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<strong>UPDATE</strong> 307<br />

Il Customer Magazine <strong>di</strong> Phoenix Contact | <strong>Novembre</strong> 2007<br />

04 Infrastrutture Ethernet<br />

Switches Gigabit<br />

09 Conversione <strong>del</strong> segnale<br />

Relé modulari PLC<br />

12 Comunicazione monitorata<br />

Controllori ILC 350 ETH<br />

14 In forte espansione<br />

Il mercato <strong>del</strong>l’acqua


02 L’E<strong>di</strong>toriale <strong>UPDATE</strong> 3|07<br />

E<strong>di</strong>toriale<br />

02<br />

Francesco Lanzani<br />

L’intervista<br />

Una nuova stagione<br />

Gent<strong>il</strong>i lettori,<br />

Francesco Lanzani<br />

Direttore Generale<br />

In questi ultimi mesi <strong>del</strong>l’anno, de<strong>di</strong>cati alla verifica <strong>di</strong> quanto è stato realizzato nell’esercizio<br />

in corso e alla pianificazione <strong>del</strong>le attività future, non possiamo non riflettere<br />

su ciò che è stato fatto in questi primi <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> vita <strong>del</strong>la nostra società: un<br />

lasso <strong>di</strong> tempo significativo, alle soglie <strong>di</strong> una nuova fase che si sta aprendo.<br />

A maggior ragione, quin<strong>di</strong>, questo compleanno è particolare e <strong>di</strong>venta l’occasione<br />

per affrontare, nella gestione <strong>del</strong>la nostra azienda, un’ulteriore razionalizzazione <strong>di</strong><br />

tutte le opportunità a <strong>di</strong>sposizione nei vari incroci tra prodotto, mercato e canale.<br />

Nell’attività <strong>di</strong> pianificazione la risposta più <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e da fornire è quella relativa alla<br />

sostenib<strong>il</strong>ità <strong>del</strong>la crescita e alla capacità <strong>di</strong> aderire, nei fatti, alla strategia <strong>di</strong>chiarata.<br />

Sembrerà paradossale, ma l’aspetto da curare maggiormente è legato alla nostra<br />

capacità <strong>di</strong> realizzare tutto e come da programma.<br />

Un concetto talmente semplice da apparire banale ma che può costituire, se sottovalutato,<br />

un limite ad un’espansione possib<strong>il</strong>e, se non dovuta. Le variab<strong>il</strong>i che intervengono,<br />

siano esse esogene od endogene, quando non opportunamente gestite,<br />

possono determinare lievi variazioni o significativi mutamenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione, con conseguente<br />

ritardo o allontanamento degli obiettivi a me<strong>di</strong>o-lungo termine. Per questo<br />

motivo, <strong>il</strong> futuro ci vedrà ancor più impegnati nel concentrare le nostre forze e la<br />

nostra attenzione su questi temi. La nostra organizzazione, processi e strategia, si<br />

mo<strong>del</strong>leranno in base alle mutate esigenze <strong>di</strong> mercato, nel comune sforzo <strong>di</strong> ottenere<br />

<strong>il</strong> meglio da ogni segmento, prodotto e canale. Perciò avremo l’assoluta necessità<br />

<strong>di</strong> elaborare la miglior strategia possib<strong>il</strong>e e <strong>di</strong> renderla concreta nel contesto organizzativo<br />

stab<strong>il</strong>ito.<br />

E’ chiaro per noi che si sta aprendo un nuovo capitolo <strong>del</strong>la vita aziendale, che vede<br />

un’arena competitiva molto <strong>di</strong>versa da quella nella quale operavamo <strong>di</strong>eci anni fa.<br />

Diversa per numero <strong>di</strong> concorrenti, <strong>di</strong>mensione degli stessi e tipologia <strong>di</strong> mercati.<br />

Uno scenario che prevede nuove nuove opportunità ma anche nuove regole ed<br />

altrettanti rischi. La compagine Phoenix Contact quest’anno si accinge a superare <strong>il</strong><br />

m<strong>il</strong>iardo <strong>di</strong> Euro <strong>di</strong> fatturato: questa soglia <strong>di</strong>venta lo “spartiacque” tra chi opera in<br />

modo verticale e specialistico e chi invece raccoglie la sfida <strong>di</strong> “global player”.<br />

Come <strong>di</strong>re: <strong>il</strong> dado è tratto.<br />

03<br />

04<br />

09<br />

10<br />

06<br />

12<br />

08<br />

08<br />

11<br />

11<br />

14<br />

14<br />

15<br />

15<br />

Stefano Apuzzo, presidente Ecoqual’It<br />

In copertina<br />

Automazione<br />

Gigabit Switches<br />

Approfon<strong>di</strong>menti<br />

Gestione <strong>del</strong> segnale<br />

Relè modulari PLC<br />

Tecniche <strong>di</strong> collegamento<br />

Gamma <strong>di</strong> utens<strong>il</strong>i manuali<br />

Dal campo<br />

Pluscon<br />

Stu<strong>di</strong>oemme - Connessione M12<br />

Automazione<br />

Deutsche Bahn-monitoraggio circuiti<br />

Nuovi prodotti<br />

Connessioni industriali<br />

Automazione<br />

Protezioni contro le sovratensioni<br />

Connessioni industriali<br />

Attualità<br />

Trattamento <strong>del</strong>le acque<br />

Natale 2007<br />

Nuovi sv<strong>il</strong>uppi tecnologici<br />

Servizio lettori<br />

Per ulteriori informazioni<br />

In copertina Ethernet, <strong>il</strong> sistema<br />

<strong>di</strong> comunicazione aziendale<br />

integrato, collega <strong>il</strong> livello<br />

<strong>del</strong>la produzione con <strong>il</strong> livello<br />

<strong>del</strong>l’amministrazione.<br />

Per ulteriori informazioni si<br />

rimanda alla pag. 4-5<br />

www.phoenixcontact.it


<strong>UPDATE</strong> 3|07<br />

L’Intervista<br />

03<br />

Dopo la RoHs arriva la Raee<br />

Stab<strong>il</strong>ite nuove procedure per la gestione dei rifiuti tecnologici<br />

La Direttiva Europea sui Raee (Rifiuti <strong>di</strong><br />

Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), recepita<br />

in Italia con <strong>il</strong> decreto legislativo 151 <strong>del</strong> 2005,<br />

definisce l’obiettivo minimo procapite per la raccolta<br />

dei rifiuti tecnologici che comprendono elettrodomestici,<br />

PC,HI-tech, etc. La <strong>di</strong>rettiva Raee impone<br />

che i produttori si facciano carico <strong>del</strong>la raccolta e<br />

<strong>del</strong>l’avvio a recupero/smaltimento dei rifiuti elettrici<br />

ed elettronici prodotti, affidandosi, per gli<br />

aspetti operativi, a gestori <strong>del</strong> fine vita qualificati.<br />

<strong>UPDATE</strong>: Cosa si intende per Apparecchiature<br />

Elettriche Elettroniche?<br />

Apuzzo: In generale, le AEE possono essere definite<br />

come .<br />

<strong>UPDATE</strong>: Cosa si intende per “Produttore <strong>di</strong> AEE”?<br />

Apuzzo: Il D.Lgs. 151/05 definisce produttore chiunque<br />

immetta sul mercato per primo, a proprio marchio,<br />

un’apparecchiatura elettrica elettronica.<br />

Questo significa che, anche se l’apparecchiatura è<br />

prodotta da altri, sarà <strong>il</strong> marchio finale <strong>del</strong>l’azienda<br />

con cui <strong>il</strong> prodotto viene immesso sul mercato<br />

(quin<strong>di</strong> anche importatori e <strong>di</strong>stributori sono coinvolti)<br />

a definire chi finanzierà lo smaltimento.<br />

<strong>UPDATE</strong>: Come avviene <strong>il</strong> finanziamento <strong>del</strong><br />

sistema?<br />

Apuzzo: I produttori <strong>di</strong> apparecchiature elettriche<br />

ed elettroniche, sia domestiche che professionali,<br />

finanzieranno all’origine <strong>il</strong> trattamento/smaltimento<br />

<strong>del</strong>le apparecchiature immesse sul mercato: per<br />

quanto riguarda le AEE domestiche con l’obbligo <strong>di</strong><br />

aderire a uno dei sistemi collettivi volontari <strong>di</strong><br />

smaltimento (consorzi) mentre i produttori <strong>di</strong> AEE<br />

professionali potranno scegliere se aderire ad un<br />

sistema collettivo o rapportarsi <strong>di</strong>rettamente<br />

con gli operatori <strong>del</strong>la f<strong>il</strong>iera <strong>di</strong> trattamento/smaltimento.<br />

