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Mondo barnabitico 46-51 - Storicibarnabiti.it

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DAL MONDO BARNABITICO<br />

DAL MONDO BARNABITICO<br />

ARGENTINA<br />

ARGENTINA:<br />

UN NUOVO ANNIVERSARIO<br />

Buenos Aires – 9 novembre. L’asilo<br />

infantile, che forma parte dell’amplio<br />

complesso scolastico dell’Inst<strong>it</strong>uto<br />

Zaccaria, ha celebrato i 50 anni<br />

di servizio all’educazione della gioventù<br />

argentina. Questo primo livello<br />

scolastico, accoglie 200 alunni,<br />

suddivisi in due turni: mattino e pomeriggio.<br />

È costante, nella scuola, lo<br />

sforzo di imprimere nello stile docente<br />

la migliore tradizione educativa<br />

barnab<strong>it</strong>ica.<br />

commosso pubblico che ha accompagnato<br />

don Francisco nelle diverse<br />

tappe della sua formazione.<br />

FILIPPINE<br />

NUOVE FONDAZIONI<br />

NELLE FILIPPINE<br />

La delegazione filippina ha aperto<br />

nuove fondazioni ed aree d’apostolato<br />

con l’assunzione di due nuove<br />

parrocchie. Infatti, l’arcivescovo di<br />

Lingayen-Dagupan, mons. Socrates<br />

Villegas ha affidato ai padri filippini<br />

la nuova parrocchia a Sapang, un<br />

villaggio di Bayambang, provincia di<br />

Pangasinan, al nord dell’isola di Luzon.<br />

La nuova parrocchia è dedicata<br />

al s. Domenico Ybañez de Erquicia,<br />

un domenicano spagnolo, compagno<br />

nella missione del santo filippino Lorenzo<br />

Ruiz che insieme gli altri missionari<br />

furono martirizzati in Giappone<br />

nel sedicesimo secolo. S. Domenico<br />

fu parroco di una delle<br />

parrocchie nella provincia di Pangasinan<br />

ed è quindi una figura molto<br />

il terreno donato da una famiglia<br />

dove sarà costru<strong>it</strong>a la nuova chiesa<br />

parrocchiale di Sapang, Bayambang,<br />

in Pangasinan, Filippine<br />

importante nella storia della stessa<br />

provincia.<br />

Due padre filippini lavorano adesso<br />

per organizzare la nuova parrocchia:<br />

il p. Jecker Luego (parroco) e il<br />

p. Pat Golis (vice parroco). Il 5 novembre<br />

i due padri, accompagnati<br />

dai pp. Jimmy George Anastacio, Michael<br />

Sandalo e Thomas Tabada,<br />

hanno fatto il loro ingresso ufficiale<br />

nella nuova parrocchia.<br />

il logo delle celebrazioni del 50°<br />

anniversario<br />

CILE<br />

CHILE:<br />

ORDINAZIONE DIACONALE<br />

Sabato 17 novembre e stato ordinato<br />

diacono don Francisco María<br />

Ibacache (o Pancho, come familiarmente<br />

è chiamato) nella parrocchia<br />

Madre della Divina Provvidenza. Vescovo<br />

ordinante è stato mons. Pedro<br />

Ossandón Buljevic, ausiliare de Santiago.<br />

Oltre ai famigliari, erano presenti<br />

alla cerimonia un grande e<br />

don Francisco, radiante e felice, accompagnato dai famigliari, dal vescovo<br />

ordinante e dai pp. Angelo Le<strong>it</strong>a, provinciale (sin.) e Giulio Pireddu,<br />

maestro (des.)<br />

<strong>46</strong><br />

Eco dei Barnab<strong>it</strong>i 4/2012


DAL MONDO BARNABITICO<br />

il p. Jecker Luego (destra) e il p. Pat<br />

Golis (sinistra): giovani padri<br />

e seminatori del carisma e della<br />

spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à zaccaria nelle Filippine<br />

