rachide cervicale e terapia manuale Medici, TDR 7-8/06/08<br />

11-12/10/08<br />

Attualità in materia di Infezioni<br />

Nosocomiali<br />

Medici, IP, Tecnici, biologi 11/06/08<br />

VERUNO<br />

L’uso Della Tossina Botulinica in Riabilitazione medici, fi sioterapisti, infermieri e<br />

tecnici di neurofi siopatologia<br />

III Congresso S.I.R.A.S. medici, infermieri, fi sioterapisti,<br />

logopediste, psicologi<br />

La Riabilitazione Respiratoria: Basi Generali e nuovi<br />

orientamenti.<br />

Valutazione Funzionale <strong>del</strong> paziente con Scompenso<br />

Cardiaco Cronico: dal laboratorio alla pratica clinica<br />

TELESE<br />

Corso di aggiornamento teorico-pratico “Globesità:<br />

approccio multidisciplinare all’obesita”<br />

Corso di aggiornamento teorico-pratico “Asma bronchiale:<br />

management di un patologia sempre attuale”<br />

CASSANO<br />

04/04/08<br />

16 - 17-10/08<br />

Medici, infermieri, fi sioterapisti 06 – 07 - 08/11/08<br />

Medici cardiologi<br />

medici, infermieri,<br />

fi sioterapisti,dietisti<br />

21 – 22/11/08<br />

08-09/02/08<br />

medici, infermieri, fi sioterapisti 14-19/03/08<br />

La lesione midollare: Dall’acuto alla riabilitazione medici, infermieri, fi sioterapisti 30-31/03/08<br />

La Gestione nutrizionale in neuroriabilitazione medici, infermieri, fi sioterapisti,<br />

logopedisti<br />

Corso teorico-pratico “Il rischio cardiovascolare globale dai<br />

dati di popolazione alla prevenzione secondaria”. L’evento<br />

prevede un corso pratico sull’utilizzo dei sistemi per la<br />

stima <strong>del</strong> rischio cardiovascolare globale”<br />

Gestione <strong>del</strong>la malattia diabetica dalla prevenzione alle<br />

complicanze cardiovascolari<br />

Corso teorico-pratico sull’approccio diagnostico-terapeutico<br />

<strong>del</strong>la BPCO: dall’Ospedale al territorio<br />

Corso di aggiornamento multidisciplinare sulla riabilitazione<br />

e chirurgia. Principi generali di trattamento nella<br />

traumatologia dei tessuti molli: i decubiti<br />

La responsabilità giuridica nell’esercizio <strong>del</strong>le professioni<br />

sanitarie di cui alla L. 42/99. Un approccio concettuale e<br />

metodologico<br />

Mo<strong>del</strong>li e strumenti per il miglioramento <strong>del</strong>la qualità<br />

<strong>del</strong>l’assistenza infermieristica<br />

Prevenzione e sorveglianza <strong>del</strong>le infezioni in ambiente<br />

sanitario: correlazione con le attività assistenziali<br />

aprile 2008<br />

medici, infermieri, fi sioterapisti maggio 2008<br />

medici, infermieri, fi sioterapisti novembre 2008<br />

Medici, Infermieri, Fisioterapisti 29/02/08<br />

28/03/08<br />

23/05/08<br />

Medici,<br />

07/03/08<br />

Fisioterapisti, Infermieri<br />

Fisioterapisti,<br />

Infermieri,<br />

Tecnici di radiologia,<br />

Tecnici di laboratorio<br />

Infermieri, Caposala, Dirigenti<br />

infermieri<br />

Medici, Infermieri, Fisioterapisti,<br />

Tecnici di laboratorio, Tecnici di<br />

radiologia<br />

Il Trauma Toracico: problemi di tipo assistenziale Medici, Infermieri, Fisioterapisti,<br />

Caposala<br />

Corso teorico-pratico: la gestione clinica <strong>del</strong> paziente con<br />

scompenso cardiaco cronico<br />

Medici di Med. Generale,<br />

Pneumologi, Geriatri<br />

11/04/08<br />

29/09/08<br />

31/10/08<br />

28/11/08<br />

27-28-29/03/08<br />

Corso teorico-pratico avanzato: la gestione clinica <strong>del</strong><br />

paziente con scompenso cardiaco cronico<br />

Cardiologi 18-19-20/09/08<br />

Corso teorico-pratico di Ecocardiografi a Cardiologi 16-17-18/10/08<br />

Terapia manuale con Metodo Pompages Fisioterapisti 3-6/04/08<br />

NOTIZIE FSM


30<br />

In classe<br />

Affrontare, capire, convivere<br />

con una malattia invalidante,<br />

ma anche diffi cile da<br />

diagnosticare e oggi ancora<br />

impossibile da curare. Di SLA<br />

(Sclerosi Laterale Amiotrofi ca)<br />

si è trattato nel convegno<br />

nazionale “La presa in carico<br />

globale, dalla diagnosi<br />

all’accompagnamento <strong>del</strong><br />

fi ne vita: utopia o realtà?”,<br />

organizzato a Pavia dal Centro<br />

Studi Fondazione Maugeri<br />

e dall’AISLA onlus il 14<br />

dicembre 2007<br />

NOTIZIE FSM<br />

Il convegno di cui parlare<br />

SLA, paradigma<br />

<strong>del</strong>la fragilità<br />

La questione <strong>del</strong>la presa in carico <strong>del</strong> malato è centrale nel caso di <strong>patologie</strong> degenerative <strong>croniche</strong>.<br />

Essa deve partire da una visione globale di un contesto che ha diverse sfaccettature, secondo un<br />

approccio che tenga conto degli aspetti sociali, psicologici e legislativi legati alla malattia, per<br />

dare risposte concrete a quanti si trovano ad affrontare ogni giorno problematiche contingenti<br />

che chiedono urgentemente di essere risolte. Imprescindibile la centralità <strong>del</strong> malato, ma anche<br />

<strong>del</strong>la sua famiglia, lungo tutta l’evoluzione <strong>del</strong>la patologia; si parla infatti di diritti <strong>del</strong> malato e di<br />

relazione con esso, di cura <strong>del</strong>la persona e non solo <strong>del</strong>la malattia.<br />

Per questo, come ha sottolineato nella sua testimonianza il dottor Mario Melazzini, direttore <strong>del</strong><br />

Day Hospital Oncologico, all’Istituto Scientifi co di Pavia, presidente nazionale AISLA e malato lui<br />

stesso di SLA, questa malattia è da considerarsi paradigmatica di tante <strong>patologie</strong> che si riferiscono<br />

alla disabilità, in cui si tocca il tema, sociale ed etico, <strong>del</strong>la convivenza con la malattia. Affrontare i<br />

problemi <strong>del</strong>la persona affetta da SLA signifi ca dunque risolvere le stesse questioni per molti altri<br />

che si trovano in situazione di fragilità.<br />

In questi casi sono basilari la ricerca scientifi ca e clinica, ma anche l’informazione sulla malattia e<br />

sui diritti <strong>del</strong> paziente, la creazione di una rete di assistenza e supporto che permetta di mantenere<br />

una dignità personale e una qualità di vita anche nell’aggravarsi <strong>del</strong>la patologia. Malattia da<br />

considerarsi come condizione che non prescinde da una grande voglia di vivere che spesso,<br />

invece, si manifesta con urgenza. La presa in carico integrata <strong>del</strong> paziente è un punto che tocca<br />

la questione di una riorganizzazione <strong>del</strong> sistema di assistenza nella direzione di un dialogo tra le<br />

diverse competenze mediche coinvolte, che permetta di creare integrazione tra le varie strutture<br />

<strong>del</strong> territorio, con l’obiettivo di fornire continuità dei percorsi diagnostici e assistenza di qualità.<br />

Per un futuro che parla, quindi, di interdisciplinarità <strong>del</strong>l’intervento specialistico che non può<br />

prescindere dall’ascolto dei bisogni dei malati, che non sono solo fi sici ma anche emozionali.<br />

COS’È LA SLA<br />

CONOSCIUTA ANCHE COME “MORBO DI LOU GEHRIG”, “MALATTIA DI CHARCOT” O “MALATTIA DEI MOTONEURONI”, LA<br />

SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA È UNA MALATTIA NEURODEGENERATIVA PROGRESSIVA CHE INTERESSA I MOTONEURONI,<br />

CIOÈ LE CELLULE NERVOSE CEREBRALI E DEL MIDOLLO SPINALE CHE TRASMETTONO I COMANDI PER IL MOVIMENTO<br />

DAL CERVELLO AI MUSCOLI. PUR ESSENDO UNA MALATTIA PREVALENTEMENTE DEL SISTEMA MOTORIO, LA SLA È ORA<br />

CONSIDERATA UNA MALATTIA MULTISISTEMICA; NON È RARA, INFATTI, LA COMPRESENZA DI UN DECADIMENTO COGNITIVO<br />

DI TIPO FRONTOTEMPORALE CHE PUÒ SFOCIARE TALORA IN UNA VERA E PROPRIA DEMENZA. COME PER LE ALTRE MALATTIE<br />

NEURODEGENERATIVE, LA CAUSA È SCONOSCIUTA E NON ESISTE UN TEST DIAGNOSTICO SPECIFICO, PROVOCANDO<br />

RITARDO NELLA DIAGNOSI E DISAGIO PER I PAZIENTI SOTTOPOSTI A RIPETUTE E TALVOLTA INUTILI INDAGINI.<br />

2° Congresso S.I.R.A.S<br />

Nella bellissima cornice di Villa dei Papi, il 25 e 26 ottobre 2007 si è svolta a<br />

Benevento la seconda edizione <strong>del</strong> Congresso Nazionale <strong>del</strong>la Società Italiana di<br />

Riabilitazione di Alta Specializzazione (S.I.R.A.S). Sette i temi trattati nella due giorni<br />

che riunisce gli specialisti a livello nazionale <strong>del</strong>la riabilitazione di eccellenza: dai<br />

Disturbi respiratori nelle malattie neuromuscolari alla Teoria <strong>del</strong>le neurosequenze,<br />

dalle Relazioni tra attività motoria e riabilitazione alle nuove applicazioni <strong>del</strong>la<br />

Telemedicina in ambito riabilitativo, dalla Riabilitazione molecolare alla Gestione<br />

<strong>del</strong>le comorbidità nella riabilitazione <strong>del</strong> paziente cardiopatico complesso, per<br />

chiudere con la Riabilitazione <strong>del</strong>le gravi cerebrolesioni e dei pazienti mielolesi.<br />