<strong>UPDATE</strong>: Quando partirà <strong>il</strong> sistema Raee?<br />

Apuzzo: Il sistema Raee <strong>di</strong>venterà operativo dal<br />

1° gennaio 2008, sebbene rimangano ancora alcune<br />

aree da definire. Difatti <strong>il</strong> sistema sarà transitorio<br />

per i primi tre mesi. Per i produttori professionali<br />

rimangono da definire alcune “zone grigie” dei<br />

prodotti. Un computer, per esempio, venduto presso<br />

la grande <strong>di</strong>stribuzione può essere acquistato da<br />

un privato come da uno stu<strong>di</strong>o notar<strong>il</strong>e, quin<strong>di</strong> può<br />

essere domestico come professionale.<br />

<strong>UPDATE</strong>: Cos’è <strong>il</strong> consorzio ECOQUAL’IT?<br />

Apuzzo: Il Consorzio per la eco-qualità nell’hi-tech<br />

nasce nel 1994 in accordo con Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />

come consorzio volontario per affrontare i problemi<br />

riguardanti l'uso, lo smaltimento e <strong>il</strong> recupero dei<br />

consumab<strong>il</strong>i. Fondato da un gruppo <strong>di</strong> aziende <strong>del</strong><br />

comparto Ict (come Hp, Ibm, Sharp…), Ecoqual'It ha<br />

sv<strong>il</strong>uppato molteplici progetti ampliando i propri<br />

interventi alle piccole e me<strong>di</strong>e imprese <strong>di</strong> elettronica<br />

ed elettrotecnica industriale. Ecoqual’It promuove<br />

soluzioni alle problematiche riguardanti <strong>il</strong> binomio<br />

ambiente e tecnologia. Il Consorzio de<strong>di</strong>ca particolare<br />

attenzione alle <strong>di</strong>rettive Raee e RoHS analizzando<br />

quanto è allo stu<strong>di</strong>o nell’ambito Reach<br />

(Valutazione Registrazione e Autorizzazione <strong>del</strong>l'uso<br />

<strong>di</strong> sostanze chimiche) ed EuP (efficienza energetica).<br />

Maggiori informazioni sono <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i su:<br />

www.ecoqualit.it<br />

Stefano Apuzzo,<br />

presidente Ecoqual'it<br />

e Pecoraro Scanio,<br />

Ministro <strong>del</strong>l'Ambiente,<br />

durante un recente<br />

incontro sul tema


04 In Copertina <strong>UPDATE</strong> 1|07<br />

Alla massima velocità<br />

Tecnologia Switch Gigabit nell’automazione<br />

1000 Mbit/s 100 Mbit/s<br />

Pacchetti dati<br />

Infrastruttura Gigabit<br />

con switch SMCS in<br />

topologie <strong>di</strong> automazione<br />

decentrate lineari<br />

e ad albero<br />

Ethernet, <strong>il</strong> sistema <strong>di</strong> comunicazione aziendale<br />

integrato, collega <strong>il</strong> livello <strong>del</strong>la produzione con<br />

<strong>il</strong> livello <strong>del</strong>l’amministrazione. Mentre "Fast<br />

Ethernet” viene <strong>di</strong> norma ut<strong>il</strong>izzata per la comunicazione<br />

con controllori e periferiche con velocità<br />

dati fino a 100 Mbit/s, spesso per <strong>il</strong> backbone<br />

aziendale <strong>di</strong> livello superiore si ricorre invece a<br />

“Gigabit Ethernet”.<br />

Standard IT per una maggiore<br />

ampiezza <strong>di</strong> banda<br />

Il ricorso a Ethernet consente <strong>di</strong> ut<strong>il</strong>izzare anche<br />

su IP, quali Video-over-IP o Voice-over-IP.<br />

Le telecamere IP possono, per esempio, essere<br />

ut<strong>il</strong>izzate per <strong>il</strong> monitoraggio visivo <strong>di</strong> processi<br />

produttivi quali applicazioni robotizzate.<br />

In caso <strong>di</strong> necessità, in una rete Ethernet la telefonia<br />

IP può infatti servire per la comunicazione<br />

in loco con l’assistenza tecnica. L'esigenza <strong>di</strong><br />

un'ampiezza <strong>di</strong> banda maggiore nasce così dal<br />

desiderio <strong>di</strong> integrare nelle reti <strong>di</strong> automazione<br />

servizi video, VoIP o altri servizi IP.<br />

Trasmissione veloce<br />

Con una velocità <strong>di</strong> dati pari a 1.000 Mbit/s,<br />

Gigabit Ethernet, secondo lo standard IEEE<br />

802.3ab per twisted pair o IEEE 802.az per la trasmissione<br />

su fibra ottica, offre, rispetto a<br />

Fast Ethernet, un’ampiezza <strong>di</strong> banda <strong>di</strong>eci volte<br />

maggiore e tempi <strong>di</strong> trasmissione dei telegrammi<br />

proporzionalmente più brevi.<br />

La trasmissione <strong>di</strong> un frame Ethernet <strong>di</strong> 1522 byte<br />

occupa la linea dati per meno <strong>di</strong> 3 µs. Gigabit Ethernet<br />

è pertanto in grado sia <strong>di</strong> garantire riserve <strong>di</strong><br />

ampiezza <strong>di</strong> banda sia <strong>di</strong> trasmettere i dati in<br />

tempo reale.<br />

Gli smart managed compact switch SMCS e gli<br />

unmanaged switch SFN GT proposti da<br />

Phoenix Contact offrono la flessib<strong>il</strong>ità e la<br />

potenza richieste a un’infrastruttura industriale.<br />

La caratteristica più interessante degli switch<br />

Phoenix Contact è la loro capacità <strong>di</strong> supportare<br />

una velocità pari a 1 Gbit/s su tutte le porte.<br />

Contrariamente alle attuali soluzioni basate su<br />

switch che supportano Gigabit Ethernet solo su<br />

due porte, con gli switch Phoenix Contact è pertanto<br />

possib<strong>il</strong>e realizzare ripartizioni a T <strong>del</strong><br />

backbone con velocità gigabit.


<strong>UPDATE</strong> 3|07 In Copertina 05<br />

Possono sfruttare <strong>di</strong>rettamente questa alta velocità<br />

dati le periferiche che <strong>di</strong>spongono già <strong>di</strong><br />

un'interfaccia per reti Gigabit, come server dati<br />

potenti in applicazioni logistiche o telecamere<br />

ad alta risoluzione. Lo standard 1000 BASE-T con<br />

cablaggio twisted pair, compatib<strong>il</strong>e verso <strong>il</strong><br />

basso a 100 e 10 Mbit/s, ut<strong>il</strong>izza l'impostazione<br />

automatica <strong>del</strong>la velocità dati tramite autonegoziazione.<br />

Periferiche e segmenti “Fast Ethernet” possono<br />

quin<strong>di</strong> essere integrati senza problemi in modalità<br />

“plug and play”.<br />

Grazie al supporto <strong>di</strong> Gigabit, gli switch semplificano<br />

inoltre la progettazione <strong>del</strong>le reti, permettendo<br />

maggior flessib<strong>il</strong>ità nella scelta <strong>del</strong>la<br />

topologia, che non è più con<strong>di</strong>zionata da considerazioni<br />

relative ad ampiezza <strong>di</strong> banda e tempi<br />

<strong>di</strong> trasmissione.<br />

Collegamenti in fibra ottica<br />

Alla comunicazione in Gigabit Ethernet me<strong>di</strong>ante<br />

fibre ottiche, secondo IEEE 802.3az, sono<br />

applicati gli standard <strong>di</strong> trasmissione 1000<br />

BASE-SX e 1000 BASE-LX.<br />

Lo standard 1000 BASE SX con una lunghezza<br />

d’onda <strong>di</strong> 850 Nm (short), che ut<strong>il</strong>izza fibre multimodali,<br />

consente <strong>di</strong> coprire <strong>di</strong>stanze fino a 550 m.<br />

