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L'Assistente Sociale nel consultorio familiare - Consiglio Regionale ...

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5<br />

La<br />

sociale offerta in <strong>consultorio</strong><br />

sulle tematiche del diritto di famiglia, prevede<br />

al suo interno anche l’attività di consu-<br />

Laconsulenza<br />

lenza legale effettuata in compresenza assistente sociale<br />

e avvocato.<br />

Il rapporto di collaborazione con la figura del legale<br />

all’interno dei consultori adempie a funzioni importanti<br />

legate ai “principi del diritto di famiglia” (Legge<br />

405/78) e rientra a pieno titolo <strong>nel</strong> lavoro integrato e<br />

multi professionale specifico di questo servizio, valorizzando<br />

e favorendo l’autonomia dell’utenza <strong>nel</strong> campo<br />

socio-giuridico.<br />

La prassi di offrire la consulenza legale in compresenza<br />

è ormai consolidata in alcune ASL della regione<br />

Lombardia e in particolare <strong>nel</strong>la ASL Città di Milano,<br />

dove fin dall’apertura dei primi consultori era prevista<br />

la presenza del legale.<br />

Questa prassi sembra essere quella che meglio risponde<br />

ad una presa in carico efficace e globale, infatti l’assistente<br />

sociale che su richiesta fornisce la prima consulenza<br />

all’utente ha l’opportunità di confrontarsi con<br />

quest’ultimo per:<br />

Verificare se il tipo di richiesta legale rientra <strong>nel</strong>l’ambito<br />

del diritto di famiglia.<br />

Chiarire il significato della consulenza legale, scoraggiando<br />

un uso improprio della consultazione con<br />

l’avvocato.<br />

Decodificare la domanda, facendo emergere eventuali<br />

problemi relazionali sottesi alla richiesta di informazione<br />

legale e offrire all’utente uno spazio di ascolto.<br />

Inviare l’utente, se necessario, ad altri operatori e/o servizi<br />

che possano rispondere meglio ai suoi bisogni.<br />

L’assistente sociale è quindi in grado di fornire al legale,<br />

prima che questi incontri la persona, un inquadramento<br />

sociale e relazionale della situazione evidenziando la<br />

richiesta giuridica specifica e se necessario informandolo<br />

sui vissuti dell’utente relativi al problema portato.<br />

Spesso infatti ai quesiti legati al diritto di famiglia, si<br />

sovrappongono problemi relazionali ed economici di<br />

difficile gestione, che incidono pesantemente sulla vita<br />

delle persone.<br />

Il colloquio con l’avvocato e l’assistente sociale rappresenta<br />

un momento di chiarificazione sul piano legale,<br />

consulenza legale<br />

fornisce elementi di realtà ed aiuta a contenere le preoccupazioni<br />

e i timori di perdita che accompagnano spesso<br />

cambiamenti all’interno delle relazioni familiari:<br />

<strong>nel</strong>la separazione coniugale, ad esempio si manifestano<br />

ansie legate all’incertezza del futuro, ai problemi economici,<br />

alla gestione e all’affidamento dei figli.<br />

Quando i coniugi esprimono la volontà di separarsi consensualmente,<br />

l’assistente sociale li aiuta, effettuando colloqui<br />

singoli e/o di coppia, a definire e condividere gli<br />

accordi. In seguito <strong>nel</strong>l’incontro in compresenza con il<br />

legale quest’ultimo fornisce oltre alla consulenza sul contenuto<br />

dell’accordo, anche l’assistenza per la redazione<br />

del ricorso e tutte le informazioni necessarie per il deposito<br />

degli atti presso il Tribunale competente.<br />

Anche <strong>nel</strong> caso in cui la coppia decida di intraprendere<br />

un percorso di mediazione <strong>familiare</strong> può essere previsto<br />

al termine dello stesso, un incontro con il legale in compresenza<br />

con i mediatori, durante il quale vengono formalizzati<br />

gli accordi presi.<br />

L’invio alla consulenza legale può essere effettuato<br />

anche da operatori di altri servizi. In questo caso la<br />

modalità della consulenza può variare in quanto viene<br />

generalmente discussa e concordata con l’inviante,<br />

all’interno di un progetto di intervento.<br />

Valutando complessivamente i vantaggi del lavoro in<br />

compresenza assistente sociale - avvocato, si sottolinea<br />

l’importanza di una preliminare raccolta di informazioni<br />

e decodifica della richiesta da parte dell’assistente<br />

sociale, modalità che permette al legale di personalizzare<br />

e orientare più efficacemente la propria consulenza. In<br />

questo modo il suo intervento può essere circoscritto in<br />

un tempo breve, mediamente tra i 15 e i 30 minuti.<br />

Un altro vantaggio consiste <strong>nel</strong>la possibilità per l’assistente<br />

sociale di rimanere la figura di riferimento per l’utente<br />

e, se necessario, proseguire il suo intervento per aiutarlo<br />

ad utilizzare al meglio gli elementi giuridici ricevuti<br />

e prendere una decisione più consapevole. Altro elemento<br />

positivo di questa offerta è la possibilità di utilizzo<br />

anche per l’utenza svantaggiata, possibilità che spesso è<br />

considerata troppo onerosa in contesti privati.<br />

Va sottolineato come una criticità, che nei consultori<br />

dove non si prevede la presenza <strong>nel</strong>l’equipe della figura<br />

professionale dell’avvocato, quasi sempre tutta la consulenza<br />

sul diritto di famiglia ricade unicamente sull’assistente<br />

sociale.<br />

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