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Ci hanno preceduto 51-54 - Storicibarnabiti.it

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CI HANNO PRECEDUTOCI hANNO PrECEdUTOP. AUGUSTO PUCCI(1916-2010)P. Augusto Pucci, è nato a Torino il21 gennaio 1916. In famiglia avevaaltri tre fratelli. A Genova fu alunnodel V<strong>it</strong>torino da Feltre per ben noveanni, per il periodo delle scuole elementarie ginnasiali (1922-31). Ammessofra i Barnab<strong>it</strong>i, andò a Monzaper l’anno canonico di Noviziato checoncluse con la prima Professione il17 settembre 1932. Passò poi allo Studentatodi Firenze per gli studi liceali(1932-35). A Roma, nello Studentatodel Gianicolo, frequentò i corsi di teologia(1935-39); in quegli anni emisela professione solenne (settembre1937) e fu ordinato sacerdote l’8 aprile1939 in S. Giovanni in Laterano.La prima destinazione fu Genova,Casa Missionaria, dove fu Vicerettoredegli Apostolini e insegnante; nel frattempofrequentò i corsi univers<strong>it</strong>ari perla laurea in chimica e scienze naturali.Questo attivo e fecondo periodo genoveseterminò nel 19<strong>54</strong>, quando fu inviatodai Superiori nella recente fondazionedel Nordamerica, alla comun<strong>it</strong>àdi Buffalo (N.Y.), dove fu Superiore eun bel ricordo del p. Augusto Puccip. Pucci nella celebrazione del suo 94° genetliacoProprovinciale (19<strong>54</strong>-64). Nel 1964 lacomun<strong>it</strong>à di Buffalo si stabilì nellanuova sede di North Tonawanda perla gestione della Bishop Gibbons HighSchool. Ma nello stesso anno, P. Puccifu destinato a Oakville. Già negli anniprecedenti il Padre aveva preso contatticon alcuni Vescovi canadesi dell’Ontario,dove molto consistente eral’immigrazione <strong>it</strong>aliana e aumentavanole richieste di una presenza pastoralecontinua per loro. Si venne cosìalla fondazione della parrocchia diOakville che i Barnab<strong>it</strong>i assunsero nel1961. P. Pucci entrò a farne parte nel1964, e da allora Oakville divenne lasua sede defin<strong>it</strong>iva, ricoprendovi anchegli uffici di Parroco e Superiore.Uomo di grande amabil<strong>it</strong>à e cordial<strong>it</strong>à,uomo di relazioni, assistette al cresceredella comun<strong>it</strong>à cristiana, diventandoneil riferimento e l’immagine. Negliultimi mesi aveva superato brillantementeuna forzata immobil<strong>it</strong>à in segu<strong>it</strong>oa una caduta. Si è spento tranquillamente,come un patriarca, alla bellaetà di quasi 95 anni, l’11 dicembre2010: i confratelli l’<strong>hanno</strong> trovato addormentatonella morte sulla sua poltrona.Dopo il funerale, la salma è statatrasfer<strong>it</strong>a nel cim<strong>it</strong>ero della Provinciaallo Shrine di Lewiston.MONS. MIGUEL GIAMBELLI(1920-2011)Michele Giambelli è nato nella c<strong>it</strong>tadinadi Flero, provincia di Brescia,il 23 marzo 1920. È stato battezzatoDom Miguel GiambelliEco dei Barnab<strong>it</strong>i 1/2011 <strong>51</strong>


CI hANNO PrECEdUTODom Miguel Giambelli, vescovoemer<strong>it</strong>o di Bragança, con il suosuccessore mons. Luigi Ferrandoil 5 aprile; era il 7° degli otto figli diPaolo Giambelli e Palmira Gambusi.Ancora piccolo, Michele rec<strong>it</strong>avaogni giorno il Rosario con i suoi famigliari,e negli ultimi anni rec<strong>it</strong>avail Rosario intero di 4 corone tutti igiorni. Cresciuto in ambiente cristiano,il piccolo Michele ha ricevuto incasa la sua prima formazione religiosa.Il 17 aprile 1927, a sette anni, fecela prima Confessione in preparazionealla Cresima che ricevette tregiorni dopo a Brescia, e il giorno dopo,21 aprile, fece la prima Comunione.Da quel giorno, tutti