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Piano del Parco 4 pag 58-104.pdf - Parco Nazionale Del Circeo

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Ente <strong>Parco</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>del</strong> <strong>Circeo</strong> – Schema di <strong>Piano</strong> <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> – Dicembre 2010<br />

strutturalmente, rappresentava comunque ambiti ad elevata naturalità. Bisognerebbe conoscere<br />

però nel dettaglio le motivazioni che hanno indotto a questi interventi per poter esprimere un<br />

giudizio ponderato. Notevole percentuale di aree interessate da trasformazioni strutturali in<br />

accordo con la dinamica progressiva <strong>del</strong>la vegetazione soprattutto nell’isola di Zannone (circa il<br />

70%). Sono in particolare i dati relativi al minore disturbo antropico sulla costa nell’ambito<br />

<strong>del</strong>l’area protetta (che pure in termini assoluti è piuttosto rilevante) e la dinamica progressiva<br />

registrata a Zannone che forniscono una misura <strong>del</strong>la validità <strong>del</strong>l’azione esercitata dal <strong>Parco</strong> dal<br />

1954 al 2000.<br />

Il gruppo <strong>del</strong>la “Sapienza” (Dipartimento Biologia Vegetale) ha anche realizzato una Carta <strong>del</strong>le<br />

emergenze floristiche <strong>del</strong> <strong>Parco</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>del</strong> <strong>Circeo</strong> (1:25.000), che è stata allestita facendo<br />

riferimento principalmente allo studio condotto da Anzalone et al. (1997). Nella Carta vengono<br />

riportati ambiti territoriali potenzialmente affini ricostruiti sulla base <strong>del</strong>la Carta <strong>del</strong>le serie di<br />

vegetazione. Sono stati individuati due livelli di “emergenza” basati sulla sensibilità, rischio di<br />

estinzione, valore biogeografico. Un primo elenco (di 92 entità) si riferisce alle specie comunque<br />

“da proteggere”. Per questo si è tenuto debitamente conto <strong>del</strong>la Convenzione sulla Biodiversità e<br />

<strong>del</strong>la richiesta di aggiornamento alla Direttiva Habitat formulata dalla Società Botanica Italiana. Si<br />

è fatto riferimento esplicito alle sole categorie IUCN in quanto non sono state individuate entità<br />

riportate in allegato alla Direttiva Habitat. Da questo primo elenco è stato selezionato uno più<br />

ristretto (di 22 entità) relativo alle specie considerate emergenze assolute. Sono state riunite in<br />

categorie che ne identificano la peculiarità e per ciascuna di esse è stato redatto un commento<br />

finalizzato ad esplicitarne la valenza. Nella carta vengono indicate con asterischi le località nelle<br />

quali sono state rinvenute le specie relative a questo secondo elenco più ristretto al fine di favorire<br />

eventuali misure di protezione. Si è preferito però non rendere esplicita l’ubicazione <strong>del</strong>le diverse<br />

emergenze per evitare di facilitare eccessivamente eventuali raccolte mirate che potrebbero<br />

rivelarsi fatali per la sopravvivenza <strong>del</strong>le specie in questo contesto.<br />

In chiusura è stata realizzata una Carta <strong>del</strong>la Qualità Ambientale (Scala 1:10.000). La qualità<br />

ambientale in termini vegetazionali è stata stimata sulla base di 4 parametri: Ricchezza di specie,<br />

Valore biogeografico, Posizione seriale, Rappresentatività <strong>del</strong>l’habitat. Ciò ha consentito di<br />

individuare 6 livelli di qualità: Molto elevata, elevata, medio elevata, medio bassa, bassa, molto<br />

bassa. Per ciascuno dei quattro parametri è stato dato un valore compreso tra 0 e 3. Le categorie<br />

valutate di qualità molto elevata non occupano estese superfici ma la cosa non deve meravigliare:<br />

infatti rientra tra i criteri che consentono l’attribuzione <strong>del</strong> livello di qualità anche il Valore<br />

biogeografico che costituisce anche una stima <strong>del</strong>la peculiarità <strong>del</strong>la formazione vegetale in chiave<br />

corologica e difficilmente può essere massimo in formazioni molto diffuse. Confortante la<br />

percentuale (oltre il 60%) di superfici occupate da formazioni vegetali ad elevata qualità<br />

ambientale che potremmo considerare in linea con le attese per quanto riguarda un’area protetta.<br />

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