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italia - LUI Magazine

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INterVIStA<br />

Sto cercando di far “digerire” loro la cosa e di spiegargli che non<br />

c’è nulla di strano, che è un percorso di amore e di solidarietà,<br />

molto ricco dal punto di vista umano.<br />

Come gestirai gli impegni e le necessità del bambino? Chiederai<br />

qualche aiuto o farai da solo?<br />

Bhe intanto - se tutto va bene - i bimbi saranno due e non uno...<br />

Il che complica le cose... Soprattutto per i primi anni avrò bisogno<br />

di una tata a tempo pieno per darmi una mano. Per fortuna ho un<br />

lavoro che non ha precisi orari di ufficio (faccio il designer di applicazioni<br />

multimediali) e che posso svolgere anche a distanza e<br />

spesso da casa, per cui spero di riuscire a gestire flessibilmente i<br />

miei tempi. e’ ovvio che la mia vita cambierà e che al centro ci<br />

saranno le esigenze dei bambini.<br />

Da un punto di vista legale quali sono le difficoltà che affronta<br />

una persona che ha fatto la vostra scelta?<br />

Paradossalmente avere un figlio come single è più “semplice”<br />

che averlo come coppia... In fondo nel mio caso il bimbo risulterà<br />

solo mio e questo dato anagrafico corrisponderà allo stato di<br />

fatto. Il problema per le coppie di papà è che solo il padre “biologico”<br />

risulta legalmente genitore del bimbo (o dei bimbi come<br />

nel mio caso) e quindi l’altro co-genitore non gode legalmente di<br />

nessun diritto. restano ovviamente le difficoltà date dalla legge<br />

40, che impedisce la fecondazione eterologa e la “gravidanza<br />

per altri” e che costringe ad andare all’estero, e l’impossibilità di<br />

adottare bambini per i single e le coppie omossessuali. Personalmente<br />

non avrei avuto bisogno di riprodurmi biologicamente:<br />

se avessi potuto avrei adottato un bambino, ma questo in Italia<br />

non è possibile.<br />

Avrai aiuti dallo Stato come una famiglia eterosessuale?<br />

Cosa manca per avere parità di diritti?<br />

Il mio è un caso un po’ particolare, essendo un papà single. la<br />

paternità single è riconosciuta da molte forme contrattuali e in<br />

effetti dà diritto ad un periodo di esenzione dal lavoro. Purtroppo<br />

nel mio caso (iscrizione Inps alla Cassa Commercianti) è uno dei<br />

pochi esplicitamente escluso. essendo un lavoratore autonomo<br />

potrò prendermi un periodo di aspettativa, ma a parte questo<br />

nulla di più. Il vero problema per le coppie di aspiranti papà è<br />

quello che dicevo sopra. Il genitore non biologico non ha nessun<br />

diritto sul bambino. Per andarlo a prendere all’asilo o per portarlo<br />

da un medico ha bisogno della delega del genitore legale. e se -<br />

dio non voglia - l’amore finisce ed i due si separano , il genitore<br />

biologico può negare qualsiasi coinvolgimento dell’altro nella vita<br />

del bambino.<br />

Io credo che le famiglie sono create dai legami di affetto e di<br />

amore che legano le persone al loro interno. Invece per lo Stato,<br />

di fatto, famiglie sono solo quelle tradizionali, meglio se costruite<br />

sul sacro vincolo del matrimonio...<br />

Famiglie Arcobaleno è una associazione indipendente nata<br />

nel marzo 2005. Siamo donne e uomini che hanno accettato<br />

la propria omosessualità dopo avere già avuto dei figli all’interno<br />

di una relazione eterosessuale. Siamo coppie o single<br />

omosessuali che hanno realizzato il proprio progetto di genitorialità,<br />

o che aspirano a farlo. Siamo famiglie. Ci unisce<br />

la consapevolezza che una famiglia nasca dall’amore, dalla<br />

responsabilità e dal rispetto, molto più che per esclusivi legami<br />

biologici. Non si tratta di riformulare il concetto di “famiglia<br />

allargata”, ma di allargare il concetto di famiglia: le Famiglie<br />

Arcobaleno non sono altro che una delle realtà esistenti in un<br />

panorama in costante evoluzione. In europa e nel resto del<br />

mondo occidentale diversi Paesi tutelano già i diritti delle famiglie<br />

omogenitoriali, ma anche i diritti dei singoli e delle coppie<br />

omosessuali ad adottare.<br />

www.famigliearcobaleno.org<br />

Pensi che sia più facile per una coppia di donne che per una<br />

di uomini, nel tuo caso un single?<br />

Sicuramente c’è un aspetto “pratico”. Una coppia di donne ha bisogno<br />

soltanto della donazione del gamete maschile, nel caso di<br />

noi aspiranti papà c’è da trovare ed ottenere la collaborazione di<br />

due ragazze: una che dona l’ovulo ed una che accetta di portare<br />

dentro di se il bimbo (o nel mio caso i bimbi) per nove mesi, di<br />

affrontare un parto... In questo senso il percorso dei papà è sicuramente<br />

più complesso. Anche da un punto di vista economico<br />

i costi possono essere consistenti. Io non credo che un bambino<br />

possa essere cresciuto solo da una coppia uomo /donna. Gli<br />

studi ormai ventennali dimostrano che quello che importa è che<br />

il bambino riceva amore, si senta accettato e che quindi vengano<br />

assolte tutte le “funzioni genitoriali” (accoglienza, amore,<br />

ma anche regole, autorità...,) indipendentemente dal numero dei<br />

genitori o dal loro genere anagrafico. Certo però la preoccupa-<br />

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