Con lo standard 1000 BASE LX e una lunghezza<br />

d’onda <strong>di</strong> 1300 Nm (long), trovano invece ut<strong>il</strong>izzo<br />

fibre monomodali. La lunghezza dei segmenti<br />

può così essere portata a 10 o 20 km, a secondo<br />

dei componenti ut<strong>il</strong>izzati. Se l’applicazione<br />

richiede la copertura <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze maggiori, è possib<strong>il</strong>e<br />

ricorrere anche a moduli long haul che<br />

consentono <strong>di</strong> superare <strong>di</strong>stanze superiori a 50<br />

km. I nuovi managed switch SMCS 6GT/2SFP<br />

permettono <strong>di</strong> scegliere liberamente tra vari<br />

moduli in fibra ottica, SX, LX o long haul.<br />

Ridondanza <strong>del</strong>le reti<br />

In aggiunta alla portata <strong>di</strong> dati e alle caratteristiche<br />

in tempo reale, ai fini <strong>del</strong>la scelta <strong>del</strong>l'infrastruttura<br />

Ethernet è decisivo <strong>il</strong> criterio <strong>del</strong>la<br />

<strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> reti e impianti.<br />

Con gli switch SMCS possono essere realizzate<br />

strutture <strong>di</strong> rete ridondanti, dotate <strong>di</strong> funzioni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>agnostica. Nel caso sia necessario collegare<br />

celle <strong>di</strong> automazione al backbone IT <strong>di</strong> livello<br />

superiore, tale collegamento avviene nel<br />

“layer 2”, ovvero a livello degli switch me<strong>di</strong>ante<br />

lo standard <strong>di</strong> ridondanza universale RSTP (Rapid<br />

Spanning Tree Protocol).<br />

Messa in servizio e assistenza<br />

L’infrastruttura Gigabit industriale deve rispondere<br />

sia ai requisiti <strong>del</strong>la rete IT <strong>di</strong> livello superiore<br />

sia a quelli <strong>del</strong>l'automazione. Gli switch SMCS<br />

sono visib<strong>il</strong>i anche come un <strong>di</strong>spositivo IO<br />

Profinet in tool <strong>di</strong> engineering per Profinet, come<br />

per esempio <strong>il</strong> software <strong>di</strong> automazione PC<br />

Worx. Poiché tale tool supporta <strong>il</strong> Protocollo Link<br />

Layer Discovery (LLDP), la topologia <strong>di</strong> rete può<br />

essere rappresentata in modo particolarmente<br />

chiaro. Per quanto riguarda i managed switch,<br />

l’idoneità all’uso in ambiente industriale <strong>di</strong><br />

un’infrastruttura viene valutata anche sulla base<br />

dei costi associati all’installazione dei moduli,<br />

alla loro messa in servizio o alla loro sostituzione.<br />

Lo switch SMCS consente <strong>di</strong> archiviare tutti i<br />

parametri <strong>di</strong> configurazione su un'apposita<br />

spina MemPlug che fac<strong>il</strong>ita la messa in servizio<br />

<strong>del</strong>lo switch in loco. Allo stesso modo, anche la<br />

sostituzione <strong>del</strong> modulo si riduce a un pratico e<br />

rapido “plug and play”, in quanto è sufficiente<br />

innestare la spina <strong>di</strong> configurazione <strong>del</strong> modulo<br />

da sostituire sul modulo nuovo.<br />

Marco Caliari<br />

Per maggiori informazioni contrassegnare la<br />

casella 1 nella sezione servizio lettori.<br />

In breve<br />

L’infrastruttura Ethernet determina in<br />

larga misura le caratteristiche in tempo<br />

reale, la portata <strong>di</strong> dati, la <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong><br />

reti e impianti nonché i costi <strong>di</strong> messa in<br />

servizio e assistenza per soluzioni <strong>di</strong> automazione<br />

in rete. Sv<strong>il</strong>uppati su misura per<br />

l’applicazione ma anche per l’ut<strong>il</strong>izzatore,<br />

gli switch Gigabit possono contribuire in<br />

modo decisivo alla produttività e all'economicità<br />

<strong>di</strong> un impianto <strong>di</strong> automazione.<br />

Importante infine è sottolineare che le<br />

riserve <strong>di</strong> ampiezza <strong>di</strong> banda costituiscono<br />

una sicurezza per <strong>il</strong> futuro.<br />

Praticità <strong>di</strong> messa in<br />

servizio e sostituzione<br />

dei moduli – I dati <strong>di</strong><br />

configurazione <strong>del</strong><br />

managed switch possono<br />

essere archiviati su una<br />

memoria a innesto.


06 Dal Campo <strong>UPDATE</strong> 3|07<br />

Un partner elettronico<br />

Elettronica avanzata e soluzioni d’avanguar<strong>di</strong>a, con i connettori M12 Speedcon<br />

Stu<strong>di</strong>oemme ha<br />

deciso <strong>di</strong> ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong><br />

sistema <strong>di</strong> connessione<br />

M12 Speedcon <strong>di</strong><br />

Phoenix Contact<br />

Dal 1972 come stu<strong>di</strong>o professionale e, dal 1978,<br />

come società, Stu<strong>di</strong>oemme opera nel settore dei<br />

servizi per l’elettronica e <strong>del</strong>la produzione <strong>di</strong><br />

apparecchiature e sistemi nell’ambito ferroviario,<br />

automotive, me<strong>di</strong>cale ospedaliero ed industriale.<br />

Azienda bolognese con 20 <strong>di</strong>pendenti, ed un fatturato<br />

<strong>di</strong> circa 2 m<strong>il</strong>ioni <strong>di</strong> euro, è in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare<br />

le più elevate esigenze <strong>del</strong> mercato con<br />

prodotti <strong>di</strong> alta qualità grazie alla flessib<strong>il</strong>ità <strong>del</strong>la<br />

sua struttura, al Sistema Qualità implementato<br />

nel 1999 conforme alle normative UNI EN ISO<br />

9001 e alla certificazione ISO 14001 <strong>del</strong> 2004.<br />

“Siamo una realtà che, pur <strong>di</strong> ridotte <strong>di</strong>mensioni,<br />

ha scelto fin dall’inizio la strada <strong>del</strong>l’innovazione<br />

e, quin<strong>di</strong>, progetta e realizza prodotti ad elevato<br />

contenuto tecnologico”, spiega Loris Mantovani,<br />

Amministratore Unico <strong>del</strong>la società. “Al nostro<br />

interno <strong>di</strong>sponiamo <strong>di</strong> tutte le fasi che portano<br />

alla realizzazione <strong>di</strong> un prodotto, dalla progettazione<br />

alla sperimentazione, dalla funzione<br />

acquisti, alla produzione, per finire con <strong>il</strong> control-<br />

lo qualità”. I rapporti abituali con importanti<br />

Istituti <strong>di</strong> Ricerca (INFN, CNR) ed Università<br />

hanno consentito a Stu<strong>di</strong>oemme <strong>di</strong> sperimentare<br />

nuove tecniche ed un continuo aggiornamento<br />

tecnologico. Tra i fiori all’occhiello, i due anni<br />

<strong>di</strong> lavoro per <strong>il</strong> CERN <strong>di</strong> Ginevra, nell’ambito <strong>del</strong><br />

progetto per la realizzazione <strong>del</strong> reattore Alice.<br />

Una parte significativa <strong>del</strong>la produzione riguarda<br />

le apparecchiature per gestione <strong>del</strong>le porte<br />

per metropolitane, autobus e treni, un settore in<br />

cui si è investito per sod<strong>di</strong>sfare le sempre più<br />

stringenti richieste dei clienti, soprattutto in<br />

tema <strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> connettività.<br />

«Proprio partendo da queste applicazioni, che si<br />

basano sull’ut<strong>il</strong>izzo <strong>di</strong> motori brushless», prosegue<br />

Luigi Ton<strong>di</strong>, consulente tecnico <strong>del</strong>la società,<br />

“abbiamo deciso <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppare una nuova<br />

gamma <strong>di</strong> motori intelligenti per <strong>il</strong> controllo dei<br />

movimenti sulle macchine utens<strong>il</strong>i. Pensiamo,<br />

infatti, che vi sia ormai ampio spazio in questo<br />

settore per sostituire i motori a corrente continua,<br />

che, nelle applicazioni più sofisticate, presentano<br />

problematiche legate alla manutenzione<br />

e alle prestazioni. Indubbiamente i motori<br />

brushless sono più complicati da gestire rispetto<br />

a quelli in corrente continua, gestione che però<br />

si può semplificare portando l’elettronica a<br />

bordo <strong>del</strong> motore. Integrando i circuiti <strong>di</strong> comando<br />

nel motore si possono eliminare i cablaggi<br />

provenienti dal quadro elettrico, fonte <strong>di</strong> emissioni<br />

elettromagnetiche, e ridurre sia i costi d’installazione<br />

sia <strong>il</strong> pericolo <strong>di</strong> errori <strong>di</strong> connessione.<br />

Un apparecchio come quello che abbiamo<br />

stu<strong>di</strong>ato, con encoder a bordo e collegamenti tra<br />

elettronica e motore <strong>di</strong> pochi centimetri, rende<br />

l’ut<strong>il</strong>izzo molto più semplice. I collegamenti si<br />

limitano all’alimentazione a 220 V e al bus <strong>di</strong><br />

campo, per <strong>il</strong> quale, in questo momento, abbiamo<br />

scelto <strong>il</strong> protocollo CANBus, perché ci sembra<br />

più adatto alle applicazioni in cui verrà ut<strong>il</strong>izzato<br />

questo prodotto”. A completamento <strong>del</strong> progetto<br />

l’elettronica deve potersi accoppiare a <strong>di</strong>versi<br />

tipi <strong>di</strong> motore e <strong>il</strong> software è stato concepito in<br />

modo da poter essere parametrizzato attraverso<br />

un PC, per adattarsi alle <strong>di</strong>verse caratteristiche<br />

<strong>del</strong> motore impiegato.