nord. Alle loro spalle, l’altare della<br />

chiesa di S. Rocco<br />

Per ora i due padri celebrano i sacramenti<br />

nella capella di Sapang dedicata<br />

a s. Rocco e ab<strong>it</strong>ano in una<br />

casa offerta da generosi ed entusiasti<br />

fedeli della nuova parrocchia. La<br />

nuova parrocchia verrà ufficialmente<br />

e canonicamente eretta l’8 dicembre<br />

con la messa solenne che presiederà<br />

l’arcivescovo Villegas. Finalmente,<br />

dopo un lungo attesa il “sogno” della<br />

comun<strong>it</strong>à cristiana di Sapang sarà<br />

realizzato.<br />

L’altra nuova parrocchia si trova a<br />

Calaanan, un quartiere nella c<strong>it</strong>tà di<br />

Cagayan de Oro, isola di Mindanao,<br />

al sud delle Filippine. Essa verrà canonicamente<br />

eretta nel giugno del 2013.<br />

Ma l’arcivescovo di Cagayan de Oro<br />

mons. Antonio Ledesma ha chiesto<br />

ai padri di incominciare immediatamente<br />

le loro attiv<strong>it</strong>à in preparazione<br />

alla fondazione della nuova comun<strong>it</strong>à<br />

parrocchiale. Quindi il 24 settembre<br />

il p. Arvin Dagalea e il diacono<br />

Rosauro Valmores hanno iniziato<br />

la missione barnab<strong>it</strong>ica a Calaanan.<br />

All’inizio sono stati osp<strong>it</strong>ati nel palazzo<br />

vescovile e poi dopo due settimane<br />

hanno iniziato a provvedere<br />

alle necess<strong>it</strong>à spir<strong>it</strong>uali della gente<br />

celebrando i sacramenti in una capella<br />

provvisoria. Ora ab<strong>it</strong>ano in una<br />

casa aff<strong>it</strong>tata dalla diocesi. Calaanan<br />

è una zona creata dal governo nazionale<br />

per la gente dispersa dalla tifone<br />

che colpì il paese nel 2011. Vi sono<br />

4.000 famiglie che oggi ab<strong>it</strong>ano in<br />

quella zona s<strong>it</strong>uata al nord della c<strong>it</strong>tà<br />

di Cagayan de Oro. L’arcidiocesi,<br />

consapevole delle necess<strong>it</strong>à spir<strong>it</strong>uali<br />

dei fedeli, ha deciso di organizzarla<br />

in comun<strong>it</strong>à ecclesiale (basic ecclesial<br />

commun<strong>it</strong>y) come nucleo iniziale<br />

della futura parrocchia. Secondo<br />

quanto affermano i confratelli filippini,<br />

è fortemente sent<strong>it</strong>o dalla gente<br />

del luogo il bisogno spir<strong>it</strong>uale dopo<br />

la drammatica esperienza vissuta a<br />

causa dei disastri umani e naturali<br />

prodotti dal recente tifone. La grande<br />

sfida è come rafforzare la fede della<br />

comun<strong>it</strong>à cattolica che coesiste con<br />

altre confessioni cristiane. I due<br />

confratelli barnab<strong>it</strong>i offrono anche il<br />

loro servizio pastorale nella cattedrale<br />

di Cagayan de Oro. A dicembre<br />

una porzione della nuova comun<strong>it</strong>à parrocchiale. Si vede le nuove case<br />

costru<strong>it</strong>e dal governo nazionale per le famiglie disperse dalla tifone nel<br />

dicembre 2011<br />

alcuni studenti professi barnab<strong>it</strong>i dallo<br />

studentato Saint Paul Scholasticate<br />

a Tagaytay andranno a Calaanan a<br />

prestare servizio per tutto il periodo<br />

natalizio organizzando varie attiv<strong>it</strong>à<br />

spir<strong>it</strong>uali.<br />

Certamente è stata la Divina Provvidenza<br />

che ha chiamato i padri a rispondere<br />

alle necess<strong>it</strong>à della Chiesa<br />

nelle Filippine. Questa risposta sarà<br />

senz’altro un poderoso stimolo per<br />

l’espansione dei Barnab<strong>it</strong>i in terra filippina<br />

e occasione cresc<strong>it</strong>a del carisma<br />

e spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à zaccariana nel continente<br />

