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OSSERVATORIO<br />
Coloading<br />
che grande invenzione!<br />
Ci sono "consolidatori marittimi" (specialmente in Far<br />
East) che vendono il servizio groupage per l'Italia.<br />
Poi, quando si ritrovano con pochi metri cubi, quindi<br />
nell'impossibilità di caricare un container se non<br />
perdendoci grosse somme, "rivendono" la spedizione ad<br />
un altro "consolidatore". Il quale, magari, si ritrova con<br />
solo pochi metri cubi (per assurdo, si ritrova ad avere<br />
"solo" quelli affidatigli dall'altro con-caricatore), pertanto<br />
nell'impossibilità di caricare un container se non<br />
perdendoci grosse somme, e quindi "rivende" la<br />
spedizione ad un altro "consolidatore".<br />
E questa catena potrebbe andare avanti all'infinito. Ed<br />
ogni "anello della catena" rilascia la sua bella polizza di<br />
carico.<br />
Così abbiamo l'esportatore Alfa che si affida al<br />
consolidatore Bravo, Bravo si affida a Charlie, Charlie<br />
a Delta, Delta a Echo, Echo a Foxtrot ... e via verso<br />
l'infinito ed oltre!<br />
L'importatore Zulu, quando riceve la polizza di carico<br />
che gli ha mandato Alfa e che è stata emessa da Bravo,<br />
paga la sua bella cessione (i diritti di cessione variano<br />
mediamente tra i 50 ed i 100 euro!) per avere non la<br />
merce ma un’altra polizza di carico emessa da Charlie.<br />
Paga un'altra cessione (altri 50 o 100 euro!) per avere<br />
non la merce ma un’altra polizza di carico emessa da<br />
Delta. Paga un'altra cessione (altri 50 o 100 euro!) per<br />
avere non la merce ma un’altra polizza di carico emessa<br />
da Echo.<br />
Paga un'altra cessione ... etc. etc. etc.<br />
Quando finalmente arriva al de-consolidatore che<br />
davvero ha in mano la merce (quindi quello che davvero<br />
ha il servizio) ha già pagato innumerevoli somme solo per<br />
rigirare tra le mani innumerevoli pezzi di carta.<br />
Intanto va detto che ci sono Paesi (nel tanto bistrattato<br />
Sud America) che non ammettono, per legge, il coloading!<br />
Quindi chi vende un servizio consolidato<br />
groupage deve poi averlo davvero. E, se è costretto a<br />
con-caricare, non può più emettere una sua "sottopolizza<br />
di carico", ma deve dare al cliente la polizza di<br />
carico del reale consolidatore.<br />
Una legge simile, fatta in Italia, eliminerebbe<br />
immediatamente il problema (e se l'hanno fatto il Brasile<br />
e l'Ecuador, possiamo certo farlo anche noi!).<br />
E poi va ribadito un concetto (che si riallaccia anche<br />
all'annoso problema dei "ristorni" pagati agli agenti<br />
esteri ed alla conseguente crescita esponenziale delle<br />
spese a destino): se l'importatore italiano acquista a<br />
condizioni FOB e "nomina" il suo spedizioniere di fiducia<br />
affinché gestisca le spedizioni, lo spedizioniere saprà<br />
sicuramente affidarsi a chi ha davvero il servizio<br />
consolidato ed eviterà così il co-loading, eviterà le spese<br />
a sorpresa all'arrivo in Italia, eviterà le innumerevoli<br />
spese di cessione!<br />
Elementare, Watson!<br />
Paolo Federici<br />
Per ogni eventuale commento:<br />
federicipaolo@hotmail.com<br />
Si chiama Servizio Espresso ed è esattamente l’opposto del tradizionale<br />
TRENO DOOR-TO-DOOR sistema di ‘traffico diffuso’ nel quale ogni stazione ferroviaria era<br />
considerata raggiungibile da ogni altra senza tenere conto del tempo.<br />
Trenitalia si mette in concorrenza con il trasporto stradale sul piano del door to door e dei tempi di consegna. E lo fa<br />
alleandosi con i camionisti. Naturalmente la nuova formula è applicabile solo ad aree geografiche selezionate, e non a tutti<br />
gli ottomila (e più) Comuni d’Italia. I privilegiati sono, per ora, gli assi Milano-Napoli, Novara-Udine e Bologna-Napoli. Su<br />
questi percorsi a partire dall’estate scorsa corrono treni merci notturni giornalieri, con orari predeterminati alla maniera dei<br />
treni passeggeri. L’intervento del mezzo camionistico si verifica nelle fasi di ritiro e di consegna delle merci al Cliente, nelle<br />
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servizi, dal magazzinaggio al riconfezionamento della merce, a lavorazioni aggiuntive. Il Cliente è libero di effettuare la<br />
consegna ed il ritiro con propri mezzi, con orari programmati con grande flessibilità. La prenotazione è telefonica presso il<br />
call center Trenitalia (199.141.141), e le diverse tariffe sono all inclusive. Queste ultime, in particolare, assicura il Marketing<br />
di Trenitalia Logistica, dovrebbero essere competitive rispetto al trasporto ‘tutto gomma’.<br />
RFID: rivoluzione oppure evoluzione della Supply Chain?<br />
L’impatto della tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) sulla Logistica e sulla Supply Chain è stato l’oggetto<br />
dell’incontro gratuito organizzato da ADACI in collaborazione con HP il 20 ottobre <strong>2005</strong>, presso il Marriot Hotel di Milano,<br />
che ha visto la partecipazione di una settantina di professionisti. L’incontro è stato introdotto da Nicola Aliperti (A.D. HP<br />
Italia) e da Luca Guzzabocca (Consigliere nazionale ADACI), che hanno posto in evidenza le caratteristiche di innovazione<br />
e competitività delle nuove tecnologie e gli sviluppi futuri sulle funzioni acquisti aziendali. L’ampio ed approfondito esame<br />
del tema è stato poi svolto da qualificati esperti, docenti universitari e dirigenti aziendali, quali: Alessandro Perego<br />
(Osservatorio RFID del Politecnico di Milano), Antonio Borghesi (Marketing e Logistica Università di Verona), Ian<br />
Robertson (Worldwide Director of HP’s RFID programme), Francis Dell’Ova (ST Microelectronics). Specifici casi di studio<br />
sono stati presentati da: Lucio D’Accolti (Trenitalia), Giovanni Hoz (Parmalat) e Nicola Berti (TNT Logistics).<br />
Approvvigionare<br />
n. <strong>21</strong> <strong>Novembre</strong> <strong>2005</strong>