<strong>UPDATE</strong> 3|07<br />

Dal Campo<br />

07<br />

Le problematiche iniziali<br />

Essenzialmente le problematiche iniziali erano<br />

legate alla riduzione degli spazi e alla <strong>di</strong>ssipazione<br />

<strong>del</strong>l’energia termica prodotta dal ponte <strong>di</strong>o<strong>di</strong> e<br />

dal motore. Questo contrastava con l’esigenza <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ssipare le temperature sv<strong>il</strong>uppate all’interno<br />

<strong>del</strong>l’apparecchiatura. Per questo i motori sono<br />

stati stu<strong>di</strong>ati per ora solo nella taglia <strong>di</strong> potenza<br />

che va da 1 a 1,5 Nm: infatti, se si supera questo<br />

valore, salgono le velocità e cominciano ad essere<br />

importanti i problemi d’inerzia <strong>del</strong> motore nelle<br />

frenate, quando la tensione rigenerata deve essere<br />

<strong>di</strong>ssipata sulle resistenze, con conseguente<br />

ulteriore aumento <strong>del</strong>le temperature.<br />

Stu<strong>di</strong>oemme ha perciò deciso <strong>di</strong> ut<strong>il</strong>izzare un<br />

sistema semplice e completo <strong>di</strong> connessione: i<br />

connettori M12 Speedcon <strong>di</strong> Phoenix Contact.<br />

La motivazione che porta alla scelta<br />

“Phoenix Contact è un’azienda che conosciamo<br />

da molti anni, <strong>di</strong> cui abbiamo in passato apprezzato<br />

la qualità dei prodotti e con cui abbiamo<br />

già avuto ottimi rapporti <strong>di</strong> collaborazione. Sul<br />

motore noi montiamo solo connettori a pannello,<br />

ma l’utente finale può avere <strong>di</strong>verse esigenze<br />

per arrivare a collegarsi con <strong>il</strong> motore” prosegue<br />

Mantovani. Phoenix Contact è in grado <strong>di</strong> offrire<br />

una gamma completa <strong>di</strong> componenti (<strong>di</strong>verse<br />

geometrie <strong>di</strong> terminali volanti, derivatori, concentratori,<br />

ecc.), che fac<strong>il</strong>ita la flessib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> configurazione<br />

<strong>del</strong> cablaggio. La <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> un<br />

connettore M12 8 poli ha consentito <strong>di</strong> raggruppare<br />

in un unico punto tutto l’I/O <strong>del</strong> campo,<br />

semplificando ulteriormente le procedure d’installazione.<br />

Un’altra caratteristica particolare <strong>di</strong><br />

questi connettori è la velocità <strong>di</strong> collegamento:<br />

è, infatti, sufficiente una semplice semi-rotazione<br />

per ottenere una connessione ottimale, con<br />

grado <strong>di</strong> protezione IP 65, pur mantenendo la<br />

completa compatib<strong>il</strong>ità con tutti i componenti<br />

<strong>del</strong> classico sistema M12. La soluzione proposta<br />

da Phoenix Contact è conforme alle esigenze <strong>di</strong><br />

velocità <strong>di</strong> realizzazione e <strong>di</strong> sicurezza oggi<br />

richiesti da tutti i costruttori ed ut<strong>il</strong>izzatori <strong>del</strong>le<br />

macchine. Phoenix Contact è inoltre un marchio<br />

presente in tutto <strong>il</strong> mondo: in ogni Paese, si può<br />

trovare <strong>il</strong> tipo <strong>di</strong> connessione più adatto alle esigenze<br />

<strong>del</strong> cliente.<br />

Sv<strong>il</strong>uppi futuri<br />

“Certamente oggi stiamo preparando i primi<br />

apparecchi <strong>di</strong> quella che <strong>di</strong>venterà una famiglia <strong>di</strong><br />

motori” conclude Mantovani “Stiamo già pensando<br />

a taglie superiori, in cui ut<strong>il</strong>izzare l’esperienza<br />

acquisita nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> questa elettronica e <strong>di</strong><br />

questo software, le cui potenzialità non sono<br />

completamente sfruttate.<br />

Un ulteriore sv<strong>il</strong>uppo sarà poi quello <strong>di</strong> mettere<br />

a <strong>di</strong>sposizione altri protocolli <strong>di</strong> comunicazione<br />

per ampliare le possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> ut<strong>il</strong>izzo <strong>di</strong> questi<br />

motori”.<br />

Eric Carboni<br />

Per maggiori informazioni contrassegnare la<br />

casella 2 nella sezione servizio lettori.<br />

La soluzione proposta da<br />

Phoenix Contact è conforme alle<br />

esigenze <strong>di</strong> velocità <strong>di</strong> realizzazione e<br />

<strong>di</strong> sicurezza oggi richiesti da tutti i<br />

costruttori ed ut<strong>il</strong>izzatori <strong>del</strong>le macchine<br />

La nuova gamma<br />

<strong>di</strong> motori intelligenti<br />

per <strong>il</strong> controllo dei movimenti<br />

sulle macchine utens<strong>il</strong>i


08 Nuovi Prodotti <strong>UPDATE</strong> 3|07<br />

Controllo sicuro<br />

Proxy Profinet con master Interbus integrato<br />

La tecnologia <strong>di</strong> sicurezza rappresenta un elemento<br />

importante <strong>del</strong> sistema Automationworx <strong>di</strong><br />

Phoenix Contact. Il proxy Profinet è master<br />

Interbus con controllore <strong>di</strong> sicurezza integrato ed<br />

offre quin<strong>di</strong> un ulteriore elemento <strong>di</strong> connessione<br />

tra l’applicazione standard e l’applicazione <strong>di</strong> sicurezza.<br />

Tramite <strong>il</strong> proxy Profinet SLC 400 PND 4TX-IB,<br />

<strong>il</strong> controllore standard interviene sul sistema<br />

Interbus Safety. Il proxy SLC 400 PND 4TX-IB r<strong>il</strong>eva<br />

gli ingressi <strong>di</strong> sicurezza, elabora <strong>il</strong> programma<br />

applicativo <strong>di</strong> sicurezza e controlla le uscite <strong>di</strong> sicurezza.<br />

La programmazione <strong>del</strong>l’applicazione sicura<br />

viene effettuata con SafetyProg. Poiché <strong>il</strong> software<br />

è stato integrato nell’interfaccia standard, la progettazione<br />

stessa risulta estremamente semplice.<br />

Per maggiori informazioni contrassegnare la<br />

casella 3 nella sezione servizio lettori.<br />

Morsetti per <strong>di</strong>spositivi MCR<br />

Connessioni per circuiti stampati<br />

Le molteplici applicazioni dei morsetti<br />

per circuiti stampati nell’ambito<br />

<strong>del</strong>la tecnica <strong>di</strong> Misurazione,<br />

Controllo e Regolazione negli ultimi<br />

anni hanno portato alla realizzazione<br />

<strong>di</strong> un programma sempre<br />

più ampio in<strong>di</strong>rizzato a sod<strong>di</strong>sfare<br />

i requisiti <strong>del</strong> grande numero <strong>di</strong><br />

apparecchi <strong>di</strong>versi e <strong>del</strong>le rispettive<br />

specifiche. Sia che si tratti <strong>del</strong>le<br />

moderne interfacce <strong>di</strong> processo o<br />

<strong>di</strong> componenti <strong>di</strong> automatizzazione,<br />

fino ad arrivare all’impiego nei PLC. I morsetti<br />

per circuiti stampati sono <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i con tre<br />

<strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> connessione. Per aumentare la<br />

densità <strong>di</strong> contatti sul circuito stampato si può<br />

scegliere tra morsetti ad uno, due, tre e quattro<br />

piani. Le varianti a vite e molla presentano pin<br />

compatib<strong>il</strong>i tra loro. In questo modo l’utente può<br />

scegliere tra le due varianti senza dover mo<strong>di</strong>ficare<br />

<strong>il</strong> layout contando su un’elevata flessib<strong>il</strong>ità<br />

e risparmio dei costi nella realizzazione <strong>del</strong> proprio<br />

circuito stampato. Il programma prevede<br />

passi compresi tra 2,5 e 7,62 mm.<br />

I morsetti sono adatti a correnti fino a 32 A e<br />

tensioni fino a 400 V (categoria <strong>di</strong> sovratensione<br />

III / Grado <strong>di</strong> inquinamento 3). Si possono collegare<br />

conduttori le cui sezioni sono comprese tra<br />

0,08 e 6 mm 2 . Nel realizzare i morsetti per circuiti<br />

stampati vengono tenuti i considerazione i<br />

requisiti <strong>di</strong> produzione più moderni rispetto ai<br />

moduli elettronici, tra cui l’esecuzione <strong>di</strong> proce<strong>di</strong>menti<br />

Through-Hole Reflow o <strong>il</strong> montaggio<br />

senza saldatura nel caso <strong>di</strong> morsetti per circuiti<br />

stampati a pressione. I morsetti per circuiti<br />

stampati adatti al proce<strong>di</strong>mento reflow, sono<br />

dotati <strong>di</strong> un corpo isolante resistente alle alte<br />

temperature. Le <strong>di</strong>verse serie sono <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i<br />

anche in caricatori a tubetto o a nastro.<br />

Per maggiori informazioni contrassegnare la<br />

casella 4 nella sezione servizio lettori.


<strong>UPDATE</strong> 3|07 Tecnologie 09<br />

Sempre all’altezza<br />

Interfaccia tra controllore e campo<br />

Sempre più importante è <strong>il</strong> ruolo svolto dai relé<br />

d’interfaccia nei settori più <strong>di</strong>versi e in quasi<br />

tutti i campi <strong>del</strong>l'industria. Tra le numerose<br />

applicazioni vanno ricordate, per esempio, la<br />

separazione galvanica tra controllore e <strong>il</strong> campo,<br />

l’adattamento <strong>di</strong> tensioni <strong>di</strong>verse e l’amplificazione<br />

<strong>di</strong> segnali. In questo campo <strong>di</strong> applicazione,<br />

<strong>il</strong> relé d'interfaccia con elemento a innesto si<br />

è affermato come soluzione valida. I suoi vantaggi<br />

nel collegamento <strong>di</strong> controllore e periferiche<br />

risultano evidenti da lungo tempo in svariate<br />

applicazioni che vanno dagli altiforni in Cina,<br />

ai tavoli da roulette nella Repubblica Ceca, ai<br />

cantieri navali in Scan<strong>di</strong>navia, alle funivie in<br />

Austria fino alle aziende chimiche in Germania.<br />

Commutare con ab<strong>il</strong>ità<br />

La <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> varie versioni <strong>di</strong> relé elettromeccanici<br />

e a stato solido consente <strong>di</strong> adattare<br />

ogni canale all’applicazione in modo modulare e<br />

ottimale. Nel caso <strong>di</strong> un cambiamento nelle con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>del</strong>l’impianto, per esempio <strong>di</strong> un aumento<br />

<strong>del</strong>la frequenza <strong>di</strong> commutazione, un relé può<br />

essere sostituito con un relè a stato solido, esente<br />

da usura, anche successivamente. Poiché non<br />

è necessario eseguire nuovamente <strong>il</strong> cablaggio,<br />

la sostituzione richiede solo pochi secon<strong>di</strong>.<br />

In particolare le versioni particolari sensore e<br />

attuatore consentono <strong>di</strong> risparmiare spazio prezioso<br />

nel quadro e <strong>di</strong> ridurre i costi <strong>di</strong> cablaggio.<br />

Massima espansione<br />

Nel collegamento dei relé d'interfaccia al controllore,<br />

spesso l'adattatore PLC-V8 si rivela un<br />

fattore decisivo. Me<strong>di</strong>ante l’adattatore sono collegati<br />

al cablaggio rapido <strong>del</strong> PLC otto moduli<br />

PLC Interface in un unico innesto, senza possib<strong>il</strong>ità<br />

<strong>di</strong> errori.<br />

Numerosi accessori come ponticelli, separatori o<br />

morsetti <strong>di</strong> alimentazione completano la<br />

gamma PLC. Con una sezione <strong>di</strong> collegamento <strong>di</strong><br />

4 mm 2 , <strong>il</strong> morsetto <strong>di</strong> alimentazione PLC-ESK, dal<br />

prof<strong>il</strong>o identico, è caratterizzato da una corrente<br />

nominale <strong>di</strong> 32 A. È pertanto possib<strong>il</strong>e ponticellare<br />

e alimentare potenziali identici <strong>di</strong> moduli<br />

PLC Interface fino a un massimo <strong>di</strong> 80 unità.<br />

Molteplicità <strong>di</strong> caratteristiche<br />

La serie <strong>di</strong> relé<br />

modulari PLC Interface<br />

sod<strong>di</strong>sfa tutti i<br />

compiti relativi al<br />

con<strong>di</strong>zionamento e alla<br />

conversione <strong>del</strong> segnale<br />

La flessib<strong>il</strong>ità è la caratteristica principale che<br />

contrad<strong>di</strong>stingue la gamma PLC Interface. Il<br />

sistema comprende un’ampia gamma <strong>di</strong> moduli<br />

speciali quali relé a stato solido con uscita con<br />

contatto <strong>di</strong> scambio, relé elettronici per l’ inversione<br />

<strong>del</strong> carico, varianti con f<strong>il</strong>tro integrato per<br />

correnti e tensioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo e moduli per<br />

applicazioni ferroviarie e navali.<br />

Roberto Longhi<br />

L’adattatore PLC-V8 collega senza problemi otto moduli<br />

al controllore<br />

Per maggiori informazioni contrassegnare la<br />

casella 5 nella sezione servizio lettori.


10 Tecnologie <strong>UPDATE</strong> 3|07<br />

L’utens<strong>il</strong>e giusto per un risultato ottimale<br />

Gli utens<strong>il</strong>i Phoenix Contact per tagliare, spelare e crimpare<br />

Per ogni realtà applicativa Phoenix Contact offre<br />

<strong>il</strong> tagliacavi ottimale. Sono <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i <strong>di</strong>verse versioni<br />

per la lavorazione <strong>di</strong> cavi con un <strong>di</strong>ametro<br />

fino a 52 mm. Tutte le parti <strong>del</strong> tagliacavi sottoposte<br />

a particolari sollecitazioni sono temprate e<br />

bonificate con uno speciale trattamento termico.<br />

Si garantiscono in tal modo elevati risultati <strong>di</strong><br />

taglio nel corso <strong>del</strong> tempo. La speciale forma <strong>del</strong>l'utens<strong>il</strong>e<br />

fornisce la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> eseguire tagli<br />

con estrema precisione per la massima como<strong>di</strong>tà.<br />

Le pinze universali e i tronchesini a taglio laterale<br />

sono adatti per tutti i lavori nel settore <strong>del</strong>le correnti<br />

forti e <strong>del</strong>l’elettronica.<br />

Per spelare...<br />

Gli strumenti per la spelatura Quick Wirefox sono<br />

dotati <strong>di</strong> coltelli flessib<strong>il</strong>i che si adattano perfettamente<br />

ad ogni forma e sezione <strong>di</strong> conduttore.<br />

Prevengono un eventuale danneggiamento dei<br />

f<strong>il</strong>i durante la spelatura. Con l’utens<strong>il</strong>e <strong>di</strong> spelatura<br />

professionale Data-Twist è possib<strong>il</strong>e spelare in<br />

sicurezza linee dati, <strong>di</strong> comando e <strong>di</strong> segnale in<br />

rame o fibra <strong>di</strong> vetro. Kames Multi consente,<br />

grazie alla sua lama a molla, <strong>di</strong> lavorare cavi fino<br />

a 40 mm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro. Le pinze spelaf<strong>il</strong>i <strong>del</strong>la<br />

serie Quick Wirefox <strong>di</strong> Phoenix Contact si<br />

contrad<strong>di</strong>stinguono per <strong>il</strong> meccanismo<br />

<strong>di</strong> regolazione automatico per vari<br />

<strong>di</strong>ametri <strong>di</strong> isolamento e <strong>di</strong> conduttore.<br />

