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rassegna stampa 26-28 febbraio - Provincia di Cagliari

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PROVINCIA DI CAGLIARI<br />

PROVINCIA DE CASTEDDU<br />

RASSEGNA STAMPA <strong>26</strong>-<strong>28</strong> FEBBRAIO<br />

Prime pagine Pag. 2<br />

Taccuino avvenimenti Pag. 5<br />

<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> Pag. 7<br />

Cronaca e politica regionale Pag. 20<br />

La <strong>rassegna</strong> <strong>stampa</strong> è stata ultimata alle ore 8.25.


TACCUINO AVVENIMENTI DI OGGI, LUNEDI' <strong>28</strong> FEBBRAIO<br />

- 09.30 - CAGLIARI - Sede Cisl, via Ancona 11 Seminario organizzato dalla Cisl sul tema "Le<br />

infrastrutture per lo sviluppo della Sardegna".<br />

- 09.30 - CAGLIARI - Fronte Assessorato P.I., viale Trieste 186 Sit-in studenti e personale istituto<br />

Azuni contro piano <strong>di</strong>mensionamento scolastico.<br />

- 09.30 - CAGLIARI - Parco Monte Claro, via Cadello 9 Convegno dell'Unione province sardu su<br />

"Bio<strong>di</strong>versità, realtà, prospettive e opportunità <strong>di</strong> lavoro per il mondo agricolo".<br />

- 10.00 - NUORO - Centro sportivo Osaka, via Mons. Melas 15 Pino Maddaloni, medaglia d'oro<br />

<strong>di</strong> judo alle Olimpia<strong>di</strong> <strong>di</strong> Sydney 2000 incontra gli studenti della scuola elementare Podda.<br />

- 10.30 - SASSARI - Palazzo Ducale, piazza del Comune 1 Conferenza <strong>stampa</strong> Direzione Inail per<br />

presentazione campagna <strong>di</strong> prevenzione sugli infortuni in ambienti domestici dei bambini<br />

"Patatrac - gioca in sicurezza".<br />

- 11.00 - CAGLIARI - Sede Pd, via Emilia 39 Riunione coalizione centrosinistra su situazione<br />

politica dopo primarie per scelta can<strong>di</strong>dati sindaci <strong>Cagliari</strong> e Iglesias.<br />

- 11.30 - VILLAPUTZU - Poligono Capo San Lorenzo Sopralluogo parlamentari a Poligono Capo<br />

San Lorenzo.<br />

- 12.30 - CAGLIARI - Villa Devoto Riunione maggioranza e firma decreto nomina nuovo<br />

assessore regionale dei Trasporti in sostituzione <strong>di</strong>missionario Angelo Carta (Psd'Az).<br />

- 16.00 - ELMAS - Sede Sardafi<strong>di</strong>, via Nervi, z.i. Casic est Seminario informativo sui Piani <strong>di</strong><br />

inse<strong>di</strong>amento professionale (Pip).<br />

- 16.00 - CAGLIARI - Parco Molentargius-Saline, via La Palma Convegno organizzato da<br />

Legambiente su "Allarme ambientale e sanitario a Quirra responsabilità del poligono militare<br />

esperti a confronto". E' prevista la presenza del sen. Francesco Ferrante (Pd) componente della<br />

Commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito.<br />

- 16.30 - CAGLIARI - Camera <strong>di</strong> Commercio Tavola rotonda "Ottanta...voglia <strong>di</strong> scrivere"<br />

organizzata dalla Fidapa.<br />

- 16.30 - GUSPINI - Aula consiliare Comune Conferenza <strong>stampa</strong> Sindaci e presidente <strong>Provincia</strong><br />

Me<strong>di</strong>o Campidano su problematica conferimento rifiuti a<br />

Macchiareddu.<br />

- 17.00 - CAGLIARI - Conservatorio, piazza Porrino 1 Conferenza della musicologa Myrian<br />

Quaquero.<br />

- 18.00 - NUORO - Sede Idv, via Mannironi 24 Incontro sull'emergenza sanitaria nella zona del<br />

poligono <strong>di</strong> Quirra-Perdasdefogu, organizzato dal Circolo della Salute dell'Idv.<br />

- 18.30 - CAGLIARI - T Hotel, via dei Giu<strong>di</strong>cati 66 Incontro-<strong>di</strong>alogo con l'assessore regionale<br />

della Programmazione Giorgio La Spisa sul tema "Chi salva la politica?", organizzato<br />

dall'associazione Via Libera.<br />

- 20.30 - ALGHERO - Sala Manno, via Marconi 10 Proseguono appuntamenti 6/a e<strong>di</strong>zione de "I<br />

lunedì con la poesia" con il recital <strong>di</strong> Pier Luigi Alvau che legge i versi <strong>di</strong> Dylan Thomas.<br />

(ANSA).


TACCUINO AVVENIMENTI DI OGGI<br />

"Bio<strong>di</strong>versita', realta', prospettive e opportunita' <strong>di</strong> lavoro per il mondo agricolo" e' il tema del<br />

convegno organizzato dall'Unione Province Sarde in chiusura dell'anno de<strong>di</strong>cato alle bio<strong>di</strong>versita'<br />

(<strong>Cagliari</strong> - centro congressi - Parco <strong>di</strong> Monte Claro - via Cadello - ore 9.30)<br />

- "Le infrastrutture per lo sviluppo della Sardegna" e' il tema del seminario organizzato dalla Cisl<br />

sarda. Partecipano gli assessori regionali all'Industria e ai Lavori Pubblici e presidenti <strong>di</strong><br />

Confindustria Sardegna e Sfirs (<strong>Cagliari</strong> - salone Sechi - via Ancona 11 - ore 9.30)<br />

- Si riunisce il Consiglio comunale <strong>di</strong> Nuoro (Nuoro - sala consiliare Comune - ore 9.30)<br />

- Conferenza <strong>stampa</strong> e a seguire inaugurazione della mostra gioco sulla prevenzione dei pericoli<br />

in ambiente domestico "Patatrac" organizzata dall'Inail in collaborazione con il Comune <strong>di</strong> Sassari<br />

(Sassari - sala Duce - Palazzo Ducale - ore 10.30)<br />

- Riunione del tavolo della coalizione del centrosinistra a <strong>Cagliari</strong> incentrato sui temi della<br />

campagna elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative (<strong>Cagliari</strong> - via Emilia - ore 16) -<br />

"Allarme ambientale e sanitario a Quirra responsabilita' del poligono militare, esperti a confronto"<br />

e' il tema della conferenza-<strong>di</strong>battito organizzata da Legambiente Sardegna. Interviene, tra gli altri,<br />

Francesco Ferrante della commissione parlamentare sull'uranio impoverito (<strong>Cagliari</strong> - sala<br />

conferenze - Parco naturale <strong>di</strong> Molentargius - via La Palma - ore 16)<br />

- Seminario informativo sui Pip (Piani <strong>di</strong> inserimento professionale) organizzato da Confapi<br />

Sardegna in collaborazione con l'Agenzia regionale per il lavoro (Elmas - sala conferenze "Angelo<br />

Rapetti" - Sardafi<strong>di</strong> - zona industriale Casic Est - via Nervi - ore 16)<br />

- Conferenza <strong>stampa</strong> dei sindaci del Me<strong>di</strong>o Campidano, del presidente della <strong>Provincia</strong> e<br />

dell'assessore provinciale all'Ambiente per illustrare i provve<strong>di</strong>menti che intendono assumere contro<br />

il provve<strong>di</strong>mento che impone dal 1* marzo il conferimento dei rifiuti a Macchiareddu (Guspini -<br />

sala consiliare Comune - ore 16.30)<br />

- Incontro sull''emergenza sanitaria nella zona del poligono interforze <strong>di</strong> Quirra-Perdasdefogu<br />

organizzato dal Circolo della Salute dell'Italia dei Valori <strong>di</strong> Nuoro (Nuoro - Sede Idv - via<br />

Mannironi 24 - ore 18)<br />

- "Chi salva la politica?" e' il tema dell'incontro-<strong>di</strong>alogo con l'assessore regionale alla<br />

Programmazione Giorgio La Spisa, promosso dall'associazione "Via Libera" (<strong>Cagliari</strong> - T Hotel -<br />

via dei Giu<strong>di</strong>cati - ore 18.30) (AGI) Rob/Cog


ITALIA 150: GLI EVENTI IN PROVINCE CAGLIARI, M.CAMPIDANO E SULCIS<br />

(AGI) - <strong>Cagliari</strong>, 25 feb. - <strong>Cagliari</strong> celebrera' con una "Notte tricolore", il giorno della vigilia, la<br />

festa nazionale del 17 marzo per i 150 anni dell'unita' d'Italia. Alle 16, al bastione Saint Remy, un<br />

centinaio <strong>di</strong> studenti del presso scolastico <strong>di</strong> Santa Caterina, cui si potranno unire genitori,<br />

insegnanti e i citta<strong>di</strong>ni, indosseranno pettorine che riproducono le camicie rosse per poi sfilare<br />

lungo le vie <strong>di</strong> Castello in un corteo ispirato ai Mille, aperto dalla banda musicale della citta'.<br />

Ai partecipanti, che attraverseranno via La Marmora fino a piazza In<strong>di</strong>pendenza, si unira' anche il<br />

prefetto <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, Giovanni Balsamo, che poco dopo, alle 17, sara' fra le autorita' invitate<br />

all'inaugurazione della mostra "Ai confini del regno" nel vicino palazzo <strong>di</strong> citta'. Saranno esposte<br />

opere <strong>di</strong> sette giovani artisti piemontesi e <strong>di</strong> altrettanti sar<strong>di</strong> ispirate al tema dell'unita' d'Italia, oltre<br />

cimeli delle guerre d'in<strong>di</strong>pendenza.<br />

Sempre alle 16, fra via Roma, Largo Carlo Felice, via Manno e piazza Costituzione, apriranno i<br />

36 gazebo delle "isole del gusto", punti <strong>di</strong> degustazione allestiti dalle attivita' commerciali e<br />

artigianali coinvolte dalla Camera <strong>di</strong> commercio <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, che resteranno aperti fino alle 24, cosi'<br />

come le mostre e i monumenti interessati alle celebrazioni. Dalle 17 si potra' visitare anche la Torre<br />

dell'Elefante, che avra' un'illuminazione tricolore.<br />

La mattinata del 16, su iniziativa del comando militare autonomo della Sardegna, alle 9.30 e'<br />

previsto l'alzaban<strong>di</strong>era su una nave ormeggiata in porto. L'ammainaban<strong>di</strong>era e' previsto alle 18.30,<br />

nel molo in cui saranno ormeggiate le unita' della Marina militare coinvolte nelle celebrazioni. Alla<br />

stessa ora comincera' il concerto della banda musicale "Citta' <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>" in piazza Martiri. Alle 19<br />

tocchera' a quella della Brigata Sassari, impegnata in un concerto itinerante lungo le Isole del gusto,<br />

e alle 20 alla banda "Stanislao Silesu" <strong>di</strong> Samassi al bastione Saint Remy, che poi si spostera' lungo<br />

le vie della Marina. Alla stessa ora verra' anche inaugurato, nella passeggiata coperta, un<br />

programma <strong>di</strong> manifestazioni ed esibizioni tematiche preparate dagli studenti delle scuole citta<strong>di</strong>ne.<br />

I ragazzi del liceo artistico, in particolare, con il sostegno della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>,<br />

pre<strong>di</strong>sporranno installazioni e opere pittoriche sull'unita' d'Italia che saranno esposte nelle vetrine<br />

del centro. La <strong>Provincia</strong>, come gia' ha fatto il comune nei giorni scorsi, domani celebrera' alle 16<br />

la ricorrenza con una seduta straor<strong>di</strong>naria, sul tema "Le italiane madri della patria", una rilettura del<br />

Risorgimento dalla parte delle donne. La <strong>Provincia</strong> ha anche organizzato un concorso sul tema<br />

"L'evento storico e il suo valore attuale" per gli studenti delle scuole superiori, chiamati a<br />

presentare, testi, immagini, manufatti artistici, file au<strong>di</strong>o, spot e video entro il prossimo 30 aprile.<br />

La vicepresidente Angela Quaquero ha ipotizzato l'organizzazione <strong>di</strong> una mostra che raccolga i<br />

migliori elaborati. Il primo classificato avra' un premio in denaro <strong>di</strong> 500 euro, il secondo <strong>di</strong> 450 euro<br />

e il terzo <strong>di</strong> 400 euro.<br />

A Quartu sono in programma mostre <strong>di</strong> cimeli, un concerto della banda citta<strong>di</strong>na e del coro<br />

polifonico e un concorso fra gli esercizi commerciali per l'allestimento delle migliori vetrine<br />

tricolari. Il sindaco Mauro Contini ha annunciato anche che, come a <strong>Cagliari</strong>, la citta' festeggera'<br />

con una "Notte Tricolare": il 16 marzo i negozi apriranno anche la sera, il municipio sara' illuminato<br />

e sono previste forme <strong>di</strong> animazione per le strade.. La <strong>Provincia</strong> del Me<strong>di</strong>o Campidano anticipera'<br />

i festeggiamenti al 4 marzo, con una celebrazione nella scuola Vignarelli a Sanluri, alle 9, alla<br />

presenza dei rappresentanti delle istituzioni. Chiudera' un concerto con la banda musicale e il coro.<br />

Il 18 marzo, inoltre, e' previsto un convegno nella sala del consiglio provinciale, sempre a Sanluri.<br />

Tra aprile e maggio, come annunciato dal presidente Fulvio Tocco, si terranno due convegni, uno<br />

de<strong>di</strong>cato a Giovanni Battista Tuveri, in programma a Collinas, l'altro ad Alberto Lamarmora, con<br />

sede a Setzu. Le date sono ancora da definire. A Carbonia la ricorrenza si festeggera' il 23 marzo<br />

con un'iniziativa istituzionale della <strong>Provincia</strong>. A Iglesias il 17 marzo, intanto, sara' inaugurata una<br />

mostra sul tema minerario <strong>di</strong> Antonello Ottonello che regalera' alla <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Carbonia-Iglesias<br />

una sua opera. Tra il 24 e il 25 marzo si terra' il Festival della storia, due giorni <strong>di</strong> conferenze,<br />

rea<strong>di</strong>ng e spettacoli sugli eventi che hanno portato all'unita' d'Italia. Il giorno precedente, il 23<br />

marzo, Gianluca Medas e cori polifonici del territorio metteranno in scena uno spettacolo teatrale<br />

sulla storia d'Italia. Inoltre, in collaborazione con il Rotary Club, le scuole <strong>di</strong> Carbonia saranno<br />

coinvolte in un concorso a tema. I premi per i primi classificati saranno dei lettori per e-book.(AGI)


pag <strong>28</strong><br />

sabato <strong>26</strong> <strong>febbraio</strong><br />

Napolitano inaugurerà il monumento al Tricolore <strong>di</strong> Sciola<br />

Il Capo dello Stato alla festa dei 150 anni dell'Unità d'Italia<br />

Presentato dal prefetto il calendario delle manifestazioni per il 150° anniversario dell'Unità<br />

d'Italia. Oggi seduta del Consiglio provinciale in cui si <strong>di</strong>scuterà delle «Italiane madri della<br />

Patria».<br />

La Sardegna punto <strong>di</strong> partenza dell'Unità d'Italia. Anche il Presidente della Repubblica Giorgio<br />

Napolitano parteciperà alle celebrazioni per il 150° anniversario. Ancora non è stata fissata la data<br />

per l'arrivo del Presidente della Repubblica nel capoluogo sardo, ma l'occasione - così annunciano il<br />

sindaco Emilio Floris e il suo assessore alla Cultura Giorgio Pellegrini - potrebbe essere<br />

l'inaugurazione del monumento al Tricolore realizzato da Pinuccio Sciola nel Parco della Musica.<br />

CITTÀ TRICOLORE Il 16 e il 17 marzo il capoluogo si vestirà col Tricolore per celebrare il 150°<br />

anniversario dell'Unità d'Italia con musica, video, <strong>di</strong>battiti, concerti e decine <strong>di</strong> manifestazioni. La<br />

Torre dell'Elefante, sarà illuminate su tre facciate con i colori della ban<strong>di</strong>era italiana, in tutto il<br />

centro storico saranno allestiti gazebo e mostre e si potrà assistere a concerti, dalla banda della<br />

Brigata Sassari a quella <strong>di</strong> Samassi e della Città <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. Anche il Ctm darà un importante<br />

contributo: su alcuni bus saranno affisse gigantografie con il programma della manifestazione.<br />

Programma che sarà <strong>di</strong>sponibile anche all'interno dei mezzi, in cartoncini appesi ai passamano. Per<br />

l'occasione verranno realizzati abbonamenti con le effigie dei Padri del Risorgimento e dell'Unità<br />

d'Italia.<br />

OBIETTIVO GIOVANI Il programma delle manifestazioni è stato illustrato ieri mattina dal prefetto<br />

Giovanni Balsamo. «È una celebrazione rivolta soprattutto ai giovani perché è importante<br />

festeggiare le ra<strong>di</strong>ci del nostro essere positivo», ha detto il prefetto. «Moltissimo <strong>di</strong> quello che<br />

siamo lo dobbiamo agli eventi che accaddero 150 anni fa, cioè il sistema <strong>di</strong> libertà e della<br />

democrazia. Quella generazione fu capace <strong>di</strong> realizzare una operazione straor<strong>di</strong>naria: la coesione<br />

davanti a un ideale comune, lasciando da parte le <strong>di</strong>verse posizioni». A essere coinvolte nelle varie<br />

manifestazioni saranno soprattutto le scuole. I più piccoli, la mattina del 16 marzo, parteciperanno a<br />

un corteo con una pettorina che ricorda la camicia dei Mille. «Sfileremo per le strade <strong>di</strong> Castello per<br />

arrivare all'ex palazzo <strong>di</strong> Città dove è in programma la mostra Ai confini del Regno», ha spiegato<br />

l'assessore comunale alla Cultura Giorgio Pellegrini.<br />

IL CONCORSO Gli studenti delle superiori, potranno partecipare a un bando per raccontare, in<br />

forma scritta o con <strong>di</strong>segni, video o au<strong>di</strong>o, l'Unità d'Italia nell'attualità dei giorni nostri. «Ci saranno<br />

a <strong>di</strong>sposizione dei premi per i primi tre classificati», ha annunciato Angela Quaquero assessore<br />

provinciale alle Politiche sociali. Ai festeggiamenti parteciperanno anche i commercianti, che<br />

allestiranno le vetrine sul tema e i ristoratori che proporranno menù particolari e «il piatto tricolore,<br />

un piatto unico per non sprecare niente», ha detto Giancarlo Deidda, presidente della Camera <strong>di</strong><br />

commercio. (a. a.)


