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Il quaderno Sism 2012-2013 - Societa italiana di storia militare

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42 American legacy • La SISM ricorda Raimondo Luraghi<br />

mirano a far pagare le spese per la ricostruzione e per la conversione delle<br />

aziende belliche in aziende per la produzione <strong>di</strong> pace, a rafforzare le loro posizioni<br />

monopolistiche assorbendo le piccole e me<strong>di</strong>e aziende rovinate, a garantire,<br />

per ogni eventualità, le loro ricchezze con investimenti all’estero od in<br />

beni che risultano legalmente <strong>di</strong> loro proprietà privata anche se acquistati con<br />

mezzi forniti, <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente, dalle anonime in cui spadroneggiano<br />

amministrando capitali, in parte almeno, non <strong>di</strong> loro proprietà.<br />

I sistemi usati dalla grande industria in questo senso sono fondamentalmente<br />

due:<br />

a) i finanziamenti da parte dello Stato a bassissimo tasso <strong>di</strong> interesse ed a<br />

lunga scadenza;<br />

b) il congelamento dei cre<strong>di</strong>ti dei fornitori, piccoli e me<strong>di</strong> industriali ai quali<br />

non pagano più le forniture.<br />

A tutto ciò si accompagna logicamente una politica risolutamente inflazionista,<br />

in quanto l’inflazione dovrebbe servire un bel momento a cancellare <strong>di</strong><br />

fatto gli ingenti debiti contratti dai gran<strong>di</strong> complessi industriali.<br />

<strong>Il</strong> governo è il manutengolo ed il paravento della manovra perché <strong>di</strong> fatto<br />

la restrizione cre<strong>di</strong>tizia non è che un mezzo per continuare a finanziare i gran<strong>di</strong><br />

complessi col pubblico denaro, tagliando i viveri alle piccole e me<strong>di</strong>e<br />

aziende.<br />

E’ ovvio infatti che se i <strong>di</strong>rigenti puta casi, della Breda, si precipitano a<br />

Roma a <strong>di</strong>re che non possono più pagare le maestranze, il governo allarga<br />

ipso facto i cordoni della borsa: se ci va invece il proprietario <strong>di</strong> una piccola<br />

officina facilmente non verrà nemmeno ricevuto e non gli rimarrà che…<br />

morire in silenzio o vendere al prezzo fallimentare la sua azienda appunto ad<br />

uno dei gran<strong>di</strong> gruppi speculatori.<br />

Un tipico caso <strong>di</strong> questi giorni è stato quello del gruppo Caproni (comprendente<br />

la Caproni, la Isotta-Fraschini, la CEMSA e la Reggiane), il quale non<br />

paga i salari dando ad intendere che le aziende sono sull’orlo del fallimento;<br />

in realtà è risaputo negli ambienti industriali milanesi che i beni del conte<br />

Caproni assommano a molti miliar<strong>di</strong>: che a suo tempo la Banca Varesina<br />

(proprietà Caproni) sarebbe arrivata alla farsa <strong>di</strong> rifiutare un cre<strong>di</strong>to all’Isotta<br />

(proprietà Caproni); che l’Isotta ebbe a suo tempo un cre<strong>di</strong>to argentino finito<br />

chi sa dove; che i capitali che dovrebbero servire ad attuare la riconversione<br />

ed a rimettere in sesto l’azienda si trovano sparpagliati un po’ in tutte le parti<br />

del mondo e che Caproni non intende affatto farli tornare a casa.<br />

Parte I . Appunti <strong>di</strong> lezione

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