Notiziario_numero_1_anno_2011 - ULSS5

L’estate e gli alcolici
Rischi dall’esposizione al sole
in assunzione di alcol
Gianfranco Trettenero
U.O.S. Servizio
di Alcologia
DOSSIER
pagina 14
Come durante l’inverno l’associazione
freddo e alcol può essere nociva per la salute
e pericolosa per la vita delle persone, così durante
l’estate l’esposizione al calore del sole e la concomitante
assunzione di alcolici, specialmente se incongrua,
può provocare seri danni e rischi per la vita.
L’alcol, infatti, è un vasodilatatore e subito dopo l’assunzione
può diminuire la pressione arteriosa del sangue:
tale effetto può essere aggravato dall’esposizione
al calore dei raggi solari (anche il calore ha un effetto
vasodilatante).
L’effetto ipotensivo che ne consegue può provocare
svenimenti che possono essere molto pericolosi sia
per chi lavora sollevato dal suolo (rischio di infortunio
sul lavoro), sia per chi utilizza macchinari pericolosi
per sé o per gli altri, sia per altri tipi di lavori a rischio in
cui è necessaria attenzione e lucidità, sia, infine, per
chi si mette alla guida dell’automobile in quanto può
perderne il controllo e far del male a sé o agli altri.
Il calore e l’alcol, inoltre, producono un aumento della
sudorazione con perdita di liquidi e di sali minerali
necessari al buon funzionamento dell’organismo.
La disidratazione aggrava l’ipotensione e ancora una
volta favorisce lo svenimento ed il collasso; la perdita
di sali minerali (elettroliti) provoca alterazione della
conduzione degli stimoli elettrofisiologici con rischio
di crampi muscolari, ma soprattutto di alterazioni del
ritmo cardiaco per perdita di potassio.
La perdita degli elettroliti può anche interferire con la
funzionalità renale.
L’alcol favorisce l’insorgenza di eritemi solari e del
colpo di calore ed infine, essendo un facilitatore degli
agenti cancerogeni, può aumentare il rischio di insorgenza
dei tumori della pelle associata all’esposizione
ai raggi solari.