Incenerimento e salute umana - Greenpeace Italia
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3. EFFETTI SULLA SALUTE DELLE POPOLAZIONI<br />
VICINO AGLI INCENERITORI<br />
Hens et al. (2000) notano che il rilascio nell’aria e nell’acqua delle sostanze da parte<br />
degli inceneritori è veramente una diluizione ed una dispersione d’inquinanti nello<br />
spazio e nel tempo. Questo causa un lento ma graduale accumulo di sostanze<br />
inquinanti nella catena alimentare e nel corpo umano, tanto che gli effetti sulla <strong>salute</strong><br />
possono spesso diventare chiari e misurabili dopo un lungo periodo d’incubazione.<br />
3.1 Studi sull’esposizione<br />
Un numero limitato di studi è stato condotto per stabilire se le persone che risiedono<br />
vicino agli inceneritori siano state esposte alle sostanze inquinanti. Le ricerche sono<br />
state ristrette all’esposizione a diossine e metalli pesanti ed i risultati sono<br />
eterogenei. Alcuni hanno riportato un’esposizione elevata tra i residenti nelle<br />
vicinanze degli impianti, altri non hanno trovato alcuna evidenza sull’aumento<br />
dell’esposizione.<br />
3.1.1 DIOSSINE E PCB<br />
Tre indagini hanno riscontrato livelli aumentati di diossine nei residenti vicino agli<br />
inceneritori, mentre in due studi non sono state trovate evidenze di una esposizione<br />
aumentata. Un altro studio ha anche riportato che alcuni congeneri dei PCB erano<br />
probabilmente aumentati nel sangue dei bambini che vivevano nella zona.<br />
Gonzalez et al. (2000) hanno esaminato l’esposizione delle persone che vivevano<br />
nelle vicinanze di un inceneritore da poco costruito a Matarò, in Spagna, sia prima<br />
che due anni dopo l’inizio dell’attività dell’impianto. Lo studio ha stabilito il livello di<br />
diossine nel 1995 e nel 1997 nei campioni di sangue di un gruppo di 104 individui<br />
che vivevano tra 0,5 e 1,5 km dall’inceneritore, e di 97 persone che vivevano più<br />
lontano, tra 3,5 e 4,0 km. Nel 1995, prima dell’avvio dell’inceneritore, i livelli di<br />
diossine nel sangue delle persone che vivevano vicino e di quelle che vivevano più<br />
lontano, erano rispettivamente di 13,5 ppt TEQ e 13,4 ppt TEQ. Nel 1997, dopo due<br />
anni di funzionamento dell’impianto, i livelli di diossine erano aumentati in entrambi i<br />
gruppi di persone di circa il 25% e quelli di PCB di circa il 12%. Quando le analisi<br />
furono ripetute, l’aumento delle diossine nei residenti era dal 10 al 15%, piuttosto che<br />
del 25%. L’aumento delle diossine non era diverso nei residenti che vivevano vicino<br />
all’inceneritore ed in quelli che vivevano più lontano, cosicché gli autori hanno<br />
commentato che l’aumento dei livelli ematici di questi composti non era<br />
probabilmente da attribuire all’inceneritore. L’emissione di diossine dal camino<br />
dell’inceneritore era riportata come 0,98-2,5 ng TEQ/m 3 .<br />
In uno studio condotto in Giappone in un’area vicina ad un inceneritore di rifiuti<br />
urbani, sono stati notati alti livelli di diossine nel suolo (vedi sez. 4.2.1) ed un tasso<br />
insolitamente elevato di cancro tra i residenti (2 volte più alto) (Miyata et al. 1998).<br />
Nella ricerca sono stati anche esaminati campioni di sangue, di cui 13 donne e 5<br />
uomini che vivevano entro 2 km dall’inceneritore. I livelli di diossine nei residenti<br />
erano considerevolmente alti se paragonati a quelli della popolazione locale. Per<br />
esempio, le donne avevano un livello medio nel sangue di 149 pg TEQ/g di lipidi e gli<br />
uomini 81 pg TEQ/g di lipidi, mentre il livello base della popolazione era da 15 a 29<br />
pg TEQ/g di lipidi. Secondo gli autori, l’aumento dell’esposizione nei residenti era<br />
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