L'Assistente Sociale nel consultorio familiare - Consiglio Regionale ...
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La<br />
sociale offerta in <strong>consultorio</strong><br />
sulle tematiche del diritto di famiglia, prevede<br />
al suo interno anche l’attività di consu-<br />
Laconsulenza<br />
lenza legale effettuata in compresenza assistente sociale<br />
e avvocato.<br />
Il rapporto di collaborazione con la figura del legale<br />
all’interno dei consultori adempie a funzioni importanti<br />
legate ai “principi del diritto di famiglia” (Legge<br />
405/78) e rientra a pieno titolo <strong>nel</strong> lavoro integrato e<br />
multi professionale specifico di questo servizio, valorizzando<br />
e favorendo l’autonomia dell’utenza <strong>nel</strong> campo<br />
socio-giuridico.<br />
La prassi di offrire la consulenza legale in compresenza<br />
è ormai consolidata in alcune ASL della regione<br />
Lombardia e in particolare <strong>nel</strong>la ASL Città di Milano,<br />
dove fin dall’apertura dei primi consultori era prevista<br />
la presenza del legale.<br />
Questa prassi sembra essere quella che meglio risponde<br />
ad una presa in carico efficace e globale, infatti l’assistente<br />
sociale che su richiesta fornisce la prima consulenza<br />
all’utente ha l’opportunità di confrontarsi con<br />
quest’ultimo per:<br />
Verificare se il tipo di richiesta legale rientra <strong>nel</strong>l’ambito<br />
del diritto di famiglia.<br />
Chiarire il significato della consulenza legale, scoraggiando<br />
un uso improprio della consultazione con<br />
l’avvocato.<br />
Decodificare la domanda, facendo emergere eventuali<br />
problemi relazionali sottesi alla richiesta di informazione<br />
legale e offrire all’utente uno spazio di ascolto.<br />
Inviare l’utente, se necessario, ad altri operatori e/o servizi<br />
che possano rispondere meglio ai suoi bisogni.<br />
L’assistente sociale è quindi in grado di fornire al legale,<br />
prima che questi incontri la persona, un inquadramento<br />
sociale e relazionale della situazione evidenziando la<br />
richiesta giuridica specifica e se necessario informandolo<br />
sui vissuti dell’utente relativi al problema portato.<br />
Spesso infatti ai quesiti legati al diritto di famiglia, si<br />
sovrappongono problemi relazionali ed economici di<br />
difficile gestione, che incidono pesantemente sulla vita<br />
delle persone.<br />
Il colloquio con l’avvocato e l’assistente sociale rappresenta<br />
un momento di chiarificazione sul piano legale,<br />
consulenza legale<br />
fornisce elementi di realtà ed aiuta a contenere le preoccupazioni<br />
e i timori di perdita che accompagnano spesso<br />
cambiamenti all’interno delle relazioni familiari:<br />
<strong>nel</strong>la separazione coniugale, ad esempio si manifestano<br />
ansie legate all’incertezza del futuro, ai problemi economici,<br />
alla gestione e all’affidamento dei figli.<br />
Quando i coniugi esprimono la volontà di separarsi consensualmente,<br />
l’assistente sociale li aiuta, effettuando colloqui<br />
singoli e/o di coppia, a definire e condividere gli<br />
accordi. In seguito <strong>nel</strong>l’incontro in compresenza con il<br />
legale quest’ultimo fornisce oltre alla consulenza sul contenuto<br />
dell’accordo, anche l’assistenza per la redazione<br />
del ricorso e tutte le informazioni necessarie per il deposito<br />
degli atti presso il Tribunale competente.<br />
Anche <strong>nel</strong> caso in cui la coppia decida di intraprendere<br />
un percorso di mediazione <strong>familiare</strong> può essere previsto<br />
al termine dello stesso, un incontro con il legale in compresenza<br />
con i mediatori, durante il quale vengono formalizzati<br />
gli accordi presi.<br />
L’invio alla consulenza legale può essere effettuato<br />
anche da operatori di altri servizi. In questo caso la<br />
modalità della consulenza può variare in quanto viene<br />
generalmente discussa e concordata con l’inviante,<br />
all’interno di un progetto di intervento.<br />
Valutando complessivamente i vantaggi del lavoro in<br />
compresenza assistente sociale - avvocato, si sottolinea<br />
l’importanza di una preliminare raccolta di informazioni<br />
e decodifica della richiesta da parte dell’assistente<br />
sociale, modalità che permette al legale di personalizzare<br />
e orientare più efficacemente la propria consulenza. In<br />
questo modo il suo intervento può essere circoscritto in<br />
un tempo breve, mediamente tra i 15 e i 30 minuti.<br />
Un altro vantaggio consiste <strong>nel</strong>la possibilità per l’assistente<br />
sociale di rimanere la figura di riferimento per l’utente<br />
e, se necessario, proseguire il suo intervento per aiutarlo<br />
ad utilizzare al meglio gli elementi giuridici ricevuti<br />
e prendere una decisione più consapevole. Altro elemento<br />
positivo di questa offerta è la possibilità di utilizzo<br />
anche per l’utenza svantaggiata, possibilità che spesso è<br />
considerata troppo onerosa in contesti privati.<br />
Va sottolineato come una criticità, che nei consultori<br />
dove non si prevede la presenza <strong>nel</strong>l’equipe della figura<br />
professionale dell’avvocato, quasi sempre tutta la consulenza<br />
sul diritto di famiglia ricade unicamente sull’assistente<br />
sociale.<br />
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