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Rivista N 21 Novembre 2005 - Adaci

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INCONTRI PROFESSIONALI<br />

2° Workshop <strong>2005</strong><br />

a cura di Giuliano Marcenaro<br />

Pubblichiamo una sintesi di quanto emerso dall’analisi del mercato condotta dai gruppi di lavoro specialistici nel corso del 2°<br />

Workshop <strong>2005</strong>, tenuto il 30 settembre <strong>2005</strong> dalla Sezione Lombardia-Liguria dell’ADACI.<br />

12<br />

Quadro congiunturale<br />

La crescita mondiale denuncia un certo rallentamento<br />

(poco meno del 4% dopo aver superato il 5% nel 2004),<br />

ma non si avvertono segnali d’inversione del ciclo; si è<br />

interrotto il deprezzamento del $ sull’€; non<br />

s’intravedono avvisaglie di un apprezzabile<br />

rallentamento del rincaro del greggio. Negli USA si nota<br />

un graduale incremento dell’inflazione e dei tassi, si<br />

mostrano sostenuti i consumi, proseguono sia la<br />

riduzione del tasso di disoccupazione, sia l’aumento del<br />

grado di utilizzo degli impianti, ma cresce il costo del<br />

lavoro per unità di prodotto. Nell’Eurozona si osserva<br />

stabilità nell’andamento dell’inflazione e dei tassi, mentre<br />

l’apprezzamento in atto del $ sull’€ rende più competitivi<br />

i prodotti europei e fornisce una boccata d’ossigeno<br />

anche alle esportazioni italiane. Per quanto riguarda la<br />

Cina si può solo constatare che la crescita rimane<br />

sempre molto alta (8/9% annuo), sostenuta da flussi di<br />

esportazione ingenti. Non si possono escludere ulteriori<br />

rivalutazioni dello Yuan, ma di modesta entità, molto<br />

diluiti nel tempo e solo sotto minacce di ritorsione<br />

doganale da parte degli USA. Interessanti sono anche gli<br />

ultimissimi sviluppi in Giappone. Le modalità della<br />

vittoria elettorale di Koizumi rendono possibili riforme<br />

profonde e vaste. Se ciò avverrà, si potranno registrare<br />

importanti effetti sul sistema economico giapponese nel<br />

suo complesso, con riflessi positivi anche sulla moneta.<br />

La borsa di Tokyo sembra evidenziare con il suo<br />

andamento la fiducia nel futuro dopo anni di stallo.<br />

Considerazioni sull’evoluzione dei cambi<br />

Negli ultimi mesi il rapporto €/$ si è mantenuto tra 1,20<br />

e 1,25, mentre lo Yuan è stato rivalutato di circa il 2,25%.<br />

Questa modesta rivalutazione fa ritenere che le autorità<br />

cinesi siano molto restie a modificare sensibilmente la<br />

parità delle loro moneta con il $. Attualmente lo Yuan è<br />

considerato sottovalutato di circa il 50%, in termini di<br />

parità di poteri d’acquisto. Per valutare quali potranno<br />

essere le evoluzioni del rapporto €/$ è necessario<br />

esaminare cosa è successo da maggio ad oggi: il deficit<br />

delle partite correnti USA è rimasto invariato sul 6,3% del<br />

GDP; sembra essersi modificato l’atteggiamento dei<br />

politici americani nei riguardi della politica del $ debole,<br />

cosa che ha permesso il recupero di circa il 10% sull’€<br />

da inizio anno; è aumentato a 1,20% il differenziale dei<br />

tassi decennali tra i bond governativi americani ed<br />

europei; il differenziale di crescita del GDP tra USA ed<br />

Europa rimane di circa il 2%, nonostante gli effetti di<br />

Katrina; la curva dei prezzi rapportata all’andamento<br />

delle medie mobili a <strong>21</strong>, 65 e 200 giorni rimane<br />