ITALIA 150: PROVINCIA CAGLIARI RICORDA FIGURA GRAZIA DELEDDA<br />

CAGLIARI<br />

(ANSA) - CAGLIARI, <strong>26</strong> FEB - "Grazia Deledda? Il 18 <strong>febbraio</strong> sarebbe scesa in piazza per<br />

manifestare insieme alle altre donne". Lo ha detto Antonella Appiano, scrittrice e giornalista, una<br />

delle relatrici della giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> "Le italiane, madri della patria" al centro della riunione<br />

straor<strong>di</strong>naria del Consiglio provinciale <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, questo pomeriggio in occasione del 150/o<br />

anniversario dell'Unità d'Italia. "Sicuramente una italiana coraggiosa - ha continuato - in qualche<br />

modo protofemminista. E attaccata alla Sardegna e all'Italia: dai carteggi con gli e<strong>di</strong>tori emerge la<br />

sua caparbietà e la sua tenacia nel far conoscere la sua isola al resto del Paese". Una giornata<br />

celebrativa, ma anche legata al presente. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio provinciale<br />

Roberto Pili nel suo intervento introduttivo: "Tema attuale e problematico - ha spiegato - perché<br />

affronta uno degli aspetti non ancora risolti della nostra democrazia anche in termini <strong>di</strong><br />

rappresentanza, la grande questione femminile". All'incontro ha partecipato anche il prefetto <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong> Giovanni Balsamo. "Giusto ricordare il ruolo attivo delle donne - ha detto - anche nel<br />

Risorgimento: furono apporti meno appariscenti, ma sicuramente fondamentali". Un ruolo che però<br />

raramente viene riconosciuto nei libri <strong>di</strong> scuola. "In letteratura - ha detto Anna Maria Barbato Ricci,<br />

esperta <strong>di</strong> comunicazione - davvero pochi nomi. E nella storia si parla giusto <strong>di</strong> qualche regina.<br />

Dimenticando spesso l'apporto delle 21 donne nella Costituente. E soprattutto <strong>di</strong> Lina Merlin, che<br />

ricordò ai colleghi uomini <strong>di</strong> inserire il riferimento alla parità dei sessi". (ANSA).


Pag. 19<br />

lunedì <strong>28</strong> <strong>febbraio</strong><br />

Graziano Milia rilancia il parco come spazio per concerti<br />

Il jazz expo a Monte Claro: «Nessun <strong>di</strong>sturbo, non è rock»<br />

CAGLIARI. Giugno 2003: l’impresa <strong>di</strong> spettacoli musicali Vox Day organizza il festival rock<br />

‘Tora, tora, tora’ al parco <strong>di</strong> Monte Claro. Seguono proteste dagli abitanti del quartiere, costretti a<br />

interminabili veglie forzate. Poi denunce, interventi della polizia e un palleggio <strong>di</strong> responsabilità tra<br />

<strong>Provincia</strong> e Comune, al punto che alla fine nessuno riesce a capire chi avesse rilasciato<br />

l’autorizzazione agli organizzatori. La chiusura della settimana <strong>di</strong> rock-metal è categorica: l’allora<br />

presidente della <strong>Provincia</strong> Sandro Balletto avverte che il parco non è un’arena per concerti, quin<strong>di</strong><br />

non se ne faranno mai più. Troppi problemi, troppe carenze tecniche perchè lo spazio possa essere<br />

considerato qualcosa <strong>di</strong> più che un’oasi verde.<br />

Sono passati otto anni ed ora è ancora una volta la <strong>Provincia</strong> ad annunciare alla Bit <strong>di</strong> Milano un<br />

nuovo festival musicale a Monte Claro: è l’European Jazz Expo’, l’organizzazione è dei fratelli<br />

Palmas con una delle loro società. Sette gran<strong>di</strong> palchi, cinquanta concerti, oltre duecento artisti,<br />

musica e ristorazione dalla mattina a tarda notte, si comincia il 27 maggio e si chiude il 29. Difficile<br />

non prevedere una nuova ondata <strong>di</strong> proteste. ma il presidente Graziano Milia è ottimista: «Otto anni<br />

fa venne organizzato un festival <strong>di</strong> musica rock - spiega il capo dell’esecutivo provinciale - stavolta<br />

parliamo <strong>di</strong> jazz, una musica <strong>di</strong> gran lunga meno invasiva». La <strong>Provincia</strong> è coinvolta<br />

nell’organizzazione con un cospicuo contributo, che ha consentito ai fratelli Palmas <strong>di</strong> lasciare lo<br />

spazio tra<strong>di</strong>zionale della Fiera, dove fra l’altro è aumentato <strong>di</strong> molto il costo del canone d’affitto:<br />

«E’ una manifestazione importante, <strong>di</strong> grande qualità - avverte Milia - che non provocherà alcun<br />

problema <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne pubblico e <strong>di</strong> sicurezza». Il progetto è <strong>di</strong> superare da qui a maggio tutti i<br />

problemi che a suo tempo ostacolarono pesantente l’attività <strong>di</strong> Vox Day, comprese le autorizzazioni<br />

legate alla sicurezza dello spazio, le uscite, i servizi igienici e soprattutto le garanzie sulla<br />

salvaguar<strong>di</strong>a del parco, un bene <strong>di</strong> proprietà della <strong>Provincia</strong> che ne cura anche gestione e<br />

manutenzione: «Sono certo che andrà tutto come deve - taglia corto Milia - anche perchè il pubblico<br />

del jazz è tra<strong>di</strong>zionalmente un pubblico maturo, adatto ad essere ospitato a Monte Claro». (m.l)


pag. 12<br />

lunedì <strong>28</strong> <strong>febbraio</strong><br />

L'area <strong>di</strong> Santa Caterina è fuori dai confini Sogaer, mai impugnata la delibera comunale<br />

Sta<strong>di</strong>o, l'Enac rilancia ma non ricorre<br />

Il presidente Riggio: <strong>di</strong>remo la nostra sull'area aeroportuale<br />

L'Ente nazionale per l'aviazione civile ha scelto <strong>di</strong> non impugnare la delibera del consiglio<br />

comunale che dà il via libera allo sta<strong>di</strong>o.<br />

Non ha partecipato alla prima conferenza <strong>di</strong> servizi e non ci sarà nessun rappresentante nemmeno<br />

alla seconda riunione <strong>di</strong> mercoledì: l'Enac non avrebbe alcun titolo - almeno adesso - per sedersi al<br />

tavolo dell'Accordo <strong>di</strong> programma che darà il via libera alla costruzione dello sta<strong>di</strong>o del <strong>Cagliari</strong> a<br />

Santa Caterina. Ma il 25 <strong>febbraio</strong>, giusto due giorni dopo l'incontro <strong>di</strong> Villa Devoto tra società<br />

sportiva, Regione, <strong>Provincia</strong> e Comune <strong>di</strong> Elmas, l'ente nazionale per l'aviazione civile ha <strong>di</strong>ffuso<br />

un comunicato.<br />

LA LETTERA Poche righe che potrebbero apparire (almeno per la tempistica) come la<br />

riven<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> un ruolo all'interno della procedura: «Il presidente Vito Riggio ricorda che in<br />

Italia l'unica autorità in ambito aeronautico competente ad autorizzare la progettazione, lo sviluppo<br />

e ogni altro intervento infrastrutturale sugli aeroporti è l'Enac, come previsto dalla normativa<br />

nazionale e da quella dall'Icao (International Civil Aviation Organization), recepita nell'or<strong>di</strong>namento<br />

italiano nel 2003 attraverso adozione da parte dell'ente del Regolamento per la costruzione e<br />

l'esercizio degli aeroporti». Riggio conclude: «Ogni intervento in ambito aeroportuale, pertanto,<br />

deve essere preventivamente autorizzato dall'Enac».<br />

AMBITO AEROPORTUALE Un comunicato ambiguo: se da una parte sembra voler affermare un<br />

ruolo dell'Enac all'interno della procedura sullo sta<strong>di</strong>o, visto che arriva proprio a ridosso della<br />

conferenza, dall'altra limita il proprio intervento all'ambito «aeroportuale». E lo sta<strong>di</strong>o non sarebbe<br />

un intervento in ambito aeroportuale.<br />

IL RICORSO MAI FATTO Sulla posizione dell'Enac poi andrebbe aggiunto un altro dettaglio, <strong>di</strong><br />

grande importanza: l'ente nazionale per l'aviazione civile avrebbe potuto impugnare la delibera del<br />

Comune <strong>di</strong> Elmas che dà il via libera all'accordo <strong>di</strong> programma per la realizzazione dell'impianto<br />

sportivo a Santa Caterina. Il documento del consiglio comunale è del primo settembre 2010, e gli<br />

uffici <strong>di</strong> Vito Riggio avrebbero dovuto presentare un ricorso entro trenta giorni. Ricorso che non è<br />

mai stato depositato.<br />

La procedura amministrativa, nel frattempo, va avanti: mercoledì pomeriggio i tecnici <strong>di</strong> Regione,<br />

<strong>Provincia</strong>, Comune e <strong>Cagliari</strong> calcio si incontreranno in viale Trento.<br />

MICHELE RUFFI


pag. 11<br />

lunedì <strong>28</strong> <strong>febbraio</strong><br />

<strong>Provincia</strong><br />

Minori stranieri <strong>di</strong>etro le sbarre, via al progetto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione culturale<br />

Il 40 per cento dei detenuti che si trovano nel carcere minorile <strong>di</strong> Quartucciu sono stranieri:<br />

provengono soprattutto da Nord Africa, Romania e, in misura minore, Albania e Sudamerica. Il loro<br />

numero tende ad aumentare <strong>di</strong> anno in anno e la maggior parte <strong>di</strong> loro ha <strong>di</strong>fficoltà a capire e parlare<br />

l'italiano: da qui nasce l'esigenza <strong>di</strong> potenziare i servizi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione linguistica e culturale sia<br />

all'interno dell'Istituto penale minorile <strong>di</strong> Quartucciu, sotto la responsabilità del Centro per la<br />

giustizia minorile, sia nel Centro <strong>di</strong> accoglienza attiva per citta<strong>di</strong>ni stranieri della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong> (struttura non carceraria).<br />

Si tratta <strong>di</strong> due centri importanti considerato che, secondo i dati della <strong>Provincia</strong>, su circa 300<br />

segnalazioni da parte dell'Autorità giu<strong>di</strong>ziaria, 200 riguardano minori che vivono nel territorio della<br />

provincia <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. L'obiettivo sarà raggiunto attraverso una convenzione della durata <strong>di</strong> un anno,<br />

in base alla quale la <strong>Provincia</strong> metterà a <strong>di</strong>sposizione del Centro per la giustizia minorile della<br />

Sardegna i suoi me<strong>di</strong>atori specializzati.<br />

In base all'accordo appena firmato, l'assessorato provinciale alle Politiche sociali guidato da Angela<br />

Quaquero garantirà la prestazione professionale <strong>di</strong> 15 interpreti <strong>di</strong> origine straniera appartenenti a<br />

<strong>di</strong>fferenti aree linguistiche (araba, cinese, francese, inglese, polacca, russa, rumena, serbo-croatabosniaca,<br />

spagnola e tigrina-amarica). Il personale specializzato offrirà un servizio volto a facilitare<br />

le relazioni tra minori e operatori, ma anche azioni <strong>di</strong> supporto agli operatori nell'elaborazione e<br />

messa in atto <strong>di</strong> percorsi <strong>di</strong>dattico-formativi, socializzanti e <strong>di</strong> reinserimento dei minori stranieri,<br />

migliorando così l'accessibilità ai servizi.<br />

Inoltre, garantirà supporto agli operatori penitenziari con funzione <strong>di</strong> informazione e consulenza ai<br />

detenuti in relazione ai <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> tutela giuri<strong>di</strong>ca e <strong>di</strong> fruizione <strong>di</strong> percorsi alternativi alla detenzione.<br />

Tra gli obiettivi c'è infine anche quello <strong>di</strong> attivare contatti con la rete <strong>di</strong> risorse pubbliche e private,<br />

facilitando nel contempo la comunicazione tra i detenuti e i loro familiari residenti in Sardegna o<br />

all'estero.<br />

NICOLA PERROTTI


pag. 12<br />

lunedì <strong>28</strong> <strong>febbraio</strong><br />

provincia<br />

Disabili, via libera ai tirocini formativi<br />

Via libera ai tirocini formativi per persone <strong>di</strong>sabili promossi e finanziati dalla <strong>Provincia</strong>.<br />

L'istruttoria delle domande è stata conclusa e, tra breve, 96 aziende avvieranno 100 tirocini <strong>di</strong> sei<br />

mesi nell'ambito del progetto “Orientamento&lavoro persone con <strong>di</strong>sabilità” pre<strong>di</strong>sposto<br />

dall'assessorato provinciale al Lavoro. «Il tirocinio attivato presso un'azienda privata costituisce uno<br />

strumento <strong>di</strong> conoscenza <strong>di</strong>retta del mondo del lavoro, oltre che <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> una specifica<br />

professionalità», sottolinea l'assessore provinciale alle Politiche del lavoro Lorena Cordeddu che<br />

lancia un appello alla Regione chiedendo l'apertura <strong>di</strong> un tavolo tecnico <strong>di</strong> concertazione e<br />

confronto sulla ripartizione delle risorse per i <strong>di</strong>versamente abili. (n. p.)


pag. 19<br />

lunedì <strong>28</strong> <strong>febbraio</strong><br />

Oggi manifestazione <strong>di</strong> protesta <strong>di</strong> genitori e docenti in via Codroipo<br />

Piano scolastico, l’Azuni è a rischio<br />

CAGLIARI. Oggi in via Codroipo, i rappresentanti dei genitori del consiglio <strong>di</strong> Istituto dell’Azuni,<br />

terranno una manifestazione per protestare contro il piano <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento scolastico<br />

provinciale che <strong>di</strong> fatto, sostengono cancella l’Azuni. «La scelta della <strong>Provincia</strong>, ci penalizza<br />

oltremisura, riportando una informazione sulla scuola non corrispondente a verità. Non è vero che la<br />

scuola si è notevolmente ridotta, finendo per collocarsi su un numero <strong>di</strong> iscritti che stanno <strong>di</strong> poco al<br />

<strong>di</strong> sopra della soglia prevista dell’autonomia scolastica. La <strong>Provincia</strong> prevede il trasferimento<br />

all’Azuni del corso <strong>di</strong> Elettrico e Elettronico del Meucci, ospitato in via Vesalio e la contemporanea<br />

cessione della sede <strong>di</strong> Pula dell’Azuni all’Istituto <strong>di</strong> Istruzione Atzeni <strong>di</strong> Capoterra. Ma questa<br />

decisione è stata poi annullata dalla stessa <strong>Provincia</strong>. Successivamente la Regione assegna all’Azuni<br />

l’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> tecnico grafica e<br />

comunicazione che però viene attribuito contestualmente razionale. La scelta della Regione -<br />

continuano i genitori - è in contrad<strong>di</strong>zione con la stessa logica del <strong>di</strong>mensionamento che dovrebbe<br />

essere ispirato a realizzare un offerta formativa coerente e razionale. Quale criterio ha guidato la<br />

scelta? Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>rizzo Enogastronomico si sottolinea che l’Istituto Azuni, già<br />

dall’anno scolastico in corso avrebbe dovuto vedere attivate almeno 10 classi, in virtù del piano <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensionamento già previsto dalla delibera della <strong>Provincia</strong> del 2008, ma la delibera non è stata<br />

applicata, nell’in<strong>di</strong>fferenza totale dell’amministrazione rispetto al <strong>di</strong>ritto degli studenti a una scuola<br />

<strong>di</strong> qualità». I genitori e i docenti chiedono l’attivazione in esclusiva dell’in<strong>di</strong>rizzo Tecnico della<br />

Grafica e comunicazione presso la sede storica in via Codroipo e lo smistamento del numero <strong>di</strong><br />

alunni in eccedenza all’Istituto Gramsci».


