<strong>in</strong>tervista di Paola Pacifici Presidente, un bilancio delle attività del Consejo General de Colegios de Economistas dell’anno passato? In Spagna nel 2010 la vita di tutti i Colegios de Economistas è stata polarizzata dall’applicazione <strong>in</strong> Spagna della direttiva comunitaria sui servizi. Soprattutto dalla entrata <strong>in</strong> vigore della legge sulla liberalizzazione dei servizi professionali. Nel caso degli economisti, essendo una professione più moderna, non ha avuto molto effetto però <strong>in</strong> alcuni collegi professionali come quello degli architetti e degli <strong>in</strong>gegneri è stata una utile <strong>in</strong>novazione. Un altro punto importante è stato quello di partecipare al dibattito sulla situazione economica spagnola e <strong>in</strong>ternazionale. <strong>Il</strong> 2010, probabilmente verrà ricordato, anche se i problemi sul piano <strong>in</strong>ternazionale com<strong>in</strong>ciarono MADRID VALENTÍ PICH: UN ANNO IMPORTANTE PER IL "CONSEJO GENERAL DE COLEGIOS DE ECONOMISTAS" Nel 2010 la vita di tutti i Colegios de Economistas è stata polarizzata dall’applicazione <strong>in</strong> Spagna della direttiva comunitaria sui servizi. Soprattutto dalla entrata <strong>in</strong> vigore della legge sulla liberalizzazione dei servizi professionali. È stato un anno <strong>in</strong> cui i politici e le pubbliche amm<strong>in</strong>istrazioni si sono resi conto che le difficoltà economiche e specialmente <strong>in</strong> Europa con i problemi di alcuni Paesi, fu un anno che polarizzò moltissimo l’attività. Per la vita collegiale l’Unione Europea e i responsabili del mercato <strong>in</strong>terno hanno presentato un “Libro Verde de la Auditoria” . Tutti i paesi dell’Unione Europea avranno un miglioramento abbastanza moderato e le previsioni <strong>in</strong>dicano una crescita del prodotto <strong>in</strong>terno lordo molto bassa. <strong>Il</strong> Fondo Monetario Internazionale prevede un aumento del “PIB” del 2% <strong>in</strong> Germania, dell’ 1,6% <strong>in</strong> Francia, dell’0,7% <strong>in</strong> Italia ed <strong>in</strong> Spagna, comunque la media europea sarà dell’1,5%. già nel 2007, come l’anno di presa di coscienza sull’andamento totale del fenomeno. È stato un anno <strong>in</strong> cui i politici e le pubbliche amm<strong>in</strong>istrazioni si sono resi conto che le difficoltà economiche ed specialmente <strong>in</strong> Europa con i problemi di alcuni Paesi, fu un anno che polarizzò moltissimo l’attività. Per la vita collegiale l’Unione Europea e i responsabili del mercato <strong>in</strong>terno hanno presentato il “Libro Verde de la Auditoria” che è stato importantissimo perché permette di vedere quali sono i cambiamenti da <strong>in</strong>trodurre, acquisendo la nuova realtà economica con riferimento al mondo degli affari. Come vedi è un tema molto importante. Per l’anno nuovo, cosa ci aspettiamo? Per quest’anno credo che tutti i dati sono rivolti alla stessa situazione. Tutti i paesi dell’Unione Europea avranno un miglioramento abbastanza moderato e le previsioni <strong>in</strong>dicano una crescita del prodotto <strong>in</strong>terno lordo molto bassa. <strong>Il</strong> Fondo Monetario Internazionale prevede un aumento del “PIB” del 2% <strong>in</strong> Germania, dell’ 1,6% <strong>in</strong> Francia, dell’0,7% <strong>in</strong> Italia ed <strong>in</strong> Spagna, comunque la media europea sarà dell’1,5%. Sarà comunque un cambio positivo però le previsioni sulla disoccupazione parlano di un peggioramento <strong>in</strong> Germania, di un leggero miglioramento <strong>in</strong> Francia, di un mantenimento <strong>in</strong> Spagna e di un miglioramento <strong>in</strong> Italia. Non è un grande cambio di tendenze nel settore del lavoro. Tutti gli <strong>in</strong>dicatori degli organismi <strong>in</strong>ternazionali e dei governi, parlano di un leggero miglioramento economico che però non sarà un cambiamento molto brusco e di conseguenza non verrà percepito dalla popolazione. Anche se si esporta di più, se cambia leggermente il PIB, questo non avrà effetto sull’occupazione. Sarà un anno di transizione che nei migliori dei casi andrà un po’ meglio. Quale misure si possono prendere per migliorare questa situazione? Tutti sappiamo che f<strong>in</strong>o a quando non migliorerà il tasso della disoccupazione e contemporaneamente non si risolvono i problemi f<strong>in</strong>anziari, l’accesso dei fidi bancari, la gente difficilmente potrà percepire questi cambiamenti. Tutti i governi comunitari debbono adottare una politica di austerità e una serie di misure, rivedere tutto quello che si sta facendo per migliorare. Se parliamo di una piccola o media impresa, cosa deve fare per sopravvivere? L’imprese possano avere molti criteri che la differenziano, la misura pr<strong>in</strong>cipale da prendere dipende se ha debiti o no. Quella che ha un progetto def<strong>in</strong>ito e non dipende dal settore del credito è avvantaggiata. <strong>Il</strong> problema pr<strong>in</strong>cipale riguarda le imprese <strong>in</strong>debitate, senza progetti, che non hanno capacità di reagire. La variabile f<strong>in</strong>anziaria è una cosa strategica che determ<strong>in</strong>erà l’andamento di quest’anno. Che rapporto avete con L’Italia? Avremo <strong>in</strong> febbraio una riunione con i nostri colleghi italiani e francesi a Valencia su come la normativa comunitaria andrà ad <strong>in</strong>cidere sulle rispettive economie. Le normative non sono necessariamente simili, per cui quella comunitaria, che condiziona le attività della nostra professione, tende ad unificare. In Spagna, per esempio, l’attuale normativa è più semplice. Comunque tutti i pesi sono condizionati dalle norme europee. Come può un “economista” aiutare una impresa? Qualsiasi progetto imprenditoriale richiede un programma di attuazione. <strong>Il</strong> fatto di poter contare su un professionista fiscale con esperienza, poter chiedere dei consigli e dei pareri sui propri progetti, stabilire un piano economico -f<strong>in</strong>anziario e gli aspetti legali; questo è importante per un corretto sviluppo imprenditoriale. In un momento di crisi qualsiasi imprenditore deve stare molto attento per evitare un <strong>in</strong>successo che potrebbe compromettere il suo lavoro di molti anni. Voi avvertite la crisi con una dim<strong>in</strong>uzione di clienti? In tutti i paesi comunitari, qu<strong>in</strong>di anche <strong>in</strong> Spagna, si è ridotto il numero di imprese, molte hanno chiuso, ed il nostro lavoro adesso si è orientato molto verso il settore dei fallimenti e i mancati pagamenti. I programmi del 2011 del Concejo General de Colegios de Economistas? Quest’anno celebriamo i nostri 40 anni di fondazione. Seguiremo ancora lo sviluppo delle normative e soprattutto saremo “metidos en el tema de la crisis económica” - A presto Paola Asamblea Plenaria del Consejo General de Colegios de Economistas - dicembre 2010 Pag. 6 48/2011