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Le manifestazioni ematologiche della sindrome da ... - Salute per tutti

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Scripta MEDICA<br />

121<br />

Osservazioni clinico-s<strong>per</strong>imentali in pazienti con<br />

i<strong>per</strong>colesterolemia familiare ed elevati livelli di creatin-fosfo-kinasi:<br />

ricerca di possibili clusters.<br />

Roberto Bernardi, Simona Linarello, Roberto Brillante, Arrigo F.G. Cicero, Antonio Gaddi<br />

Introduzione<br />

Il riscontro di valori ematici di<br />

colesterolo su<strong>per</strong>iori alla norma è<br />

di frequente all’osservazione dei<br />

<strong>da</strong>ti laboratoristici <strong>della</strong> popolazione<br />

italiana adulto/anziana.<br />

Numerosi studi hanno mostrato<br />

come l’i<strong>per</strong>colesterolemia rivesta<br />

un ruolo fon<strong>da</strong>mentale nella<br />

genesi ed evoluzione di patologie<br />

frequenti ed importanti quali l’aterosclerosi<br />

e le sue temibili complicanze<br />

(stroke, infarto del miocardio,<br />

arteriopatia polidistrettuale<br />

<strong>per</strong>iferica ecc.) che costituiscono<br />

ad oggi le principali cause di<br />

morte in Italia, Europa e Stati<br />

Uniti nell’uomo al di sopra dei 45<br />

anni e nella donna al di sopra dei<br />

65 (1).<br />

Una riduzione e mantenimento<br />

<strong>della</strong> colesterolemia entro intervalli<br />

considerati normali costituisce<br />

quindi un obiettivo fon<strong>da</strong>mentale<br />

nella prevenzione primaria degli<br />

eventi cardiovascolari. Ciò è raggiungibile<br />

con adeguate correzioni<br />

dello stile di vita ed eventuali<br />

Centro <strong>per</strong> lo Studio delle Malattie<br />

Dismetaboliche e dell’Aterosclerosi<br />

“G Descovich”<br />

Policlinico S. Orsola-Malpighi<br />

Alma Mater Studiorum<br />

Università di Bologna<br />

interventi farmacologici, valutabili<br />

a secon<strong>da</strong> dei singoli casi clinici.<br />

Tuttavia, nelle forme di i<strong>per</strong>lipoproteinemia<br />

su base genetica<br />

(i<strong>per</strong>lipoproteinemie primitive), il<br />

successo <strong>della</strong> terapia non farmacologica<br />

viene vanificato, rendendosi<br />

necessario un’approccio terapeutico<br />

più aggressivo.<br />

Nella correzione delle i<strong>per</strong>colesterolemie<br />

i farmaci di prima scelta<br />

sono rappresentati attualmente<br />

<strong>da</strong>lle statine.<br />

Accanto all’effetto terapeutico, la<br />

terapia statinica può causare effetti<br />

indesiderati, generalmente poco<br />

frequenti (circa tra l’1 ed il 5% dei<br />

pazienti trattati), non gravi e che<br />

tendono a regredire col prosieguo<br />

<strong>della</strong> terapia o con la sospensione<br />

del trattamento. Uno di questi è<br />

rappresentato <strong>da</strong> miotossicità che,<br />

nella maggioranza dei casi è costituito<br />

<strong>da</strong> un’elevazione sierica asintomatica<br />

dell’enzima creatinfosfo-kinasi<br />

(isoforma muscolare:<br />

CPK MM). Tuttavia valori molto<br />

elevati di questo isoenzima (almeno<br />

10 volte maggiori il limite<br />

su<strong>per</strong>iore di norma) possono<br />

associarsi ad un rischio di rabdomiolisi<br />

e mioglobinemia/mioglobinuria<br />

con conseguenze cliniche<br />

anche molto gravi (fino a casi di<br />

insufficienza renale acuta con<br />

necessità di dialisi).<br />

Scopo <strong>della</strong> tesi<br />

Sono giunti alla nostra osservazione<br />

alcuni casi di pazienti<br />

adulti/anziani, affetti <strong>da</strong> i<strong>per</strong>colesterolemia<br />

familiare che presentano<br />

elevati livelli di creatin-fosfokinasi<br />

plasmatica, in totale assenza<br />

di terapia farmacologica.<br />

Ogni singolo caso clinico di questo<br />

tipo ha configurato nella pratica<br />

clinica un nuovo quesito terapeutico,<br />

<strong>da</strong>ta la particolare associazione<br />

dei <strong>da</strong>ti clinici-laboratoristici.<br />

<strong>Le</strong> osservazioni condotte si sono<br />

prefisse lo scopo di ricercare eventuali<br />

associazioni tra questi <strong>da</strong>ti<br />

primitivi (i<strong>per</strong>colesterolemia, i<strong>per</strong>-<br />

CPK-emia) e le possibili interazioni<br />

con il trattamento con statine.<br />

I<strong>per</strong>lipoproteinemie<br />

e i<strong>per</strong>colesterolemia<br />

familiare<br />

L’i<strong>per</strong>colesterolemia familiare appartiene<br />

alla categoria delle i<strong>per</strong>lipoproteinemie,<br />

ampio gruppo eterogeneo<br />

di malattie metaboliche molto<br />

gravi di frequentissimo riscontro<br />

nelle nostre popolazioni, ma spesso<br />

sottovalutate tanto a livello diagnostico<br />

quanto a livello terapeutico.<br />

Livelli di colesterolo largamente<br />

su<strong>per</strong>iori a quelli desiderabili sono

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