Microcre<strong>di</strong>to, uno strumento utile per le nuove imprese<br />

Avviato lo scorso <strong>di</strong>cembre dall’amministrazione provinciale, con l’intento <strong>di</strong> creare una misura<br />

efficace contro la povertà e l’esclusione sociale, il Microcre<strong>di</strong>to si sta <strong>di</strong>mostrando un utile<br />

strumento per favorire la partecipazione e la solidarietà nei confronti dei soggetti “non bancabili”<br />

(cioè <strong>di</strong> chi non è in grado <strong>di</strong> presentare garanzie economiche sufficienti verso gli istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to,<br />

tanto da non poter usufruire <strong>di</strong> servizi bancari quali i prestiti personali e i mutui).<br />

CAGLIARI - Ora, la Giunta provinciale, nel prendere atto <strong>di</strong> come nel tessuto produttivo locale<br />

molte aziende vivano situazioni <strong>di</strong> sofferenza legate ad uno start up più lungo rispetto ai 18 mesi<br />

stabiliti in precedenza per poter accedere al Microcre<strong>di</strong>to, ha deliberato <strong>di</strong> estendere la possibilità <strong>di</strong><br />

accesso al Microcre<strong>di</strong>to anche per le aziende operanti da un massimo <strong>di</strong> 36 mesi, lasciando invariati<br />

gli altri requisiti.<br />

Il microcre<strong>di</strong>to. Il nuovo Microcre<strong>di</strong>to sarà quin<strong>di</strong> rivolto alle piccole imprese <strong>di</strong> nuova<br />

costituzione, o costituite da non più <strong>di</strong> 36 mesi, in possesso dei seguenti parametri <strong>di</strong>mensionali:<br />

meno <strong>di</strong> 10 <strong>di</strong>pendenti, fatturato totale attivo non superiore a 2 milioni <strong>di</strong> euro, operanti nei settori<br />

produttivi dell’artigianato, industria, commercio e servizi, cooperative <strong>di</strong> produzione e lavoro,<br />

agricoltura .<br />

Le con<strong>di</strong>zioni. Le unità produttive dovranno essere ubicate nel territorio della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong><br />

e il contributo sarà concesso per progetti d’investimento aventi ad oggetto nuovi macchinari,<br />

impianti, attrezzature ed arre<strong>di</strong>, software e hardware, mezzi mobili <strong>di</strong> lavoro, ristrutturazione <strong>di</strong><br />

locali, spese in conto gestione relativi a materie prime, semilavorati e prodotti finiti. Restano esclusi<br />

gli acquisti <strong>di</strong> immobili e spese auto fatturate. Il cre<strong>di</strong>to erogabile dal Microcre<strong>di</strong>to provinciale può<br />

arrivare fino ad un massimo <strong>di</strong> 30.000 euro, mentre le attività pre-istruttorie <strong>di</strong> vaglio delle<br />

domande saranno svolte dal Consorzio Finsardegna <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>.


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sabato <strong>26</strong> <strong>febbraio</strong><br />

<strong>Provincia</strong>. Prestiti sino a 30 mila euro a società attive da non più <strong>di</strong> tre anni<br />

Microcre<strong>di</strong>to, estese le possibilità <strong>di</strong> accesso<br />

La Giunta provinciale ha deliberato <strong>di</strong> estendere la possibilità <strong>di</strong> accesso al Microcre<strong>di</strong>to anche alle<br />

aziende che operano da un massimo <strong>di</strong> 36 mesi e non più da 18, come accadeva sinora. La decisione<br />

è stata presa dopo aver constatato che il Microcre<strong>di</strong>to si sta <strong>di</strong>mostrando un utile strumento per<br />

favorire le iniziative <strong>di</strong> soggetti “non bancabili” (cioè chi non è in grado <strong>di</strong> presentare garanzie<br />

economiche agli istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, tanto da non poter usufruire <strong>di</strong> servizi bancari quali i prestiti<br />

personali e i mutui) ma che, nel contempo, molte aziende hanno bisogno <strong>di</strong> aiuti per un periodo più<br />

lungo rispetto ai 18 mesi stabiliti in precedenza per poter accedere al Microcre<strong>di</strong>to (prestiti sino a un<br />

massimo <strong>di</strong> 30 mila euro).<br />

Il nuovo Microcre<strong>di</strong>to sarà rivolto alle piccole imprese nuove o costituite da non più <strong>di</strong> 36 mesi, che<br />

abbiano meno <strong>di</strong> 10 <strong>di</strong>pendenti, un fatturato totale attivo non superiore a 2 milioni <strong>di</strong> euro e siano<br />

operanti nei settori produttivi dell'artigianato, industria, commercio e servizi, cooperative <strong>di</strong><br />

produzione e lavoro, agricoltura. Il contributo sarà concesso per progetti d'investimento per nuovi<br />

macchinari, impianti, attrezzature ed arre<strong>di</strong>, software e hardware, mezzi mobili <strong>di</strong> lavoro,<br />

ristrutturazione <strong>di</strong> locali, spese per materie prime, semilavorati e prodotti finiti.


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domenica 27 <strong>febbraio</strong><br />

Tante proteste per la strada che unisce l'hinterland a Parteolla, Gerrei e Sarrabus<br />

Una trappola mortale chiamata 387<br />

Dieci croci sulla statale: gallerie al buio e nessuna rotatoria


Pag. 22<br />

domenica 27 <strong>febbraio</strong><br />

Castello. Mercoledì a piazza Palazzo si inaugura la mostra sulla “street art”<br />

Graffiti e arte <strong>di</strong> strada entrano a Palazzo regio<br />

Per la prima volta, dal 4 al 31 marzo, writers sar<strong>di</strong> si riuniranno a <strong>Cagliari</strong> dando vita a una mostra<br />

dal titolo “Street Art a <strong>Cagliari</strong>, dalla Strada a PalazzoRegio”, promossa dalla <strong>Provincia</strong> e curata da<br />

Giacomo Pisano.<br />

Si darà vita ad un'idea ambiziosa: portare i colori, le forme, i linguaggi e i contenuti propri della<br />

street art in un e<strong>di</strong>ficio storico, il Palazzo Regio. Un'esposizione che abbraccerà le più <strong>di</strong>verse<br />

tecniche dell'arte <strong>di</strong> strada: dalla pittura spray ai toys , dallo stencil al murale, fino alla fotografia e<br />

all'installazione.<br />

I partecipanti sono tutti giovanissimi, ma con un curriculum ricco <strong>di</strong> esperienze, sia in Sardegna che<br />

sul territorio nazionale, che si confronteranno con l'ambiente e con un allestimento complesso, ma<br />

soprattutto con l'idea stessa <strong>di</strong> far vivere lo spirito della strada non più all'esterno ma all'interno <strong>di</strong><br />

un palazzo storico.<br />

La mostra <strong>di</strong> Palazzo Regio verrà ufficialmente inaugurata mercoledì alle 18 e resterà aperta sino al<br />

31 marzo, con i seguentiorari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 20; sabato e domenica dalle 10<br />

alle14 e dalle 16 alle 18. L'ingresso è libero. Per informazioni chiamare il numero 070/409. 2012 o<br />

inviare una mail a presidenza@provincia.cagliari.it.


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sabato <strong>26</strong> <strong>febbraio</strong><br />

Scuola: proteste per i tagli, slitta la decisione<br />

Le Province e i sindacati sono contrari al ri<strong>di</strong>mensionamento<br />

CAGLIARI. Le Province e i sindacati «bocciano» il «Piano per il <strong>di</strong>mensionamento» del sistema<br />

scolastico sardo. Le proteste hanno così convinto la giunta regionale, ieri a Nuoro, a rinviare la<br />

decisione alla prossima seduta. Il piano, secondo quanto riferitodalla Cgil, comporterebbe 25<br />

accorpamenti, 4 nuove istituzioni, la riduzione <strong>di</strong> 15 delle 64 pluriclassi esistenti, la chiusura <strong>di</strong> 34<br />

scuole.<br />

«La scuola è troppo importante perchè la Regione non la <strong>di</strong>fenda. I tagli proposti sono<br />

inamissibili», ha detto il presidente della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Nuoro, Roberto Deriu, nella sua qualità <strong>di</strong><br />

presidente dell’Ups (Unione Province sarde). «Assieme ai Comuni e alle organizzazioni sindacali -<br />

ha spiegato Deriu - concordano sulla necessità <strong>di</strong> evitare un ulteriore ri<strong>di</strong>mensionamento della<br />

struttura dell’insegnamento pubblico nell’isola».<br />

Ora che l’amministrazione sarda ha scoperto le sue carte dando una serie <strong>di</strong> linee d’in<strong>di</strong>rizzo,<br />

alcuni dei sindacati della scuola hanno subito fatto sapere come la pensano. Ieri mattina l’assessore<br />

regionale alla Cultura, Sergio Milia, ha incontrato i rappresentanti <strong>di</strong> Cgil, Cisl e Uil, che avevano<br />

da tempo sollecitato un confronto su questi temi (e non solo). «L’assessore - hanno spiegato<br />

Peppino Loddo, Enrico Frau e Giusppe Maccioccu - ci ha presentato la sua proposta come<br />

adempimento <strong>di</strong> un percorso biennale <strong>di</strong> rivisitazione generale della scuola sarda. Ha dato conto<br />

dell’interlocuzione con il ministero, dalla quale avrebbe sortito la garanzia del mantenimento nello<br />

status quo degli organici. Ha quin<strong>di</strong> presentato nelle grandezze complessive la sua iniziativa:<br />

comporterebbe 25 accorpamenti, 4 nuove istituzioni, la riduzione <strong>di</strong> 15 delle 64 pluriclassi esistenti,<br />

la chiusura <strong>di</strong> 34 scuole».<br />

Ma tutto ciò, secondo i <strong>di</strong>rigenti del settore per le tre confederazioni, comporterebbe la mo<strong>di</strong>fica<br />

delle proposte <strong>di</strong> piano provinciale presentate alla Regione: «Delle quali è <strong>di</strong>fficile non sostenere la<br />

legittimità rispetto alle richieste del territorio», hanno voluto precisare. I sindacati hanno criticato i<br />

ritar<strong>di</strong>, i rischi sulla mobilità, i pericoli <strong>di</strong> altre sforbiciate dei posti <strong>di</strong> lavoro, i problemi sulle<br />

procedure per le iscrizioni. «Abbiamo in particolare sostenuto l’inaccettabilità <strong>di</strong> ulteriori tagli sul<br />

versante degli organici, oltre che sul funzionamento delle autonomie e delle scuole», hanno<br />

sottolineato Loddo per la Flc, Frau per la Cisl Scuola e Maccioccu per la Uil.<br />

Nel riservarsi <strong>di</strong> analizzare nella loro interezza le ipotesi <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento, «e <strong>di</strong> fornire un<br />

puntale contributo», i sindacati hanno posto l’esigenza <strong>di</strong> salvaguardare il sistema scuola nell’isola,<br />

<strong>di</strong> tutelare i precari, <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere il <strong>di</strong>ritto all’istruzione pubblica. Tutti temi su cui, l’assessore ha<br />

convenuto, «occorre riflettere». Perché, sempre a detta <strong>di</strong> Cgil-Cisl-Uil, «è in<strong>di</strong>spensabile un<br />

ripensamento in or<strong>di</strong>ne ai tempi e ai contenuti della proposta presentata, con nuovi incontri a breve<br />

per vagliare possibili migliorie». «Giu<strong>di</strong>chiamo comunque in modo positivo la <strong>di</strong>sponibilità al<br />

confronto finalizzata a queste mo<strong>di</strong>fiche con l’impegno <strong>di</strong> dar conto dei risultati», è stata la<br />

conclusione dei sindacalisti. Con ogni probabilità interverranno presto sulla questione anche i<br />

rappresentanti <strong>di</strong> altre organizzazioni, come il coor<strong>di</strong>namento precari, Ugl, Snals, Unicobas, Gilda.


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lunedì <strong>28</strong> <strong>febbraio</strong><br />

Quirra, sigilli nel deposito ra<strong>di</strong>oattivo<br />

L'Aeronautica: pezzi <strong>di</strong> radar, non armi all'uranio impoverito<br />

<strong>di</strong> PAOLO CARTA<br />

Le cassette altamente ra<strong>di</strong>oattive sono rimaste dove erano state trovate sabato dagli inquirenti della<br />

Procura <strong>di</strong> Lanusei, cioè nel deposito per il materiale speciale a Capo San Lorenzo, frazione <strong>di</strong><br />

Quirra. Un magazzino ritenuto dai consulenti del pubblico ministero Domenico Fiordalisi<br />

assolutamente non idoneo: chiunque poteva avere accesso e venire a contatto con ra<strong>di</strong>azioni<br />

dannose per la salute, senza segnale <strong>di</strong> pericolo. In quel deposito due soldati in servizio nel poligono<br />

<strong>di</strong> Perdasdefogu con le mansioni <strong>di</strong> magazzinieri si sono ammalati <strong>di</strong> linfoma.<br />

LA PERICOLOSITÀ Per adesso il contenuto, che ha fatto registrare valori <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oattività cinque<br />

volte superiori alla norma, ritenuto altamente pericoloso dal fisico nucleare dell'Università <strong>di</strong><br />

<strong>Cagliari</strong>, Paolo Randaccio, resta incerto. Ieri l'Aeronautica militare, dopo mesi <strong>di</strong> silenzio, ha<br />

<strong>di</strong>ffuso un comunicato ufficiale: «Si tratta <strong>di</strong> componenti elettronici, per lo più valvole <strong>di</strong> tipo<br />

commerciale, che equipaggiano i radar del poligono. Ed erano conservati secondo legge. Nessun<br />

armamento <strong>di</strong> alcun genere, si esclude la presenza <strong>di</strong> uranio impoverito».<br />

Di parere opposto gli inquirenti, che con il conforto <strong>di</strong> esperti scelti dalla procura sono sicuri <strong>di</strong> aver<br />

messo sotto sequestro componenti all'uranio, isotopo 238, in base a documenti e ai parametri<br />

rilevati dalla speciale apparecchiatura.<br />

Lo stesso comunicato dell'Aeronautica smentisce la presenza <strong>di</strong> uranio impoverito, non <strong>di</strong> uranio<br />

238.<br />

I SIGILLI Ieri, giornata festiva, nessuno si è avvicinato ai depositi maledetti <strong>di</strong> San Lorenzo.<br />

Neppure il professor Randaccio, che anche ieri ha comunque lavorato per organizzare il trasporto<br />

del materiale pericoloso. Il docente universitario non ha voluto aprire le cinque cassette metalliche<br />

ra<strong>di</strong>oattive sul posto: troppo pericoloso. Si è messo alla ricerca <strong>di</strong> un mezzo <strong>di</strong> trasporto idoneo che<br />

possa consentire <strong>di</strong> spostare il materiale nel laboratorio bunker della facoltà <strong>di</strong> Fisica <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>.<br />

Dove, con tutte le cautele possibili e in assoluta sicurezza, sarà possibile aprire le cassette altamente<br />

ra<strong>di</strong>oattive. Oggi probabilmente verrà effettuato il trasporto, domani l'analisi del contenuto.<br />

L'URANIO La sicurezza degli inquirenti <strong>di</strong> aver trovato a Quirra l'uranio arriva dai controlli<br />

effettuati imme<strong>di</strong>atamente a ridosso del ritrovamento e del sequestro, nella notte tra sabato e<br />

domenica, alla presenza degli uomini della Squadra mobile <strong>di</strong> Nuoro, degli esperti dei vigili del<br />

fuoco del capoluogo barbaricino, dei consulenti scelti dalla procura ogliastrina per il supporto<br />

scientifico alle indagini. L'esame delle schede tecniche del materiale presente nei depositi avrebbe<br />

accertato la presenza dell'elemento altamente ra<strong>di</strong>oattivo, uranio 238, scarto delle centrali nucleari<br />

per la produzione <strong>di</strong> energia elettrica e smaltito a bassi costi dalle industrie belliche per la<br />

preparazione <strong>di</strong> particolari attrezzature oppure <strong>di</strong> munizionamento in grado <strong>di</strong> perforare anche le<br />

corazze più resistenti. Materiale perfetto per le guerre del terzo millennio? Forse. Ma il rovescio<br />

della medaglia è la pericolosità, i danni alla salute. Non per niente le forze armate americane,<br />

quando decisero <strong>di</strong> utilizzarlo in Kosovo, nelle guerre del Golfo, in Somalia e Afghanistan, aveva<br />

sempre avvertito i vertici militari dei paesi alleati come per esempio l'Italia, suggerendo <strong>di</strong> dotare i<br />

propri soldati <strong>di</strong> particolari misure <strong>di</strong> protezione.<br />

