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italia - LUI Magazine

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dIrIttI<br />

Nasce<br />

matrimoniogayonline.org<br />

l’iniziativa è dell’associazione Cultura europa che si batte<br />

per il riconoscimento delle coppie omosex<br />

l’Associazione Cultura europa ha debuttato con www.<br />

matrimoniogayonline.org, un portale diviso in due sezioni<br />

contraddistinte dove è possibile esprimere fermamente la<br />

volontà di cittadino che venga approvata l’unione omosessuale,<br />

per mezzo di un format non anonimo. Potranno esprimere<br />

il proprio assenso o diniego tutti i cittadini <strong>italia</strong>ni con un’età<br />

minima di 18 anni. tutte le schede pervenute a favore fungeranno<br />

da petizione che verrà consegnata al governo <strong>italia</strong>no e all’Unione<br />

europea. Sul portale si può inoltre promettersi amore eterno,<br />

ricevendo il certifi cato di promessa, attraverso un gesto simbolico.<br />

Cultura europa fungerà con il progetto da filo diretto con<br />

Ue e le rispettive commissioni, affinché le forze politiche <strong>italia</strong>ne<br />

siano obbligate a prendere posizione e responsabilità, spingendo<br />

i commissari Ue ad essere meno flessibili, qualora si perpetri<br />

l’andamento attuale, trovando soluzioni più incisive dei moniti e<br />

delle sanzioni fi no ad ora applicate. A soli 40 giorni dallo startup<br />

del portale (www.matrimoniogayonline.org), senza pubblicità,<br />

solo con il passaparola ha superato le 180mila visualizzazioni. Un<br />

successo dettato dal forte senso democratico dell’Italia. Per capire<br />

meglio l’idea abbiamo rivolto qualche domanda a daniele Cappa,<br />

presidente di Cultura europa.<br />

Qual è il punto focale di questo progetto?<br />

da anni le varie associazioni glbt si battono per l’alienabile diritto a<br />

legalizzare un’unione stabile. e’ ora di dare uno scossone. Non è<br />

una questione puramente omosessuale, ma di tutti. devono, bisogna<br />

metterci la faccia. e’ finito il tempo delle parole, ora gli Italiani<br />

non hanno più ragione di fare lo struzzo.<br />

Ci piace quando afferma: “Non è una questione puramente<br />

omosessuale, ma di tutti”. Vuole spiegarci meglio?<br />

Il termine di genere comunità glbt o comunità gay è vecchio, obsoleto.<br />

Siamo tutti della stessa comunità: gay ed etero.<br />

tutti fratelli comunitari, tutti con gli stessi diritti, incluso quello di<br />

sposarsi con chi si ama, donna o uomo che sia. Si vuole ottenere<br />

dei risultati? Bisogna lottare con intelligenza e serenità. Il popolo<br />

è sovrano”.<br />

Che cosa propone allora?<br />

Solo una compatta e massiccia coesione sfonda quel muro di bigottismo<br />

ipocrita. Non dimentichiamoci che il 13 marzo è stato<br />

approvato il “rapporto sulla parità dei diritti tra uomo e donna”.<br />

Il documento stabilisce che i governi dei Paesi membri non devono<br />

dare “defi nizioni restrittive di famiglia” al fi ne di negare diritti<br />

e tutele agli omosessuali e ai loro fi gli. Inoltre è stata approvata<br />

la richiesta al Consiglio europeo di promuovere il riconoscimento<br />

delle unioni gay tra gli stati membri che già le ammettono.<br />

Per fi nire il documento rivolge al Consiglio europeo la richiesta di<br />

“riaffermare il principio di uguale trattamento senza distinzione di<br />

religione o credo, disabilità, età od orientamento sessuale”.<br />

Che cosa ne pensa delle liste e dei registri comunali?<br />

le liste e o registri comunali attualmente in uso in alcune realtà,<br />

non servono a nulla. Non hanno e non danno nessuna tutela.<br />

Non sono né più e né meno che una schedatura paragonabile in<br />

termini tecnici e pratici, alla registrazione dell’animale domestico.<br />

A differenza che, quest’ultimo ha tanto di microchip sottopelle.<br />

E con il Vaticano come la mettiamo?<br />

Strasburgo boccia i governi contrari ai matrimoni gay. I matrimoni<br />

gay quindi si dovranno fare anche in Italia, checché ne dica il<br />

Vaticano.<br />

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