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Le patologie croniche, vera emergenza del terzo millennio

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Fondazione Maugeri nell’ambito <strong>del</strong>le Unità Operative<br />

di Cardiologia Riabilitativa ha da tempo intrapreso la<br />

strategia <strong>del</strong>l’approccio multidisciplinare per la gestione<br />

dei pazienti scompensati e in particolare di quelli anziani.<br />

Forte di 421 posti letto dedicati alle <strong>patologie</strong> cardiache<br />

il team di specialisti cardiologi dispone di una casistica<br />

significativa, omogeneamente presente su tutto il<br />

territorio nazionale, tale da permettere studi clinici i cui<br />

risultati sono rappresentativi <strong>del</strong>la popolazione italiana.<br />

Un esempio concreto è rappresentato dagli studi portati<br />

avanti negli ultimi vent’anni dall’Istituto Scientifico di<br />

Telese che ha applicato le specificità <strong>del</strong>la riabilitazione<br />

cardiologica, introdotta ormai quarant’anni fa per<br />

far fronte all’elevata prevalenza <strong>del</strong>l’infarto acuto <strong>del</strong><br />

miocardio e <strong>del</strong>l’alto tasso di mortalità post-infarto,<br />

adattandole al percorso riabilitativo <strong>del</strong> paziente anziano<br />