LE SENTENZE Consigli ignorati dall'Italia, secondo le sentenze che hanno riconosciuto<br />

risarcimenti record. Disposizioni <strong>di</strong> sicurezza <strong>di</strong>sattese, stando a quanto riscontrato sabato dagli<br />

inquirenti della Procura <strong>di</strong> Lanusei, anche nel deposito <strong>di</strong> stoccaggio del materiale speciale a Quirra.<br />

Il procuratore Domenico Fiordalisi attende <strong>di</strong> conoscere nel dettaglio il contenuto delle cassette<br />

metalliche ra<strong>di</strong>oattive. Si tratta evidentemente <strong>di</strong> una svolta decisiva nell'inchiesta aperta<br />

sull'eventuale correlazione tra le attività del poligono e l'alta incidenza dei tumori registrata a<br />

Quirra.<br />

L'INCHIESTA Indagine partita dopo la pubblicazione dei risultati <strong>di</strong> un controllo dei veterinari<br />

delle Asl <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e Lanusei. negli stessi ovili in cui sono nati agnelli sventrati, senza bocca o con


sei zampe, <strong>di</strong>eci pastori su <strong>di</strong>ciotto si sono ammalati <strong>di</strong> leucemia. Tutto questo in un arco <strong>di</strong> 2,7<br />

chilometri dal poligono.<br />

I TESTIMONI L'apertura da parte della magistratura <strong>di</strong> un'inchiesta per omici<strong>di</strong>o plurimo, <strong>di</strong>sastro<br />

ambientale, omesso controllo e uso e detenzioni <strong>di</strong> armi illegali, ha convinto tanti malati a<br />

collaborare con il procuratore Domenico Fiordalisi e con la Squadra mobile <strong>di</strong> Nuoro, <strong>di</strong>retta da<br />

Fabrizio Mustaro. Tra questi, anche due soldati colpiti dalla stessa patologia, il linfoma <strong>di</strong><br />

Hodgking, dopo aver prestato servizio negli stessi magazzini <strong>di</strong> Capo San Lorenzo.<br />

I VERDI «Le notizie che arrivano da Quirra - <strong>di</strong>ce il parlamentare dei Ver<strong>di</strong> Angelo Bonelli - sono<br />

allarmanti e riaprono una questione rimasta oscura. Chie<strong>di</strong>amo una commissione d'inchiesta aperta<br />

ai familiari delle vittime dei tumori nelle forze armate. E un'indagine epidemiologica».<br />

IL RETROSCENA. Le indagini hanno smentito il monitoraggio ambientale finanziato dalla<br />

Difesa Eppure per la Nato era tutto in regola<br />

Le prove raccolte in un mese <strong>di</strong> indagini dalla Procura <strong>di</strong> Lanusei e dalla Squadra mobile <strong>di</strong> Nuoro<br />

gettano un'ombra inquietante sul monitoraggio ambientale del poligono <strong>di</strong> Perdasdefogu e Quirra in<br />

corso dal 2008. Secondo i primi rapporti, <strong>di</strong>ffusi dalla Namsa, un'agenzia della Nato, tutto sembrava<br />

perfetto: nessuna ra<strong>di</strong>oattività nell'aria, e poi suoli, acque e tutto il resto pulito, pulitissimo, quasi<br />

<strong>di</strong>sinfettato, manco fosse una sala parto, altro che base militare sperimentale.<br />

Invece in quelle stesse zone controllate su incarico della Nato, gli inquirenti che indagano sull'alto<br />

numero dei tumori registrato nella zona hanno trovato pochi giorni dopo <strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> missili e<br />

bersagli utilizzati nelle esercitazioni nascoste <strong>di</strong>etro i cespugli, parti <strong>di</strong> razzi sparati dai tedeschi<br />

negli anni Sessanta nascoste sotto terra, missili da tre quintali <strong>di</strong> carica inesplosi nei fondali davanti<br />

all'isolotto <strong>di</strong> Quirra e soprattutto materiale altamente ra<strong>di</strong>oattivo, compreso uranio 238, conservato<br />

nei depositi nel più totale <strong>di</strong>sprezzo delle norme <strong>di</strong> sicurezza, senza cartelli che in<strong>di</strong>cassero il<br />

pericolo, dove chiunque poteva accedere. Il monitoraggio ambientale era stata la risposta dell'ex<br />

ministro Arturo Parisi ai dubbi avanzati dai comitati <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni sugli effetti delle guerre simulate tra<br />

soldati e residenti tra Perdasdefogu e Quirra, dove sono state segnalate incidenze elevatissime <strong>di</strong><br />

tumori. Gli stessi che hanno colpito i soldati reduci dal missioni Nato nei Balcani, in Somalia, Iraq e<br />

Afghanistan: leucemie e linfomi. Nella legge istitutiva del controllo ambientale del poligono, che ha<br />

messo a <strong>di</strong>sposizione della Namsa due milioni e mezzo <strong>di</strong> euro, si dava l'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> avviare anche<br />

un'indagine sanitaria, poi misteriosamente scomparsa nel capitolato della gara d'appalto curato dai<br />

vertici militari.<br />

L'appalto, <strong>di</strong>viso in cinque lotti e affidato dalla Namsa ad altrettanti <strong>di</strong>tte, si proponeva: <strong>di</strong><br />

controllare la ra<strong>di</strong>oattività dell'aria; le emissioni radar; l'inquinamento <strong>di</strong> suoli, acque, animali,<br />

piante, formaggi e miele della zona; <strong>di</strong> certificare la qualità ambientale del poligono; <strong>di</strong> formare<br />

personale in grado <strong>di</strong> gestire le nuove attrezzature acquistate per i controlli; <strong>di</strong> realizzare un sistema<br />

informatico in grado <strong>di</strong> monitorare costantemente certi parametri ambientali.<br />

Il primo <strong>febbraio</strong> scorso i sindaci dei Comuni della zona, i responsabili delle Asl <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e<br />

Lanusei, i presidenti delle province <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e Ogliastra, più gli antimilitaristi e persino i<br />

giornalisti, furono convocati dal presidente del Comitato territoriale, che per legge è il comandante<br />

in carica della Base interforze, per l'esposizione dei primi risultati. In linea con il capitolato<br />

d'appalto: rassicuranti.<br />

Ma attenzione: il terzo lotto (controllo della presenza <strong>di</strong> inquinanti) è stato affidata dalla Nato (che<br />

da 50 anni si esercita tra Perdasdefogu e Quirra, controllore e controllato, quin<strong>di</strong>) alla S.g.s., società<br />

con sede in Svizzera e facente parte del Gruppo Fiat, lo stesso colosso industriale che per decenni<br />

ha affittato il poligono <strong>di</strong> Perdasdefogu e Quirra. Anche in questo caso perfetta l'equazione tra chi<br />

doveva monitorare e chi era sospettato <strong>di</strong> aver inquinato.<br />

Queste osservazioni hanno spinto il comitato "Gettiamo le basi" a chiedere l'intervento della Corte<br />

dei conti. «Il controllo ambientale è stato soltanto uno spreco <strong>di</strong> denaro pubblico, mirato a<br />

tranquillizzare la popolazione e a ottenere il certificato <strong>di</strong> qualità ambientale del poligono, come si<br />

legge nell'appalto, senza cercare per esempio fosforo e mercurio, i più comuni inquinanti nei<br />

poligoni. Una presa in giro sulla pelle <strong>di</strong> chi in tutti questi anni si è ammalato ed è morto per aver<br />

lavorato o aver abitato tra poligono e <strong>di</strong>ntorni». (p.c.)


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lunedì <strong>28</strong> <strong>febbraio</strong><br />

Quirra, scontro sul tipo <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oattività<br />

Ore decisive per l’inchiesta, oggi l’esame in un bunker nucleare del materiale sequestrato<br />

Partono da lontano le indagini giu<strong>di</strong>ziarie per ricostruire i rischi<br />

PERDASDEFOGU. Ore decisive nell’inchiesta sul poligono <strong>di</strong> Quirra. Stamane le casse altamente<br />

ra<strong>di</strong>oattive fatte sequestrare dal procuratore Domenico Fiordalisi saranno trasportate nel bunker<br />

dell’istituto <strong>di</strong> fisica nucleare cagliaritano per gli esami finali. Intanto si registra un botta e risposta<br />

tra inquirenti e Comando della base, che smentisce la presenza <strong>di</strong> uranio impoverito (vedere articolo<br />

a fianco). Replica e controreplica che non paiono tuttavia aggiungere nulla in più circa l’allarme per<br />

la salute e per l’ambiente rinato sulla scia delle ultime indagini.<br />

È comunque un’inchiesta fuori dagli abituali canali investigativi, quella portata avanti dalla Procura<br />

<strong>di</strong> Lanusei. Di solito, <strong>di</strong>nanzi crimini che nascondono precisi interessi, si segue la pista del danaro:<br />

attraverso i flussi finanziari si tenta <strong>di</strong> accertare chi abbia tratto vantaggi dai reati e per quali scopi.<br />

Ma qui, sull’altopiano che da Perdas degrada verso Capo San Lorenzo, lo scenario è <strong>di</strong>verso.<br />

Esecutori e mandanti non sono mai apparsi chiaramente. L’unica certezza è costituita dalla gravità<br />

dei danni per l’ambiente e dalle lesioni subìte dalle vittime, militari e civili. Così, sovvertendo in<br />

parte consuete metodologie, gli inquirenti hanno adottato un proce<strong>di</strong>mento ricostruttivo <strong>di</strong>fferente.<br />

Partono dalle testimonianze delle persone colpite dai tumori e dall’analisi dello stato dei luoghi<br />

dove sono stati fatti i test bellici per risalire via via lungo la catena delle responsabilità. Forse con la<br />

consapevolezza che, indagando in alto dall’inizio, ci si poteva subito scontrare con un muro <strong>di</strong> top<br />

secret. Ecco perché in questo quadro contano tanto le competenze degli specialisti chiamati dal<br />

procuratore Fiordalisi a fare da consulenti sulle patologie, sui rapporti causa-effetto, sulle ferite<br />

inferte al vastissimo territorio del poligono interforze e ai fondali lungo le coste. Dalle risposte che i<br />

periti daranno sul materiale già sequestrato, dall’esame delle cartelle cliniche dei tanti malati <strong>di</strong><br />

cancro che nelle ultime settimane si sono rivolti alla magistratura <strong>di</strong> Lanusei, dalle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong><br />

pastori che da decenni vivono nel Salto <strong>di</strong> Quirra <strong>di</strong>pende in larghissima misura l’esito<br />

dell’inchiesta giu<strong>di</strong>ziaria. Accertamenti, verifiche, riscontri, controlli ripartono dunque da lontano.<br />

Almeno da quando - fin dagli anni Novanta - <strong>di</strong>versi movimenti, partiti e associazioni hanno<br />

denunciato pericoli per la salute e per l’ambiente. Rimangono quin<strong>di</strong> aperte le due <strong>di</strong>rettrici<br />

fondamentali legate alle principali ipotesi prospettate sinora. Da una parte, le sindromi provocate<br />

dall’esposizione all’uranio che potrebbe essere stato usato per strumentazioni da testare nella base:<br />

la ra<strong>di</strong>oattività avrebbe poi causato linfomi e leucemie. Dall’altra parte, patologie tumorali derivate<br />

dalle polveri sottili: secondo alcuni esperti della materia, sprigionate dalle esplosioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>gni ad<br />

altissima temperatura. Nanoparticelle che potrebbero avere perfino toccato la catena alimentare. Ma<br />

quest’aspetto, così come altri, è tutto da verificare a fondo. E sarà adesso il nuovo sviluppo delle<br />

indagini a <strong>di</strong>re esattamente come.<br />

Arrivano i parlamentari pd Ferrante e Schirru<br />

E i vertici <strong>di</strong> Legambiente promuovono un <strong>di</strong>battito per questa sera a <strong>Cagliari</strong><br />

GIANCARLO BULLA<br />

VILLAPUTZU. Questa mattina il senatore pd Francesco Ferrante, componente della commissione<br />

parlamentare d’inchiesta sull’uranio farà un sopralluogo nel <strong>di</strong>staccamento a mare <strong>di</strong> Capo San<br />

Lorenzo. Sarà accompagnato da Amalia Schirru, deputato sardo del pd, e da una delegazione <strong>di</strong><br />

Legambiente guidata dal presidente regionale, Vincenzo Tiana. «L’allarme per la situazione<br />

sanitaria nell’area - sottolinea quest’ultimo - ha trovato eco in parlamento. La settimana scorsa il<br />

Senato ha approvato due mozioni che recepiscono i timori sulla correlazione tra l’attività del<br />

poligono e l’Sos per la salute. Per delineare una prospettiva <strong>di</strong> sviluppo per le popolazioni del<br />

Sarrabus e dell’Ogliastra abbiamo promosso una conferenza». Si terrà oggi pomeriggio a <strong>Cagliari</strong>,<br />

alle 16. Tema: «Allarme ambientale e sanitario a Quirra. Responsabilità del poligono militare.


Esperti a confronto». Sede del <strong>di</strong>battito: la sala convegni del parco naturale regionale Molentargius<br />

- Saline <strong>di</strong> via La Palma. Dopo la relazione introduttiva <strong>di</strong> Tiana, interverranno Antonio Onnis e<br />

Francesco Codonesu, componenti della commissione tecnica <strong>di</strong> esperti incaricata <strong>di</strong> verificare le<br />

relazioni finali sull’indagine ambientale fatta dalle cinque aziende che si sono aggiu<strong>di</strong>cate gli<br />

appalti ban<strong>di</strong>ti dalla Namsa, l’agenzia logistica <strong>di</strong> eccellenza della Nato, e Massimo Cappai,<br />

dell’Arpas. Alla riunione parteciperanno fra gli altri Graziano Milia e Bruno Pilia, presidenti delle<br />

province <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e d’Ogliastra. Oltre a <strong>di</strong>versi docenti universitari e ad alcuni esponenti <strong>di</strong><br />

associazioni pacifiste. Intanto a Villaputzu, il Consorzio Castello <strong>di</strong> Quirra (associazione formata<br />

da circa il 70% dei commercianti) si <strong>di</strong>ce preoccupato per i contraccolpi all’immagine del territorio<br />

«che sta provocando la campagna <strong>di</strong> <strong>stampa</strong> sull’argomento». E ha incaricato un legale <strong>di</strong> verificare<br />

se esistono gli estremi per querelare i giornalisti.<br />

«Niente uranio», <strong>di</strong>cono i militari. Ma i tecnici confermano i sospetti<br />

PERDASDEFOGU. La smentita dei Coman<strong>di</strong> reca la firma del colonnello Achille Cazzaniga,<br />

Ufficio pubblica informazione dell’aeronautica militare. «È doveroso precisare che il materiale<br />

rinvenuto è costituito da componenti elettronici - per lo più valvole <strong>di</strong> tipo commerciale - che<br />

equipaggiano i radar in servizio, del tutto simili a quelli <strong>di</strong>sponibili sul mercato e in uso anche sui<br />

radar civili», scrive l’ufficiale. «Fra i materiali non ci sono componenti <strong>di</strong> armamento - precisa<br />

ancora il colonnello - Le valvole possono contenere filamenti <strong>di</strong> torio e trizio in piccolissime<br />

quantità. Si esclude invece la presenza <strong>di</strong> uranio impoverito. I componenti - già oggetto d’ispezione<br />

del Centro stu<strong>di</strong> applicazioni militari - sono temporaneamente custo<strong>di</strong>ti in un apposito magazzino<br />

del Pisq sulla base dei criteri previsti dalle norme a tutela della sicurezza dei lavoratori, in vista<br />

dello smaltimento secondo le procedure previste dalle leggi».<br />

Nel sottolineare l’assenza <strong>di</strong> qualsiasi pericolo, nella nota si sottolinea come militari attendano<br />

«con fiducia» i risultati degli accertamenti giu<strong>di</strong>ziari. «Nella certezza - si rimarca infine - <strong>di</strong> poter<br />

avere presto accesso alle determinazioni del Comitato d’in<strong>di</strong>rizzo che valuta i dati dell’indagine<br />

sulle aree del poligono, per cui la Difesa ha investito circa 2,5 milioni».<br />

