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Notiziario_numero_1_anno_2011 - ULSS5

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Bambini, sole e mare<br />

Suggerimenti per<br />

la loro pelle<br />

Venceslao Ambrosini<br />

U.O.C. Materno-Infantile<br />

DOSSIER<br />

pagina 6<br />

Tutti sappiamo che i raggi solari<br />

f<strong>anno</strong> bene ai bambini perché aumentano la produzione<br />

di vitamina D, rafforzano il sistema immunitario,<br />

migliorano l’umore e stimolano il metabolismo accelerando<br />

l’attività cellulare. Inoltre una costante esposizione<br />

al sole migliora la resistenza dei bambini alle<br />

malattie infettive caratteristiche delle comunità scolastiche.<br />

Tutto questo era ben conosciuto un tempo,<br />

infatti esistevano le “colonie elioterapiche” lungo la riviera<br />

della Romagna, dove venivano inviati i bambini a<br />

passare periodicamente le vacanze estive.<br />

Le vacanze al mare sono consigliate a tutti: piccoli e<br />

grandi. È evidente però che vi è bisogno di una maggiore<br />

attenzione per i bambini più piccoli e per i lattanti<br />

perché la loro pelle è più sensibile, è meno ricca<br />

di melanina, ha ancora una sudorazione insufficiente,<br />

per cui l’esposizione diretta al sole li predispone alle<br />

scottature e ad un evento pericoloso che è il colpo di<br />

calore. È opportuno, quindi, ridurre al minimo l’esposizione<br />

diretta al sole, ponendo i bambini più piccoli in<br />

luoghi arieggiati sotto un albero, sotto un ombrellone<br />

o in passeggino con coprisole, modalità però queste<br />

che riducono l’irradiazione solo del 50%. È importante<br />

infine idratarli frequentemente facendoli bere spesso<br />

acqua o succhi di frutta. Si deve inoltre prestare attenzione<br />

anche alle giornate nuvolose perchè le nubi sono<br />

in grado sì di ridurre l’irradiazione ma solo del 20-30%.<br />

I genitori devono poi fare attenzione a dove giocano<br />

i loro bambini: la sabbia, il calcestruzzo (cemento) e<br />

l’acqua possono riflettere fino a oltre l’85% della luce<br />

solare, così da intensificarne l’esposizione. Va scelta<br />

inoltre una fascia oraria più idonea per evitare e ridurre<br />

al minimo l’esposizione all’irradiazione solare: le ore<br />

più a rischio sono quelle che v<strong>anno</strong> dalle 11 alle 17.<br />

Ogni bambino poi ha la “sua pelle”. Vi sono ben 6 tipi<br />

di pelle (fototipi) suddivisi a seconda di come la cute<br />

reagisce alla luce del sole: vi è il tipo di pelle che ha<br />

grande facilità alle ustioni solari e che non si abbronza<br />

mai (bambini con capelli rossi e lentiggini) e all’opposto<br />

quella che si abbronza con estrema facilità e che<br />

raramente si ustiona (bambini con capelli bruni e pelle<br />

olivastra).<br />

È quindi importante proteggere la pelle con un filtro<br />

adeguato. Nei primi giorni occorre di solito partire con<br />

una crema a protezione elevata, ad esempio 30 per<br />

le gambe e le braccia e uno schermo totale per spalle,<br />

torace e viso. Dopo qualche giorno l’indice 30 va<br />

bene per tutto il corpo, passando dopo 5-7 giorni a 15<br />

e così via. Ci si ricordi inoltre di proteggere le labbra e il<br />

naso dei nostri bambini con una crema protettiva. Un<br />

cappello di paglia o di tessuto leggero e traspirante è<br />

indispensabile a qualsiasi età. Una maglietta di cotone,<br />

meglio se bianca, è l’ideale per proteggere il piccolo<br />

nei primi giorni, anche quando è in acqua. Una scorta<br />

di acqua, non gelata, per bere e rinfrescarsi, ogni volta<br />

che se ne sente la necessità, è indispensabile per prevenire<br />

la disidratazione.<br />

Questi sono semplici suggerimenti utili per proteggere<br />

i bambini dai possibili danni provocati dai raggi solari,<br />

facilitando le ferie dei genitori e lasciando finalmente i<br />

figli liberi di godersi il sole e il mare.

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