asiatico.<br />

ITALIA<br />

Michael Sandalo<br />

UNA NUOVA INIZIATIVA<br />

PER LA GIOVENTÙ<br />

CENTRO DI SPIRITUALITÀ<br />

L’EREMO<br />

A cura dell’equipe dell’Eremo<br />

Il Centro di Spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à “L’Eremo” è<br />

promosso e condotto da un’équipe<br />

di Padri della Provincia Italiana del<br />

Nord, con il desiderio di offrire proposte<br />

di spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à e formazione per<br />

giovani in ricerca di esperienze di fede<br />

capaci di segnare la loro v<strong>it</strong>a.<br />

Diversi sono stati i motivi che ci<br />

hanno spinto a costruire questa esperienza.<br />

Abbiamo, anz<strong>it</strong>utto, r<strong>it</strong>enuto un<br />

bene, in questo tempo complesso<br />

dove le domande che interpellano le<br />

nostre comun<strong>it</strong>à aumentano e le persone<br />

diminuiscono, non disperdere<br />

le risorse presenti nella nostra provincia<br />

religiosa, ma piuttosto farle<br />

convergere in un progetto pensato e<br />

condiviso.<br />

Abbiamo realizzato il Centro di<br />

Spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à come una concreta occasione<br />

di collaborazione e condivisione<br />

di vissuti e competenze che, come<br />

Padri e Comun<strong>it</strong>à della Provincia,<br />

potevamo disporre.<br />

La sfida più grande è quella di lavorare<br />

insieme, condividendo esperienze<br />

maturate negli anni di lavoro<br />

pastorale, costruendo proposte che<br />

potessero essere efficaci e accattivanti<br />

per i giovani delle nostre scuole,<br />

delle nostre parrocchie e dei movimenti<br />

ecclesiali che ruotano attor-<br />

Eco dei Barnab<strong>it</strong>i 4/2012 47


no alle nostre comun<strong>it</strong>à e per chiunque<br />

incontriamo sul nostro cammino<br />

di religiosi.<br />

R<strong>it</strong>eniamo che questo sia il vero<br />

elemento di nov<strong>it</strong>à nella proposta<br />

che si va sempre meglio disegnando.<br />

Pensare insieme, lavorare insieme,<br />

costruire insieme in un clima sereno<br />

alimentato da r<strong>it</strong>rovate sintonie, ci ha<br />

dimostrato come le differenti esperienze<br />

di ministero di questi anni,<br />

siano divenute una ricchezza carica<br />

di potenzial<strong>it</strong>à. Crediamo fermamente<br />

che anche una pastorale vocazionale,<br />

possa trovare qui, come in ogni<br />

esperienza gioiosa e fraterna, una<br />

buona opportun<strong>it</strong>à di testimonianza.<br />

In secondo luogo il Centro di Spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />

desidera offrire esperienze dello<br />

Spir<strong>it</strong>o centrate sulla Parola di Dio,<br />

che, generando domande fondamentali<br />

sul senso della v<strong>it</strong>a, aprano a spazi<br />

per quelle risposte di senso, che ogni<br />

persona e ogni giovane porta con sé.<br />

Le proposte dell’Eremo sono rivolte<br />

a tutti ma vorremmo avessero<br />

sempre più la “pretesa” di parlare in<br />

particolare ai giovani, che a volte faticano<br />

a trovare amb<strong>it</strong>i v<strong>it</strong>ali di riflessione<br />

attorno alla scelta di fede.<br />

Spesso si trovano soli a dover affrontare<br />

il cammino della consapevolezza<br />

che il “fidarsi”, “il credere”, esige.<br />

A volte basta poco, la Parola di<br />

Dio, un po’ di silenzio, una natura<br />

generosa e avvolgente!<br />

Il Centro di spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à, raccogliendo<br />

la sfida di Gesù lanciata ai discepoli<br />

di sempre “Ven<strong>it</strong>e a stare un po’<br />

in disparte con me!”, accompagna in<br />

percorsi che aprono alla comunione<br />

con Dio, con se stessi e con il creato.<br />

Quando poi un giovane si scopre<br />

discepolo, fratello del Signore, da lui<br />

amato, non può fare a meno di accompagnare<br />

altri, a scoprire “quel<br />

meglio” presente nella v<strong>it</strong>a di ciascuno,<br />

aprendo alla via della scoperta<br />

e della meraviglia che nasce dal -<br />

l’Ascolto della Parola di Dio, quale<br />

luogo della risposta alle domande<br />

importanti della v<strong>it</strong>a.<br />

Il centro di spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à ha come<br />