Da parte degli inquirenti, nessun commento sulla nota <strong>stampa</strong>. All’ispezione, sabato, oltre al<br />

procuratore, hanno partecipato la Mobile <strong>di</strong> Nuoro, lo speciale nucleo ra<strong>di</strong>ologico dei pompieri, i<br />

due consulenti della magistratura, Antonietta Gatti e Paolo Randaccio. Sono stati gli strumenti <strong>di</strong><br />

quest’ultimo, fisico nucleare all’università <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>, e le apparecchiature dei vigili a rilevare la<br />

presenza <strong>di</strong> Uranio 238 (stessa <strong>di</strong>citura in<strong>di</strong>cata sulle 5 cassette). C’è dunque una prima <strong>di</strong>scrasia<br />

rispetto al comunicato dei militari. Pochi dubbi ci sarebbero infine sul rispetto delle norme <strong>di</strong><br />

custo<strong>di</strong>a: nel deposito, aperto a tanti soldati, non sarebbe stata trovata traccia <strong>di</strong> segnali<br />

d’avvertimento. (pgp)


pag. 7<br />

sabato n<strong>26</strong> <strong>febbraio</strong><br />

Patto <strong>di</strong> stabilità, col Governo è guerra<br />

Cappellacci: «Ci costituiremo contro il ricorso alla legge sarda»<br />

Vertenza entrate e patto <strong>di</strong> stabilità, la Regione <strong>di</strong>chiara guerra al Governo. Nel giorno in cui la<br />

Giunta Cappellacci si riunisce a Nuoro per dare una speranza <strong>di</strong> sviluppo a territori spesso<br />

<strong>di</strong>menticati come Barbagia, Baronia e Marghine, il presidente decide <strong>di</strong> alzare la voce.<br />

L'AFFONDO «La Sardegna non può rinunciare ai sol<strong>di</strong> delle lotterie, 80 milioni solo nel 2010», ha<br />

tuonato: «Ma sarebbe stato inutile un ricorso al bilancio dello Stato. Solo chi strumentalizza la<br />

nostra decisione può affermare il contrario». Le parole <strong>di</strong> Cappellacci sono piombate come un<br />

fulmine a ciel sereno nell'aula del Consiglio provinciale durante il vertice con il sindaco Alessandro<br />

Bianchi e il presidente della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Nuoro Roberto Deriu: «La Sardegna si costituirà contro il<br />

Governo nel giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> legittimità costituzionale della legge regionale numero 16 del 2010, che ha<br />

fissato nuove norme per il patto <strong>di</strong> stabilità territoriale». Ancora: «La richiesta <strong>di</strong> inammissibilità e<br />

<strong>di</strong> infondatezza del ricorso del presidente del Consiglio dei ministri rispetto a una legge concepita a<br />

favore dei territori testimonia l'attenzione della Giunta regionale per le comunità locali, i loro<br />

rappresentanti istituzionali e per il giusto <strong>di</strong>ritto della Sardegna <strong>di</strong> autoregolamentarsi». Ma non<br />

finisce qui. Anzi, è il primo passo <strong>di</strong> una lunga stagione <strong>di</strong> riven<strong>di</strong>cazioni. Sulla vertenza entrate, il<br />

presidente Cappellacci ha annunciato la convocazione nei prossimi giorni della Commissione<br />

paritetica, chiamata a esprimersi sulle proposte della Regione. «Qualora l'organismo opponesse un<br />

<strong>di</strong>niego alle nostre richieste sarà sollevato un secondo ricorso per violazione del principio <strong>di</strong> leale<br />

collaborazione davanti alla Consulta». Arrivato a Nuoro <strong>di</strong> buon mattino, Cappellacci ha incontrato<br />

il prefetto Pietro Lisi. Sono seguiti i vertici al Comune e alla <strong>Provincia</strong>. Il sindaco Bianchi ha<br />

sottoposto al governatore un pacchetto <strong>di</strong> interventi da 20 milioni, finanziabili con Pia e Fas.<br />

IL PACCHETTO NUORO Si inizia dagli accessi a Nuoro, desueti e poco funzionali. Cappellacci ha<br />

ricordato che «questo è il momento giusto per avviare i tavoli perché sono reperibili i fon<strong>di</strong> per le<br />

infrastrutture». Tra le richieste in tempi brevi c'è la rimodulazione del piano del Mulino Gallisai,<br />

che <strong>di</strong>venterà un museo, per la realizzazione <strong>di</strong> parcheggi. Ma anche lo sblocco della delibera<br />

istitutiva della scuola forestale e maggiore attenzione all'area industriale <strong>di</strong> Pratosardo, sia dal punto<br />

<strong>di</strong> vista viario che da quello occupazionale. Nuoro chiede l'impegno per il recupero della scuola<br />

me<strong>di</strong>a numero 1 dopo un crollo e per la bonifica della <strong>di</strong>scarica <strong>di</strong> Tuccurutai, con un milione 200<br />

mila euro in due tranche. Ultima richiesta, l'istituzione <strong>di</strong> una sede della Protezione civile. Bianchi<br />

ha quin<strong>di</strong> concluso: «Stiamo consegnando all'impresa Pellegrini i lavori della nuova caserma a<br />

Pratosardo. Il Comune realizzerà la caserma, l'Esercito cederà il Palazzo dell'artiglieria, dove<br />

sorgerà il campus universitario. Chie<strong>di</strong>amo l'intervento del presidente sugli Atenei <strong>di</strong> Sassari e<br />

<strong>Cagliari</strong> affinché non cambino programmi». Cappellacci ha voluto rimarcare la necessità <strong>di</strong><br />

collaborazione tra le istituzioni anche nel colloquio con il presidente della <strong>Provincia</strong>, Roberto Deriu.<br />

Il governatore ha manifestato <strong>di</strong>sponibilità per un primo finanziamento <strong>di</strong> interventi per rendere<br />

competitive le attività produttive e contrastare lo spopolamento dei piccoli paesi. Le prime azioni<br />

riguarderanno, su segnalazione della <strong>Provincia</strong>, Orune, Borore e Noragugume, Atzara, Belvì, Teti e<br />

Osidda.<br />

LA POLEMICA Gianfranco Mussoni, Ignazio Ganga e Felicina Corda, segretari provinciali <strong>di</strong> Cgil,<br />

Cisl e Uil, in una nota lamentano <strong>di</strong> non essere stati invitati ai vertici e minacciano: «Nel caso<br />

perdurasse l'impasse del confronto con la Regione, che ha affrontato la desertificazione della<br />

<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Nuoro e la sua deindustrializzazione con un atteggiamento <strong>di</strong>staccato, il sindacato<br />

proclamerà lo sciopero generale del territorio».<br />

LORENZO PIRAS


pag. 8<br />

sabato <strong>26</strong> <strong>febbraio</strong><br />

Patto <strong>di</strong> stabilità, la sfida giunta-governo<br />

Cappellacci resiste in giu<strong>di</strong>zio dopo il ricorso <strong>di</strong> Fitto: «Ora decideremo sulle entrate»<br />

NUORO. La Regione <strong>di</strong>fenderà <strong>di</strong> fronte alla Corte costituzionale la «sua» legge <strong>di</strong> stabilità<br />

interna, impugnata dal Consiglio dei ministri lo scorso 20 gennaio. E se, dalla commissione<br />

paritetica <strong>di</strong> mercoledì, non arriveranno risposte sod<strong>di</strong>sfacenti sugli 80 milioni della «vertenza<br />

entrate» è pronta a depositare ricorso <strong>di</strong> fronte alla Consulta «per violazione del principio <strong>di</strong> leale<br />

collaborazione».<br />

Questo quanto annunciato a Nuoro dal presidente Ugo Cappellacci. Che, a margine <strong>di</strong> un incontro<br />

instituzionale con sindaco e presidente della <strong>Provincia</strong>, ha ufficializzato la «<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> guerra»<br />

al governo Berlusconi.<br />

«Non spegnete le telecamere - ha annunciato ai giornalisti che riprendevano la firma della<br />

rimodulazione <strong>di</strong> un piano territoriale - c’è ancora qualcosa che devo firmare. La costituizione in<br />

giu<strong>di</strong>zio contro il Governo sulla legittimità costituzionale della legge regionale sulle norme per il<br />

patto <strong>di</strong> stabilità interna». Un modo molto «me<strong>di</strong>atico» <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che la Regione non cambierà la legge<br />

approvata il 19 novembre del 2010. E si <strong>di</strong>fenderà <strong>di</strong> fronte alla Consulta dal ricorso presentato dal<br />

Consiglio dei ministri (su impulso del ministro Fitto) in quanto la legge «viola gli articoli della<br />

Costituzione che tutelano il coor<strong>di</strong>namento della finanza pubblica e l’unità economica della<br />

Repubblica italiana».<br />

Uno «scontro» molto tecnico a cui Cappellacci vuole dare però valenza politica: «E significativo -<br />

ha spiegato - che la decisione della Regione venga resa nota a Nuoro, culla della storia<br />

dell’autonomia dell’isola. La richiesta <strong>di</strong> inammissibilità e infondatezza del ricorso del Presidente<br />

del Consiglio dei Ministri, rispetto a una legge concepita a favore dei territori, testimonia<br />

l’attenzione della Giunta regionale per le comunit locali, i loro rappresentanti istituzionali e per il<br />

giusto <strong>di</strong>ritto della Sardegna <strong>di</strong> autoregolamentarsi».<br />

Una contrapposizione frontale che Cappellacci sembra invece voler «aggirare» sulla vertenza<br />

entrate: «Aspetteremo la commissione paritetica <strong>di</strong> mercoledì - ha spiegato Cappellacci - chiamata a<br />

esprimersi sulle proposte avanzate dalla Regione per quanto riguarda i criteri <strong>di</strong> trasferimento <strong>di</strong><br />

risorse all’isola previsti dall’articolo 8 del nostro Statuto. Qualora l’organismo opponesse un<br />

<strong>di</strong>niego alle nostre richieste sarà sollevato un secondo ricorso per violazione del principio <strong>di</strong> leale<br />

collaborazione davanti alla Consulta».<br />

Questa dunque la strategia scelta dalla Regione, con Cappellacci che mette le carte in tavola dopo<br />

la tempesta dei giorni scorsi in consiglio regionale, con il <strong>di</strong>etro front della giunta rispetto all’or<strong>di</strong>ne<br />

del giorno dello scorso 22 <strong>di</strong>cembre (che impegnava la Regione a fare ricorso al Bilancio dello<br />

Stato) e la spaccatura con l’opposizione.<br />

Nessuno ricorso al Bilancio, giu<strong>di</strong>cato suicida dai giuristi (Onida in primis), ma «conflitto <strong>di</strong><br />

attribuzioni per violazione del principio <strong>di</strong> leale collaborazione» che verrebbe innescato da un<br />

parere negativo della commissione paritetica. «Il problema - chiude il presidente - non è il mezzo<br />

ma il fine: la <strong>di</strong>fesa dell’interesse dei sar<strong>di</strong>».


pag. 9<br />

domenica 27 <strong>febbraio</strong><br />

Scontro Cappellacci-Lombardo, caos Pdl<br />

L’opposizione: «Il governatore deve <strong>di</strong>mettersi». Cresce l’imbarazzo nel centrodestra<br />

Domani il vertice <strong>di</strong> maggioranza col governatore, cresce la tensione con gli alleati sulle<br />

alleanze elettorali e sui lavori del Consiglio<br />

FILIPPO PERETTI<br />

CAGLIARI. Imbarazzo nel centrodestra, caos nel Pdl. Un documento a sostegno <strong>di</strong> Ugo<br />

Cappellacci nella Vertenza Entrate e interpretato come un attacco a Clau<strong>di</strong>a Lombardo per il troppo<br />

spago dato alle opposizioni, è stato prima smentito e poi confermato, anche se con toni più cauti.<br />

L’opposizione, dandogli la colpa dello scontro istituzionale, ha chiesto le <strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> Cappellacci.<br />

Il nuovo caso sulla Vertenza Entate è esploso quando il coor<strong>di</strong>natore del Pdl, Mariano Delogu, ha<br />

smentito <strong>di</strong> aver <strong>di</strong>ffuso un documento, ormai pubblico, che un organo <strong>di</strong> <strong>stampa</strong> aveva interpretato<br />

come una critica della maggioranza alla presidente del Consiglio regionale, Clau<strong>di</strong>a Lombardo. Il<br />

documento era <strong>di</strong> sostegno a Ugo Cappellacci, messo sotto accusa dalle opposizioni per il mancato<br />

ricorso alla Corte costituzionale, ma veniva messo in relazione alle pressanti sollecitazioni che la<br />

Lombardo aveva rivolto al governatore per il rispetto del delibeato consiliare. Nel prendere le<br />

<strong>di</strong>stanze dalle interpretazioni contro la Lombardo, Delogu ha reso noto <strong>di</strong> non essere stato a<br />

conoscenza dell’iniziativa né <strong>di</strong> aver autorizzato la <strong>di</strong>ffusione della nota delle «segreterie» <strong>di</strong> Pdl,<br />

Udc e Riformatori. Subito dopo il leader dei Riformatori, Michele Cossa, ha confermato il<br />

documento ma precisando che era contro la linea delle opposizioni e non contro la presidente (della<br />

quale, tra l’altro, è uno dei vice). Il documento era partito dal gruppo dell’Udc, ma Giulio Steri ha<br />

affermato: «L’iniziativa è del partito». Secondo in<strong>di</strong>screzioni a chiederla, visti gli attacchi del<br />

centrosinistra e le pressioni della presidente, è stato Cappellacci.<br />

A risolvere il giallo è stato il coor<strong>di</strong>natore vicario del Pdl, Settimo Nizzi, che nel ruolo <strong>di</strong> vice<br />

Delogu ha da qualche mese preso il posto della Lombardo. Con una lunga <strong>di</strong>chiarazione Nizzi ha<br />

rinnovato il pieno sostegno a Cappellacci e le sue critiche alle opposizioni: «La loro rigi<strong>di</strong>tà sul<br />

ricorso non fa gli interessi dei sar<strong>di</strong>, in questo momento serve l’unità». Il deputato del Pdl ha quin<strong>di</strong><br />

precisato, riven<strong>di</strong>cando la paternità del documento smentito da Delogu, che «non vi è nessuno<br />

spunto polemico rispetto alla presidente Lombardo, che non riceverà altro che incoraggiamenti ad<br />

esercitare il suo ruolo super partes».<br />

La rivalità, forse per questioni interne al Pdl, tra gli ex alleati Cappellacci e Lombardo era nota e<br />

negli ultimi mesi è balzata agli onori della cronaca in più occasioni. La novità <strong>di</strong> ieri è che c’è<br />

frizione tra Delogu e il «rampante» Nizzi, che anche nell’ultimo vertice <strong>di</strong> maggioranza si è mosso<br />

quasi da padrone <strong>di</strong> casa facendo sempre riferimento alla «linea concordata con Berlusconi».<br />

Domani ci sarà una nuova riunione collegiale del centrodestra con Cappellacci. E’ probabile che ci<br />

sia <strong>di</strong>scussione sullo scontro istituzionale. E si parlerà <strong>di</strong> alleanze elettorali in un clima <strong>di</strong> imbarazzo<br />

tra gli alleati perché il conflitto nel Pdl sta negativamente con<strong>di</strong>zionando anche l’attività in<br />

Consiglio regionale.<br />

L’opposizione non si è fatta sfuggire l’occasione. I capigruppo <strong>di</strong> Pd (Mario Bruno), Sinistra<br />

(Luciano Uras) e Idv (Adriano Salis) hanno chiesto le <strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> Cappellacci: «Liberi la<br />

Sardegna dalla sua incapacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere i <strong>di</strong>ritti del popolo sardo». Dopo aver definita<br />

«gravissima» la decisione del governatore <strong>di</strong> «non adempiere al mandato unanime del Consiglio» <strong>di</strong><br />

fare ricorso contro il bilancio dello Stato che non trasferiva le risorse dovute alla Sardegna, il<br />

centrosinistra ha accusato Cappellacci <strong>di</strong> aver creato questa ulteriore «confusione politica» e ha<br />

<strong>di</strong>feso Clau<strong>di</strong>a Lombardo: «Il richiamo della presidente a <strong>di</strong>fesa delle prerogative del Consiglio<br />

anzichè essere apprezzato per il rigore istituzionale è stato colpito da una <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nata esternazione».


pag. 9<br />

domenica 27 <strong>febbraio</strong><br />

Caso Lombardo. Il coor<strong>di</strong>natore Mariano Delogu: non so nulla del comunicato<br />