LA RICERCA<br />

Il dottor Mario Melazzini e il Sen. Livia Turco<br />

• PREDISPOSIZIONE GENETICA<br />

• FATTORI AMBIENTALI (CALCIATORI PROFESSIONISTI,<br />

MILITARI IMPEGNATI IN AZIONI DI GUERRA,<br />

AGRICOLTORI)<br />

• NEL 1993 LA SCOPERTA IN ALCUNE FORME<br />

FAMIGLIARI DELLA MUTAZIONE RESPONSABILE<br />

DELLA MALATTIA NEL GENE SOD1 CHE CODIFICA PER<br />

L’ENZIMA SUPEROSSIDO DISMUTASI-1<br />

• LE IPOTESI PATOGENETICHE RECENTI FANNO<br />

RISALIRE IL DANNO DEI MOTONEURONI ALLO<br />

STRESS OSSIDATIVO E ALL’ECCITOTOSSICITÀ DOVUTA<br />

ALL’ACCUMULO DI GLUTAMMATO<br />

• ALTRE IPOTESI RIGUARDANO LA CARENZA DI<br />

FATTORI DI CRESCITA, IL MALFUNZIONAMENTO DEI<br />

MITOCONDRI, L’APOPTOSI<br />

• L’IMPIEGO DELLE CELLULE STAMINALI VIENE<br />

STUDIATO CON L’INTENTO DI PROTEGGERE I<br />

MOTONEURONI, MIGLIORARNE LA SOPRAVVIVENZA E<br />

SE POSSIBILE PROMUOVERE LA LORO SOSTITUZIONE<br />

L’INTERVENTO DEL MINISTRO SEN. LIVIA TURCO<br />

“PARLARE DI SLA E DI MALATTIE INVALIDANTI<br />

SIGNIFICA METTERE IN RISALTO IL DIBATTITO ETICO<br />

CHE SOTTOSTÀ ALL’ESPERIENZA DELLA MALATTIA.<br />

PUNTO CRUCIALE È IL RAPPORTO TRA I TEMPI<br />

DELLE PERSONE E I TEMPI DELLE ISTITUZIONI.<br />

FONDAMENTALE È CHE QUESTE ULTIME RIESCANO<br />

A RAPPORTARSI E A DARE RISPOSTE NEI TEMPI<br />

CONSONI ALLA VITA DELLE PERSONE, FACENDO<br />

DIVENTARE LA POLITICA UNO STRUMENTO EFFICACE<br />

PER I CITTADINI. QUESTA È UNA SCOMMESSA PER<br />

LA SANITÀ PUBBLICA”.<br />

PROVVEDIMENTI<br />

LEGISLATIVI<br />

CREAZIONE DELLA COMMISSIONE MINISTERIALE SLA PER<br />

PROMUOVERE LA RICERCA, RIDEFINIRE LE PROCEDURE<br />

PER IL RICONOSCIMENTO DELL’INVALIDITÀ, PROMUOVERE<br />

E DIFFONDERE LA TERAPIA DEL DOLORE CON STRUMENTI<br />

NORMATIVI AGGIORNATI;<br />

FINANZIAMENTO DI 10 MILIONI DI EURO PER L’ACQUISTO<br />

DI COMUNICATORI TECONOLOGICI PER LE PERSONE<br />

AFFETTE DA MALATTIE NEUROMOTORIE DEGENERATIVE<br />

(SLA E DISTROFIA MUSCOLARE)<br />

ESTENSIONE DELLE CURE DOMICILIARI PALLIATIVE<br />

A PAZIENTI NON ONCOLOGICI<br />

CENSIMENTO DELLE SPERIMENTAZIONI IN ATTO<br />

Da Benevento a Torino città dove si è corsa una tappa importante per l’attività formativa di Fondazione Maugeri.<br />

Il 1 dicembre scorso, infatti, la Casa di Cura Major, sede distaccata di Torino <strong>del</strong>l’Istituto Scientifi co di Veruno, ha<br />

organizzato nel capoluogo piemontese presso la sala congressi <strong>del</strong> Jolly Hotel Ambasciatori, la prima iniziativa esterna<br />

sul tema “La riabilitazione di Alta Specializzazione: approccio multidisciplinare” per sottolineare e diffondere, anche<br />

nell’area torinese, questo concetto di riabilitazione e le applicazioni in Fondazione Maugeri. Strutturato in tre sessioni<br />

il dibattito ha spaziato dalla neuroriabilitazione alla riabilitazione ortopedica dopo intervento al ginocchio, per fi nire<br />

con la riabilitazione cardiologica, compresi gli aspetti di interazione fra operatori, caregivers e territorio. Di sicuro<br />

interesse il tema <strong>del</strong>la tavola rotonda centrato sulla “Rete <strong>del</strong>la Riabilitazione in Regione Piemonte”, che ha visto la<br />

partecipazione di clinici <strong>del</strong>le ASL e degli Ospedali Piemontesi, <strong>del</strong>l’Università e rappresentanti <strong>del</strong>la Regione. Obiettivo<br />

<strong>del</strong>la discussione le normative regionali in tema di riabilitazione, lo stato <strong>del</strong>l’arte nelle diverse realtà regionali,<br />

mettendo in luce l’approccio di Fondazione nella presa in carico riabilitativa di pazienti con <strong>patologie</strong> neuromotorie e<br />

cardiologiche.<br />

NOTIZIE FSM


In classe<br />

Gli altri eventi<br />

SANIT<br />

V Forum internazionale <strong>del</strong>la salute<br />

Mostra Convegno sulle Tecnologie, i Mezzi ed i Servizi per la Salute<br />

25-28 giugno 2008<br />

Roma, Palazzo dei Congressi<br />

Tutti i maggiori attori <strong>del</strong> panorama sanitario sono presenti a SANIT. L’evento, patrocinato, tra<br />

gli altri, dalla Presidenza <strong>del</strong> Consiglio dei Ministri, dal Ministero <strong>del</strong>la Salute e dal Ministero<br />

<strong>del</strong>le Politiche agricole alimentari e forestali, ospita Aziende Sanitarie Pubbliche e Private,<br />

Associazioni ed Istituzioni a vario titolo coinvolte, in un’ampia vetrina di tecnologie, servizi e<br />

prodotti legati al mondo <strong>del</strong>la salute. Nato nel 2001, SANIT diventa sede di dibattito nazionale<br />

ed internazionale, dove si trattano tutte le tematiche tecnico-scientifiche e politico-sanitarie<br />

di maggiore attualità, in sei Aree: farmaci - assistenza e riabilitazione - prevenzione e stili di<br />

vita salutari - innovazione, progetti, nuove applicazioni in tecnologia - ricerca scientifica e<br />

tecnologica - sana, sicura e corretta alimentazione.<br />

Segreteria Organizzativa<br />

Seadam Servizi Srl<br />

San Nicola da Tolentino, 27 - 00187 Roma<br />

Tel. 06 4817254 Fax 06 42013310 - info@sanit.org - www.sanit.org<br />

EuroPRrevent 2008<br />

1-3 maggio 2008<br />

Parigi, <strong>Le</strong> Palais des Congrès de Paris<br />

Il Congresso annuale <strong>del</strong>l’EACPR (European Association for Cardiovascular Prevention &<br />

Rehabilitation) promuove l’eccellenza nella ricerca, pratica e politica <strong>del</strong>la prevenzione e<br />

riabilitazione cardiovascolare in Europa.<br />

EuroPRevent 2008 propone un focus su diabete, ipertensione e lipidi.<br />

European Society of Cardiology<br />

2035, route des Colles – BP 179 – <strong>Le</strong>s Templiers<br />

06903 Sophia-Antipolis Cedex, France<br />

Tel. +33 (0)4 92 94 76 00<br />

www.escardio.org<br />

segreteria europrevent@escardio.org<br />

XVI EUROPEAN CONGRESS OF PHYSICAL AND REHABILITATION MEDICINE:<br />

“From cell to society”<br />

3-6 giugno 2008<br />

Brugge (Belgium)<br />

Tanti i temi di cui si discuterà al XVI congresso europeo sulla medicina <strong>del</strong>la riabilitazione: la<br />

spasticità dopo lo stroke; la valutazione e il trattamento in caso di amputazione e protesi di arti<br />

superiori ed inferiori; l’apprendimento e il ri-apprendimento nei programmi di riabilitazione<br />

per pazienti con disfunzioni a livello motorio ed emozionale; la gestione <strong>del</strong> dolore cronico;<br />

disfunzioni urogenitali e disabilità sessuale; gli effetti <strong>del</strong>lo sport nell’anziano, in relazione a<br />

diverse <strong>patologie</strong> come diabete, insufficienza renale, COPD, cardiopatie; riabilitazione dopo<br />

l’acuzie verso un’integrazione nella comunità.<br />

European Society of Physical and Rehabilitation Medicine (ESPRM)<br />

Sede: Concertgebouw<br />

Indirizzo: t Zand - Brugge (Belgium)<br />

www.ecprm2008.org<br />

MEDMATIC@ - IV Expoforum sulla sanità elettronica<br />

27-29 marzo 2008<br />

Roma, Fiera di Roma<br />

Medmatic@, Expo/Forum nazionale dedicato all’E-Health (Telemedicina e Sanità<br />

elettronica), riunisce tutta la filiera “produttiva” impegnata nella Telemedicina e nella<br />

Sanità elettronica, dalla diagnostica ad immagini, alla gestione <strong>del</strong>le basi informative,<br />

alla trasmissione telematica dei dati dei tracciati e <strong>del</strong>le bio-immagini con particolare<br />

attenzione al servizio dato alle istituzioni e alle aziende sanitarie sia pubbliche che private.<br />

Medmatic@, indirizzata a tutte le categorie degli operatori sanitari e <strong>del</strong>l’assistenza<br />

socio-sanitaria, si caratterizza per la sua capacità di creare sinergie tra il mondo dei<br />

decisori istituzionali e i bisogni <strong>del</strong> segmento sanitario, che vede nell’integrazione e<br />

nella convergenza <strong>del</strong>le reti e <strong>del</strong>le informazioni una strada privilegiata per migliorare<br />

l’efficienza <strong>del</strong> sistema e la sua capacità di garantire standard sempre maggiori di qualità<br />

<strong>del</strong>la cura e <strong>del</strong> presidio sanitario.<br />

I temi affrontati sono: Diagnostica ad immagini, Diagnostica cardiologica, Informatica<br />

medica, Piattaforme di telecomunicazione, Assistive Technology Homecare, Smart<br />

Hospital, Telemanagement, Health Data Management, Progetti di telemedicina di Area<br />

vasta, Progetti di telemedicina di area europea ed extraeuropea, Robotica medica,<br />

Tecnologie biomedicali, Nanotecnologie, Medicina <strong>del</strong>lo Spazio.<br />

Direzione scientifica<br />

Dr. Giampaolo Stopazzolo,<br />

Direttore sanitario ULSS 5 Ovest Vicentino<br />

XXXIX CONGRESSO NAZIONALE DI CARDIOLOGIA ANMCO<br />

Firenze 30 maggio - 2 giugno 2008<br />

Il Congresso 2008 vuole essere un punto di arrivo di un percorso che coinvolgerà i<br />

cardiologi <strong>del</strong>l’ANMCO e <strong>del</strong>le altre Società Scientifiche. Il Simposio Organizzativo sarà<br />

dedicato alla realtà <strong>del</strong>le UTIC nel 2008. Nelle altre sessioni si discuterà di sindromi<br />

coronariche acute, di fibrillazione atriale e di nuove frontiere <strong>del</strong>la Cardiologia. Ci sarà<br />

spazio per tematiche che comporteranno il coinvolgimento <strong>del</strong>la Federazione Italiana di<br />

Cardiologia, <strong>del</strong>la Società Europea di Cardiologia, <strong>del</strong>l’Istituto Superiore di Sanità, <strong>del</strong>la<br />

Federazione <strong>del</strong>le Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti, <strong>del</strong>la Società Italiana<br />

di Medicina d’Urgenza e <strong>del</strong> Collegio dei Reumatologi Ospedalieri Italiani. Verrà dato<br />

ampio rilievo alla cardiologia clinica, allo scompenso cardiaco, alle nuove tecnologie, alle<br />

innovazioni nel settore interventistico, alle novità nel campo <strong>del</strong>l’imaging. Nell’ambito <strong>del</strong><br />

Congresso Nazionale si terrà anche quest’anno il Cardionursing, l’evento congressuale<br />

dedicato agli Infermieri di cardiologia e non solo.<br />

Segreteria Scientifica: ANMCO<br />

Via A. La Marmora, 36 - 50121 Firenze<br />

Tel. 055 571798 - Fax 055 579334<br />

e-mail: segreteria@anmco.it<br />

www.anmco.it<br />

7° CONGRESSO NAZIONALE AIAC<br />

Associazione Italiana Aritmologia e Cardiostimolazione<br />

3 - 5 aprile 2008 - Genova<br />

Centro Congressi dei Magazzini <strong>del</strong> Cotone<br />

Il Congresso, che avrà come cornice il Porto Antico di Genova, si alternerà tra sessioni<br />

dal taglio prevalentemente didattico e organizzativo ad altre che svilupperanno<br />

principalmente argomenti riguardanti l’innovazione tecnologica in ambito di<br />

elettrofisiologia ed elettrostimolazione cardiaca, unitamente a nuove tecnologie di<br />

frontiera, quali la telecardiologia e le nuove tecniche di mappaggio endocavitario.<br />