“base” privilegiata per le sue proposte<br />

e attiv<strong>it</strong>à l’Eremo della Casa di<br />

Esercizi Spir<strong>it</strong>uali a Eupilio; quel luogo<br />

un po’ appartato che p. Antonio<br />

Gentili desiderò e che con la Comun<strong>it</strong>à<br />

riuscì a preparare all’interno del<br />

parco della nostra Casa di Esercizi,<br />

per i piccoli gruppi in cerca di uno<br />

spazio sol<strong>it</strong>ario e silenzioso.<br />

Dopo la prima iniziativa realizzata,<br />

lo scorso Aprile, in occasione della<br />

celebrazione del Triduo Pasquale,<br />

abbiamo elaborato per l’anno pastorale<br />

in corso una serie di proposte.<br />

Il filo conduttore che armonizza il<br />

percorso viene dal coraggio di camminare<br />

aiutati e sostenuti dalla forza<br />

dello Spir<strong>it</strong>o lasciandosi “educare al<br />

gusto dell’autentica bellezza della v<strong>it</strong>a”,<br />

secondo l’indicazione dei nostri<br />

vescovi negli Ordinamenti pastorali<br />

2010-1020 (n° 5).<br />

Le Comun<strong>it</strong>à della Provincia hanno<br />

oramai avuto modo di prendere<br />

visione delle proposte per l’anno<br />

2012-2013 offerte soprattutto ai Confratelli<br />

impegnati quotidianamente<br />

nella fatica e nella gioia di accompa-<br />

Eco dei Barnab<strong>it</strong>i 4/2012<br />

48<br />

DAL MONDO BARNABITICO


DAL MONDO BARNABITICO<br />

gnare le giovani generazioni nei loro<br />

percorsi di fede.<br />

Alla Comun<strong>it</strong>à della casa di Esercizi<br />

di Eupilio che sta condividendo<br />

con noi questo cammino un po’ nuovo<br />

e da sperimentare, vorremmo<br />

giungessero il nostro ringraziamento<br />

e la nostra stima.<br />

L’Equipe dell’Eremo è composta da:<br />

– P. Eugenio Brambilla - Milano -<br />

S. Alessandro<br />

– P. Roberto Cagliani - Monza -<br />

Carrobiolo<br />

– P. Giovanni Giovenzana - Lodi<br />

Ist<strong>it</strong>uto S. Francesco<br />

– P. Ivano Cazzaniga - Milano Ist<strong>it</strong>uto<br />

Zaccaria<br />

Si possono trovare informazioni sul<br />

Centro di Spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à “L’Eremo”:<br />