Pdl, il giallo del documento<br />

Domani confronto nella maggioranza<br />

I vertici del centrodestra bacchettano la Lombardo e <strong>di</strong>fendono l'operato <strong>di</strong> Cappellacci ma il<br />

coor<strong>di</strong>natore del Pdl non ne sapeva nulla.<br />

Il giorno dopo è quello delle smentite. O delle precisazioni. Con un giallo, che certamente sarà<br />

chiarito domani, quando il centrodestra si ritroverà per un vertice quantomai utile, in questo<br />

momento. In un documento <strong>di</strong>ffuso venerdì a tarda sera, i tre partiti che guidano la coalizione <strong>di</strong><br />

maggioranza avevano <strong>di</strong>feso la condotta del governatore sulla vertenza delle entrate, sottolineando<br />

la completezza del suo intervento nell'aula del Consiglio. Un documento senza firme, ma con<br />

un'intestazione che rimandava ai vertici dei tre partiti. Nessun riferimento a nomi o cariche, nel<br />

documento, ma la lettura politica è semplice: il “fuoco amico” sul governatore, in un momento<br />

come questo, è stata un'azione sbagliata. Chiara l'allusione ai ripetuti richiami ufficiali della<br />

presidente Lombardo verso Cappellacci.<br />

IL PDL «Apprendo dagli organi <strong>di</strong> <strong>stampa</strong> che la “segreteria regionale” del Pdl avrebbe <strong>di</strong>ramato un<br />

comunicato con il quale si sfiducia la presidente del Consiglio e si <strong>di</strong>fende il presidente della<br />

Giunta», <strong>di</strong>ce il coor<strong>di</strong>natore del Pdl Mariano Delogu, «preciso che in Sardegna non esiste una<br />

“segreteria regionale” del Pdl, il nostro partito è retto nell'Isola dal Coor<strong>di</strong>namento regionale da me<br />

presieduto. Né questo organismo, né tanto meno io abbiamo mai <strong>di</strong>ffuso quel comunicato o<br />

autorizzato che altri lo <strong>di</strong>ffondessero». D'altro canto - conclude Delogu - il Pdl sardo non ha mai<br />

pensato <strong>di</strong> sfiduciare il presidente, eletto democraticamente dal Consiglio regionale e che svolge<br />

correttamente il suo ruolo istituzionale e neppure <strong>di</strong> dover <strong>di</strong>fendere il presidente Cappellacci, che<br />

non ha bisogno <strong>di</strong> alcuna <strong>di</strong>fesa».<br />

I RIFORMATORI «Nessun attacco alla presidente del Consiglio, ma conferma della correttezza<br />

della scelta del presidente Cappellacci e della maggioranza, che sulla base delle in<strong>di</strong>cazioni del<br />

Consiglio hanno valutato approfon<strong>di</strong>tamente e con il supporto <strong>di</strong> autorevoli costituzionalisti quale<br />

sia la strada migliore da seguire nell'interesse della Sardegna rispetto all'apertura della vertenza con<br />

lo Stato sulle entrate spettanti alla nostra Isola», questa la precisazione del coor<strong>di</strong>natore dei<br />

Riformatori, Michele Cossa, vice presidente del Consiglio regionale.<br />

Domani sarà tutto più chiaro, al termine del vertice <strong>di</strong> maggioranza. Soprattutto nel Pdl, partito<br />

guida della coalizione. ENRICO PILIA


pag. 9<br />

domenica 27 <strong>febbraio</strong><br />

La <strong>di</strong>fesa del vicario del Pdl Settimo Nizzi: l'opposizione non lavori per <strong>di</strong>videre<br />

Il centrosinistra: Cappellacci si <strong>di</strong>metta<br />

Vertenza entrate, pesante attacco da Pd, Idv e Sinistra sarda<br />

L'opposizione torna all'attacco e chiede l'uscita <strong>di</strong> scena del governatore. Difeso dal suo partito, il<br />

Pdl, che ne esalta invece la condotta in questa vertenza con lo Stato.<br />

«Il presidente Ugo Cappellacci si <strong>di</strong>metta. Liberi la Sardegna dalla sua incapacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere i<br />

<strong>di</strong>ritti del popolo sardo». I capigruppo dell'opposizione in Consiglio regionale - Mario Bruno,<br />

Luciano Uras e Adriano Salis vanno all'attacco e chiedono le <strong>di</strong>missioni del governatore in seguito<br />

alla «gravissima decisione del presidente della Regione <strong>di</strong> non adempiere al mandato unanime del<br />

Consiglio nella forma e nella sostanza contenuta nell'or<strong>di</strong>ne del giorno del 22 <strong>di</strong>cembre scorso che<br />

ha determinato la richiesta al presidente del Consiglio Lombardo, da parte del centrosinistra, <strong>di</strong><br />

richiamare la Giunta al pieno rispetto dell'in<strong>di</strong>rizzo votato dall'assemblea regionale». Secondo i<br />

capigruppo <strong>di</strong> Pd, Comunisti - Sinistra - Rossomori e Idv «su una vertenza delicata e decisiva per la<br />

Sardegna come quella per l'integrale applicazione del nuovo regime delle entrate stabilito<br />

dall'articolo 8 dello Statuto Speciale, Cappellacci ha preferito violare apertamente la volontà<br />

espressa unanimemente dal Consiglio». Bruno, Uras e Salis sottolineano che «il presidente ha<br />

preferito schierarsi, ancora una volta, con il Governo nazionale e contro gli interessi dei sar<strong>di</strong>».<br />

Quin<strong>di</strong>, l'attualità: «Il richiamo del presidente del Consiglio al presidente della Regione a <strong>di</strong>fesa<br />

delle prerogative del parlamento sardo, dei gruppi e dei consiglieri, <strong>di</strong> maggioranza e minoranza,<br />

che lo costituiscono in rappresentanza del popolo, anziché essere apprezzato e valorizzato per il<br />

rigore istituzionale al quale era ispirato, è invece stato colpito da una <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nata esternazione <strong>di</strong><br />

partiti del centrodestra <strong>di</strong> sfiducia nei confronti della massima carica del Consiglio regionale.<br />

Riteniamo che la confusione politica con la quale si muove il presidente della Regione non sia più<br />

tollerabile da una Sardegna profondamente colpita dalla pesante crisi sociale ed economica».<br />

IL CENTRODESTRA «Il Pdl, anche a nome delle forze <strong>di</strong> maggioranza, assicura il massimo<br />

appoggio al presidente Cappellacci e auspica che anche le forze <strong>di</strong> opposizione facciano altrettanto,<br />

mettendo al primo posto gli interessi dei sar<strong>di</strong> con i fatti, non solo a parole». Il vice coor<strong>di</strong>natore del<br />

Pdl sardo, Settimo Nizzi, <strong>di</strong>fende il presidente della Regione: «Su questioni fondamentali per la<br />

nostra Isola ci interessa ciò che unisce, ciò che può portare benefici concreti ai sar<strong>di</strong> e non ciò che<br />

<strong>di</strong>vide», <strong>di</strong>ce il deputato. «L'impegno del governatore nel tutelare gli interessi della nostra Isola<br />

meriterebbero ben altro atteggiamento da parte dell'opposizione», aggiunge Nizzi, che sottolinea:<br />

«Non vi è nessuno spunto polemico rispetto alla presidente Lombardo, che dal Pdl non riceverà<br />

altro che incoraggiamenti a esercitare il suo ruolo super partes». ( e. p. )


pag. 6<br />

lunedì <strong>28</strong> <strong>febbraio</strong><br />

Maggioranza, il giorno del confronto<br />

Cappellacci incontra gli alleati e nomina l'assessore ai Trasporti<br />

Al vertice dei partiti <strong>di</strong> maggioranza <strong>di</strong> parlerà <strong>di</strong> amministrative e sanità, ma anche <strong>di</strong><br />

rapporti fra gli alleati.<br />

Alle do<strong>di</strong>ci e trenta si incrociano le strade della maggioranza. In agenda, il presidente Ugo<br />

Cappellacci ha due impegni dal peso politico simile: la firma sul decreto <strong>di</strong> nomina del nuovo<br />

assessore ai Trasporti e la riunione con i rappresentanti dei partiti del centrodestra. Stessa ora, stesso<br />

luogo, Villa Devoto, col tavolo delle riunioni che potrebbe animarsi quando il tema più piccante, il<br />

confronto interno nel Pdl sardo, entrerà in scena. Nella clamorosa vicenda dello scontro <strong>di</strong>alettico<br />

fra i presidenti, e in quello meno chiaro fra gli schieramenti nel Pdl, è intervenuto ieri il consigliere<br />

nuorese dell'Api Roberto Capelli, che potrebbe entrare presto a far parte del folto gruppo Udc-Fli:<br />

«Giochi <strong>di</strong> palazzo», li chiama Capelli, «mercato cagliaritano». E non mancano critiche proprio al<br />

suo ex partito, l'Udc.<br />

LO SCENARIO La maggioranza si ritrova per <strong>di</strong>scutere <strong>di</strong> elezioni, <strong>di</strong> sanità e riforma del sistema<br />

<strong>di</strong> fornitura dell'acqua. E <strong>di</strong> coesione politica, tema che presenta qualche problema. Intanto, davanti<br />

agli alleati ci sarà il primo faccia a faccia fra il coor<strong>di</strong>natore del Pdl Mariano Delogu e il vicario<br />

Settimo Nizzi, dopo il giallo (pallido) del documento <strong>di</strong> sostegno a Cappellacci e <strong>di</strong> critiche, fra le<br />

righe, alla presidente Lombardo. Due certezze: il comunicato è stato firmato da tre partiti (Pdl, Udc<br />

e Riformatori) e il testo non si prestava a <strong>di</strong>verse letture.<br />

Nel Pdl il malessere è <strong>di</strong>ffuso anche per i numerosi incarichi <strong>di</strong> sottogoverno attualmente in<br />

<strong>di</strong>stribuzione, poltrone - soprattutto capi <strong>di</strong> gabinetto - che premierebbero troppo gli alleati e poco o<br />

niente il partito guida della coalizione. E non finisce qui, perché le amministrative aggiungono altra<br />

benzina sul fuoco. Il Pdl perderà <strong>Cagliari</strong> e nei capoluoghi <strong>di</strong> provincia - Iglesias, Carbonia,<br />

Villacidro - le scelte potrebbero non premiare i suoi can<strong>di</strong>dati. La scelta <strong>di</strong> Nizzi per Olbia fa caso a<br />

parte, si sente <strong>di</strong>re all'interno del partito, perché la caduta della giunta è troppo vicina al voto per<br />

poter allestire, nel centrodestra, un confronto alla ricerca <strong>di</strong> una alternativa. Dovrà essere il tavolo<br />

regionale a ristabilire gli equilibri interni, che oggi - anche nel gruppo Pdl c'è chi la pensa così -<br />

sarebbero a favore dei centristi.<br />

LA NOMINA Oggi il governatore potrebbe affidare al consigliere regionale del Psd'Az, Christian<br />

Solinas, l'incarico <strong>di</strong> assessore regionale ai Trasporti. Il con<strong>di</strong>zionale è obbligatorio perché non<br />

esiste alcuna convocazione ufficiale per Solinas, né ci sono conferme da Villa Devoto. Cinque<br />

giorni fa, il presidente Cappellacci ha assunto l'incarico <strong>di</strong> assessore ai Trasporti dopo aver ricevuto,<br />

e accolto, le <strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> Angelo Carta. Se la questione in casa sar<strong>di</strong>sta si è risolta in maniera<br />

indolore, con la designazione del cagliaritano Solinas e una sorta <strong>di</strong> investitura per Carta affinché<br />

possa correre un'altra volta per la carica <strong>di</strong> sindaco <strong>di</strong> Dorgali, l'automatismo non si è ripetuto nella<br />

Giunta. Ma domani, o al massimo nel corso della settimana, Solinas dovrebbe prendere regolare<br />

possesso del suo nuovo incarico. Nel Psd'Az si vorrebbe evitare una polemica con Cappellacci, ecco<br />

perché nessuno ha esternato in questi giorni le proprie perplessità sul silenzio <strong>di</strong> Villa Devoto. Oggi<br />

la firma <strong>di</strong> Cappellacci potrebbe spazzare via ogni dubbio.<br />

LA CRITICA Il consigliere Roberto Capelli interviene sul momento tormentato della maggioranza:<br />

«La presidente Clau<strong>di</strong>a Lombardo ha il dovere <strong>di</strong> tutelare le prerogative consiliari: il problema non<br />

è sulle posizioni assunte, da ultimo, dal presidente della Giunta sulla vertenza entrate, ma il rispetto<br />

della volontà espressa dal Consiglio, con voto unanime, nell'or<strong>di</strong>ne del giorno che ha decretato un<br />

preciso in<strong>di</strong>rizzo politico, e non tecnico, all'azione del governo regionale». Quin<strong>di</strong>, una riflessione<br />

sul documento delle polemiche, quello sconosciuto al coor<strong>di</strong>natore regionale del Pdl: «Stupisce il<br />

richiamo dell'Udc e dei Riformatori, sempre più guar<strong>di</strong>ani e portavoce del Pdl e sempre meno tutori<br />

della trasparenza. Dopo aver sacrificato il sindaco <strong>di</strong> Olbia», sottolinea Capelli, «messo in allarme<br />

quello <strong>di</strong> Oristano, rinunciato a un'in<strong>di</strong>cazione per Iglesias, sconfessato le liste civiche e ab<strong>di</strong>cato a


favore del Pdl non vorrei che, sull'altare della can<strong>di</strong>datura a sindaco <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> si debba sacrificare<br />

anche la cre<strong>di</strong>bilità del presidente del Consiglio regionale». Giochi <strong>di</strong> palazzo, <strong>di</strong>ce, «e mercato<br />

cagliaritano, niente a che vedere con il governo delle emergenze e con l'interesse generale dei<br />

sar<strong>di</strong>». ENRICO PILIA<br />

l'opposizione «Disatteso il voto del Consiglio»<br />

Barracciu e Cuccu (Pd): scuola, la Giunta sbaglia<br />

«La Giunta <strong>di</strong>sattende ancora una volta gli orientamenti definiti e votati all'unanimità dal Consiglio<br />

regionale». I consiglieri del Pd Francesca Barracciu e Giuseppe Cuccu attaccano la maggioranza<br />

sulla questione scuola: «Alla grave vicenda sulla mancato rispetto dell'or<strong>di</strong>ne del giorno sulla<br />

vertenza entrate si riserva ora lo stesso trattamento all'or<strong>di</strong>ne del giorno sulla scuola, anch'esso<br />

votato all'unanimità lo scorso novembre in seguito alla <strong>di</strong>scussione della mozione presentata dal<br />

centrosinistra». I due consiglieri dell'opposizione sostengono che «avevamo riposto sul neo<br />

assessore un pizzico <strong>di</strong> fiducia considerato che con<strong>di</strong>vise con tutto il Consiglio regionale, tant'è che<br />

votò anch'egli l'or<strong>di</strong>ne del giorno, la necessità <strong>di</strong> invertire la <strong>di</strong>sastrosa <strong>di</strong>rezione della politica<br />

sull'istruzione portata avanti dal suo predecessore». Il piano <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento pre<strong>di</strong>sposto da<br />

Milia, secondo Barracciu e Cuccu, «<strong>di</strong>mostra invece che non cè nessuna inversione <strong>di</strong> marcia e che<br />

il presente e il futuro del <strong>di</strong>ritto all'istruzione viene drasticamente tagliato, in particolare nei territori<br />

più deboli della regione». I consiglieri sottolineano: «Non solo il piano <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento è<br />

pre<strong>di</strong>sposto con grave ritardo, causando non pochi <strong>di</strong>sagi, ma restano non affrontati tutti i grossi<br />

problemi che affliggono il sistema scolastico dell'istruzione. Nonostante gli enormi sacrifici dello<br />

scorso anno - continuano Barracciu e Cuccu - in termini <strong>di</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> autonomie scolastiche, nuovi<br />

tagli vanno a incidere sulla situazione specie nelle zone interne dove si prospettano ulteriori<br />

chiusure e la formazione <strong>di</strong> classi con numeri spropositati e del tutto inadeguati a garantire il <strong>di</strong>ritto<br />

all'istruzione». Ci saremmo aspettati, concludono, «che Milia prima <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre questo piano <strong>di</strong><br />

tagli inammissibili si adoperasse, così come stabilito dal Consiglio regionale, per aprire con lo Stato<br />

una forte vertenza per garantire per la Sardegna tutte le deroghe necessarie ai meri parametri<br />

numerici definiti dal governo nazionale, che mal si conciliano con la nostra realtà del tutto <strong>di</strong>versa<br />

da qualsiasi altra regione italiana».


pag. 9<br />

lunedì <strong>28</strong> <strong>febbraio</strong><br />

Il Consiglio regionale esamina i tagli per Province e Comuni e non si cura del proprio<br />

funzionamento<br />

Onorevoli incarichi, ma poco lavoro<br />

Costi ridotti del 20 per cento, dal 2009 la produttività al minimo storico<br />

Sono crollate pure le proposte della giunta, l’aula non ha testi da esaminare, commissioni in<br />

ritardo FILIPPO PERETTI<br />

CAGLIARI. La proposta <strong>di</strong> legge numero 1, la prima ad essere stata presentata in questa<br />

legislatura, è sulla riduzione del numero dei consiglieri regionali. Ma dal 23 marzo 2009 sta<br />

prendendo polvere, ora in compagnia <strong>di</strong> altri 229 provve<strong>di</strong>menti depositati nel frattempo, sugli<br />

scaffali delle commissioni permanenti. E’ il testo simbolo, per il tema che tratta, del crollo <strong>di</strong><br />

produttività dell’assemblea legislativa sarda.<br />

Si riparla inutilmente <strong>di</strong> riforme. Il testo sulla composizione del Consiglio è tornato <strong>di</strong> attualità<br />

perché proprio in questi giorni una delle commissioni ha avviato l’esame della norma nazionale che<br />

vuole ridurre del 20 per cento anche nell’isola il numero dei consiglieri provinciali e comunali.<br />