Segreteria Nazionale AIAC<br />

Laura De La Pierre<br />

Via Sicilia, 57 - 00187 Roma<br />

Tel. 06 42020412 - Fax 06 42020037<br />

segreteria@aiac.it - www.aiac.it<br />

Segreteria Organizzativa<br />

Promospace<br />

Corso Palladio 114, 36100 Vicenza<br />

Tel. 0444 543133 - Fax 0444 543466<br />

info@medmatica.it - www.medmatica.it<br />

32 33<br />

NOTIZIE FSM<br />

Segreteria Organizzativa<br />

OIC srl<br />

Viale G. Matteotti, 7 - 50121 Firenze<br />

Tel. 055 50351 - Fax 055 5001912<br />

e-mail: cnc2008@oic.it - www.oic.it/cnc2008<br />

NOTIZIE FSM


TecHnologie<br />

Dr.ssa Simonetta Scalvini<br />

Per approfondimenti:<br />

www.fsm.it/telemedicina/index.html<br />

www.e-htn.com/home.htm<br />

NOTIZIE FSM<br />

L’approccio olistico<br />

Una rivoluzione<br />

nella T-Med<br />

Dieci anni di telemedicina in Fondazione Maugeri:<br />

un’esperienza proiettata al futuro.<br />

Nasce come un progetto di ricerca nel lontano ’98 - il Boario Home Care per<br />

l’assistenza ambulatoriale/domiciliare cardiologica dedicata ai Medici di<br />

Medicina Generale - per poi diventare applicazione clinica, e ottenere, nel 2006,<br />

il riconoscimento da parte <strong>del</strong>la Regione Lombardia che ne ha <strong>del</strong>iberato la<br />

tariffazione sotto forma di servizi di telesorveglianza domiciliare per pazienti<br />

con scompenso cardiaco <strong>del</strong>l’intero territorio di competenza. Un primo passo<br />

prezioso verso il riconoscimento <strong>del</strong>la bontà dei servizi di Telemedicina che<br />

rende la Fondazione Maugeri un caso unico in Italia.<br />

“La ricetta vincente di questo successo - spiega la dottoressa Simonetta<br />

Scalvini, Responsabile <strong>del</strong> Servizio di Telemedicina di Fondazione - sta nel<br />

fatto che la telemedicina all’interno <strong>del</strong>la nostra struttura è nata con una<br />

doppia anima, industriale e medica. Non è un caso che il responsabile<br />

<strong>del</strong>la piattaforma tecnologica, il dottor Glisenti, sia un medico cardiologo;<br />

la collaborazione avviata tra Fondazione e Centro Servizi di HTN - Health<br />

Telematic Network - dieci anni fa, concretizzata poi nel Consorzio CO.ME.TE.,<br />

ha fornito una marcia in più alle nostre ricerche e ci ha permesso di cogliere le<br />

potenzialità industriali di un progetto a lungo termine avendo alle spalle una<br />

realtà sanitaria da cui cogliere i bisogni reali dei pazienti e le problematiche<br />

<strong>del</strong> sistema. Un percorso lungo che ci ha consentito di produrre letteratura<br />

scientifica sulla base di imponenti numeri di casi clinici (vedere tabella a<br />

lato) e di evidenze di una maggiore appropriatezza di prestazioni con ridotte<br />

ospedalizzazioni e razionalizzazione <strong>del</strong>le risorse”.<br />

IRCCS<br />

FONDAZIONE<br />

MAUGERI<br />

HEALTH TELEMATIC<br />

NETWORK<br />

34 35<br />

I NUMERI<br />

STRUTTURE OSPEDALIERE ED UNIVERSITARIE: 38<br />

STRUTTURE RIABILITATIVE:12<br />

MEDICI DI MEDICINA GENERALE:1224<br />

MEDICI SPECIALISTI CARDIOLOGI: 95<br />

UTENTI – PAZIENTI: 111.902 (AL 25/01/2008)<br />

LE PRESTAZIONI POSSONO ESSERE RICHIESTE DA:<br />

• UTENTI-PAZIENTI<br />

• MEDICI DI MEDICINA GENERALE<br />

• MEDICI SPECIALISTI<br />

• ISTITUTI OSPEDALIERI PER ACUTI<br />

• ISTITUTI OSPEDALIERI DI RIABILITAZIONE<br />

• STRUTTURE SANITARIE PRIVATE<br />

• CENTRI MEDICI POLISPECIALISTICI<br />

• RESPONSABILI SANITARI DI COMUNITÀ<br />

• PALESTRE<br />

• CENTRI SPORTIVI<br />

• GUARDIE MEDICHE (PER IL SERVIZIO NOTTURNO)<br />

• FARMACIE, SERVIZI DI AMBULANZA (118 E PRIVATI)<br />

• CASE DI RIPOSO PER ANZIANI<br />

• MEDICI DEL LAVORO E MEDICI DELLO SPORT<br />

NOTIZIE FSM


La telemedicina è uno strumento che rivoluziona i mo<strong>del</strong>li organizzativi in sanità, aprendo nuove possibilità per<br />

pazienti ed operatori. 10 anni di esperienza che hanno visto in prima fila l’Istituto Scientifico di Gussago prima, e ora<br />

di Lumezzane. Esperienza che ha permesso di ampliare l’ambito di applicazione: dalla cardiologia si è passati alla<br />

pneumologia, alla neurologia (in particolare per pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica) senza tralasciare la<br />

psicologia e ancora le consulenze in Dermatologia, Reumatologia, Diabetologia solo per citarne alcune; è stata poi<br />

estesa la modalità di erogazione <strong>del</strong>la consulenza alla teleassistenza domiciliare dei pazienti ed alla telediagnosi<br />

rendendo disponibile la rete di applicazioni a tutti gli istituti <strong>del</strong>la Fondazione.<br />

“Operare sull’intera rete Fondazione ha il significato di poter disporre <strong>del</strong>la massa critica per validare procedure e<br />

processi - prosegue la dottoressa Scalvini -. Per questo è importante rafforzare ulteriormente i collegamenti tra i centri<br />

e sfruttare al meglio le potenzialità <strong>del</strong>le tecnologie utilizzate”.<br />

“In telemedicina - spiega il dottor Fulvio Glisenti, presidente di HTN - è fondamentale il continuo, assiduo aggiornamento<br />

sulle nuove tecnologie ICT; oggi i nostri sforzi sono concentrati sugli oggetti wireless che consentono il monitoraggio h24<br />

<strong>del</strong> paziente. Facciamo riferimento a “devices intelligenti”, con allarmi pre-impostati, che sono in fase di sperimentazione<br />

ed ottimizzazione, in grado di trasferire autonomamente i dati biologici <strong>del</strong> paziente in mobilità. Ma non si deve cadere<br />

nell’equivoco - continua - di pensare che la T-Med sia un modo diverso di fare medicina. Interpretiamola, viceversa,<br />

come una nuova modalità di “condividere informazioni in tempo reale” e quindi fornire prestazioni sanitarie dislocate<br />

al di fuori <strong>del</strong>la struttura medica contribuendo a creare quella continuità ospedale-territorio di cui il sistema sanitario<br />

nazionale sente fortemente il bisogno”.<br />

Il fine cui tendere, il futuro che probabilmente spetta alla<br />

telemedicina, è proprio lo studio di nuovi e più complessi<br />

mo<strong>del</strong>li di integrazione ospedale-territorio, in grado di<br />

36 EUROPE 10-12 MARZO<br />

SERVIZI PER LA PNEUMOLOGIA<br />

seguire, su base telematica, al domicilio e/o in mobilità,<br />

37<br />

i pazienti con cronicità (associate o meno a comorbidità).<br />

Se è vero, infatti, che il paziente entra nelle modalità<br />

di assistenza <strong>del</strong>la Telemedicina per una patologia<br />

principale, è altrettanto vero che il mo<strong>del</strong>lo gestionale,<br />

centrato sul ruolo <strong>del</strong>l’infermiere tutor con competenze<br />

multispecialistiche, permette di cogliere sul nascere<br />

bisogni inespressi e latenti in un circolo virtuoso che già in<br />

numerosi progetti pilota ha dato prova di efficacia.<br />

“L’obiettivo - conclude la dottoressa Scalvini - è prendersi<br />

cura <strong>del</strong> paziente in toto, in un’azione che trascende la<br />

sua patologia principale attraverso un mo<strong>del</strong>lo nurse-<br />

oriented. Dobbiamo capitalizzare e fare tesoro <strong>del</strong> fatto<br />

che l’infermiere, opportunamente formato (advanced<br />

nurse), è anche il clinico più vicino al paziente, in grado di<br />

seguirlo nella sua globalità anche per problemi connessi<br />

alle comorbidità tipiche <strong>del</strong>le <strong>patologie</strong> <strong>croniche</strong>. 10 anni di<br />

lavoro, ricerca ed attività clinica attraverso la telemedicina<br />

ci hanno consentito di avvicinarci all’obiettivo <strong>del</strong>la cura<br />

<strong>del</strong> paziente e non <strong>del</strong>la malattia”.<br />

4TH ANNUAL WORLD<br />

HEALTH CARE CONGRESS<br />

2008 BERLIN, GERMANY<br />

UN RICONOSCIMENTO DI PRESTIGIO PER IL<br />

SERVIZIO TELEMEDICINA DI FONDAZIONE<br />

MAUGERI, CHE SARÀ RAPPRESENTATO IL<br />

PROSSIMO 12 MARZO DALLA DOTTORESSA<br />

SCALVINI AL FIANCO DEL MINISTRO DELLA<br />

SALUTE ITALIANO, AL 4° CONGRESSO MONDIALE<br />

DEDICATO ALL’HEALTH CARE. UNA PLATEA DI<br />

MINISTRI, ADDETTI AI LAVORI, OPINION MAKER,<br />

IN CUI SI DIBATTERANNO I TEMI PIÙ ATTUALI IN<br />

MATERIA SANITARIA.<br />

I SERVIZI PER IL PAZIENTE<br />

LA TELECARDIOLOGIA PER:<br />

PAZIENTI CON PATOLOGIE CARDIACHE CRONICHE<br />

(CARDIOPATIA ISCHEMICA AD ALTO RISCHIO DI EVENTI,<br />

SCOMPENSO CARDIACO CRONICO, ECC.)<br />

LA TELECARDIOLOGIA DIAGNOSTICA PER:<br />

PAZIENTI CON EVENTI ARITMICI (FIBRILLAZIONE<br />

ATRIALE, CARDIOPALMO, ECC.)<br />

LA TELEPNEUMOLOGIA PER:<br />

PAZIENTI CON PATOLOGIE PNEUMOLOGICHE CRONICHE<br />

(BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA,<br />

OSSIGENOTERAPIA DOMICILIARE, INSUFFICIENZA<br />

RESPIRATORIA CRONICA, VENTILOTERAPIA, ECC.)<br />

LA TELENEUROLOGIA PER:<br />

PAZIENTI CON SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

I SERVIZI PER IL MEDICO<br />

E LO SPECIALISTA<br />

SECOND OPINION MULTISPECIALISTICA PER IL MMG<br />

“OUTSOURCING” PER LE STRUTTURE OSPEDALIERE<br />

LA DIMISSIONE PROTETTA PER:<br />

PAZIENTI CON PATOLOGIE CRONICHE, TELEASSISTENZA<br />

E TELEMONITORAGGIO<br />

SERVIZI PER LA CARDIOLOGIA<br />

TELESORVEGLIANZA DOMICILIARE PER LO SCOMPENSO<br />

CARDIACO MEDIO-GRAVE<br />

OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE<br />

POST CARDIOCHIRURGIA<br />

DIAGNOSTICA PER IL CARDIOPALMO ACCESSIONALE<br />

DIMISSIONE PROTETTA POST RICOVERO RIABILITATIVO<br />

TELESORVEGLIANZA DOMICILIARE PER IL PAZIENTE<br />

PNEUMOPATICO<br />

TELESORVEGLIANZA DOMICILIARE PER PAZIENTI<br />

VENTILATI A DOMICILIO<br />

SERVIZI PER LA NEUROLOGIA<br />

TELESORVEGLIANZA DOMICILIARE PER IL PAZIENTE CON<br />

SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA<br />

SERVIZIO DI TELEPSICOLOGIA<br />

SERVIZIO DI TELEDIAGNOSI<br />

ATTIVITÀ DI FORMAZIONE<br />

Il Centro Servizi Health Telematic Network<br />

NOTIZIE FSM NOTIZIE FSM


TecHnologie<br />

Comunicare...<br />

ad ogni<br />

costo<br />

IL TERMINE COMUNICAZIONE AUMENTATIVA E ALTERNATIVA<br />

(CAA) DESCRIVE TUTTE LE MODALITÀ DI COMUNICAZIONE CHE<br />

POSSONO FACILITARE E MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE<br />

