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Rivista N 21 Novembre 2005 - Adaci

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10<br />

OSSERVATORIO<br />

Coloading<br />

che grande invenzione!<br />

Ci sono "consolidatori marittimi" (specialmente in Far<br />

East) che vendono il servizio groupage per l'Italia.<br />

Poi, quando si ritrovano con pochi metri cubi, quindi<br />

nell'impossibilità di caricare un container se non<br />

perdendoci grosse somme, "rivendono" la spedizione ad<br />

un altro "consolidatore". Il quale, magari, si ritrova con<br />

solo pochi metri cubi (per assurdo, si ritrova ad avere<br />

"solo" quelli affidatigli dall'altro con-caricatore), pertanto<br />

nell'impossibilità di caricare un container se non<br />

perdendoci grosse somme, e quindi "rivende" la<br />

spedizione ad un altro "consolidatore".<br />

E questa catena potrebbe andare avanti all'infinito. Ed<br />

ogni "anello della catena" rilascia la sua bella polizza di<br />

carico.<br />

Così abbiamo l'esportatore Alfa che si affida al<br />

consolidatore Bravo, Bravo si affida a Charlie, Charlie<br />

a Delta, Delta a Echo, Echo a Foxtrot ... e via verso<br />

l'infinito ed oltre!<br />

L'importatore Zulu, quando riceve la polizza di carico<br />

che gli ha mandato Alfa e che è stata emessa da Bravo,<br />

paga la sua bella cessione (i diritti di cessione variano<br />

mediamente tra i 50 ed i 100 euro!) per avere non la<br />

merce ma un’altra polizza di carico emessa da Charlie.<br />

Paga un'altra cessione (altri 50 o 100 euro!) per avere<br />

non la merce ma un’altra polizza di carico emessa da<br />

Delta. Paga un'altra cessione (altri 50 o 100 euro!) per<br />

avere non la merce ma un’altra polizza di carico emessa<br />

da Echo.<br />

Paga un'altra cessione ... etc. etc. etc.<br />

Quando finalmente arriva al de-consolidatore che<br />

davvero ha in mano la merce (quindi quello che davvero<br />

ha il servizio) ha già pagato innumerevoli somme solo per<br />

rigirare tra le mani innumerevoli pezzi di carta.<br />

Intanto va detto che ci sono Paesi (nel tanto bistrattato<br />

Sud America) che non ammettono, per legge, il coloading!<br />

Quindi chi vende un servizio consolidato<br />

groupage deve poi averlo davvero. E, se è costretto a<br />

con-caricare, non può più emettere una sua "sottopolizza<br />

di carico", ma deve dare al cliente la polizza di<br />

carico del reale consolidatore.<br />

Una legge simile, fatta in Italia, eliminerebbe<br />

immediatamente il problema (e se l'hanno fatto il Brasile<br />

e l'Ecuador, possiamo certo farlo anche noi!).<br />

E poi va ribadito un concetto (che si riallaccia anche<br />

all'annoso problema dei "ristorni" pagati agli agenti<br />

esteri ed alla conseguente crescita esponenziale delle<br />

spese a destino): se l'importatore italiano acquista a<br />

condizioni FOB e "nomina" il suo spedizioniere di fiducia<br />

affinché gestisca le spedizioni, lo spedizioniere saprà<br />

sicuramente affidarsi a chi ha davvero il servizio<br />

consolidato ed eviterà così il co-loading, eviterà le spese<br />

a sorpresa all'arrivo in Italia, eviterà le innumerevoli<br />

spese di cessione!<br />

Elementare, Watson!<br />

Paolo Federici<br />

Per ogni eventuale commento:<br />

federicipaolo@hotmail.com<br />

Si chiama Servizio Espresso ed è esattamente l’opposto del tradizionale<br />

TRENO DOOR-TO-DOOR sistema di ‘traffico diffuso’ nel quale ogni stazione ferroviaria era<br />

considerata raggiungibile da ogni altra senza tenere conto del tempo.<br />

Trenitalia si mette in concorrenza con il trasporto stradale sul piano del door to door e dei tempi di consegna. E lo fa<br />

alleandosi con i camionisti. Naturalmente la nuova formula è applicabile solo ad aree geografiche selezionate, e non a tutti<br />

gli ottomila (e più) Comuni d’Italia. I privilegiati sono, per ora, gli assi Milano-Napoli, Novara-Udine e Bologna-Napoli. Su<br />

questi percorsi a partire dall’estate scorsa corrono treni merci notturni giornalieri, con orari predeterminati alla maniera dei<br />

treni passeggeri. L’intervento del mezzo camionistico si verifica nelle fasi di ritiro e di consegna delle merci al Cliente, nelle<br />

24 ore per località situate in un raggio di 200 chilometri. Un insieme che unisce le caratteristiche del binario – indipendenza<br />

dal traffico stradale, affidabilità, quantità fino al treno completo – con la capillarità del trasporto su automezzo. Poiché i<br />

terminali prescelti di partenza ed arrivo sono delle vere e proprie piattaforme logistiche, in essi sono disponibili numerosi<br />

servizi, dal magazzinaggio al riconfezionamento della merce, a lavorazioni aggiuntive. Il Cliente è libero di effettuare la<br />

consegna ed il ritiro con propri mezzi, con orari programmati con grande flessibilità. La prenotazione è telefonica presso il<br />

call center Trenitalia (199.141.141), e le diverse tariffe sono all inclusive. Queste ultime, in particolare, assicura il Marketing<br />

di Trenitalia Logistica, dovrebbero essere competitive rispetto al trasporto ‘tutto gomma’.<br />

RFID: rivoluzione oppure evoluzione della Supply Chain?<br />

L’impatto della tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) sulla Logistica e sulla Supply Chain è stato l’oggetto<br />

dell’incontro gratuito organizzato da ADACI in collaborazione con HP il 20 ottobre <strong>2005</strong>, presso il Marriot Hotel di Milano,<br />

che ha visto la partecipazione di una settantina di professionisti. L’incontro è stato introdotto da Nicola Aliperti (A.D. HP<br />

Italia) e da Luca Guzzabocca (Consigliere nazionale ADACI), che hanno posto in evidenza le caratteristiche di innovazione<br />

e competitività delle nuove tecnologie e gli sviluppi futuri sulle funzioni acquisti aziendali. L’ampio ed approfondito esame<br />

del tema è stato poi svolto da qualificati esperti, docenti universitari e dirigenti aziendali, quali: Alessandro Perego<br />

(Osservatorio RFID del Politecnico di Milano), Antonio Borghesi (Marketing e Logistica Università di Verona), Ian<br />

Robertson (Worldwide Director of HP’s RFID programme), Francis Dell’Ova (ST Microelectronics). Specifici casi di studio<br />

sono stati presentati da: Lucio D’Accolti (Trenitalia), Giovanni Hoz (Parmalat) e Nicola Berti (TNT Logistics).<br />

Approvvigionare<br />

n. <strong>21</strong> <strong>Novembre</strong> <strong>2005</strong>

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