Leggi tutto il giornale (6,65 MB) - Camera di Commercio di Bologna
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Perio<strong>di</strong>co della <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> commercio <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong><br />
L'appuntamento<br />
Maggio 2010<br />
5<br />
un nuovo segmento <strong>di</strong> economia<br />
trasversale, <strong>di</strong> nicchia e attento ai<br />
nuovi consumi. Per quanto riguarda<br />
la struttura giuri<strong>di</strong>ca delle imprese<br />
le più stab<strong>il</strong>i sono le società <strong>di</strong> capitali.<br />
Stab<strong>il</strong>e l’impren<strong>di</strong>toria femmin<strong>il</strong>e,<br />
impegnata in società <strong>di</strong> persone,<br />
legate <strong>di</strong> solito alla famiglia. La<br />
struttura economica bolognese non<br />
può non rispecchiare i mutamenti<br />
sociali: ve<strong>di</strong>amo che <strong>il</strong> 12,5 per<br />
cento delle imprese fa riferimento<br />
a impren<strong>di</strong>tori stranieri e l’8,5 per<br />
cento è <strong>di</strong> extracomunitari. Nel solo<br />
Comune <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> sono quasi<br />
25m<strong>il</strong>a le famiglie con almeno un<br />
componente straniero e sono 5.500<br />
gli stranieri <strong>di</strong> seconda generazione.<br />
Un altro dato legato alla crisi: i fallimenti<br />
sono stati 245. Nel 2008 erano<br />
stati 142, nel 2007 solo 72.<br />
Il valore aggiunto provinciale nel 2009<br />
ha subito una flessione del 3,6 per<br />
cento. Il settore che più contribuisce<br />
alla sua formazione è quello dei servizi<br />
(70%), seguito dall’industria 28%).<br />
Seguono le costruzioni (4,8%) e l’agricoltura<br />
con l’1,3 percento. Va aggiunto<br />
che oltre i due terzi del valore<br />
aggiunto vengono da piccole e me<strong>di</strong>e<br />
aziende ra<strong>di</strong>cate in un territorio dove<br />
l’impresa è frutto della commistione<br />
fra produzione e servizi. .<br />
Uno degli in<strong>di</strong>catori del<br />
L’economia<br />
è cambiata<br />
l’8,5 per cento<br />
delle aziende<br />
è <strong>di</strong><br />
extracomunitari<br />
sostanziale stato <strong>di</strong> tenuta<br />
dell’economia bolognese<br />
è <strong>il</strong> numero <strong>di</strong> brevetti.<br />
Nel 2009 sono stati<br />
835 i brevetti per invenzione<br />
industriale, oltre<br />
1.900 i marchi d’impresa,<br />
più <strong>di</strong> 100 i modelli<br />
<strong>di</strong> ut<strong>il</strong>ità. Si tratta me<strong>di</strong>amente<br />
<strong>di</strong> 9,51 depositi<br />
per brevetto industriale<br />
ogni 1000 imprese attive,<br />
valore più che doppio sul dato<br />
regionale e cinque volte superiore a<br />
quello nazionale. Dal 2001 al 2008 è<br />
aumentato del 75 percento <strong>il</strong> numero<br />
dei brevetti europei bolognesi.<br />
In un’economia fortemente basata<br />
sull’export si registra un saldo commerciale<br />
positivo per 3.273 m<strong>il</strong>ioni.<br />
Un dato che si compone <strong>di</strong> una flessione<br />
complessiva del 22,7% delle<br />
importazioni e una <strong>di</strong>minuzione delle<br />
esportazioni del 25,9%. Il saldo positivo<br />
è dovuto essenzialmente al manifatturiero.<br />
Va anche notato che l’export<br />
tra<strong>di</strong>zionale verso l’Europa e gli<br />
Usa è in netto calo: questo significa<br />
che le nostre esportazioni dovranno<br />
sempre più guardare al sud e all’est.<br />
Infine un’attenzione particolare<br />
a due settori car<strong>di</strong>ne della nostra<br />
provincia, la cooperazione e <strong>il</strong> turismo.<br />
La cooperazione è stab<strong>il</strong>e. Le<br />
1.105 coop (erano 1.113<br />
nel 2008) attive della provincia<br />
rappresentano un<br />
tessuto importante che<br />
attraversa molti settori<br />
produttivi. Per <strong>il</strong> turismo<br />
va rafforzata la consapevolezza<br />
della sua importanza<br />
come attività economica<br />
da consolidare<br />
ed espandere. . Considerazioni con<strong>di</strong>vise<br />
anche dal Professor Renzo Orsi<br />
dell’Università <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>, che coor<strong>di</strong>na<br />
l'osservatorio sulle congiunture<br />
<strong>di</strong> Piazza Mercanzia . •