DELLE PERSONE CHE HANNO DIFFICOLTÀ AD UTILIZZARE<br />

I PIÙ COMUNI CANALI COMUNICATIVI, SOPRATTUTTO IL<br />

LINGUAGGIO ORALE E LA SCRITTURA, POTENZIANDO LE<br />

CAPACITÀ COMUNICATIVE RESIDUE DEL SOGGETTO. NASCE<br />

DALL’ESIGENZA DI RIDARE VOCE A CHI L’HA PERDUTA A<br />

SEGUITO DI UN TRAUMA O DI UNA MALATTIA. SI DEFINISCE<br />

AUMENTATIVA PERCHÉ NON SOSTITUISCE MA INCREMENTA<br />

LE POSSIBILITÀ COMUNICATIVE NATURALI DELLA PERSONA.<br />

SI DEFINISCE ALTERNATIVA PERCHÉ UTILIZZA MODALITÀ<br />

DI COMUNICAZIONE ALTERNATIVE E DIVERSE DA QUELLE<br />

TRADIZIONALI.<br />

38<br />

La possibilità di comunicare come<br />

diritto di espressione e attuazione<br />

<strong>del</strong>la libertà di parola. Ma anche<br />

come necessità fondamentale di<br />

una vita di relazione che viene<br />

minacciata, in particolare, da<br />

alcune <strong>patologie</strong> invalidanti, come<br />

la Sclerosi Laterale Amiotrofica,<br />

la Distrofia Muscolare, la Sclerosi<br />

Multipla o i traumi encefalici.<br />

Il computer in molti casi riesce<br />

a sopperire alle difficoltà<br />

comunicative e relazionali dovute<br />

alla malattia, permettendo di<br />

riaprire una finestra sul mondo<br />

esterno. Nel progredire di queste<br />

<strong>patologie</strong>, si giunge però a<br />

fasi in cui la disabilità limita o<br />

addirittura impedisce non solo la<br />

comunicazione verbale ma anche<br />

la capacità di scrittura al PC.<br />

Di questo si è accorto nel suo<br />

lavoro quotidiano Marco Caligari,<br />

fisioterapista e responsabile <strong>del</strong><br />

laboratorio per la Comunicazione<br />

Alternativa all’Istituto di Veruno<br />

<strong>del</strong>la Fondazione Maugeri.<br />

I bisogni <strong>del</strong> paziente in condizione di fragilità, ed in particolare nel<br />

caso <strong>del</strong>la disabilità, si riferiscono alla gestione di un forte disagio<br />

emozionale, al superamento di difficoltà quotidiane e ad un forte<br />

bisogno di comunicare. Se la tecnologia può fornire un ponte tra il<br />

malato e il suo mondo, è anche vero che ad un’analisi attenta, basata<br />

sull’empatia con le persone e su una grande creatività, Caligari si è<br />

accorto che i software e le tecnologie esistenti non rispondevano in<br />

pieno alle necessità e ai problemi di comunicazione dei pazienti.<br />

Con il supporto operativo di tutta la Direzione <strong>del</strong>l’Istituto e <strong>del</strong>l’AISLA<br />

Onlus (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica), Marco<br />

Caligari ha dunque messo a punto il software Multicom, una suite<br />

di applicazioni che utilizzano metodiche di scrittura differenti, così<br />

da consentire al paziente di sfruttare al meglio le abilità residue,<br />

utilizzando la modalità che più si adatta alle proprie condizioni.<br />

Semplice da utilizzare, Multicom non richiede specifiche competenze<br />

informatiche ed è quindi adatto anche a pazienti con minor familiarità<br />

con la tecnologia.<br />

Alcuni moduli <strong>del</strong>la suite, distribuiti gratuitamente ai pazienti <strong>del</strong>la<br />

Fondazione Maugeri e dall’AISLA possono essere integrati a dispositivi<br />

fisici che aiutano il paziente ad usare un mouse o che ne sostituiscono<br />

il movimento, utilizzando anche parti diverse <strong>del</strong> corpo per azionare i<br />

comandi <strong>del</strong> PC, come le gambe o il mento.<br />

All’interno di Multicom troviamo Domoticom, una piccola-grande<br />

rivoluzione nella gestione <strong>del</strong> controllo ambientale, basato su un<br />

software che permette al disabile di controllare in prima persona<br />

l’ambiente domestico, azionando in autonomia elettrodomestici,<br />

climatizzatore, luci e tutti i dispositivi elettronici dotati di telecomando<br />

NELL’AMBIENTE DOMESTICO.<br />

a raggi infrarossi come TV,<br />

DVD, CD, Stereo. Il software<br />

richiede soltanto l’uso di<br />

un PC con sistema Windows XP e funziona<br />

in abbinamento ad un telecomando a raggi<br />

infrarossi collegato tramite porta USB.<br />

Il sistema è versatile e si adatta anche a pazienti<br />

con gravi disabilità motorie, che attraverso la<br />

modalità “a scansione” possono attivarlo con<br />

un unico pulsante. Il paziente può così gestire<br />

in autonomia i propri apparecchi domestici<br />

anche tramite il solo millimetrico movimento<br />

<strong>del</strong>la testa, di un piede o di un dito. Ma non è<br />

finita: Domoticom può essere utilizzato anche<br />

attraverso sistemi di puntamento alternativi,<br />

come quello basato sui movimenti oculari,<br />

favorendo la gestione dei sistemi di controllo<br />

ambientale anche a persone immobilizzate.<br />

Gli operatori, che lavorano a stretto contatto<br />

con i disabili, sottolineano, in ogni caso,<br />

come questa sofisticata tecnologia debba<br />

essere considerata complementare ai vecchi<br />

strumenti, semplici ma efficaci, che permettono<br />

una comunicazione diretta. È questo il caso<br />

<strong>del</strong>la Tavole di comunicazione alfabetiche e<br />

simboliche che, oltre a diventare strumento<br />

di interpretazione <strong>del</strong>la volontà <strong>del</strong> malato,<br />

garantiscono il calore <strong>del</strong> contatto umano<br />

attraverso lo sguardo, primo e potente mezzo<br />

di comunicazione e di empatia tra le persone.<br />

39<br />

NOTIZIE FSM NOTIZIE FSM<br />

CAA<br />

DOMOTICA<br />

A BASSO<br />

COSTO<br />

L’AUTOMAZIONE DOMESTICA,<br />

O DOMOTICA, È LO STUDIO DEI<br />

SISTEMI PER AUTOMATIZZARE<br />

ALCUNE FUNZIONI DELLA<br />

CASA, E FACILITARE QUINDI<br />

L’ADEMPIMENTO DI MOLTE<br />

AZIONI CHE SI SVOLGONO<br />

QUOTIDIANAMENTE<br />

NEL CASO DI INVALIDITÀ,<br />

CONTINUARE A SVOLGERE<br />

QUESTE SEMPLICI MA IMPORTANTI OPERAZIONI<br />

DELLA VITA QUOTIDIANA PERMETTE DI<br />

CONSERVARE PARTE DELL’AUTONOMIA<br />

PERSONALE. DA UN SEMPLICE PANNELLO DI<br />

CONTROLLO SI COMANDA TUTTO L’AMBIENTE<br />

DOMESTICO: L’ACCENSIONE DELLE LUCI, IL<br />

FUNZIONAMENTO DEL CONDIZIONATORE,<br />

L’APERTURA DI PORTE E FINESTRE, IL SISTEMA<br />

DI IRRIGAZIONE O DI ALLARME, IL CONTROLLO<br />

DEL GAS E DEL FUNZIONAMENTO DELLA<br />

CALDAIA E COSÌ VIA. LA DOMOTICA PERMETTE,<br />

SOPRATTUTTO, UN’INTEGRAZIONE DI SISTEMI,<br />

CREANDO QUELLI CHE I TECNICI CHIAMANO<br />

“SCENARI”, CONTESTI GLOBALI RIFERITI AD<br />

ALCUNE FUNZIONI O SITUAZIONI, COME “NOTTE”,<br />

“GIORNO”; “LAVORO”, “HOME THEATRE”, IN CUI<br />

SONO PREVISTE TUTTE LE VARIABILI: DALLA<br />

LUCE ALLA TEMPERATURA, ALL’ATTIVAZIONE DI<br />

STRUMENTI SPECIFICI.<br />

FRUTTO DELLA TECNOLOGIA PIÙ AVANZATA,<br />

I SISTEMI DOMOTICI POSSONO AVERE, COME NEL<br />

CASO DI DOMOTICOM, UNA DECLINAZIONE MENO<br />

SOFISTICATA DAL PUNTO DI VISTA TECNICO E DEL<br />

DESIGN MA SICURAMENTE EFFICACE E A BASSO<br />

COSTO, GRAZIE ALL’UTILIZZO DEI TELECOMANDI<br />

A RAGGI INFRAROSSI CON CONNETTORE USB,<br />

IDEALI PER UN SEMPLICE COLLEGAMENTO AL PC<br />

MULTICOM<br />

MULTICOM È IL SOFTWARE STUDIATO PER<br />

CONSENTIRE UNA COMUNICAZIONE COMPLESSA<br />

A PERSONE IN UNA CONDIZIONE DI DISABILITÀ<br />

CHE LIMITA O IMPEDISCE LA COMUNICAZIONE<br />

VERBALE, CON GRAVI DIFFICOLTÀ NELLA<br />

SCRITTURA O NELL’USO DELLA NORMALE<br />

TASTIERA DI UN COMPUTER.<br />

IL PACCHETTO COMPRENDE 4 APPLICAZIONI<br />

(MULTISCAN, MULTICLICK, MULTIKEY,<br />

NEOMORSE) CHE CONSENTONO LA SCRITTURA<br />

DI TESTI, IL SALVATAGGIO AUTOMATICO, LA<br />

STAMPA, LA SINTESI VOCALE IN ITALIANO, LA<br />

PREDIZIONE DI PAROLA WPS (WORD PREDICTION<br />

SYSTEM) CON UN DIZIONARIO BASE DI OLTRE<br />

80.000 PAROLE, L’APPRENDIMENTO AUTOMATICO<br />

E LA RIORGANIZZAZIONE DINAMICA DEL<br />

DIZIONARIO SECONDO LA<br />

FREQUENZA DI UTILIZZO<br />

(DYNAMIC DICTIONARY<br />

REORGANIZING), LA POSSIBILITÀ<br />

DI REGOLARE TUTTI I PARAMETRI<br />

(TIPO DI VOCE, VELOCITÀ<br />

E TONO, IMPOSTAZIONE<br />

TEMPO DI SCANSIONE E CLICK<br />

AUTOMATICO, REGOLAZIONE<br />

GRANDEZZA CARATTERI E<br />

PULSANTI). PREVEDE, INOLTRE,<br />

IL SOFTWARE DOMOTICOM, PER<br />

IL CONTROLLO DELL’AMBIENTE<br />

DOMESTICO. TUTTI I DETTAGLI<br />

SI TROVANO SUL SITO<br />

WWW.AUSILI.COM


Stili di vita No al sovrappeso<br />

per un benessere<br />

globale<br />

COSA si deve mangiare<br />

Lo stile alimentare migliore sta proprio sotto i nostri occhi e si chiama “dieta<br />

mediterranea”, ricca di frutta, verdura, pesce e oli vegetali, con un adeguato<br />

contenuto di cereali e legumi.<br />

• Da preferire, dunque, frutta e verdura, meglio se di<br />

stagione, che apportano vitamine e minerali, ma anche<br />

acqua e fibra alimentare, due elementi di grande valore.<br />

Una vita attiva, oltre ad aiutare nel controllo <strong>del</strong> peso,<br />

contribuisce al benessere psico-fisico, riducendo<br />

ansia, depressione, senso di solitudine. Introducendo<br />

nella nostra routine il movimento si noteranno in<br />

breve tempo un aumento <strong>del</strong> tono muscolare e <strong>del</strong>la<br />

flessibilità <strong>del</strong> corpo, ma anche un miglioramento<br />

<strong>del</strong>l’umore e <strong>del</strong>l’energia complessiva.<br />

RAPPORTO OMS<br />

QUALCHE NUMERO<br />

“PREVENIRE LE MALATTIE CRONICHE: UN INVESTIMENTO<br />

VITALE”<br />

SECONDO I DATI DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA<br />

SANITÀ (OMS), L’86% DELLE MORTI E IL 75% DELLE SPESE<br />

SANITARIE IN EUROPA E IN ITALIA, SONO DETERMINATE<br />

DA PATOLOGIE CRONICHE, CHE HANNO COME MINIMO<br />

COMUNE DENOMINATORE 4 PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO:<br />