– sul s<strong>it</strong>o della Provincia Italia<br />

Nord www.barnab<strong>it</strong>i.<strong>it</strong><br />

– su Facebook sotto il nome Eremo<br />

Padri Barnab<strong>it</strong>i<br />

– scrivendo all’indirizzo eremo<br />

barnab<strong>it</strong>i@gmail.com<br />

NOMINE<br />

In data 26 ottobre 2012, il p. Filippo<br />

Lovison è stato riconfermato per<br />

un altro triennio, dal 2012-2013 al<br />

2014-2015, nell’incarico di “Direttore<br />

del Dipartimento di Storia della<br />

Chiesa” nella Facoltà di Storia e Beni<br />

Culturali della Chiesa della Pontificia<br />

Univers<strong>it</strong>à Gregoriana, mentre in data<br />

10 novembre 2012, è stato riconfermato,<br />

per un secondo triennio, come<br />

Presidente dell’Associazione Italiana<br />

dei Professori di Storia della<br />

Chiesa. Al p. Lovison i migliori auguri<br />

per un fecondo proseguimento del<br />

suo servizio alla Chiesa e alla Congregazione<br />

dei Chierici Regolari di<br />

San Paolo, detti Barnab<strong>it</strong>i.<br />

storia – le presenze che hanno caratterizzato<br />

i lavori del XVI Convegno<br />

di Studio dell’Associazione Italiana<br />

dei Professori di Storia della<br />

Chiesa (AIPSC), svoltosi a Roma il<br />

9 e 10 novembre 2012, presso la<br />

Pontificia Univers<strong>it</strong>à Gregoriana e il<br />

Centro Studi Storici dei pp. Barnab<strong>it</strong>i.<br />

Organizzato in collaborazione<br />

con la Facoltà di Storia e Beni Culturali<br />

della Chiesa della Gregoriana,<br />

il Convegno ha rappresentato un<br />

importante momento di solida riflessione<br />

sugli anni – vissuti tra «attese<br />

e speranze» – che anticiparono<br />

l’indizione del ventunesimo concilio<br />

ecumenico celebrato dalla Chiesa<br />

Cattolica e avviato da Giovanni<br />

XXIII l’11 ottobre 1962.<br />

Dopo gli indirizzi di saluto di Fran -<br />

çois-Xavier Dumortier, Rettore della<br />

Pontificia Univers<strong>it</strong>à Gregoriana, di<br />

Nuno da Silva Gonçalves, Decano<br />

della Facoltà di Storia e Beni Culturali<br />

della Chiesa, e di Filippo Lovison,<br />

Barnab<strong>it</strong>a e Presidente dell’AI-<br />

PSC, è toccato al Card. Raffaele Farina,<br />

Archivista e Bibliotecario emer<strong>it</strong>o<br />

di S. Romana Chiesa, introdurre i lavori<br />

del convegno illustrando ai numerosi<br />

presenti, con acribia di particolari,<br />

quella che fu la sua «vigilia<br />

conciliare» trascorsa, nei primi anni<br />

di sacerdozio, in un clima di attenta<br />

attesa. A Norman Tanner è stata affidata<br />

la prolusione sul tema L’ered<strong>it</strong>à<br />

del Concilio Vaticano I, che il relatore<br />

ha illustrato richiamando non soltanto<br />

le analogie e le differenze rinvenibili<br />

tra i due eventi conciliari tenutisi<br />

nel XIX e nel XX secolo, ma<br />

anche e soprattutto le «qual<strong>it</strong>à» e le<br />

«quant<strong>it</strong>à» che, a distanza di novant’anni,<br />

contraddistinsero la celebrazione<br />

della più recente assemblea<br />

conciliare, nella consapevolezza<br />

– ha affermato Tanner – che fra continu<strong>it</strong>à,<br />

«termine troppo leggero», e<br />

rottura, «termine troppo forte», è preferibile,<br />

sulla scia degli insegnamenti<br />

più recenti di Benedetto XVI, parlare<br />

di riforma, «termine largo e spazioso»,<br />

per individuare il legame esistente<br />

tra Concilio Vaticano I e Concilio<br />

Vaticano II.<br />

Ad animare il convegno l’intervento<br />

di Gilles Routhier (Horizons d’attente<br />

dans les Églises occidentales à<br />

la veille de Vatican II) con la sua<br />

puntuale analisi delle diverse componenti<br />

– movimento missionario,<br />

amb<strong>it</strong>o biblico-patristico, l<strong>it</strong>urgia,<br />

pastorale, tolleranza religiosa – dell’ampio<br />

panorama della Chiesa Cattolica<br />

in Occidente nel periodo immediatamente<br />

precedente la celebrazione<br />

del Vaticano II. Severino Dianich<br />

(L’ecclesiologia in Italia tra il Concilio<br />

Vaticano I e il Concilio Vaticano II)<br />

ha presentato le numerose tappe del-<br />

VERSO IL CONCILIO VATICANO II.<br />

ATTESE E SPERANZE<br />

Pos<strong>it</strong>ivo il bilancio dell’iniziativa<br />

che ha chiamato al confronto con gli<br />

storici studiosi di teologia, ecclesiologia<br />

e l<strong>it</strong>urgia<br />

Sono state oltre centocinquanta<br />

– tra autor<strong>it</strong>à accademiche e membri<br />

dell’associazione, docenti e studenti<br />

delle Univers<strong>it</strong>à Gregoriana e Lateranense,<br />

appassionati e cultori di<br />

Centro Studi Storici dei PP. Barnab<strong>it</strong>i, Sala Erba, un momento del Convegno<br />