L’orientamento quasi unanime delle forze politiche è <strong>di</strong> lasciare le cose come stanno. Si capisce il<br />

perché. La riformina che riguarda gli enti locali garantirebbe un risparmio pari al costo annuo <strong>di</strong><br />

mezzo consigliere regionale. Meglio quin<strong>di</strong> non risvegliare l’attenzione generale sul fascicolo ormai<br />

impolverato che avrebbe la pretesa <strong>di</strong> «tagliare» venti onorevoli in un colpo solo.<br />

Il costo della politica e delle istituzioni democratiche è stato affrontato negli ultimi anni con alcuni<br />

interventi che, tra questa e la passata legislatura, hanno ridotto le spese del Consiglio regionale <strong>di</strong> un<br />

buon venti per giorno. Sono stati eliminati alcuni privilegi (come le indennità <strong>di</strong> missione, i biglietti<br />

aerei per viaggi non istituzionali, le attività <strong>di</strong> rappresentanza) e la contestata indennità <strong>di</strong><br />

reinserimento per gli ex onorevoli è stata ridotta dell’80 per cento.<br />

Gli onorevoli che lavorano poco. A fronte del risparmio ottenuto, è esploso e si sta aggravando col<br />

passare del tempo il problema della scarsa produttività del Consiglio regionale. Una questione <strong>di</strong><br />

tale rilevanza che a denunciarla a gran voce è stata all’inizio dell’anno la stessa presidente, Clau<strong>di</strong>a<br />

Lombardo. La quale, sin dal suo inse<strong>di</strong>amento, ha cercato, con il contributo dei vice presidenti<br />

Giuseppe Luigi Cucca e Michele Cossa, <strong>di</strong> combattere il malcostume dell’assenteismo: nonostante<br />

le mo<strong>di</strong>fiche regolamentari, però, l’attività procede a rilento e ormai non c’è seduta, né dell’aula né<br />

delle commissioni, che inizi in orario o non sia sospesa per mancanza del numero legale.<br />

C’è chi osserva, e forse non a torto, che il problema della scarsa produttività sia più grave (per le<br />

ricadute negative che produce) rispetto alla questione del costo della politica. Tanto più per<br />

un’istituzione che comunque incide per oltre 70 milioni <strong>di</strong> euro nel bilancio complessivo della<br />

Regione. I citta<strong>di</strong>ni e le imprese che attendono provve<strong>di</strong>menti in grado <strong>di</strong> incidere concretamente<br />

sul mondo del lavoro e dell’economia non porrebbero certo la priorità del risparmio se l’istituzione<br />

fosse all’altezza delle aspettative.<br />

I numeri parlano più che chiaro. Nel secondo anno <strong>di</strong> questa legislatura (il 2010) il Consiglio<br />

regionale ha approvato 16 leggi, poco più <strong>di</strong> una al mese. Nel secondo anno della passata legislatura<br />

(il 2005) le approvazioni erano state 24, nel 2000 erano state <strong>26</strong>, nel 1995 era stata raggiunta quota<br />

36.<br />

A metà <strong>febbraio</strong> l’aula dell’assemblea è stata chiusa per un mese non avendo nulla da fare. Nella<br />

speranza <strong>di</strong> ricevere nuovi testi dalle commissioni.<br />

E qui si tocca un altro tasto dolente. Le otto commissioni permanenti hanno un enorme carico <strong>di</strong><br />

lavoro. Hanno sinora approvato 27 provve<strong>di</strong>menti (non solo i testi <strong>di</strong> legge inviati all’aula), ne<br />

stanno esaminando 32 e ne devono esaminare la bellezza <strong>di</strong> 230 (tra i quali, come s’è detto, la<br />

proposta <strong>di</strong> riduzione del numero dei consiglieri regionali).<br />

Di fronte a un simile arretrato qualsiasi azienda che non volesse fallire metterebbe alla prova i<br />

propri <strong>di</strong>pendenti. Quelli del Consiglio regionale (funzionari e impiegati) hanno fama <strong>di</strong> essere dei


uoni lavoratori. Il problema è che i consiglieri regionali, anziché considerarsi «<strong>di</strong>pendenti» del<br />

popolo che li ha eletti, si muovono come se non avessero alcuna responsabilità nel funzionamento<br />

dell’istituzione. Pren<strong>di</strong>amo le commissioni. Per smaltire l’arretrato dovrebbero riunirsi almeno tre<br />

giorni la settimana <strong>di</strong> mattina e <strong>di</strong> sera (per avere il numero legale sono obbligate a riunirsi non più<br />

<strong>di</strong> metà alla volta) e invece accumulano altri ritar<strong>di</strong>, si riuniscono al massimo per un giorno e mezzo<br />

e per poche ore alla volta.<br />

Ci sono anche casi clamorosi dovuti alla gestione politica dell’istituzione. Due commissioni<br />

(Autonomia e Industria) sono rimaste cinque mesi senza riunirsi perché i loro presidenti, Mario<br />

Floris e Nicola Rassu, si sono <strong>di</strong>messi per entrare nella giunta <strong>di</strong> Ugo Cappellacci. I provve<strong>di</strong>menti,<br />

alcuni persino urgenti, sono quin<strong>di</strong> rimasti fermi, in attesa che il centrodestra trovasse al proprio<br />

interno l’accordo sulle nuove nomine.<br />

Su 80 consiglieri solo 23 peones. La grande corsa per gli incarichi è il gioco preferito dei<br />

consiglieri regionali. Ce n’è (quasi) per tutti. Quelli che possono aggiungere un ulteriore titolo<br />

(presidente, vice presidente, questore o segretario) nel loro biglietto da visita sono ben 57. I<br />

«peones» (ma tali non sono, fra loro figurano nomi <strong>di</strong> punta, pensiamo innanzitutto all’ex<br />

presidente Renato Soru) sono quin<strong>di</strong> una minoranza. L’ufficio <strong>di</strong> presidenza dell’assemblea ha un<br />

presidente, due vice, tre questori e cinque segretari, le otto commissioni permanenti e le due speciali<br />

hanno presidente, vice e segretario, così gli otto gruppi politici (alcuni con due vice).<br />

Ma non tutti vengono retribuiti. Degli incarichi, poco più della metà (31 su 57) sono effettivamente<br />

retribuiti con indennità aggiuntiva rispetto a quella or<strong>di</strong>naria. Sono quelli dell’ufficio <strong>di</strong> presidenza<br />

dell’assemblea e delle commissioni (tranne quelle speciali e tranne i segretari). A titolo gratuito<br />

sono le responsabilità politiche nei singoli gruppi: offrono visibilità e potere (almeno per i<br />

capigruppo) ma nessun vantaggio economico.<br />

Tra i 57 non «peones» ci sono sei (da oggi forse sette) membri della giunta che sono<br />

contemporaneamente consiglieri regionali: il presidente Cappellacci e gli assessori Giorgio Oppi,<br />

Mario Floris, Nicola Rassu, Oscar Cherchi e Sergio Milia (più da oggi Christian Solinas).<br />

La giunta non è più il «motore». E’ <strong>di</strong>minuita la produttività dei consiglieri regionali ma è crollato<br />

anche il numero dei <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> legge inviati dalla giunta al Consiglio. Nel secondo anno <strong>di</strong><br />

legislatura la giunta Soru si era vista approvare ben 21 ddl dall’aula, la giunta Cappellacci appena 9.<br />

Anche nel centrodestra sono in molti a <strong>di</strong>re che l’avvio <strong>di</strong> Soru sia stato molto più brillante.<br />

Una volta si sosteneva che il motore del Consiglio fosse la giunta. Ora, con l’elezione <strong>di</strong>retta, i due<br />

poteri sono in concorrenza e le cose sono cambiate. Ma il Consiglio non riesce a ritagliarsi il<br />

proprio ruolo: rimasto senza motore, rischia <strong>di</strong> fermarsi.


Pag. 19<br />

domenica 27 <strong>febbraio</strong><br />

La data verrà decisa da Cappellacci, forse dopo la <strong>di</strong>scussione in Consiglio regionale della<br />

legge salva-Circoscrizioni<br />

Voto, spunta l'ipotesi del 15 maggio<br />

Comunali assieme al referendum? Si preparano le liste<br />

Nel frattempo partiti e liste civiche stanno lavorando agli elenchi dei can<strong>di</strong>dati che si presenteranno<br />

alle prossime elezioni comunali.<br />

Per prima cosa, la data: manca ancora la delibera del presidente della Giunta regionale, ma l'ipotesi<br />

più probabile è quella del 15 maggio. In quello stesso giorno si terrà anche il referendum sul<br />

nucleare, e c'è un'alta probabilità che il governatore Ugo Cappellacci decida <strong>di</strong> accorpare -<br />

innanzitutto per una questione <strong>di</strong> risparmio - le due consultazioni elettorali. Forse la scelta verrà<br />

resa nota durante la prossima settimana, ma nell'ultima riunione <strong>di</strong> giunta è stato già fatto un passo<br />

importante: la nomina della Commissione elettorale. E la delibera che fissa la data definitiva<br />

potrebbe arrivare subito dopo il varo, da parte del Consiglio regionale, della legge che<br />

consentirebbe <strong>di</strong> salvare gli attuali numeri dell'aula <strong>di</strong> Palazzo Bacaredda. La Finanziaria nazionale<br />

impone un taglio: da 40 a 32 consiglieri. Ma la Regione potrebbe decidere <strong>di</strong> congelare lo status quo<br />

e salvare anche le Circoscrizioni, oltre alla Municipalità <strong>di</strong> Pirri. Si vedrà.<br />

LE CANDIDATURE Che quella del 15 maggio sia la scelta più probabile lo conferma anche il fatto<br />

che tutti i possibili can<strong>di</strong>dati (l'ufficialità si avrà solo con la presentazione delle liste) stiano<br />

impostando la propria campagna su questa data. Nel Pdl si ripresenteranno sicuramente i consiglieri<br />

e gli assessori uscenti. Un gruppo ben collaudato su cui si innesteranno alcune novità: due posti<br />

potrebbero essere occupati da altrettanti giovani coor<strong>di</strong>natori del partito, poi ci sarebbe spazio per i<br />

presidenti <strong>di</strong> Circoscrizione (pare che Tonio Melis , numero uno <strong>di</strong> Pirri, stia pensando <strong>di</strong> tornare<br />

nell'aula <strong>di</strong> via Roma) e ovviamente per Giuseppe Farris , se verrà confermato il no alle liste<br />

civiche. Tra i pi<strong>di</strong>ellini potrebbe esserci anche il <strong>di</strong>rettore generale dell'assessorato regionale al<br />

Turismo Ada Lai . Una parte importante della coalizione che sosterrà Massimo Fantola è quella<br />

rappresentata dal Polo civico. Nel movimento coor<strong>di</strong>nato da Antonello Gregorini potrebbe trovar<br />

spazio il giovane avvocato Roberto Sorcinelli . Si parla anche dell'impren<strong>di</strong>tore e<strong>di</strong>le Nicola Sias e<br />

<strong>di</strong> Noemi Migliavacca , ingegnere. Poi due commercialisti: Antonio Zanda (che è anche titolare <strong>di</strong><br />

un birrificio) e Roberto Pinna . Un posto nella lista potrebbe essere occupato anche da Andrea<br />

Santucci , dell'ufficio legale dell'Enel, che sabato ha partecipato alla presentazione delle 15 mila<br />

firme del comitato “Per Fantola sindaco”. Ancora: è probabile la can<strong>di</strong>datura dell'avvocato Paolo<br />

Orrù e <strong>di</strong> Nicola Grandesso .<br />

E i Riformatori? Nel partito <strong>di</strong> Fantola verranno riconfermati i consiglieri uscenti, mentre c'è ancora<br />

il dubbio sui due assessori, Maurizio Onorato e Gianni Giagoni . Al gruppo si aggiungerà l'avvocato<br />

Roberto Porrà , poi Gianni Casella , gestore <strong>di</strong> <strong>di</strong>scoteche e locali notturni, e Antonello Pala ,<br />

consigliere della seconda Circoscrizione.<br />

Anche nel Partito democratico verranno confermati gli uscenti. Si aggiungeranno probabilmente<br />

Valentina Sanna , presidente dell'assemblea regionale del partito, e Patrizia Tramaloni , del comitato<br />

<strong>di</strong> via Peschiera. Ma la situazione nel centrosinistra è ancora molto fluida: l'area soriana del Pd<br />

starebbe pensando <strong>di</strong> presentare una lista collegata al movimento “Sardegna democratica”.<br />

MICHELE RUFFI


pag. 19<br />

domenica 27 <strong>febbraio</strong><br />

Il consigliere <strong>di</strong> Sel ha annunciato il via agli incontri per la definizione della campagna<br />

elettorale<br />

Massimo Zedda e Idv, il matrimonio si avvicina<br />

Il can<strong>di</strong>dato del centrosinistra: «Il nodo non è sciolto ma sono fiducioso»<br />

Massimo Zedda non scioglie ancora il nodo dei <strong>di</strong>pietristi ma assicura: «C'è l'ottanta percento <strong>di</strong><br />

possibilità che l'Italia dei valori appoggi la mia can<strong>di</strong>datura. E sarebbe un matrimonio d'amore e non<br />

d'interesse». Il vincitore delle primarie nel centrosinistra ha annunciato ieri - durante una conferenza<br />

<strong>stampa</strong> in piazza Savoia - che domani i partiti della coalizione si incontreranno in via Emilia nella<br />

sede del Pd per preparare la campagna elettorale.<br />

«Una campagna elettorale che è iniziata in occasione delle primarie e non si è mai conclusa»,<br />

precisa Zedda. Le ultime settimane sono state impegnative: il trentacinquenne consigliere regionale<br />

e comunale <strong>di</strong> Sel ha incontrato quasi tutti i partiti del centrosinistra per cercare un accordo che gli<br />

consenta <strong>di</strong> essere il can<strong>di</strong>dato unico. «Un <strong>di</strong>alogo sereno e positivo anche con chi, come Italia dei<br />

Valori, non ha partecipato alle primarie e quin<strong>di</strong> non sarebbe tenuto a riconoscere il can<strong>di</strong>dato eletto<br />

nelle consultazioni».<br />

Ora bisognerà scrivere il programma, da costruire nel dettaglio con gli altri partiti: «Da lunedì<br />

entreremo nello specifico. Pensiamo a una città produttiva: <strong>di</strong> opportunità, lavoro. Attenta al<br />

commercio, alle imprese, all'artigianato. Vogliamo una città universitaria, con un piano trasporti<br />

pubblici adeguato alle esigenze <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>».<br />

Qual è l'idea nuova su cui Zedda baserà la propria campagna, da can<strong>di</strong>dato sindaco più giovane<br />

della storia recente della città? «La campagna elettorale sarà una novità. La gente si dovrà<br />

riconoscere in quello che sarà scritto nel programma».<br />

Ci saranno donne in un'ipotetica giunta Zedda? L'esponente <strong>di</strong> Sel ribalta i termini della questione:<br />

«Posso <strong>di</strong>re che sarà rispettata la quota <strong>di</strong> genere e almeno il 40 per cento dell'esecutivo sarà<br />

composto da uomini».<br />

Ma durante l'incontro <strong>di</strong> ieri mattina sono stati affrontati anche i temi cal<strong>di</strong>: porto, sta<strong>di</strong>o e<br />

anfiteatro. «Mi riferisco alla protesta degli operatori del porto canale: quello che sta succedendo è<br />

<strong>di</strong>fficile da comprendere, soprattutto in un momento come questo, per chi investe, vuole mandare<br />

avanti le proprie attività e aiutare il porto a crescere». Poi la proposta sull'Anfiteatro, già messa nero<br />

su bianco da consigliere comunale: «Deve rimanere un luogo <strong>di</strong> spettacolo, ma le tribune in legno<br />

devono essere smontate e rimontate in maniera speculare, <strong>di</strong> fronte, nell'attuale retropalco. Si<br />

creerebbe una struttura che guarda il monumento archeologico». Questione Sant'Elia: «Non si può<br />

certo obbligare una società a rimanere in quell'impianto ma possiamo senz'altro ristrutturarlo e<br />

valorizzarlo». L'ultima battuta su Tuvixeddu: «L'errore è stato all'inizio: Regione e Comune non<br />

dovevano consentire <strong>di</strong> costruire sul colle». ( m.r. )