ALIMENTAZIONE SCORRETTA, FUMO, ECCESSO DI ALCOL,<br />

INSUFFICIENTE ATTIVITÀ FISICA.<br />

UN INSIEME DI PATOLOGIE, TRA CUI CARDIOPATIE,<br />

ICTUS, CANCRO, DIABETE E DISTURBI RESPIRATORI CHE<br />

RAPPRESENTANO UNA VERA EPIDEMIA GLOBALE, CHE<br />

CAUSANO BEN 17 MILIONI DI MORTI PREMATURE OGNI<br />

ANNO, CON UN’INCIDENZA DOPPIA RISPETTO ALLE MALATTIE<br />

INFETTIVE, ANCHE GRAVI, QUALI HIV/AIDS, TUBERCOLOSI,<br />

MALARIA, MALATTIE MATERNO-INFANTILI.<br />

SE IL 20% DELLE MORTI PER MALATTIE CRONICHE AVVIENE<br />

NEI PAESI AD ALTO REDDITO, L’80% SI REGISTRA NEI PAESI A<br />

REDDITO MEDIO-BASSO, DOVE VIVE LA MAGGIORANZA DELLA<br />

POPOLAZIONE MONDIALE<br />

STILI DI VITA<br />

E MORTALITA’<br />

I RISULTATI DI UNO STUDIO PROSPETTICO EUROPEO (EPIC)<br />

• Da privilegiare il consumo di pesce, limitando la carne<br />

e in generale i grassi di origine animale e l’uso <strong>del</strong>l’olio SI TRATTA DEL PIÙ VASTO STUDIO MAI CONDOTTO IN<br />

extravergine di oliva per il condimento; via libera ad MATERIA DI ALIMENTAZIONE, SALUTE E STILI DI VITA,<br />

erbe aromatiche e spezie per insaporire le pietanze PUBBLICATO IL GENNAIO SCORSO SULLA RIVISTA PLOS<br />

in alternativa o in abbinata al sale... rigorosamente MEDICINE. SECONDO LA RICERCA, (FACENTE PARTE<br />

40<br />

Pochi consigli, semplici, risaputi ma<br />

spesso dimenticati ci permettono<br />

di prevenire importanti <strong>patologie</strong>.<br />

OMS e Ministero <strong>del</strong>la Salute alleati<br />

per diffondere una cultura <strong>del</strong>la<br />

prevenzione<br />

La salute è un bene prezioso, più <strong>del</strong> denaro: la prevenzione è investimento,<br />

star bene è un guadagno.<br />

Salute non è solo assenza di malattia, ma stato di benessere che va conservato,<br />

protetto e, quando serve, ripristinato. Ecco perché è importante considerare<br />

una normalità, fatta di piccole o grandi azioni da seguire ogni giorno per non<br />

incorrere in rischi gravi o anche solo in più leggeri effetti indesiderati.<br />

È lo stile di vita che assumiamo, quasi inconsapevolmente, il responsabile<br />

di risultati per la nostra salute che possono, se trascurati, sfociare in seri<br />

problemi clinici. Primo tra tutti il sovrappeso, condizione fisica poco ben<br />

iodato. Da ricordare che alcune spezie sono conosciute<br />

per le loro proprietà curative, come la curcuma, con<br />

caratteristiche antitrombotiche, ipocolesterolemizzanti<br />

e antiossidanti e dall’alto potenziale antitumorale.<br />

• Se di acqua se ne deve bere in gran quantità (1 litro<br />

e mezzo al giorno), va moderato il consumo di alcolici<br />

e di bevande zuccherate. Poco spazio anche per i dolci,<br />

preferendo quelli fatti in casa.<br />

DELLO STUDIO PROSPETTICO EUROPEO SUL CANCRO<br />

- EPIC - CONDOTTO TRA IL 1993 E IL 1997 SU 20.000<br />

UOMINI E DONNE DI ETÀ COMPRESA TRA I 45 E I 79<br />

ANNI RESIDENTI A NORFOLK NEL REGNO UNITO),<br />

COLORO CHE ADOTTANO QUATTRO COMPORTAMENTI<br />

SANI, OSSIA NON FUMANO, PRATICANO ATTIVITÀ<br />

FISICA, ASSUMONO ALCOL CON MODERAZIONE (TRA<br />

1 E 14 UNITÀ ALCOLICHE A SETTIMANA) E MANGIANO<br />

CINQUE PORZIONI DI FRUTTA E VERDURA AL GIORNO,<br />

41<br />

accetta per moda, ma anche segnale di una scorretta gestione <strong>del</strong> nostro<br />

VIVONO IN MEDIA 14 ANNI IN PIÙ RISPETTO A COLORO<br />

corpo e “preludio” di <strong>patologie</strong> <strong>croniche</strong> (tumori, diabete, malattie respiratorie<br />

e cardiovascolari, <strong>del</strong>l’apparato digerente e <strong>del</strong> sistema osteoarticolare) che<br />

sono considerate ormai endemiche a livello globale.<br />

La prevenzione <strong>del</strong>le malattie <strong>croniche</strong> nel Rapporto <strong>del</strong>l’Organizzazione<br />

Mondiale <strong>del</strong>la Sanità diventa “investimento vitale” (vedere box a fianco),<br />

mentre il Ministero <strong>del</strong>la Salute italiano nel maggio 2007 ha lanciato la<br />

campagna ‘’Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari’’, finalizzata<br />

Una vita ATTIVA<br />

Ad uno stile alimentare che sempre meno rispetta<br />

queste regole si associa, purtroppo, una crescente<br />

sedentarietà, nel lavoro e nel tempo libero, i cui risultati<br />

si vedono negli adulti ma anche, in maniera forte, nei<br />

bambini, con un tasso di soprappeso (20%) che non ha<br />

precedenti nella nostra storia.<br />

CHE NON SEGUONO ALCUNA DI QUESTE ABITUDINI.<br />

QUESTI RISULTATI PERMETTONO DI CORROBORARE<br />

ULTERIORMENTE LA TEORIA SECONDO CUI PERSINO<br />

PICCOLI CAMBIAMENTI NELLO STILE DI VITA<br />

POSSONO FARE UNA GRANDE DIFFERENZA PER LA<br />

SALUTE DELLA POPOLAZIONE, CONTRIBUENDO AD<br />

ABBASSARE IL RISCHIO DELL’INSORGERE DI MALATTIE<br />

CARDIOCIRCOLATORIE, RESPIRATORIE E TUMORI IN<br />

alla prevenzione <strong>del</strong>le malattie <strong>croniche</strong> attraverso l’adozione di stili di vita<br />

corretti. Un’azione che farà guadagnare “anni di vita in salute” ai cittadini.<br />

La soluzione sembra semplice e si basa su quattro punti cardini: alimentazione,<br />

fumo, alcol, attività fisica. Non si transige su fumo e abuso di alcol, anche se<br />

Fare movimento significa dedicarsi ad un’attività<br />

sportiva almeno due volte a settimana, ma anche<br />

camminare (30 minuti al giorno a passo spedito), fare<br />

le scale a piedi, ballare, giocare, andare in bicicletta.<br />

PARTICOLARE.<br />

GLI AUTORI RILEVANO CHE, AFFINCHÉ LE PERSONE<br />

MODIFICHINO IL LORO STILE DI VITA, È NECESSARIO E<br />

AUSPICABILE CHE I GOVERNI CREINO UN AMBIENTE<br />

un bicchiere di vino a pasto, meglio se rosso, è addirittura consigliato. Più<br />

FAVOREVOLE AL CAMBIAMENTO COMPORTAMENTALE,<br />

complesso il discorso sugli altri due punti.<br />

COME AVVIENE AD ESEMPIO CON LE NORMATIVE<br />

CHE SANCISCONO IL DIVIETO DI FUMARE NEI LUOGHI<br />

PUBBLICI, CHE STANNO PRODUCENDO EFFETTI MOLTO<br />

POSITIVI, A DISPETTO DELLE OBIEZIONI CHE LE HANNO<br />

ACCOMPAGNATE<br />

NOTIZIE FSM NOTIZIE FSM


IL PARERE DELLO SPECIALISTA<br />

Prof. Luca Chiovato<br />

NOTIZIE FSM<br />

Sovrappeso: cause reali e possibili soluzioni.<br />

Ne parliamo con il Professor Luca Chiovato<br />

Responsabile U.O. di Medicina Interna e Endocrinologia<br />

Nel caso di sovrappeso, quanto infl uisce una predisposizione genetica<br />

e quanto i comportamenti <strong>del</strong>le persone?<br />

in secoli passati, sono state più esposte alla<br />

carenza alimentare: alcune regioni <strong>del</strong> Sud<br />

d’Italia, le aree montane, le piccole isole.<br />

In Fondazione si utilizza un approccio<br />

comportamentale al trattamento <strong>del</strong>l’obesità.<br />

Alla luce dei risultati positivi ottenuti su questi<br />

pazienti si possono adattare alcuni suggerimenti<br />

anche nel caso di un semplice sovrappeso?<br />

L’approccio comportamentale al trattamento<br />

<strong>del</strong>l’obesità richiede un contatto diretto con<br />

il paziente che, ovviamente, non può essere<br />

utilizzato per la prevenzione <strong>del</strong> sovrappeso<br />

nella popolazione generale. Tuttavia, il<br />

comune buon senso viene in aiuto. Il concetto<br />

fondamentale può essere sintetizzato in questa<br />

frase: “se nel frigorifero di casa c’è la Nutella,<br />

nessuno riuscirà a resistere. L’unica soluzione è<br />

impedire alla Nutella di entrare in casa, evitando<br />

al supermercato lo scaffale dove il barattolino (o<br />

il barattolone) fa bella mostra di sé ”.<br />

Quali sono le categorie che maggiormente mostrano di<br />

assumere comportamenti scorretti?<br />

In Italia, e in altri paesi <strong>del</strong> mondo, il sovrappeso e<br />

l’obesità sono più diffusi negli strati meno abbienti<br />

<strong>del</strong>la popolazione e in quelle categorie di lavoratori<br />

che, abituati, a svolgere lavori pesanti, sono andati<br />

incontro nell’era <strong>del</strong>la meccanizzazione a una<br />

progressiva riduzione <strong>del</strong> loro dispendio energetico.<br />

Un esempio tipico è quello degli autisti di autobus o di<br />

camion. Al giorno d’oggi i loro automezzi, pur pesando<br />

alcune tonnellate, possono essere guidati con lo sforzo<br />

di una mano.<br />

Cosa devono fare le singole persone, e cosa dovrebbe<br />

essere invece indotto dal contesto? Esistono altre<br />

regole in uffi cio o a scuola che possono favorire<br />

l’adozione di uno stile di vita corretto?<br />

Solo il 5% di tutti i casi di sovrappeso e obesità riconosce una<br />

causa precisa, identifi cabile in una patologia ormonale, in una<br />

Senza arrivare alle regole ferree di società lontane<br />

terapia farmacologica o in una malattia congenita. Nel restante 95%<br />

dalla nostra tradizione (in alcune ditte giapponesi i<br />

dei casi il sovrappeso e l’obesità sono causati dall’interazione tra<br />

lavoratori sono obbligati alla ginnastica quotidiana),<br />

l’ambiente “obesogeno” tipico <strong>del</strong>le società industrializzate (grande<br />