Eco dei Barnab<strong>it</strong>i 4/2012 49


DAL MONDO BARNABITICO<br />

l’articolato processo che scandì l’evoluzione<br />

del pensiero teologico novecentesco<br />

nel passaggio dal concetto<br />

di Chiesa come societas perfecta alla<br />

teologia del corpo mistico. Pino<br />

Ruggieri (Giovanni XXIII e le scommesse<br />

del Concilio) ha poi puntualizzato<br />

il nesso – fondamentale per il<br />

pontificato di Giovanni XXIII – tra la<br />

dottrina della Chiesa e la pastoral<strong>it</strong>à,<br />

nucleo del «difficile comp<strong>it</strong>o» che il<br />

pontefice assegnò al Concilio. La relazione<br />

di Paolo Gheda (L’episcopato<br />

<strong>it</strong>aliano verso il Concilio) ha fatto<br />

emergere «che cosa hanno dato i<br />

vescovi <strong>it</strong>aliani al Concilio e che cosa,<br />

soprattutto, ha dato il Concilio ai<br />

vescovi <strong>it</strong>aliani», in un periodo durante<br />

il quale, dopo il primo incontro<br />

dei presidenti delle regioni ecclesiastiche<br />

<strong>it</strong>aliane tenutosi a Firenze<br />

dall’8 al 10 gennaio 1952, non<br />

mancò la consapevolezza di creare<br />

un organismo pastorale comune alle<br />

diverse espressioni diocesane del<br />

Paese, sfociata successivamente nella<br />

cost<strong>it</strong>uzione della Conferenza Episcopale<br />

Italiana. Maurilio Guasco<br />

(Clero e preti operai verso il Concilio)<br />

che ha illustrato “come” e “perché”<br />

gli anni Cinquanta del Novecento<br />

rappresentino un periodo di<br />

fondamentale rilevanza nella trasformazione<br />

del modello del prete introdotto<br />

dal Tridentino al modello del<br />

prete ispirato dal Vaticano II, passando<br />

da un «operare che definisce<br />

l’essere» a un «essere che definisce<br />

l’operare», all’interno di un contesto<br />

ecclesiale dove certamente non secondaria<br />

fu l’esperienza – seppure<br />

velatamente presente in Italia – dei<br />

preti operai. L’intervento di Andrea<br />

Grillo (La L<strong>it</strong>urgia: sana tradizione e<br />

leg<strong>it</strong>timo progresso alla vigilia del<br />

Concilio) ha descr<strong>it</strong>to le diverse fasi<br />

del movimento l<strong>it</strong>urgico, per mostrare<br />

come la riforma dei r<strong>it</strong>i, messa in<br />

atto dal Vaticano II, cost<strong>it</strong>uì l’apice<br />

di un processo avviato già da Pio X,<br />

che attraversò il pontificato di Pio<br />

XII – si pensi alla Mediator Dei pubblicata<br />

nel 1947 – e che sfociò nel<br />

Concilio indetto da Giovanni XXIII.<br />

Annibale Zambarbieri (La Scuola di<br />

Venegono e gli incontri di Villa Cagnola<br />

a Gazzada) ha focalizzato i<br />

molteplici aspetti della riflessione<br />

culturale che caratterizzò, negli anni<br />

che precedettero l’assise conciliare,<br />

il centro di Venegono, sede di una<br />

vera «scuola di teologia» contrassegnata<br />

dalla presenza di «studiosi che<br />

pensavano molto liberamente» come<br />

Carlo Colombo. Giancarlo Rocca<br />

(La v<strong>it</strong>a religiosa verso il Concilio<br />

Vaticano II) ha tratteggiato la variopinta<br />

mappa internazionale della<br />

presenza dei consacrati – «1.219.000<br />

circa religiosi, compresi quelli di dir<strong>it</strong>to<br />

diocesano» – nonché il ruolo<br />

del relativo dicastero vaticano in un<br />

periodo durante il quale le “tradizionali”<br />

forme di v<strong>it</strong>a consacrata furono<br />

affiancate dall’altrettanto vivace carisma<br />

degli ist<strong>it</strong>uti secolari riconosciuti<br />

a partire dal 1947. Federico<br />

Ruozzi (Il pre-concilio nei mass-media)<br />

ha investigato i fenomeni di<br />

massa in un periodo durante il quale<br />

i mezzi di comunicazione – la televisione,<br />

in Italia, avviò la messa in<br />

onda delle trasmissioni solo nel<br />

1954 – cominciarono a muovere i<br />

primi passi su larga scala. Le conclusioni<br />

dei lavori sono state tratte da<br />

Daniele Menozzi.<br />

Lo spessore del convegno, caratterizzato<br />

dal taglio interdisciplinare<br />

degli interventi, ha dimostrato – qualora<br />

ve ne fosse ancora bisogno –<br />

l’enorme ricchezza ermeneutica messa<br />

a disposizione degli studiosi – e non<br />

soltanto degli studiosi – dal Concilio<br />

Vaticano II. Studiare il Concilio, a<br />

partire dalle attese e dalle speranze<br />

che animarono la realtà della Chiesa<br />

Cattolica fin dalla sua indizione, significa<br />

imbattersi anche nelle altrettanto<br />

interessanti premesse, che di<br />

quell’evento ne evidenziano la v<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à,<br />