i giorniriceveva Gesù Eucaristia.Più tardi la famiglia Giambelli s<strong>it</strong>rasferì a Monza dove Michele iniziòla sua funzione di chierichetto. AMonza d’inverno il freddo è intenso,eppure il chierichetto Michele, tuttele mattine, alle 6.30, si recava inchiesa per servire la Messa e riceverela Comunione. Ogni settimana siconfessava. Sentendo il suo parrocoparlare di vocazione sacerdotale, siaccese in lui il desiderio di essere sacerdote.La notizia rallegrò i gen<strong>it</strong>oriche gli diedero il consenso. Il 28 settembredel 1930 Michele entrò nellaScuola apostolica di Cremona, dovefece i primi quattro anni di ginnasio.Concluso l’ultimo anno ginnasialeallo Zaccaria di Milano, Michele iniziòl’anno canonico di Noviziato alCarrobiolo di Monza nel settembre1936. Il 29 settembre 1937 fece laprima Professione.A Lodi, dove si trovava per il Liceoclassico, Michele conobbe Mons.Eliseo Coroli che era stato nominatoAmministratore Apostolico della Prelaziadel Guamà. Quella v<strong>it</strong>a entusiasmòe trasformò la v<strong>it</strong>a del giovanechierico che decise sub<strong>it</strong>o di diventareanche lui un missionario nell’Amazzonia.Terminato il Liceo, Michele cominciòa Milano lo studio della teologiache terminò a Roma, e il 19 luglio1941 emise la Professione solennenelle mani del P. GeneraleIdelfonso Clerici. Negli anni 1941-42ricevette gli Ordini minori, il 24 aprile1943 il Diaconato, e il 4 luglio1943 l’Ordinazione sacerdotale aRoma, a S. Carlo ai Catinari, dovecelebrò la sua prima Messa il 5 luglio,festa del Santo Fondatore, nellacappella della Madonna della Provvidenza.A Roma fece il primo annodella facoltà di Lettere e Filosofia checontinuò e concluse a Firenze, dovearrivò il 6 febbraio 1944, come secondoVicerettore del Collegio allaQuerce, rifugiato, causa la guerra, aCamaldoli. Il 12 novembre 1946partì per il Brasile. Prima destina -zione a Ourém (12.3.47 a 20.7.52)in compagnia del santo missionarioP. Rocco Carenzi. Dal 2.2.53 al23.4.77 fu Vicario generale dellaPrelazia. Dal 16.2.57 al 19.1.65 fuparroco di Bragança; dal 19.1.65 al19.4.71 Superiore e parroco alla Basilicadi Belém.Sotto il comando del grande Vescovomissionario Mons. Eliseo Coroli,e con i suoi confratelli, P. MicheleGiambelli è stato il coordinatoredelle molteplici attiv<strong>it</strong>à pastoraliche a poco a poco <strong>hanno</strong> generato lal’ultimo saluto a Dom Miguelfutura diocesi di Bragança. Uomo divasta cultura, organizzatore nato, difermo carattere ed eccellente dottrina,pieno di zelo nel suo ministerosacerdotale, P. Michele si è sempredistinto in tutto ciò che organizzava:Sante Missioni Eucaristiche, comun<strong>it</strong>àdi base, posti radio per la trasmissionedelle Messe domenicali edella catechesi fino alle più recond<strong>it</strong>estazioni della Prelazia, la promozionevocazionale delle Suore Missionariedi S. Teresina e dei futuriFratelli e Sacerdoti Barnab<strong>it</strong>i e Diocesani,il Seminario S. AlessandroSauli, l’impianto del Sistema Educativoradiofonico di Bragança (SERB),nuove parrocchie, progetti di sviluppodelle cooperative e formazionedelle guide comun<strong>it</strong>arie, pubblicazionedel catechismo di iniziazionecristiana, Catecumenato apologeticoe Orientamenti pastorali per responsabilidi comun<strong>it</strong>à, oltre alle Assembleepastorali e frequenti vis<strong>it</strong>e alleparrocchie: tutto fatto corresponsabilizzandosacerdoti, religiosi e laici dalui ben orientati.Diventato Mons. Eliseo CoroliVescovo emer<strong>it</strong>o, dal 23.4.77 al15.6.80 P. Michele è stato designatodal Papa come Amministratore apostolico.Il 15 giugno 1980 il Papaelevava la Prelazia a Diocesi di Bragança,nominando il P. MicheleGiambelli come suo primo Vescovodiocesano. Col motto episcopale InSpir<strong>it</strong>u Sancto, per 16 anni (1980-52Eco dei Barnab<strong>it</strong>i 1/2011


