pista - mountain bike - ciclocross - Federazione Ciclistica Italiana
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PROFESSIONISTI<br />
Riproposta la classica toscana tra il Chianti ed il Senese<br />
Kolobnev “eroico”<br />
Una mix tra il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix<br />
Le strade bianche della zona<br />
del Chianti e del Senese, tra<br />
vigneti, uliveti, boschi e colline,<br />
in uno scenario di incomparabile<br />
bellezza quale rivincita al pavè<br />
delle classiche del nord Europa.<br />
Una gara nuova di zecca, diciamo<br />
un mix tra Giro delle Fiandre<br />
e Parigi-Roubaix, con addosso il<br />
profumo dei tempi eroici dello<br />
sport del pedale con sessanta<br />
chilometri di strade sterrate, attraverso<br />
sette settori, il primo dopo<br />
18 chilometri, quello più duro<br />
il penultimo con pendenze attorno<br />
al 18%, ed infine l’ultimo<br />
segmento a 11 chilometri dal traguardo<br />
situato nella suggestiva<br />
cornice di Piazza del Campo a<br />
Siena. E qui a tagliare per primo<br />
il traguardo della Monte dei Paschi<br />
Eroica è stato il forte russo<br />
Alexandr Kolobnev della CSC,<br />
medaglia d’argento dietro al nostro<br />
Bettini nel mondiale di Stoccarda.<br />
Una conferma della splendide<br />
condizioni di forma del ventiseienne<br />
corridore dell’est al suo<br />
terzo successo stagionale, avendo<br />
vinto prima di questa corsa<br />
una tappa alla Parigi-Nizza e la<br />
cronometro a squadre al Giro di<br />
Germania. Kolobnev con una<br />
grande finale di corsa dopo aver<br />
fatto parte della fuga (nata a oltre<br />
100 Km dall’arrivo) che ha visto<br />
per protagonisti prima dodici<br />
corridori, quindi otto, si è presentato<br />
da solo sul traguardo di<br />
Piazza del Campo a Siena accolto<br />
da scroscianti applausi. L’ultimo<br />
a cedere è stato Benitz. Per il<br />
Team CSC un vero trionfo in<br />
quanto in seconda posizione ad<br />
appena 3” si è classificato compagno<br />
di squadra del vincitore, lo<br />
svedese Ljungqvist, al terzo posto<br />
l’ucraino Khalilov, mentre il<br />
primo degli italiani è stato il toscano<br />
Manuele Mori giunto<br />
quarto. L’atteso Simoni è finito<br />
nei primi quindici, Ballan e Pozzato<br />
nel gruppo più indietro,<br />
mentre si è ritirato Petacchi. Tanti<br />
e illustri gli ospiti, dal campione<br />
del mondo Paolo Bettini che ha<br />
fatto da padrino all’inedita manifestazione.<br />
A.M.<br />
PECCIOLI (PI) (11/10) - Ha vinto<br />
un compagno di squadra del<br />
campione del mondo, ed il bis<br />
consecutivo nella Coppa Sabatini<br />
a Peccioli, era riuscito solo al<br />
compianto Primo Volpi, nelle prime<br />
due edizioni (1952 e 1953)<br />
di una corsa che ha saputo diventare<br />
importante e prestigiosa,<br />
attraverso tantissimi campioni<br />
che l’hanno vinta e sempre onorata.<br />
Quel lontano bis è stato<br />
eguagliato dal campione italiano<br />
Giovanni Visconti, autore di una<br />
splendida rimonta sul forte lussemburghese<br />
Frank Schleck al<br />
termine della 55ma edizione che<br />
possiamo definirla mondiale per<br />
la presenza del campione iridato<br />
Bettini, festeggiatissimo e applaudito,<br />
nonché premiato prima<br />
del via con il cittì Franco Ballerini,<br />
dall’Unione <strong>Ciclistica</strong> Pecciolese<br />
(presidente Giorgio Rossi) e dall’Amministrazione<br />
Comunale<br />
(con il sindaco Silvano Crecchi).<br />
Edizione mondiale perché al via<br />
c’erano altri protagonisti dello<br />
sprint di Stoccarda come<br />
55 a Coppa Sabatini a Peccioli<br />
Il bis di Visconti<br />