La speciale praticità <strong>di</strong><br />

questi utens<strong>il</strong>i è caratterizzata<br />

dal tagliaf<strong>il</strong>i integrato e dall'arresto<br />

regolab<strong>il</strong>e in modo<br />

flessib<strong>il</strong>e per la lunghezza<br />

<strong>di</strong> spelatura.<br />

... e per crimpare<br />

Le pinze a crimpare Crimpfox consentono l’ut<strong>il</strong>izzo<br />

<strong>di</strong> capocorda con e senza collare isolante, e dei<br />

contatti a innesto.<br />

Tutte le pinze si contrad<strong>di</strong>stinguono per un bloccaggio<br />

forzato integrato. Esso si libera non appena<br />

viene raggiunta la pressione necessaria. Si elimina<br />

in tal modo <strong>il</strong> rischio <strong>di</strong> una pressione troppo<br />

ridotta. I manici ergonomici consentono l'impiego<br />

con una sola mano, anche per sezioni maggiori<br />

dei conduttori. Le nuove Crimpfox Multi permettono<br />

<strong>di</strong> sostituire rapidamente e senza altri utens<strong>il</strong>i<br />

gli inserti a crimpare. La versat<strong>il</strong>ità d'uso le<br />

rendono un attrezzo universale e salvaspazio,<br />

adatto per ogni tipo <strong>di</strong> applicazione.<br />

Salvatore Brandonisio<br />

Per maggiori informazioni contrassegnare la<br />

casella 6 nella sezione servizio lettori.


<strong>UPDATE</strong> 3|07 Nuovi Prodotti 11<br />

Cablaggi per l'industria alimentare<br />

Box e cavi per sensori-attuatori in acciao inox<br />

L'igiene è <strong>il</strong> principio fondamentale alla base<br />

<strong>del</strong>l'industria alimentare e nel settore me<strong>di</strong>co.<br />

Per evitare qualsiasi tipo <strong>di</strong> rischio si scelgono<br />

ormai da decenni materiali pregiati come l'acciaio<br />

inox 1.4404. Le superfici lisce, infatti, non<br />

trattengono i microrganismi e non costituiscono<br />

terreno <strong>di</strong> coltura per batteri. L'elevata resistenza<br />

alla corrosione ne permette la pulitura anche<br />

con procedure aggressive senza alcun problema.<br />

Già in fase <strong>di</strong> produzione degli alimenti è necessario<br />

che i macchinari adottati sod<strong>di</strong>sfino severi<br />

requisiti. Le plastiche ut<strong>il</strong>izzate dei cavi sensoreattuatore<br />

e dei box <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione sono in<strong>di</strong>cate<br />

nell'elenco <strong>del</strong>le <strong>di</strong>rettive FDA (Food and Drug<br />

Administration). Per la connessione a bordo<br />

macchina sono <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i connettori maschio e<br />

femmina M12 da incasso con contatti a saldatura<br />

a bagno per montaggio su circuito stampato<br />

o con f<strong>il</strong>i singoli resinati. Il programma comprende<br />

anche connettori montab<strong>il</strong>i liberamente in<br />

acciaio inox. I cavi sensore-attuatore con guaina<br />

tipo 511 vengono realizzati ut<strong>il</strong>izzando<br />

i materiali in<strong>di</strong>cati dal FDA.<br />

In tal modo si esclude qualsiasi<br />

forma <strong>di</strong> migrazione e contaminazione<br />

degli alimenti per contatto.<br />

I cavi sono <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i in versione<br />

a 4 poli e con tutte le comuni<br />

varianti <strong>di</strong> connettori maschi e<br />

femmina. La custo<strong>di</strong>a dei box sensore–attuatore<br />

per l'industria alimentare<br />

è realizzata in acciaio<br />

inox 1.4404. I box sono così fac<strong>il</strong>i<br />

da pulire. I <strong>di</strong>stributori sod<strong>di</strong>sfano<br />

<strong>il</strong> grado <strong>di</strong> protezione IP 67.<br />

Le plastiche ed i metalli ut<strong>il</strong>izzati nei cavi sensore-attuatore<br />

e nei box <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione sono stati<br />

testati verificandone la resistenza ai comuni<br />

detergenti e <strong>di</strong>sinfettanti.<br />

Per maggiori informazioni contrassegnare la<br />

casella 7 nella sezione servizio lettori.<br />

Protezione dei dati<br />

<strong>Scarica</strong>tori <strong>di</strong> sovratensioni, impianti TC e interfacce seriali<br />

Gli apparecchi Datatrab DT assicurano la protezione<br />

<strong>di</strong> impianti EDP e TC dai danni provocati<br />

da sovratensioni. Gli apparecchi, caratterizzati<br />

da un’installazione rapida e comoda,<br />

possono essere montati <strong>di</strong>rettamente sul PC o<br />

sulla guida con un semplice clic. Le custo<strong>di</strong>e<br />

sono dotate <strong>di</strong> un pie<strong>di</strong>no <strong>di</strong> fissaggio per <strong>il</strong><br />

collegamento a terra in cui può essere ut<strong>il</strong>izzato<br />

un cappuccio per <strong>il</strong> collegamento a terra<br />

con linea <strong>di</strong> compensazione.<br />

I moduli si prestano a essere ut<strong>il</strong>izzati in reti<br />

LAN o TC oltre che per interfacce seriali. Il<br />

modulo <strong>di</strong> protezione Highspeed DT-LAN-<br />

CAT.6+ è in grado <strong>di</strong> controllare velocità <strong>di</strong><br />

trasmissione fino a 10 GBit/s in applicazioni<br />

Ethernet, Power over Ethernet (PoE), ISDN o<br />

Token Ring. La sicurezza <strong>del</strong>la protezione per<br />

PC o unità Ethernet è certificata<br />

secondo i requisiti <strong>del</strong>la Classe EA<br />

(Cat. 6).<br />

La protezione per TC DT-Tele-RJ45<br />

supporta tutte le interfacce con<br />

connettori RJ45, RJ12 o RJ-11.<br />

Questa versione consente inoltre<br />

un collegamento <strong>di</strong>retto al cavo<br />

me<strong>di</strong>ante morsetto a vite.<br />

Il robusto modulo DT-UFB, in<br />

custo<strong>di</strong>a metallica, si presta invece<br />

a essere ut<strong>il</strong>izzato per l’interfaccia<br />

a bus RS 485, soprattutto<br />

in applicazioni industriali.<br />

Per maggiori informazioni contrassegnare la<br />

casella 8 nella sezione servizio lettori.


12 Dal Campo <strong>UPDATE</strong> 3|07<br />

Nella stazione centrale<br />

<strong>di</strong> Berlino i sistemi <strong>di</strong><br />

altoparlanti assicurano<br />

la sonorizzazione <strong>di</strong> aree<br />

ben <strong>del</strong>imitate, in modo<br />

da non pregiu<strong>di</strong>care<br />

l’acustica <strong>del</strong>l’ambiente<br />

Sonorizzazione <strong>del</strong>le stazioni <strong>di</strong> Berlino<br />

I controllori Inline <strong>del</strong> tipo ILC 350 ETH monitorano i circuiti degli<br />

altoparlanti e <strong>del</strong>le relative comunicazioni<br />

Hörmann Funkwerk Kölleda GmbH ha ricevuto da<br />

Deutsche Bahn AG l'incarico <strong>di</strong> installare un<br />

impianto <strong>di</strong> sonorizzazione centralizzato per le<br />

varie stazioni <strong>di</strong> Berlino. Hörmann, specialista nei<br />

sistemi <strong>di</strong> comunicazione professionale, ut<strong>il</strong>izza<br />

controllori Inline <strong>del</strong> tipo ILC 350 ETH per <strong>il</strong> monitoraggio<br />

dei circuiti degli altoparlanti e <strong>del</strong>le relative<br />

comunicazioni.<br />

Funkwerk Kölleda ha acquisito r<strong>il</strong>evanza nel<br />

campo <strong>del</strong>la tecnologia <strong>del</strong>le telecomunicazioni,<br />

