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Il quaderno Sism 2012-2013 - Societa italiana di storia militare

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44 American legacy • La SISM ricorda Raimondo Luraghi<br />

L’Unità 12 ottobre 1947 n. 239 (ed. piemontese)<br />

<strong>Il</strong> dramma della libertà nella Grecia insanguinata<br />

Non vi è uomo amante della libertà in tutto il mondo, non vi è democratico<br />

ed antifascista che non segua con commozione e sdegno la trage<strong>di</strong>a del popolo<br />

greco, la trage<strong>di</strong>a dei Combattenti della Libertà <strong>di</strong> quell’infelice paese oggi<br />

<strong>di</strong> nuovo costretti a battersi ed a morire contro le forze del fascismo internazionale.<br />

I motivi però del ritorno fascista in Grecia, le fasi attraverso cui le vecchie<br />

classi <strong>di</strong>rigenti squalificate e <strong>di</strong>sfatte prepararono con la complicità dello<br />

straniero la loro rivincita, non sono note o chiare a tutta l’opinione pubblica.<br />

In questo senso il libro dello Dzelepy (che ci auguriamo sia presto tradotto in<br />

lingua <strong>italiana</strong>) viene veramente a colmare una lacuna. Le sue pagine sono<br />

dense <strong>di</strong> fatti e <strong>di</strong> dati: l’opera è veramente un contributo alla causa della<br />

Libertà e della Verità.<br />

Ed ecco il drammatico quadro. All’atto dell’aggressione mussoliniana, in<br />

Grecia esisteva ne più ne meno, una <strong>di</strong>ttatura capitalistica <strong>di</strong> tipo fascista.<br />

Furono solo i legami profon<strong>di</strong> tra la borghesia greca ed il capitale britannico<br />

che portarono il governo <strong>di</strong> Métaxas nel campo avverso all’Asse. All’atto del<br />

crollo dello Stato greco i <strong>di</strong>rigenti ed il re si erano rifugiati all’estero.<br />

All’interno del paese tutti gli uomini della monarchia avevano concordemente<br />

<strong>di</strong>chiarato che “non c’era niente da fare” che “bisognava collaborare coi<br />

tedeschi per il bene del paese”, ecc.<br />

Ma le classi lavoratrici che si pretendeva <strong>di</strong> deportare in massa in Germania,<br />

i partiti democratici e popolari, il partito comunista in primo luogo che da<br />

anni viveva perseguitato ed illegale, scelsero un’latra via. La via partigiana,<br />

la via della resistenza e della lotta. Nacquero così l’EAM (Fronte Nazionale<br />

della Resistenza) composto da tutti i partiti democratici ed antifascisti e<br />

l’ELAS (Esercito popolare <strong>di</strong> liberazione) in tutto simile al nostro CVL<br />

[Corpo Volontari della Libertà].<br />

Così per i <strong>di</strong>rigenti monarchico-fascisti rifugiati all’estero fu chiaro che la<br />

nuova Grecia che sarebbe risorta dopo la liberazione sarebbe stata democratica<br />

e popolare: esattamente ciò che essi non volevano. <strong>Il</strong> libro dello Dzelepy<br />

documenta a questo punto tutta la subdola opera condotta dal governo greco<br />

emigrato per sabotare ed isolare le forze partigiane ed antifasciste, per impe<strong>di</strong>re<br />

che esse fossero rifornire <strong>di</strong> armi e <strong>di</strong> munizioni, per far sì che esse non<br />

Parte I . Appunti <strong>di</strong> lezione

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