la prevenzione <strong>del</strong> sovrappeso parte dalla mensa<br />

disponibilità di alimenti, scarsa attività fi sica, lavori resi leggeri<br />

Messaggio ricevuto. Serve quindi una nuova <strong>del</strong>la scuola o <strong>del</strong>la ditta. In quest’ottica la mensa<br />

dalla meccanizzazione) e un assetto genetico particolare (genetica<br />

cultura <strong>del</strong>la salute e <strong>del</strong> benessere. Quali <strong>del</strong>l’Istituto di Pavia <strong>del</strong>la Fondazione offre una scelta<br />

risparmiatrice) che facilita l’accumulo di grasso e riduce il dispendio<br />

possono essere gli strumenti per far penetrare di alimenti che consente di seguire le raccomandazioni<br />

energetico <strong>del</strong>l’organismo.<br />

un messaggio per tutti i cittadini, affi nché <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Salute. Il singolo, oltre a scegliere<br />

assumano stili di vita salubri?<br />

un piatto di verdura invece <strong>del</strong>la braciola alla milanese,<br />

Questo assetto genetico risparmiatore ha consentito nel corso di<br />

può attuare misure semplici per aumentare il dispendio<br />

milioni di anni la sopravvivenza <strong>del</strong>la specie umana nei periodi di<br />

L’esperienza <strong>del</strong>le campagne contro il fumo, energetico: andare al lavoro in bicicletta, utilizzare le<br />

carestia. Con l’esaurirsi dei periodi di carenza alimentare (l’ultima<br />

prima che entrasse in vigore la legge che lo vieta scale e non l’ascensore, lasciare la macchina nel punto<br />

carestia ha interessato l’Europa nel corso <strong>del</strong>la II Guerra Mondiale),<br />

nei locali pubblici, è sconfortante. Lo stesso <strong>del</strong> parcheggio più lontano dall’ingresso.<br />

gli organismi risparmiatori sono andati incontro a un progressivo<br />

dicasi per tutti i tentativi di implementare l’uso<br />

incremento ponderale. In alcune popolazioni, che per molti secoli<br />

<strong>del</strong> sale iodato nella popolazione generale. In Esiste qualche buona pratica messa in atto oltreconfi ne<br />

42<br />

hanno vissuto in ambienti particolarmente sfavorevoli (i deserti <strong>del</strong><br />

Nord America e <strong>del</strong>l’Australia, le isole più lontane <strong>del</strong>l’oceano Pacifi co),<br />

quest’ultimo caso le campagne <strong>del</strong> Ministero<br />

<strong>del</strong>la Salute e le raccomandazioni degli esperti<br />

da cui prendere esempio?<br />

43<br />

la quasi totalità dei soggetti ha le caratteristiche <strong>del</strong>l’organismo<br />

ai medici di famiglia si sono rivelate largamente In alcuni paesi, soprattutto anglosassoni, sono stati<br />

risparmiatore.<br />

ineffi caci. È probabile che in ambedue i casi proposti approcci legislativi che, aumentando la<br />

fosse errato l’obiettivo di popolazione: i tassazione su cibi particolarmente ricchi di grassi,<br />

Questo assetto genetico rende conto <strong>del</strong> fatto che oggi più <strong>del</strong>l’80%<br />

messaggi erano, infatti, quasi sempre indirizzati cercano di scoraggiarne la vendita. Misure più semplici<br />

degli Indiani Pima, degli Aborigeni Australiani e dei Polinesiani<br />

agli adulti. Qualsiasi messaggio che riguardi lo riguardano, invece, i distributori di cibi e di bevande<br />

presentano soprappeso o obesità. In Europa e in Italia i soggetti<br />

stile di vita dovrebbe rivolgersi ai bambini e agli ad elevata densità calorica (merendine, cioccolato,<br />

che, in grado diverso, possiedono le caratteristiche <strong>del</strong>l’organismo<br />

adolescenti piuttosto che la popolazione adulta patatine, ecc.) la cui presenza è stata vietata nelle<br />

risparmiatore sono distribuiti a pelle di leopardo nella popolazione<br />

nella quale è diffi cile modifi care abitudini di vita scuole e in alcuni posti di lavoro.<br />

generale. La loro frequenza è maggiore nelle aree geografi che che,<br />

ormai inveterate.<br />

NOTIZIE FSM


Il caso<br />

Professionalità, tenacia, pazienza,<br />

ma soprattutto strutture. Tasselli<br />

fondamentali per raggiungere non<br />

soltanto il risveglio, ma anche<br />

l’obiettivo di una vita possibile<br />

per i caregiver<br />

I progressi <strong>del</strong>la medicina<br />

d’<strong>emergenza</strong>-urgenza danno sempre<br />

maggiori chance di sopravvivenza,<br />

con una progressiva diminuzione<br />

di mortalità in eventi patologici<br />

gravissimi come lesioni cerebrali<br />

da grave trauma cranico, emorragia<br />

cerebrale o ipossia. Si salva la vita, ma<br />

poi è necessario garantire una qualità<br />

per la “nuova vita” <strong>del</strong>le persone<br />

sopravvissute. Ogni caso è un caso a<br />

sé, unico, così come la storia clinica,<br />

l’esito <strong>del</strong>le terapie e il percorso che<br />

attende ogni paziente. Bisogni che<br />

appartengono a tutta la famiglia che<br />

ri-accoglie e si prende cura di una<br />

persona in coma. È proprio a partire<br />

da questa premessa che i medici<br />

dicono di aver dovuto “reinventare<br />

una coscienza professionale”, in una<br />

“alleanza terapeutica” con le famiglie<br />

dei pazienti, fatta di coinvolgimento<br />

emotivo e di oggettività medica.<br />

“Dal punto di vista clinico si tratta<br />

di pazienti molto instabili - spiega la<br />

dottoressa Caterina Pistarini, primario<br />

<strong>del</strong>l’Unità di Risveglio e <strong>del</strong>l’Unità<br />

di Neuroriabilitazione <strong>del</strong>l’Istituto<br />

Per un risveglio<br />

possibile<br />

Scientifico di Pavia - che necessitano di una sorveglianza continua.<br />

Per questo è cruciale poter disporre non soltanto di strutture adeguate ma<br />

anche di tecnologie di tele-monitoraggio che attraverso una diagnostica<br />

più accurata permettono un controllo costante <strong>del</strong> paziente, con la<br />

possibilità di poter rilevare ogni segnale di risveglio, seppur piccolo.<br />

Grazie ad esse saranno ottimizzate la cura e la presa in carico dei pazienti<br />

il cui numero è, purtroppo, in continua crescita”.<br />

E i numeri sono presto detti: in Italia sono 1500 i nuovi casi ogni anno<br />

e si contano tra le 7 e 10 mila persone in coma. In particolare, negli<br />

ultimi 28 mesi l’Unità di Risveglio <strong>del</strong>la Fondazione ha seguito 151<br />

persone. Di queste, 49 si sono risvegliate, iniziando un percorso di neuroriabilitazione<br />

dedicato, 64 sono decedute, 30 hanno trovato posto nelle<br />

strutture definitive, specificamente dedicate e solo 8 sono state portate a<br />

casa. Il percorso è faticoso. Per tutti: riprendere la vita dopo il risveglio dal<br />

coma è un processo di lenta riabilitazione, fatto di piccoli ma significativi<br />

traguardi, in cui si riacquisiscono abilità tanto semplici quanto preziose.<br />

Chi invece rimane in coma inizia un iter lungo e spesso accidentato.<br />

“I problemi più scottanti, dal punto di vista clinico - prosegue la dottoressa<br />

Pistarini - sono rappresentati, da una parte dalla scarsità di strutture<br />

di cura in grado di accogliere, dopo il periodo post intensivo, anche<br />

i pazienti con diagnosi meno favorevole, dall’altra dalla mancanza di<br />

omogeneità dei criteri con cui i pazienti vengono dimessi dalle strutture<br />

per acuti nelle diverse regioni d’Italia. La nostra Unità accoglie persone<br />

da tutto il Paese, ma i percorsi successivi sono differenti e poco adeguati<br />

ad accogliere pazienti con prognosi definitiva. Si aggiunga il fatto che in<br />

Italia sono poche le Unità di Risveglio come la nostra, per cui i pazienti<br />

vi rimangono anche oltre i tempi previsti, in attesa di essere accolti nelle<br />

cosiddette strutture a valle (vedere tabella a fianco ndr).<br />

Casa dei Risvegli “Luca De Nigris”<br />

L’Unità di Risveglio si occupa <strong>del</strong>la presa in<br />

carico <strong>del</strong> paziente in coma preparandolo, in un<br />

arco di tempo di circa sei mesi, e in mancanza<br />

di risveglio, al passaggio alla fase post-acuta,<br />

presso le cosiddette case di sollievo, preziose<br />

realtà che offrono una risposta alternativa al<br />

domicilio, per periodi, appunto, di sollievo per<br />

le famiglie. Un esempio di queste strutture è la<br />

Casa dei Risvegli “Luca De Nigris”, inserita nella<br />

rete ospedaliera <strong>del</strong>la AUSL di Bologna, attraverso<br />

una sperimentazione assistenziale regionale tra la<br />

stessa AUSL e l’Associazione Onlus “Gli Amici di<br />

Luca”. Ne parliamo perché rappresenta, nell’ambito<br />

<strong>del</strong>le strutture a valle, un mo<strong>del</strong>lo innovativo di<br />

accoglienza, in cui il famigliare è preparato e<br />

coinvolto all’assunzione graduale <strong>del</strong>le funzioni di<br />

caregiver.<br />

Il progetto riabilitativo è basato, infatti, sulla<br />

residenzialità temporanea in moduli abitativi<br />

autonomi, 10 mini-alloggi individuali con spazi<br />

giorno e notte che si integrano con ampie aree<br />

comuni di soggiorno, attività di socializzazione,<br />

laboratori diagnostici, sale terapeutiche (per attività<br />

motoria, occupazionale, cognitivo/espressiva).<br />

“A livello nazionale le problematiche <strong>del</strong>le famiglie<br />

sono diverse - spiega Fulvio De Nigris, direttore <strong>del</strong><br />

Centro Studi per la Ricerca sul Coma di Bologna<br />

e tra i fondatori <strong>del</strong>l’associazione ‘Gli amici di<br />

Luca’. - Tutte però rivendicano un diritto paritario<br />

all’assistenza, a poter trovare centri di riferimento<br />

che siano collegati ed in rete tra di loro. Non<br />

è facile, oggi, entrare in contatto con realtà di<br />

eccellenza per il trattamento <strong>del</strong>la fase post-acuta<br />

<strong>del</strong>le persone che non si risvegliano. Il ‘sistema <strong>del</strong><br />

