Incenerimento e salute umana - Greenpeace Italia
Incenerimento e salute umana - Greenpeace Italia
Incenerimento e salute umana - Greenpeace Italia
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
1. INTRODUZIONE AGLI EFFETTI SANITARI DEGLI<br />
INCENERITORI<br />
L’impatto degli inceneritori di rifiuti sulla <strong>salute</strong> e le emissioni di prodotti pericolosi<br />
della combustione, come le diossine e gli IPA, sono fonte di grossa preoccupazione<br />
per l’opinione pubblica (Ardevol et al. 1999). La ricerca ha identificato numerosi<br />
composti tossici che sono emessi nei gas dei camini e nelle ceneri come pure molte<br />
sostanze non identificate di tossicità sconosciuta (vedi sez.5). Coloro che sono<br />
esposti alle sostanze pericolose derivanti dall’incenerimento e la cui <strong>salute</strong> può,<br />
perciò, essere potenzialmente influenzata da tali esposizioni, sono gli addetti agli<br />
impianti d’incenerimento e le popolazioni che vivono nelle loro vicinanze. Studi<br />
sull’esposizione e sugli impatti sanitari degli inceneritori hanno preso unicamente in<br />
considerazione queste due fasce di popolazione.<br />
È significativo che una recente pubblicazione da parte del Consiglio Nazionale delle<br />
Ricerche (NRC 2000), un ramo dell’Accademia Nazionale delle Scienze, che è stato<br />
creato per consigliare il governo degli Stati Uniti, affermava che non era soltanto la<br />
<strong>salute</strong> dei lavoratori e delle popolazioni locali che poteva essere influenzata dagli<br />
inceneritori. Il NRC riferiva che le popolazioni che vivono più lontane dagli impianti<br />
erano anche loro probabilmente esposte alle sostanze inquinanti di qualche<br />
inceneritore. Per esempio:<br />
“Inquinanti atmosferici persistenti, come le diossine, i furani ed il mercurio, possono<br />
essere dispersi in ampie regioni molto al di là delle aree locali e persino lontane dalla<br />
fonte di emissione….. Il cibo contaminato vicino ad un inceneritore potrebbe essere<br />
consumato dalle persone vicino all’impianto o da coloro che vivono lontano. Così, le<br />
deposizioni locali sugli alimenti potrebbero risultare pericolose anche per le<br />
popolazioni che vivono distanti dalla fonte di emissione, a causa del trasporto di<br />
questi prodotti dalle zone locali. In ogni modo, popolazioni che vivono lontano<br />
probabilmente sono ancora più esposte a causa del trasporto a grandi distanze di<br />
queste sostanze e della deposizione a basso livello e a largo raggio su coltivazioni<br />
che si trovano lontano dall’impianto d’incenerimento.”<br />
E ancora,<br />
“Gli effetti potenziali dei metalli e di altre sostanze inquinanti che sono persistenti<br />
nell’ambiente possono estendersi ben oltre la zona dell’inceneritore. Sostanze<br />
inquinanti persistenti possono essere trasportate in zone lontane dalla loro fonte di<br />
emissione, attraversare trasformazioni fisiche e chimiche, e passare numerose volte<br />
attraverso il suolo, l’acqua o attraverso il cibo. Le diossine, i furani e il mercurio sono<br />
esempi d’inquinanti chimici persistenti per i quali l’incenerimento ha dato un<br />
contributo sostanziale sul totale delle emissioni nazionali. Mentre un inceneritore<br />
potrebbe contribuire soltanto con una piccola frazione di tutta la concentrazione<br />
nell’ambiente di queste sostanze chimiche, la somma delle emissioni di tutti gli<br />
impianti di incenerimento in una regione possono essere considerevoli. La prima via<br />
dell’esposizione alle diossine è il consumo dei cibi contaminati, ai quali è esposta<br />
un’ampia popolazione. In tal caso, il carico incrementale di tutti gli inceneritori merita<br />
una seria considerazione al di la del livello locale”.<br />
In questo rapporto sono presi in esame le ricerche effettuate sull’esposizione<br />
dell’uomo alle sostanze inquinanti emesse dagli inceneritori e gli studi dell’impatto<br />
13