E sabato prossimo al lavoro per capitan Bettini<br />
Schleck, Evans e Kolobnev. E<br />
proprio Paolo Bettini, vivace e<br />
brillante per molti chilometri, ha<br />
lavorato a fondo proprio per Visconti,<br />
l’atleta che ha conquistato<br />
nuovamente la corsa di Peccioli<br />
con una volata in salita poderosa<br />
che gli ha permesso con<br />
una rimonta fantastica di avere<br />
ragione del lussemburghese della<br />
CSC che aveva lanciato la volata<br />
a 150 metri dal traguardo.<br />
Per Visconti il terzo successo dopo<br />
il campionato italiano di Genova,<br />
e una tappa al Brixia Tour,<br />
oltre ad essere stato riserva azzurra<br />
al mondiale di Stoccarda.<br />
“Qui ho corso la prima gara da<br />
professionista, qui ho vinto tra i<br />
grandi per la prima volta, qui ho<br />
fatto il bis. Dico grazie ai compagni<br />
di squadra, Tonti mi ha pilotato<br />
magnificamente negli ultimi<br />
due chilometri, anche Bettini si è<br />
adoperato molto, ha lavorato a<br />
fondo, e debbo essere grato al<br />
campione del mondo. Spero di<br />
ricambiarlo presto, magari al<br />
Lombardia “. A.M.<br />
La scomparsa di Vito Taccone<br />
Per tutti gli appassionati di ciclismo Vito Taccone – scomparso il 15<br />
ottobre per un infarto - era il “Camoscio d’Abruzzo”. Carattere esuberante,<br />
scalatore irresistibile Taccone era nato ad Avezzano il 6 maggio<br />
1940 e aveva esordito fra i professionisti nel 1961. In carriera vinse<br />
25 corse, famoso il filotto delle quattro vittorie al Giro del 1963, dove tagliò<br />
il traguardo per primo dalla decima alla tredicesima tappa. Oltre al<br />
Lombardia del ‘61, trionfò al Giro del Piemonte del ‘62, a quello di Toscana<br />
del ‘63 e al Giro di Campania del ‘64. Nel 1965 si aggiudicò la Milano-Torino,<br />
nel 1966 il Trofeo Matteotti. Conquistò due maglie di miglior<br />
scalatore al Giro, indossò una maglia rosa e arrivò quinto al mondiale<br />
di Imola vinto da Vittorio Adorni. Di lui, si ricordano anche le famose<br />
apparizioni al ‘Processo alla tappa’ condotto da Sergio Zavoli, dove<br />
con le sue espressioni dialettali e schiette, suscitò curiosità tra gli<br />
addetti ai lavori e tra il pubblico degli appassionati. Terminata l’attività<br />
agonistica aveva intrapreso quella di imprenditore fondando prima una<br />
azienda che produce liquori e, successivamente, una fabbrica per abbigliamento<br />
sportivo. Negli ultimi anni aveva tentato anche l’avventura<br />
politica, presentandosi nel mese di maggio scorso, con una sua lista,<br />
candidato sindaco alle elezioni amministrative di Avezzano. Diverse le<br />
sue vicissitudine con la giustizia, ultima delle quali risalente al 14 giugno<br />
scorso, quando era stato arrestato per il reato ipotizzato di associazione<br />
per delinquere finalizzata al commercio di capi di abbigliamento<br />
ed accessori con marchi di fabbrica contraffatti o provenienti da<br />
furti o ricettazione. Aveva ottenuto prima gli arresti domiciliari che erano<br />
poi stati revocati ed era tornato in libertà. Ma questa vicenda l’aveva<br />
segnato e il 2 ottobre scorso si era incatenato davanti al tribunale di<br />
Avezzano per ottenere un processo rapido.<br />
La <strong>Federazione</strong> <strong>Ciclistica</strong> <strong>Italiana</strong> esprime profondo cordoglio per la<br />
scomparsa di<br />
VITO TACCONE<br />
protagonista degli anni ’60 che seppe conquistare il cuore della gente<br />
con le Sue imprese sulle salite del Giro e delle Grandi Classiche.<br />
numero 42<br />
Il Mondo del Ciclismo<br />
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