coma’, in Italia, purtroppo presenta molte lacune<br />

che impediscono ai pazienti e ai famigliari di<br />

essere accompagnati adeguatamente al momento<br />

<strong>del</strong> ritorno a casa sotto molti punti di vista: quello<br />

pratico ma anche psicologico. Anche su questo<br />

aspetto opera la nostra associazione, seguendo le<br />

persone a casa, anche dopo l’uscita dalla Casa dei<br />

Risvegli, per un periodo che va da 6 a 12 mesi”.<br />

L’UNITÀ DI RISVEGLIO, REALIZZATA NEL 2006<br />

ALL’INTERNO DEL REPARTO GIÀ ESISTENTE DI<br />

RIABILITAZIONE NEUROLOGICA DELL’ISTITUTO DI<br />

PAVIA DELLA FONDAZIONE SALVATORE MAUGERI, E<br />

DIRETTA DALLA DOTTORESSA CATERINA PISTARINI,<br />

È ORGANIZZATA PER ACCOGLIERE PAZIENTI IN<br />

COMA, CHE VENGONO ASSISTITI CON MODALITÀ<br />

INTENSIVE, STIMOLANDONE IL RECUPERO MOTORIO,<br />

COGNITIVO, RELAZIONALE, OCCUPAZIONALE E<br />

NUTRIZIONALE. L’OBIETTIVO È IL RISVEGLIO DAL<br />

COMA, PRIMA FASE DI UN PERCORSO DI RECUPERO<br />

CHE SI SVILUPPA SECONDO PROGETTI RIABILITATIVI<br />

INDIVIDUALI CHE PREVEDONO UN’INTEGRAZIONE<br />

DI VARIE COMPETENZE SPECIALISTICHE E DI<br />

MOLTEPLICI ATTIVITÀ: RIANIMATORIA, NEUROLOGICA,<br />

PSICOLOGICA, NUTRIZIONALE<br />

ADERENTI AL COORDINAMENTO<br />

NAZIONALE DELL’ASSOCIAZIONE TRAUMA CRANICO<br />

Nome Associazione Città<br />

Arco92 - Associazione per la<br />

riabilitazione <strong>del</strong> comatoso<br />

Roma<br />

Associazione Traumi <strong>Le</strong>cco <strong>Le</strong>cco<br />

Associazione Amici dei Traumatizzati<br />

Cranici c/o Centro Rianimazione<br />

Ospedale di Gorizia<br />

Gorizia<br />

Rinascita Vita Genova<br />

Associazione Nazionale Genitori de<br />

“La Nostra Famiglia”<br />

Centro Formazione<br />

Città <strong>del</strong> ragazzo<br />

44 45<br />

NOTIZIE FSM<br />

Dallo spettacolo ‘Ritorno’<br />

<strong>del</strong>la compagnia ‘Gli amici di Luca’.<br />

Foto Gin Angri<br />

Associazione Risveglio c/o ospedale<br />

S. Giovanni Battista<br />

Associazione Traumi Cranici Toscani<br />

“A.TRA.C.TO”<br />

Ponte Lambro (Co)<br />

Ferrara<br />

Roma<br />

Arezzo<br />

BRAIN Vicenza<br />

Brain Sud Catania<br />

Fase 3 Verona<br />

Genesis - Associazione per il<br />

Recupero <strong>del</strong>l’Handicap psicomotorio<br />

Associazione Itaca Milano<br />

Associazione Traumi Cranici Parma<br />

S. Pellegrino Terme (Bg)<br />

Associazione Marchigiana TC “Andrea” Porto Potenza Picena (Mc)<br />

Associazione Rivivere Caerano di San Marco (Tv)<br />

Associazione Traumatizzati Cranici Brescia<br />

Associazione Sarda Traumi Cranici Alghero<br />

Amici Traumatizzati Cranici Bergamo<br />

Associazione Traumi Cranici Correggio<br />

Associazione Amici di Oscar Torino<br />

Associazione Traumi Encefalici Torino<br />

Associazione Rivivere Treviso<br />

Associazione Per Andare Oltre Varese<br />

NOTIZIE FSM


46<br />

News<br />

NOTIZIE FSM<br />

TRADATE<br />

LA TORRE CHE MANCAVA<br />

Dopo due anni completati i lavori<br />

per il nuovo corpo ascensori <strong>del</strong>l’Istituto di Tradate<br />

Se ne sentiva la necessità soprattutto nelle ore di punta d’ingresso dei<br />

visitatori e nelle fasi <strong>del</strong>icate <strong>del</strong> trasporto <strong>del</strong>le autolettighe lungo gli otto<br />

piani <strong>del</strong>la struttura.<br />

Oggi, finalmente, si sta per aggiungere un importante tassello al<br />

corpo alto <strong>del</strong>l’Istituto scientifico di Tradate. Attraverso la nuova Torre<br />

ascensori, comprensiva di due nuove montalettighe, gli spostamenti<br />

saranno sicuramente più veloci, confortevoli e sicuri grazie alla normativa<br />

antincendio cui la nuova costruzione risponde. I lavori hanno richiesto due<br />

anni, necessari per il perfezionamento degli iter burocratici e <strong>del</strong>le opere<br />

vere e proprie di costruzione, per consegnare a quanti quotidianamente<br />

transitano o operano nell’Istituto i nuovi ascensori.<br />

“L’opera, dal punto di vista architettonico, si integra con il corpo centrale<br />

<strong>del</strong>la struttura - afferma il dottor Stefano Boni Direttore Sanitario <strong>del</strong> Centro<br />

- e risponde pienamente alle esigenze di comfort, velocità di spostamento<br />

e sicurezza, nell’ottica di offrire un’accoglienza e un’operatività sempre ai<br />

massimi standard”.<br />

5 X MILLE<br />

LA RICERCA PORTA ANCHE IL TUO NOME<br />

Basta una firma nell’apposito riquadro <strong>del</strong>la dichiarazione dei<br />

redditi per diventare protagonisti…non di un reality ma di qualcosa<br />

di <strong>vera</strong>mente concreto, in grado nel lungo termine, di cambiare la<br />

vita di qualcuno.<br />

È questo in sintesi il significato ultimo <strong>del</strong> cosiddetto “5 per mille” ovvero<br />

<strong>del</strong>la quota <strong>del</strong>l’imposta sul reddito <strong>del</strong>le persone fisiche (Irpef) che è<br />

possibile destinare per il sostegno <strong>del</strong>le attività di enti non profit che<br />

si occupano di volontariato e promozione sociale, ricerca scientifica<br />

e università, ricerca sanitaria. Il contribuente diventa così parte attiva<br />

nell’amministrazione <strong>del</strong>la ricchezza, vero decisore <strong>del</strong>la destinazione di<br />

questi fondi. A lui spetta la valutazione degli enti che ritiene più meritevoli<br />

di essere sostenuti con le risorse pubbliche.<br />

Fondazione Salvatore Maugeri rientra nella categoria degli enti di ricerca<br />

sanitaria che beneficiano di questi fondi. Indicare questa struttura come<br />

destinatario <strong>del</strong> proprio 5 per mille significa mettere la propria firma su<br />

progetti di ricerca che la Fondazione realizza nell’ottica di una sinergia<br />

con l’attività clinica dei suoi dipartimenti. Il codice da utilizzare è:<br />

00305700189.<br />

Lo strumento <strong>del</strong> 5 per mille rappresenta un caso di sussidiarietà fiscale<br />

che lascia una parte di sovranità al cittadino-contribuente, al quale viene<br />

attribuita una maggiore partecipazione al processo decisionale.<br />

Si affianca e non sostituisce l’8 per mille, è una forma di finanziamento<br />

<strong>del</strong>le organizzazioni non profit che non comporta oneri per il cittadino (la<br />

quota viene prelevata dall’IRPEF), mentre rappresenta un provvedimento<br />

di spesa per lo Stato.<br />

Questa normativa, nata con la legge finanziaria <strong>del</strong> 23 dicembre 2005<br />

(n.266), ottiene subito un grande successo, fino ad arrivare, l’anno scorso a<br />

15,8 milioni di firme, tanti sono gli italiani (oltre il 60 per cento) che hanno<br />

scelto di sostenere il <strong>terzo</strong> settore. Di qui la decisione <strong>del</strong>l’ultimo Governo<br />

di rifinanziare la misura <strong>del</strong> cinque per mille per il 2008, innalzando il tetto<br />

a quota 400 milioni di Euro.<br />

Tutti i mo<strong>del</strong>li per la dichiarazione dei redditi - mo<strong>del</strong>lo CUD, 730/1 e UNICO<br />

- anche quest’anno contengono dunque lo spazio dedicato al 5 per mille<br />

sotto il titolo “Scelta per la destinazione <strong>del</strong> 5 per mille <strong>del</strong>l’Irpef”.<br />

Operiamo da più di 40 anni nelle aree istituzionali <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>la salute<br />

nel lavoro e <strong>del</strong>la medicina riabilitativa, individuando e prevenendo i rischi<br />

legati ad attività produttive e recuperando le capacità funzionali dei portatori<br />

di menomazioni neuromotorie, cardiorespiratorie e di <strong>patologie</strong> <strong>croniche</strong><br />

disabilitanti, con l’obiettivo di favorirne il reinserimento al lavoro e nella vita<br />

di tutti i giorni.<br />

I.R.C.C.S FONDAZIONE SALVATORE MAUGERI<br />

Ricerca e assistenza al servizio <strong>del</strong>la salute<br />

Istituti Scientifici<br />

Pavia<br />

Cassano <strong>del</strong>le Murge (BA)<br />

Castel Goffredo (MN)<br />

Lumezzane (BS)<br />

Lissone (MI)<br />

Milano<br />

Montescano (PV)<br />

Nervi (GE)<br />

Torino<br />

Tradate (VA)<br />

Telese Terme e Campoli (BN)<br />

Veruno (NO)<br />

Torino<br />

Centri di Prevenzione<br />

Cassano <strong>del</strong>le Murge (BA)<br />

Pavia<br />

Padova<br />

Fondazione Salvatore Maugeri • Via Salvatore Maugeri, 4 - 27100 Pavia • Tel. 0382 592504 - Fax 0382 592576 - www.fsm.it


Parlano di noi La Fondazione e i media<br />

Provincia Pavese<br />

dicembre 2007<br />

Vivere Sani e belli<br />

novembre 2007<br />

Libero ed. Milano<br />

novembre 2007<br />

Virgilio Web<br />

dicembre 2007<br />

La Repubblica Salute<br />

dicembre 2007<br />

Come stai<br />

gennaio 2008<br />

Corriere <strong>del</strong>la sera<br />

ottobre 2007<br />

Avvenire<br />

dicembre 2007<br />

RAI 1<br />

SABATO DOMENICA E...<br />

“L’insuffi cienza respiratoria<br />

cronica”<br />

febbraio 2008<br />

RAI 3 LOMBARDIA<br />

TG Regionale<br />

“Convegno nazionale SLA”<br />

dicembre 2007<br />

48 49<br />

il Giorno<br />

dicembre 2007<br />

il Sole 24 ore Sanità<br />

dicembre 2007<br />

RAI 1<br />

SABATO DOMENICA E...<br />

“La sciatalgia”<br />

giugno 2007


Dal territorio<br />

in giro per l’Italia…<br />

TORINO<br />

Teatro Regio<br />

BARI<br />

Teatro Petruzzelli<br />

Il capoluogo piemontese offre un’intensa stagione lirica al Teatro Regio che si conclude<br />

il 6 luglio: 10 titoli, tra cui 5 nuovi allestimenti, realizzati in coproduzione con importanti<br />

50 teatri lirici. Segnaliamo, per il 9 marzo il ritorno sul podio <strong>del</strong> maestro Gianandrea<br />

Musica<br />

51<br />

Noseda, con una nuova produzione <strong>del</strong>la Salomé di R. Strauss, a cent’anni dalla prima<br />

rappresentazione italiana <strong>del</strong>l’opera, proprio al Regio di Torino, sotto la guida <strong>del</strong><br />

compositore. Dal 3 al 16 aprile sarà la volta <strong>del</strong>la Lucrezia Borgia di Donizetti, opera<br />

assente al Regio dal 1919, che si ripropone con un cast d’eccezione che vede Fiorenza<br />

