2 - Aeronautica Militare Italiana
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non solo musica<br />
Con gli occhi del naif attraverso arte, letteratura e musica...<br />
Il termine francese Naif viene coniato in riferimento ad un'arte estetica ed espressiva in cui le opere, spesso<br />
non sorrette da una vera e propria formazione professionale o scolastica, sono rappresentate attraverso una<br />
semplificazione della realtà come se percepita dagli occhi di un bambino. La produzione Naïf è espressione di<br />
una creatività che non si colloca all'interno di correnti artistiche o di pensiero. In pittura, madre e promotrice di<br />
questa tendenza, si nota come i pittori dipingano per se stessi, manifestando con fantasia e senza compromessi<br />
una visione realistica e poetica di ciò che ci circonda. L'esecuzione è elementare e semplice e racconta in modo<br />
fiabesco scene di vita quotidiana, con un ricco accostamento di colori.<br />
Il Naif è originario dei paesi dell’est europeo, principalmente di Russia, Ungheria e Croazia. In Italia purtroppo ci<br />
sono pochi musei che mostrino, almeno in parte, alcune opere di questo genere; ai campani, però, consigliamo<br />
di visitare il Museo Civico di Lauro, in provincia di Avellino.<br />
Il piccolo principe<br />
E’ facile collegarsi, per affinità di temi, all’opera<br />
dell’ aviatore francese e scrittore Antoine de Saint-<br />
Exupéry il quale, attraverso la curiosità a volte irriverente<br />
del suo protagonista, il piccolo principe,<br />
affronta con essenzialità temi importanti che sono<br />
universalmente comprensibili, poiché vengono posti<br />
sotto forma di domande semplici come quelle dei<br />
bambini.<br />
“I grandi amano le cifre. Quando voi gli parlate di un<br />
nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali.<br />
Non si domandano mai: "Qual è il tono della sua<br />
voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione<br />
di farfalle?" Ma vi domandano: "Che età ha? Quanti<br />
fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?"<br />
Allora soltanto credono di conoscerlo.”<br />
Un pilota (che altri non è che l’autore stesso) è costretto<br />
ad un atterraggio di fortuna in pieno deserto<br />
del Sahara. Mentre cerca di riparare l’aereo, arriva<br />
un bambino (il Piccolo Principe) che gli chiede di disegnare<br />
una pecora. Il bambino, raccontando la sua<br />
storia, parla degli altri pianeti visitati e degli strani<br />
personaggi che in questi luoghi ha incontrato: un<br />
re, un vanitoso, un ubriacone, un lampionaio (il cui<br />
compito appunto è di accendere i lampioni), un geografo<br />
… Sulla Terra, ha già parlato con una volpe<br />
la quale gli ha insegnato che per conoscere si deve<br />
«addomesticare». Per ritrovare la sua rosa, il Piccolo<br />
Principe torna sull’asteroide, ma prima di partire<br />
viene morso da un serpente velenoso. Il suo mondo<br />
è troppo lontano, per questo deve abbandonare la<br />
«corteccia». Il pilota, che è finalmente riuscito a riparare<br />
l’aereo, parte anche lui lasciando dietro di sé<br />
il deserto, non prima di aver espresso il desiderio di<br />
imbattersi nuovamente nel Piccolo Principe e chiedendo<br />
ai lettori di avvisarlo qualora lo incontrino.<br />
"... Una canzone irresistibile per l'orecchiabilità della sua musica<br />
e per le semplici, didascaliche immagini del testo ..."<br />
Yellow Submarine<br />
In the town where I was born<br />
Lived a man who sailed to sea<br />
And he told us of his life<br />
In the land of submarines<br />
So we sailed up to the sun<br />
Till we found the sea of green<br />
And we lived beneath the waves<br />
In our yellow submarine<br />
We all live in a yellow submarine<br />
Yellow submarine, yellow submarine<br />
We all live in a yellow submarine<br />
Yellow submarine, yellow submarine<br />
And our friends are all on board<br />
Many more of them live next door<br />
And the band begins to play<br />
We all live in a yellow submarine<br />
Yellow submarine, yellow submarine<br />
We all live in a yellow submarine<br />
Yellow submarine, yellow submarine<br />
As we live a life of ease<br />
Everyone of us has all we need<br />
Sky of blue and sea of green<br />
In our yellow submarine<br />
We all live in a yellow submarine<br />
Yellow submarine, yellow submarine<br />
Anche nel caso della celebre canzone del<br />
gruppo inglese The Beatles ricorre il tema del<br />
Naif. È curioso che proprio Revolver, il primo<br />
album della maturità per i Beatles , ospiti la<br />
loro canzone più fanciullesca ed infantile. E,<br />
al tempo stesso, una delle più celebri di tutti<br />
i tempi.<br />
Scritta da Paul una sera, prima di andare a letto,<br />
per diventare il "pezzo di Ringo" , Yellow<br />
Submarine è una canzone irresistibile per l’<br />
orecchiabilità della sua musica e per le semplici,<br />
didascaliche immagini del testo. Mentre<br />
la paternità della musica e l'idea iniziale<br />
del testo (una storia per bambini, che avesse<br />
a che fare con un marinaio) sono indubbiamente<br />
di McCartney, la versione finale del<br />
testo e l'esecuzione raccolsero contributi da<br />
tutte le persone coinvolte.<br />
17 18<br />
The Beatles<br />
I Beatles sono un complesso inglese di musica<br />
leggera costituito da Paul Mc Cartney<br />
(Liverpool 1942), George Harrison (Liverpool<br />
1943, Los Angeles 2001), John Lennon (Liverpool<br />
1940, New York 1980) e Ringo Starr<br />
(nome d’arte di Richard Starkey, nato a Liverpool<br />
nel 1940).<br />
Il gruppo nasce nel 1957 nell’ambiente scolastico<br />
giovanile di Liverpool con il nome di<br />
Quarrymen. Il successo, poco dopo gli esordi,<br />
è enorme. In poco tempo si espande la<br />
cosiddetta “beatlemania”, un vero e proprio<br />
virus collettivo che colpisce milioni di giovani,<br />
per questo l’ascesa del complesso continuò<br />
inarrestabile: nel 1963 erano già in testa<br />
alle classifiche americane. La grandezza<br />
di questa band sta nella capacità dei propri<br />
componenti di interpretare vari stili musicali<br />
rielaborandoli in base alla loro sensibilità. Il<br />
grande eclettismo di questo complesso deriva<br />
dalla bravura e dalla sensibilità dei suoi<br />
componenti, caratteristiche che portarono,<br />
però, ad una crisi irreversibile e alla rottura<br />
del gruppo, la cui fine fu sancita definitivamente<br />
nell’Aprile del 1970 con l’uscita del<br />
primo album da solista di Paul Mc Cartney.<br />
All. Lucrezia Pitoni<br />
All. Camilla Matrigali<br />
SVAGO