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Gennaio - Sardinews

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Il vecchio afghano e il bimbo Khalil<br />

L’altro mondo<br />

“Un vecchio afghano con i sandali<br />

rotti e infangati, e il turbante con la<br />

coda che scendeva fino alla cintura,<br />

stava accanto al figlio di sei anni nel<br />

pronto soccorso dell’ospedale di Quetta.<br />

Il bambino si chiamava Khalil e aveva<br />

il volto e le mani, o quel che ne restava,<br />

coperti da abbondanti fasciature. […]<br />

È stato ferito da una mina giocattolo,<br />

quelle che i russi tirano sui nostri villaggi”<br />

disse Mubarak, l’infermiere che faceva<br />

anche da interprete. […] All’uscita della<br />

sala operatoria Mubarak mi mostra un<br />

frammento di plastica verde scuro, bruciacchiato<br />

dall’esplosione. Guarda, questo<br />

è un pezzo della mina giocattolo, l’hanno<br />

raccolto sul luogo dell’esplosione. I nostri<br />

vecchi le chiamano pappagalli verdi…” e<br />

si mette a disegnare la forma della mina:<br />

dieci centimetri in tutto, due ali con<br />

al centro un piccolo cilindro. […] La mina<br />

non scoppia subito, spesso non si attiva<br />

se la si calpesta. Ci vuole un po’ di tempo<br />

- funziona, come dicono i manuali, per<br />

accumulo successivo di pressione. Bisogna<br />

prenderla, maneggiarla ripetutamente,<br />

schiacciarne le ali. Chi la raccoglie,<br />

insomma, può portarsela a casa, mostrarla<br />

nel cortile agli amici incuriositi, che se la<br />

passano di mano in mano, ci giocano. Poi<br />

esploderà. E qualcun altro farà la fine di<br />

Khalil. Amputazione traumatica di una o<br />

entrambe le mani, una vampata ustionante<br />

su tutto il torace e, molto spesso, la cecità.<br />

Insopportabile.<br />

Ho visto troppo spesso bambini che si<br />

risvegliano dall’intervento chirurgico e<br />

si ritrovano senza una gamba, o senza un<br />

braccio. Hanno momenti di disperazione,<br />

poi, incredibilmente, si riprendono. Ma<br />

niente è insopportabile, per loro, come<br />

svegliarsi nel buio. I pappagalli verdi li<br />

trascinano nel buio, per sempre.”<br />

da Gino Strada, Pappagalli Verdi, Feltrinelli,<br />

1999.<br />

I “pappagalli verdi” non sono le uniche<br />

mine antiuomo disseminate in numero<br />

esorbitante nei “teatri di guerra” di tutto<br />

il mondo. Ne esistono di diverse fogge<br />

e tipologie, rassomigliano a giocattoli<br />

o riproducono forme della natura, ma<br />

tutte ottengono il preciso risultato per<br />

cui sono state progettate e costruite:<br />

amputazione, cecità, morte. Intere<br />

generazioni di bambini senza gambe<br />

e senza braccia sono un monito senza<br />

eguali per il nemico: “Più bambini<br />

mutilati e ciechi, più il nemico è sconfitto,<br />

punito, umiliato.”, scrive ancora<br />

Gino Strada, il “chirurgo di guerra” tra i<br />

fondatori di Emergency, l’associazione<br />

umanitaria italiana per la cura e la<br />

riabilitazione delle vittime di guerra e<br />

delle mine antiuomo. Ed è per sostenere<br />

attivamente l’opera che Emergency<br />

presta dal 1994 in Ruanda, Nord Iraq,<br />

Cambogia, Afghanistan e Sierra Leone<br />

(26 posti di primo soccorso, 6 ospedali,<br />

più di 200.000 persone soccorse, oltre<br />

18.000 interventi chirurgici) che un<br />

gruppo di musicisti e cantanti cagliaritani,<br />

i Nadir, ha scritto, registrato e prodotto<br />

un cd singolo il cui ricavato verrà<br />

totalmente devoluto all’associazione.<br />

“Insieme”, questo il titolo del brano, si<br />

può trovare sui banchi di Emergency<br />

in occasione delle diverse iniziative<br />

organizzate in Sardegna, oppure può<br />

essere richiesto contattando i numeri<br />

telefonici: 070 670116 (Live studio -<br />

info@livestudio.it) e 070 654430 (Zap<br />

studio - zapst@tin.it).<br />

S.P.<br />

Le migliori tesi di laurea<br />

Le tesi segnalate (110 e lode) sono scelte da un’equipe di sei docenti universitari di Cagliari e Sassari.<br />

Lettere, Firenze<br />

Simonetta Ruju: La musica nella cattedrale e nel seminario<br />

di Ravenna negli anni dell’arcivescovo Giulio Della<br />

Rovere (1566-1578) (prof. Franco Piperno) 347-8535094;<br />

simoruj@hotmail.com<br />

Medicina e Chirurgia, Sassari<br />

Claudia Trignano: Il trattamento del dolore. Aspetti etici,<br />

deontologici e medico-legali (prof. Alessandro Bucarelli).<br />

Massimiliano Aleffi: Aspetti medico-legali delle terapie<br />

alternative in rapporto alla medicina scientifica” (prof. Alessandro<br />

Bucarelli).<br />

Ingegneria, Cagliari<br />

Patrizia Barbalinardo: Studio dell’interazione tra metalli pesanti<br />

e suolo tramite procedure di estrazione sequenziale: il caso dell’area<br />

mineraria dismessa di Montevecchio (prof.ssa Annamaria<br />

Polcaro); 070-282119; 347-8334452; patbarb@tiscalinet.it<br />

Alessandra Lai: I grandi quartieri moderni tra utopia e<br />

realtà. Disgregazione formale degli spazi urbani, svalutazione<br />

del capitale sociale e ambientale (prof. Pasquale Mistretta)<br />

070-542039<br />

Fabia Ricchi: Indagine sperimentale sulle polveri aerodisperse in<br />

un impianto di trattamento dei minerali (prof. Giorgio Massacci)<br />

070-282119; fabiaevaleria@tiscalinet.it<br />

Roberto Sanna: Water penetration measurements through<br />

permeable interlocking concrete pavements (prof. Francesco<br />

Annunziata) 079-290351<br />

Tiziana Tronci: Ipotesi di riutilizzo di fabbricati preesistenti nel<br />

colle San Michele a Cagliari (prof. Enrico Corti) 070-9364155<br />

Mirella Vallascas: I fenomeni di crisi locale nelle unioni<br />

bullonate a taglio (prof.ssa Zaira Odoni) 070-491202<br />

Stefania Valentina Zedda: I caratteri stilistici e costruttivi<br />

nelle architetture minerarie in Sardegna (prof.ssa Tatiana<br />

Kirova) 070-9339841<br />

Economia, Cagliari<br />

Monica Adamu: La revisione delle giacenze di magazzino nel<br />

quadro dei principi di revisione italiani (prof. Paolo Congiu);<br />

070-284267; mony.ad@tiscalinet.it<br />

Angela Carta: Elicicultura: analisi strutturale ed economica<br />

di un’attività in crescente espansione (prof.Mario Pocu);<br />

0781-64329; angi.carra@tiscalinet.it<br />

Claudia Carta: L’organizzazione del lavoro nella transizione<br />

verso il Postofordismo: nuove sfide e prospettive per<br />

manager e sindacati (prof. Dante Zaru) 0781-64329;<br />

car.claudia@tiscalinet.it<br />

gennaio 2002 23

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