O - Dipartimento di Filosofia
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Ma se in questo caso il problema trovò presto una soluzione, a<br />
volte si prosegue per anni, ad<strong>di</strong>rittura per decenni, con una<br />
teoria che è palesemente falsificata.<br />
Lo <strong>di</strong>mostra lo stesso caso della teoria della gravitazione<br />
newtoniana, che pur falsificata dai risultati sperimentali ottenuti<br />
per alcune caratteristiche dell’orbita del pianeta Mercurio,<br />
resistette per decenni.<br />
Solo quando Einstein elaborò la teoria generale della relatività<br />
che, tra le altre cose, pre<strong>di</strong>ceva in modo corretto i valori<br />
osservati per l’orbita <strong>di</strong> Mercurio, si accettò <strong>di</strong> abbandonare la<br />
teoria newtoniana.<br />
In generale si può <strong>di</strong>re che, quando gli scienziati hanno a<br />
<strong>di</strong>sposizione una teoria <strong>di</strong> successo (come indubbiamente è stata<br />
la meccanica newtoniana), è solo in presenza <strong>di</strong> alternative <strong>di</strong><br />
successo maggiore (nel caso considerato, la teoria generale della<br />
relatività) che sono <strong>di</strong>sposti ad abbandonare la teoria <strong>di</strong><br />
partenza:<br />
l’esistenza <strong>di</strong> osservazioni falsificanti non costituisce <strong>di</strong> per sé<br />
una ragione sufficiente, al contrario <strong>di</strong> quanto vorrrebbe il<br />
falsificazionismo popperiano.<br />
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