<strong>del</strong>la sonorizzazione e amplificazione, degli apparecchi<br />

ra<strong>di</strong>o e degli impianti <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ocomunicazione<br />

ferroviari. Oltre agli apparecchi GSM-R e ai sistemi<br />

ra<strong>di</strong>o, la business <strong>di</strong>vision "Traffic & Control<br />

Communication”, cui appartiene Hörmann<br />

Funkwerk Kölleda GmbH, fornisce centralini aziendali,<br />

impianti <strong>di</strong> telecomunicazioni aziendali, sistemi<br />

<strong>di</strong> informazioni a clienti e passeggeri e sistemi<br />

<strong>di</strong> monitoraggio video. Dal 1982 l’azienda fornisce<br />

impianti ra<strong>di</strong>o mob<strong>il</strong>i alle ferrovie <strong>di</strong> tutta Europa.<br />

Negli anni 90 Deutsche Bahn AG decise <strong>di</strong> introdurre<br />

un nuovo standard, <strong>il</strong> GSM-R, con l'obiettivo<br />

<strong>di</strong> automatizzare i processi e <strong>di</strong> aumentare <strong>il</strong> comfort<br />

e la sicurezza dei passeggeri.<br />

Tutta la sonorizzazione centralizzata<br />

Per i mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> calcio <strong>del</strong> 2006 Deutsche Bahn si è<br />

impegnata nella ristrutturazione <strong>del</strong>la vecchia<br />

Lehrter Stadtbahnhof, trasformata nella moderna<br />

stazione centrale <strong>di</strong> Berlino. Nell’ambito <strong>di</strong> tale<br />

ristrutturazione, a Spandau è stato costruito un<br />

nuovo centro per gli avvisi, da cui possono essere<br />

effettuate le comunicazioni <strong>di</strong>ffuse tramite altoparlante<br />

in tutte le stazioni berlinesi sul collegamento<br />

nord sud. La sfida <strong>del</strong> progetto consisteva nel superamento<br />

<strong>del</strong>le <strong>di</strong>stanze tra <strong>il</strong> centro e le singole stazioni<br />

e nel numero elevato <strong>di</strong> obiettivi <strong>del</strong>la sonorizzazione.<br />

Solo nella nuova stazione centrale <strong>di</strong><br />

Berlino gli altoparlanti installati sono più <strong>di</strong> 1000.<br />

Speciali sistemi <strong>di</strong> altoparlanti provvedono a sonorizzare<br />

solo aree <strong>del</strong>imitate dei marciapie<strong>di</strong>, per non<br />

pregiu<strong>di</strong>care la comprensione degli avvisi sui binari<br />

a<strong>di</strong>acenti. Dal centro <strong>di</strong> Spandau vengono gestiti e<br />

monitorati i sistemi <strong>del</strong>le stazioni <strong>di</strong> Postdamer<br />

Platz, Gesundbrunnen, Paperstrasse, <strong>del</strong>la stazione<br />

centrale <strong>di</strong> Berlino e <strong>del</strong>le ulteriori stazioni <strong>di</strong><br />

Berlino e <strong>di</strong>ntorni. Per <strong>di</strong>ffondere un avviso, <strong>il</strong> personale<br />

<strong>di</strong> servizio deve selezionare la stazione e <strong>il</strong><br />

binario: quin<strong>di</strong>, per esempio, Stazione centrale <strong>di</strong><br />

Berlino, Binario 26. Nell’impianto elettroacustico<br />

degli altoparlanti, speciali schede <strong>di</strong> interfaccia controllano<br />

lo stato <strong>del</strong> sistema e <strong>il</strong> circuito su cui sono<br />

in corso degli avvisi.<br />

Comunicazione gestita con Ethernet<br />

Gli stati e le uscite vocali dei sistemi <strong>di</strong> sonorizzazione<br />

sono costantemente monitorati dai relativi<br />

moduli. L’interfaccia <strong>del</strong>l’impianto <strong>di</strong> sonorizzazio-


<strong>UPDATE</strong> 3|07 Dal Campo 13<br />

I controllori Inline ILC 350<br />

e ILC 370 sono stu<strong>di</strong>ati<br />

per <strong>il</strong> livello <strong>di</strong> potenza<br />

me<strong>di</strong>o-alto<br />

ne comunica lo stato corrente al controllore<br />

Inline ILC 350 ETH Phoenix Contact.<br />

Il controllore trasmette quin<strong>di</strong> un messaggio tramite<br />

Ethernet TCP/IP all’elaboratore preposto alla<br />

gestione centralizzata dei guasti nel centro avvisi<br />

<strong>di</strong> Spandau. Il vantaggio <strong>di</strong> questa soluzione sta<br />

nel monitoraggio b<strong>il</strong>aterale <strong>del</strong> collegamento<br />

TCP/IP tra controllore locale ed elaboratore centrale.<br />

L’elaboratore centrale, a sua volta, inoltra i dati alle<br />

postazioni degli operatori nel centro avvisi. Sui<br />

<strong>di</strong>splay sono visualizzate le informazioni relative<br />

agli avvisi effettuati e agli stati <strong>del</strong> sistema.<br />

Un ulteriore elaboratore de<strong>di</strong>cato alle comunicazioni<br />

protocolla tutti gli eventi per eventuali interrogazioni<br />

o reclami. Dopo un avviso, <strong>il</strong> circuito degli<br />

altoparlanti passa allo stato <strong>di</strong> riposo.<br />

L'ab<strong>il</strong>itazione degli altoparlanti avviene tramite un<br />

impianto <strong>di</strong> comunicazione <strong>di</strong>gitale. Dalla sua<br />

postazione <strong>di</strong> lavoro l’operatore può scegliere tra<br />

annunci letti personalmente e testi fissi registrati.<br />

Impedenza monitorata<br />

GmbH a tempo <strong>di</strong> record. Grazie alla eccellente<br />

collaborazione con un partner affidab<strong>il</strong>e come<br />

Phoenix Contact è stato possib<strong>il</strong>e completare un<br />

progetto <strong>di</strong> tale portata rispettando i tempi e<br />

soprattutto contenendo i costi.<br />

Raffaele Esposito<br />

Per maggiori informazioni contrassegnare la<br />

casella 9 nella sezione servizio lettori.<br />

Il quadro elettrico <strong>di</strong><br />

alimentazione sotto <strong>il</strong><br />

livello dei binari è parte<br />

<strong>del</strong>l'impianto<br />

elettroacustico degli<br />

altoparlanti<br />

Nei sistemi <strong>di</strong> sonorizzazione locali viene monitorata<br />

l’impedenza dei circuiti <strong>di</strong> altoparlanti, che<br />

in<strong>di</strong>ca l’efficienza <strong>del</strong> circuito stesso. Il rispettivo<br />

stato viene quin<strong>di</strong> comunicato all’ILC 350 ETH.<br />

In caso <strong>di</strong> variazione <strong>del</strong>lo stato, <strong>il</strong> controllore Inline<br />

genera un messaggio. Il segnale viene inviato tramite<br />

Ethernet TCP/IP all’elaboratore centrale nel<br />

centro <strong>di</strong> Berlino Spandau, che a sua volta mette<br />

l'informazione a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutte le postazioni<br />

<strong>di</strong> lavoro degli operatori. Il particolare vantaggio <strong>di</strong><br />

questa soluzione sta nel fatto che tramite la rete<br />

Ethernet <strong>di</strong> Deutsche Bahn AG sono trasmessi i<br />

protocolli TCP/IP orientati agli eventi. Le linee non<br />

sono pertanto gravate da traffico dati non necessario.<br />

In caso <strong>di</strong> ut<strong>il</strong>izzo <strong>di</strong> un controllore che non<br />

lavora in ambiente orientato agli eventi, si sarebbe<br />

resa necessaria la posa <strong>di</strong> ulteriori linee Ethernet<br />

da ogni stazione al Centro <strong>di</strong> Spandau.<br />

L'ut<strong>il</strong>izzo <strong>di</strong> un ILC 350 ETH ha permesso pertanto<br />

<strong>di</strong> evitare tali costi.<br />

Completamento rapido <strong>del</strong> progetto<br />

La pre<strong>di</strong>sposizione <strong>del</strong>la nuova stazione <strong>di</strong> Lehrter<br />

per i mon<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> calcio è stata una vera sfida; l’installazione<br />

<strong>del</strong>l’impianto <strong>di</strong> sonorizzazione è stata<br />

infatti realizzata da Hörmann Funkwerk Kölleda<br />

Con <strong>il</strong> controllore programmab<strong>il</strong>e ILC 350 RTH <strong>di</strong><br />

Phoenix Contact vengono garantiti <strong>il</strong> controllo e <strong>il</strong><br />

monitoraggio dei circuiti degli altoparlanti<br />

Tecnologia <strong>di</strong> controllo orientata al futuro<br />

Con la serie <strong>di</strong> prodotti Inline controller, Phoenix Contact offre controllori<br />

compatti ad elevata modularità per ogni classe <strong>di</strong> potenza.<br />

Grazie alle loro interfacce aperte quali Interbus, Ethernet e Profinet è<br />

possib<strong>il</strong>e integrare qualsiasi modulo in modo semplice e pratico<br />

nelle reti preesistenti. L’espan<strong>di</strong>b<strong>il</strong>ità <strong>di</strong>retta con i numerosi moduli<br />

<strong>del</strong> sistema <strong>di</strong> installazione Inline consente un adattamento flessib<strong>il</strong>e<br />

a qualsiasi esigenza. Come tutti i controllori Phoenix Contact,<br />

anche la configurazione, programmazione e <strong>di</strong>agnostica degli Inline<br />

controller sono effettuate me<strong>di</strong>ante <strong>il</strong> software PC Worx. Nel caso si<br />

renda necessaria una performance superiore, <strong>il</strong> controllore ut<strong>il</strong>izzato<br />

può essere sostituito con una versione più potente.