CI hANNO PrECEdUTO1996), Mons. Giambelli svolse il suoministero episcopale con ardore missionario,fedeltà a Cristo e alla Chiesa,con la soddisfazione di vedere imolti frutti del suo lavoro: il Seminariomaggiore Paolo VI in cui si formaronopiù di 30 sacerdoti da lui ordinati,la costruzione del Centro pastoraleGuadalupe e la Scuola diFormazione di Animatori comun<strong>it</strong>ari(EFAC), cresc<strong>it</strong>a di nuove parrocchie,arrivo di nuove Congregazioni maschilie femminili, sacerdoti FideiDonum oriundi dalle diocesi <strong>it</strong>alianedi Brescia, Piacenza e dalla diocesisorella di Bragança Paulista, oltre alaiche e laici Missionari. Spettaronoa lui anche l’onore e la gioia dei preparatividel processo di Beatificazionedel suo padre e predecessore, ilServo di Dio Mons. Eliseo Coroli.Concluso il suo fecondo periodo digoverno pastorale, Mons. Giambelliha scelto di ab<strong>it</strong>are e lavorare nel -l’Ospedale “Santo Antonio MariaZaccaria” a Bragança e assunse un’altrafeconda ed esemplare modal<strong>it</strong>à div<strong>it</strong>a pastorale: preghiera, vis<strong>it</strong>a e assistenzaspir<strong>it</strong>uale e pastorale dei malati,pubblicazione di depliant storico-catecheticiper gli ammalati eevangelizzatori, per la formazionecristiana dei medici e infermieri eper quanti frequentavano la Messache lui celebrava ogni giorno nellacappella dell’ospedale. Durante i 15anni di cappellano dell’ospedale,Mons. Giambelli è vissuto poveramente,nulla esigendo per il suocomfort, accogliendo i numerosi fedeliche lo cercavano soprattutto percelebrare il Sacramento del perdonoe ricevere i suoi consigli, con pienafiducia nella Madre della DivinaProvvidenza, della quale era devotocome religioso Barnab<strong>it</strong>a, in gioiosaconvivenza con le religiose, i medici,infermieri e l’altro personaledell’ospedale che tanto lo stimavanoe lo chiamavano, come lui stesso sidefiniva: l’amico dei malati. Lui stessogiustificò questa sua scelta di v<strong>it</strong>a:«Fin dal primo giorno in ospedale,l’impegno che ho assunto è stato divis<strong>it</strong>are quotidianamente i malati. <strong>Ci</strong>òche tento di fare con i miei poverifratelli, e particolarmente con glianalfabeti nella fede, è cercare diconvincerli quanto Dio li ama equanto Lui vuole aiutarli per lenire leloro sofferenze, e riempire i loro cuoridi santa gioia».A 90 anni compiuti e già debil<strong>it</strong>atoper malattie vascolari, Mons. Micheleha sub<strong>it</strong>o un ictus il 19 dicembre2010, da cui non si è più ripreso, e siè spento nel suo ospedale il giornodopo Natale, nascendo alla v<strong>it</strong>a eterna.La Messa «corpore praesente», èstata presieduta nella cattedrale dalvescovo di Bragança, Mons. LuigiFerrando, e da altri cinque vescovi,da quasi tutto il clero diocesano diBragança, dal P.Provinciale e numerosiconfratelli barnab<strong>it</strong>i. Il corpo diMons. Michele è stato sepolto nellacappella mortuaria dei vescovi, chelui stesso da vescovo aveva fatto preparare,che si trova nella parte posterioredell’Altare maggiore della Cattedrale,a fianco al tumulo del Servodi Dio Eliseo Coroli.P. ANGELO FUMAGALLI(1921-2010)P. Angelo era nato a MontesiroBrianza (Milano) il 17 aprile 1921, inuna famiglia numerosa composta daigen<strong>it</strong>ori e da otto fratelli. Compiutigli studi elementari in paese (1925-30), aveva iniziato un corso di stud<strong>it</strong>ecnici, ma vista la sua propensionealla