favorevole ad un proseguimento dell’indebolimento<br />

dell’€ sul $, e anche il FRODOR (Foreign official dollar<br />

reserves) segnala una persistente forza del $. Si può<br />

pertanto concludere che il range cui fare attualmente<br />

riferimento rimarrà invariato tra 1,20 e 1,30, con forse<br />

qualche sporadico sforamento a 1,15, e ciò<br />

probabilmente sino alla fine del primo trimestre 2006. Per<br />

n. <strong>21</strong><br />

Approvvigionare<br />

<strong>Novembre</strong> <strong>2005</strong><br />

previsioni più lunghe sarà prudente aspettare i dati<br />

macroeconomici che verranno via via comunicati.<br />

Prodotti e mercati<br />

Siderurgici<br />

Sull’andamento futuro delle quotazioni degli Acciai grava<br />

l’incertezza legata al tasso di crescita dell’Asia, che può<br />

considerarsi il vero ago della bilancia del mercato<br />

dell’acciaio nel mondo. Se tale tasso dovesse<br />

posizionarsi intorno al 5%, potremmo sperare in una<br />

sensibile riduzione dei prezzi, mentre se resterà elevato<br />

(>7%) le acciaierie avranno buon gioco a sostenerli.<br />

Bisognerà altresì tener conto della leva costituita dai tagli<br />

di produzione, conseguente alla concentrazione di<br />

produttori. Il livello medio dei prezzi dovrebbe collocarsi<br />

nel 2006 sui valori degli ultimi trimestri <strong>2005</strong>.<br />

Non ferrosi<br />

La situazione dipanatasi negli ultimi mesi sta<br />

determinando una diffusa incertezza sul mercato del<br />

Rame, tanto da dar vita due opposte correnti, ribassista<br />

e rialzista, sempre più equilibrate. La prima tiene conto<br />

dell’aumento delle giacenze di catodi, con la<br />

conseguente forte riduzione del deficit produttivo; della<br />

capacità della produzione mondiale di sostenere<br />

abbondantemente, nel 2006, la crescita dei consumi;<br />

delle ridotte prospettive di crescita USA e di una leggera<br />

contrazione del PIL cinese. Vi è pertanto chi ipotizza<br />

prezzi in calo anche del 30%. La tesi rialzista sostiene<br />

invece che l’aumento della produzione (+14%) servirà<br />

soltanto a ricostituire le giacenze, mentre il deficit<br />

produttivo, ancorché ridotto, peserà ancora come<br />

componente negativa. Ipotizza, inoltre, un aumento del<br />

consumo dei rottami in Cina (+30%), e ritiene ancora<br />

grave la situazione delle strutture minerarie.<br />

Materie plastiche<br />

Il mercato è caratterizzato dalla crescita asiatica, dallo<br />

scarso tasso di investimenti, dall’allocazione del<br />

benzene, dalla focalizzazione della chimica e dalla<br />

scarsa redditività in Europa e nel mondo. Qualche<br />

dettaglio: l’ABS è in tensione da inizio anno ed è<br />

probabile che la tendenza al rialzo continui nei prossimi<br />

mesi sulla scia del greggio; per Blend PC-ABS, PPO, e<br />

PA si prevede un andamento in linea con il greggio, ma<br />

più smorzato dell’ABS; l’allocazione mondiale in atto<br />

sosterrà i prezzi del PC per almeno 12 mesi, salvo<br />

accadimenti imprevisti sul mercato asiatico; il PBT è il<br />

più calmo dei materiali plastici per la sua invarianza al<br />

benzene, ma potrà essere trascinato dall’andamento<br />

generale del settore; PS, PVC e PP seguiranno<br />

l’andamento del petrolio.<br />

Componentistica elettronica<br />

Tra gli aspetti positivi è di particolare rilievo l’andamento<br />

del mercato dei PC e dei telefoni cellulari (oltre a quello

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