Cedolins, Michele Pertusi, José Bros e Laura Polverelli tra i protagonisti. Mentre, in<br />

concomitanza con il 150° anniversario <strong>del</strong>la nascita di G. Puccini, la stagione si conclude<br />

(dal 25 giugno al 6 luglio) con un’opera <strong>del</strong> compositore toscano tutta da riscoprire,<br />

Edgar, che verrà presentata, in prima esecuzione moderna, nella versione originale in<br />

quattro atti.<br />

Info:<br />

tel. 011 8815210, Piazza Castello 215 - Torino<br />

Nell’ambito <strong>del</strong>la stagione 2007-2008, proposta dalla<br />

Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari,<br />

segnaliamo una bella rivisitazione teatrale per la regia di<br />

Jonathan Webb, direttore <strong>del</strong>l’Israeli Opera di Tel Aviv: si<br />

tratta di Giro di Vite di Benjamin Britten, il 2, 4 e 6 aprile<br />

al Teatro Piccinni. Mentre il 30 aprile, 2 e 4 maggio,<br />

sempre al Piccinni, va in scena La Clemenza di Tito di W.A.<br />

Mozart, con la regia <strong>del</strong> barese Walter Pagliaro e un cast<br />

internazionale che vede tra i protagonisti Bruce Sledge e<br />

Alexandrina Pendatchanska.<br />

Info:<br />

C.so V. Emanuele II, 84 - Bari<br />

tel. 080 5739666 fax. 080 5225258<br />

tel. botteghino 080 5212484<br />

teatropiccinni@fondazionepetruzzelli.it<br />

BENEVENTO<br />

Sapori & Saperi<br />

Dal 24 al 27 aprile presso il Santuario <strong>del</strong>la Vergine <strong>del</strong><br />

Rosario di Pompei (NA) l’associazione Pompei Now promuove<br />

unakermesse dedicata ai prodotti tradizionali <strong>del</strong>la Regione<br />

Campania, per presentare la ricchezza <strong>del</strong>l’area, culla <strong>del</strong>la<br />

dieta mediterranea e centro di inestimabili ricchezze artistiche,<br />

archeologiche e paesaggistiche riconosciute in tutto il mondo.<br />

Si segnalano momenti di approfondimento con convegni,<br />

tavole rotonde, presentazioni editoriali che coinvolgeranno<br />

stampa, politici, istituzioni, Università e centri di ricerca.<br />

PAVIA<br />

Cinestesia<br />

11 marzo: Come vinsi la guerra, di Buster Keaton (1926)<br />

8 aprile: L’isola <strong>del</strong> peccato, di Alfred Hitchcock (1929)<br />

13 maggio: Lulù - Il vaso di Pandora, di Georg Wilhelm Pabst (1928)<br />

10 giugno: Destino, di Fritz Lang (1921)<br />

Nel territorio pavese vi proponiamo una rassegna fuori dal comune, per coloro<br />

che cercano cose nuove e un po’ sopra le righe. Presso lo storico locale Spazio<br />

Musica, da cui sono passati artisti <strong>del</strong> calibro di Guccini, Ligabue, Gene Gnocchi, e i<br />

principi internazionali <strong>del</strong> Jazz e <strong>del</strong> Blues, come Matt Guitar Murphy e Koko Taylor,<br />

si tiene una serie di appuntamenti dal titolo “Cinestesia” - I classici <strong>del</strong> cinema muto<br />

sonorizzati dal vivo: la band bluEsForCE musica dal vivo una serie di film muti, che<br />

hanno fatto la storia <strong>del</strong> cinema, a base di improvvisazione, rumorismo e mescolanze<br />

di stili e sonorità.<br />

Info:<br />

SPAZIO MUSICA - via Faruffini, 5 - Pavia - info@spaziomusicapavia.it<br />

Direzione Artistica, artistica@spaziomusicapavia.it - gestione@spaziomusicapavia.it<br />

MANTOVA<br />

Spazio ai più giovani nell’area mantovana, con un ricco calendario di eventi<br />

pop al Palabam e al Teatro Sociale. Noi vi indichiamo tra i tanti: Antonello<br />

Venditti, giovedì 10 aprile (PALABAM), Mark Knopfler, mercoledì 16 aprile<br />

(PALABAM), e Alex Britti, lunedi 21 aprile 2008 (TEATRO SOCIALE).<br />

Info:<br />

PALABAM, Via Melchiorre Gioia, 3 (zona BOMA) Mantova tel. 0376 248290<br />

TEATRO SOCIALE, Piazza Folegno 4, Mantova tel. 0376 362739<br />

BRESCIA<br />

Pittura Classica<br />

Per gli amanti <strong>del</strong>la pittura classica, la Pinacoteca<br />

Tosio Martinengo di Brescia propone, fino al<br />

4 maggio, la mostra “Nell’età <strong>del</strong>la Maniera. I<br />

grandi cicli pittorici”; mentre fino al 20 maggio,<br />

presso Santa Giulia, Museo <strong>del</strong>la Città, si<br />

tiene l’esposizione “Il Cardinale Querini. Un<br />

collezionista tra antichità e erudizione” (Orario<br />

di apertura ore 9.30 - 17.30, lunedì chiuso).<br />

Info:<br />

Brescia Musei tel. 030 2977834 - 030 2400640<br />

www.bresciamusei.com<br />

Info:<br />

e-mail: info@pompeinow.it tel. 335 7324847 www.pompeinow.it<br />

NOTIZIE FSM NOTIZIE FSM


52<br />

Dal territorio<br />

NOVARA<br />

Teatro Coccia<br />

GENOVA<br />

Garibaldi in cinque mostre<br />

Si conclude il 5 maggio la mostra ”Garibaldi. Il Mito”.<br />

Nel bicentenario <strong>del</strong>la nascita di Giuseppe Garibaldi,<br />

Genova celebra il famoso eroe con una serie di iniziative<br />

espositive e non solo. Il mito e la suggestione <strong>del</strong>l’epopea<br />

garibaldina sono celebrati e ricostruiti oltre che al Museo<br />

<strong>del</strong> Risorgimento, in altre quattro mostre: Palazzo Ducale,<br />

la Galleria d’Arte Moderna di Genova Nervi, la Wolfsoniana<br />

e l’Accademia Linguistica.<br />

Info:<br />

Per informazioni e prenotazioni tel. 010 3726025<br />

info: www.garibaldiilmito.it<br />

Il Teatro Coccia di Novara propone una ricca stagione<br />

teatrale che offre momenti di musica cameristica, opera,<br />

operetta e teatro. Vi segnaliamo l’operetta “La principessa<br />

<strong>del</strong>la Czarda” il 29 e il 30 marzo, la pièce “I 39 Scalini” con<br />

Franco Oppini e Ninì Salerno, il 22 aprile, il pianoforte<br />

virtuoso di Giuseppe Albanese, il 29 aprile, e il pianista<br />

Alberto Nosé con il Quartetto d’archi di Venezia, il 9<br />

maggio.<br />

Info:<br />

Fondazione Teatro CocciaVia F.lli Rosselli, 47 Novara<br />

tel. 0321 620400<br />

info@fondazioneteatrococcia.it<br />

biglietteria@fondazioneteatrococcia.it<br />

VARESE<br />

Teatro Apollonio<br />

Presso il Teatro “Mario Apollonio” di Varese, consigliamo<br />

la visione, dal 5 al 7 aprile, de La gatta sul tetto che scotta,<br />

celebre pièce di Tennessee Williams, nella rielaborazione<br />

di Giorgio Albertazzi, con Mariangela D’Abbraccio, Luigi<br />

Diberti, Isa Barzizza, Paolo Giovannucci, per la regia di<br />

Francesco Tavassi. Un’opera da non perdere, in quanto<br />

uno dei testi simbolo <strong>del</strong> teatro moderno, dove entrano<br />

in gioco il tema <strong>del</strong>l’incomunicabilità nella famiglia, <strong>del</strong><br />

pregiudizio, <strong>del</strong> mal di vivere, <strong>del</strong>l’omosessualità da<br />

reprimere. E la rivisitazione di Albertazzi è una bella prova<br />

di teatro vero.<br />

Info:<br />

Teatro Apollonio, Piazza Repubblica, Varese<br />

tel. 0332 284224 - 0332 247897<br />

Biglietteria: teatro@teatrodivarese.it<br />

PADOVA<br />

Arteven<br />

Fino al 17 aprile sul palcoscenico <strong>del</strong> centralissimo<br />

Teatro MPX si tiene la V edizione <strong>del</strong>la stagione di<br />

“ARTI INFERIORI”, che esaudisce le aspettative <strong>del</strong> folto<br />

pubblico appassionato di teatro di qualità. Il calendario<br />

<strong>del</strong> Multisala Pio X presenta anche quest’anno grandi<br />

interpreti, tra cui Ottavia Piccolo, Paolo Rossi, Franco<br />

Branciaroli e Maria Paiato, così come opere di grandi<br />

autori, da Beckett a Rigoni Stern, Goldoni e Parisi.<br />

La Rassegna è curata da ARTEVEN - Circuito Teatrale<br />

Regionale.<br />

Info:<br />

ARTEVENVia G. Querini, 10 - Mestre (VE)<br />

tel. 041 5074711 - fax 041 974120<br />

e-mail: info@arteven.it<br />

Istituti Scientifi ci<br />

PAVIA 27100<br />

Sede di Via Salvatore Maugeri, 10<br />

Sede di Via Palestro, 26<br />

Tel. 0382 5921 fax 0382 592081<br />

Sede di Via Boezio, 28<br />

Tel. 0382 5931 fax 0382 593081<br />

MILANO 20146<br />

Via Clefi 9<br />

Tel. 02 43069511 fax 02 43069529<br />

MONTESCANO 27040 (PV)<br />

Via per Montescano<br />

Tel. 0385 2471 fax 0385 61386<br />

LISSONE 20035 (MI)<br />

Via Mons. Bernasconi, 16<br />

Tel. 039 4657235 fax 039 4657234<br />

LUMEZZANE 25066 (BS)<br />

Via Mazzini,129<br />

Tel. 030 8253011 fax 030 8920262<br />

TRADATE 21049 (VA)<br />

Via Roncaccio, 16<br />

Tel. 0331 829111 fax 0331 829555<br />

CASTEL GOFFREDO 46042 (MN)<br />

Via Ospedale, 36<br />

Tel. 0376 77471 fax 0376 779886<br />

NERVI 16167 (GE)<br />

Genova-Nervi<br />

Via Missolungi, 14<br />

Tel. 010 307911 fax 010 30791269<br />

VERUNO 28010 (NO)<br />

Via per Revislate, 13<br />

Tel. 0322 884711 fax 0322 884816<br />

Sede distaccata di Torino<br />

Casa di Cura Major<br />

TORINO 10124<br />

Via Santa Giulia, 60<br />

Tel. 011 8151611 fax 011 8171864<br />

CASSANO DELLE MURGE 70020 (BA)<br />

Via Per Mercadante KM 2<br />

Tel. 080 7814111 fax 0820 7814310<br />

TELESE TERME 82037 (BN)<br />

Via Bagni Vecchi, 1<br />

Tel. 0824 909111 fax 0824 909614<br />

CAMPOLI M.T. 82030 (BN)<br />

Via Nino Bixio, 10<br />

Tel. 0824 873072 fax 0824 873073<br />

Laboratori di Medicina <strong>del</strong><br />

Lavoro e Igiene Industriale<br />

PAVIA 27100<br />

Via Salvatore Maugeri, 10<br />

Tel. 0382 592300 fax 0382 592072<br />

CASSANO DELLE MURGE 70020 (BA)<br />

Via Per Mercadante KM 2<br />

Tel. 080 781411 fax 080 7814310<br />

PADOVA 35127<br />

Via Svizzera, 16<br />

Tel. 049 8064511 fax 049 80645558<br />

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