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Una mostra-ricerca - La Biennale di Venezia

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LAWRENCE WEINER: THE GRACE OF A GESTURE<br />

THE GRACE OF A GESTURE, un’opera d’arte <strong>di</strong> <strong>La</strong>wrence Weiner, costituisce il pezzo centrale <strong>di</strong> una<br />

<strong>mostra</strong> organizzata dalla Written Art Foundation e presentata al pianterreno <strong>di</strong> Palazzo Bembo nei pressi del<br />

ponte <strong>di</strong> Rialto. Un elemento centrale sarà l’installazione del THE GRACE OF A GESTURE (la grazia <strong>di</strong> un<br />

gesto) che apparirà su cinque dei maggiori sistemi <strong>di</strong> trasporto della città <strong>di</strong> <strong>Venezia</strong>, i vaporetti.<br />

Trasporteranno l’opera lungo il Canal Grande, l’Arsenale, i Giar<strong>di</strong>ni e oltre. L’opera sarà <strong>mostra</strong>ta in cinque<br />

lingue <strong>di</strong>verse, dal cinese al giapponese, dall’arabo all’ebraico. Incluse nella <strong>mostra</strong> a Palazzo Bembo altre<br />

quattro opere <strong>di</strong> Weiner, originariamente create per la sua <strong>mostra</strong> Displaced al Dia Center for the Arts <strong>di</strong> New<br />

York nel 1991.<br />

Palazzo Bembo, San Marco 4793, (Riva del Carbon)<br />

2 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Written Art Foundation<br />

www.writtenartfoundation.de<br />

Le Retour de l'enfui<br />

Le retour de l’enfui non propone associazioni e interpretazioni certe e inamovibili, ma evidenzia la possibilità<br />

<strong>di</strong> percorsi paralleli e traiettorie <strong>di</strong> fuga. <strong>La</strong> <strong>mostra</strong> si basa sulla tesi, formulata da Aby Warburg, <strong>di</strong> un<br />

raccordo tra epoche <strong>di</strong>fferenti: un nuovo modello <strong>di</strong> temporalità denominato sopravvivenza.<br />

Nell’esposizione <strong>di</strong>alogano opere d’arte primitiva, antica, moderna e contemporanea, creando scarti<br />

culturali, formali e temporali che interrogano e sospendono le certezze. L’obiettivo è ritrovare uno sguardo<br />

nuovo su ciò che le immagini dei libri <strong>di</strong> storia dell’arte ci hanno reso familiare, su ciò che la storia politica e<br />

sociale ha decretato come visione normalizzata.<br />

Gallerie dell'Accademia, Dorsoduro 1050<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: Espace 251 Nord<br />

www.e2n.be<br />

Lost in Translation<br />

Lost in translation è una <strong>mostra</strong> <strong>di</strong> oltre cento opere <strong>di</strong> arte contemporanea russa degli ultimi quaranta anni<br />

che prende in esame gli aspetti storici, politici, sociali ed economici del processo <strong>di</strong> “traduzione” <strong>di</strong> un’opera<br />

d’arte nell’età della globalizzazione. <strong>La</strong> <strong>mostra</strong> presenta quei lavori che sono particolarmente <strong>di</strong>fficili da<br />

decifrare per un pubblico che non ha familiarità con il “contesto russo” nel quale queste opere si sono<br />

formate e al quale rimandano. Tutti i lavori sono esposti insieme alla loro “traduzione allargata” che<br />

in<strong>di</strong>vidua e spiega i riferimenti essenziali a ottenere una migliore comprensione del messagio racchiuso.<br />

Università Ca' Foscari, Dorsoduro 3484<br />

29 maggio - 15 settembre<br />

Organizzazione: Moscow Museum of Modern Art (MMOMA)<br />

www.mmoma.ru<br />

"Love me, Love me not" Contemporary Art from Azerbaijan and its neighbours<br />

Prodotto e supportato da YARAT - un’organizzazione non-profit de<strong>di</strong>cata al sostegno e alla comprensione<br />

dell'arte contemporanea in Azerbaijan e alla creazione <strong>di</strong> una piattaforma per l'arte azera sia a livello<br />

nazionale che internazionale - Love Me, Love Me Not offrirà nuove prospettive sulle <strong>di</strong>verse e culturalmente<br />

ricche culture dell'Azerbaijan e dei suoi vicini. Attualmente curiosità e pregiu<strong>di</strong>zio convivono ancora in<br />

questa regione; le opere in <strong>mostra</strong> daranno una visione penetrante delle <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> ogni nazione,<br />

portando alla luce aspetti <strong>di</strong>menticati o sconosciuti della storia e <strong>di</strong><strong>mostra</strong>ndo l'ampiezza della visione e<br />

della creatività in gioco entro i loro confini.<br />

Arsenale Nord, Tesa 111<br />

1 giugno - 24 novembre<br />

Organizzazione: YARAT Contemporary Art Organisation<br />

www.loveme-lovemenot.com<br />

www.yarat.az

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