14 Attualità <strong>UPDATE</strong> 3|07<br />

Phoenix Contact e <strong>il</strong> mercato <strong>del</strong>l’acqua<br />

L'innovazione al servizio degli impianti per <strong>il</strong> trattamento <strong>del</strong>le acque<br />

Le manifestazioni “Telecontrollo” ed<br />

“Acquaria” sono state importanti vetrine<br />

per la competenza e le soluzioni<br />

integrate per <strong>il</strong> trattamento <strong>del</strong>le<br />

acque <strong>di</strong> Phoenix Contact.<br />

L’affluenza <strong>del</strong> pubblico e l’attenzione<br />

<strong>di</strong>mostrate hanno reso<br />

testimonianza <strong>del</strong> forte interesse<br />

verso <strong>il</strong> mercato <strong>del</strong>l’acqua che in<br />

questi anni ha registrato un notevole<br />

incremento in termini <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppo<br />

tecnologico e business.<br />

Phoenix Contact ha proposto <strong>il</strong> tema<br />

<strong>del</strong> ciclo integrato <strong>del</strong>l’acqua, dalle <strong>di</strong>verse<br />

fasi <strong>di</strong> produzione e <strong>di</strong>stribuzione, alle<br />

stazioni per la captazione, l’adduzione, <strong>il</strong> pompaggio<br />

etc. Particolare risalto è stato dato alle tecnologie<br />

wireless che permettono <strong>di</strong> superare le<br />

asperità <strong>del</strong> territorio dove la trasmissione via<br />

cavo è spesso problematica e costosa.<br />

Presso le aree espositive <strong>di</strong> Phoenix Contact è<br />

stato possib<strong>il</strong>e ritirare <strong>il</strong> nuovo CD-ROM de<strong>di</strong>cato<br />

al mercato <strong>del</strong>l’acqua, all’interno <strong>del</strong> quale sono<br />

presenti le principali applicazioni realizzate, f<strong>il</strong>mati<br />

e documentazione <strong>del</strong>la tecnologia legata al<br />

trattamento <strong>del</strong>le acque.<br />

Il CD-ROM “Trattiamola bene!” è a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong><br />

chiunque ne faccia richiesta, attraverso l’apposito<br />

modulo, su www.phoenixcontact.it.<br />

Auguri solidali!<br />

Per <strong>il</strong> terzo anno consecutivo,<br />

prende corpo l’iniziativa natalizia<br />

<strong>di</strong> Phoenix Contact a sostegno <strong>del</strong><br />

progetto idrico <strong>di</strong> AMREF.<br />

Dopo “Dona un 1 Euro con un click”<br />

(2005) e “Scriv<strong>il</strong>o con <strong>il</strong> cuore”<br />

(2006), anche quest’anno sarà<br />

possib<strong>il</strong>e contribuire a far crescere<br />

l’ammontare <strong>del</strong>la donazione che<br />

Phoenix Contact effettuerà a favore<br />

<strong>di</strong> AMREF. Come? Non resta che<br />

scoprirlo, da <strong>di</strong>cembre su:<br />

www.phoenixcontact.it<br />

Buone feste!


<strong>UPDATE</strong> 3|07<br />

Attualità<br />

15<br />

L'innovazione in espansione<br />

Ampliato <strong>il</strong> Centro per l’Innovazione Elettronica a Bad Pyrmont<br />

Quando si parla <strong>di</strong> Phoenix Contact si parla <strong>di</strong><br />

innovazione. Con costante impegno l’azienda continua<br />

ad investire in soluzioni che possano sod<strong>di</strong>sfare<br />

le nuove esigenze <strong>del</strong> mercato globale.<br />

Ultimo importante passo in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> tempo è<br />

l’ampliamento <strong>del</strong> Centro per l’Innovazione<br />

Elettronica a Bad Pyrmont, nella regione tedesca<br />

<strong>del</strong>la Renania Settentrionale / Vestfalia.<br />

Il nuovo centro, che dal 1996 produce i più moderni<br />

componenti elettronici, sarà altamente specializzato<br />

e de<strong>di</strong>cato esclusivamente all’elettronica<br />

industriale. Qui saranno trasferiti gran parte dei<br />

laboratori <strong>di</strong> ricerca e sv<strong>il</strong>uppo, oggi siti a<br />

Blomberg, in casa madre.<br />

Il Centro <strong>di</strong>venterà la terza realtà produttiva <strong>del</strong>la<br />

zona, offrendo lavoro a circa 700 persone.<br />

Phoenix Contact S.p.A.<br />

Via Bellini, 39/41 - 20095 Cusano M<strong>il</strong>anino<br />

Fax 02 66 05 95 00<br />

Per ricevere maggiori informazioni, si prega <strong>di</strong> contrassegnare gli<br />

argomenti <strong>di</strong> interesse e inoltrare copia <strong>del</strong> presente modulo via fax:<br />

01 02 03 04 05 06<br />

07 08 09<br />

Servizio lettori<br />

Vi preghiamo <strong>di</strong> comp<strong>il</strong>are i seguenti campi per ricevere<br />

la documentazione richiesta<br />

Nome/Cognome<br />

Azienda<br />

Funzione/Settore<br />

<strong>UPDATE</strong><br />

3|07<br />

Redazione<br />

Phoenix Contact S.p.A.<br />

Marketing Communication Dept.<br />

Antonella Galimberti<br />

Tel. 02 66 05 92 51 - Fax 02 66 05 95 00<br />

e-ma<strong>il</strong>: agalimberti@phoenixcontact.com<br />

Copyright © 2007 by Phoenix Contact<br />

... oppure inviare una e-ma<strong>il</strong> all’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> posta<br />

info_it@phoenixcontact.com<br />

www.phoenixcontact.it<br />

Ai sensi <strong>del</strong> DLgs 196/2003, esprimo <strong>il</strong> consenso al trattamento e allacomunicazione dei dati qui riportati<br />

ed ai correlati trattamenti ai soggetti che svolgono le attività in<strong>di</strong>cate nell'informativa stessa.<br />

(In mancanza <strong>del</strong> consenso la registrazione non potrà essere eseguita).<br />

Accetto ❑ Firma<br />

In<strong>di</strong>rizzo<br />

Telefono/Fax<br />

e-ma<strong>il</strong>


Trattiamola bene!<br />

Acquisire, controllare, trasferire:<br />

in tutte le fasi <strong>di</strong> produzione e<br />

<strong>di</strong>stribuzione <strong>del</strong>l’acqua potete contare<br />

sulle nostre soluzioni: dai controllori per<br />

la gestione dei dati sul campo alla trasmissione<br />

wireless, sicura ed<br />

affidab<strong>il</strong>e grazie alla tecnologia a salto<br />

<strong>di</strong> frequenze (FHSS) operante su<br />

banda libera da licenza <strong>di</strong> ut<strong>il</strong>izzo, fino<br />

agli Access Point Bluetooth,WiFi e ai<br />

modem industriali, che permettono<br />

<strong>di</strong> monitorare gli impianti decentrati<br />

me<strong>di</strong>ante collegamento GSM.<br />

Innovare<br />

è la nostra passione.<br />

E la vostra?<br />

Per maggiori informazioni:<br />

Tel. 02 66 05 91<br />

info_it@phoenixcontact.com<br />

www.phoenixcontact.it

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