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Le patologie croniche, vera emergenza del terzo millennio

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Il focus<br />

<strong>Le</strong> <strong>patologie</strong><br />

<strong>croniche</strong><br />

<strong>vera</strong> <strong>emergenza</strong> <strong>del</strong> <strong>terzo</strong> <strong>millennio</strong><br />

di Antonio Spanevello<br />

Sovrintendente Sanitario,<br />

Direttore Dipartimento di Pneumologia Riabilitativa<br />

IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri<br />

La patologia cronica è certamente destinata ad<br />

internazionale, con il supporto <strong>del</strong>le professioni<br />

aumentare negli anni futuri: basti ricordare che gli sanitarie così come <strong>del</strong>la società civile.<br />

Prof. Antonio Spanevello<br />

anziani, tendenzialmente affetti da <strong>patologie</strong> <strong>croniche</strong>, Calandoci nella nostra realtà nazionale, la patologia<br />

4<br />

<strong>Le</strong> <strong>patologie</strong> <strong>croniche</strong>, spesso<br />

presenti nell’anziano, vengono<br />

diffusamente considerate oggi<br />

come il principale problema<br />

sanitario a livello mondiale.<br />

Tra le malattie <strong>croniche</strong> a<br />

maggior impatto sociale<br />

troviamo le malattie<br />

cardiovascolari, cerebrali,<br />

le <strong>patologie</strong> respiratorie, i<br />

dismetabolismi, le malattie<br />

articolari e ossee. Sono in<br />

continua crescita nel mondo<br />

Sfogliando diversi eventi congressuali colpisce come stanno diventando<br />

sempre più frequenti quelli legati ai temi <strong>del</strong>la malattia cronica.<br />

Qualche citazione: “<strong>Le</strong> malattie <strong>croniche</strong> <strong>del</strong>l’anziano: l’epidemia <strong>del</strong><br />

<strong>terzo</strong> <strong>millennio</strong>”, “Scompenso Cardiaco Cronico: aspetti sistemici e<br />

comorbidità”, “I fattori di rischio <strong>del</strong>le malattie <strong>croniche</strong> <strong>del</strong>l’anziano”,<br />

“Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva: malattia sistemica”, “Ictus:<br />

aspetti sistemici e comorbidità”, “Insuffi cienza renale cronica e<br />

comorbilità”, “Cachessia e nutrizione <strong>del</strong> paziente anziano affetto<br />

da malattie <strong>croniche</strong>”. E Dulcis in fundo: “Riabilitazione <strong>del</strong> paziente<br />

anziano con malattia cronica”.<br />

nel 2020 costituiranno il 23% <strong>del</strong>la popolazione italiana<br />

mentre la prospettiva di vita alla nascita sarà di 78,3<br />

anni per i maschi e 84,6 per le femmine. Ma la cosa più<br />

signifi cativa e allarmante allo stesso tempo è che nella<br />

popolazione anziana di oggi, rispettivamente il 52%<br />

dei maschi e 60,7% <strong>del</strong>le femmine dichiara almeno<br />

due malattie <strong>croniche</strong> in atto.<br />

Recentemente la rivista “The Lancet” (vol 370,<br />

December 8, 2007) ha dedicato al problema <strong>del</strong>la<br />

malattia cronica un editoriale (Chronic disease: the<br />

cronica è la protagonista <strong>del</strong>le <strong>patologie</strong> ed il<br />

Piano Sanitario Nazionale (PSN), così come quelli<br />

Regionali le attribuiscono attenzione prioritaria.<br />

Vale la pena ricordare che la cura <strong>del</strong>la persona<br />

affetta da patologia cronica non ha necessariamente<br />

come esito la guarigione. Dalla maggioranza <strong>del</strong>le<br />

malattie <strong>croniche</strong> e degenerative non si guarisce<br />

mai completamente. Per questo l’obiettivo <strong>del</strong>la<br />

terapia dovrebbe orientarsi all’ottenimento <strong>del</strong>la<br />

migliore funzione residua possibile. Troppe volte<br />

viene trascurato il risultato parziale. Di fronte ad<br />

5<br />

medico-scientifi co, ma<br />

anche mediatico, incontri e<br />

convegni che trattano dei<br />

fattori di rischio, <strong>del</strong>le criticità<br />

riguardanti la gestione e <strong>del</strong>le<br />

soluzioni realistiche per il<br />

trattamento di queste malattie.<br />

Preso atto di questo crescente interesse per le malattie <strong>croniche</strong>,<br />

diventa importante capire se rischia di rimanere una moda, molto<br />

attuale, ma sempre una moda, oppure, se i dati epidemiologici<br />

effettivamente mettono in evidenza lo “stato di <strong>emergenza</strong>” rendendo<br />

doverosa una rifl essione sull’atteggiamento che il mondo medico deve<br />

case of urgent global action). In breve, gli Autori si<br />

soffermano e sottolineano l’esigenza di un piano<br />

di lavoro e di collaborazioni internazionali per la<br />

programmazione degli interventi preventivi e di<br />

trattamento <strong>del</strong>le condizioni morbose <strong>croniche</strong> allo<br />

una persona affetta da patologia cronica l’obiettivo<br />

<strong>del</strong> risultato totale può, infatti, distrarre da risultati<br />

limitati accessibili.<br />

Una persona con patologia cronica è “persona affetta<br />

da una malattia di lunga durata”, tendenzialmente<br />

tenere in questo campo per il prossimo futuro. È certo che la patologia<br />

scopo principale di ridurre la mortalità per malattia lunga quanto la vita <strong>del</strong> soggetto, che procura<br />

cronica ed i problemi sanitari ad essa connessi comportano decisioni<br />

cronica. In questo contesto l’Organizzazione un’invalidità di vario grado; avendo a che fare con<br />

personali ma anche decisioni pubbliche che rendono obbligatoria una<br />

Mondiale <strong>del</strong>la Sanità giocherà un ruolo cause non reversibili, essa richiede speciali forme di<br />

programmazione da parte <strong>del</strong> sistema.<br />

determinante nel coordinare la strategia sanitaria riabilitazione.<br />

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