dimostrando come gli anni che<br />

anticiparono l’evento conciliare del<br />

XX secolo non cost<strong>it</strong>uirono un periodo<br />

di chiusura per lo sviluppo del<br />

pensiero, ma rappresentarono – invece<br />

– un laboratorio di ferventi attese<br />

e di nutr<strong>it</strong>e speranze, il cui es<strong>it</strong>o<br />

trovò defin<strong>it</strong>ivo compimento nella<br />

stesura delle quattro cost<strong>it</strong>uzioni, dei<br />

nove decreti e delle tre dichiarazioni<br />

finali.<br />

A rendere ancora più interessante<br />

la due-giorni romana si è svolta, infine,<br />

la presentazione, a cura di<br />

Santiago Cabas Rabasa (Univers<strong>it</strong>à<br />

di Navarra) e di Silvano Giordano<br />

(Pontificia Univers<strong>it</strong>à Gregoriana),<br />

del secondo numero di Chiesa e<br />

Storia. Rivista dell’Associazione Italiana<br />

dei Professori di Storia della<br />

Chiesa.<br />

Angelo Giuseppe Dibisceglia<br />

“I BARNABITI NEL RISORGIMENTO”<br />

PRESENTAZIONE ALL’ISTITUTO<br />

STURZO<br />

Mercoledì 31 ottobre 2012, alle<br />

ore 16.30, presso la Sala Perin del<br />

Vaga dell’Ist<strong>it</strong>uto Luigi Sturzo di<br />

Roma, per la prima volta nella storia<br />

della rivista è stato presentato<br />

un suo volume, precisamente quello<br />

di “Barnab<strong>it</strong>i Studi” 28 (2011),<br />

dedicato alla pubblicazione degli<br />

Atti del Convegno: I Barnab<strong>it</strong>i nel<br />

Risorgimento. Per l’occasione è<br />

stato organizzato un incontro di<br />

studio sul tema: Cattolicesimo pol<strong>it</strong>ico<br />

e ident<strong>it</strong>à nazionale, introdotto<br />

e moderato dal Prof. Andrea Ciampani,<br />

e che ha visto la partecipazione<br />

di Francesco Bonini, Giovanni<br />

Orsina e Maurizio Ridolfi. L’interessante<br />

confronto ha permesso<br />

di cogliere la ricchezza del volume<br />

ed<strong>it</strong>o dal Centro Studi Storici dei<br />

PP. Barnab<strong>it</strong>i e le nuove strade rimaste<br />

ancora aperte alla ricerca.<br />

L’incontro è stato preceduto da un<br />

interessante articolo di Paolo Acanfora:<br />

Luigi Bilio tra fede e pol<strong>it</strong>ica, apparso<br />

nell’inserto di sabato 27 –<br />

domenica 28 ottobre 2012 sulla<br />

pagina culturale del quotidiano<br />

della Cisl, e segu<strong>it</strong>o da diverse recensioni,<br />

come quella apparsa all’interno<br />

della rubrica Apophoreta,<br />

curata da Marcello Falletti di Villafalletto<br />

in L’Eracliano.<br />

50<br />

Eco dei Barnab<strong>it</strong>i 4/2012


DAL MONDO BARNABITICO<br />

SPAGNA<br />

MADRID<br />

TRIDUO ALLA MADRE<br />

DELLA DIVINA PROVVIDENZA<br />

La Comun<strong>it</strong>à della Parrocchia<br />

Sant’Antonio M. Zaccaria dei Barnab<strong>it</strong>i<br />

