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I dati strutturali essenziali<br />

Le Fondazioni bancarie italiane sono 88 (11 si trovano in Toscana) sono state<br />

originate da Casse di Risparmio (81), da Istituti di Credito di Diritto Pubblico (6)<br />

e da 1 Monte di Credito su pegno di seconda categoria.<br />

I dati presentati di seguito, si riferiscono all’undicesimo Rapporto annuale<br />

dell’ACRI (Associazione Casse di Risparmio Italiane) e sono riferiti al 2005.<br />

Le risorse finanziarie che le Fondazioni devolvono alla collettività sono il frutto<br />

dell’investimento dei loro patrimoni, complessivamente di 45,8 miliardi di euro<br />

(nel 2005), suddiviso fra realtà molto differenti per dimensioni, oltre che per<br />

operatività territoriale, e che per metà si concentra nelle prime cinque<br />

Fondazioni: Fondazione Cariplo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena,<br />

Compagnia di San Paolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza<br />

Belluno e Ancona, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.<br />

Le Fondazioni hanno innanzitutto l’obbligo di conservare nel tempo il valore dei<br />

loro patrimoni. Dal 1993 al 2005 il patrimonio complessivo delle Fondazioni è<br />

cresciuto da 23 a 45,8 miliardi di euro, con un incremento medio annuo<br />

composto del 5,9%.<br />

Come soggetti filantropici, le Fondazioni bancarie ogni anno erogano<br />

gratuitamente circa 1,4 miliardi di euro (negli ultimi 5 anni la crescita delle<br />

erogazioni è stata mediamente del 6,2% l’anno). Questo importo comprende<br />

anche le risorse destinate a progetti realizzati direttamente dalle Fondazioni, che<br />

rappresentano complessivamente il 7,9% del totale, nonché le risorse destinate<br />

all’attività di proprie imprese strumentali, appositamente costituite per<br />

l’intervento in specifici settori (6,2% del totale erogato). Il numero delle iniziative<br />

finanziate ha superato quota 25 mila, mentre il valore medio per iniziativa è di 54<br />

mila euro. Il numero medio di progetti per ogni Fondazione è passato a 288.<br />

Le erogazioni ‘a pioggia’ non contraddistinguono l’attività delle Fondazioni:<br />

infatti, le erogazioni sotto 5.000 euro rappresentano il 42,7% del numero di<br />

iniziative (sono difficilmente comprimibili, in quanto ancora oggi le Fondazioni<br />

puntano a mantenere una presenza a sostegno delle piccole iniziative locali), ma<br />

pesano solo per il 2% sul totale erogato; al contrario, i progetti sopra 100.000<br />

euro pesano per il 73,8% sul totale e, fra questi, quelli sopra 500.000 euro sono<br />

il 44,2% del totale, evidenziando un progressivo spostamento delle Fondazioni<br />

verso progetti sempre più complessi, impegnativi e - spesso - attuati in<br />

partenariato con altri soggetti.<br />

Diminuiscono, invece, le erogazioni pluriennali, la cui quota si attesta al 10,5%<br />

dell’importo totale erogato. La flessione è probabilmente da attribuire alla<br />

particolarità dell’andamento registrato nel 2004, quando l’incidenza delle<br />

erogazioni pluriennali era molto aumentata rispetto al 2003 (dal 6,6% al 15%<br />

degli importi erogati). Nel 2004, infatti, a seguito delle due sentenze della Corte<br />

Costituzionale (n. 300 e n. 301 del settembre 2003) che avevano sancito<br />

definitivamente la natura privata delle Fondazioni, queste avevano ripreso la<br />

realizzazione di interventi pluriennali, interdetta in precedenza dal divieto<br />

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