GALLETTI PATRIZIA - Tesi TRIENNALE 09.06.2011- MATRIMONIO, ADULTERIO E MATERNITA' NELLA LETTERATURA AL FEMMINILE DELLA SPAGNA CONTEMPORANEA- frontespizio-indice e bibliografia.pdf
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lasciandola con tre figli, due femmine e un maschio, con la sua reputazione non poteva<br />
aspettarsi altro che restare sola tutta la vita. Il lavoro come cuoca presso la ricca<br />
famiglia dei Corvos le assicurava un sostentamento, ma dovette accettare che le sue<br />
figlie, nate nel peccato, vivessero esiliate in uno squallido tugurio.<br />
Diverso trattamento verrà riservato al figlio maschio, anch’egli di padre ignoto, ma a<br />
quanto pare con un valore particolare per la madre, tanto che il “piccolo ometto” sarà<br />
ammesso alla casa padronale, dove la stessa proprietaria lo accudirà, mentre le sorelle<br />
soffriranno la fame e il freddo.<br />
Questa figura di madre che promuove la schiavitù secolare di tutte le donne è diventata<br />
oggetto di forte critica in ambito femminista, tanto da parlare di “matricidio”, come<br />
definisce Luce Irigaray in El cuerpo a cuerpo con la madre 91 , “l’annullamento vitale<br />
che (…) soffre quella figura di maternità che respira oltre il suo ruolo sociale e<br />
materiale di riproduttrice di creature”.<br />
La letteratura femminile spagnola della posguerra seppe scorgere la differenza abissale<br />
tra la figura materna promossa dallo Stato e dalla Chiesa e l’altro lato della maternità,<br />
quella madre-origine che vive nel profondo degli animi di ogni donna, che rimane però<br />
latente nel silenzio del testo.<br />
Il dolore e l’alienazione della donna, costretta alla maternità quasi per volere divino,<br />
sono il filo conduttore della vita di Natàlia/Colometa in La Plaza del Diamante.<br />
È Quimet, il marito, a imporle la maternità come le relazioni sessuali. Sia la gravidanza<br />
che il parto per lei sono eventi dolorosi. Non riesce affatto a godere dell’esperienza.<br />
Yo no sé lo que parecía, redonda como una bola, con los pies debajo y la cabeza encima 92 .<br />
La gravidanza la riempie di aria, “de una cosa muy rara” 93 , ma non la riempie come<br />
donna né come madre.<br />
91<br />
Luce Irigaray, El cuerpo a cuerpo con la madre, La Sal, Barcelona, 1985, p. 7 (traduzione all’italiano<br />
mia).<br />
92<br />
Mercé Rodoreda, La Plaza del Diamante, cit., p. 63.<br />
93<br />
Ivi, p. 65.<br />
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