di Madrid, formata dai padri<br />

Víctor Ruiz Herrero, Vicente Vayá<br />

Castillejos, e José Antonio Gonzáles<br />

Poveda, ha inv<strong>it</strong>ato il p. Filippo Lovison,<br />

Assistente generale, a predicare<br />

il Triduo in preparazione alla festa<br />

della Madre della Divina Provvidenza,<br />

dal 15 al 18 novembre 2012. I<br />

primi tre giorni, che hanno visto una<br />

notevole affluenza di fedeli, sono<br />

stati caratterizzati dalla rec<strong>it</strong>a delle<br />

Lodi mattutine e dei Vespri serali, segu<strong>it</strong>i<br />

dalla celebrazione eucaristica<br />

delle ore 19.00, con omelia mariana.<br />

Venerdì 16 novembre, alle ore<br />

21.00, è stato proposto anche un<br />

toccante momento di preghiera organizzato<br />

dal gruppo giovani Shalom<br />

di Taizé, mentre alle ore 11.00 di sabato<br />

17 novembre, sempre il p. Lovison<br />

ha tenuto la conferenza: “La devozione<br />

alla Madre della Divina<br />

Provvidenza nella Congregazione<br />

dei Barnab<strong>it</strong>i”.<br />

Domenica 18 novembre è segu<strong>it</strong>a<br />

la Santa Messa solenne alle ore<br />

12.30, concelebrata da tutti i Padri,<br />

che ha riscontrato una partecipazione<br />

straordinaria di fedeli, a prova<br />

della profonda devozione esistente<br />

alla Madre della Divina Provvidenza.<br />

Per l’occasione il p. Vicente Vaya ha<br />

bambini con in mano i fiori per la Madre della Divina Provvidenza<br />

anche letto una poesia composta durante<br />

il suo noviziato a Eupilio:<br />

La noche se ha dormido sobre el<br />

lago / un velo de silencio cubre el<br />

agua, / quietas sombras cobijan en<br />

su seno, / del convento, las cálidas<br />

plegarias. / En la grata quietud de la<br />

Capilla / el sagrario despide roja llama<br />

/ e ilumina con suaves resplandores<br />

/ la imagen de mi Madre Inmaculada.<br />

/ En mis ojos se grava afablemente<br />

/ el velado fulgor de su mirada<br />

/ que envuelve en un halo de armonía<br />

/ al Niño que en sus brazos<br />

feliz ama. / La caricia ondulante de<br />

sus dedos / con las manos del Niño<br />

se amalgaman / – saetas amorosas<br />

que describen / senderos luminosos<br />

a las almas –. / La mística sonrisa de<br />

sus labios / irrumpe con su paz la<br />

bella estampa / y en fervoroso abrazo<br />

nos fundimos / el Niño, yo y mi<br />

Madre Inmaculada.<br />

La festa è poi prosegu<strong>it</strong>a nei locali<br />

parrocchiali, con un pranzo condiviso<br />

con tutta la comun<strong>it</strong>à parrocchiale.<br />

la concelebrazione eucaristica finale<br />

merenda con i Laici di San Paolo nei locali della Parrocchia<br />

Eco dei Barnab<strong>it</strong>i 4/2012 <strong>51</strong>

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