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Vi racconto la storia del Doppler: dal B dimensionale al Color ...

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Ecoglossario (E-O)<br />

•Ecocardiografia: l’insieme di tutte le tecnologie che fanno uso degli ultrasuoni per l’ indagine diagnostica <strong>del</strong>le condizioni cardiache<br />

•Ecocardiografia <strong>Doppler</strong>: uso <strong>del</strong>l’ ecografia <strong>Doppler</strong> per misurare velocitá di flusso, cadute di pressione, e v<strong>al</strong>utare lo stato <strong>del</strong>le v<strong>al</strong>vole cardiache, inclusi<br />

anche <strong>la</strong> portata e l’area di apertura<br />

•Ecografia: l’insieme di tutte le tecnologie che fanno uso di ultrasuoni per visu<strong>al</strong>izzare strutture profonde <strong>del</strong> corpo, registrando <strong>la</strong> riflessione di impulsi di<br />

onde dirette nel tessuto. Tutti i termini <strong>del</strong> presente glossario si riferiscono a branche, metodi, e sviluppi di questo settore. Uno dei piú attivi é quello <strong>del</strong>l’<br />

ecografia <strong>Doppler</strong>, ancora oggi caratterizzato da circa 200 pubblicazioni/anno.<br />

•Eco<strong>Color</strong><strong>Doppler</strong>: un tipo di ecografia <strong>Doppler</strong>, nel<strong>la</strong> qu<strong>al</strong>e come nel Duplex, si ha una immagine a toni di grigio <strong>del</strong>le strutture anatomiche stazionarie, <strong>al</strong><strong>la</strong><br />

qu<strong>al</strong>e peró invece di un singolo volume campione (caso Duplex), viene sovrapposta graficamente una codifica cromatica di tutte le parti <strong>del</strong>l’immagine dove<br />

c’é flusso sanguigno, colorando quindi intere aree <strong>del</strong>l’immagine. La direzione <strong>del</strong> flusso viene codificata mediante le tinte, e <strong>la</strong> sua velocitá mediante <strong>la</strong> loro<br />

saturazione. E’ come se l’apparecchiatura disponesse di una matrice di volumi campione da “distendere” sul<strong>la</strong> regione misurata.<br />

•Ecoamplificatori (mezzi di contrasto -; sostanze ecoamplificatrici): sostanze che possono essere iniettate <strong>al</strong>lo scopo di migliorare il contrasto <strong>del</strong>l’immagine<br />

ecografica, cosa che ottengono accentuando gli echi <strong>del</strong> flusso ematico anche nelle strutture vasco<strong>la</strong>ri di dimensioni piú piccole. Sono costituiti da microbolle,<br />

a capsu<strong>la</strong> rigida o soffice: le prime si rompono sotto l’impulso ultrasonico, le seconde “oscil<strong>la</strong>no” generando echi anche a fronte di pressioni molto ridotte<br />

•Ecografia <strong>Doppler</strong>: un tipo di ecografia in cui si misurano e si osservano visu<strong>al</strong>mente gli spostamenti di frequenza di una onda ultrasonica, proporzion<strong>al</strong>i <strong>al</strong><strong>la</strong><br />

velocitá <strong>del</strong> flusso sanguigno nei vasi sosttostanti, appunto a causa <strong>del</strong>l’omonimo effetto <strong>Doppler</strong>, scoperto nel 1842 da Christian <strong>Doppler</strong><br />

•Ecografia a sca<strong>la</strong> di grigi: una tecnica B-Mode in cui uno schermo rappresenta gli echi codificando <strong>la</strong> loro intensitá in modo visivo, andando <strong>d<strong>al</strong></strong> bianco per<br />

il piú intenso fino a ombreggiature di grigio via via piú scure. É oggi sinonimo di B-Mode, ma agli inizi di questa tecnologia, si contrapponeva <strong>al</strong><strong>la</strong><br />

rappresentazione “bistabile”, che era un B-Mode “a soglia”: il pixel poteva essere solo bianco o nero, a seconda se l’intensitá <strong>del</strong>l’eco superasse una soglia.<br />

•Flussimetria <strong>Doppler</strong>: v<strong>al</strong>utazione quantitativa <strong>del</strong> flusso (portata) di sangue attraverso i vasi, <strong>al</strong>lo scopo di verificare determinate condizioni fisiologiche o<br />

patologiche. <strong>Vi</strong>ene effettuata usando l’ecografia <strong>Doppler</strong> in modo quantitativo<br />

•Frame-Rate: nel contesto di una apparecchiatura Re<strong>al</strong>-Time, il numero di “fotogrammi” <strong>al</strong> secondo che essa é in grado di e<strong>la</strong>borare e presentare<br />

•HPRF (High Pulse Repetition Frequency): una <strong>del</strong>le tre tecniche <strong>Doppler</strong> fondament<strong>al</strong>i, insieme <strong>al</strong> CW e PW (vedi). Si tratta di una variante <strong>del</strong> PW, nel<strong>la</strong><br />

qu<strong>al</strong>e gli impulsi successivi vengono emessi a frequenza cosí <strong>al</strong>ta da non poter attendere “il ritorno” degli echi fra un impulso ed il successivo; come<br />

conseguenza ci sono sempre diversi impulsi “per strada” fra emettitore e tessuto riflettente. Torna quindi <strong>la</strong> possibilitá di misurare velocitá di flusso fino a 5<br />

m/sec, che con il PW sono irraggiungibili, <strong>al</strong> prezzo di possibili ambiguitá nel<strong>la</strong> definizione <strong>del</strong><strong>la</strong> profonditá.<br />

•M-Mode (= TM-Mode) (Time-Motion Mode): un metodo di rappresentazione in cui <strong>la</strong> profonditá <strong>del</strong> tessuto é rappresentata lungo un asse, e il tempo lungo<br />

il secondo asse. L’ M-Mode é spesso usato per osservare dati ecocardiografici quando i cambiamenti di profonditá degli echi, che corrispondono <strong>al</strong>le pareti<br />

cardiache o <strong>al</strong> movimento <strong>del</strong>le v<strong>al</strong>vole, devono essere osservati in funzione <strong>del</strong> tempo<br />

•Nyquist, frequenza di: dato un segn<strong>al</strong>e variabile nel tempo, di frequenza sconosciuta, ed un suo campionamento a frequenza data, il teorema <strong>del</strong><br />

campionamento di Shannon dimostra come <strong>la</strong> massima frequenza misurabile sia <strong>la</strong> metá <strong>del</strong><strong>la</strong> frequenza di campionamento. T<strong>al</strong>e frequenza prende il nome di<br />

frequenza (o limite) di Nyquist. Un <strong>al</strong>tro modo di esprimere lo stesso concetto é di affermare che <strong>la</strong> frequenza di campionamento deve essere pari ad <strong>al</strong>meno<br />

due volte quel<strong>la</strong> da misurare. Se si scende <strong>al</strong> di sotto di questo limite, compare il fenomeno <strong>del</strong>l’<strong>al</strong>iasing (presenza di artefatti, vedi).

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