scompensato attraverso mo<strong>del</strong>li assistenziali specifici<br />

e personalizzati che ne favoriscono, con evidenza<br />

scientifica, il recupero funzionale. Più in generale,<br />

l’aver compreso la complessità insita nel paziente<br />

anziano, caratterizzata da una molteplicità di fattori<br />

di rischio, da uno stato di comorbilità spesso cronico,<br />

dalla disabilità, dall’assunzione contemporanea di più<br />

farmaci, con relativo aumento dei possibili effetti avversi<br />

e scarsa compliance (il rispetto <strong>del</strong>le prescrizioni ndr),<br />

spesso in un contesto socio-economico e ambientale<br />

critico, ha permesso agli specialisti di Telese di definire<br />

uno stato nuovo di condizione <strong>del</strong>l’anziano ovvero<br />

di fragilità. Queste conoscenze, rese possibili anche<br />

grazie allo scambio attivo tra le diverse Unità Operative<br />

in Fondazione, sono diventate una modalità di azione<br />

condivisa dai colleghi di Veruno come da quelli di Cassano.<br />

Ma come si concretizza il percorso riabilitativo dedicato<br />

<strong>del</strong>l’anziano scompensato?<br />

NOTIZIE FSM<br />

IL 44% DEI DECESSI DELLA<br />

POPOLAZIONE OCCIDENTALE È<br />

DOVUTO ALLE MALATTIE VASCOLARI<br />

E, TRA QUESTE, IL PRIMATO<br />

APPARTIENE ALLO SCOMPENSO<br />

CARDIACO. I SINTOMI PIÙ COMUNI<br />

CHE DEVONO FAR SCATTARE IL<br />

CAMPANELLO DI ALLARME SONO<br />

DEBOLEZZA, AFFATICABILITÀ, FIATO<br />

CORTO, GONFIORE ALLE CAVIGLIE,<br />

INAPPETENZA.<br />

“Dopo una valutazione funzionale approfondita<br />

- spiega il dottor Giuseppe Furgi, responsabile<br />

<strong>del</strong>l’Unità Operativa di Riabilitazione Cardiologica<br />

<strong>del</strong>l’Istituto Scientifico di Telese - che mira ad<br />

ottimizzare la terapia farmacologica e ad evidenziare<br />

la necessità di eventuali interventi di cardiochirurgia,<br />

viene stabilito un training fisico, allo scopo di<br />

migliorare le condizioni fisiche, psicologiche e<br />

sociali <strong>del</strong>l’anziano scompensato, stabilizzandone il<br />

quadro clinico e facilitandone, in particolar modo, il<br />

reinserimento nella vita quotidiana, in famiglia e al<br />

lavoro, con grandi benefici nel miglioramento <strong>del</strong>la<br />

qualità <strong>del</strong>la vita. Nel lungo periodo l’intervento<br />

riabilitativo di tipo multidisciplinare porta ad una<br />

riduzione <strong>del</strong>le re-ospedalizzazioni e risultati positivi,<br />

evidenziando addirittura l’aumento <strong>del</strong>le possibilità di<br />

sopravvivenza nei soggetti anziani”.<br />

Posti letto di Cardiologia Riabilitativa <strong>del</strong> network<br />

Fondazione Maugeri<br />

Posti letto Degenza<br />

ordinaria<br />

Terapia<br />

sub intesiva<br />

Day Hospital<br />

Pavia 44 06 06<br />

Veruno 89 06 •<br />

Casa di Cura<br />

Major (TO)<br />

sede distaccata<br />

di Veruno<br />

30 • •<br />

Montescano 68 06 02<br />

Cassano 50 • •<br />

Telese-Campoli 36 • 04<br />

Tradate 32 05 •<br />

Lumezzane* 29 02 03<br />

*più n. 03 posti letto dedicati all’ospedalizzazione<br />

domiciliare post-cardiochirurgia<br />

IL RUOLO DELLA<br />

TELEMEDICINA<br />

LA TELEMEDICINA ED IN PARTICOLARE LE<br />

APPLICAZIONI DEL SERVIZIO DI TELEMEDICINA<br />

DI FONDAZIONE MAUGERI MESSE A PUNTO<br />

ATTRAVERSO COLLABORAZIONI MULTICENTRICHE,<br />

SIA TRA GLI ISTITUTI DI FONDAZIONE SIA CON<br />

ALTRE REALTÀ SANITARIE DEL TERRITORIO<br />

NAZIONALE, SI INSERISCONO ORMAI DI DIRITTO<br />

NEI PROGRAMMI MULTIDISCIPLINARI DI GESTIONE<br />

DELLO SCOMPENSO CARDIACO. GLI OBIETTIVI<br />

DELLE APPLICAZIONI SONO MOLTEPLICI: RIDURRE<br />

IN MODO SIGNIFICATIVO LE RE-OSPEDALIZZAZIONI<br />

E I RELATIVI COSTI PER IL SSN, MIGLIORARE<br />

LO STATO FUNZIONALE E LA QUALITÀ DI VITA E<br />

INDIVIDUARE LE INSTABILIZZAZIONI PRECOCI.<br />

ESSI POSSONO ESSERE RAGGIUNTI ATTRAVERSO<br />

UN’EFFICIENTE E CONTINUA ASSISTENZA<br />

DEL PAZIENTE CHE PUÒ CONCRETIZZARSI SIA<br />

ATTRAVERSO I MODELLI DI TELESORVEGLIANZA<br />

DOMICILIARE SIA ATTRAVERSO UN RAPPORTO<br />

DIRETTO CON I MEDICI DI MEDICINA GENERALE<br />

(MMG) NELLA FORMA DELLA SECOND<br />

OPINION MULTISPECIALISTICA. QUEST’ULTIMA<br />

PERMETTENDO AL MEDICO DI SEGUIRE<br />

L’ASSISTITO IN MANIERA EFFICACE ATTIVANDO<br />

LA CONSULENZA INTERATTIVA DIAGNOSTICA<br />

E ORIENTANDO, QUINDI, I SUCCESSIVI<br />

PROVVEDIMENTI TERAPEUTICI<br />

(VEDERE ANCHE PAG. 35)<br />

10 11<br />

I DATI ANMCO (ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI<br />

CARDIOLOGI OSPEDALIERI) DICONO CHE OGGI - PER LA<br />

PRIMA VOLTA IN ITALIA - IL NUMERO DI RICOVERI PER<br />

SCOMPENSO SUPERA QUELLO DEGLI INFARTI. SONO 500 LE<br />

PERSONE RICOVERATE OGNI GIORNO E 180 MILA I NUOVI<br />

CASI OGNI ANNO. IL NUMERO DEI DECESSI CAUSATI DALLA<br />

MALATTIA È ELEVATISSIMO: IL 40% ENTRO 1 ANNO, MENTRE<br />

IL 75% PER GLI UOMINI E IL 62% PER LE DONNE ENTRO 5<br />

ANNI DALLA DIAGNOSI<br />

NOTIZIE FSM

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