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Il quaderno Sism 2012-2013 - Societa italiana di storia militare

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36 American legacy • La SISM ricorda Raimondo Luraghi<br />

tali provve<strong>di</strong>menti sono estremamente antidemocratici perché colpiscono nel<br />

modo più duro le gran<strong>di</strong> masse dei consumatori. Almeno però vi corrispondesse<br />

una politica razionale <strong>di</strong> spese da parte del governo: una politica <strong>di</strong><br />

economie realizzate cioè non sulla fame dei <strong>di</strong>pendenti statali e dei lavoratori,<br />

ma sopprimendo tutta una serie <strong>di</strong> uscite inutili e dannose.<br />

Se l’autore dell’articolo su <strong>Il</strong> Globo che nelle variazioni <strong>di</strong> spese per il<br />

bilancio corrente è stato proposto, oltre a ciò che era stato stabilito, un ulteriore<br />

stanziamento <strong>di</strong> milioni 4,5 per il Ministero dell’Africa <strong>italiana</strong> che da<br />

tempo ha cessato <strong>di</strong> esistere? Sa che per riammettere in servizio 120 tra generali<br />

ed ufficiali superiori dell’Esercito (già cancellati dai ruoli per aver portato<br />

le armi contro il paese) è previsto uno stanziamento <strong>di</strong> milioni 120 annui?<br />

Sa che a decorrere dal 1° luglio scorso tutte le spese <strong>di</strong> trasporti ferroviari<br />

effettuati per conto della Pontificia commissione <strong>di</strong> assistenza sono a carico<br />

dello Stato? E si potrebbe continuare.<br />

Di altrettanta (se non maggiore) gravità è quanto va accadendo nel campo<br />

del commercio estero. Ci riserviamo <strong>di</strong> ritornare su questo argomento che<br />

richiede una trattazione a parte; basti qui ricordare che in data 1° agosto il<br />

cambio ufficiale del dollaro è stato portato da lire 225 a lire 350. Ora, se si<br />

pensa che il Governo acquista all’estero il grano ed il carbone che ci sono<br />

in<strong>di</strong>spensabili me<strong>di</strong>ante la valuta estera che gli esportatori gli debbono cedere<br />

nella misura del 50% al cambio ufficiale, questo significa che d’ora innanzi<br />

(come fa osservare in data 2 agosto il non certo filocomunista Messaggero<br />

<strong>di</strong> Roma) noi pagheremo ciò che importiamo ed in primo luogo grano e carbone,<br />

in ragione <strong>di</strong> lire 350 per ogni dollaro invece che <strong>di</strong> lire 225.<br />

Anche la situazione del nostro mercato interno si aggraverà poiché gli<br />

esportatori saranno allettati sempre più a vendere sui mercati esteri in<strong>di</strong>scriminatamente<br />

ogni merce: non per nulla l’Italia sta <strong>di</strong>ventando il paese della<br />

Cuccagna per i compratori stranieri che vi fanno acquisto <strong>di</strong> prodotti che poi<br />

rivendono su altri mercati. Tipico il caso delle lamiere e della ghisa che<br />

Francia e Svizzera acquistano in Italia per rivenderle (naturalmente con il<br />

loro marchio) proprio su quei mercati che non ci saremmo dovuti preoccupare<br />

<strong>di</strong> conquistare sin che ne avevamo il tempo: Balcani, Me<strong>di</strong>o Oriente, Sud<br />

America.<br />

Si aggiunga che la valuta estera rimasta nelle mani degli esportatori si<br />

ferma, in parte notevole, all’estero e viene impiegata in investimenti sul suolo<br />

straniero: cosa che assimila assai le nostre esportazioni ed un’emorragia<br />

senza contropartita. Ciò malgrado il governo sembra orientarsi verso il prin-<br />

Parte I . Appunti <strong>di</strong> lezione

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