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Le manifestazioni ematologiche della sindrome da ... - Salute per tutti

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Scripta MEDICA<br />

<strong>Le</strong> <strong>manifestazioni</strong> <strong>ematologiche</strong> <strong>della</strong> <strong>sindrome</strong> <strong>da</strong> immunodeficienza acquisita<br />

107<br />

Figura 8.<br />

Fenomeni<br />

di vacuolizzazione<br />

e fagocitosi<br />

nei monociti<br />

nel sangue<br />

<strong>per</strong>iferico di un<br />

paziente HIV-1<br />

positivo.<br />

Colorazione May<br />

Grunwald Giemsa.<br />

assoluto dei linfocti T CD4 + costituisce una<br />

delle più precoci anomalie immunologiche<br />

dell’infezione <strong>da</strong> HIV ed il numero di queste<br />

cellule tende a diminuire progressivamente<br />

nel tempo (66).<br />

Sono stare descritte alcune alterazioni morfologiche,<br />

a volte anche marcate, nei leucociti<br />

del sangue <strong>per</strong>iferico e del midollo osseo<br />

(Figura 6).<br />

I granulociti neutrofili possono mostrare iposegmentazione<br />

nucleare, con uno spostamento<br />

a sinistra <strong>della</strong> formula di Arneth, come<br />

pure possono essere presenti granulociti neutrofili<br />

con l’anomalia di Pelger-Huet (67).<br />

Inoltre i granulociti neutrofili possono essere<br />

aumentati di volume, presentare una maggiore<br />

ricchezza di granulazioni citoplasmatiche e<br />

un incremento dell’attività <strong>per</strong>ossi<strong>da</strong>sica (68)<br />

(Figura 7).<br />

Alterazioni morfologiche non specifiche dei<br />

leucociti comprendono fenomeni di vacuolizzazione<br />

dei monociti (Figura 8), e atipie<br />

nei linfociti, specialmente in pazienti linfopenici<br />

(53).<br />

Sebbene le alterazioni mielodisplastiche<br />

siano frequenti, non sembra che esse possano<br />

configurare una <strong>sindrome</strong> preleucemica<br />

(69) e infatti sono stati descritti solo rari casi<br />

di leucemia mieloide acuta, insorti <strong>da</strong> una<br />

pregressa situazione mielodisplastica in<br />

pazienti infettati <strong>da</strong> HIV (70).<br />

La trombocitopenia<br />

La trombocitopenia è una frequente complicazione<br />

dell’infezione <strong>da</strong> HIV (71).<br />

La trombocitopenia, definita come conteggio<br />

piastrinico inferiore a 100.000/mm 3 è stata<br />

osservata in circa il 3-8% degli individui sieropositivi<br />

(72) e nel 30-45% dei pazienti con<br />

AIDS (73).<br />

Una trombocitopenia è stata descritta occasionalmente<br />

anche in soggetti asintomatici,<br />

come manifestazione iniziale dell’infezione<br />

<strong>da</strong> HIV. Durante l’infezione acuta <strong>da</strong> HIV è<br />

stata riscontrata la presenza di trombocitopenia,<br />

come parte del quadro clinico <strong>della</strong> <strong>sindrome</strong><br />

acuta (74).<br />

Il grado di trombocitopenia nell’infezione <strong>da</strong><br />

HIV è in genere <strong>da</strong> lieve a moderato, con<br />

livelli di piastrine che variano <strong>da</strong> 43.000 a<br />

57.000/mm 3 , sebbene siano state segnalate<br />

anche piastrinopenie dell’ordine di <<br />

10.000/mm 3 (75).<br />

Complicanze emorragiche gravi, con elevato<br />

rischio di esito letale, si possono verificare a<br />

livello del sistema nervoso centrale in soggetti<br />

emofilici, affetti <strong>da</strong> infezione <strong>da</strong> HIV, in<br />

presenza di livelli di piastrine attorno ai<br />

50.000/mm 3 (76).<br />

In circa il 60% dei casi, a differenza di quanto<br />

è <strong>da</strong>to di osservare nella porpora trombocitopenica<br />

idiopatica (PTI), nei pazienti affetti <strong>da</strong><br />

infezione <strong>da</strong> HIV, la trombocitopenia è spesso<br />

associata ad altre alterazioni <strong>ematologiche</strong>,<br />

come neutropenia con o senza anemia (51).<br />

La presenza o l’assenza di trombocitopenia<br />

nei soggetti sieropositivi non sembra rivestire<br />

un significato prognostico particolare <strong>per</strong><br />

quanto riguar<strong>da</strong> la progressione verso la<br />

forma conclamata di AIDS; infatti in circa<br />

l’11-50% dei pazienti la trombocitopenia<br />

può regredire spontaneamente (77).<br />

Il meccanismo <strong>della</strong> trombocitopenia nell’infezione<br />

<strong>da</strong> HIV sembra dipendere sia <strong>da</strong> una<br />

aumentata distruzione, sia <strong>da</strong> una inefficace<br />

produzione di piastrine.<br />

Studi di cinetica piastrinica hanno evidenziato<br />

una durata di vita piastrinica ridotta<br />

rispetto ai controlli normali sia nei pazienti<br />

non trattati, sia in quelli sottoposti a terapia<br />

con zidovudine (78).<br />

Sebbene oggetto di controversie, l’elevata

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