v<strong>it</strong>a religiosa, il parroco lo indirizzòai Barnab<strong>it</strong>i e fu mandato a Genova,alla Casa Missionaria per completarele classi medie e il ginnasio(1935-39). Al Carrobiolo di Monzafece l’anno di Noviziato conclusocon la prima Professione il 29 settembre1940. Erano gli anni della SecondaGuerra mondiale, per cui frequentòla prima liceo a Noli doveerano sfollati gli alunni del CollegioCarlo Alberto di Moncalieri, frequentòpoi la II e III liceo nello Studentatodi Firenze. Rimase a Firenzeanche per la prima teologia, seguendoi corsi allo studio domenicano diFiesole (1943-44), andando poi a Romaper il completamento della teologiaallo Studentato del Gianicolo(1944-47). A Roma fece la Professionesolenne il 2 ottobre 1945 e venneordinato sacerdote il 5 aprile 1947 aS. Carlo ai Catinari per mano diMons. Eliseo Coroli. La sua v<strong>it</strong>a sacerdotalesi è svolta in prevalenza traFirenze e Livorno. Fu destinato dapprimaal Collegio alla Querce, comeVicerettore dei conv<strong>it</strong>tori (1947-<strong>51</strong>);si era iscr<strong>it</strong>to anche all’univers<strong>it</strong>à, mapreso dai vari impegni, vi rinunciò.Seguirono gli anni di Livorno, dovefu assistente dell’Oratorio in parrocchiae insegnante di religione (19<strong>51</strong>-59). Da Livorno fu poi destinato allaparrocchia della Provvidenza a Firenze,come vicario della comun<strong>it</strong>à eassistente dell’Oratorio (1959-68). Lotroviamo ancora a S. Sebastiano diLivorno nel biennio 1968-70, per poir<strong>it</strong>ornare alla parrocchia fiorentinadal 1970 al 1975. Passò poi qualcheanno a Roma alla parrocchia di S.Carlo ai Catinari, per tornare defin<strong>it</strong>ivamentea Livorno nel 1982. Le suedoti e le sue preferenze lo portaronosoprattutto al lavoro in parrocchia,privilegiando i piccoli, gli ammalatie l’impegno delle confessioni. Dalsettimanale “Toscana Oggi”, del 16-01-2011 p. VI, così viene sottolineatala sua semplic<strong>it</strong>à e affabil<strong>it</strong>à: «P.Angelo è anche un esempio di semplic<strong>it</strong>àe tenerezza, come ha ricordatoun’affezionata parrocchiana nellostruggente, estremo saluto al terminedella Messa di commiato… “Fiorellino”era il suo pseudonimo, che luistesso aveva creato involontariamente,perché così appellava tutti quelliche incontrava: bambini ed adulti inquanto tali eravamo per lui fiori nelcampo di Gesù. Lo ricordiamo per ilsuo volto sorridente, sornione e candidodi un bambino, anche quandoaveva qualcosa da rimproverarci.Quando destava l’attenzione dell’assembleacon quella sua voce stridula,perentoria e simpatica. Quando cistringeva la mano, e tenendola benEco dei Barnab<strong>it</strong>i 1/2011 53


CI hANNO PrECEdUTOferma alla sua, cominciava a ruotarlaa sinistra e a destra e poi ancora unavolta e una ancora. E con quel suosorriso contagioso ci augurava unabuona domenica, un ottimo pranzo edi essere buoni, nella convinzioneche il Signore che tutto vede (indicandoil cielo col suo indice sinistro)ci avrebbe protetti. Quando, sicuro eveloce, “a bordo” della sua bicicletta,incurante delle intemperie e dellestagioni, si recava in tutti gli angolidella c<strong>it</strong>tà alla ricerca di qualcuno daaiutare e confortare…». Da qualchetempo il morbo di Alzheimer si erafatto più aggressivo, però i confratelliricordano il “fioretto” di qualchegiorno prima di morire, quando fececenno che gli portassero vicino alletto il quadro della Madonna dellaProvvidenza da contemplare affettuosamente.Si è spento il 21 dicembre2010.P. STEVEN GrANCINI(1932-2011)p. Steven GranciniP. Steven è nato a Milano il 13giungo 1932 da una famiglia profondamentecristiana, come nella