Pag. 24<br />

domenica 27 <strong>febbraio</strong><br />

Fantola rafforza le sue alleanze<br />

Il competitore del centrodestra già in piena campagna elettorale<br />

CAGLIARI. Il can<strong>di</strong>dato del centrodestra alla poltrona <strong>di</strong> primo citta<strong>di</strong>no inizia a correre: l’alto ieri<br />

il Comitato civico «Per Fantola sindaco» ha mostrato le quin<strong>di</strong>cimia firme raccolte a sostegno del<br />

leader dei Riformatori sar<strong>di</strong>. Lo ha annunciato in una conferenza <strong>stampa</strong> Aldo Accardo, il portavoce<br />

del gruppo che ha raccolto le adesioni. «Tutte queste firme - ha spiegato - hanno un significato<br />

molto forte. Il mondo e gli schemi stanno cambiando. Il nostro can<strong>di</strong>dato è capace <strong>di</strong> portare una<br />

scossa <strong>di</strong> novità». Fantola ha già ottenuto il via libera informale dalla coalizione <strong>di</strong> centrodestra, ma<br />

si attende ancora l’ufficializzazione. Dovrebbe essere lui, quin<strong>di</strong>, l’avversario del can<strong>di</strong>dato-sindaco<br />

deciso dalle primarie del centrosinistra, Massimo Zedda (della Sel). Nei giorni scorsi, inoltre, è stato<br />

chiarito che la coalizione del centrodestra non conteggerà le liste civiche. Nel senso che queste non<br />

avranno vali<strong>di</strong>tà nel «manuale Cencelli»: nessun posto in Giunta in base ai consiglieri eletti. Una<br />

decisione che ha bloccato una serie <strong>di</strong> liste che si stavano creando, come quella del senatore<br />

Piergiorgio Massidda e civiche <strong>di</strong> appoggio a Massimo Fantola.<br />

Giovanni Dore<br />

«L’Idv sta ragionando su un’alternativa»<br />

CAGLIARI. L’Idv non ha partecipato alle primarie e quin<strong>di</strong> «noi non ci sentiamo vincolati a questo<br />

tipo <strong>di</strong> consultazione - spiega Giovanni Dore (nella foto), segretario citta<strong>di</strong>no dell’Italia dei Valori -<br />

- e ora stiamo facendo anche altri ragionamenti». Domani pomeriggio vi sarà un incontro <strong>di</strong> tutta la<br />

coalizione con Massimo Zedda (in via Emilia), ma la nostra posizione sarà probabilmente definita<br />

nella mattinata durante il vertice regionale del centrosinistra». Si è detto che voi avete chiesto a<br />

Massimo Zedda, che ha vinto le primarie, <strong>di</strong> fare un passo in<strong>di</strong>etro... «Quando ci siamo incontrati, a<br />

livello citta<strong>di</strong>no, non abbiamo affrontato questo argomento. Ma in altri colloqui se ne è parlato. Per<br />

noi il problema è quello <strong>di</strong> ragionare su un elettorato moderato che non vota il Pdl, ma che<br />

<strong>di</strong>fficilmente darebbe il suo assenso a una persona considerata troppo <strong>di</strong> sinistra. In questa<br />

prospettiva e considerando che la legge elettorale prevede il doppio turno, si è ragionato in questo<br />

senso: per cercare <strong>di</strong> togliere a Massimo Fantola (il leader dei Riformatori, can<strong>di</strong>dato per il<br />

centrodetra a sindaco - ndr) un possibile bacino elettorale». Nell’Idv c’è la «massima<br />

considerazione per Massimo Zedda e per la sua affermazione, ma le 5.000 schede <strong>di</strong> chi ha votato<br />

alle primarie sono una cifra ridotta se confrontata coi circa centoventimila elettori potenziali. Da qui<br />

i nostri ragionamenti». (r.p.)


Pag. 9<br />

lunedì <strong>28</strong> <strong>febbraio</strong><br />

CENTROSINISTRA<br />

Alleanze e sindaci, intese in forse<br />

CAGLIARI. Non c’è pace neanche per il centrosinistra. Questa mattina il segretario del Pd, Silvio<br />

Lai, riunisce la coalizione per tentare un accordo complessivo e convinto sulle elezioni comunali.<br />

Dopo la vittoria <strong>di</strong> Sel alle primarie <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e Iglesias, sono cresciute le tensioni tra <strong>di</strong>versi<br />

partiti. Nel Pd ci sono <strong>di</strong>visioni, Idv vuole cercare soluzioni con<strong>di</strong>vise, l’Upc è contro i can<strong>di</strong>dati <strong>di</strong><br />

Sel.<br />

Quesione <strong>di</strong> attualità (il vertice <strong>di</strong> oggi potrebbe però non occuparsene per ragioni <strong>di</strong> opportunità) è<br />

l’elezione, domani, del nuovo presidente dell’Anci. Nel Pd ci sono due can<strong>di</strong>dati: il sindaco <strong>di</strong><br />

Sassari, Ganau, e quello <strong>di</strong> Santa<strong>di</strong>, Erriu. L’Anci riven<strong>di</strong>ca la propria autonomia, ma Lai vorrebbe<br />

evitare la spaccatura, che sarebbe pericolosa per il partito.<br />

CENTRODESTRA<br />

Oggi vertice con nuovo rimpasto<br />

CAGLIARI. Oggi Centrodestra <strong>di</strong> nuovo in conclave su alcuni temi scottanti. Il primo è quello<br />

delle alleanze elettorali: la coalizione andrà compatta dappertutto o ci saranno deroghe per i<br />

centristi? I casi più <strong>di</strong>fficili sono a <strong>Cagliari</strong>, Iglesias e Olbia. Il secondo tema è l’ennesimo rimpasto<br />

della giunta: Ugo Cappellacci un mese fa aveva smentito le voci su ulteriori mo<strong>di</strong>fiche ma oggi<br />

deve firmare la nomina del sar<strong>di</strong>sta Christian Solinas ai Trasporti al posto del tecnico Angelo Carta;<br />

altri partiti potrebbero sollecitare cambiamenti. Il terzo tema riguarda l’attività in Consiglio<br />

regionale: la riforma sanitaria si è <strong>di</strong> nuovo bloccata. Sulla riunione c’è l’incognita <strong>di</strong> un nuovo<br />

scontro interno nel Pdl con le tensioni tra i coor<strong>di</strong>natori Mariano Delogu e Settimo Nizzi.


Pag. 21<br />

sabato <strong>26</strong> <strong>febbraio</strong><br />

Porto. Presentati i ricorsi al Tar, ma i tempi si annunciano troppo lunghi. Biggio (Nuova Saci):<br />

«Indaghi la Procura» Aree demaniali, l'ira delle imprese<br />

«Abbiamo comprato i terreni, ora ce li espropriano»<br />

Quattro aziende si sono opposte alla demanializzazione dei terreni vicini allo scalo industriale <strong>di</strong><br />

Macchiareddu: presentati i ricorsi al tribunale amministrativo. L'enorme scheletro in cemento<br />

armato che campeggia a poche centinaia <strong>di</strong> metri dal porto canale <strong>di</strong> Macchiareddu potrebbe restare<br />

così. Un'incompiuta, simbolo del fallimento dello sviluppo dello scalo marittimo. Nei programmi<br />

della MA Gren<strong>di</strong>, impresa che opera nei trasporti e nella <strong>di</strong>stribuzione, il capannone dovrebbe<br />

<strong>di</strong>ventare un centro logistico che lavori a stretto contatto con il porto canale. Nella stessa <strong>di</strong>rezione<br />

si sono mosse altre tre aziende: Raffaele Fradelloni, Cincotta Group e Nuova Saci. Le quattro srl,<br />

con investimenti tra 40 e 45 milioni <strong>di</strong> euro, hanno acquistato i terreni dal Cacip (ex Casic) e<br />

avviato i loro progetti. Ma la nuova delimitazione delle aree demaniali, conclusa dalla Capitaneria<br />

<strong>di</strong> porto e dall'Agenzia del demanio, rischia <strong>di</strong> far naufragare tutto: progetti e investimenti bloccati,<br />

posti <strong>di</strong> lavoro e futuro del porto industriale in fumo. «La demanializzazione è illegittima, infondata<br />

e improce<strong>di</strong>bile», sbottano i responsabili delle aziende, Antonio Musso (Gren<strong>di</strong>), Vittorio Fradelloni<br />

(Fradelloni e figli), Vincenzo Cincotta (Cincotta group) e Gianni Biggio (Nuova Saci). «Andremo<br />

avanti con i ricorsi al Tar ma i tempi interminabili della giustizia amministrativa potrebbero segnare<br />

il tramonto del porto canale. Nessuna azienda italiana o internazionale avrà il coraggio <strong>di</strong> investire<br />

un euro in questa area vedendo e leggendo quello che è accaduto».<br />

LA VICENDA La storia sembra davvero paradossale. Negli anni '70 il Casic avvia il cantiere per<br />

la realizzazione <strong>di</strong> un porto industriale su aree demaniali date in concessione al consorzio e su<br />

terreni privati espropriati. Alla fine degli anni '90 i lavori finiscono. Il Casic restituisce al demanio<br />

marittimo le opere e le aree demaniali, mantenendo la proprietà su quelle acquistate. Nel 2003<br />

anche la commissione per la delimitazione del porto canale (composta da tre membri della<br />

Capitaneria, dell'Agenzia del demanio e del Provve<strong>di</strong>torato regionale per le opere pubbliche)<br />

sancisce che le aree non hanno «caratteristiche <strong>di</strong> demanialità» e respinge la richiesta <strong>di</strong><br />

«delimitazione». Sembra tutto in regola e il Casic, nel 2008, decide <strong>di</strong> vendere alcuni terreni ad<br />

aziende <strong>di</strong> logistica. Nel 2009 le quattro società concludono l'acquisto <strong>di</strong> 70 mila metri quadri.<br />

Ognuna programma, per il primo lotto, ingenti investimenti per l'acquisto e la realizzazione <strong>di</strong> centri<br />

logistici: la Gren<strong>di</strong> 10 milioni <strong>di</strong> euro, la Nuova Saci 4,5, la Fradelloni 3,5 e la Cincotta 1,5. In<br />

previsione ci sono investimenti per altri 20-25 milioni <strong>di</strong> euro. Le imprese vanno avanti: ottengono<br />

le concessioni e<strong>di</strong>lizie e i finanziamenti dalle banche. Poi capita quello che nessuno si sarebbe mai<br />

aspettato. Nel giugno del 2010 la Capitaneria <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> riapre la partita della delimitazione delle<br />

aree demaniali. Basta questo perché gli istituti bancari blocchino i finanziamenti per i lavori (già<br />

avviati) delle <strong>di</strong>tte Gren<strong>di</strong> e Fradelloni. Inizia una battaglia fatta <strong>di</strong> memorie <strong>di</strong>fensive che non porta<br />

a niente: Capitaneria e Demanio concludono il proce<strong>di</strong>mento e <strong>di</strong>chiarano le aree <strong>di</strong> proprietà del<br />

demanio marittimo. Ora la parola passa al Tar. LE AZIENDE «Ci opponiamo in modo fermo.<br />

Questo atto blocca il porto per più <strong>di</strong> un decennio», sbotta Musso. «Chi investirà su aree che un<br />

giu<strong>di</strong>ce, magari tra quin<strong>di</strong>ci anni, potrebbe restituire ai legittimi proprietari?». Biggio va oltre: «Si è<br />

ipotizzato un bando internazionale per la cessione <strong>di</strong> questi terreni. Chi lo avrebbe deciso? Chi lo<br />

gestirebbe? Se fosse davvero così la Procura farebbe bene a interessarsene». Per Fradelloni gli atti<br />

parlano chiaro: «Nel 2003 una commissione ha <strong>di</strong>chiarato queste aree non demaniali. Ora gli stessi<br />

enti che avevano firmato quel documento si rimangiano tutto. Lo stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto viene calpestato».<br />

Una vicenda che rischia <strong>di</strong> scoraggiare il mondo impren<strong>di</strong>toriale: «Ci stanno facendo passare la<br />

voglia <strong>di</strong> investire e lavorare», <strong>di</strong>ce Cincotta, «basti ricordare che si sta parlando <strong>di</strong> zona franca da<br />

vent'anni ma non si è fatto nulla».<br />

GLI INDUSTRIALI Il presidente dell'associazione industriali della Sardegna meri<strong>di</strong>onale, Alberto<br />

Scanu, lancia un messaggio chiaro: «La Regione, con a capo il presidente Cappellacci, deve


svolgere il ruolo <strong>di</strong> collante tra i sette enti, Autorità portuale, Demanio, Capitaneria, <strong>Provincia</strong>,<br />

Comune, Cacip e la stessa Regione, che hanno competenze sulle aree, e trovare una soluzione in<br />

tempo rapi<strong>di</strong>. Altrimenti nessuna azienda investirà più un euro sul porto canale. Qualcuno si è già<br />

tirato in<strong>di</strong>etro». MATTEO VERCELLI


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lunedì <strong>28</strong> <strong>febbraio</strong><br />

Oggi il consiglio <strong>di</strong> amministrazione della Fondazione nominerà il nuovo sovrintendente<br />

Teatro lirico, una poltrona per cinque<br />

No <strong>di</strong> Serci: in corsa Vianello, Mazzonis, Tutino, Di Benedetto<br />

Nella rosa c'è anche Francesco Ernani, che nel frattempo si è accasato al Teatro comunale <strong>di</strong><br />

Bologna.<br />

Il suo nome avrebbe messo d'accordo la maggioranza del cda ed i <strong>di</strong>pendenti. Ma Oscar Serci,<br />

consigliere <strong>di</strong> amministrazione della Fondazione, ha ringraziato e ha detto no. Per rilanciare il<br />

Teatro lirico serve un sovrintendente che garantisca un impegno totale e a tempo pieno. Che un<br />

manager che <strong>di</strong>rige il Cacip e amministra il Tecnocasic,e che al momento non può lasciarli, oggi<br />

non potrebbe garantire.<br />

CDA ALLE 18,30 Così oggi il consiglio <strong>di</strong> amministrazione, convocato per le 18,30, prenderà in<br />

esame le altre cinque can<strong>di</strong>dature, tutte autorevoli, pervenute al sindaco: sono quelle <strong>di</strong> Giampaolo<br />

Vianello, ex numero uno a La Fenice <strong>di</strong> Venezia, degli ex sovrintendenti del Comunale <strong>di</strong> Bologna<br />

Stefano Mazzonis e dell'Opera <strong>di</strong> Genova Gennaro Di Benedetto, a cui si aggiungono quelle <strong>di</strong><br />

Marco Tutino e Francesco Ernani. Quest'ultimo nel frattempo si è accasato al Comunale <strong>di</strong> Bologna.<br />

Ed è per questo che, salvo sorprese, il prossimo sovrintendente del teatro cagliaritano sarà scelto tra<br />

i primi quattro. Al momento nessuno sembra favorito.<br />

IL NODO STIPENDI La nomina del successore <strong>di</strong> Maurizio Pietrantonio non è l'unico argomento<br />

all'or<strong>di</strong>ne del giorno <strong>di</strong> un consiglio <strong>di</strong> amministrazione che dovrebbe rappresentare un punto <strong>di</strong><br />

svolta dopo mesi <strong>di</strong> grave crisi. Saranno nominati, ad esempio, i due membri del cda mancanti e un<br />

nuovo membro del collegio dei revisori perché Sergio Vacca è decaduto a <strong>di</strong>cembre. Ma,<br />

soprattutto, si <strong>di</strong>scuterà <strong>di</strong> situazione economico-patrimoniale e <strong>di</strong> piano industriale.<br />

Oggi ai 234 <strong>di</strong>pendenti non sarà pagato lo stipen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>febbraio</strong>. Perché in cassa non ci sono sol<strong>di</strong>. È<br />

vero che entro pochi giorni arriverà il contributo del Comune, 1,4 milioni <strong>di</strong> euro, che corrisponde<br />

esattamente al costo mensile (compresi i contributi previdenziali) dei lavoratori del teatro. Il<br />

problema è che la Fondazione non può ignorare ulteriormente la valanga <strong>di</strong> decreti ingiuntivi inviati<br />

dagli artisti che si sono esibiti nell'ultima stagione e che devono ricevere complessivamente circa<br />

2,5 milioni <strong>di</strong> euro, la metà del debito accumulato nel 2010. Se non vengono pagati, nessuno verrà<br />

ad esibirsi a <strong>Cagliari</strong>. Un nodo che il cda dovrà sciogliere subito.<br />

PIANO INDUSTRIALE Il consiglio, inoltre, dovrà iniziare ad affrontare il Piano industriale. Due<br />

delle cinque banche a cui la Fondazione ha chiesto un progetto <strong>di</strong> ristrutturazione del debito hanno<br />

presentato le loro proposte. I consiglieri dovranno iniziare ad esaminarle.<br />

FABIO MANCA

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