Effetto delle variazioni dell'uso e copertura del suolo sul clima ... - CNR
Effetto delle variazioni dell'uso e copertura del suolo sul clima ... - CNR
Effetto delle variazioni dell'uso e copertura del suolo sul clima ... - CNR
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Clima e cambiamenti <strong>clima</strong>tici: le attività di ricerca <strong>del</strong> <strong>CNR</strong><br />
vengono mostrati gli ipotetici effetti di stabilizzazione<br />
conseguenti all’introduzione di vegetazione<br />
in regioni semiaride sui singoli effetti e<br />
processi: radiazione IR, vapor d’acqua, assorbimento<br />
di radiazione solare, evapotraspirazione,<br />
moti verticali, turbolenza, runoff.<br />
Diversi sono i lavori (Cotton e Pielke, 2007 e<br />
citazioni in esso riportate; Pielke et al., 2007)<br />
pubblicati <strong>sul</strong>l’argomento in cui gli Autori<br />
hanno utilizzato sia mo<strong>del</strong>li teorici e numerici<br />
che ri<strong>sul</strong>tati di campagne sperimentali.<br />
Ognuno di questi lavori, tuttavia, ha analizzato<br />
il problema in determinate circostanze<br />
ambientali senza fornire un quadro generale<br />
<strong>del</strong> problema, ed offrendo una visione frammentata<br />
e ri<strong>sul</strong>tati, a prima vista, in contraddizione<br />
gli uni con gli altri.<br />
Alcuni autori, poi, hanno studiato il caso di<br />
regioni particolarmente aride nelle quali le<br />
condizioni per l’innesco <strong>del</strong>la convezione<br />
dipendono in modo cruciale dalle condizioni<br />
al contorno e alla superficie come nella regione<br />
Saheliana (Taylor et al., 2002) dove eventuali<br />
interventi ad hoc potrebbero modificare<br />
in modo considerevole la <strong>clima</strong>tologia a scala<br />
locale e/o regionale.<br />
Obiettivo generale <strong>del</strong>la ricerca qui presentata<br />
è quello di fornire una teoria lineare che, in<br />
funzione <strong><strong>del</strong>le</strong> diverse condizioni ambientali<br />
(vento a grande scala o di fondo, lunghezza<br />
d’onda <strong><strong>del</strong>le</strong> disomogeneità, stabilità <strong>del</strong>l’atmosfera)<br />
sia in grado di fornire indicazioni<br />
<strong>sul</strong>le perturbazioni indotte dalle diverse disomogeneità<br />
e <strong>sul</strong>la formazione o meno di processi<br />
convettivi e quindi <strong>sul</strong>la possibilità di<br />
avere precipitazioni in una determinata regione,<br />
mettendo in certo qual senso ordine fra le<br />
diverse ricerche che sono state svolte finora<br />
ed offrendo le basi per una discussione <strong>sul</strong>la<br />
opportunità o meno di effettuare interventi<br />
specifici <strong>sul</strong>la vegetazione <strong>del</strong>la regione<br />
2 ATTIVITÀ DI RICERCA<br />
Figura 1: Ipotetico effetto di stabilizzazione conseguente<br />
all’introduzione di vegetazione in regioni semiaride. Gli<br />
effetti, positivi e negativi, sui singoli effetti e processi sono<br />
indicati dai segni positivo e negativo. Da Anthes (1984).<br />
Per portare a termine la ricerca è stato sviluppato<br />
un mo<strong>del</strong>lo matematico lineare, a partire<br />
dal mo<strong>del</strong>lo proposto da Anthes, 1984. Le<br />
soluzioni sono presentate in funzione <strong>del</strong> flusso<br />
ambientale (fino a 10 m/s) e per diverse<br />
dimensioni dei patches di vegetazione presenti<br />
<strong>sul</strong> terreno, definiti in base alla loro lunghezza<br />
d’onda (fra 10 e 100 km). Per la<br />
descrizione completa <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo si veda<br />
Baldi et al., 2007.<br />
3 RISULTATI RILEVANTI<br />
Il problema viene qui definito da equazioni<br />
linearizzate, nonidrostatiche, in ipotesi di<br />
Boussinesq ed in 2D:<br />
L u – fv + ∂ x φ = ∂ z τ<br />
L v + fu = 0<br />
L w + ∂φ/∂z – b = 0 oppure: ∂φ/∂z = b<br />
L b + N2 w = Q; ∂ x u + ∂ z w = 0<br />
Dove: L ≡ ( ∂ t + U ∂ x + λ - K ∂ xx )<br />
La variabile φ rappresenta il geopotenziale, U<br />
il vento a grande scala, (u,v,w) le componenti<br />
<strong>del</strong>la quantità di moto, b la perturbazione <strong>del</strong>la<br />
buoyancy, Q rappresenta la sorgente di calore,<br />
τ il coefficiente di Rayleigh, N la frequenza di<br />
Brünt-Väisäla ed f il parametro di Coriolis.<br />
È stata quindi assegnata una forma funzionale<br />
specifica alla Q in modo che il flusso di<br />
calore sia costante per tutto lo strato limite<br />
convettivo e sia nullo al di sopra:<br />
126