miglioretradizione di tante famiglieambrosiane. Dei cinque fratelliGrancini, due sono diventati Barnab<strong>it</strong>i:P. V<strong>it</strong>torio, il maggiore, missionarioin Brasile Nord e P. Steven.Compiuti gli studi elementari a Milano,fu accolto nella Scuola apostolicadi Cremona per le classi medie eginnasiali (1943-48). Entrò nel Noviziatodi Monza per l’anno canonicodi noviziato nel settembre del 1949ed emise la prima Professione religiosail 29 settembre 1950. Seguironogli anni di Liceo allo StudentatoS. Paolo di Firenze, conclusi con lamatur<strong>it</strong>à nel 1953. Mandato allo Studentatodi Roma per lo studio dellateologia frequentò i primi due anni(19<strong>54</strong>-56); in questo periodo, l’11 ottobredel 1955 fece la Professionesolenne. Nell’autunno del 1956 conaltri compagni studenti fu destinatoalla recente fondazione negli StatiUn<strong>it</strong>i d’America, facendo parte dellacomun<strong>it</strong>à di formazione a Buffalodove completò gli studi teologici frequentandoil Seminario di NiagaraFalls (Our Lady of Angels) e iniziandogli studi univers<strong>it</strong>ari per il conseguimentodel t<strong>it</strong>olo di Bachelor eMaster of Arts (1958-63). Intanto ricevettel’ordinazione diaconale l’1-11-57 e infine l’ordinazione sacerdotalel’8 dicembre 1957 nella cattedraledi S. Joseph.Nel 1960 passava alla comun<strong>it</strong>à diNorth Tonawanda che aveva ricevutodal Vescovo il carico della BishopGibbons High School. Lì fu insegnantee Vicedirettore. Rimase inquella comun<strong>it</strong>à anche nella nuovaveste di Superiore provinciale (1967),mentre nel Cap<strong>it</strong>olo generale del1976 fu eletto Superiore generaledella Congregazione, subentrando alP. Giovanni Bernasconi. Terminato ilsessennio a Roma (1982) fece r<strong>it</strong>ornonegli Stati Un<strong>it</strong>i diventando Superioredella comun<strong>it</strong>à dello Shrine diLewiston e direttore del santuarioOur Lady of Fatima. Nel 1985 fumandato come Superiore e Parroco aSan Diego nella parrocchia di OurLady of Rosary, parrocchia nazionaledella numerosa e vivace comun<strong>it</strong>à<strong>it</strong>aliana della c<strong>it</strong>tà. Continuò ad eserc<strong>it</strong>arel’ufficio di parroco fino allamorte, profondendo le sue capac<strong>it</strong>àdi formatore, di guida spir<strong>it</strong>uale e diintraprendente organizzatore, trasformandole strutture della parrocchia,ma soprattutto il volto umano e spir<strong>it</strong>ualedella comun<strong>it</strong>à cristiana, e diventandopastore e uomo di consiglio,noto e apprezzato nella c<strong>it</strong>tà ediocesi. Anche negli ultimi anni, costrettoa muoversi con il girello, nonabdicò al suo ufficio e all’opera pazientedi unificazione delle diverseanime della parrocchia. Ricoveratoall’ospedale il 4 dicembre 2010 e segu<strong>it</strong>ocon dedizione da confratelli epersone della parrocchia, si è spentola mattina del 2 gennaio 2011. La l<strong>it</strong>urgiafunebre, presieduta dal Superioregenerale, con la partecipazionedel Vescovo, ha visto l’accorrere digrande folla nella chiesa cattedraledella c<strong>it</strong>tà e di una cinquantina di sacerdoti,segno di grande stima per lasua persona e per il suo operato dipastore competente e ded<strong>it</strong>o senzasosta al bene della parrocchia e delladiocesi. Dopo la celebrazione a SanDiego la salma è stata trasportata aLewiston e tumulata nel cim<strong>it</strong>ero dellaProvincia allo Shrine.San Diego (California) - Un momento del solenne funerale del p. Steven Grancini<strong>54</strong>Eco dei Barnab<strong>it</strong>i 1/2011

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