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Nanoparticles for in-vitro and in-vivo biosensing and imaging

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Negli ultimi due decenni numerosi studi si sono concentrati sul cambiamento delle proprietà<br />

chimiche e fisiche di un materiale a seguito della riduzione a scale nanometriche delle sue<br />

dimensioni. Questi studi hanno rivelato molteplici applicazioni possibili per le nanostrutture, che<br />

sono impiegate, per esempio, <strong>in</strong> biologia e medic<strong>in</strong>a per ottenere immag<strong>in</strong>i, per <strong>in</strong>dividuare<br />

situazioni patologiche, per diagnosi, come sensori e per la terapia fototermica.<br />

I metalli nobili (soprattutto oro e argento) sono particolarmente versatili ai f<strong>in</strong>i di queste applicazioni<br />

grazie a un fenomeno conosciuto come oscillazione dei plasmoni di superficie (SPR): si tratta di<br />

un’oscillazione <strong>in</strong> fase degli elettroni della b<strong>and</strong>a di conduzione, <strong>in</strong>dotta da un campo<br />

elettromagnetico <strong>in</strong>cidente. Questa oscillazione è risonante con la radiazione <strong>in</strong>cidente stessa a<br />

una particolare frequenza dipendente da <strong>for</strong>ma, dimensioni, orientazione e costante dielettrica<br />

della nano particella (NP). L’accoppiamento tra SPR e campo elettromagnetico <strong>in</strong>cidente<br />

determ<strong>in</strong>a l'aumento della proprietà radiative (come assorbimento e scatter<strong>in</strong>g) della nano<br />

particella; la loro sezione d’urto di est<strong>in</strong>zione è 10 5 -10 6 volte maggiore rispetto ai coloranti organici<br />

e risultano <strong>in</strong>oltre altamente fotostabili e, a seconda della <strong>for</strong>ma, sono <strong>in</strong> grado i convertire <strong>in</strong> modo<br />

efficiente luce <strong>in</strong> calore.<br />

La risonanza plasmonica, variabile nella parte visibile (per NP sferiche) o del vic<strong>in</strong>o <strong>in</strong>frarosso dello<br />

spettro elettromagnetico (per NP anisotrope) può <strong>in</strong>oltre <strong>in</strong>teragire con l’emissione di fluorescenza<br />

dei coloranti e modificarne di conseguenza la brillanza e il tempo di vita dello stato eccitato.<br />

A seconda della distanza fluoro<strong>for</strong>o-NP e dell’anisotropia delle NP si può ottenere un aumento o<br />

una dim<strong>in</strong>uzione della fluorescenza. In entrambi i casi, ci si aspetta che <strong>in</strong> seguito a un<br />

cambiamento della costante dielettrica delle NP, <strong>in</strong>dotta ad esempio <strong>in</strong> seguito al riconoscimento di<br />

una prote<strong>in</strong>a che avviene sulla superficie della nanoparticella, avvenga un cambiamento nelle<br />

proprietà di emissione dei fluoro<strong>for</strong>i.<br />

Gli effetti della risonanza di superficie diventano <strong>in</strong>oltre particolarmente importanti se comb<strong>in</strong>ati con<br />

l’eccitazione a due fotoni (TPE), che consiste nell’assorbimento simultaneo di due fotoni, ciascuno<br />

di energia pari alla metà di quella necessaria ad eccitare una molecola dal livello fondamentale al<br />

primo stato eccitato. Questa tecnica risulta particolarmente utile nel contesto di questo lavoro di<br />

ricerca perché <strong>in</strong>fluisce anche sulla resa quantica di lum<strong>in</strong>escenza di NP anisotrope: grazie a<br />

fenomeni non l<strong>in</strong>eari come la TPE l'<strong>in</strong>tensità di lum<strong>in</strong>escenza (TPL) viene aumentata (se<br />

accoppiata con una appropriata risonanza plasmonica) di molti ord<strong>in</strong>i di gr<strong>and</strong>ezza rispetto a<br />

quanto si ottiene con eccitazioni a s<strong>in</strong>golo fotone di superici lisce, rendendo qu<strong>in</strong>di queste<br />

nanoparticelle particolarmente utili per imag<strong>in</strong>g <strong>in</strong>-<strong>vivo</strong> nella regione del vic<strong>in</strong>o <strong>in</strong>frarosso dello<br />

spettro elettromagnetico.<br />

La TPE offre una serie di vantaggi unici per studi biologici sia <strong>in</strong>-<strong>vitro</strong> che <strong>in</strong>-<strong>vivo</strong>. La b<strong>and</strong>a di<br />

assorbimento a due fotoni dei coloranti utilizzati tradizionalmente <strong>in</strong> biologia è ampia rispetto<br />

all’analogo caso a s<strong>in</strong>golo fotone permettendo l’eccitazione simultanea di piùfluoro <strong>for</strong>i con una<br />

s<strong>in</strong>gola lunghezza d’onda. Inoltre, il fatto di usare una lunghezza d’onda <strong>in</strong>frarossa permette<br />

un’alta penetrazione nei tessuti grazie al ridotto scatter<strong>in</strong>g. L’eccitazione ha luogo solamente nel<br />

piano focale poiché la probabilità di assorbire contemporaneamente due fotoni dipende dal<br />

quadrato dell’<strong>in</strong>tensità <strong>in</strong>cidente. Come conseguenza, i fenomeni di foto-tossicità e fotodanneggiamento<br />

risultano notevolmente ridotti. Questi vantaggi fanno della TPE una tecnica<br />

assodata per la ricerca scientifica biologica e medica, che può essere accoppiata all’utilizzo di<br />

nanoparticelle d’oro anisotrope.

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