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FinMag.23_ITAdef (Download: pdf, Size: 2.9 MB) - Finmeccanica

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E L E T T R O N I C A P E R L A D I F E S A E L A S I C U R E z z A<br />

3/2012 FINMECCANICA MAGAZINE<br />

UN PORTO<br />

SICURO<br />

seleX sistemi integrati<br />

uarChImede per La dIFesa deLLe InFrastrutture CrItIChe<br />

marIttIme e navaLI<br />

La protezione dell'ambiente<br />

portuale è una delle tematiche<br />

principali dell’homeland<br />

security, poiché i porti sono per<br />

antonomasia obiettivi sensibili,<br />

indipendentemente dal fatto che<br />

ospitino installazioni militari o<br />

che rappresentino semplici snodi<br />

per il commercio e il trasporto in<br />

campo civile.<br />

Esiste un’ampia casistica, con<br />

esempi anche recenti, di attacchi<br />

ai porti: basti ricordare, solo per<br />

citare due tra gli episodi più eclatanti,<br />

la nave USS Cole, colpita<br />

proprio mentre era ancorata per<br />

operazioni di rifornimento, o gli<br />

attacchi a Mumbay nel novembre<br />

2008 che, pur essendo rivolti verso<br />

obiettivi terrestri, furono condotti<br />

a partire dal mare.<br />

Frequentemente, come nei due<br />

esempi citati, si tratta di attacchi<br />

di tipo asimmetrico, in cui l’aggressore<br />

ha capacità offensive ridotte<br />

e tenta di compensare i propri<br />

limiti sfruttando il fattore sorpresa<br />

e il mimetismo con l’ambiente<br />

circostante. In ciò, gioca a<br />

suo favore la complessità dello<br />

scenario portuale: il volume del<br />

traffico marittimo e le numerose<br />

attività a terra rendono difficile<br />

controllare tutti i movimenti e individuare<br />

una possibile azione sospetta<br />

o dannosa con un preavviso<br />

sufficiente ad attivare le contromisure.<br />

Il monitoraggio continuo di possibili<br />

pericoli ha, quindi, un ruolo di<br />

primo piano nell’ambito della sicurezza<br />

nelle attività portuali. Altrettanto<br />

importante è la capacità<br />

di elaborare piani di supporto<br />

alle decisioni e, conseguentemente,<br />

di trovare tutte le possibili soluzioni.<br />

Il sistema Archimede, realizzato<br />

da SELEX Sistemi Integrati, nasce<br />

come risposta ai requisiti della<br />

protezione portuale.<br />

In particolare, Archimede è costituito<br />

da un insieme di sottosistemi<br />

eterogenei (radar, sensori elettroottici,<br />

sonar, mezzi pilotati e<br />

non pilotati, robot e sensori di vario<br />

tipo) che cooperano e si scambiano<br />

le informazioni, in modo da<br />

lavorare in completa sintonia reciproca,<br />

come se si trattasse di un<br />

unico sistema.<br />

Questa caratteristica è fondamentale<br />

nello scenario operativo<br />

portuale, la cui complessità impone<br />

l’utilizzo simultaneo di differenti<br />

sottosistemi di sorveglianza<br />

e reazione, ciascuno dei quali è<br />

concepito e ottimizzato per un<br />

compito specifico. Per poter gestire<br />

la situazione nel suo insieme<br />

occorre, quindi, un’architettura<br />

che unifichi le capacità operative<br />

dei singoli sottosistemi, dando vita<br />

a un sistema integrato in grado<br />

di esprimere capacità addizionali<br />

che nascono proprio dall’interazione<br />

reciproca tra i diversi componenti.<br />

Si pensi per esempio a un sub che<br />

si muove sott’acqua ma poi emerge<br />

per raggiungere un obiettivo<br />

sulla terraferma: solo una sinergia<br />

tra diversi sottosistemi consente<br />

di seguirlo lungo tutto il<br />

percorso, poiché quando è<br />

sott’acqua intervengono i sensori<br />

subacquei, ma quando emerge<br />

sono necessari sensori di superficie.<br />

L'architettura del “sistema integrato”<br />

Archimede consente di<br />

allertare automaticamente questi<br />

ultimi e comunicare loro il passaggio<br />

di consegne, così da prendere<br />

in carico il bersaglio precedentemente<br />

inseguito dai sensori<br />

subacquei, ereditando tutte le<br />

informazioni necessarie, quali posizione,<br />

velocità, direzione, per<br />

proseguire l’inseguimento. L’architettura<br />

integrata consente,<br />

Sopra, il radar Lyra 10, uno dei sensori utilizzati<br />

per realizzare il sistema Archimede<br />

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